Ponte ciclopedonale, inaugurazione con corteo di bambini e performance canora

L’inaugurazione del nuovo ponte ciclopedonale di Ortigia, prevista per domani (1 marzo) alle 10.30, avverrà in un clima festoso dedicato alla famiglie, con una sfilata di bambini e una breve performance canora.
A tagliare il nastro, sulla sponda di via Eritrea, sarà il sindaco di Siracusa Francesco Italia ma ad attraversare il ponte sarà per primo un corteo dei bambini in bici con bolle di sapone e animatori. Inoltre, nel programma è prevista una breve esibizione del soprano Maria Cappellani e del baritono Gianni Giuga, accompagnati dal maestro Rosario Cicero.
Il collegamento, tra riva della Posta e riva Forte Gallo, è stato realizzato dalla siracusana Solesi su progetto dell’architetto Lorenzo Attolico; responsabile unico del procedimento è Emanuele Fortunato, a capo del servizio Mobilità sostenibile del Comune. La struttura è in acciaio e legno, lunga 42 metri, larga 5 e ha una portata massima di 30 tonnellate.
Sarà percorribile, nei due sensi di marcia, soltanto da pedoni, biciclette e monopattini ma in caso di calamità potrà essere utilizzata come via di fuga da Ortigia.




“Il Comune privatizza parcheggi e strisce blu”: il maxiemendamento fa scattare le polemiche

“Il Comune pronto a dare in mano ai privati tutti i parcheggi a pagamento della città, incluse le strisce blu”.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico grida allo scandalo dopo la presentazione, in consiglio comunale, di un maxi emendamento al Piano Triennale dei Servizi, subito approvato dalla maggioranza, con cui si prevede testualmente “l’affidamento della concessione del servizio di gestione sosta e parcheggi” con un importo dell’intervento pari a 20 milioni di euro- annualità 2025.
Che l’amministrazione comunale volesse affidare ad un privato la gestione di alcuni spazi era noto da mesi. Si trattava, nello specifico, del parcheggio Mazzanti, non ancora in funzione. La ragione era stata illustrata dal sindaco, Francesco Italia ed era legata alla necessità di garantirne l’integrità del parcheggio, oggetto in passato anche di atti vandalici.
“Fin qui nulla da ridire- osserva Angelo Greco- ma ieri è arrivato in aula, all’improvviso, questo maxi emendamento del sindaco di cui nessuno aveva avuto notizia, che nessuno aveva potuto visionare prima, datato 26 febbraio, quindi appena il giorno prima. Di gran corsa la maggioranza si è affrettata ad approvarlo, con nostro enorme stupore”. Greco spiega quali saranno le conseguenze di questo “via libera”. “Significa che le Strisce Blu a pagamento e tutti i parcheggi della città saranno a gestione privata. Al Comune verranno,pertanto, meno importarti introiti che potrebbero essere utilizzati per garantire servizi. Una sorpresa davvero amare- prosegue l’esponente del Pd- E’ una decisione che ci vede assolutamente contrari. In passato abbiamo già vissuto l’esperienza della gestione privata dei parcheggi pubblici e non è stata positiva. Non esiste nemmeno una necessità che motivi questa impostazione”. Poi Greco puntualizza un ultimo aspetto. “La privatizzazione dei parcheggi e delle aree di sosta non possono essere la risposta alla mancanza di controlli- conclude- Quest’amministrazione comunale sta davvero privatizzando e alienando tutti i beni della città”.
Il maxi-emendamento sulla gestione privata dei parcheggi è motivo di rammarico anche per “Fratelli d’Italia”. “Basta guardare il maxi emendamento- sostengono Paolo Romano e Paolo Cavallaro- per comprendere in quale considerazione il sindaco Francesco Italia tenga in considerazione il consiglio comunale. Ogni proposta, prima di essere votata, dovrebbe passare attraverso il parere della commissione competente. In questo caso, dopo avere mandato in commissione un piano triennale per quasi 95 milioni di euro, il primo cittadino, in gran fretta, solo ieri, ha presentato un maxi emendamento infilandoci dentro l’esternalizzazione del servizio di sosta e parcheggi per 20 milioni di euro a partire da quest’anno. Abbiamo provato a capire qualcosa, interrogando il dirigente presente, apprendendo la possibilità che ogni successiva scelta sulla tipologia del servizio sarà fatta dalla giunta comunale”. Il timore espresso dall’opposizione è che tutto questo possa comportare anche un costo più alto del biglietto per la sosta, tale da farvi rientrare “il legittimo lucro dei privati affidatari, con danni indiretti per i commercianti”. FdI parla infine di “metodo arrogante, basato sulla prevalenza dei numeri in aula”.




Buche stradali, piano B del Comune: 2 squadre per 5 giorni in ogni quartiere a rotazione

Due squadre per la riparazione delle buche stradali saranno operative per cinque giorni in ogni quartiere della città, a rotazione, e interverranno secondo un elenco di priorità fornite volta per volta dai delegati di quartiere.
Questa l’intesa raggiunta questa mattina, al termine di una riunione tra l’assessore Enzo Pantano e i delegati di quartiere, convocata allo scopo di individuare una soluzione ad un problema sempre più sentito, motivo di lamentele da parte dei cittadini e strettamente connesso alla sicurezza stradale. Le buche segnalate in tutto il territorio sono numerose ed il lavoro della ditta non risulta, fino ad oggi, sufficiente.
Con la soluzione studiata l’andazzo dovrebbe essere ribaltato. “L’accordo raggiunto oggi può davvero funzionare- commenta Pantano- Abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere direttamente i delegati di quartiere, che conoscono bene il territorio di competenza e possono fornire le indicazioni giuste alla ditta. Con due squadre in un solo quartiere per cinque giorni- prosegue- si dovrebbe poter avere un risultato anche percepibile dai cittadini”. Si dovrebbe iniziare la prossima settimana. Questo l’ordine degli interventi: Cassibile, Contrade Marine, Neapolis,
Ortigia,Epipoli,Tiche,Grottasanta,Borgata-S.Lucia,Belvedere,Acradina.
La ditta incaricata percepisce per ogni intervento operato circa 80 euro. Il sistema a caldo, con asfalto binder, dovrebbe garantire, secondo quanto assicurato, una maggiore tenuta del rattoppo ed una più lunga durata.




Consiglio comunale, approvati tutti gli atti propedeutici al bilancio

Al termine di una doppia seduta consiliare iniziata mercoledì, nella tarda serata di ieri il Consiglio comunale ha approvato anche il “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari”. Si tratta dell’ultimo dei cinque atti propedeutici al Bilancio di previsione, la cui seduta comincerà lunedì 3 marzo alle 10.
Il “Piano”, composto da una quarantina di voci, è stato illustrato all’Aula dall’assessore al Patrimonio Salvatore Consiglio che ha ne spiegato le logiche. “Da un lato- ha detto tra l’altro Consiglio- si intendono alienare beni ritenuti non più strategici e che risultano particolarmente onerosi per la loro gestione. Dall’altro si vogliono valorizzare quelli che rientrano in una condivisione progettuale con tutti di Assessorati”.
Gli stabili messi in vendita hanno un valore indicativo di mercato che ammonta a circa 7 milioni di euro. I più importanti sono la Biblioteca comunale di via dei Santi Coronati stimata 2 milioni 250 mila euro e l’ex ospedale e monastero delle Cinque Piaghe (esclusa la Galleria Montevergini) stimato poco meno di 2 milioni e 600mila euro. Gli altri immobili, tutti non utilizzati, sono un basso adiacente alla Biblioteca, l’ex Scuola rurale di via Avola, l’immobile di via Aracoeli-ex asilo e chiesa Clarisse, due immobili in via Zummo, un terreno “Ex batteria lido Armenia”. Per l’ex Biblioteca comunale S.Pietro, a seguito di un emendamento di più consiglieri letto in aula dal presidente Di Mauro, se ne subordina l’alienabilità ad un provvedimento dispositivo in tal senso della Soprintendenza.
A seguito dell’approvazione di due emendamenti, l’Aula ha inserito nella voce “Alienazioni” altrettanti immobili: l’emendamento a firma Cavarra ed Imbrò inserisce un terreno di via Luigi Foti, il cui diritto di superficie risulta già dato in concessione per 99 anni; quello a firma Scimonelli inserisce un immobile sito in viale S.Panagia 34.
Nella lista degli immobili da valorizzare inseriti nella proposta ci sono alcuni tra quelli di maggiore pregio del patrimonio comunale: Mercato ittico e Antico Mercato, Villa Reimann, ex liceo classico di via Gargallo, ex convento del Ritiro, ex chiesa dei Cavalieri di Malta, Galleria Montevergini, Palazzo Montalto Pupillo, Palazzo Impellizzeri, Latomie dei Cappuccini. Ancora i campi da tennis della Cittadella dello sport e di viale Santa Panagia, villa Formosa, i campi di calcio di via Pachino e di Cassibile, l’impianto sportivo di Belvedere, la piscina grande e quella piccola della Cittadella e l’impianto sportivo di via Lazio, la pista piana di pattinaggio.
Nel Piano inseriti anche il “presidio di legalità” di via Algeri, l’ex ospizio Madonna delle Grazie, Villa Ortisi, l’ex ufficio casa ed agricoltura, porzione dell’ex Tribunale in Ortigia, Villa Incorvaia, Casina Minniti, piano terra dell’ex convento del Ritiro, la palestra ex Chindemi, i locali bar della Cittadella, due beni confiscati in via Grottasanta e via delle Fornaci, un locale in via Vermexio.
Il locale bar del nuovo Palazzo di giustizia, a seguito di un emendamento presentato da diversi consiglieri ed illustrato da Firenze, è stato eliminato dal Piano C. Un emendamento tecnico di Buccheri ha poi portato allo scorporo di due immobili, i campi tennis di viale S.Panagia e villa Formosa Plutzgummer.
Non si è fatto attendere il disappunto del gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa sull’approvazione di tutti gli atti propedeutici al bilancio. “Nelle giornate di mercoledì e giovedì l’aula ha discusso tutte le proposte funzionali al bilancio: la maggioranza ha votato tutto acriticamente, forte delle dichiarazioni dell’amministrazione attiva, mostrando chiaramente la loro idea di città e una visione distorta del presente e futuro, il Partito Democratico no. Atti su atti funzionali a proseguire un’attività amministrativa approssimativa e scadente, durante una discussione scandita a colpi di maxi emendamenti votati a maggioranza. Un’amministrazione pronta a privatizzare i parcheggi, convinta a vendere la sede dell’attuale biblioteca comunale e l’ex biblioteca S. Pietro, velocissima a votare a favore dell’ascensore alla villetta Aretusa, certissima nell’adeguare gli oneri su nuove costruzioni e ristrutturazioni al massimo possibile senza battere ciglio. Le domande delle opposizioni non hanno trovato risposta, le sollecitazioni ad approfondire i singoli temi e le singole questioni sono state strozzate”.




Che succede in via Catania? Si “abbassa” un pezzo di strada. E ora anche il marciapiede

Sono decine le segnalazioni allarmate da parte di automobilisti di passaggio. A preoccupare è quell’evidente avvallamento su via Catania, a Siracusa. Sulla parte destra della piccola strada che collega corso Gelone con piazzale Marconi, si nota facilmente quell’incavo sospetto. Anche il marciapiedi inizia a mostrare i segni di una sorta di implosione, come se sotto la sede stradale vi fosse il vuoto. Il rischio è che possa aprirsi una voragine come accaduto, negli ultimi anni e per motivi differenti, sul lungomare di Levante prima e nel sistema di rotonde Necropoli del Fusco-viale Paolo Orsi poche settimane addietro. Anche alla luce di questo ultimo precedente, necessario un intervento di controllo e verifica delle condizioni del sottosuolo.




Olympieion di Siracusa, conclusi i lavori di messa in sicurezza

Si sono conclusi i lavori di restauro e messa in sicurezza dell’ Olympieion di Siracusa, uno dei più antichi templi della città, dedicato a Zeus. L’intervento, avviato a maggio 2024, ha permesso di consolidare e proteggere le colonne superstiti e le strutture ancora visibili, restituendo al sito maggiore stabilità e leggibilità.
Le operazione hanno incluso: la pulizia della vegetazione infestante, il rilievo digitale dell’area con laser scanner 3D e fotogrammetria e il consolidamento della pietra, reso necessario dall’azione del tempo e dagli eventi atmosferici. Particolare attenzione è stata dedicata alla colonna sud, già restaurata negli anni ’30, la cui armatura metallica è stata analizzata e preservata.
“Grazie a questo intervento, l’Olympieion torna a raccontare la sua storia millenaria in tutta la sua imponenza”, scrive il Parco archeologico di Siracusa sui canali social.




“Vincere con la Ricerca”, la lotteria di Airc per sostenere la ricerca sul cancro

Torna anche questa la storica lotteria Airc provinciale di Siracusa: “Vincere con la Ricerca”, iniziativa di raccolta fondi giunta alla venticinquesima edizione. Un appuntamento di sensibilizzazione, per contribuire al mantenimento di progetti innovativi per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
Sono 17 i premi messi in palio, grazie alla generosità di diversi partner privati locali: voucher viaggio da 3.000 euro, un moderno tv 4k 50 pollici e ancora capi di abbigliamento ed accessori di noti marchi. Estrazione finale il 7 marzo, biglietti in vendita al costo di 2,50.
La lotteria “Vincere con la Ricerca” è uno degli appuntamenti del sessantesimo anniversario di Fondazione Airc. Un’iniziativa cresciuta grazie al costante impegno della consigliera provinciale di Siracusa, Nella Giallongo, che contribuisce concretamente a portare nuova energia alla ricerca indipendente sul cancro.
Airc quest’anno ha investito oltre 141 milioni di euro per sostenere 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti, 8 programmi speciali, e per lo sviluppo di IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione e centro di eccellenza internazionale. In Sicilia, in particolare, sono stati destinati oltre 580.000 euro per 6 progetti di ricerca e una borsa di studio.
I biglietti della Lotteria provinciale di Siracusa sono disponibili fino ad esaurimento, per informazioni sui punti di distribuzione contattare il Comitato Sicilia Fondazione AIRC (telefono 091.6110340 o scrivendo un’e-mail a com.sicilia@airc.it).




Eni Versalis, schiarita su Priolo. “Piena tutela dell’occupazione e continuità produttiva”

Eni ha confermato i piani di investimento e rilancio degli impianti Versalis – anche Priolo e Ragusa – attraverso lo sviluppo dei nuovi progetti da 2 miliardi di euro (900mila solo a Priolo, ndr). E nel corso di un confronto con Femca Cisl e Uiltec Uil diventano esplicite le garanzie occupazionali, in previsione della fermata del cracking. “Lo stop è necessario al fine di ridurre le ingenti e costanti perdite causate da una crisi strutturale e irreversibile del settore a livello europeo e consentire lo sviluppo dei nuovi progetti”, ha riferito un portavoce di Eni.
Sono definitivi “significativi” i passi avanti anche dai rappresentanti sindacali. “A Priolo, il piano industriale assicura la continuità delle lavorazioni attraverso l’importazione di materie prime, evitando interruzioni della produzione e rafforzando la competitività del sito”, spiega Sandro Tripoli della Femca Cisl. “Il piano industriale presentato da Versalis assicura la piena tutela dell’occupazione diretta e dell’indotto, la continuità produttiva dei siti e il massimo coinvolgimento dei lavoratori nelle nuove attività. La Femca Cisl ha inoltre ottenuto l’impegno dell’azienda ad avviare un confronto su Premio Presenza e organici, a sottoscrivere un protocollo con istituzioni e stakeholder per garantire trasparenza e monitoraggio sugli investimenti e a garantire percorsi di formazione e riqualificazione per tutti i lavoratori coinvolti”. Quanto al futuro prossimo, “verranno realizzati due investimenti strategici con la costruzione di una bioraffineria da 500 KT/anno per la produzione di biocarburanti di nuova generazione e di un impianto di riciclo chimico delle plastiche con tecnologia HOOP che posizionerà il sito tra i più innovativi del settore generando un impatto positivo sull’intera filiera e garantendo occupazione stabile”. Anche il sito di Ragusa sarà al centro della trasformazione industriale, con la creazione di un agri-hub per la raccolta di oli destinati alle bioraffinerie di Priolo e Gela, un centro avanzato per il riciclo delle plastiche, un polo di formazione per la manutenzione e la sicurezza e un acceleratore per start-up nel settore chimico. “Questa evoluzione permetterà di valorizzare le competenze professionali dei lavoratori garantendo stabilità occupazionale e nuove opportunità di crescita”, aggiunge ancora Tripoli.
Soddisfatta anche la Uiltec Sicilia, rappresentata all’incontro dal segretario Andrea Bottaro. “La firma del verbale di incontro per la riconversione dei siti di Priolo, Ragusa e Brindisi rappresenta un passo fondamentale per superare la fase di stallo che finora ha impedito un’analisi approfondita dei progetti. È essenziale comprendere la reale funzionalità e prospettiva del piano di riconversione. Auspichiamo che si giunga al più presto alla firma di un protocollo con il governo, così da ottenere garanzie occupazionali e certezze sui tempi, in particolare per quanto riguarda la fase autorizzativa. Solo successivamente – prosegue – sarà possibile approfondire gli impatti a livello locale, valutando le conseguenze sulle produzioni connesse al sito di Priolo e assicurando la tutela dell’occupazione nell’indotto dei due siti siciliani”.
Per la Uiltec è indispensabile lavorare a un progetto di riconversione sostenibile, “poichè la produzione di etilene e polietilene in Italia non garantisce più la sostenibilità economica e, di conseguenza, la stabilità occupazionale. Si tratta di un processo delicato, che richiede attenzione e responsabilità da parte di tutti. Vigileremo affinché non si verifichino speculazioni ai danni dei lavoratori, sia diretti che dell’indotto”.
Non ha sottoscritto il verbale la Cgil, in posizione fortemente critica verso il piano Eni e la dismissione della chimica di base in Italia.




Ponte ciclopedonale di Ortigia, sabato inaugurazione ed apertura

Sabato 1 marzo, alle 10.30, sarà inaugurato ed aperto al pubblico il ponte ciclopedonale di Ortigia. Realizzato in acciaio con rifiniture in legno, il ponte è lungo 42 metri e largo 5. “Un altro tassello di quel sistema di mobilità dolce che serve a rendere più sano e sostenibile il traffico cittadino”, dice il sindaco Francesco Italia che presenzierà alla cerimonia di inaugurazione.
Cantiere aperto a giugno 2024, poi oltre un mese di stop a settembre a causa dell’expo collegato al G7 Agricoltura di Siracusa. I lavori dovevano concludersi in sei mesi (dicembre 2024, ndr), poi emerse – anche per via di alcune variazioni al progetto originale – la necessità di una proroga, con nuova scadenza fissata a febbraio 2025. In questo lasso di tempo supplementare, rifinite e posate la nuova pavimentazione ed i nuovi bordi parapetto. Inizialmente, era stata prevista una pavimentazione in grigliato, molto industriale, sostituita adesso da un tappetto in materiale composito di legno e resine epossidiche. Una scelta che dovrebbe assicurare, secondo la società che ha curato la costruzione, una resa pienamente carrabile per le bici oltre che un bell’effetto estetico.
Per quel che riguarda i bordi parapetto, alla fine sono stati scelti elementi paesaggisticamente a tono con l’armonia del ponte e con l’ambiente circostante. Il progetto originale, anche in questo caso, prevedeva parapetti in grigliato.




Latomia batte Ccr, salta il progetto: niente centro di raccolta alla Mazzarrona

La notizia è che il centro comunale di raccolta di Mazzarrona non si farà. Più che la protesta dei residenti, è stato il parere della Soprintendenza a bloccare il progetto. Dopo il preavviso dei giorni scorsi, ricevute le controdeduzioni di Palazzo Vermexio, gli uffici della sezione archeologica dell’ente che tutela i beni culturali hanno confermato il loro parere negativo. “Durante l’esecuzione dei saggi archeologici preventivi si ha avuto modo di constatare che tutto il lotto è interessato dalla presenza di latomie a cielo aperto riferibili all’estrazione dei blocchi per la realizzazione delle mura dionigiane e pertanto suscettibili di essere sottoposte a tutela”, si legge nel parere della Soprintendenza. Valutazione finale: “progetto non assentibile”. A meno che non lo si sposti altrove (“Questa Sezione potrà prendere in esame un progetto delocalizzato in altra area”). Una simile linea oggi avrebbe probabilmente a bocciare persino la realizzazione di viale Santa Panagia, del Palazzo di Giustizia e di quell’ampia area urbanizzata in mezzo alla necropoli greca. Spirito dei tempi, si usa dire.
Essendo un intervento finanziato con fondi Pnrr (circa 700mila euro, ndr) e quindi soggetto a scadenze temporali precise, non è più immaginabile oggi una riprogettazione altrove con annessi tutti i saggi e gli studi preventivi. Il rischio sarebbe quello di avviare un cantiere per poi ritrovarsi con l’intervento definanziato. Quale sarebbe il male minore? Rinunciare all’intervento prima ancora di avviarlo, per non rimetterci anche soldi pubblici. E probabilmente questa sarà la scelta di Palazzo Vermexio: definanziare il ccr di Mazzarona per dedicarsi agli altri due, sempre finanziati con il Pnrr, da realizzarsi alla Pizzuta e ad Epipoli. A meno di altre sorprese…