L’annuncio del sindaco in Consiglio comunale: “Il ccr non si farà in via Lauricella”

Dopo Mazzarrona, anche il progetto per la realizzazione di un ccr alla Pizzuta torna in un cassetto. Lo ha comunicato questa mattina il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, durante il suo intervento in presentazione della proposta di bilancio, in Consiglio comunale. “L’area individuata in via Lauricella si è rivelata inadatta per ospitare un centro comunale di raccolta, chiusa all’interno di un nucleo densamente urbanizzato ed a pochi metri da un albergo e dalle abitazioni”, ha spiegato il primo cittadino. “Quando immaginiamo progetti nuovi per la città, lo facciamo per migliorare la vita dei cittadini e non per renderla più complicata”, ha aggiunto prima del vero e proprio annuncio: “Il ccr di via Lauricella non si farà”.
Una notizia accolta con sollievo dai residenti della Pizzuta che avevano dato vita ad un comitato spontaneo contrario alla realizzazione.
“I progetti presentati hanno tempistiche tali da non consentire agli uffici quegli approfondimenti che sarebbero stati necessari”, ha poi spiegato Italia. I tempi serrati imposti dal Pnrr – come nel caso dei ccr – non avrebbero permesso ai tecnici comunali una lucida analisi che tenesse anche conto anche delle condizioni di fatto dei luoghi scelti e la distanza dalle altre costruzioni presenti. “Siamo convinti dell’esigenza di disporre di nuovi ccr”, la sottolineatura che apre ad una probabile nuova fase progettuale. La prima soluzione allo studio sarebbe, ad esempio, lo spostamento del progetto di ccr da via Lauricella a via mons. Gozzo.




Ccr in via Lauricella, scoppia la protesta dei residenti anche alla Pizzuta

Dopo i residenti di Mazzarrona e Cassibile, scoppia la protesta dei residenti di via Lauricella contro la realizzazione del Centro Comunale di Raccolta previsto alla Pizzuta. La struttura sorgerebbe a sei metri dalle loro abitazioni e questa sarebbe solo una delle ragioni per cui i proprietari dicono “no” alla decisione dell’amministrazione comunale. Le motivazioni saranno approfondite durante un incontro pubblico convocato per mercoledì sera alle 19:30 all’Hotel Parco delle Fontane. Il comitato “No Ccr di via Lauricella” è coordinato da Giuseppe Pisasale e Danilo Intelisano, che annunciano la presenza, durante l’assemblea, a cui parteciperanno 250 famiglie, del legale a cui la vicenda è stata affidata. Il gruppo ha quindi intenzione di adire le vie legali e di segnalare alla Procura, all’Asp, ai Vigili del Fuoco e all’Arpa una serie di irregolarità che ritengono di aver riscontrato, a partire dalla presunta assenza di vie di fuga. Il Ccr sorgerebbe, inoltre, a soli 2 metri da un hotel a 4 stelle.La realizzazione di questo Ccrspiegano Pisasale e Intelisano- desta forti preoccupazioni tra residenti e operatori del settore turistico perché avrà un impatto significativo sulla qualità della vita e sul decoro urbano della zona. Riteniamo pertanto fondamentale-concludono i due coordinatori del comitato- la massima partecipazione, cruciale per dare voce ai cittadini e assicurare un dibattito pubblico su una scelta urbanistica che riteniamo inaccettabile”.




Carnevale di Palazzolo, un’altra grande serata con FMITALIA

Un’altra grande serata con la Disconight live tour di FMITALIA. La domenica di Carnevale di Palazzolo Acreide è stata una festa a ritmo di musica, gioia e divertimento con Mimmo Contestabile, la musica di Lino Bottaro e le voci di Chiara Figus e Ciccio Teodoro. Dopo mesi di preparazione, i festeggiamenti per il carnevale 2025 sono partiti il 27 febbraio, Giovedì Grasso, per concludersi martedì 4 marzo.
La giornata di domenica è iniziata con il raduno dei carri allegorici alle 10.30 in corso Vittorio Emanuele. Poi nel pomeriggio la partenza della sfilata per le vie del centro storico con i carri allegorici, le majorette di Palazzolo e tanto altro. Diverse le esibizioni pomeridiane in piazza del Popolo per poi concludere la serata con la festa di FMITALIA. L’ultimo grande appuntamento con FMITALIA sarà martedì sera ad Avola per continuare a ballare con la radio ufficiale del divertimento.




Petrolchimico siracusano, il “caso” depurazione su Report (Rai 3). IL VIDEO

La trasmissione d’inchiesta Report (Rai3) torna a mettere al centro delle sue attenzioni quanto accaduto nell’area industriale di Siracusa. Con il servizio di Manuele Bonaccorsi, il programma di Sigfrido Ranucci ha ripercorso – nella puntata in onda ieri sera – gli sviluppi dell’inchiesta sul depuratore Ias, sequestrato nel 2022 dalla magistratura ed al centro di uno scontro di competenze finito davanti alla Corte Costituzionale. Un ramo dell’inchiesta riguarda anche l’approfondimento dell’ipotesi secondo cui sarebbero state truccate alcune analisi sugli sversamenti in mare. In apertura, il noto episodio della pioggia oleosa.
Report ha indagato anche sulla proprietà dell’impianto, ceduto dai russi di Lukoil. E ha svelato, in collaborazione con Greenpeace, i presunti traffici di petrolio russo nelle acque internazionali davanti al petrolchimico aretuseo. Una sorta di flotta “fantasma” di Mosca, infatti, avrebbe scelto questa zona di Mediterraneo come hub per i trasferimenti di petrolio tra navi sanzionate e navi formalmente “pulite” verosimilmente per violare così le sanzioni internazionali. Così recita la nota che accompagna la nuova inchiesta di Report, destinata a sollevare nuove discussioni.

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Tornano le ringhiere mancanti in viale Paolo Orsi, erano state abbattute da incidenti

Finalmente tornano le ringhiere in viale Paolo Orsi, a Siracusa. Lavori questa mattina, per ripristinare i tratti “saltati” a causa di incidenti stradali avvenuti diversi anni addietro. Anche la Quarta Commissione Consiliare, a maggio dello scorso anno, aveva palesato la necessità di provvedere al ripristino delle ringhiere di delimitazione poste sui marciapiedi di viale Paolo Orsi. A presentare la vicenda in Commissione fu il consigliere comunale Andrea Buccheri. Nel suo intervento, mise in evidenza la situazione di pericolo potenziale causata dall’assenza delle ringhiere, in proporzionale aumento con l’avvio della stagione turistica. Una valutazione di rischio che ha trovato anche il riscontro immediato del consigliere Greco. Da qui la decisione della Commissione, all’unanimità, di inviare un sollecito agli uffici competenti, in modo da porre rimedio. Dieci mesi dopo, è arrivato il tempo delle riparazioni. Un risultato su cui ha pesato anche il positivo input dell’assessore Giuseppe Gibilisco.




Parcheggi e strisce blu ai privati, Merlino (M5S): “Fretta sospetta del Comune nel rinunciare a 4 mln”

“Con una fretta sospetta, il sindaco di Siracusa ha portato in Consiglio comunale un maxi emendamento al bilancio con all’interno l’esternalizzazione del servizio di sosta e parcheggi, a partire da quest’anno. Ennesimo gesto d’imperio e autoritario, calato senza confronto a conferma dello spregio verso il dialogo democratico, tratto che ormai contraddistingue la gestione Italia della cosa pubblica siracusana. Ma qui si aggiunge però anche una qual certa opacità, determinata dall’assenza di informazioni su natura e finalità della decisione di cui nessuno sembra sapere nulla”. Così la referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa, Cristina Merlino. Il riferimento è relativo al maxi-emendamento, approvato dalla maggioranza, con cui si prevede testualmente “l’affidamento della concessione del servizio di gestione sosta e parcheggi” con un importo dell’intervento pari a 20 milioni di euro- annualità 2025.
“Per quale motivo il Comune di Siracusa vuole rinunciare ad una delle poche voci in entrata in attivo, come quella del servizio di sosta e parcheggi? – si domanda la Merlino – Parliamo di quasi 4 milioni di euro, secondo il bilancio 2024. Perchè chiamare in causa i privati, dopo che per anni è stata demonizzata la gestione esternalizzata di strisce blu ed aree di sosta pubbliche? E perchè farlo dopo aver investito in questi anni ingenti risorse per il Talete, il Von Platen, il Mazzanti, Elorina che verrebbero ora graziosamente messi a disposizione dei privati? I privati, inoltre, non sono filantropi ma società che perseguono legittimamente il loro business e quindi chi o cosa garantirebbe i siracusani da nuovi aumenti? – continua – Senza fornire tutte queste spiegazioni, si lascia spazio ad ombre e sospetti. Specie al cospetto di un cambio di rotta così radicale sul tema della mobilità, tanto caro a questa amministrazione. La giunta Italia si spende, a parole, per incentivare la mobilità dolce e l’uso dei parcheggi pubblici, in favore di una maggiore intermodalità nei trasporti. Tutto questo, alla fine, per fare poi entrare i privati nella gestione? Da tredici anni la gestione di strisce blu e parcheggi pubblici è tornata in house, dopo l’esperienza privata con la ge.pa e non esattamente felice, sotto il profilo economico, per le casse pubbliche. A disporre la privatizzazione del servizio, in precedenza, furono le amministrazioni di centrodestra. E le politiche di destra, evidentemente, continuano ad aleggiare sulla giunta così generosa al punto da rinunciare ad un settore che fornisce quasi 4 milioni di euro all’anno”, conclude la referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa.




Avviato in Consiglio comunale l’esame del bilancio di previsione 2025-2027

È iniziata questa mattina in consiglio comunale, sotto la presidenza di Alessandro Di Mauro, la discussione sulla proposta di bilancio triennale 2025-27, esame che è stato sospeso alle 13,45 per riprendere alle 16.
Il dibattito è stato aperto dalla relazione del sindaco Francesco Italia, che ha evidenziato come da qualche anno ormai lo strumento finanziario venga redatto e approvato in considerevole anticipo rispetto al passato e prestando attenzione a una spesa oculata, ringraziando per questo i dirigenti dell’Amministrazione, gli uffici e l’assessore Pierpaolo Coppa.
Il bilancio triennale si avvarrà finalmente di 39 milioni di fondi Fua, somme che sono inserite nella programmazione europea 2021-27 ma che sono state rese disponibili dalla Regione solo alla fine del 2024. Da questo punto di vista, il sindaco ha parlato di ritardi causati “dal contesto” che, ha aggiunto, si stanno registrando anche nella spesa dei fondi del Pnrr. Poi ha parlato di miglioramenti – anche quantitativi – nella spesa sociale, per la mobilità sostenibile e nel trasporto pubblico locale. Ha quindi evidenziato gli 11 milioni investiti per la ristrutturazione dell’edilizia popolare, le somme spese per riqualificare i quartieri di Cassibile e Belvedere, l’imminente realizzazione dell’Archeoparco tra viale Scala Greca e viale Santa Panagia, respingendo di conseguenza la narrazione di investimenti che privilegiano prevalentemente Ortigia.
Infine, un passaggio ha riguardato una questione di attualità, annunciando che il centro comunale di raccolta di via Lauricella, motivo in questi giorni di proteste, non sarà più realizzato.
Al dibattito successivo hanno dato il loro contributo numerosi consiglieri. Paolo Romano ha rimarcato il ruolo residuale delle commissioni nella predisposizione del bilancio e i pochi interventi per i quartieri periferici; argomenti questi ultimi ribattuti dai consiglieri Casella ed Ortisi che hanno invece elencato le opere realizzate a Cassibile e Belvedere. Per Milazzo, l’Amministrazione ha dimostrato di non avere una visione complessiva della città con la quale non si è mai confrontata su temi importanti, dai Ccr alla sicurezza, alla mobilità; Scimonelli ha invocato uno spirito di collaborazione tra Consiglio ed Amministrazione in fase di approvazione dello strumento finanziario; per Zappulla il bilancio deve essere una sintesi delle varie posizioni presenti in Aula, rivendicando quindi un ruolo per le minoranze; concetto ribadito anche da Burti per il quale il maxi emendamento presentato dal sindaco di fatto stravolge il documento finanziario così come era stato predisposto; disagio per l’assenza di confronto è stata evidenziata anche da Cavallaro che ha richiamato al dialogo tra le forze politiche; Greco ha denunciato la mancanza di una visione politica e strategica di sviluppo della città, evidente nel crescente riscorso ai privati da parte dell’Amministrazione; De Simone ha parlato di un bilancio che penalizza le fasce deboli, dal sociale allo sport; Firenze ha posto l’accento sugli investimenti fatti in città e sulle ricadute nel settore turistico e nel suo indotto; Aloschi ha auspicato una maggiore collaborazione tra maggioranza e opposizione sulle scelte amministrative.
Nel dettaglio, così come spiegato nella nota illustrativa del ragioniere generale Carmelo Lorefice, la proposta di bilancio prevede entrate complessive per 187 milioni di euro. Le poste sono così suddivise: entrate tributarie 96 milioni (voci significative sono Imu per 30 milioni, Tari per 35 milioni, addizionale comunale Irpef per 9 milioni, imposta di soggiorno per 2,3 milioni, Fondi perequativi statali 16 milioni); le entrate da trasferimenti ammontano 34 milioni, dei quali 12 dallo Stato e 22 da altre amministrazioni; entrate extratributarie ammontano a 31milioni, delle quali 14 proventi dalla gestione dell’Ente, 11 dalle attività di controllo e repressione delle irregolarità, quale le infrazioni al codice della strada; entrate in conto capitale per finanziare gli investimenti cubano 25 milioni.
Per quanto concerne le spese, quelle correnti ammontano a 159 milioni: 31 per stipendi e contributi, 89 per acquisto di beni e servizi, 2 di Irap, 3 per trasferimenti, 1,2 per interessi, mentre il fondo crediti di dubbia esigibilità è 24 milioni e il fondo di riserva di 500mila; le spese per investimenti ammontano a 25 milioni, il rimborso mutui è pari a 3 milioni.
Nel bilancio è stata prevista, tra le spese, la quota del disavanzo di amministrazione pari a 683.782 euro derivante dal ri-accertamento straordinario dei residui dopo l’entrata in vigore della contabilità armonizzata per il 2015.
Subito dopo il dibattito d’aula è iniziato l’esame e il voto sugli emendamenti alla proposta di bilancio. Ne sono stati proposti in tutto 95, il più corposo dei quali porta la firma del sindaco Italia e nel quale sono stati postati anche i fondi Fua. Questo maxi-emendamento ammonta a 25,9 milioni per il 2025, a 15,2 per il 2026 e a 28,9 per il 2027.
Prima della pausa, il gruppo di gruppo di Fratelli d’Italia aveva trasformato in raccomandazione un emendamento volto a realizzare semafori a chiamata nei pressi delle rotatorie di viale Scala Greca, viale Santa Panagia e viale Teracati.




Beni culturali, a marzo altre due giornate gratuite nei musei siciliani

La Regione Siciliana a marzo offre altre due giornate di ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici dell’isola, che si aggiungono alla prima domenica del mese appena trascorsa. Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’accesso sarà gratuito per tutte le visitatrici, “un segnale di attenzione e valorizzazione del ruolo della donna nella società e nella cultura”.
Lunedì 10 marzo, in occasione della Giornata dei Beni Culturali Siciliani, tutti potranno visitare gratuitamente i siti culturali dell’Isola. Questa giornata è dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale, tragicamente scomparso nel disastro aereo avvenuto in Etiopia nel 2019.
«Con queste altre due giornate – dice l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato -, salgono a tre gli ingressi gratuiti nei luoghi della cultura della Sicilia nel mese di marzo, considerando anche la prima domenica del mese, il 2 marzo, già prevista come giornata di fruizione libera. Questa scelta conferma l’attenzione del governo Schifani non solo alla valorizzazione della cultura e alla conoscenza del nostro straordinario patrimonio storico e artistico, ma anche al sostegno delle famiglie e alla promozione dei luoghi di aggregazione, incentivando in particolare la partecipazione dei giovani».




Carnevale di Melilli, grande festa con la Disconight di FMITALIA. Stasera si balla a Palazzolo

Un sabato sera spumeggiante per il Carnevale di Melilli 2025. Una serata tra ritmo e divertimento con FMITALIA grazie alla presentazione di Mimmo contestabile, la musica di Lino Bottaro e le voci di Michael Arsì e Ciccio Teodoro.
A partire dalle 16:00 in piazza Umberto è stato un tripudio di colori, musica, divertimento e creatività. Nel cuore della Terrazza degli Iblei, infatti, si sono radunati i gruppi in maschera, che hanno sfilato fino in piazza San Sebastiano. La serata è esplosa con la coinvolgente Disconight di FMITALIA, radio ufficiale del divertimento. Continuano gli appuntamenti con FMITALIA che sarà presente questa sera a Palazzolo Acreide, dalle 22 in Piazza del Popolo, e martedì sera ad Avola per illuminare le piazze e far divertire con la sua grande musica.




Sbarcadero, la storia di una riqualificazione salvata in extremis dopo i conti sbagliati

Dei lavori di riqualificazione allo Sbarcadero si è parlato tanto in questa settimana, anche per via del video in computer grafica realizzato per illustrare come si presenterà una volta concluso l’intervento da 3,3 milioni di euro. Una cosa che forse non tutti sanno è che quella grande riqualificazione è stata ad un passo dal “saltare”. E non è un caso se questo è l’ultimo, in ordine cronologico, degli interventi di rigenerazione urbana ad essere avviato. Via Agatocle, via Piave, Tisia/Pitia, largo Gilippo e piazza Euripide sono tutti cantieri conclusi. Mancava all’appello, nel masterplan bando periferie, proprio lo Sbarcadero.
Era stato inserito nel 2020 in posizione utile per il finanziamento, ma ancora nel 2021 il Comune di Siracusa risultava “non pervenuto” al Ministero per la firma della relativa convenzione. Cosa era successo? Il progetto presentato da Palazzo Vermexio era “vecchio” di una decina d’anni ed il relativo computo metrico era stato stilato sul prezziario in vigore all’epoca della redazione. Nessuno aveva considerato la necessità di un adeguamento, dieci anni dopo. Non solo, nella richiesta di finanziamento presentata non era stata considerata l’iva. “Per farla breve, mancavano circa 800mila euro”, racconta oggi Paolo Ficara all’epoca parlamentare del Movimento 5 Stelle ed autore della scoperta. “Il ritardo nella firma della convenzione mi aveva insospettito. Ho cercato allora di capire, parlando con fonti ministeriali e con il Comune di Siracusa. Alla fine è emerso il dato: i conti erano stati fatti male e si rischiava il definanziamento”, rivela. I 2,5 milioni stanziato non copriva più l’intero intervento di riqualificazione dello Sbarcadero. Palazzo Vermexio era pronto a gettare la spugna “ma stressando il Ministero e stimolando gli uffici comunali sono riuscito a trovare una strada per salvare il finanziamento ed il progetto. Ci sono voluti mesi, ma alla fine è stato evitato che, tra conti sbagliati ed errori di valutazione, saltasse tutto. Il Ministero ha chiesto al Comune di Siracusa di rivedere il progetto originario in modo da rientrare nell’importo di spesa disponibile”, spiega l’ex parlamentare Ficara.
Se oggi si guarda con attenzione a quei lavori in corso, il merito è anche di queste poco note operazioni, condotte dietro le quinte ed a cui, oggi, è giusto riconoscere merito.