Siracusa. Porta Marina, smog e auto la danneggiano? "Chiuderla al traffico"

Ha resisto a due terremoti distruttivi tra XIV e XV secolo. Maestosa è sempre lì, la monumentale porta Marina, uno dei pochi e ultimi “segni” della dominazione spagnola risparmiata dal furore riedificatore post unità d’Italia dei Savoia. Ma adesso alle prese con smog e auto, problemi imprevedibili in quei secoli lontani.
Il recente episodio di sbriciolamento di porzioni di malta ha riacceso il dibattito su come tutelare e conservare integra ai posteri la porta Marina. Di certo non rischia il crollo, solida come è stata pensata e costruita nel quattrocento prima e rivista nel cinquecento poi.
Di certo, però, la sua funzione è cambiata. Non era nata per essere attraversata da duemila auto al giorno, con le inevitabili sollecitazioni e vibrazioni da assorbire. E poi ci sono i mezzi medio-grandi che hanno già lasciato il loro segno sugli stipiti del monumento. Più o meno come successo in via Picherali per il mascherone barocco.
“Porta Marina dovrebbe essere interdetta ai veicoli”, è l’opinione dello storico dell’arte Paolo Giansiracusa. “Il traffico potrebbe essere dirottato sulla vicina via dei Miracoli, destinando il passaggio di auto dalla monumentale porta solo ai residenti o a mezzi di emergenza”, spiega il professore universitario. Che non risparmia critiche ai recenti restauri (“ma solo per i prodotti industriali utilizzati”).
In una certa misura, lo spostamento dei semafori della Ztl ai ponti “proteggerà” la porta nei fine settimana. Per gli altri giorni, però, il problema rimane. E affrontarlo prima che una qualche “emergenza” possa presentarsi in futuro sarebbe un bel segno di responsabilità e rispetto.

foto: dal web




Siracusa. Cambi in vista per la giunta comunale, si al rimpastino. Passa la linea Pd

Non l’azzeramento richiesto a gran voce dall’area Riformista, ma la giunta comunale di Siracusa si prepara comunque a cambiare qualche “pezzo”. L’annuncio arriva al termine dell’accesa direzione provinciale nel corso della quale le varie anime e correnti si sono confrontate, anche in maniera accesa. Al centro del dibattito, la necessità di rilanciare l’immagine del Pd e l’azione della giunta a guida centrosinistra dopo le notizie su indagini e indagati a palazzo Vermexio.
Al termine, il segretario provinciale sigla il comunicato che marca anche una sorta di tregua tra le parti. “La direzione provinciale del Partito Democratico di Siracusa prende atto della volontà, manifestata dal sindaco Giancarlo Garozzo, di formare un nuovo governo della Città per consentire il rilancio dell’azione amministrativa, rinnovando il patto con la Città stessa e permettendo, inoltre, al Partito Democratico di presentarsi al meglio per le sfide elettorali del prossimo anno”. Insomma, il rimpastino è servito. E può scattare il toto-assessori: chi entra e chi esce? Dovrebbero essere almeno un paio le novità, con ingressi prettamente politici e non tecnici. Insomma, tesserati Pd. E a fare spazio potrebbero essere chiamati alcuni dei fedelissimi renziani.
Quanto alle tempistiche, in dieci giorni verrà “tracciato il percorso in sinergia con la coalizione”. E ruolo attivo lo avranno anche il segretario provinciale e cittadino del Pd, spiega la nota della direzione provinciale, quasi a “limitare” la discrezionalità del sindaco.




Terminate le riprese di "Immaturi, la serie", i protagonisti stregati da Noto

Una settimana intensa di riprese tra Noto, Vendicari e Marzamemi ed entusiasmo collettivo per il cast di “Immaturi”, la serie tv che verrà trasmessa in 8 puntate nel 2017 da Canale 5.
Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri e Ricky Memphis sono stati i più acclamati in questa settimana ricca di casting per comparse e contornate da selfie, autografi e battute.
“Noto è stupenda – dice la ex Iena, Paolo – la conoscevo ed è stato un piacere tornarci anche se per lavoro. Ma anche se impegnati sul set, abbiamo avuto il tempo di rivedere luoghi bellissimi, incantevoli e di stare fra la gente del posto, calorosissima come è tipico dei siciliani e di apprezzare la buona cucina. Anche Marzamemi l’abbiamo trovata suggestiva, sono tutti set naturali per fare cinema, tant’è che in passato sono state girate altre serie e immagino anche in futuro”.
Poco distante, sulle scalinate della Cattedrale, Ricky Memphis quasi si cela dietro quei grossi occhiali da sole utilizzati anche per le riprese. “Sappiamo di essere conosciuti e ci aspettiamo che la gente voglia farsi delle foto con noi – racconta – ma questo carico di entusiasmo nei nostri confronti tipo star di Hollywod ci riempie di orgoglio e ci fa immenso piacere. Segno che comunque qualcosa di buono nella nostra vita lo abbiamo fatto. Abbiamo trascorso una settimana stupenda fra luoghi che hanno sempre qualcosa di magico”.
E di magia e bellezza sconfinata ha parlato anche Luca Bizzarri. “Quando giriamo sul set siamo sempre molto concentrati fra ciò che dobbiamo dire e i movimenti da eseguire. Però in questa settimana ammetto che è stato difficile per via di tutto quello che ti circonda: dalle bellezze architettoniche di Noto, ai vicoli di Marzamemi alla bellezza del mare di Vendicari”.




Melilli. Recupero corpi dal peschereccio, i vigili del fuoco: "Operazione di valore"

“Non è la barca degli orrori di cui qualcuno parla. E’ un’operazione importante, di valore, umanitario e scientifico, con cui si tenta di dare un’identità alle vittime del terribile naufragio del 18 aprile 2015”. I vigili del fuoco, attraverso i sindacati di categoria Fp Cgil Vigili del Fuoco, Fns Cisl e Confsal VVF tracciano un quadro degli interventi in corso dal primo luglio scorso nell’ambito dell’Operazione Augusta 2016 e ne difendono le modalità di organizzazione. Ne spiegano ogni dettaglio i segretari Josè Sudano, Salvatore Simonetta e Vincenzo Catalano. “Ci vede attivi in un intervento altamente professionale – puntualizzano i rappresentanti del sindacato- dove sono richieste competenze diverse ma tutte convergenti verso l’obiettivo di qualcuno, soprattutto dirette a persone vittime innocenti del nostro tempi, a cui va il massimo rispetto”. L’Operazione Augusta 2016 è organizzata attraverso un Piano Operativo di lavoro concordato con i sindacati. “Previsti livelli di sicurezza tecnici, fisici, e psicologici, assolutamente appropriati -garantiscono Sudano, Simonetta e Catalano- e notevolmente superiori a quelli con cui i Vigili del Fuoco operano durante l’ordinaria attività di Soccorso Tecnico Urgente, che è sempre svolta in contesti di imprevedibilità per la natura stessa del nostro lavoro.In questo caso-proseguono- mancando il requisito dello stato di necessità, il Piano Operativo di Lavoro prevede che tutte le attività dell’operazione vengano svolte con adeguata tempistica, ovvero con tempi “non urgenti”, senza alcun pregiudizio della salvaguardia dei livelli di sicurezza per i Vigili del Fuoco, oltre ovviamente, alla precisa riuscita delle operazioni a noi assegnate”.
Alcune previsioni, come il numero di 3 vigili del fuoco con abilitazioni Speleo Alpino Fluviale, con funzione anche di “sentinella” per ogni 2 vigili del fuoco operatore che concretamente recuperano le vittime, sono state aumentate a 5, 6 ed alle volte anche a 7 unità.
E’ stato predisposto un numero superiore alle dotazioni previste dal Piano Operativo di Lavoro di vigili del fuoco con abilitazioni NBCR, che hanno competenze in termini di salvaguardia degli operatori da potenziali contaminazioni, seppur confermata sul campo l’assenza di qualunque rischio biologico specifico, per consentire una maggiore assistenza agli operatori in termini di vestizione, sanitizzazione e svestizione.
E’ stato predisposto sul campo un tempo di recupero e riposo più lungo di quanto previsto nel Piano Operativo di Lavoro e c’è un tempo di presenza al Campo Base di 24 ore, come tra l’altro avviene per noi Vigili del Fuoco in caso di Emergenza, a fronte degli stessi interventi previsti nelle 12 ore programmati nel Piano Operativo di Lavoro.
Il Campo Base, Modulo di Supporto Logistico (MSL) è stato realizzato e viene gestito dai vigili del fuoco che hanno abilitazioni specifiche.
Il supporto psicologico dei Pari, ovvero di altri Vigili del Fuoco abilitati per questo è sempre presente e disponibili con tutti i vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni. Partecipano anche vigili di Teramo, con l’attrezzato Carro Aria, che oltre a fornire un supporto specifico per la fornitura costante di bombole di ossigeno.
I sindacati sottolineano, infine, l’importanza scientifica, visto l’intervento del Labanof, il laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense della sezione di Medicina Legale dell’Università di Milano.




Siracusa. Bus pubblici per le zone balneari, Abela: "Potenziato il servizio"

Una corsa ogni ora e mezza dalla città alle zone balneari e viceversa. E’ il risultato di una riunione che si è svolta in settimana tra l’assessore ai Trasporti, Dario Abela, i tecnici del settore e i vertici dell’Ast. L’intesa sulla necessità di garantire il trasporto pubblico, durante la stagione estiva, per agevolare gli spostamenti verso le aree balneari è arrivata dopo le polemiche di alcune settimane fa, quando le linee dalla città alle zone di villeggiatura sono state temporaneamente soppresse, motivo di proteste da parte dei cittadini che utilizzavano i bus pubblici per questo tipo di spostamento. “Da una corsa ogni tre ore, si passa dunque ad una corsa ogni ora e mezza -ribadisce l’assessore Abela- e questo dovrebbe consentire un notevole miglioramento del servizio reso. L’ottica è quella di agevolare i cittadini e i turisti che affollano, in questi mesi, il nostro territorio. Abbiamo avuto garanzie da parte dell’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico. Un risultato i cui vantaggi sono evidenti”. La modifica è già operativa. Le linee 21 e 23 effettuano, dunque, già questi nuovi orari. Intanto, nei prossimi giorni, si dovrebbe rafforzare, in città, la linea che serve la zona di viale Epipoli. “Una scelta ponderata- spiega l’assessore- visto che l’ospedale Rizza ospita, adesso,diversi ambulatori dell’Asp che erano prima allocati in altre sedi, a partire da quella di via Brenta. Potenziare la linea per quella zona ci è sembrato opportuno e utile”. Tempi brevi quelli annunciati prima che la decisione concordata con l’Ast diventi operativa. La previsione è di una decina di giorni.




Siracusa. Sosta a pagamento con bancomat, slitta l'attivazione: il Comune prepara un bando

Slitta l’attivazione dei parcometri dotati di dispositivi per il pagamento della sosta attraverso bancomat o carte di credito. Il servizio dovrebbe essere attivo dal primo luglio scorso, secondo quanto previsto dal Codice della Strada. Il capoluogo, come del resto molti comuni italiani, non è ancora pronto. Se in un primo momento, infatti, il settore Mobilità e Trasporti lavorava all’ipotesi di un passaggio ritenuto semplice e celere, come la richiesta di un adeguamento e di un potenziamento dei parcometri alla ditta che gestisce la sosta a pagamento nel capoluogo, il Comune ha poi deciso di agire diversamente. Gli uffici stanno quindi lavorando in queste settimane alla redazione di un bando pubblico. Le procedure richiedono tempi più lunghi rispetto all’ipotesi iniziale. Il servizio dovrebbe essere affidato per tre anni.




Floridia. Scomparsa 21enne: Federica ha con sè un borsone e denaro, in viaggio verso nord Italia?

Non si hanno notizie di lei dallo scorso mercoledì. Federica Regoli, 21 anni, di Floridia, dalla mattinata di due giorni fa risulta irreperibile. Familiari e amici non riescono a contattarla nemmeno attraverso il suo cellulare, che risulta spento. Della vicenda sono stati avvertiti i carabinieri della Tenenza di Floridia, a cui sono affidate le ricerche, scattate dopo la denuncia della famiglia. Secondo indiscrezioni, un amico avrebbe avuto un ultimo contatto con la giovane giovedì notte, attraverso un messaggio su Whatsapp. Poi più nulla. Sembra che la ragazza abbia raggiunto, nella tarda mattinata di mercoledì, l’ospedale Umberto I di Siracusa in preda a forti dolori addominali, che pare avesse già accusato in diverse precedenti occasioni.
Tutti fatti già verificati dai carabinieri che hanno anche ricostruito le ultime ore trascorse con gli amici. Parlano di “allontanamento volontario”. Federica starebbe raggiungendo il suo fidanzato, che risiede nel nord Italia. Pare che vi sia stata qualche frizione tra i due, da qui la decisione di andare ad incontrarlo personalmente, per chiarire.
La ragazza avrebbe infatti con se un borsone con della biancheria e una somma di denaro di sicurezza. Potrebbe aver raggiunto la stazione di Siracusa e deciso di spostarsi in treno. Tutto di sua spontanea volontà. Le ricerche sul territorio proseguono per scrupolo ma i carabinieri sono certi che la vicenda avrà presto un suo sereno epilogo.




Siracusa. Maxi incendio a Tremilia: quattro ore per spegnere le fiamme

Ci sono volute circa quattro ore per spegnere il vasto incendio che, ieri sera, si è sviluppato nella zona di Tremilia. Un rogo dalle proporzioni preoccupanti, che ha tenuto con il fiato sospeso i residenti della zona, soprattutto proprietari di ville. Un’ampia fetta di sterpaglie sono andate a fuoco. L’allarme è scattato intorno alle 19. Sul posto, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Augusto Von Platen. Le squadre, ininterrottamente al lavoro per avere la meglio sulle fiamme, hanno concluso l’intervento soltanto alle 23,12. Operazioni rese particolarmente difficoltose per via del vento, che continuava ad alimentare il rogo e a lasciare che si propagasse. Fumo denso per ore sulla città, visibile anche da notevole distanza. Secondo quanto comunicato dai soccorritori, nessun danno grave. Il timore era che il fuoco potesse lambire e danneggiare le abitazioni della zona. Non si tratta del primo caso del genere. Incendi di questa entità sono frequenti nella stagione estiva, notoriamente quella dell’emergenza incendi. Intanto questa mattina, vigili del fuoco al lavoro nella zona di Palazzolo, dove sono già intervenuti, sempre per un incendio rilevante, anche ieri. La nuova segnalazione, tuttavia, non desterebbe particolare preoccupazione, tanto che la squadra sul posto non ha richiesto il supporto di altri mezzi e uomini.




Siracusa. Scuola, plesso di via Temistocle: lavori fermi, "e ora dove metto i 200 studenti?"

Lavori in corso, anzi no. Tutto fermo nel plesso distaccato dell’istituto comprensivo Chindemi, in via Temistocle. Sarebbe emerso qualche problema all’interno del cantiere, al termine di un controllo delle forze dell’ordine.
E così i lavori che erano cominciati poco prima della primavera, in convivenza con le lezioni scolastiche, sono stati bloccati. Con il rischio concreto di non poter essere completati in tempo per la riapertura dell’anno scolastico.
Sono duecento gli studenti che frequentano il plesso di via Temistocle, tra scuola elementare e media. “Ma adesso dove li metto?”, si domanda preoccupata la dirigente scolastica, Pinella Giuffrida.
Il rischio di ritrovarsi senza sede per settembre è concreto. E non si può certo attendere l’ultimo minuto per affrontare la probabile emergenza. “Dico subito no all’idea di doppi turni nella sede di via Basilicata. Creerebbero troppi problemi alle famiglie ed agli stessi ragazzi: con chi stanno la mattina? Con chi fanno i compiti?”, sono alcuni degli interrogativi che la dirigente si pone a voce alta.
La speranza è che, burocraticamente, si possa sanare quanto prima tutto quello che ha portato al blocco dei lavori, finanziati con oltre 200.000 euro destinati ad eliminare le barriere architettoniche, alla messa in sicurezza dell’istituto e al completamento dell’impianto antincendio. E che si possa in qualche modo consentire la normale ripresa dell’anno scolastico.
“Anche se con lavori ancora in corso e rispettando tutte le misure di sicurezza”, spiega la dirigente desiderosa di poter dare quanto prima una risposta alla domanda principale: dove far studiare i 200 studenti se via Temistocle non dovesse riaprire?




Cassibile. Sfonda per sbaglio una vetrina e si accascia al suolo: la notte brava di un migrante

Ha letteralmente infranto una vetrata di una sala giochi di via Nazionale a Cassibile. Nonostante le ferite e la perdita di sangue, se la caverà con qualche giorno di prognosi. Ma è stata davvero una brutta avventura quella capitata ad un giovane extracomunitario, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol.
Insieme ad alcuni amici stava giocando a calcetto balilla nella nottata di ieri. Durante le “concitate” fasi di gioco, la pallina è finita all’esterno. Il giovane si è subito precipitato all’inseguimento e con altrettanta foga avrebbe voluto fare rientro nella sala. Ma ha sbagliato ingresso, prendendo in pieno la vetrata. Subito dopo l’impatto si è accasciato al suolo, intontito dall’urto e dalle ferite causate dal vetro.
E’ stato soccorso da alcuni passanti che hanno avvisato il 118. Nell’attesa, importante anche l’intervento di un vigilantes che si trovava nella zona, in servizio per la Giaguaro Service. Grazie alle nozioni di primo soccorso e con l’ausilio di laccio emostatico ha evitato conseguenze peggiore legate all’emorragia.