Siracusa. Sorprese con arnesi atti allo scatto: denunciate due donne

Possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Per questo gli uomini delle Volanti hanno denunciato due donne croate. Un giovane siracusano è stato, invece, denunciato per inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale cui è sottoposto.




Siracusa. Vendita di alimentari e somministrazione: al via il corso abilitante

Partirà il 19 ottobre il nuovo corso abilitante organizzato da Confesercenti per l’abilitazione alla vendita di generi alimentari e somministrazione. Il corso avrà la durata di 100 ore ripartite nell’arco temporale di due mesi e si svolgerà il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15.30 alle ore 19.30.
Gli interessati dovranno iscriversi entro il 18 ottobre nella sede di Confesercenti. Per info: 0931/22001




Siracusa. Il nipote dell'anziano aggredito: "non c'è giustificazione per la violenza, civiltà umiliata"

Salvo è il nipote dell’80enne barbaramente aggredito a Grottasanta. Dopo giorni di silenzio ha deciso di affidare a Facebook i suoi pensieri. Una lunga lettera aperta diretta a chi sa e tace, un invito ad alzare la voce contro ogni forma di barbarie per difendere i pochi spazi rimasti di civiltà. Ecco il testo integrale.

“La lenta agonia di mio zio continua inesorabile. Un volto distrutto, una testa fasciata.
Un’altra vittima della violenza umana. Viveva in modo diverso da tanti altri, in modo diverso anche da noi, nelle sue quotidiane passeggiate in bicicletta alla ricerca del suo mondo fatto di semplicità, di poche parole e pochi contatti. La sua scelta di voler vivere da solo nonostante la sua eterna sofferenza legata a problemi di salute che lo affliggono da quand’era ragazzo.
Ma questo non dava diritto a nessuno di colpirlo: la diversità di essere, la debolezza o la solitudine non può giustificare nessuna violenza o ritorsione o sopraffazione.
Tutta la famiglia ha sempre seguito e sofferto, dopo la scomparsa dei miei nonni, le sorti dello zio Giuseppe, mai abbandonato e difeso per quanto possibile dai continui e assurdi attacchi dei balordi di turno che trovano divertente, come se fosse una partita a video game, attaccare un povero essere umano indifeso, per dare sfogo a tutta la loro stupidità.
Ma questo non è più un gioco di ragazzi, questa è barbarie, questa è mostruosità, questa è inciviltà!
Noi non possiamo tacere o ignorare questa nuova assurdità, abbiamo il diritto di salvaguardare i nostri anziani vittime assurde ed ignare d’uno spirito accecato di rappresaglia: una parola che pensavamo cancellata per sempre dal vocabolario umano, una parola che rispunta come un mostro nella nostra città.
Questo è un momento di tristezza, di umiliazione, quasi di sconfitta. Ci guardiamo attorno e, francamente, non riusciamo a capire perché non si ha il coraggio di gridare contro la violenza, contro qualunque violenza.
Non riesco a capire perché solo piangere sulle sofferenze di un parente, di un amico e lasciare chi gode dei vili e barbari gesti nel silenzio omertoso di chi sà e tace.
Tutto questo è fuori da ogni prospettiva cristiana, è dentro ad un’ottica di solo barbarie.
Scrivo senza timori, scrivo nel nome di queste vittime indifese, nel nome dei parenti disorientati e distrutti su versanti opposti, nel nome di una civiltà che non può avanzare se dimentica o cancella l’insegnamento del vivere civile.
Nella nostra sofferenza c’è la protesta alta e chiara contro chiunque, in qualunque modo si è reso responsabile perchè non ha saputo difendere questa persona o, peggio, non sarà mai in condizione di difendere i valori, le regole i codici del vivere civile.
Che continuino pure a rovinare questa splendida città e la gente che la abita, che facciano i loro calcoli cinici queste torme di esperti, di giornalisti, di magistrati, incapaci di far altro che lasciarsi trascinare dalla corrente della stupidità sociale, la più forte del momento; che si prendano pure i complimenti dei pretini, le carezze di famiglie piene di sensi di colpa, facciano.
Trovo che l’unico modo di reagire, a parte le penose battaglie personali, che per lo più vanno ad infrangersi contro un muro di opportunismo e sordità, è quello di difendere quei pochi spazi rimasti di civiltà. Non c’è molto altro da fare, ed è bene che qualcuno lo faccia”.




Siracusa. Anziano bruciato, la Procura apre un'inchiesta: gang di 20enni dietro l'aggressione?

Sembra farsi più chiaro lo scenario intorno a cui è maturata l’aggressione dell’anziano di 80 anni, Giuseppe Scarso, bruciato, probabilmente da un gruppo di giovanissimi, mentre si trovava nella sua abitazione. L’uomo si trova ancora ricoverato all’ospedale “Cannizzaro” di Catania e versa in gravissime condizioni. La Procura ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio colposo. Intanto il cerchio sembra stringersi intorno ai responsabili del terribile gesto. “Don Pippo” era da mesi diventato il bersaglio di un gruppo di adolescenti, tutti tra i 12 e i 16 anni, che si prendevano gioco di lui e, secondo gli elementi raccolti, avrebbero anche, in diverse occasioni, utilizzato l’anziano come bersaglio, lanciandogli contro pietre. La sera di sabato, però, non sarebbero stati gli stessi giovani ad agire, ma ragazzi più grandi, tra i 20 e i 25 anni. Gli investigatori stanno lavorando ad ampio raggio, non escludendo alcuna ipotesi. Molti dettagli sarebbero stati già raccolti attraverso l’esame delle immagini catturate dalle telecamere di videosoreglianza installate nel quartiere di Grottasanta, dove l’uomo vive. Non è escluso che il gruppo di ventenni abbia voluto vendicare gli adolescenti che da mesi avevano preso di mira l’ottantenne, che ultimamente era uso uscire con un bastone, usato come sostegno per camminare ma anche per difendersi dai continui soprusi.




Siracusa. Il "caso" del bidone per il drenaggio in ospedale, si autosospende il primario di Urologia

Si autosospende il direttore dell’unità operativa di Urologia dell’ospedale Umberto I. Bartolo Lentini ha deciso di compiere il gesto nelle more che si faccia chiarezza su quanto accaduto nei giorni scorsi, soprattutto alla luce della denuncia del deputato regionale Pippo Gennuso circa l’utilizzo di bidoni in luogo dei presidi idonei per il drenaggio.
L’Azienda Sanitaria Provinciale ha nominato una commissione di inchiesta interna, presieduta dal direttore sanitario aziendale Anselmo Madeddu, per l’accertamento dei fatti. Qualora dovessero emergere precise responsabilità professionali, annunciati provvedimenti disciplinari esemplari, anche alla luce della nota dell’assessore regionale per la Salute che sollecitava denunce in tal senso. La direzione di Urologia è stata affidata temporaneamente ad interim al direttore della chirurgia generale dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Piero Tiné.
A comunicare la decisione di Lentini è la segreteria provinciale della Fials, che esprime apprezzamento per quello che definisce “gesto di responsabilità”. Accanto a questo, tuttavia, il sindacato sottolinea la “grave situazione di disagio in cui si sono venuti a trovare tutti i sanitari che operano all’ospedale Umberto I a causa di “mancate assunzioni, blocco dei concorsi imposti dal ministero della Salute, inadempienze della Regione e della politica”, oltre al “mancato rinnovo delle attrezzature tecnologiche, molte delle quali superate e addirittura pericolosa”. La Fials ritiene che Gennuso abbia fatto bene a segnalare la disfunzione organizzativa, aggiungendo, però, che “avrebbe fatto meglio ad occuparsi dello stato di crisi generale della sanità siracusana”. Infine l’auspicio che l’indagine interna avviata dall’Asp possa “accertare la mancanza di responsabilità di Bartolo Lentini, di cui apprezziamo la decisione di autosospendersi”.




Siracusa. Qualità dell'aria, troppi sforamenti e l'Arpa chiede aiuto al Ministero

E’ stato trasmesso oggi agli organi competenti il rapporto annuale 2015 sulla qualità dell’aria nel territorio della provincia di Siracusa. Nella nota di accompagnamento al rapporto Arpa Siracusa solleva il problema dei cosiddetti “inquinanti non convenzionali”, ovvero quelle sostanze e quei composti di chiara origine industriale per i quali la normativa vigente non prevede limiti e/o valori obiettivo.
Fra questi ad esempio gli idrocarburi non metanici e l’idrogeno solforato, che causano frequenti disturbi alla popolazione, in particolare per le fastidiose caratteristiche odorigene. Sarebbe i responsabili presunti dei famigerati miasmi.
Per questi composti, che si trovano spesso in concentrazioni superiori a quelle riportate dalla letteratura scientifica in aree non influenzate dalla presenza di poli industriali emerge un problema legato alla loro valutazione.
In assenza di valori di riferimento l’Arpa Sicilia può limitarsi infatti a dare riscontro del fenomeno ma non può addentrarsi in giudizi di qualità. Per questo motivo Arpa Siracusa ha inviato al Ministero ed agli altri organi competenti una nota di accompagnamento al Rapporto annuale 2015 sulla qualità dell’aria nella quale si evidenzia la presenza di inquinanti “non convenzionali”, quali i composti solforati, rilevati in area industriale.
Vengono, in particolare, riscontrati: metilmercaptano, con il 63% di superamenti della soglia olfattiva, tiofene con il 42%, propilmercaptano con il 74% e il disolfurodipropile con il 52%.
In considerazione di ciò si chiede al ministero un aggiornamento dei parametri, al fine di fornire all’Agenzia ulteriori strumenti, anche normativi, che possano agevolare l’azione di controllo e di prevenzione in un area particolarmente delicata come quella della provincia di Siracusa, interessata da problematiche legate alla presenza di vaste aree industriali.
Ad ulteriore supporto delle eventuali azioni richieste al Ministero vengono forniti anche i dati della qualità dell’aria rilevati nel 2016, fino al recente periodo (primi giorni del mese di ottobre). Le concentrazioni orarie di idrocarburi non metanici sono ben superiori alla soglia dei 200 µg/m3 ed hanno procurato situazioni di malessere alla popolazione, raggiungendo talvolta livelli orari di alcune migliaia di µg/m3.
L’Arpa di Siracusa solleva poi il problema legato alla carenza di personale ed alla necessità di attivare procedure di reclutamento di nuove professionalità, anche attraverso la mobilità, per consentire all’Agenzia di assolvere i delicati compiti istituzionali assegnati.




Sos Siracusa: faro Murro di Porco, progetto per rivalutare o trasformare?

Non va giù al cartello di associazioni ambientaliste riunite in Sos Siracusa l’avere affidato a privati il faro di Capo Murro di Porco. E’ una delle 11 strutture simili coinvolte nel progetto nazionale “Valore Paese”.
In base al progetto giudicato vincitore, quello di Siracusa diventerà una struttura turistico-alberghiera con ristorante, teatro, 2 appartamenti e 3 camere da letto luxury vista mare, 1 sala conferenze, 2 bar, 1 zona relax (piscina, jacuzzi). Prevista la
realizzazione di ampia pavimentazione perimetrale in legno e coperture ex novo. E vi si potranno svolgere attività come ricevimenti, matrimoni, lauree, battesimi, comunioni, feste private, teatro, spettacoli, sfilate di moda, conferenze, festival, musica classica. Canone annuo corrisposto al demanio: 25.000 euro
Ma per Sos Siracusa ci sono tre punti da chiarire e riassunti in altrettanti interrogativi:
quali criteri sono stati utilizzati nella scelta dei progetti? Quanto incideva l’offerta economica rispetto alla compatibilità ambientale del progetto stesso? E’ possibile consentire aumenti di cubatura sotto forma di solarium in legno e verande, in
un’area di tale pregio naturalistico e paesaggistico?
Mentre tutta Italia saluta con favore un progetto che crea economia e consente di recuperare strutture destinate ad ammalorarsi, a Siracusa si trova modo di fare – anche in questo caso – polemica.




Siracusa. Comes, 156 licenziamenti: presidio dei lavoratori davanti alla prefettura

La vicenda Comes Sicilia torna al centro dell’attenzione. Dopo la decisione dell’azienda di licenziare i 156 lavoratori per via dell’annunciata cessazione dell’attività, i sindacati di categoria tornano sul piede di guerra. Questa mattina, presidio in piazza Archimede, davanti alla sede della prefettura. Una delegazione ha incontrato il prefetto, Armando Gradone ottenendo la garanzia di un interessamento in merito alla vicenda, anche attraverso l’istituzione di uno specifico tavolo tecnico. I lavoratori sono stati licenziati perchè “in esubero” e con il venir meno anche “delle condizioni legittimanti all’accesso alla cassa integrazione straordinaria con causale solidarietà”.




Siracusa. "Fate il nostro gioco", all'Insolera conferenza-spettacolo sulla ludopatia

“Fate il nostro gioco” è il titolo della conferenza, organizzata dal Coordinamento Provinciale Permanente Gioco d’Azzardo Patologico che si terrà domani dalle 11:30 alle 13:30 all’auditorium dell’istituto Insolera. L’incontro è rivolto agli studenti delle quinte classi delle scuole superiori della città che aderiscono al progetto che l’azienda sanitaria ha avviato insieme all’Ufficio scolastico di Siracusa. Saranno affrontate le tematiche legate al rischio di ludopatia, fenomeno che interessa sempre più i giovani tra i 15 e i 19 anni. Si tratterà di una conferenza-spettacolo, fondata sullo studio della matematica del gioco d’azzardo, svelandone i tranelli, così da far comprendere i rischi che si celano dietro il fenomeno.




Siracusa. Un bidone per il drenaggio in ospedale, Gennuso: "reparto da chiudere, sanità allo sbando"

Sono diventate virali le foto di alcuni reparti dell’ospedale Umberto I, tra sporcizia ed oggetti impropri utilizzati per scopi sanitari. “Sono l’esempio di una sanità allo sbando. I responsabili di questo degrado debbono andare a casa”, ruggisce il parlamentare regionale, Pippo Gennuso. Sulla base delle foto ricevute, relative tutte allo stesso reparto, Gennuso non ha dubbi: “merita di essere chiuso”.
“Non mi sono mai sbagliato quando affermavo che l’Asp intende risparmiare sulla salute dei cittadini. Per effettuare un drenaggio non vengono utilizzati i protocolli sanitari dovuti, ma si usa anche un bidone di plastica di quelli che si acquistano nei supermercati, utilizzato per mettere la benzina o altre sostanze liquide. Ma non andrebbero utilizzate le apposite sacche? Probabilmente il bidone viene riciclato: svuotato e poi riutilizzato per altri pazienti. Mi ha pure sorpreso la mancanza di igiene e di pulizia in un reparto dove sono ricoverati pazienti particolari. Mi riferisco ai bagni, alle docce, ai pavimenti che sono sudici. Di fronte a questo degrado, l’assessore regionale alla Sanità dovrebbe dimettersi. E ci sono responsabilità anche dei deputati siracusani che sostengono questo governo che è oramai arrivato alla frutta. Faccio appello a tutti i parlamentari della provincia di Siracusa invitandoli alla mobilitazione per una sanità più efficiente a Siracusa e di fare un’ispezione collettiva all’Umberto I per verificare lo stato dei luoghi ed i servizi”.