Siracusa. Ex Provincia, lunedì dipendenti in assemblea in attesa dell'incontro di mercoledì con il commissario Arnone

I dipendenti del Libero Consorzio Comunale si riuniranno in assemblea lunedì prossimo 5 settembre, in via Brenta, presso la sala multimediale, a partire dalle 10, per discutere della grave situazione finanziaria che attraversa l’ente, crisi che impedisce il pagamento degli stipendi e l’erogazione di alcuni servizi essenziali ai cittadini.
Le rappresentanze sindacali aziendali hanno anche varato un ordine del giorno che prevede una serie di comunicazioni al personale dopo la riunione di mercoledì scorso tra il Commissario straordinario Giovanni Arnone e i sindacati; e un confronto tra i dipendenti per stabilire “quali azioni intraprendere nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini”.




Siracusa. "Fame, la forza di un sogno", spettacolo di beneficenza per la Lilt

Uno spettacolo per raccogliere fondi da destinare alla Lilt, la lega per la lotta contro i tumori. ANdrà in scena il 7 settembre al Multisala Planet di Siracusa, con due turni (alle 18.15 e alle 21.15). L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale no profit Permorming Arts, creatività e sviluppo e dall’équipe di lavoro formata da Rita Abela, Barbara e Chiara Catera e Angela Nobile.




Siracusa. Arcigay alla manifestazione "Io sto con le donne" di Taormina: "La prima voluta da uomini"

“I comitati Territoriali Arcigay Catania, Messina e Siracusa aderiscono convintamente alla manifestazione del 18 settembre che si svolgerà a Taormina avente per tema “Io sto con le donne”.  Lo comunicano attraverso una nota congiunta con cui spiegano le ragioni per cui si uniscono a quanti faranno parte del corteo. “Riteniamo fondamentale il tema affrontato- chiariscono le sezioni locali dell’associazione-  soprattutto perché si tratta della prima manifestazione voluta e promossa da persone di sesso maschile. Il femminicidio e la violenza contro le donne, gli omosessuali, le persone transessuali, nonché la violenza razzista vengono da Arcigay respinte fermamente, convinti come siamo che la cultura in primis e la politica debbano operare quei cambiamenti della società per un mondo accogliente, libero ed evoluto”.




Siracusa. Tonnara di Santa Panagia e i lavori sospesi,la Soprintendenza replica all'impresa: "Accuse false"

La soprintendente, Rosalba Panvini non ci sta. Dopo le dichiarazioni dell’amministratore unico della Melita Group, Francesco Melita, assistito dal legale Gianluca Rossitto circa le presunte irregolarità nella gestione dell’appalto che prevedeva il consolidamento dell’ex Tonnara, per farne un museo, l’ente di piazza Duomo replica alle accuse mosse e per le quali l’impresa chiede un risarcimento pari a 4 milioni di euro.
I lavori, tanto attesi ed annunciati in pompa magna, sono fermi da mesi. Una sospensione inizialmente decisa proprio dalla Melita Group e che poi, nel corso di un braccio di ferro burocratico, è sfociata nella risoluzione del contratto. “Il progetto che ci è stato consegnato conteneva a nostro avviso diversi errori”, ha spiegato l’amministratore della società. “Parliamo di errori che avrebbero messo a rischio operai e strutture”, aggiunge.
In estrema sintesi, viste le condizioni del costone roccioso su cui poggia la tonnara – esposto ad erosione – esisterebbero concreti pericoli di crollo. Uno studio di perizia commissionato dalla stessa Melita Group avrebbe certificato l’eventualità.
Dal punto di vista strettamente tecnico, vengono contestati i calcoli sulle strutture in cemento armato. Rosalba Panvini ripercorre l’intero iter che dovrebbe condurre al termine dei lavori avviati e poi sospesi. Entrando nel dettaglio delle dichiarazioni dei rappresentanti dell’impresa, la soprintendente chiarisce che “il progetto era stato ammesso completo di un piano di sicurezza redatto dalla stazione appaltante e all’atto della stipula del contratto la ditta presentò il piano operativo di sicurezza ai sensi del pertinente Testo Unico. Se ci fosse stata una carenza di documentazione, i lavori non avrebbero potuto avere inizio. Falsa e priva di fondamento -prosegue la soprintendente -la dichiarazione resa dall’impresa circa la demolizione di edifici ricadenti nell’area del complesso. Si trattava di porzioni di ruderi per i quali era prevista la riconfigurazione originaria come da approvazione in sede di conferenza dei servizi”. La soprintendenza definisce “ostativo l’atteggiamento della ditta” e spiega che, “nelle more di ogni ulteriore giudizio da parte degli organi competenti, ha intrapreso ogni attività utile al prosieguo delle opere, anche facendo ricorso ad altra ditta che aveva partecipato alle fasi finali di gara per l’aggiudicazione del progetto”.




Siracusa-Rosolini, riaperto il cantiere: tornano i restringimenti di carreggiata

Sono ripresi oggi i lavori lungo l’autostrada Siracusa-Rosolini. Operai di nuovo in cantiere per il ripasso della segnaletica orizzontale tra Cassibile e Rosolini. Interventi che durante il periodo estivo sono stati sospesi per porre rimedio ai seri problemi di viabilità che si venivano a creare, soprattutto durante i fine settimana, con code chilometriche e tempo di attesa, per percorrere il tratto, addirittura di un paio di ore. Il Consorzio delle autostrade parla chiaro. “Per la esecuzione dei lavori – che si concluderanno il prossimo 16 settembre – sarà necessario parzializzare, alternativamente, le corsie di marcia e di emergenza in ambedue le direzioni-spiega il Cas- Pertanto gli utenti percorreranno l’autostrada con il limite massimo di velocità di 60km/h nel nastro autostradale, di 40km/h nello svincolo, e divieto di sorpasso in corrispondenza dei luoghi in cui si svolgeranno gli interventi di manutenzione. Lavori, deviazioni, restringimenti e possibili code saranno segnalati da apposita cartellonistica”.




Siracusa. Mondiali di canoa polo, l'Italia avanti tutta: 6-3 al Brasile. Le partite di oggi

Terzo giorno di gare per i mondiali di canoa polo di Siracusa. Ancora un calendario fitto di appuntamenti con le Nazionali italiane che tornano nelle acque di Ortigia per coltivare il sogno della finale. Vanno avanti tre su quattro, fuori le azzurrine dell’under 21 che lotteranno ora per conquistare un posto tra il sesto e l’undicesimo. Si tratta comunque di una squadra giovane e sperimentale che in prospettiva saprà dare soddisfazioni.
Alle 8.35 l’Italia senior maschile conferma il suo stato di forma e la leadership nel girone superando per 6-3 il Brasile.
La senior femminile, dopo il brillante 5-0 con cui ieri ha piegato gli Usa e dopo il 4-2 di questa mattina contro la Spagna ha pareggiato 3-3 con la Gran Bretagna. Italia che dopo un match guida la graduatoria nel gruppo B con gli stessi punti, tre, della Gran Bretagna.
L’Under 21 maschile ha chiuso al secondo posto il girone e accede adesso al raggruppamento che da il pass per le semifinali. Italia con Francia, Spagna, Svizzera, Polonia e Ungheria, su cui gli azzurrini si sono imposti, questa mattina, 8-3.
L’Under 21 femminile chiude il girone con una vittoria (Iran) ed una sconfitta (Canada) abbandonando così i sogni di medaglia.




Siracusa. "Migranti: sfide e opportunità", intervista a Beatrice Covassi Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

SiracusaOggi intervista Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Un interessante passaggio sul tema della migrazione che sarà al centro del dibattito pubblico di questa sera, alle 19, al teatro greco di Siracusa. Il primo Vice Presidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, parlerà di Europa, migrazione e rifugiati.

Come l’Unione europea guarda oggi al fenomeno della migrazione?

“L’Unione europea guarda alla migrazione come ad un fenomeno con cui conviveremo per lungo tempo, portatore al contempo di grandi sfide e opportunità. I migranti sono, infatti, anche una grande risorsa soprattutto di fronte al progressivo invecchiamento delle popolazioni europee. L’UE vuole implementare un sistema di gestione dei flussi migratori quanto più efficace, che si basi su un meccanismo di responsabilità collettiva e condivisa tra gli Stati membri e l’Unione. L’Unione europea non lascia e non lascerà da soli gli Stati membri – come l’Italia – che sono esposti ad una particolare pressione migratoria. Quotidianamente, colleghi di Frontex, EASO e della Commissione europea supportano l’Italia durante le operazioni di ricerca e salvataggio in mare, di accoglienza e di identificazione dei migranti affinché il paese non si senta solo nella gestione del fenomeno migratorio e possa trarre beneficio dei valori aggiunti della migrazione, al posto di farsi carico esclusivamente delle criticità di un fenomeno di tale portata. Lo scorso giugno, la Commissione europea ha presentato un piano d’azione per sostenere gli Stati membri nell’integrazione dei cittadini di paesi terzi e nella valorizzazione del contributo economico e sociale che essi possono apportare all’UE e ai suoi Stati”.

Quali le linee guida delle politiche attuate sul tema dalla UE?

“Da quando la Commissione Juncker è entrata nel pieno delle sue funzioni, la crisi dei rifugiati è sempre stata una priorità. Tuttavia, gli strumenti di cui disponeva, a volte, si sono rivelati inadeguati per affrontare la crisi migratoria e dei rifugiati in tutti i loro aspetti, sia nel medio termine, sia nel lungo periodo. La Commissione europea sta progressivamente definendo una politica migratoria onnicomprensiva, che regoli sia la dimensione interna, sia la dimensione esterna dei flussi migratori. In questa prospettiva, a giugno la Commissione ha annunciato la volontà di creare un quadro di partneriato per mobilitare l’azione e le risorse dell’UE nell’ambito dell’attività esterna di gestione della migrazione. L’Unione cercherà di concludere partenariati “su misura” con i principali paesi terzi di origine e di transito utilizzando tutti gli strumenti di cui dispone per ottenere risultati concreti. A seguire, a luglio la Commissione ha presentato un’importante riforma che mira ad uniformare le procedure per le richieste di asilo e ad assicurare che i richiedenti asilo abbiano realmente lo stesso tipo di trattamento in qualsiasi Stato membro. La proposta di riforma si focalizza su due temi cari all’Italia, i meccanismi di ricollocazione e di reinsediamento d’emergenza. Il primo riguarda la ripartizione dei migranti già presenti sul territorio dell’Unione tra gli Stati membri e il secondo a stabilire i migranti su un luogo sicuro quando la loro vita è minacciata nel territorio in cui vivono. Grazie a questa riforma gli Stati membri continueranno a proporre il numero di reinsediati che vogliono accogliere e l’UE darà 10.000 euro per persona reinsediata. In più ci saranno delle regole comuni che determineranno i paesi da cui queste persone arrivano, i criteri per stabilirne il numero e le procedure comuni per trattare le richieste di asilo. Con queste misure vogliamo trovare un meccanismo per fare funzionare il sistema di asilo in modo tale che, da un lato, si tutelino le persone che hanno realmente bisogno di protezione internazionale e, dall’altro, si rimpatri chi non ha il diritto di ricevere protezione nell’UE e abusa del sistema d’asilo europeo”.

Il ritorno alle frontiere, da alcuni propugnato, è un errore storico?

“Credo di sì. Questo tipo di politiche costituiscono un passo indietro rispetto a quello che siamo riusciti a costruire finora. L’Unione europea è nata per costruire ponti e non per innalzare muri. Nel 1985, ben 31 anni fa, veniva firmato Schengen, che tanti hanno riconosciuto come un’evoluzione storica senza precedenti del processo di integrazione europea. Il Primo Vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha definito Schengen come “una delle conquiste più importanti dell’integrazione europea”. Il diritto alla libera circolazione dei cittadini europei è tra i primi diritti garantiti da quella che oggi è l’Unione europea ed è fondamentale per tutti noi. È un elemento molto importante del mercato unico sia per la crescita economica, sia per la crescita culturale. Il fatto che gli europei possano liberamente viaggiare, studiare e lavorare su tutto il territorio dell’UE è una conquista cui nessuno di noi può rinunciare. Chi invoca il ritorno alle frontiere, dunque, non solo alza i costi dell’Europa – si stima che la sospensione di Schengen potrebbe costare dai 15 ai 18 miliardi di euro all’anno – ma tradisce tutti i cittadini che vogliono mantenere tale libertà”.

Cambiando tema, inevitabile pensare al sisma in Italia centrale. In questi casi, l’UE come può intervenire a supporto dell’Italia?

“Ci sono vari modi in cui l’Unione europea è vicina in calamità naturali come questa. L’UE ha messo immediatamente a servizio dei soccorritori Copernicus, il sistema satellitare che sta fornendo mappe dettagliate delle aree colpite. Inoltre, l’Unione è pronta ad attivare il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE), che in passato ha stanziato circa 500 e 700 milioni di euro rispettivamente per i terremoti dell’Aquila e dell’Emilia Romagna. Si tratta di un fondo che si attiva su richiesta del Governo e che finanzia vari tipi di opere, inclusi il ripristino delle infrastrutture principali, alloggi temporanei e misure per proteggere il patrimonio culturale. Nelle ore immediatamente successive al terremoto, le Istituzioni europee hanno prontamente espresso la loro vicinanza all’Italia, inviando sentimenti di cordoglio e solidarietà, e la disponibilità ad aiutare tramite il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze, che si è messo subito in contatto con la protezione civile italiana per offrire aiuto. La Commissione europea è in costante contatto con le autorità italiane e sarà pronta ad intervenire appena avrà ricevuto le richieste da parte del Governo italiano. Tutto ciò non lenisce il dolore causato da una tragedia del genere. Un dolore che ho visto con i miei occhi partecipando ai funerali solenni di Ascoli lo scorso 24 agosto”.




Canoa polo Siracusa 2016: il programma degli eventi collaterali

Gastronomia, musica e ma anche solidarietà e diritti umani. Il programma degli eventi collaterali ai Campionati mondiali di canoa polo, con il patrocinio del Comune, si caratterizza per la varietà delle proposte per andare incontro alle aspettative di un vasto pubblico.Domani (2 settembre) alle 20, chiuso il programma sportivo alla Darsena, la condotta di Slow Food, in collaborazione con il periodico “L’isola dei cani”, proporrà una “Dadacena gastro-poetico musicale”. La serata si terrà alla focacceria Mamma Iabica e rientra nel programma di “Bicycle wheels – omaggio a Duchamp”, il percorso museale diffuso che celebra i 100 anni della nascita del movimento dadaista. Il menu prevede piatti della tradizione siciliana realizzati con prodotti locali, alcuni dei quali sono presìdi Sloow Food; di produzione locale anche gli oli extravergine di oliva e i vini. Nel corso della serata, letture di brani e musica in pieno spirito dadaista.Di tutt’altro genere la proposta in programma alle 21 in piazza Minerva. Qui sarà di scena il gruppo “Cori di Val d’Anapo” con un repertorio che spazia nella tradizione musicale siciliana.Sabato alle 19 il mare e il pubblico della Darsena saranno tutti per una performance di 5 atleti che stanno affrontando la disabilità con la canoa. Gregory, Walter, Enrico, Giovanni e Santi, guidati da Sergio Troia, con le loro evoluzioni rappresenteranno tutte le associazioni che aiutano tante persone ad uscire dal disagio attraverso la pratica sportiva. Testimonial sarà l’augustano Salvo Ravalli in partenza per la Paralimpiade di Rio. Ravalli, che si misura su tutte le distanze, ha vinto la Coppa del mondo 2015 e ha conquistato numerosi titoli europei e italiani. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra: assessorato comunale alle Politiche culturali, Politiche Sportive e Turimo, “Sicilia turismo per tutti”, Coordinamento provinciale dassociazioni di volontariato e di tutela delle persone con disabilità, Canottieri Ortigia, Comitato organizzatore Mondiali canoa polo, Associazione sport e mente, associazione Il Faro di Augusta, Finp Sicilia, Fisdir, Free wheeling tour, Ermes comunicazioni, associazione Le Ginestre di Catania.“Il successo di queste iniziative collaterali – afferma l’assessore Italia – premia la decisione di accogliere nel programma proposte per tutte le sensibilità ma sempre nel segno della qualità. La scelta, poi, di accogliere l’idea delle associazioni che si occupano di disabilità è coerente con la nostra idea di sport accessibile a tutti. Ringraziamo queste associazioni per l’opera di pungolo che svolgono nei confronti dell’Amministrazione e che non hanno fatto mancare il loro contributo anche in questa manifestazione di livello mondiale”. Infine, al Green village dell’Antico mercato e aperto un punto di Amnesty International rivolto ai docenti delle scuole per l’educazione ai diritti umani. I volontari, inoltre, stanno raccogliendo firme per chiedere verità su Giulio Regeni e per una richiesta di responsabilità




Siracusa. Il Libero Consorzio si affida alla speranza: 11 milioni di euro in un mese e mezzo?

“Nel giro di pochi giorni pagheremo lo stipendio di giugno ai dipendenti del Libero Consorzio ed una mensilità per i lavoratori della partecipata Siracusa Risorse”. L’assicurazione arriva dal neo commissario straordinario dell’ente, Arnone. Alla tesoreria è stata inviata una nota con le garanzie “che dovrebbero servire a sbloccare l’attuale stallo”. Poi nell’arco di un mese e mezzo, “con lo sperato arrivo di nuove risorse”, dovrebbero essere pagate le altre mensilità.
E’ uno risultati del primo vertice tra Arnone ed i sindacati nella delicata vicenda della ex Provincia Regionale di Siracusa che – complice una riforma regionale mai veramente funzionale – vive la peggiore condizione finanziaria tra i nove enti cancellati a metà e trasformati in Liberi Consorzi.
Nessuno parli di dissesto. Se Lutri, il predecessore di Arnone, ha rassegnao le sue dimissioni perchè per lui non c’era alternativa alla dichiarazione di fallimento, il nuovo commissario crede nel risanamento possibile. E lo ha spiegato ai sindacati che hanno il difficile compito adesso di raccordo con i lavoratori senza stipendio in un ente che non riesce più ad erogare servizi.
“Evitare il dissesto”, ripete Arnone. Le prime disposizioni in tal senso sono state trasmesse agli uffici competenti per elaborare proposte efficaci per rimettere, piano piano, i conti a posto.
Naturalmente occorrerà anche che vengano trasferite alcune risorse da Stato e Regione. E qui il discorso richiede sforzo di ottimismo visto l’andazzo degli ultimi mesi. L’augurio – che ad oggi è uno speranzoso pensiero -è che in un mese e mezzo le somme di denaro disponibili sulla carta possano essere realmente a disposizione. Si parla di complessivi 11 milioni di euro per il Libero Consorzio di Siracusa, tra mini finanziarie ed altri interventi.
Per ora, insomma, ci si aggrappa alla speranza. Ma a breve riapriranno le scuole e gli istituti superiori – la cui competenza è del Libero Consorzio – attendono manutenzioni necessarie per aprire nella giusta sicurezza.
Il commissario Arnone ha voluto esprimere solidarietà nei confronti del lavoratore Alberto Scuderi che nella sua pacifica protesta si è recato prima a Roma e poi a Bruxelles, in cerca di attenzioni per un caso drammatico avvolto nel silenzio.
Mercoledì prossimo, alle 16.30, incontro ristretto per delineare un piano di risanamento da condividere con i sindacati che tornano a chiedere un tavolo tecnico permanente e un incontro con la deputazione regionale e nazionale dopo gli impegni che erano stati assunti un mese addietro.




Il "masaniello" del Libero Consorzio, Alberto Scuderi: "discorso già sentito, servono i fatti"

“Gli stipendi arretrati li voglio tutti e 3 e subito. Sono i miei, non chiedo l’elemosina”. Da Bruxelles, dove sta protestando sotto il parlamento europeo, il dipendente del Libero Consorzio di Siracusa, Alberto Scuderi, fa sentire la sua voce dopo l’incontro tra i sindacati e il commissario dell’ente, Arnone. “Lo ringrazio per la solidarietà sincera che ha voluto mostrarmi anche se a corredo di un discorso che abbiamo già sentito da diversi suoi predecessori. Io cerco altro”, racconta alla redazione di SiracusaOggi.it.
“Qualcuno dovrà rendere conto del ritardo, politicamente o tecnicamente. Ci hanno privato della dignità per una spending review che la politica applica alla gente comune e mai a se stessa”, si sfoga.