Siracusa. Consiglio Generale Territoriale della Uil, attenzione alle vertenze industriali e edili

Maggiore attenzione ai temi che riguardano il territorio, le vertenze legate ai lavoratori del settore industriale e del comparto edile, agricolo e turistico e una maggiore capillarità per far fronte al lavoro che non c’è e alle condizioni di molti pensionati che non possono più arrivare a fine mese.
Sono stati questi i temi fondanti del Consiglio Generale Territoriale Siracusa-Ragusa-Gela della Uil che si è svolto questa mattina nel salone Marilù Signorelli della Camera di Commercio, caratterizzato anche dall’approvazione dei bilanci consuntivo (2015) e preventivo (2016).
“Oltre all’attenzione sui bilanci e all’andamento delle organizzazioni – ha sottolineato il segretario generale territoriale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela, Stefano Munafò – dovremo fare il punto su ciò che abbiamo vissuto nel 2015 e ciò che stiamo vivendo nel 2016. Io non vedo ancora sbocchi alla crisi pur essendo il nostro territorio predisposto ad uscirne con le sue peculiarità. Il nostro presidente del Consiglio Matteo Renzi continua a dire che c’è una inversione di tendenza e che l’Italia comincia a vedere la luce, io personalmente mi sento ancora dentro al tunnel: vedo solo aumento della disoccupazione, aumento della povertà e difficoltà per le famiglie ad andare avanti. Ecco perché vogliamo farci sentire: lo faremo attraverso tante iniziative a patto che ci sia sempre unitarietà nel sindacato: è arrivato il momento di svegliarsi un po’ tutti”.
“Oggi pensare che un edile possa rimanere sulle impalcature fino a 67 anni è qualcosa di impensabile e terribile allo stesso tempo – ha aggiunto il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone -, non si può morire sui posti di lavoro e attraverso il sindacato stiamo cercando di dare delle soluzioni corrette per garantire sicurezza, per fare in modo che ci sia un’età pensionabile flessibile e una condizione di vita più dignitosa per tutti: il Governo non può fare proposte ballerine, con l’idea reale di fare cassa a spese dei pensionati”
“Ecco perché sottolineiamo da tempo e con forza che questo territorio deve puntare su ciò che ha senza particolari sperperi – ha concluso il segretario territoriale organizzativo della Uil Siracusa-Ragusa-Gela, Giorgio Bandiera -: puntiamo su turismo e agricoltura non abbandonando la grande industria come Versalis anche se essa stessa si ostina ad abbandonare tutto. I nostri territori hanno delle caratteristiche ben precise e il turismo di qualità che c’è a Siracusa e Ragusa può fare da traino all’economia. Un po’ come l’agricoltura visto che oggi ci sono tanti giovani che si stanno avvicinando a questo settore”.




Siracusa. Problema legalità: tra parco Robinson, monumento ai Caduti e Marina via libera agli incivili

Sembra un problema senza soluzione. Come ripristinare ordine e legalità all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti? L’area è vasta, i controlli pochi. E i vandali – o i malintenzionati – hanno gioco facile.
Abbiamo raccontato di bagni danneggiati appena rifatti, copertura del tensostatico “persa” due volte, furto delle recinzioni in ferro, falò accesi in più punti e danneggiamenti vari. Una scia senza fine.
La prima idea: un presidio fisso di vigili urbani. “Ma sarebbe difficile da programmare con le varie attività che la Municipale già segue, oltre che particolarmente costoso in termini di straordinari”, spiega l’assessore al ramo, Dario Abela. Il parco è inserito nel giro di controlli notturni delle pattuglie. Ma andati via gli agenti, torna subito zona franca.
La seconda soluzione: garantire un servizio di custodia e guardiania affidando la struttura a privati o associazioni di volontari. “Avevamo invitato chi fosse interessato a presentare una manifestazione di interesse. Ma in sei mesi non ha risposto nessuno”, dice ancora Abela. “A questo punto inviteremo direttamente noi alcune associazioni alla stipula di un protocollo con il Comune per prendersi cura del parco e magari organizzare semplici manifestazioni per tenere viva e frequentabile la struttura”. Sperando che non debbano passare altri sei mesi. “No, saremo rapidi”, assicura Abela.
Parco Robinson di Bosco Minniti, Monumento ai Caduti, parco di via Regia Corte: servono segnali decisi che possano garantire la presenza di legalità (e autorità).
Nei giorni scorsi sono state rubate persino le transenne che alla Marina impedivano il passaggio delle auto a garanzia di chi gioca e passeggia nello spazio riqualificato. Forse vendute per tirare su spiccioli al mercato nero del ferro. Forse oggetto di attenzioni di giovani senza altro divertimento che non sia il vandalismo.
“Stiamo visionando le immagini delle telecamere. Riusciremo ad individuare gli autori di alcuni episodi del passato”, dice l’assessore. Ad oggi, però, l’inciviltà ha libera circolazione a Siracusa.




Siracusa. Il reliquiario della Madonna delle Lacrime tra i detenuti

(c.s.) Oltre un centinaio di detenuti del carcere di contrada Cavadonna, tra alta sicurezza e comuni, hanno preso parte alla mattinata di preghiera che si è svolta nella cappella della casa di reclusione alla presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. L’urna sacra contenente le lacrime di Maria ha fatto il suo ingresso a Cavadonna poco dopo le 9,30 portata da don Andrea Zappulla, coadiutore del Santuario della Madonna delle lacrime, affiancato dal cappellano del carcere, il frate minore cappuccino Francesco Vinci accompagnato da due frati cappuccini in formazione, ed è stata accolta dal direttore Angela Lantieri, che ha promosso l’iniziativa, dallo staff educativo della struttura carceraria, il Corpo di polizia penitenziaria e alcuni volontari. L’evento, che giunge a quindici giorni dall’esposizione del reliquiario della Madonna delle lacrime nella basilica di San Pietro a Roma durante la veglia di preghiera, inserita nell’Anno santo straordinario della Misericordia, presieduta da Papa Francesco “per asciugare le lacrime di chi soffre nel corpo e nello spirito”, ha previsto per i reclusi tre turni di preghiera, dalle 10 alle 13 con la recita del rosario, i canti mariani e la proiezione del documentario storico della lacrimazione. Nel pomeriggio il reliquiario sarà portato in processione per tutte le sezioni della struttura. “E’ un’iniziativa a cui ne seguiranno altre – dichiara la direttrice Angela Lantieri – che ho accolto con entusiasmo perché in questi luoghi c’è bisogno di conforto. Spero che sia una giornata di autentica preghiera che possa accrescere la fede e la speranza in quanti l’hanno perduta”.




Siracusa. Giornata dell'arte e della creatività studentesca: il 21 maggio ai Villini

Torna l’annuale appuntamento con la Giornata dell’Arte e della Creatività studentesca: sabato 21 maggio, dalle 9 alle 24 la freschezza degli studenti siracusani animerà il foro siracusano con “CreArti”.
La manifestazione è organizzata dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Siracusa. “Quest’anno abbiamo deciso di dedicare l’evento studentesco all’arte più nascosta”, dichiara Chiara di Guardo, presidentessa della Consulta. Spazio allora all’arte di strada e ai generi artistici purtroppo di nicchia come la danza contemporanea e la musica reggae.
“Non mancherà nessuna disciplina artistica: dalla giocoleria al body painting, dalla musica dal vivo al teatro, dalla danza alla fotografia e tanto altro ancora” conclude Di Guardo.
“CreArti” vuole essere un’esplosione di arte e creatività che sono proprie dell’uomo in uno stato quasi onirico, di un sempre crescente perfezionamento.




Siracusa. Furgone in fiamme in via Cannizzo, indaga la polizia

Auto in fiamme in via Bartolomeo Cannizzo. A fuoco un Fiat Iveco 35 cassonato. Sul posto, gli uomini delle Volanti e , per le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco del distaccamento di via Von Platen. La polizia ha avviato le indagini del caso per accertare l’origine dell’incendio e, nel caso in cui si trattasse di azione dolosa, identificare i responsabili.




Siracusa. "Piantiamo la Balza", progetto con le scuole: nuovi alberi e un orto aromatico

Centinaia di bambini e ragazzi delle scuole della città si sono dati appuntamento, questa mattina, con i loro insegnanti a Balza Acradina. Una mattinata diversa dalle altre, per apprendere l’importanza del verde, inteso come spazio pubblico da tutelare ma  anche come luogo in cui vivere un corretto rapporto con le piante e la loro cura. L’iniziativa è del Comune e si chiama “Piantiamo la Balza”. I ragazzi hanno messo a dimora erbe aromatiche e non solo e si preparano a creare, proprio nello spazio della balza, un orto. Altri studenti, quelli dell’Itas, hanno, invece, avviato uno studio, per valutare, attraverso le piante, la qualità dell’aria. Momento educativo a cui l’assessore Valeria Troia crede e tiene particolarmente e che rappresenta un ulteriore messaggio di riappropriazione del bene pubblico e degli spazi, parchi cittadini, da vivere in maniera utile e corretta.

I giovani protagonisti




Siracusa. Ex Provincia, dal primo giugno rientro pomeridiano solo il giovedì

Diventa operativa la decisione preannunciata nelle scorse settimane dal commissario straordinario del Libero consorzio comunale (l’ex Provincia), Antonino Lutri. L’intervento sull’orario lavorativo, per ridurre i costi di gestione dell’ente è stato predisposto e prevede un solo rientro pomeridiano, il giovedì e non più, come ipotizzato in un primo momento, il mercoledì pomeriggio. La richiesta era partita dai sindacati. Il nuovo orario dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo primo giugno e sarà articolato in questo modo: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì (salvo modifiche dell’ultima ora riguardanti il giorno del rientro) 7,30 – 14, con un’ora e mezza di flessibilità in entrata ed in uscita. In questi giorni i dipendenti dovranno effettuare sei ore e 30 di lavoro. Il giovedì presenza in ufficio a partire dalle 7,30 fino alle 14, rientro in ufficio alle 14,30 fino alle 18. Anche in questo caso è prevista la flessibilità.




Siracusa. Angelo De Simone: oggi avrebbe compiuto 28 anni. Attesa per i risultati dell'autopsia

Oggi avrebbe compiuto 28 anni. Una ricorrenza triste per gli amici e i parenti di Angelo De Simone. Lo scorso 16 febbraio venne trovato privo di vita nella sua casa di Siracusa. Le indagini, ancora in corso, seguendo la pista dell’istigazione al suicidio. Ma per chi conosceva Angelo bisogna valutare anche l’omicidio.
La madre, Patrizia, non smette di ricordare come fosse un giovane solare, che mai aveva lasciato intuire una volontà suicida. E poi ci sono degli elementi che, per i familiari, poco si incastrerebbero con la ricostruzione ufficiale dei fatti. Dubbi di cui si è occupata anche la trasmissione di Rai Tre, “Chi l’ha visto?”.
Cresce adesso l’attesa per conoscere i risultati dell’autopsia. Il 23 maggio saranno consegnati all’avvocato di parte. Gli amici di Angelo sperano di poter ottenere elementi tali da consentire alle indagini di proseguire in una direzione diversa rispetto a quella seguita fino ad oggi.
E intanto sulla pagina facebook che chiede verità per Angelo De Simone si moltiplicano i messaggi di auguri per quello che sarebbe stato il suo compleanno. “Auguri, spero ti arrivino fin lassù”, scrive Valentina.




Recuperare i luoghi culturali dimenticati, Siracusa candida la Torre di Bosco Minniti

Il governo ha lanciato un progetto per recuperare i luoghi culturali dimenticati con un platfond di 150 milioni di euro. E la sezione siracusana di Italia Nostra ha candidato la Torre di Bosco Minniti.
E’ una torre di avvistamento di epoca medievale, “risparmiata dalle ruspe negli anni della foga edilizia, e inglobata nel cortile di un condominio”, spiega la presidente Lucia Acerra. “Faceva parte del numeroso gruppo delle torri costiere disseminate lungo la zona litoranea per segnalare le incursioni delle navi corsare. La torre di Bosco Minniti aveva funzione segnaletica e distava dal mare circa 1 km e comunicava con le altre con segnali di fumo durante il giorno e di fuoco nella notte. Può considerarsi una delle più antiche, risalenti al secolo XIV, con peculiarità stilistica affine a Palazzo Montalto e a coevi edifici Chiaramontani”.
In alto, al centro della facciata vi è un piccolo rosone a cinque fori disposti in croce con tracce di un ulteriore elemento lapideo inserito nel parlamento murario eroso in vari punti. Le merlature angolari a tra gradoni segnano la linea ascensionale dei quattro cantonali. L’interno è costituto da un vano chiuso da una poderosa volta a botte, solido supporto al terrazzo, al quale si accedeva da una scala a pioli appoggiata ad una botola che all’occorrenza fungeva da caditoia per colpire i possibili assalitori.




Siracusa. Inda Retrò, inaugurata la mostra "La Stirpe delle donne" al museo Paolo Orsi

E’ stata inaugurata la mostra Inda retrò che quest’anno ha come titolo “La stirpe delle donne”. L’esposizione,curata dalla Fondazione Inda, rimarrà aperta fino al 26 giugno nei locali del museo archeologico regionale Paolo Orsi e consentirà di ammirare bozzetti, figurini, foto, plastici di scenografia, costumi teatrali degli allestimenti passati di Elettra, Alcesti e Fedra. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 9 alle 18, la domenica e i festivi dalle 9 alle 13.
“Ha sempre un grande valore – ha detto il commissario straordinario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli – il momento in cui due grandi istituzioni culturali riescono a intersecarsi in maniera positiva e produttiva. E’ importante guardare alle radici e penso sia molto interessante l’idea di offrire ai visitatori una retrospettiva su modi diversi di interpretare la stessa opera”.
L’esposizione ha tre sezioni, una per ogni testo teatrale e consente anche di ammirare un video, realizzato da Franca Centaro, che ripercorre la storia al Teatro Greco di Siracusa delle tre figure femminili protagoniste, quest’anno, degli spettacoli inseriti nel cartellone del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche. Inda retrò, nata nel 2002 e quest’anno alla quattordicesima edizione, è stata realizzata con la collaborazione degli studenti del corso Prospettiva teatro, scene, tecnologia e arte della Struttura didattica di Architettura. A coordinare il lavoro il docente Vittorio Fiore ed Elena Servito referente archivio e biblioteca della Fondazione Inda e curatrice della mostra. La grafica e l’allestimento sono invece di Carmelo Iocolano.