Siracusa. Racconta il tuo talento con le Feste Archimedee: al via le selezioni

Quinta edizione delle Feste Archimedee alle porte, subito con una novità. Il concorso Racconta il tuo talento apre ai gruppi. La kermesse che esalta il genio giovanile è in programma a Siracusa dal 26 giugno al 3 luglio.
A poter partecipare non saranno solo, come nelle precedenti edizioni, singoli giovani, ma la possibilità è aperta anche a gruppi. Teatro, danza, musica, invenzioni, scrittura, narrativa, poetica e saggistica, fotografia, cortometraggi, arti pittoriche, scultoree e figurative, arte culinaria, design e creazioni di ogni genere i temi del concorso.
I Dvd o file video (della durata massima di 3 minuti) o gli elaborati, accompagnati dalla scheda di presentazione, dovranno essere inviati entro il 25 maggio 2016 all’associazione culturale Le Interferenze, via Lido Sacramento 35, 96100 Siracusa o inviati all’indirizzo email raccontailtuotalento@festearchimedee.it.
Possono partecipare al concorso gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di istruzione e tutti i giovani fino a 26 anni. Il bando del concorso e la modulistica per l’iscrizione sono disponibili nella sezione “In primo piano” del sito www.festearchimedee.it
Il vincitore del concorso sarà proclamato il 1 luglio 2016 in piazza Duomo. Nell’albo d’oro della manifestazione figurano la poetessa Federica Ruffino del IV Istituto Comprensivo Verga di Siracusa e il ballerino Elia Romano dell’Istituto Superiore Rizza di Siracusa.
Le Feste Archimedee, organizzate da Carlo Gilistro ed Edda Cancelliere, sono un contenitore culturale finalizzato alla ricerca del talento e del genio giovanile che utilizza l’arte come catalizzatore di energie creative con l’ambizioso sogno di riempire quel vuoto di ideali e di valori che la società moderna tende a sottrarre ai giovani. La manifestazione, giunta alla quinta edizione, si snoda attraverso le vie dell’isola di Ortigia, centro storico di Siracusa, seguendo un itinerario suggestivo e ospitando una molteplicità di performance che si alternano ogni sera dalle venti alle ventiquattro.




Siracusa. Campi di Paddle Tennis alla Cittadella, l'Ortigia: "Polemiche sterili, tutto regolare"

“Nessuna autorizzazione amministrativa è necessaria per costruire un campo sportivo se non sono previste opere edificatorie vere e proprie. Non serve, insomma, alcun provvedimento autorizzativo per la realizzazione di una recinzione di pali dell’illuminazione o la fissazione di una rete al suolo”. Il chiarimento arriva dal Circolo Canottieri Ortigia alla luce delle polemiche sollevate dopo l’installazione dei campi di Paddle Tennis alla Cittadella dello Sport. “L’Ortigia- ricorda una nota della società- è concessionaria degli impianti sportivi della Cittadella per la stagione 2015/2016, come da aggiudicazione di gara pubblica. La convenzione con il Comune di Siracusa, prevede che il concessionario ha facoltà, a proprie spese, di utilizzare e rendere fruibili anche le aree in disuso al momento della consegna degli impianti. Si sposa con i propositi dell’amministrazione, certamente condivisibili da tutti, il garantire ed implementare la fruizione degli impianti sportivi”. L’Ortigia sottolinea di avere comunque informato l’amministrazione comunale della realizzazione dei campi, fornendo le relative schede tecniche e specificando la provvisorietà dell’impianto.




Siracusa. "Qui non funziona niente", utenti dell'ospedale raccolgono firme per protestare

Una mattinata come tante, quella di ieri, all’ospedale “Umberto I”. In via Testaferata, come ogni giorno, si sono ritrovati gli utenti che, attraverso il Cup chiedevano di poter prenotare le visite o gli esami diagnostici necessari. Un’attesa lunga quella a cui raccontano di essere stati costretti. Non una “lunga attesa normale, di quelle che comunque ti aspetti quando ti rivolgi ad una struttura sanitaria pubblica. In questo caso si è trattato di un disservizio vero e proprio”. Così raccontano l’episodio. “Il problema- spiega un utente- è stato acuito dal fatto che, a fronte di almeno 60 persone in coda, gli operatori dello sportello, inizialmente due, non risultava sufficiente. Situazione peggiorata e praticamente degenerata poco dopo, quando l’operatore in servizio è rimasto uno soltanto”. A quel punto sarebbe esplosa la rabbia dei presenti, che hanno deciso di rivolgersi all’ufficio per i rapporti con il pubblico, con la volontà di denunciare un disservizio. Una protesta che è stata sottoscritta dagli utenti che ritengono di avere subito un disservizio intollerabile e di cui hanno ricevuto copia. “La speranza è che serva per spingere chi di competenza, l’azienda sanitaria provinciale in primo luogo- auspica l’utente da cui è partita la segnalazione- ad organizzare il servizio in maniera adeguata, nel rispetto dei diritti del malato. A questo si aggiunga che per alcuni tipi di visite ed esami diagnostici i tempi di attesa rimangono lunghissimi, dei mesi prima di potersi sottoporre a quanto necessario- conclude- Ci risulta che le liste d’attesa siano state abbattute con uno specifico sistema annunciato in pompa magna diversi mesi addietro, eppure non è molto evidente il risultato, non almeno per tutte le necessità degli utenti”.




Siracusa. Museo Paolo Orsi, addetti alle pulizie pronti a manifestare il Primo Maggio

L’appalto relativo ai servizi di pulizia e sanificazione all’interno del museo Paolo Orsi è scaduto il 24 aprile, data in cui la Puliservice ha quindi cessato il proprio lavoro. “Il museo risulta, comunque, perfettamente pulito- osserva Stefano Gugliotta, segretario provinciale della Filcams Cgil- che ne chiede la ragione”. Nei giorni scorsi il sindacato aveva chiesto attenzione sulla vicenda e sul destino degli operatori che fino a qualche giorno fa erano impiegati all’interno della struttura museale siracusana. Nessuna risposta sulla richiesta di una proroga tecnica, “stante che le condizioni della nuova gara prevedono una decurtazione del 50 per cento. Questo nelle more di sensibilizzare sia la politica che l’assessorato a prevedere più fondi per il servizio di pulizia”. Il sindacato ha allertato le forze dell’ordine, informandole dei possibili disagi che i lavoratori esclusi dall’appalto e “ad oggi sostituiti non si sa da chi” possano arrecare già dal primo maggio, Festa del Lavoro, con manifestazioni spontanee e le conseguenze in termini di ordine pubblico e di immagine. “ Il 1 maggio si dovrebbe festeggiare il diritto costituzionale del lavoro e della dignità del lavoratore- commenta Gugliotta-  oggi rischiamo invece di avere 11 lavoratori disperati ed amareggiati che potrebbero manifestare proprio il 1 maggio davanti al museo, in occasione delle aperture gratuite con gli inevitabili riflessi sia per i visitatori che per l’ordine pubblico”.




Siracusa. "Sentieri educativi", l'ultimo libro di monsignor Costanzo

Si intitola “Sentieri educativi” l’ultimo libro scritto dall’arcivescovo emerito, mons. Giuseppe Costanzo. Sarà presentato domani pomeriggio, alle 18,30, nel centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime. Si tratta di otto relazioni tenute tra il 2013 e il 2104 su vari aspetti della questione educativa. Gli interventi sono stati rielaborati e sviluppati per essere parte di  una riflessione ampia e articolata. Il tema educativo è preso in considerazione soprattutto nella sua dimensione di attualità, se non proprio di emergenza. Ne vengono affrontati vari aspetti: l’educazione vissuta nell’ambito della famiglia, il rapporto tra educazione e libertà individuale e sociale, il valore delle virtù come la giustizia e la fortezza, l’educazione delle nuove generazioni alla vita di fede, la responsabilità dei mass-media nella formazione di una coscienza libera e vera, l’educazione alla legalità, alla fraternità e alla pace. Sono tutti temi che mostrano la sensibilità dell’autore a proposito di questioni molto attuali, su cui la fede cristiana può dire una parola di chiarimento e di giuda. Alla presentazione interverranno alcuni esperti : Mons. Guglielmo Giombanco, vicario generale della diocesi di Acireale (diocesi di origine di mons. Costanzo), docente di Diritto canonico presso lo StudioTeologico S. Paolo di Catania; la prof.ssa Tina Buccheri, docente di Sociologia della religione presso l’ISSR San Metodio; il prof. Elio Cappuccio, docente di Storia della Filosofia presso l’ISSR e di Storia e Filosofia presso il Liceo classico Tommaso Gargallo di Siracusa; don Luca Saraceno, docente di Filosofia presso l’ISSR e lo Studio Telogico; la prof.ssa Mariangela Maresca, docente di Metodologia dello studio presso l’ISSR; la dott.ssa Luciana Ippolito, medico fisiatra; mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della diocesi di Noto. A ciascuno è affidato il compito di mettere a fuoco un capitolo del




Siracusa. L'omicidio di Eligia, il marito ritratta: "Ha accusato un malore"

Una memoria difensiva di dieci pagine, nelle quali Christian Leonardi ritratta la  confessione resa lo scorso settembre  e torna alla sua prima versione dei fatti.  Oggi, alla prima udienza in Corte d’Assise, a Siracusa, Christian Leonardi è tornato a sostenere che la morte della moglie, Eligia Ardita, infermiera siracusana all’ottavo mese di gravidanza, nell’appartamento di via Calatabiano in cui vivevano, sarebbe stata la conseguenza di un malore accusato dalla donna mentre si trovava nel suo letto, in tarda serata. Leonardi torna anche a sostenere di avere allertato il 118 e di avere avvisato anche i familiari della moglie. La confessione in merito alla lite violenta, culminata in omicidio, invece, in base a quanto sostiene oggi l’unico imputato, sarebbe stata resa per via delle forti tensioni avvertite e in particolar modo a causa delle pressioni subite da parte del fratello Pierpaolo e dal legale che lo difendeva all’epoca, con l’idea di potere ottenere uno sconto sulla pena.  Prossima udienza il primo giugno. Avanzata la richiesta di costituzione di parte civile dei familiari, di alcune associazioni che si occupano di contrasto alla violenza sulle donne nel territorio e della fondazione che la sorella di Eligia, Luisa, ha fondato in memoria dell’infemiera e della piccola Giulia che portava in grembo. Dopo le decisioni in merito alle richieste di costituzione di parte civile, sarà ascoltata la pubblica accusa.




Siracusa. "Il viadotto di Targia nel Patto per la Sicilia: 6 milioni al Dipartimento di Protezione Civile"

La ricostruzione del viadotto di Targia dovrebbe rientrare nell’ambito del Patto per la Sicilia. Ad annunciarlo è il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, secondo cui fra oggi e domani, “mentre sarà perfezionato l’accordo con lo Stato e si giungerà alla firma del Patto, l’opera potrà essere finanziata e quindi poi abbattuta e ricostruita. L’importo di quasi 6 milioni di euro verrà assegnato al Dipartimento di Protezione Civile, che ne curerà la gara e poi l’esecuzione dei lavori”. Nel caso in cui, però, si dovesse presentare la possibilità di un finanziamento più veloce, ci si muoverà di conseguenza. “È stato l’Assessorato al Territorio e Ambiente ad inserire il finanziamento nell’elenco dei progetti finanziabili-conclude Vinciullo- Attendiamo adessofiduciosi e vigili la firma del Patto che potrebbe avvenire in Sicilia”.




Siracusa. "Crisi del servizio degli asili nido", la Cgil chiede un incontro urgente. Il sindaco: "Ritardo motivato"

Un incontro urgente con il sindaco e con la dirigenza dell’assessorato alle Politiche Sociali. Lo chiede la segreteria della Cgil e della Funzione Pubblica “per fare chiarezza sul perdurare della crisi del servizio pubblico degli asili nido della città. Il servizio- spiegano Franco Nardi e Lucia Lombardo-  che doveva essere fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale, che avrebbe dovuto esprimere solidità e sicurezza economica per le lavoratrici e i lavoratori del settore, certezza per le famiglie dei bimbi che frequentano gli asili, sono tutt’altra cosa.Il Comune- proseguono-  dopo decenni di proroghe del servizio ai vecchi gestori, ha emanato  nel 2014 un bando di gara di affidamento dell’appalto e la gestione delle strutture comunali. Nel 2015 sono stati aggiudicati i lotti ma, a tutt’oggi, l’iter rimane incompleto, visto che ancora non è stato firmato il contratto, a un anno dall’aggiudicazione. Questo- aggiungono Nardi e Lombardo- determina incertezza nel diritto di stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori,
subbuglio nelle famiglie che, a ogni piè sospinto, apprendono di chiusure imminenti delle strutture, ed
inoltre l’amministrazione è indietro nei pagamenti dei canoni alle cooperative determinando ritardi di mesi
nei pagamenti degli stipendi alle operatrici che gestiscono il servizio”. Una situazione che i rappresentanti del sindacato definiscono incomprensibile. Intanto questa mattina il sindaco, Giancarlo Garozzo ha ribadito le motivazioni per cui il ritardo sarebbe stato accumulanto, ribadendo che “la documentazione presentata da due delle cooperative aggiudicatarie non è risultata completa e che una cooperativa, ancora questa mattina, stava ultimando quanto dovuto”.  Le somme sarebbero in pagamento.




Siracusa. Sanzioni per 80 mila euro e 8 attività sospese dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro

Controlli nel settore edile e nel commercio, per contrastare il lavoro nero e le varie irregolarità. I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro del comando provinciale, con gli ispettori del Lavoro civili hanno passato al setaccio il territorio, focalizzando l’attenzione sulle innovazioni introdotte dal Jobs Act. Controllate 17 aziende e verificato 43 posizioni lavorative. I lavoratori in nero scoperti sono stati 19, con la conseguente maxi sanzione di 3 mila euro per singolo lavoratore, che può arrivare a 12 mila nel caso di lunghi periodi di lavoro svolti in nero. Sospese 8 attività, contestate sanzioni amministrative per 80 mila euro. In particolare, in un cantiere edile un lavoratore sui due presenti era impiegato in nero: sospesa l’attività imprenditoriale. A Portopalo un operaio sui quattro impiegati era in nero. Anche in questo caso è scattata la sospensione, così come ad Avola, dove il lavoratore in nero era uno sui due impiegati. A Noto in un cantiere contestato all’imprenditore l’utilizzo di strutture in quota non idonee alle lavorazioni; Interventi anche a Francofonte , Siracusa e Augusta. A Pachino, in un’autofficina veniva riscontrato 1 lavoratore in nero su 2 presenti, quindi veniva applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale; a Cassibile, in una ditta di laminati metallici, veniva contestato al titolare l’utilizzo di strutture in quota non adeguatamente ancorate; a Rosolini, in un panificio venivano trovati 4 lavoratori in nero su 4 presenti, forse ritenevano che nelle prime ore della mattina i Carabinieri fossero ancora in ufficio e invece sono stati sorpresi e conseguentemente è stata applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale ; a Siracusa in una gelateria veniva riscontrato 1 lavoratore in nero su 3 presenti con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale ;Infine a Canicattini Bagni, in un bazar cinese,  contestato al titolare l’illecito utilizzo di telecamere di video sorveglianza, in violazione della legge .Il comandante provinciale dei Carabinieri, Luigi Grasso spiega come  “il lavoro nero costituisca una piaga sociale dalle conseguenze negative per l’economia sana di un territorio e per i lavoratori. Ed è per questo che l’Arma dei Carabinieri imprime, con convinzione e determinazione”.




Siracusa. "Chi l'ha visto?", la scomparsa di Angelo De Simone su Rai 3. Oggi l'articolo su "Giallo"

I familiari, come gli amici più stretti, non hanno mai creduto che la morte di Angelo De Simone sia stata volontaria. Il corpo del giovane siracusano è stato rinvenuto nel suo appartamento il 16 febbraio scorso e si è subito parlato di suicidio. La magistratura ha aperto un’inchiesto, lavorando anche sull’ipotesi di istigazione al suicidio. La famiglia e gli amici, però, non credono nemmeno a questa possibilità. Vogliono vederci chiaro, chiedono che si indaghi a 360 gradi e lo hanno fatto anche attraverso manifestazioni pacifica. All’ingresso del parco di Bosco Minniti campeggia uno striscione, con cui gli amici di Angelo De Simone chiedono verità e giustizia per una morte che, per loro, nasconde una novità diversa da quella fino ad ora emersa. Ieri la madre, Patrizia, ha parlato chiaro durante la puntata di “Chi l’ha visto” su Rai 3. Ha parlato di suo figlio come di un giovane solare, che mai aveva lasciato intuire un’intenzione suicida. Nemmeno gli ultimi momenti della sua vita lascerebbero presupporre qualcosa del genere. E dubbi riguarderebbero anche le modalità di morte. Il padre ha parlato di quel laccio da felpa con cui i giovane è stato trovato impiccato. “Non era suo- ha spiegato – E in casa non avevamo nessun indumento di quel colore”. Dal rapporto del medico legale la famiglia e gli amici di Angelo sperano di poter ottenere elementi tali da consentire alle indagini di proseguire in una direzione diversa rispetto a quella seguita fino ad oggi. La storia di Angelo è stata anche pubblicata sul settimanale “Giallo”. Anche in questo caso la madre parla chiaro e ritiene che “qualcuno gli abbia fatto del male”
giallo angelo de simone