Siracusa. Intitolato un parco alle "donne vittime di violenza", nel quartiere Tiche

Intitolato alle “donne vittime di violenza” il parco alle spalle della chiesa della Sacra Famiglia, nel quartiere Tiche. La richiesta era partita dal Centro Antiviolenza “La Nereide”, presidente Adriana Prazio, unitamente all’associazione “Per la città che vorrei” e a numerose associazioni che hanno aderito.
Posizionata una panchina rossa in ricordo di Eligia Ardita e della piccola Giulia che portava in grembo.




Siracusa. Baratto amministrativo, Sorbello: "Altro che in dirittura d'arrivo. Nessuna traccia della proposta"

Tempi ancora lunghi prima che il baratto amministrativo possa diventare realtà nel capoluogo. Ne è convinto il consigliere comunale Salvo Sorbello, nonostante nei giorni scorsi l’assessore Gianluca Scrofani abbia annunciato che il regolamento proposto dall’amministrazione sarebbe approdato subito in consiglio comunale. Il baratto amministrativo è  la possibilità per i cittadini delle fasce di reddito più basse e che non riescono a far fronte al carico fiscale, di mettersi in regola con la tassa sui rifiuti offrendo la loro opera per piccola manutenzione o di riqualificazione di decoro urbano al Comune .”Proprio ieri ho cercato la proposta dell’amministrazione per visionarne i contenuti- spiega l’esponente di “Progetto Siracusa”- Stranamente non è stato possibile nemmeno trovarla. Questo lascia supporre che, tra l’avvio dell’iter, il passaggio nelle relative commissione- tre delle quali praticamente bloccate- e l’approvazione da parte del consiglio comunale debba ancora trascorrere parecchio tempo”. Considerazioni a cui Sorbello ne aggiunge altre. L’ex assessore ribadisce che “è assurdo che su cinque commissioni consiliari ce ne siano tre che non riescono ancora ad eleggere nemmeno il proprio presidente. Emblematico il caso della seconda commissione, che dovrebbe occuparsi di Politiche Sociali e Cultura, con temi fondamentali come gli asili nido e i fondi Pac solo per fare un paio di esempi. Da circa sette mesi questa commissione non si riunisce nemmeno”. Infine un commento. “Forse il baratto dovremo farlo noi, barattando, cioè, il nostro incarico con un po’ di dignità in più. Questo consiglio comunale sta davvero perdendo la faccia”.




Siracusa. Piano paesaggistico, gli ambientalisti sul piede di guerra: "Sono tornati i cementificatori"

E’ di nuovo battaglia tra gli ambientalisti e i costruttori edili. Nel dettaglio sono le associazioni Natura Sicula, Passione civile e Notambiente a puntare l’incide contro l’Ance e Confindustria dopo la presentazione, da parte di queste ultime delle proprie osservazioni al piano paesaggistico della provincia. All’incontro del 14 ottobre ha preso parte anche il presidente dell’osservatorio regionale del Paesaggio, Buffa. L’organismo che guida ha il compito di esaminare i piani paesaggistici provinciali. Secondo le associazioni ambientaliste le osservazioni dei costruttori e di Confindustria mirano a rendere il piano paesaggistico di Siracusa simile a quello di Ragusa, con la riduzione delle aree di tutela. “A loro dire i due territori sono comparabili- spiega Fabio Morreale di Natura Sicula.
Come si possono considerare omogenei e comparabili i valori ambientali, storici e culturali, scientificamente rilevati, di due territori diversi anche se vicini?-si chiedono gli ambientalisti- Il presupposto dei costruttori cozza contro la scientificità delle rilevazioni e contro la storia dei due territori”. Le vere intenzioni sarebbero altre. “Diventa chiaro- spiega Morreale- quando si legge nel documento che “si supera “l’intoccabilità” delle attuali perimetrazioni delle aree tutelate di tipo1,2 e 3 previste dal Piano Paesistico e si riconosce ai comuni la possibilità di poter apportare “limitate variazioni alle suddette perimetrazioni, nell’aggiornamento dello strumento urbanistico”. Natura Sicula, Passione Civile e Notambiente parlano di “formulazione palesemente illegale.
La nostra legislazione stabilisce che i Piani Regolatori devono adeguarsi al Piano Paesaggistico-puntualizzano- e non viceversa.




Siracusa. Società in house, le verifiche della Corte dei Conti, Messina: "Tutto corretto"

“Corretto l’iter seguito per la costituzione delle “Agenzie”, le società in house oggi sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti”. L’ex assessore e consigliere comunale Ferdinando Messina commenta così la vicenda, che vede la citazione in giudizio di 39 tra ex consiglieri e amministratori locali. “Premettendo la mia più incondizionata fiducia nell’operato della Giustizia contabile-commenta Messina-  è opportuno precisare che le “Agenzie” non erano altro che società a totale partecipazione  del Comune di Siracusa, utili a svolgere le attività ed i servizi già espletati da alcune  cooperative (che utilizzavano personale proveniente dal bacino degli L.S.U.), e da personale
precario in forza al Comune da oltre venti anni in base a contratti di diritto privato o altre
forme contrattuali sempre di natura precaria. La costituzione delle “Agenzie”-prosegue-  avrebbe consentito una razionalizzazione dei servizi ed una più funzionale utilizzazione del personale; tale obiettivo è stato oggetto di molti incontri e riunioni, fino ad essere pienamente condiviso da tutte  le forze politiche e sindacali, in ciò
anche confortati da pareri resi da autorevoli professionisti della materia esterni al Comune  e condivisi dagli uffici comunali che poi hanno favorevolmente espresso i propri pareri  tecnici di competenza necessari per la regolarità della delibera di costituzione”. Messina ribadisce “la correttezza amministrativa di quanto deliberato anche in relazione alla  situazione politica dell’epoca e ritengo che -conclude- se, a causa di leggi successivamente
intervenute e dei ricorsi, – presentati in modo strumentale dagli oppositori dell’epoca dopo
aver votato anch’essi la delibera – , non si fosse interrotto il percorso intrapreso oggi,  probabilmente, non sarebbero accaduti alcuni fatti all’attenzione dell’opinione pubblica locale e nazionale”.




Siracusa. La crisi nel Pd, Cirone Di Marco: "Raiti e Zappulla allo scoperto, non vogliono riprendere il dialogo"

Non tardano ad arrivare le reazioni dopo le dichiarazioni di Turi Raiti e Pippo Zappulla, che in provincia rappresentano l’area Riformista del Partito Democratico. Chiaro il messaggio lanciato ieri, con un secco “No” alla ripresa del dialogo interno alla forza politica, con riferimento ai renziani del sindaco Giancarlo Garozzo. “Vengono azzerati cosi’ -commenta oggi la deputata regionale Marika Cirone Di Marco- gli inviti del sindaco, con un documento, a discutere tutti gli aspetti programmatici dell’amministrazione comunale e persino quelli venuti da Faraone e Raciti in occasione dell’incontro unitario per la campagna referendaria”. La parlamentare dell’Ars usa parole forti quando aggiunge che la nota di Raiti e Zappulla  “delinea un’ipotesi di fine traumatica e disonorevole della amministrazione con l’evocazione dei casi di Lentini e Augusta.Affermazioni di tale gravita’partono da due presupposti “fantasiosi”:la difesa dell’onorabilita’ del Pd che sarebbe lesa  dalle dichiarazioni di Garozzo in direzione provinciale,quelle nelle quali metteva in guardia da possibili rischi di interferenze criminali e il ribaltamento della verita’a proposito di frequentazioni pericolose in un rovesciamento delle parti degno di una commedia degli imbrogli. La gravita della situazione ,pero’,invita alla responsabilità  massima”. Cirone Di Marco sollecita la costituzione di un tavolo di crisi, con il sostegno nazionale e regionale, per esaminare tutti gli aspetti dell'”affaire Siracusa”. In assenza di una soluzione, per la deputata regionale, l’unica prospettiva per il Partito Democratico rimane la “dissoluzione e ai responsabili, ai vari livelli, questo andrà ricordato”.




Siracusa. Celiachia, corsi gratuiti dell'Asp per somministrare e vendere alimenti senza glutine

Nuovi corsi di formazione e aggiornamento professionale degli Osa gratuiti. Li ha predisposti il Sian, di Siracusa, guidato da Lia Contrino. Si tratta di un passaggio legato al programma regioanle integrato celiachia 2015-2018. Il corso mira proprio a preparare gli addetti alla somministrazione e vendita di alimenti senza glutine.
Obiettivo del corso è migliorare la qualità della vita dei soggetti celiaci e delle loro famiglie riducendo, grazie alla possibilità di fruire di alimenti sicuri per il pasto fuori casa, le difficoltà organizzative che spesso riguardano attività di socializzazione e aspetti affettivo-organizzativi come i pasti quotidiani, le vacanze, i momenti conviviali con amici, parenti, ambienti di lavoro.
Il corso avrà una durata di 6 ore, di cui 3 ore per la parte teorica e 3 per la parte operativa, con la partecipazione di uno chef con comprovata esperienza sul campo e lo svolgimento di esercitazioni finalizzate al controllo dello specifico rischio in relazione alle caratteristiche del ciclo produttivo. Al termine di ciascun corso, previa verifica, verrà rilasciato un attestato di formazione specifico.
La domanda di iscrizione è scaricabile dal sito internet dell’Asp.




Siracusa. L'istituto musicale "Privitera" ancora chiuso: "Risorse con il nuovo Bilancio"

“Chiuso nel silenzio da oltre un anno l’istituto musicale “Privitera”,per decenni vanti della città”. Duro il commento del deputato regionale Vincenzo Vinciullo e dei consiglieri comunali Salvo Castagnino e Fabio Alota. “Questa sinistra-commentano i consiglieri. sprezzante dell’opposizione che proponeva di rilanciare l’Istituto, che accusava le amministrazioni passate di disattenzione nei confronti del “Privitera”, ora che la loro parte politica lo ha chiuso, non trova nulla da ridire”. Vinciullo ricorda anche quanto fatto, in merito all’istituto musicale, quando era assessore comunale. “Avevo lasciato-spiega- una convenzione firmata con il Bellini di Catania, che, come sempre, ha onorato gli impegni, presentando, entro il dicembre del 2015, Il Piano pluriennale di sviluppo dell’Istituto, la Proposta di Piano didattico, la proposta di Bando per il reclutamento dei docenti e la Relazione sull’attività svolta nel quadriennio 2011/2015.Arrivati a questo punto, non si capisce quali siano le motivazioni per le quali l’Amministrazione Comunale ha deciso di fare morire l’istituto “Privitera””. La proposta è quella di inserire nel nuovo Bilancio le risorse necessarie per riaprire l’istituto musicale.




Siracusa. Allagamenti ad Epipoli, buone intenzioni in Consiglio in attesa dei fatti

Subito interventi per evitare gli allagamenti al villaggio Miano e nella zona di Epipoli. Il Consiglio comunale, in seduta aperta, ha detto si ad interventi urgenti con fondi municipali già nel prossimo bilancio, quindi un progetto da sei milioni di euro per convogliare l’acqua piovana fino a Pantanelli e da lì al mare.
Per la relazione introduttiva ha preso la parola Alberto Palestro, primo firmatario dell’ordine del giorno con il quale è stata chiesta l’adunanza aperta. Palestro ha parlato delle responsabilità del passato e della mancata manutenzione e pulizia dei canali di gronda, ma il suo intervento è stato incentrato prevalentemente sugli strumenti che l’amministrazione, con il contributo di tutti e del consiglio comunale, sta mettendo in campo dopo numerosi sollecitazioni e atti di indirizzo partiti dai banchi dell’assemblea cittadina nel corso degli anni. Il riferimento è stato a due emendamenti al bilancio di previsione: uno da 120 mila euro rivolto ad opere da realizzare al villaggio Miano per far defluire le acque al ritmo di 200 litri al secondo; un altro da 50 mila per e la pulizia dei canali di gronda, “che deve diventare – ha aggiunto – un datto ordinario. A queste somme vanno aggiunti 400 mila euro per il rifacimento di viale Epipoli – ha detto ancora Palestro – che poi ha sollecitato un aggiornamento del piano di assetto idrogeologico comunale (Pai) e il completamento in tempi brevi della progettazione esecutiva dell’opera principale, dal valore di 6 milioni di euro: il collettore per portare le acque fino ai Pantanelli, per il quale il Comune ha già presentato un progetto preliminare al ministero dell’Ambiente al fine ottenerne il finanziamento. Palestro ha concluso con un appello ai parlamentari nazionali e regionali affinché agevolino il percorso del finanziamenti.
Rischiano di essere insufficienti i due emendamenti secondo Salvatore Castagnino, che ha annunciato una sua proposta per l’inserimento, sempre nel bilancio, di un capitolo dedicato agli interventi in emergenza causati dalla situazione idrogeologica, capitolo al quale assegnare 75.600 euro. Poi Castagnino ha criticato il piano triennale delle opere pubbliche, definito un libro dei sogni, le cui opere rischiano di non essere finanziate perché prive di schede tecniche.
Sulla situazione di Cassibile, ha concentrato l’attenzione il presidente della circoscrizione, Paolo Romano, che segnalato i disagi in contrada Palazzo, ritenuti non meno gravi di quelli di Epipoli.
Critica nei confronti del percorso individuato è stata Simona Princiotta, che ha auspicato una soluzione definitiva del problema attraverso l’investimento di fondi dell’amministrazione. Per la consigliera, i soldi spesi per affrontare le emergenze sono buttati via mentre nel bilancio comunale si potrebbero trovare le risorse necessarie eliminando gli sprechi.
Assente per motivi di lavoro era il presidente della circoscrizione Epipoli, Salvatore Russo, e al suo posto è intervenuto il consigliere Giovanni Zanghì per chiedere che la pulizia dei canali di gronda diventi un fatto regolare e ordinario in quanto rappresenta la prima prevenzione.
Il punto di vista dell’amministrazione è stato riferito da Giovanni Sallicano, nella veste di assessore anziano (il sindaco Garozzo e il vice sindaco Italia erano assenti per precedenti impegni fuori città) e l’ingegnere capo Natale Borgione. “Oggi – ha detto Sallicano – ci occupiamo di un problema annoso, dovuto alla cattiva urbanizzazione, che la giunta in carica ha deciso di non rinviare più assumendosi la responsabilità di presentare delle soluzioni”.
L’assessore ha riproposto il percorso illustrato da Palestro, ribadendo che i 6 milioni necessari per portare le acque a Pantanelli saranno recuperati dalle economie realizzate con i progetti inseriti nel Patto per il sud. E, secondo l’ingegnere capo Borgione, la progettazione definitiva del collegamento primario per Pantanelli è propedeutica agli interventi secondari necessari a convogliare il deflusso delle acque delle strade di Epipoli verso il collettore principale.
Per Cetty Vinci “i cittadini non vogliono più ascoltare solo parole ma si aspettano fatti concreti”, chiedendo che l’amministrazione dica dell’attività svolta per la soluzione del problema. Problema che, ha detto il consigliere Alfredo Foti (ex assessore ai Lavori pubblici), “l’amministrazione ha eredito e che, come tanti altri, non si è manifestato negli ultimi 3 anni”. Foti ha rivendicato le opere realizzate in questo periodo, per poi ricordare che l’intasamento delle caditoie e dei canali di gronda è dovuto anche ai rifiuti abbandonati per strada o smaltiti in maniera irregolare dai cittadini.
Stefano Zito ha evidenziato come la mancanza di progetti esecutivi abbia lasciato Siracusa fuori dai Patto per il sud, che ha accolto solo opere cantierabili. Secondo il deputato regionale, 6 milioni per il collettore Pantanelli sono insufficienti poiché ne potrebbero occorrere altri 5 per collegare le strade al collettore.
Pippo Zappulla ha chiesto che il Comune acceleri sulla conclusione del progetto esecutivo, assicurando tutto il sostegno dei rappresentanti nazionali e regionali della sua parte politica per il finanziamento.
Infine, perplessità sul progetto di Pantanelli sono state espresse da Vincenzo Vinciullo, da sempre sostenitore della necessità di indirizzare le acque verso il mare di Targia attraverso un potenziamento della portate del collettore di Scala greca. Secondo il parlamentare regionale, non c’è certezza che da Pantanelli, zona pianeggiante, le acque potranno poi defluire verso il mare. Inoltre, la presenza dello scalo ferroviario e del centro commerciale dell’area ex Sotis possono rappresentare degli ostacoli al deflusso delle acque.




Siracusa. Simulazione black-out: niente temuti disagi, 20 minuti per riattivare la rete

La simulazione anti blackout elettrico di Terna, Enel Produzione ed E-distribuzione si è conclusa senza troppi disagi e con la soddisfazione del gestore della rete elettrica. Coinvolte Siracusa, Floridia e Città Giardino in un test di “riaccensione” che ha interessato circa 20 km di linee elettriche aeree a 220 kV e 150 KV in Sicilia.
Le centrali elettriche coinvolte nella prova sono state quella idroelettrica di Anapo 220 kV e la centrale termoelettrica di Priolo 150 kV, inserite lungo una direttrice di riaccensione come previsto nel piano nazionale elaborato da Terna. Importante anche il ruolo svolto dal centro Operativo e-distribuzione di Palermo che ha permesso l’utilizzo del carico elettrico sotteso alla cabina primaria di Siracusa 1.
Il test, dalla centrale idroelettrica di Anapo al ciclo combinato di Priolo attraverso l’utilizzo della cabina primaria di Siracusa 1, si è concluso positivamente ed è durato poco più di 20 minuti verificando tempi e procedure per la rialimentazione della clientela e la riaccensione degli impianti di produzione e per testare la flessibilità della rete elettrica siciliana. “Simulazioni come queste sono necessarie per verificare le condizioni di funzionamento del sistema elettrico e migliorarne l’efficienza garantendo rapidità nella ripresa del servizio in caso di blackout”, spiegano da Terna.




Siracusa. Albero di Natale in piazza Duomo? Si, ma ci "pensa" lo sponsor

L’Amministrazione comunale ricerca infatti sponsorizzazioni tecniche. Le proposte progettuali dovranno riguardare l’allestimento di un’opera “ecosostenibile e a basso impatto ambientale” le cui misure dovranno rientrare in una circonferenza di diametro massimo di 600 cm e in un’altezza minima di 8 metri.
L’opera dovrà essere illuminata e sarà allestita dal 14 dicembre al 15 gennaio 2017. Sarà consentita l’esposizione del marchio/logo dello sponsor e dovrà essere previsto uno spazio per quello istituzionale. Allo sponsor sarà concessa gratuitamente un’area al Largo Aretusa, denominata “Villaggio di Natale”, dove ospitare un mercatino e eventuali attività di animazione ed intrattenimento.
Si può partecipare alla gara singolarmente o in forma associata; e potranno farlo anche soggetti procacciatori di sponsor, quali le agenzie di comunicazione e pubblicità. Alla proposta dovranno essere allegati elaborati grafici, disegni dell’opera in scala, foto inserimenti, una relazione illustrativa, il preventivo di spesa analitico per la valutazione economica della proposta.
Il progetto “Villaggio di Natale” dovrà comprendere un elaborato grafico con la planimetria dell’area, i particolari degli stands, una relazione tecnica comprensiva dell’eventuale progetto di animazione culturale, la tipologia dei prodotti da commercializzare, con esclusione della somministrazione di bevande ed alimenti.
La proposta dovrà essere inviata o consegnata in busta chiusa al protocollo generale del Comune in piazza Duomo, entro le 10 di lunedì 14 novembre.
Per informazioni rivolgersi al settore “Valorizzazione del Territorio, Sviluppo Culturale, Incoming, UNESCO”, in via Mirabella, 29, tel.0931/464657, mail politicheculturali@comune.siracusa.it