Siracusa. Chiazze scure in Riviera Dionisio il Grande, verifiche in corso. Nessun allarme. Le foto

Una grande “chiazza” marrone, nelle acque su cui si affaccia via Riviera Dionisio il Grande,  poco distante dalla riva, ben visibile. I residenti della zona ne hanno notato la presenza nelle scorse ore avanzando il sospetto che possa trattarsi di sversamenti di liquami in mare. Un’ipotesi che al momento resta tale , senza alcun dato scientifico che possa confermarlo. Ci sono, però, alcune immagini che lasciano supporre che qualcosa di anomalo possa essersi verificato. Lo stesso liquido scuro è, infatti, fuoriuscito dalle grate di un tombino di quell’area.  Che nella zona di via Arsenale ci sia “qualche problema” è cosa nota, come spiegato, la scorsa estate, anche dall’Arpa, l’agenzia per la protezione ambientale, in occasione di un incontro convocato insieme al Comune per fornire spiegazioni su alcuni casi di “macchie scure in mare”, riscontrati in quel periodo anche nella zona di Ortigia, ma con origini e risultati delle analisi differenti. Il canale San Giorgio ha reso evidente, in quell’occasione,  che qualcosa non funziona in maniera ottimale. Riscontrato, inoltre, qualche scarico “sospetto”. Nel 2014 il Comune aveva ritenuto necessario, per un periodo, ricorrere ad un’ordinanza con cui il sindaco, Giancarlo Garozzo, disponeva l’interdizione alla balneazione e alla sosta sulla costa prospicente l’area. Ordinanza revocata quando la concentrazione di ostreopsis, alga tossica, è rientrata entro i limiti consentiti dalla legge. Subito dopo la nuova segnalazione, la Siam, la società che gestisce il servizio idrico integrato, ha inviato i propri tecnici sul posto e avviato le verifiche del caso. Il sistema di controllo non avrebbe, comunque, fatto emergere importanti anomalie. Potrebbe trattarsi di scoli abusivi. Parte, quindi, la ricerca di eventuali responsabili.




Siracusa. Formazione Professionale, Marziano: "Nessuna paralisi delle attività formative"

«Le recenti decisioni del Tar di Palermo, in merito all’avviso 3 della Formazione professionale, non determineranno la paralisi delle attività formative e i ritardi nel suo avvio». A dichiararlo è stato l’assessore regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale, Bruno Marziano.
«Gli uffici dell’assessorato – ha spiegato l’assessore Marziano – hanno valutato le possibili soluzioni per superare le criticità individuate dal Tar e nei prossimi giorni, dopo un confronto con le associazioni degli enti e dei lavoratori, procederanno alla loro adozione. Al tempo stesso – ha detto Marziano –  continua la valutazione dei progetti relativi all’avviso 4 che, quindi, verrà conclusa nei prossimi giorni con il relativo avvio delle attività.
Sono state definite le operazioni di certificazione della spesa del Fondo sociale europeo 2007-2013, mentre si sta procedendo al nuovo accreditamento degli enti superando, anche in questo caso, le criticità del settore.
Inoltre, con l’arrivo dei nuovi dipendenti provenienti da altri settori dell’amministrazione regionale, si è provveduto alla costituzione di gruppi di lavoro che sono impegnati nel superamento delle pesanti criticità presenti nell’assessorato, in particolar modo relative ai saldi e alle rendicontazioni delle annualità precedenti a partire dal 1992. Una attività intesa-conclude Marziano- che deve portare all’avvio in tempi rapidi delle nuove fasi di formazione e al superamento degli elementi di difficoltà determinatisi nel corso degli anni. Altro che paralisi operativa”.




Siracusa. Socosi/Util Service, la Filcams: "Lavoratori licenziati dal primo aprile"

Una nota “infuocata”, diffusa nella serata di ieri. Così la Filcams Cgil torna sulla vicenda Socosi/Util Service, la vertenza legata alle gare per l’Ufficio Tributi e Servizi generali, attualmente gestiti in proroga, fino al 31 marzo, dalle due imprese. Una sentenza del Tar di Catania, lo scorso 10 marzo, ha disposto l’annullamento della determina  di aggiudicazione a GSA Europromos. “A meno di una settimana dalla scadenza della proroga concessa  a Socosi e Util Service- tuona il segretario provinciale, Stefano Gugliotta- il Comune di Siracusa non ha ancora comunicato alle  imprese, se intenda aggiudicare immediatamente la gara all’Ati Ciclat Util Service con decorrenza  1 aprile 2016, o se, nelle more della presentazione della documentazione per la stipula del contratto con l’Ati Ciclat – Util Service, si andrà avanti con una proroga .In attesa di queste decisioni- prosegue il segretario della Filcams-  i 76 lavoratori in organico a Socosi e  Util Service trascorreranno una Pasqua di ansia e paura per il loro futuro lavorativo, mentre le due aziende hanno completato l’iter per il licenziamento collettivo, e comunicato che al 31 marzo i lavoratori saranno licenziati”. Gugliotta ha scritto al sindaco, Giancarlo Garozzo, per chiedere chiarezza e il rispetto, da parte delle aziende, del previsto confronto sindacale. “No al ricatto sociale- conclude Gugliotta-  Il sindaco si faccia garante del diritto sancito dalla clausola sociale del confronto con il sindacato e l’ati subentrante, prevedendo una proroga. Il silenzio dell’amministrazione comunale sarà interpretato come un avallo e un attentato ai principi cardine del vivere civile”.




Siracusa. Promossi due funzionari della Questura: Salvatore Altese e Paolo Arena

Il Consiglio di Amministrazione per il personale della Polizia di Stato ha promosso primo dirigente Salvatore Altese, attualmente dirigente del Commissariato di Noto e, ad interim, dell’Ufficio del Personale.
Promosso Vice Questore aggiunto Paolo Arena, attualmente dirigente del Commissariato di Pachino.
Il Questore, Mario Caggegi, ha espresso ai due funzionari tutta la sua soddisfazione per il giusto premio ricevuto, frutto di un costante impegno al servizio della cittadinanza e dell’Istituzione. Non ha mancato, inoltre, di sottolineare che entrambe le promozioni sono il risultato di un efficace e leale collaborazione di tutti gli operatori di Polizia che in questi anni hanno affiancato i due funzionari.




Siracusa. Niccolò Ammaniti presenta il suo struggente romanzo "Anna"

Niccolò Ammaniti presenta il suo nuovo libro a Siracusa. Venerdì 8 aprile, alle 18:00, al Palazzo di Governo di via Roma l’incontro, introdotto dal vice sindaco, Francesco Italia.
Si intitola “Anna” l’ultima fatica di Ammaniti. Storia ambientata in una Sicilia diventata un’immensa rovina. Una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono piú, dovrà inventarne di nuove.




Siracusa. Da cinque mesi senza stipendio, l'agonia del Consorzio di Bonifica 10. "Speriamo dopo Pasqua…"

Cinque mesi di stipendio arretrati e la prospettiva di vedere qualche pagamento solo dopo Pasqua. E’ un continuo stillicidio che sta logorando i lavoratori del Consorzio di Bonifica 10. La scorsa settimana hanno scritto al presidente della Repubblica. “E adesso non ci resta altro che affidare le speranze a chi vuole raccogliere il reale disagio che sta investendo le famiglie di tutto il comparto della bonifica”, raccontano in una ennesima nota stampa.
Tanti gli appelli lanciati in questi ultimi mesi ma non hanno ottenuto nessuna risposta. In particolare la politica regionale non ha saputo agire con la richiesta celerità. “Dall’assessore regionale all’agricoltura, che dovrà come dichiarato affrontare la legge di riforma, ci aspettiamo un rilancio sulle competenze da affidare alla bonifica. Che il buon senso lo guidi verso soluzioni stabili, non dimenticando che il servizio d’irrigazione è indispensabile all’agricoltura siciliana”.
Nei giorni scorsi la Regione ha liberato le risorse messe a disposizioni dalla Finanziaria e dal bilancio. Ma bisognerà attendere tra i 20 e i 30 giorni prima che i soldi possano materialmente arrivare.




Siracusa. Progetto Biodiversità: campionamenti in mare prima, durante e dopo l'estate

Un progetto studiato in memoria di Angelo Stoli, ex direttore dell’Arpa di Siracusa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente, morto nel 2010 a causa di un tragico incidente in deltaplano, la sua passione.Si chiama “Biodiversità e qualità delle acque siracusane”. E’ stato presentato questa mattina nella sede dell’istituto scolastico “Filippo Juvara” di viale Santa Panagia. Prevede il campionamento, l’analisi e il controllo di alcuni campioni di acqua di balneazione da prelevare da Ortigia  all’area marina protetta del Plemmirio, in particolare nella zona Maddalena – Punta della Mola.L’iniziativa è promossa dalle associazioni Rifiuti Zero Siracusa e Legambiente Siracusa , con l’adesione del laboratorio Ecocontrol Sud, il Codacons Sicilia e l’IISS “Filippo Juvara”. Per passare alla fase concreta è prevista la stipula di un protocollo d’intesa, che sarà firmato da  Salvo La Delfa, presidente Associazione Rifiuti Zero Siracusa, Christian Salmeri , Legambiente Siracusa, Nestore De Sanctis, direttore del laboratorio di analisi chimico/biologico Ecocontrol Sud, Angelo Messina, direttore dipartimento ambiente Codacons Sicilia e Giovanna Strano, dirigente scolastica dell’IISS “Filippo Juvara”. Alla presentazione ha preso parte anche la consulente per l’Ambiente del Comune, Emma Schembari. Presente, inoltre, Angela Oliveri, moglie di Angelo Stoli, che è anche stato il primo presidente dell’Ordine dei Chimici di Siracusa. Nel dettaglio, il laboratorio Ecocontrol Sud metterà a disposizione le proprie strumentazione per effettuare, gratuitamente, le analisi dopo i prelievi in mare. I campioni saranno esaminati secondo 70 parametri. “Si tratterà, dunque, di analisi complete- spiega Salvo La Delfa- che costerebbero circa 10 mila euro. I prelievi saranno effettuati in tre punti, già individuati: Porto Grande, Forte Vigliena, Pillirina e questo avverrà nel mese di aprile, dunque prima della stagione balneare, durante la stagione estiva e infine anche al termine della stagione balneare”.




Siracusa. Sospensione Asacom, pronto l'esposto per la Corte Diritti Umani di Strasburgo

Con oltre 3.500 firme a sostegno, è pronta la denuncia che la Consulta Civica di Siracusa, presieduta da Damiano De Simone, martedì prossimo presenterà alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo. Arriva all’organismo europeo la querelle relativa alla sospensione del servizio Asacom (assistenza all’autonomia e alla comunicazione) nelle scuole superiori siracusane, dovuta alla mancata copertura finanziaria da parte della Regione.
L’esposto per la violazione di diversi articoli della Convenzione Onu sulla disabilità è stato avallato da diverse realtà associative del territorio: Confcooperative Sicilia, area di Siracusa; Coprodis; Siulp(Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia); Terzo Settore, Anfass; Astrea; La Bacchetta Magica; Noicuoriecolori, Legacoop; Agci; la Chiesa del Bosco Minniti di Padre Carlo D’Antoni e da diversi cittadini e famiglie colpite dal disagio.
“Con la denuncia – ha spiegato De Simone- vogliamo individuare eventuali responsabilità e punirle ma anche far si che chi ci governa rifletta bene ogni volta che si troverà a decidere sulla sospensione di servizi così importanti” .
La Consulta Civica non intende fermarsi a questo. “Proporremo un disegno di legge d’iniziativa popolare per blindare nei bilanci degli enti erogatori di questi servizi indispensabili alla persona specifici capitoli di spesa, in modo da non essere condizionati da modalità di stesura e ritardi delle finanziarie regionali”.




Siracusa. Palasport, concerti, eventi live e polemiche. Il gestore: "Tutto in regola"

Alla fine non c’è stata alcune notte condita da musica, luci e cocktail. Niente discoteca al palasport di Siracusa per l’assenza di una autorizzazione dell’ultimo minuto. Tutto spostato in un locale del centro storico.
Ma il vespaio di polemiche sollevato sulla vicenda non si placa. Forza Italia per prima ha parlato di una scelta “azzardata”, specie in assenza di dovuti accorgimenti per proteggere il parquet del palazzetto. Il dibattito è diventato in fretta social, con la discesa in campo delle due fazioni: favorevoli e contrari.
“Al palasport di Acireale, e di tante altre città, fanno eventi di ogni tipo. A Siracusa invece lo sport preferito è rompere”, l’argomento preferito da chi non vede nulla di male nell’aprire il palasport anche ad eventi di questo tipo. “Una follia. Il parquet esistente già versa in penose condizioni. Andarci a far feste con varie tipi di calzature per non parlare di tacchi a spillo…”, alcuni degli argomenti dei contrari.
Prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche Valerio Vancheri, presidente dell’Ortigia e attuale gestore degli impianti comunali della Cittadella. “La convenzione prevede la destinazione prevalente delle strutture alle attività sportive, di addestramento ed agonistiche”, spiega. “Ma gli spazi e gli orari residui possono essere destinati ad attività ulteriori. Ecco perché, da oltre vent’anni, hanno accesso alla Cittadella, solo per fare alcuni esempi, le scuole, alcuni corpi militari o di polizia, campus estivi per bambini, manifestazioni parasportive come saggi di danza o di arti marziali. Noi abbiamo ritenuto utile aggiungere eventi di educazione sociale e culturale (Action Aid, Dynamo Camp, Emergency) e manifestazioni di aggregazione (Open Day, Giornata delle parrocchie, Giornata degli Ordini Professionali, Giornata del Papà, Befana dello sport, Pranzo di solidarietà)”.
E la discoteca? “Nel rispetto della convenzione, ed anche per offrire alla città ulteriori servizi, opportunità e occasioni, fuori dagli orari dedicati allo sport, si è voluto aprire anche alle attività ricreative. Avere al centro della città una struttura accogliente e capace di ospitare pubblico ed eventi è una ricchezza e sarebbe oltremodo inopportuno limitarne l’utilizzo, attesi i benefici che ne derivano alla collettività. In fondo stadi e palazzetti dello sport sono notoriamente luoghi votati alla realizzazione di eventi e spettacoli. E non ha avuto senso, sino ad oggi, non aver offerto queste occasioni ai siracusani, che ne hanno diritto”.
Tutto in regola, quindi. “Di più, tutto nel rispetto delle direttive del Comune, della legge e di tutte le cautele ed autorizzazioni amministrative del caso”, ripete Valerio Vancheri, sorpreso dalle tante polemiche. E anticipa: “se capita, lo rifaremo. Ben vengano concerti ed happening anche di spettacolo al palazzetto”.
Chiusura caustica. “Vorremo che tutti parlassero un po’ di meno e frequentassero un po’ di più la Cittadella dello Sport”.




Siracusa. Merce pericolosa in negozi gestiti da cinesi: maxi sequestro della Gdf

Oltre 800 mila prodotti non sicuri sequestrati e diversi casi di violazioni delle norme sulla privacy. Questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza, nell’ambito della lotta alla contraffazione e per la tutela della sicurezza dei prodotti. Il risultato è stato ottenuto a seguito di un’attività di intelligence messa in campo dalle Fiamme Gialle, individuando profili di criticità e fenomeni di irregolarità fiscale ed economico-finanziaria nelle attività commerciale gestite da cittadini cinesi. La Guardia di Finanza ha avviato un vero e proprio censimento, accompagnato da un monitoraggio costante degli esercizi commerciali che operano sul territorio. Una vasta gamma di prodotti di bassa qualità, con prezzi concorrenziali e spesso senza il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie. Secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza non sarebbe infrequente riscontrare violazioni della normativa sul lavoro, con lo sfruttamento di manodopera in nero, la vendita di prodotti privi delle previste indicazione e dunque pericolosi, soprattutto se usati da bambini, la violazione della privacy dei cittadini, con impianti di videosorveglianza che non rispettano le norme in materia di protezione dei dati personali. A questo si aggiungerebbero casi di evasione delle imposte. Un quadro preoccupante. I numeri parlano di 814 ila 443 prodotti pericolosi o contraffatti sequestrati e della denuncia di una persona per contraffazione di marchi. Individuati 4 lavoratori in nero. Verbale per la violazione della normativa sulla privacy per un gestore. Nel caso dei prodotti pericolosi, le Fiamme Gialle ne hanno trovato un’ingente quantità posti in vendita senza alcuna certificazione pervista dalle normative europee. Scadenti i materiali con cui i prodotti elettrici, dai caricabatterie ai dispositivi per la telefonia e la cura della persona erano assemblati.