Siracusa. Giornata nazionale della persona con sindrome di Down: stand al Tempio di Apollo

Uno stand, allestito in largo XXV Luglio, per chiedere il sostegno ai progetti avviati dall’associazione DiversaMente per i ragazzi con sindrome di Down per l’anno 2016-2017. E’ l’iniziativa studiata in occasione della Giornata nazionale della persona con Sindrome di Down. Appuntamento fissato per domenica. A chi darà il proprio contributo sarà consegnato il calendario dell’associazione, con i ragazzi protagonisti e coinvolti ne “LA BUONA TERRA- percorso di orticoltura per ragazzi con Sindrome Down” finanziato dall’8 per mille della Chiesa valdese e in altre attività. “I ragazzi saranno parte attiva nell’ organizzazione della giornata e nella gestione dello stand-spiega la psicologa e vice presidente dell’associazione, Valeria D’Ambra- La Giornata Nazionale rappresenta ormai un appuntamento importante, con cui rinnoviamo l’attenzione della cittadinanza tutta sulla qualità di vita delle persone con Sindrome Down”.




Siracusa. "Primario emerito", bando dell'Asp per conferire il titolo ai medici d'eccellenza

Gli ospedali del territorio avranno anche dei “primari emeriti”, direttori di Unità operative complesse che nella propria carriera hanno mostrato alta professionalità, “contribuendo in modo determinante alla crescita scientifica e umana dell’azienda sanitaria provinciale”.
Il titolo sarà conferito dall’Asp ai candidati che avranno superato la valutazione di una Commissione appositamente costituita secondo i criteri stabiliti nel regolamento deliberato sulla home page del sito istituzionale insieme all’avviso . Le domande dei primari che ritengono di averne titolo dovranno pervenire entro il prossimo 20 ottobre.
“L’attività svolta in tanti anni da tali medici – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – rappresenta un patrimonio culturale e professionale che non deve essere perduto e che deve essere di esempio e di insegnamento ai più giovani professionisti”.




Siracusa. Epipoli e gli allagamenti, si cercano soluzioni a Palermo: audizione in commissione Territorio

A voler essere ottimisti, tra un anno potrebbero piovere su Siracusa quei fondi necessari per risolvere una volta per tutti il problema di Epipoli. Ogni pioggia finisce per dare vita ad un allagamento, con rischi concreti e disagi notevoli. Ma serve uno straordinario sforzo da parte di tutti.
La politica ci sta provando. Oggi del caso si è discusso in commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, a Palermo. C’era l’assessore regionale Maurizio Croce e c’erano anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ed il presidente del Consiglio comunale, Santino Armaro.
Le soluzioni ipotizzate per poter recuperare i fondi possono essere facilmente riassunte in tre mosse: inserire Epipoli in uno dei piani regionali alluvionali; attingere a parte dei milioni di euro previsti per il viadotto di Targia ed inseriti nel patto per il sud per realizzare le opere necessarie nel quartiere; oppure utilizzare i ribassi d’asta realizzati sugli altri interventi per un finanziamento ad hoc per la vicenda siracusana.
L’assessore Croce ha chiesto un paio di settimane per analizzare meglio il caso, seguito da vicino anche dal deputato pentastellato Stefano Zito, anche lui in commissione.
Ma perchè tutto possa davvero concretizzarsi occorre avere un progetto esecutivo e cantierabile, altrimenti diventa inutile la caccia ai “soldi”. Dodici mesi dovrebbero essere più che sufficienti per stilare non un abbozzo di massima sui lavori da effettuare, ma un dettaglio progetto definitivo pronto a diventare “cantiere”.




Siracusa. Via libera al Paes, si tagliano le emissioni di Co2. E il Comune vuole 3 bus elettrici in più

Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, con 15 sì e 7 no, il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), lo strumento di pianificazione con il quale gli enti locali delineano in che modo intendono ridurre le emissioni di CO2 secondo le indicazioni fissate nel 2008 dall’Unione europea. La proposta ha anche valore di atto di indirizzo per tutte le scelte che il Comune farà in materia di sviluppo sostenibile.
L’obiettivo minimo del Piano è di ridurre del 20 per cento le emissioni di CO2 entro il 2020, obiettivo che Siracusa ha già raggiunto con le diverse le azioni messe in campo: il Piano di intervento per la riduzione dei rifiuti, il Piano strategico InnovaSiracusa, il Piano di sviluppo strategico, il Piano di Mobilità urbana, Siracusa Smart City, i semafori intelligenti, il ricorso all’illuminazione a basso consumo e a led sia nelle strade, come nel caso di Ortigia, che negli edifici pubblici. La riduzione di CO2 prevista dal Paes entro il 2020 dovrebbe essere oltre il 39 per cento.
Riconfermata la volontà, emersa due anni addietro, di acquistare 3 ulteriori bus elettrici da 56 posti per collegare meglio alla città le frazioni di Cassibile e Belvedere e i quartieri più periferici, da affidare sempre ad autisti selezionati dal Comune.
Impossibile immaginare nel breve periodo una gestione diretta del servizio di trasporto urbano. “Non è possibile fare concorsi per assumere autisti e la Regione non intende rompere la collaborazione con l’Ast, che è una sua azienda partecipata. E infine, Palermo non verserà mai al Comune la quota data all’azienda di trasporti”, le spiegazioni offerte dal sindaco Garozzo.
Sui pullman apparirà il logo “Siracusa d’Amare”. Sul punto, il consigliere Castagnino aveva chiesto perchè quella dicitura fosse spesso utilizzata accanto al logo ufficiale del Comune e a chi appartenga, visto che non risulta essere stato registrato. Il sindaco ha risposto che “Siracusa d’amare” è un brand di sensibilizzazione su tematiche ambientali e che per la prima volta è stato usato con l’introduzione del bus elettrici. L’Amministrazione, per evitare che altri se ne approprino, ha dato l’input per la registrazione e della cosa c’è traccia agli atti dell’Ufficio di gabinetto. Castagnino ha replicato che dovrebbe esserci una delibera che invece non esiste, così come non esiste la registrazione del logo perché secondo il Tuel dovrebbe essere il Consiglio comunale a proporla.




Siracusa. Istituto comprensivo Giaracà, quelle vistose crepe esterne

Prendendo in prestito una espressione divenuta famosa grazie al libro “Io speriamo che me la cavo”, il decimo istituto comprensivo Giaracà è una “scuola sgarrupata”.
Il plesso di via Gela impressiona per le sue condizioni, sin dal prospetto esterno. Intonaci caduti o rimossi per sicurezza, travi a vista, tondini in ferro esposti all’erosione, mattoni forati scoperti o spaccati. All’interno, poi, c’è il solito problema delle scuole siracusane, non importa quando siano state costruite: infiltrazioni d’acqua.
La recente ondata di maltempo ha messo alla berlina i “difetti” dell’edificio che ospita la scuola. Gli operai inviati dal Comune hanno posto in essere alcuni interventi tampone, “liberando” l’ingresso principale e le uscite di sicurezza. Ma servirebbe una nuova impermeabilizzazione, con guaina da apporre ai soffitti ed un controllo ai solai. Solo che senza bilancio approvato il Comune ha le mani legate. E per una curiosa coincidenza, sulla homepage del sito dell’istituto comprensivo campeggia tra le notizie in evidenza quella relativa alla presentazione delle offerte per l’affidamento del servizio di assicurazione in favore degli alunni e del personale scolastico.
I genitori, intanto, guardano perplessi l’esterno e mormorano. L’occhio vuole la sua parte, specie a scuola e specie quando bellezza fa rima con sicurezza.




Siracusa. Storia di Giovanni, "vi racconto come ho salvato una vita". Primo soccorso a 17 anni

Giovanni, con la leggerezza dei suoi 17 anni fatica vedersi nei panni dell’eroe. Quanto ha fatto questo giovane studente siracusano non è però cosa da tutti i giorni. A raccontare con lui la storia eccezionale è Giuseppe Laurettini, istruttore della Salvamento Academy Italia che ha fatto entrare le efficaci nozioni di primo soccorso anche nelle scuole di casa nostra.
“Era estate. Un mio amico, mentre tornavamo a casa dalla zona balneare, ha un incidente. Un frontale con furgone mentre è alla guida del suo scooter”, racconta Giovanni. La vittima è in preda alle convulsioni e con gli occhi iniettati di sangue. “Stava avendo un arresto cardiaco, con successiva ostruzione delle vie aeree, causata dalla grande quantità di sangue provocata dalla divisione del palato”, spiega dal punto di vista medico Laurettini.
Giovanni, dopo un comprensibile momento di panico, inizia ad applicare quelle procedure di soccorso base imparate a scuola con i corsi della Salvamento Academy. “Un altro mio amico, intanto, si preoccupava di chiamare i soccorsi che sono sopraggiunti nel luogo dell’incidente 40 minuti dopo”, racconta Giovanni. In quei lunghi istanti è lui a tenere aggrappato alla vita il suo amico con continue compressioni toraciche e il massaggio cardiaco. “Fortunatamente con poche mosse aveva rigettato la maggior parte del sangue che gli si era coagulato in gola e il suo battito cardiaco era tornato ad essere stabile”, ricorda ancora Giovanni. “Continuava però ad essere incosciente, dava l’impressione che stesse morendo davvero. Sono arrivate le forze dell’ordine e altre persone ad aiutarmi. Sono stati forse i 40 minuti più lunghi e strazianti della mia vita in cui ho dovuto sentire tra i peggiori lamenti e le peggiori disperazioni dei genitori una volta arrivati”.
Ma il suo amico oggi sta bene e la storia la si può raccontare con il lieto fine. Ha riportato fratture multiple alla mascella, traumi cranici, frattura composta del palato, frattura del setto nasale, cedimento dello zigomo destro e lacerazione del nervo al braccio che lo costringe ad una lunga riabilitazione da una semi paralisi temporanea dell’arto.




Siracusa. Gettoni di presenza in Consiglio comunale: devolverli o no ai terremotati?

Quella del 30 settembre è stata una delle (non) poche sedute del Consiglio comunale di Siracusa chiusa senza delibere. Ma con l’inevitabile gettone di presenza maturato per i presenti in aula Vittorini.
Dallo scoppio dello scandalo, i consiglieri cercano di prestare più attenzione al tema, sentendo addosso gli occhi dell’opinione pubblica. La consigliera Carmen Castelluccio ha così chiesto di destinare l’indennità di presenza maturata in quell’adunanza del 30 settembre ai terremotati del centro Italia, contribuendo alla raccolta lanciata dall’Ente con l’iniziativa “Restiamo uniti”.
Le reazioni non sono concordi. Il collega consigliere Elio Di Lorenzo ha spiegato che non avrebbe rinunciato al gettone, optando invece per una donazione a titolo personale. Polemicamente ha poi aggiunto che “dovrebbero essere i consiglieri del Pd a devolvere tutti i loro gettoni” accusandoli di condannare l’aula all’immobilismo, responsabilità che ha fatto ricadere anche sugli assessori spesso assenti alle sedute.
Enrico Lo Curzio ha invece rivendicato la primogenitura della proposta di rinuncia al gettone di presenza, fatta già nel corso nel Consiglio di giorno 30. Dall’opposizione, Salvatore Castagnino ha accusato la maggioranza di avere fatto mancare il numero legale quando era all’ordine del giorno la proposta del suo gruppo di creare un capitolo di bilancio destinato ai terremotati e collegato al ministero dell’Interno, dove versare su base volontaria i gettoni di presenza, ricordando poi che nessuna donazione di emolumenti dovrebbe essere fatta in aula verso associazioni private.




Siracusa. Gli alunni della "Lombardo Radice" alle grotte di Lascaux: nei luoghi della preistoria

Una visita nei luoghi della preistoria. L’opportunità è stata colta dall’istituto comprensivo “Lombardo Radice”, che ha potuto condurre un gruppo di alunni alle grotte di Lascaux, in Francia, nell’ambito del progetto Erasmus Plus “Memory: A Passport to the Future” . Il gruppo di alunni è stato selezionato sulla base della migliore media conseguita, raggiungendo i corrispondenti a Marmande- nei pressi di Bordeaux- per un meeting.
Partecipano all’incontro Serena Caprini, Francesco D’Abbondio, Angelo Tranchina, Stefania Contarini, Antonella Gradanti, Rebecca Loreto ed Ilenia Accaputo, accompagnati dalle insegnanti Diana Stefania e Mauceri Maria, nonché dal preside, Sebastiano Rizza.
Le grotte di Lascaux sono definit, per la loro straordinaria bellezza, “la Cappella Sistina della Preistoria”. Scoperte casualmente da un gruppo di ragazzi nel settembre del 1940, nelle grotte si trovano esempi di opere di arte parietale risalenti al Paleolitico superiore, fra il 13.000 ed il 15.000 avanti Cristo. Proseguendo la visita, gli alunni italiani, insieme ai loro compagni francesi, tedeschi e spagnoli, hanno visitato la città di medievale di Sarlat.




Siracusa. Via i "gioielli di famiglia" dell'ex Provincia, Marziano: "Meglio che pagare mutui a vuoto"

“Giusto vendere gli immobili del Libero Consorzio che rappresentano solo delle spese, senza alcun beneficio per l’ente e per la collettività”. A commentare in questi termini la decisione del commissario straordinario, Giovanni Arnone di mettere in vendita immobili come l’ex Carcere Borbonico, l’ex cine-teatro Verga e il circuito automobilistico di contrada Fusco è l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Bruno Marziano che per due mandati è stato presidente dell’allora Provincia Regionale. Marziano conosce bene i percorsi relativi alla gestione dei principali immobili e, ad oggi, principali incompiute dell’ente di via Roma. In alcuni casi ha anche condotto delle battaglie per portare avanti progetti che non hanno, poi, ottenuto l’ok definitivo. E’ il caso dell’ex Carcere Borbonico, che Marziano avrebbe voluto affidare, attraverso un project financing, a dei privati per farne un albergo di lusso in cambio di investimenti per la ristrutturazione dell’edificio di via Vittorio Veneto. L’idea rimase tale, dopo un acceso dibattito politico, con polemiche tra la Provincia e il consiglio comunale, a cui sarebbe toccato modificare la destinazione d’uso del palazzo, visto che il Comune è proprietario dell’area su cui sorge. “Vorrei proprio sentire cosa pensano adesso i “soloni” che allora componevano il consiglio comunale- commenta Marziano- e che osteggiarono un progetto che, ne sono convinto anche oggi, sarebbe stato una scelta opportuna. A distanza di parecchi anni l’ex Carcere Borbonico è ridotto ad un rudere e non esiste nemmeno la prospettiva di un possibile intervento pubblico. Poco distante, l’ipotesi su cui lavoravamo, è stata concretizzata, con l’ex palazzo delle Poste. Resta, quindi, l’amarezza per un’intuizione valida, che non è stata compresa all’epoca”. Marziano vede favorevolmente anche l’idea di dare in gestione ai privati l’autodromo, piuttosto che “mantenerne gestione e proprietà, con un pesante mutuo da sostenere”. “Si”, poi, secondo l’ex presidente della Provincia, alla vendita di edifici inutilizzati, a partire dai due capannoni del Consorzio Agrario non occupati da alcuna attività.




Siracusa. L'emergenza al "Fermi", la Regione alla ricerca di fondi

Risorse dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione da destinare al “Fermi”. E’ la prospettiva a cui la Regione starebbe lavorando in queste ore alla luce dell’emergenza che si è venuta a creare nell’edificio scolastico, in condizioni strutturali precarie. L’ex Provincia, oggi Libero Consorzio comunale non ha i fondi necessari per dare seguito a quanto previsto dopo le perizie tecniche effettuate all’interno. Servono circa 500 mila euro o poco meno. Per reperire le risorse il percorso si starebbe spostando a Palermo, dove gli uffici dell’assessorato starebbero tentando di far rientrare l’emergenza della scuola siracusana tra quelle per cui utilizzare delle specifiche somme, forse, però, insufficienti. Intanto il commissario straordinario, Giovanni Arnone dovrebbe incontrare una delegazione di genitori, a cui renderà chiare le proprie intenzioni. L’ipotesi da scongiurare è quella di arrivare a dover chiudere un’ala dell’edificio.