Siracusa. In piazza i dipendenti del Libero Consorzio, la Regione sblocca 4 milioni e mezzo

E adesso è la volta dei dipendenti del Libero Consorzio. Questa mattina sfileranno in corteo da piazzale Marconi alla volta della Prefettura e poi la vicina sede della ex Provincia, in via Roma. Qui consegneranno un documento al commissario Lutri. Concentramento alle 10, poi via al corteo.
Lamentano un mese di ritardo nel pagamento degli stipendi ma soprattutto la grave incertezza sul loro futuro vista la crisi finanziaria in cui è precipitato l’ente. A fianco dei lavoratori, le rappresentanze istituzionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Csa. Sfileranno anche i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil e le rappresentanze di lavoratori ed Rsu di altre ex Province dell’isola. Intanto, in tarda mattinata, una notizia da Palermo,annunciata dal presidente della commissione Bilancio dell’Ars,Vincenzo Vinciullo sembra poter rappresentare una boccata d’ossigeno. Il Servizio Ragioneria Centrale Presidenza, Autonomie Locali e Funzione Pubblica ha autorizzato a reintegrare il minor gettito provinciale derivante dall’accettazione dell’applicazione dell’addizionale delle accise sull’energia elettrica – anno 2016 ad emettere i titoli di spesa per ogni singola provincia. Da subito il Dipartimento delle Autonomie Locali – Finanza Locale emetterà i titoli di pagamento che, entro questa settimana, potranno giungere nelle varie ex Province per pagare il personale dipendente, quello delle società partecipate e coloro i quali hanno prestato assistenza alle ragazze e ai ragazzi diversamente abili e che hanno legittime attese.
“Alla ex Provincia di Siracusa -spiega Vinciullo -tocca un contributo di 4 milioni e mezzo circa. Potrebbe arrivare un ulteriore milione e 800 mila euro non appena si concluderà la procedura di esame dei documenti inviati dall’ente”.Intanto,nel pomeriggio, “via libera” ai mandati.




Siracusa. Convocato il tavolo tecnico per trovare soluzioni alla crisi dell'ex Provincia

Arriva mentre è in corso la protesta dei dipendenti dell’ex Provincia la convocazione di un incontro nella sede di via Necropoli del Fusco da parte del commissario straordinario , Antonino Lutri, con la delegazione trattante, per la costituzione di un tavolo tecnico ristretto, più volte richiesto dai sindacati, per esaminare e proporre soluzioni alla crisi economico-finanziaria dell’ente per quanto concerne le problematiche del personale. La proposta del nuovo orario di lavoro, con una diversa articolazione di entrate e uscite dovrebbe anche tradursi in un solo rientro pomeridiano, di tre ore e mezzo, il mercoledì. All’ordine del giorno anche l’approvazione della ripartizione delle somme disponibili del fondo salario accessorio per la produttività 2015 e il regolamento per la ripartizione del Fondo progettazione. Da esaminare anche il contratto decentrato 2016-2017. L’incontro è fissato per il 13 aprile alle 15,00.




Siracusa. Gianluca Bianca e una nuova versione dei fatti, la madre: "Siamo soli"

Torna nello sconforto la famiglia di Gianluca Bianca, il comandante del peschereccio Fatima II di cui non si hanno notizie dall’estate del 2012.Il l peschereccio siracusano “svanì” nel nulla per poi ricomparire, dopo una sorta di ammutinamento, ma senza il comandante siracusano. Sulla sua fine non è mai stata fatta chiarezza. Il processo è in corso. Ci sono tre indagati, due egiziani e un tunisino, componenti dell’equipaggio del peschereccio di Bianca. Tutto accadde al largo delle coste della Libia, durante una battuta di pesca, da cui il comandante non è mai rientrato. Ad ottobre del 2013 venne ritrovato nelle acque siracusane un cadavere. Sulle prime si ipotizzò che fosse quello del comandante del Fatima II. Pista che poi si rivelò inesatta. La madre, Antonina Moscuzza non ha mai smesso di lottare, chiedendo anche l’intervento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la sua visita nel capoluogo. Ha lanciato innumerevoli appelli ma la giustizia ha i suoi tempi, le sue dinamiche, che non coincidono con quanto la famiglia di Gianluca Bianca pretende di ottenere: il diritto di conoscere la verità e di rassegnarsi, nella peggiore delle ipotesi, dando un dignitoso ultimo saluto al congiunto . L’udienza dell’8 aprile scorso non avrebbe fatto altro che rendere più profonda la ferita. Uno degli indagati avrebbe, infatti, parlato di una ricostruzione differente rispetto a quanto ipotizzato fino ad oggi. “Ha detto che mio figlio è vivo- racconta Antonella Moscuzza- e che è fuggito con del denaro. Una ricostruzione assurda- continua- a cui non è possibile credere, per tante ragioni. Sono stanca e nessuno, nonostante mille rassicurazioni, mi sembra si stia impegnando veramente per venirne a capo. Io sono una madre che chiede di vedere riconosciuto il diritto di sapere cosa sia accaduto al proprio figlio. Il silenzio che ruota intorno alla nostra vicenda è ingiusto. Ringrazio la giustizia-prosegue- ma le istituzioni non ci sono vicine e, visto che si tratta di una storia che coinvolge anche altre nazioni, oltre all’Italia, avremmo bisogno di qualcuno disposto davvero a cercare, con noi la verità”. La prossima udienza è stata fissata per dicembre. “Troppo tempo- conclude Antonella Moscuzza, la voce rotta dal dolore e dalla rabbia- Sento un forte sconforto. Non ci fermeremo, però. Non ci fermeremo mai”.




Siracusa vuole il suo nuovo ospedale: Vinciullo, in sciopero della fame, raccolte duemila firme

Circa 2 mila firme da sabato mattina ad oggi. Le ha raccolte il comitato per la realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo, iniziativa partita dopo la decisione del deputato regionale Vincenzo Vinciullo, in  sciopero della fame per sollecitare un primo passo ufficiale nella ventennale querelle sulla realizzazione della struttura sanitaria.  Vinciullo ha scelto la hall del vetusto Umberto I per il suo banchetto sul quale sta anche raccogliendo firme a sostegno della volontà popolare che pare chiara sulla necessità del nuovo ospedale.
La richiesta è diretta al Comune ed all’Asp di Siracusa. “Tocca a loro trovare una soluzione tecnicamente percorribile per individuare l’area su cui costruire il nuovo ospedale ed evitare in questo modo l’eventuale perdita del finanziamento”, spiega Vinciullo in diretta su FM Italia ed FM Italia Tv.
“Ricordo che il 20 febbraio 2014 l’attuale Amministrazione Comunale ha indirizzato una nota all’allora assessore Borsellino con la quale avanzava la possibilità di indicare delle aree alternative a quelle attualmente individuate. Ad oggi, dopo due anni, quelle aree alternative non sono state indicate, quelle vecchie non sono state confermate e di conseguenza siamo oggettivamente nelle condizioni di poter perdere il finanziamento”.
Insomma, di nuovo ospedale per Siracusa si parla ma senza neanche sapere ancora dove costruirlo.
Il tema non è nuovo. Nel dibattito pubblico si sono susseguite varie fasi, dal progetto di finanza al finanziamento pubblico. Ma senza mai una vera azione concreta. Solo dichiarazioni a mezzo stampa.
E quello dei fondi non è un problema da poco. Ce ne sono a sufficienza per il nuovo ospedale? “Certo che si. Da tempo individuati nell’ex articolo 20, potrebbero pure essere messi presto a disposizione e noi ancora non sapremmo cosa farne perchè non si sa nemmeno dove costruirlo il nuovo ospedale”, sottolinea ancora Vinciullo.
Eppure il recente incontro con l’assessore regionale alla Salute, il direttore dell’Asp e il sindaco di Siracusa – in occasione dell’inaugurazione di radioterapia – aveva fatto ben sperare.
Su di una cosa sono tutti d’accordo: il nuovo ospedale serve. “L’Umberto I non è neanche antisismico e poggia, nella sua parte posteriore, su una semplice opera muraria”, ricorda Vinciullo che proseguirà nella sua protesta sino a quando non arriverà un atto concreto siglato da Comune e Asp, almeno sull’individuazione dell’area. Al suo fianco, il consigliere comunale Salvo Castagnino e diversi colleghi della provincia. Diversi medici e infermieri del vecchio Umberto I hanno già firmato la petizione.




Siracusa. Qualità delle acque di balneazione, prime analisi dell'Asp: "Tutto ok"

(cs) I risultati delle analisi preliminari effettuate dal Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Siracusa diretto da Nunzia Andolfi sui campioni di acque di balneazione prelevati nel mese di marzo sono risultati tutti conformi ai limiti di legge, confermando la buona qualità del mare della provincia di Siracusa.
Anche quest’anno la stagione balneare ha avuto inizio il 1 aprile e si concluderà il 31 ottobre così come stabilito dal decreto assessoriale del 2 marzo 2016.
Nell’ultima decade del mese di marzo di quest’anno è stata infatti avviata la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione per verificare se nelle zone adibite alla balneazione le acque di mare hanno mantenuto le caratteristiche di buona qualità o se, nel frattempo, siano intervenuti fattori inquinanti che ne precludano la fruizione ai bagnanti.
Il programma di campionamento vede impegnati i Tecnici della Prevenzione della Azienda sanitaria, nei sopralluoghi e nei prelievi.
Il monitoraggio delle acque proseguirà per tutta la durata della stagione balneare, con campionamenti mensili, mentre in caso di valori anomali, il campione verrà ripetuto per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e indagare sulle cause che lo hanno determinato.
Nel caso in cui anche il secondo campione evidenzi valori anomali, l’area balneare verrà vietata temporaneamente, in attesa del ripristino delle condizioni di balneabilità.
Il programma di campionamento delle acque di mare prevede il controllo di tutta la costa ricadente nella provincia di Siracusa, attraverso 127 punti di prelievo, che riguardano soprattutto le aree balneabili, ma anche alcuni tratti di costa e di mare attualmente non autorizzati alla balneazione, ma monitorati ugualmente per verificare se, a seguito di interventi di ripristino e bonifica, tali aree potranno in futuro ritornare fruibili dai cittadini.
E’ il caso dell’area di “Castelluccio-zona prospiciente stazione”, ricadente nel Comune di Augusta, che da quest’anno, dopo due stagioni di monitoraggio con esiti conformi, diventa balneabile.
“Come ogni anno i risultati delle analisi effettuate sulle acque di balneazione – sottolinea il direttore del Laboratorio di Sanità pubblica Nunzia Andolfi – verranno inseriti mensilmente nel “Portale acque di balneazione” del Ministero della Salute e potranno essere consultati da tutti i cittadini attraverso il sito web www.portaleacque.salute.gov.it per tutta la durata della stagione balneare.
L’uso di questo facile mezzo per ottenere informazioni in tempo reale sulla qualità delle acque balneabili su tutto il territorio nazionale, si sta diffondendo sempre più tra i cittadini e soprattutto tra i turisti che vogliono trascorrere le vacanze nello splendido mare di Siracusa; una volta entrati nella sezione Acque di balneazione del Portale, basta infatti cliccare sulla regione desiderata, quindi sulla provincia e poi sul comune per potere accedere facilmente a tutte le informazioni relative alla qualità delle acque di balneazione della zona balneare di interesse.
Attraverso una grafica di semplice comprensione, che utilizza le ortofoto di Google Maps, verrà infatti visualizzato il tratto di mare con tutte le informazioni relative alla balneabilità, compresi i risultati delle analisi più recenti.
Di facile consultazione è anche il cosiddetto profilo delle acque di balneazione, un forma di carta di identità dell’area balneare, disponibile in formato pdf.




Ferrovie. Interruzione Siracusa-Catania, Filt Cgil: "Saltano anche i treni per Milano"

Un incontro urgente. Lo chiede la Filt Cgil a Trenitalia e RFI alla luce della  decisione di chiusura, nei periodi estivi, della tratta ferroviaria Siracusa – Catania, per lavori di velocizzazione della linea ferrata pericolante e obsoleta. Il sindacato esprime preoccupazione per l’interruzione del servizio, da giugno ad agosto, che significherebbe anche sospensione dei treni nazionali per Milano e Roma, oltre che i regionali.  Vera Uccello , segretario provinciale del sindacato di categoria ne fa innanzitutto un problema di tempi e metodi, ma i timori che esprime riguardano anche le conseguenti modifiche organizzative per i lavoratori e gli addetti del settore. Si tratta di circa 400 addetti tra ferrovieri, personale addetto alla manutenzione, alla manovra e alla logistica.




Siracusa. Ortigia in fiore, al via il concorso che abbellisce il centro storico

Torna, per la 24esima edizione, “Ortigia in fiore”, l’iniziativ organizzata da International Inner Wheel – Club di Siracusa, con il patrocinio del Comune, con l’ obiettivo di premiare “Il miglior angolo, cortile, balcone di Ortigia che valorizzi, attraverso il verde e i fiori, la bellezza architettonica del centro storico”, come riportato nel bando.
Possono partecipare singoli cittadini, scuole e aziende di Ortigia e della zona Umbertina. I moduli sono disponibili presso la sede della Circoscrizione, in piazza Minerva, 5.
“In questi anni – dichiara l’assessore Teresa Gasbarro, che ha partecipato alla sua presentazione – è aumentata la sensibilità dei cittadini nei confronti delle tematiche ambientali. Questo è dimostrato dalle richieste di adozione di spazi urbani da destinare a verde pubblico, così come la donazione di alberi da parte dei privati cittadini. Il verde pubblico e privato è importante per il suo valore estetico e paesaggistico, ma anche come elemento migliorativo del microclima urbano. “Ortigia in fiore”, con il coinvolgimento attivo dei cittadini, può essere un ulteriore stimolo: attraverso una sana e positiva competizione si potrà giungere all’abbellimento e alla valorizzazione delle aree urbane”.
La premiazione dei vincitori è fissata per domenica 29 maggio al Salone Borsellino.




Siracusa. Vicenda Asacom, il Forum del Terzo Settore: "Burocratismi e inefficienza. Politica complice""

“Giudizio negativo per quanti nella politica, nei ruoli dirigenziali e tecnici si sono mostrati incapaci di garantire la continuità del servizio Asacom”. Il Forum del Terzo Settore non usa mezzi termini per commentare la complessa vicenda legata alla sospesione del servizio di assistenza alla comunicazione e all’autonomia degli alunni disabili delle scuole superiori della provincia, in attesa che le attività ripartano, anche se non tutte le cooperative sociali sembrano intenzionate a riavviare il servizio, dopo confronti poco rassicuranti con i rappresentanti dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio dei Comuni.In una nota, le associazioni che aderiscono al forum esprimono la propria opinione ma avanzano anche delle proposte, due, per “andare avanti nell’interesse primario dei ragazi coinvolti”. Si tratta intanto di un appello al commissario Antonino Lutri, ai suoi dirigenti e ai funzionari, nonchè alle imprese sociali, “affinchè trovino una soluzione condivisa per la ripresa immediata del servizio fino al termine dell’anno scolastico, liquidando subito le somme messe a disposizione per il periodo gennaio/giugno. Seconda richiesta: convocare un tavolo tecnico permanente, che attivi “un confronto costruttivo alla ricerca di soluzioni concrete, perché questo tipo di servizi sia inserito in maniera continuativa tra i servizi resi alla cittadinanza, individuando le risorse necessarie, criteri certi di gestione e non ultimo, riformando le modalità socio-sanitarie di erogazione del servizio, con una interlocuzione diretta anche con i livelli regionali sia della politica che della macchina amministrativa regionale.
Di questo tavolo riteniamo devono far parte rappresentanti delle istituzioni locali, il mondo della scuola e dell’ASP, i rappresentanti delle imprese sociali, le associazioni di genitori e di categoria interessate e se lo riterrà opportuno il prefetto, Armando Gradone. Gravissimo, per il Forum del Terzo Settore, quanto accaduto. Una disattenzione che è stata mostrata, per l’organismo retto da Francesco Di Priolo, anche nei confronti degli operatori Asacom e delle loro imprese sociali che dall’ottobre del 2014 non ricevono le somme dovute per il loro prezioso lavoro. Burocratismi, ritardi ed inefficienza amministrativa, caos legislativo hanno mostrato la loro cronica incapacità di dare concrete risposte ai cittadini con una forte complicità della politica, capace solo di correre dietro alle emergenze con soluzioni tampone senza una programmazione attenta ed efficace.Solo grazie al senso di responsabilità del mondo delle imprese sociali e la pazienza delle famiglie si è garantito un servizio essenziale in una distorta interpretazione del principio della sussidiarietà e in un modello di welfare sociale insostenibile a discapito dei diritti di utenti e lavoratori”. Il Forum del Terzo settore ricorda come dal 7 marzo, a seguito di una diffida, il Libero Consorzio abbia interrotto il servizio, “dal primo gennaio scorso fosse stato garantito senza la stipula di una formale convenzione. Oggi-prosegue il documento- solo dopo una mobilitazione di famiglie, operatori, cittadini e l’autorevole intervento del Prefetto Gradone si è tentato di rimediare, comunque con soluzioni provvisorie”.




Siracusa. "Teatro comunale, grande incompiuta", affondo di Castagnino.

“Solo aperture straordinarie, seguite da chiusure. Una gestione strana, che prevede l’utilizzo del teatro per associazioni locali. Gestione non trasparente”. Duro l’affondo del consigliere di opposizione, Salvo Castagnino in merito alla gestione del Teatro Comunale. “Era il 27 novembre del 2014 quando le telecamere di “Striscia La Notizia”, con Vittorio Brumotti, mettevano in evidenza la grande incompiuta del Teatro Massimo di Ortigia- ricorda Castagnino- Un fiore all’occhiellolo chiuso dal 1950, una struttura invidiabile, che nel corso degli anni ha visto spendere per l’opera di restauro ben 14 milioni di euro per un teatro che non è mai stato aperto e reso fruibile nonostante il sindaco Garozzo avesse garantito l’apertura per il mese di maggio del 2015” . Per Castagnino “il teatro, 476 posti a sedere su due livelli, dovrebbe essere restituito ai cittadini, senza perdere ancora tempo”. Poco senso avrebbero, secondo l’esponente di “Siracusa Protagonista con Vinciullo”, fermarsi ad aperture “straordinarie, seguite da chiusure, senza un vero e proprio avviamento. Mi chiedo inoltre- conclude- come sia possibile utilizzare parzialmente il teatro nonostante risulti, purtroppo, ancora inagibile per via del mancato rispetto normativo dell’impianto antincendio”.




Siracusa. 37 anni dalla morte di Christiane Reimann, iniziative per la commemorazione

Due date, il 12 e il 13 aprile prossimi per ricordare Christiane Reimann a 37 anni dalla sua scomparsa. La gentildonna danese, una delle più importanti personalità dell’infermieristica mondiale, scelse Siracusa come sua seconda “patria” e alla città lasciò tutto quello che in Italia possedeva, immaginando che potesse trattarsi di un contributo per il progresso del capoluogo. Il comitato “Save villa Reimann” ha organizzato con il consorzio universitario Archimede la commemorazione in due momenti: martedì, alle 11, al cimitero, verrà deposto un omaggio floreale sulla tomba mentre il giorno dopo, il 13 aprile, alle 17, sarà commemorata, in presenza delle autorità cittadine e danesi, davanti alla targa che ricorda il decennale della scomparsa apposta lo scorso ottobre, da Save Villa Reimann sul prospetto di Villa Reimann. Subito dopo sarà inaugurata, nelle stanze storicamente risistemate della Villa, una mostra di oggetti personali della Reimann, che rappresentano soltanto un minima parte dell’intera donazione delle ceramiche, dei quadri, dei libri, degli effetti personali, dei documenti e delle suppellettili, che si trovavano in villa al momento della morte di Christiane Reimann.
L’apertura della mostra sarà preceduta da alcune letture offerte dai giovani soci dell’Associazione Italia Nostra, Alessandro Maiolino, Annalisa Romano e Ludovico Leone che leggeranno alcuni scritti della vita di Christiane Reimann a lei dedicati dall’avvocato Corrado Piccione,dalla scrittrice danese, storica dell’infermieristica, Susanne Malchau e dal giornalista danese Morten Beiter che proprio due anni fa, ospite di Save Villa Reimann, visitò Siracusa per approfondire la figura della Reimann, annoverata tra le più famose figlie della Danimarca.
Terminata l’inaugurazione, Emilia Ferrara, aderente a Save Villa Reimann, donerà al memoriale un copriletto, ricamato ad uncinetto ispirato ai primi anni del secolo scorso, per ricoprire il letto della Reimann per non presentarlo sguarnito alla visione dei visitatori.