Lunedì di passione sulla Siracusa-Rosolini: code chilometriche all'altezza di Cassibile

Una scena vista tante, troppe volte. L’autostrada Siracusa-Rosolini, all’altezza di Cassibile, anche ieri si è presentata come accade ogni volta che un giorno di festa diventa occasione, per migliaia di cittadini, per spostarsi dal capoluogo e organizzare una gita fuori porta. Il problema è sempre lo stesso: il restringimento della carreggiata prima dello svincolo di Cassibile, anche ieri, ha paralizzato la circolazione veicolare, con code chilometriche e la necessità di attendere a lungo prima di poter riprendere la normale velocità di marcia e raggiungere la propria destinazione. Motivo, come sempre, di malcontento e nervosismo per gli automobilisti in transito, in tarda mattinata in direzione sud, nel tardo pomeriggio in direzione Siracusa. Al contrario di quanto fatto in un paio di occasioni, la scorsa estate, infatti, il Consorzio delle autostrade siciliane non ha provveduto ad adottare misure tali da rendere, temporaneamente, più agevole il percorso, nonostante non fosse difficile prevedere l’intenso flusso di traffico lungo l’arteria che collegherà Siracusa a Gela.




Siracusa. Era accusato di furto, assolto extracomunitario

Assolto dal Tribunale di Siracusa il 38enne Bardid Abdellatif di 38 anni, “per non aver commesso il fatto”.
Nell’aprile del 2010 era stato tratto in arresto, assieme ad un altrp extracomunitario, presso la Stazione ferroviaria di Siracusa, perché era stato indicato su denuncia di parte come l’autore del furto di 500 euro da un connazionale come lui residente a Pachino.
“La decisione certamente ci soddisfa, perchè è stata riconosciuta l’innocenza del mio assistito che nulla aveva a che vedere con il furto”, commenta il difensore, Giuseppe Gurrieri. Che annuncia appello avverso la sentenza “per vedere riconosciuta la condanna della parte civile che, pur discolpando il mio assistito in sede testimoniale, ha immotivatamente proseguito nell’azione civile, costituendosi prima come parte civile nel processo e chiedendo poi, in sede di richieste conclusionali, la condanna dell’imputato alla pena di legge ed il risarcimento del danno, tenendo un comportamento che sotto il profilo del processo penale è passibile di condanna alle spese ed al risarcimento del danno, comportamento che ritengo sia il frutto di una errata scelta difensiva, dettata forse più da scelte di basso profilo economico che da senso di giustizia”.




Siracusa. Dimissioni on line, i Consulenti del Lavoro: "Illegittime le richieste di pagamento"

“Il pin per le dimissioni on line non prevede il pagamento di alcun obolo”. Il chiarimento arriva dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro, attraverso le parole di Antonino Butera. “Con l’entrata in vigore della norma che regola le dimissioni on line- spiega il professionista- alcune associazioni sindacali starebbero richiedendo ai lavoratori sprovvisti di pin, che si presentano allo sportello per rassegnare le dimissioni, oboli per “tessere sindacali o pagamento di diritti””. Richiesta che non sarebbe motivata. “La legge prevede che il servizio sia reso gratuitamente- spiega Butera-nelle modalità espresse dal decreto legislativo, Al fine di agevolare i lavoratori che, sprovvisti di proprio pin devono risolvere per dimissione o dimissione giusta causa il proprio rapporto di lavoro”. L’Ordine dei Consulenti del Lavoro spiega che una commissione di Certificazione Contratti e Conciliazione svolge, tra le proprie funzioni, anche quella di ricevere le dimissioni dei lavoratori per poi inoltrarle telematicamente”. A garantire il servizio, gratuito, sono almeno due professionisti che lavorano nell’ambito del Diritto del Lavoro. Butera entra nel dettaglio e fornisce ulteriori istruzioni. “Il lavoratore che intende rassegnare le dimissioni -spiega- invia una mail all’indirizzo dimissioni@consulentidellavoro.sr.it indicando tutti i dati salienti del rapporto di lavoro che intende risolvere, allegando possibilmente in il modello “unilav” necessario per l’identificazione del datore di lavoro ed entro 5 gg dalla mail sarà convocato presso la sede dell’Ordine -conclude- per essere assistito in tutte le forme per assolvere all’adempimento.
 




Siracusa. Piano Spiagge, il CAS: "Un solarium per i disabili e pulizia del litorale"

“Un solarium attrezzato per i diversamente abili, con sedia job” .E’ la richiesta che il Cas, il comitato attivisti siracusani avanza al Comune in vista dell’inizio della stagione balneare. Il portavoce, Salvatore Russo chiede al sindaco, Giancarlo Garozzo e all’assessore alle Politiche sociali, Rosalba Scorpo quai siano i programmi dell’amministrazione comunale per l’estate 2016. ” Le associazioni di volontariato-spiega Salvo Russo- potrebbero occuparsi di aiutare il disabile ad entrare in acqua”. All’assessore ai Lavori Pubblici, Alfredo Foti, invece, il Cas chiede spiegazioni in merito al nuovo piano spiagge. “Nella fattispecie -conclude il portavoce del comitato degli attivisti siracusani- vorremmo sapere quando e se partirà la pulizia del litorale, quante e quali saranno le spiagge libere, quanti e dove saranno i solarium, eventuali servizi di bus navetta, se ci sarà una spiaggia attrezzata riservata agli amici animali e infine se sono previste iniziative come una biblioteca e connessione ad internet”.




Siracusa. Auto a fuoco in via Giusti: indaga la polizia

Restano da accertare le cause all’origine di un incendio che, nella notte, intorno all’1,35, ha danneggiato un’auto, una Saab 93 SW parcheggiata in via Giusti. Sul posto, gli uomini delle Volanti e una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen. Le fiamme, localizzate nel vano motore della vettura, sono state spente in poco tempo. I rilievi effettuati subito dopo lo spegnimento del rogo non hanno consentito di rilevare elementi utili per determinare con certezza l’origine dell’incendio. Indagini in corso.
(Foto: repertorio, dal web)




Siracusa. Compie 100 anni, il Comune festeggia Sebastiana Di Natale

Un compleanno da festeggiare in “pompa magna”. Sebastiana Di Natale, siracusana, ha compiuto la bellezza di cento anni. Un traguardo che non passa di certo inosservato. Così, mentre i familiari organizzavano, per lei, una bella festa in un noto locale cittadino e la neo centenaria si godeva l’affetto dei suoi cari, anche il Comune ha voluto fare la sua parte, con la consegna, alla festeggiata, di una targa ricordo. Ad omaggiare Sebastiana Di Natale è stato il consigliere comunale Cosimo Burti, delegato dal sindaco, Giancarlo Garozzo. Subito dopo, come da prassi, la festeggiata ha espresso il suo desiderio, prima di spegnere la sua  così importante candelina.
 
 




Siracusa. Evade dai domiciliari: 32enne denunciato dalla polizia

Non era in casa nonostante fosse sottoposto ai domiciliari. Amaro Lunedì dell’Angelo per Salvatore Garofalo, 32 anni, arrestato  dagli uomini delle Volanti. L’uomo dovrà rispondere di evasione. Nell’ambito dello stesso servizio di controllo del territorio, i poliziotti hanno denunciato altre cinque persone per inosservanza degli obblighi cui erano sottoposti.




Siracusa. Rissa davanti all'ospedale Umberto I: denunciati quattro nigeriani

Controlli serrati del territorio durante il ponte di Pasqua e Pasquetta. L’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario in diverse occasioni, a partire da una rissa aggravata, ieri mattina, davanti l’ospedale Umberto I, in via Testaferrata. Sul posto, gli uomini delle Volanti, allertati da alcuni passanti che segnalavano la presenza di diversi uomini,  poi identificati,  intenti a picchiarsi violentemente. Proprio l’intervento degli agenti ha impedito che la situazione degenerasse. Denunciati  i quattro, tutti nigeriani:un ventenne, un 31enne, un uomo di 38 anni ed il quarto partecipante alla rissa, di  35 anni.




Siracusa. A passeggio con oggetti atti allo scasso, denunciate minorenni croate

Stavano forse cercando di piazzare qualche piccolo colpo, complici le vacanze pasquali. Ma all’occhio attento dei poliziotti quelle due minorenni croate non sono passate inosservate. Fermate in corso Gelone per un controllo, sono state trovate in possesso di cacciaviti di cui cercavano di disfarsi alla vista delle divise. Il successivo controllo ha permesso di appurare che le giovani hanno numerosi precedenti ed alias. Denunciate, sono state affidate ad una comunità.




Siracusa. L'omicidio di Franco Iraci. Il racconto del testimone: "Se ne è andato tra le mie braccia"

“Se ne è andato tra le mie braccia”. A parlare è un amico di Franco Iraci, morto nelle prime ore di sabato mattina dopo una lite con Seby Musso. Lo chiameremo Marco, nome di fantasia per tutelarne la privacy. E’ rimasto accanto all’amico fino alla fine. E’ stato lui a chiamare i soccorsi ed a raccontare quello che era accaduto.
Dopo qualche ora di indecisione, ha voluto raccontare quanto ha già spiegato e rispiegato alle forze dell’ordine. Lo ha fatto con un lungo post su Facebook.
“Franco era un amico vero”, sottolinea più volte. Ricorda che “quella sera mi chiamò tante di quelle volte” perchè sapeva “che avevo passato una giornata del c., cercava di sollevarmi il morale. Ha passato gran parte della serata con me vicino ridendo e scherzando”. Con loro c’è anche Seby Musso.
Decidono di andare in Ortigia, il centro storico. “Nella macchina Franco ha fatto una battuta verso una ragazza. A Seby – scrive Marco – gli è scaturita una sorta di gelosia. Da lì ha incominciato a buttare voci verso Franco”. Lì per lì ha pensato stessero scherzando. “Mi sono ricreduto quando ad un certo punto ho detto a Seby di fermare la macchina perchè preferivo andarmene a piedi”. E da lì è nato il caos.
“Seby ha strappato gli occhiali dal volto di Franco, rompendoli”, ricorda l’amico. “Tiro Franco fuori dalla macchina e ci mettiamo a camminare. Seby, non contento, da dietro sfrerra uno schiaffo nell’orecchio a Franco. Io prendo le sue difese e ce ne andiamo”. Ma Iraci sanguina dall’orecchio. “E gli ho detto:Franco come ti senti? Lui mi rassicura”.
I due arrivano in via Vittorio Veneto. Iraci si accorge di avere dimenticato il cellulare nella macchina di Musso. “Franco, poi lo prendiamo domani”, dice Marco che preferirebbe aspettare un momento di calma prima di un nuovo incontro tra i due.
Ma Iraci aveva bisogno del telefono, perchè di mattina aspettava la chiamata dei figli. “Franco facciamo una cosa, mettiti distante lo prendo io il cellulare e ce ne andiamo”, dice Marco. Prende il telefono e chiama Musso all’1.57. Si danno appuntamento nei pressi del mercato. “Ma Seby con un aria di sfida e minacciosa dice ‘si certo che te lo porto’. Ho capito che ci sarebbe stata un altra colluttazione”.
Musso arriva in auto, “cercando di investirmi” dice ancora il terzo dei tre amici. “E’ sceso e abbiamo cercato il cellulare. L’ho trovato io. Ma vedevo che aveva intenzione di colpire Franco. Allora ho cercato di trattenerlo”.
In pochi minuti accade l’irreparabile. Iraci si avvicina, “forse per cercare di ragionare” con l’amico. Musso si libera dalla presa di Marco “e sferra un pugno con tale forza che ho sentito un tonfo”.
Franco Iraci cade a terra. Musso non si rende conto della gravità di quanto accaduto e va via. Marco no. Corre subito dall’amico. “L’ho preso come un bambino tra le mie braccia. Il sangue colava”. Lo chiama più volte. “Franco, Franco…”. L’amico non risponde.
Alle 2:03 parte la chiamata al 113. “Controllavo il battito, il respiro. Ancora c’era”. E’ tardi, quasi nessuno per strada. Si intravedono dei ragazzi. “Li ho chiamati, aiutatemi”. Arriva anche l’ambulanza. Il medico controlla subito Franco. Si ferma e guarda negli occhi Marco. “E mi dice che è deceduto”.
Dolore, rabbia, angoscia. Sensazioni che si rincorrono e si inseguono nella mente di Marco. Non si da pace. “Franco non meritava di morire. Era uno vero, sempre disposto ad aiutarti. Unico”.