Siracusa. Rapina a mano armata in un negozio di via Irlanda, indaga la polizia

Rapina a mano armata ai danni di un esercizio commerciale di via Irlanda. Due giovani, con il volto travisato da passamontagna hanno fatto irruzione all’interno del negozio e, sotto la minaccia di una pistola, si sono fatti consegnare il denaro contenuto in cassa. Magro il bottino: 350 euro. Dopo avere afferrato il denaro, i due malviventi si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto, dopo la segnalazione di quanto accaduto, gli uomini delle Volanti. Indaga la polizia.




Siracusa. I dipendenti dell'ex Provincia scrivono al presidente della Repubblica: "Noi abbandonati e disperati"

“Siamo i dipendenti “abbandonati” e disperati delle ex Province regionali, donne e uomini, madri e padri, cittadini italiani”. Così un folto gruppo di lavoratori del Libero consorzio di Siracusa si rivolgono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui hanno deciso di scrivere, per chiederne l’intervento. “Noi-spiegano i dipendenti-  affranti scriviamo a Lei da Siracusa, la bella città aretusea, ma lo stesso accorato grido Le giunge dalla vitale Catania, dalla operosa Ragusa, e, via dicendo, da tutte le altre città siciliane. Ci rivolgiamo a Lei, perché Sergio Mattarella è il Presidente del nostro Stato, perché conosciamo il suo impegno e i suoi trascorsi politici e sociali, perché Lei è un siciliano e conosce bene la sua terra e i suoi problemi e perchè Lei è il garante della Costituzione, la carta dei diritti e dei doveri degli italiani e quindi anche il nostro.
Da tre lunghi anni, il pesante fardello della Legge che ha voluto l’abolizione delle Province d’Italia, è caduto solo su di noi. Tutte le Regioni italiane, infatti, si sono mosse ed hanno emanato leggi per i lori cittadini e dipendenti delle rispettive ex Province. Tutte ad eccezione della Regione Siciliana -ricordano i dipendenti- che, dopo mille proteste da parte nostra e centinaia di sedute assembleari, ha partorito, nell’agosto del 2015 la legge n. 15, quella dei sei Liberi Consorzi Comunali e delle tre Città Metropolitane. Una legge oggi imbrigliata ed impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. I nostri cari Legislatori siciliani non hanno previsto le risorse finanziarie necessarie per consentire ai nascituri Liberi Consorzi di svolgere le Funzioni e i Servizi per la Comunità. Quei servizi che dovremmo garantire ai cittadini che pagano le tasse, quei Servizi che da sempre, noi impiegati e servitori dello Stato, ci onoravamo un tempo di svolgere e che oggi, ingiuriati e denunciati dai nostri stessi concittadini non possiamo più svolgere.
E mentre in tutto il resto d’Italia i nostri colleghi, dipendenti delle ex Province, sono stati garantiti da efficienti Leggi di riforma e lavorano assicurando quegli stessi servizi ai loro conterranei, noi invece, dipendenti delle 9 ex Province siciliane, non possiamo fare lo stesso perché a noi è toccata una legge vuota, che non ha un euro in dotazione, che non piace al Governo nazionale e che per questo è diventata il motivo del braccio di ferro tra due città, Palermo e Roma, tra due uomini Rosario Crocetta e Matteo Renzi”. I dipendenti dell’ex Provincia parlano di  “un caro prezzo, il prezzo della dignità di oltre seimilacinquecento lavoratori, il prezzo dell’inefficienza dei servizi alle famiglie dei disabili, della mancata manutenzione alle strade in tutta Sicilia, del degrado delle scuole superiori per i nostri figli, e sta costando anche i soldi dello stipendio di noi tutti”. Poi una richiesta. “Può, Presidente Mattarella, spiegare al Governatore della Sicilia che le Leggi dell’Assemblea siciliana devono essere credibili per godere del privilegio della sua autonomia statutaria? E potrebbe, anche, convincere il Presidente del Consiglio dei Ministri che il contributo di finanza pubblica, che ci ha imposto con la legge di stabilità, sta dissanguando le nostre poverissime casse? Magari con il suo aiuto ed autorevole intervento riescono a capirsi meglio”




Siracusa. L' Umberto I si dota di Pet, Vinciullo: "Adesso si pensi al nuovo ospedale"

“Positiva l’installazione della Pet all’ospedale Umberto I. L’obiettivo è adesso il nuovo ospedale del capoluogo”. Così il deputato regionale Vincenzo Vinciullo commenta l’imminente inaugurazione, prevista per domani mattina, del nuovo macchinario di cui la struttura sanitaria di via Testaferrata si dota,nell’ambito dei lavori di ristrutturazione di Medicina Nucleare. Una cerimonia a cui dovrebbero prendere parte, alle 11, anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l’assessore alla Sanità, Baldassarre Gucciardi. Vinciullo ricostruisce la vicenda, partendo dal 2009, quando la commissione Sanità dell’Ars approvò la proposta di distribuzione nelle nove province siciliane dei fondi “Fesr 2007-2013”. “Si trattava di 68 milioni- ricorda l’esponente del “Ncd”- Alla provincia di Siracusa ne furono assegnati 9 per l’acquisto di radioterapia, due risonanze magnetiche nucleari, una delle quali aperta, una Tac, un mammografo digitale, un angiografo digitale e, appunto, una PET/TAC o CT/PET, come viene ora chiamata”.Poi un lungo e tortuoso iter, adesso giunto a conclusione. “Ne siamo felici- commenta Vinciullo- Non sfugge a nessuno che adesso l’obiettivo vero è il nuovo ospedale di Siracusa per cui, nel 2010, furono stanziate le risorse, con un progetto di massima depositato al Comune. Fino a quando l’amministrazione comunale non ci farà sapere cosa intenda fare a questo proposito, rimaniamo in sospeso, con il rischio di perdere i 100 milioni di finanziamenti statali e regionali accordati”.




Siracusa. Teledialisi domiciliare per 4 pazienti: via al servizio, primo caso in Sicilia

Teledialisi domiciliare per 4 pazienti emodializzati. A Siracusa è realtà ed la prima provincia siciliana a dotarsi di questo servizio. Un sistema on line di monitoraggio e di teleassistenza con videocamera utilizzato dai quattro pazienti a Sortino, Floridia, Priolo e Siracusa.
“Il sistema consente di monitorare il paziente che pratica emodialisi extracorporea nella propria abitazione grazie ad un kit composto da apparati elettromedicali ed appositi software”, spiega il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta. “Operativamente – aggiunge Giuseppe Daidone, nefrologo – il paziente si avvale di un collegamento casa ospedale: in caso di necessità e per eventuali controlli di routine lo staff clinico della Nefrologia in tempo reale e guardando sul monitor del computer le immagini del paziente e della apparecchiatura trasmesse da una telecamera gestita in remoto, potrà valutare i parametri fisiologici, quelli relativi al trattamento dialitico ed il suo andamento nonché lo stato dell’accesso vascolare. I dati, oltre ad essere memorizzati per eventuali successive valutazioni, vengono inviati automaticamente in tempo reale ad una control room con PC connesso al web ubicata nel reparto di Nefrologia e Dialisi del presidio ospedaliero Umberto I, ma, per prima volta in Italia, dati ed immagini vengono visualizzati anche su un tablet in dotazione al nefrologo dedicato. Ciò permette al paziente di non essere vincolato ad orari per procedere al suo trattamento e perciò in qualunque ora del giorno o della notte può mettersi in contatto telefonico e visivo con il nefrologo dedicato che può guidare e rassicurare lui ed il suo caregiver nei momenti di maggiore o eventuali criticità. L’obiettivo che vogliamo perseguire – conclude Daidone – è rendere concreta e tangibile la deospedalizzazione dell’uremia finalizzandola al conseguente miglioramento della qualità della vita del paziente ed alla forte riduzione dei costi per la società”.




Siracusa. Eni-Versalis, Epifani e Zappulla a sostegno della manifestazione del 12 marzo

Guglielmo Epifani, deputato nazionale del Pd ed ex segretario nazionale della Cgil e Pippo Zappulla, parlamentare del Partito democratico ed ex segretario provinciale dello stesso sindacato a sostegno della vertenza Eni- Versalis, in vista della manifestazione di sabato 12 marzo a Siracusa. “Esprimiamo il nostro sostegno alla manifestazione  promossa  dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil- spiegano i due parlamentari- Affinchè la chimica rimanga uno dei pilastri del sistema produttivo e occupazionale del Paese è necessario, a nostro avviso, mantenere il ruolo centrale dell’Eni ed evitare operazionI di pura cessione per fare cassa. Ogni scelta-proseguono Epifani e Zappulla- deve essere, infatti, evitata in assenza di adeguate garanzie di solidità finanziaria, di un progetto industriale vero, di mantenimento degli investimenti previsti e dei livelli occupazionali, dei necessari interventi già programmati di risanamento e di bonifica.Garantiamo il nostro impegno-concludono i due parlamentari-  perché il ruolo del Governo e del ministro Guidi sia coerente con questi obiettivi e con i contenuti della risoluzione già approvata dalla stessa commissione attività produttive della Camera.La decisione di Eni, peraltro, nelle realtà industriali meridionali e siciliane, e, in particolare, in quella siracusana – già fortemente attraversate da pesanti difficoltà sociali – rischia di produrre conseguenze ancora piu’ gravi e insostenibili sia sul terreno occupazionale che su quelle economiche”.
 




Noto. Museo del Mare pronto, domenica il taglio del nastro

Domenica mattina sarà inaugurato il Museo del Mare di Calabernardo. A dirigere la struttura sarà Edoardo Bruni del Museo del Mare e della Navigazione antica di Santa Severa di Roma. “Il Museo del Mare – ha detto il sindaco Bonfanti – è stato realizzato in collaborazione con il Gac dei due mari e ci darà la possibilità di ampliare la nostra offerta museale, per proporre una nuova accoglienza turistica. Sono soddisfatto perché questa nuova istituzione rappresenterà un modo diverso di approcciarsi al mare e alle sue dominazioni per trasferire questo sapere attraverso le immagini e agli oggetti del museo, ai nostri ragazzi. Sarà mio compito – ancora Bonfanti – con i tre istituti comprensivi della città, organizzare degli incontri didattici”.
Al taglio del nastro, previsto per le 10.30 in via Lampedusa in contrada Calabernardo, prenderanno parte il sindaco, Corrado Bonfanti, il Soprintendente del Mare, Sebastiano Tusa, la Soprintendente ai Beni culturali di Siracusa, Rosalba Panvini, il direttore del Museo di Santa Severa, Flavio Enei, e il curatore del Museo del Mare di Noto, Edoardo Bruni.




Cassibile. Furto di irrigatori in ferro da un'azienda agricola, due tunisini ai domiciliari

Due tunisini arrestati nella notte a Cassibile. Si tratta di Ben Hamza Chokri, classe 1973, residente a Modica, e Ghlissi Abdelbasset, residente a Cassibile. Sono stati sorpresi a rubare all’interno di un’azienda agricola.
In particolare, stavano trafugando da un impianto di irrigazione 102 irrigatori in metallo che avevano caricato all’interno della loro automobile e già avevano smontato altri 56 irrigatori per poterli caricare sulla stessa autovettura. I due tunisini sono stati fermati e tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita al proprietario dell’azienda agricola. Disposti per loro i domiciliari.




Siracusa. Inda, Carlo Cerciello il regista di Fedra di Seneca

Sarà l’artista napoletano Carlo Cerciello a dirigere “Fedra” di Seneca, il regista che ha vinto nel 2015 con “Scannasurice” il premio come miglior spettacolo assegnato dall’Associazione nazionale dei critici di teatro. L’opera latina, inserita nel programma del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, sarà messa in scena dal 23 al 26 giugno per poi iniziare la tournée nei teatri di pietra siciliani. Per Cerciello la regia di “Fedra” segnerà il debutto al ciclo di rappresentazioni classiche. “Nell’epoca di internet e dei cellulari – racconta il regista – il teatro di pietra rappresenta una sfida molto complessa. Penso che la difficoltà maggiore sia quella di integrare lo spettacolo dentro un luogo di devastante bellezza come il Teatro Greco”. Cerciello ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti come il premio “Giuseppe Bertolucci” nel 2001 per l’attività del Teatro Elicantropo, il premio “Ubu” nel 2002 per “Stanza 101” e il premio “Museo Cervi – Teatro per la memoria” nel 2013 per la regia dell’opera “La madre” di Bertolt Brecht. Ha ricoperto ruoli di attore in teatro, al cinema e in televisione con registi come Francesco Rosi, Francesca Comencini e Vincenzo Marra e nel 1996 ha fondato il Teatro Elicantropo di Napoli, dedicato alla drammaturgia contemporanea. Ha firmato regie che hanno ottenuto grande successo come “Il contagio” ispirato al romando “Cecità” di Josè Saramago, “Macbeth” di William Shakespeare, “Terrore e miseria del terzo Reich” di Bertolt Brecht e “Scannasurice” di Enzo Moscato. Cerciello da 17 anni conduce il laboratorio teatrale permanente del Teatro Elicantropo ed è docente di regia all’Accademia di belle arti di Napoli. Un regista con una sensibilità e un percorso artistico in linea con il desiderio di dare vita con la Fedra a uno spettacolo agile che esplori in maniera innovativa il teatro di Seneca. Il regista campano ha anche effettuato un primo sopralluogo al Teatro Greco di Siracusa dove da qualche giorno le maestranze della Fondazione Inda hanno avviato i lavori di allestimento del Teatro Greco in vista del debutto della stagione 2016 che quest’anno oltre a Fedra vedrà in scena anche “Elettra” di Sofocle, con la regia di Gabriele Lavia, e “Alcesti” di Euripide, diretta da Cesare Lievi. Una stagione che rinnoverà ancora una volta il meraviglioso binomio tra l’Istituto nazionale del dramma antico e un monumento unico al mondo come il Teatro Greco. “Fedra è la tragedia della passione umana – commenta Cerciello -, non è un’eroina che trasmette esempi ma al contrario porta quasi a identificarsi con il suo errore. E’ una donna che paga il suo slancio verso la libertà e in questo penso sia una figura molto moderna. Seneca nella sua opera riconosce il senso profondo dell’essere umano e della sua fragilità e per questa ragione proverò a mettere in scena quest’opera con umanità”.Il cammino verso il debutto del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche prosegue con la definizione di tutti gli aspetti tecnici e artistici. L’Istituto nazionale del dramma antico ha anche ufficializzato il manifesto della stagione 2016 che quest’anno nasce da una foto scattata da Giovanni Pepi, giornalista, fotografo e condirettore del Giornale di Sicilia.




Siracusa. "L'asilo comunale di via Regia Corte non chiude", incontro in prefettura per tracciare il percorso

Potrebbe essere individuata entro un paio di settimane la soluzione definitiva relativa alla gestione dell’asilo nido comunale Baby Smile, che rischiava di essere chiuso per via di una complessa vicenda legata all’affidamento del lotto, nell’ambito della gara d’appalto degli asili nido. Segnali positivi sono emersi da un incontro che si è svolto in prefettura, coinvolta dai sindacati e dalle famiglie dei bambini che frequentano la struttura di via Regia Corte, insieme alla consigliera comunale Simona Princiotta, che ha sollevato, nelle scorse settimane, il problema. Secondo quanto emerso dall’incontro con il vice prefetto, il Comune avrebbe avviato il percorso di rivalutazione delle offerte, così come intimato dal Tar, il tribunale amministrativo a cui la ditta “Amanthea” si è rivolta ritenendo ingiusta la propria esclusione dalla gara d’appalto per eccesso di ribasso. Il lotto è poi stato affidato alla “Solco”. Da verificare la legittimità dell’affidamento in questione. L’ufficio Gare e Contratti sta riesaminando la documentazione, con il coordinamento del Rup, responsabile unico del procedimento, Enzo Miccoli. “Entro un paio di settimane si potrebbe arrivare all’esito definitivo- spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Rosalba Scorpo- stabilendo se sarà la Solco a proseguire il servizio o se, al contrario, subentrerà la “Amathea”. In questo modo l’asilo potrà rimanere operativo, senza alcuna interruzione”. Inizialmente era, invece, stata prospettata una soluzione differente, che prevedeva la necessità di trasferire i bambini che frequentano la struttura di via Regia Corte in un altro degli asili nido della città, a partire dal mese di marzo. Ipotesi respinta dai genitori dei piccoli, che hanno anche protestato davanti alla struttura per dire “no” a quello che sarebbe stato, secondo quanto fatto notare, un passaggio traumatico per i loro bambini, con la necessità di un nuovo inserimento e le conseguenze del caso. Il problema riguarda anche i lavoratori, in attesa di stipendio da dicembre e, quando previsto, degli assegni familiari e degli 80 euro del Governo. Anche questa situazione potrebbe essere sbloccata nel giro di qualche giorno. L’aspetto è stato affrontato nei giorni scorsi, ancora una volta, da Simona Princiotta e dal deputato nazionale, Pippo Zappulla nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede di “Articolo 1”, in via Raffaello. “L’asilo Baby Smile non può e non deve chiudere- hanno sottolineato Princiotta e Zappulla- La sentenza del Tar non ha mai intimato alcuna chiusura e risale al 4 dicembre scorso. Se il tribunale amministrativo avesse spinto il Comune in questa direzione, la struttura sarebbe stata chiusa il giorno successivo alla sentenza, non dopo tre mesi”.
Soddisfazione per la piega che la vicenda sta assumendo viene espressa da “Progetto Siracusa”,  che nei giorni scorsi aveva sottolineato, attraverso le parole di Ezechia Paolo Reale,  quanto inopportuno potesse essere decidere di spostare i bambini altrove. “Lo aveva spiegato lo psicologo e psicoterapeuta del reparto di Neuro Psichiatria Infantile di Siracusa, Salvatore Migliore, su nostra richiesta- ricorda Reale- facendo presente che qualunque spostamento di bambini in tenera età non può essere automatico ma va preparato non solo con l’informazione, piuttosto usando parole adatte a fare accettare il cambiamento, sondando le reazioni ed i sentimenti dei bambini che non possono essere spostati come pacchi” . Il direttivo di “Progetto Siracusa” invita l’assessore Scorpo,  “a tutela dei bambini e delle loro famiglie, a subordinare in futuro l’aspetto economico ai valori sociali più consoni al ruolo rivestito, evitando così decisioni tanto sbagliate da costringere il prefetto ad intervenire”.
 
 




Siracusa. "Consiglio comunale in diretta tv", Sorbello rilancia la richiesta

Sedute in diretta tv del consiglio comunale. Torna a chiederle in consigliere comunale Salvo Sorbello, “anche alla luce delle recenti polemiche, che dimostrano come sia opportuno che i cittadini possano disporre di un’informazione articolata e completa su quanto avviene al Vermexio”. Il consigliere di “Progetto Siracusa” ricorda che la “spesa sarebbe minima  e in ogni caso ampiamente giustificata dalla necessità di garantire la massima trasparenza e un accesso diretto dei cittadini alla vita del Comune”. La stessa diretta video che in passato, ricorda Sorbello, “era stata fortemente voluta dagli esponenti dell’attuale maggioranza”. Il consigliere di minoranza protesta, poi, per la mancata applicazione di una decisione adottata dall’assise cittadina lo scorso anno. “Si tratta della trasmissione delle sedute in streaming, via internet- fa presente Sorbello- Non è nemmeno possibile scaricare l’audio delle sedute dal sito internet del Comune, come si trattasse di successi musicali protetti da diritto d’autore- ironizza- Una città “smart- conclude Sorbello- dovrebbe dare ai cittadini la possibilità di formarsi opinioni corrette e consapevoli”.