CCR Cassibile, domenica la protesta in via Rinaldi: “Noi esasperati, trattati come cavie”

Dopo il corteo contro la realizzazione del CCR, centro comunale di raccolta, della Mazzarrona, la protesta dei residenti si sposta a Cassibile. “Il comitato No Ccr via Luciano Rinaldi” ha organizzato un sit-in per domenica mattina, alle 11:00, con appuntamento davanti alla struttura che confina con un complesso di abitazioni, motivo di profondo rammarico ed alta preoccupazione per i residenti e per quanti si stanno unendo alla loro “battaglia” per impedire l’avvio della struttura di conferimento dei rifiuti differenziati. Il comitato invita tutti i cittadini, anche residenti altrove, ad unirsi al gruppo che domenica mattina esprimerà il proprio dissenso. “I cittadini di Cassibile- fa notare il comitato- sono stati usati più volte come “cavie” nelle fasi sperimentali. E’ accaduto con la raccolta differenziata “porta a porta” e nuovamente con la sperimentazione della tariffa puntuale. Sempre a Cassibile è partita, inoltre, la fase sperimentare della nuova illuminazione a led. Adesso- il tono si alza- siamo i primi a sperimentare un centro comunale di raccolta rifiuti attaccato alle abitazioni. Se oggi il CCR lo aprono vicino casa mia- lo slogan del comitato- domani lo apriranno vicino casa tua”.
Maurizio è uno dei residenti del complesso di villette a schiera a ridosso del nuovo CCR. Il suo muro di cinta confina con la struttura che dovrebbe essere attiva tra qualche settimana. “Abbiamo acquistato le nostre case prima che si elaborasse il progetto del CCR. Il nostro progetto è infatti precedente- ci spiega- Pensavamo addirittura che a ridosso delle nostre case dovesse sorgere un bellissimo parco gioco per bambini. Che beffa! Abbiamo acquistato le nostre abitazioni con tanti sacrifici, lavorando a più non posso per poter realizzare un sogno. Oggi ci ritroviamo con una situazione assurda e non perché non abbiamo mosso un dito prima. Lo abbiamo fatto ma ci siamo affidati alle persone sbagliate, che ci hanno detto che avrebbero agito e perorato la nostra causa, senza che in realtà sia mai stato fatto nulla. Per questo ci siamo ridotti a questo punto- continua il residente- Non siamo abituati a questo tipo di attenzione mediatica. Per noi è una bomba, siamo esasperati e nessuno dall’amministrazione comunale sta mostrando il benché minimo interesse per il nostro enorme problema. Fanno spallucce, dicono che se vogliamo possiamo rivolgerci alla giustizia amministrativa. Nessuno mostra nemmeno un minimo di empatia. A loro non importa. Abitano in un altro posto”.




“Uniti per la Giustizia, difendiamola insieme”: lo sciopero dei magistrati contro la riforma

Anche Siracusa sta partecipando alla giornata di sciopero nazionale proclamato dall’Anm contro la riforma della Giustizia varata dal governo. Alle 11 ed alle 15, nell’atrio del Palazzo di Giustizia di viale Santa Panagia, i magistrati risponderanno alle domande dei cittadini sulla protesta e sulla legge per la separazione delle carriere. “In difesa della Costituzione. La riforma della Magistratura, i pericoli per la Giustizia”, si legge in un manifesto affisso all’interno del Palazzo di Giustizia. La riforma divide la Magistratura in due ordini separati e toglie al Consiglio Superiore della Magistratura il controllo sulle sanzioni disciplinari. Secondo i magistrati la riforma “avrà l’effetto di indebolire la Magistratura, quale principale organo di controllo della legalità e di garanzia per i cittadini”.
“Uniti per la Giustizia, difendiamola insieme” è il titolo della protesta. Il presidente della sottosezione dell’Anm Siracusa Marco Dragonetti, ai microfoni di SiracusaOggi.it, ha illustrato i motivi della mobilitazione.




Pedofilia online, da Avola la battaglia senza confine di Meter. “Serve impegno costante”

Da Avola, prosegue la battaglia senza confini di Meter contro pedofilia e pedopornografia online. “Non possiamo restare indifferenti. L’aumento di neonati tra le vittime dimostra che la pedocriminalità sta raggiungendo livelli di brutalità inimmaginabili”, spiega don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente Meter, durante la presentazione del Report 2024. “La crescita di abusi sessuali e il traffico di materiale pedopornografico è un problema globale che richiede azioni concrete. Meter continuerà a denunciare, sensibilizzare e collaborare con le autorità per fermare la pedocriminalità e proteggere l’infanzia”, assicura.
Purtroppo la pedofilia online gode di ottima salute e continua a prosperare, mentre si dibatte di privacy e minori. Oltre 2 milioni di video (+220% sul 2023), quasi due milioni di foto e 410 gruppi segnalati sui social network sono la punta dell’iceberg dell’attività dell’associazione Meter. “Se questi sono i dati a cui noi abbiamo avuto accesso per denunciare, le app criptate sono diventate lo strumento per eccellenza dei pedofili: una di queste è Signal che con la crittografia garantisce una sicurezza quasi a prova di bomba. Solo nel 2024 abbiamo individuato 336 gruppi su Signal, 13 di questi sotto il fenomeno ‘Pedomama’. E, cosa più ributtante, ci sono neonati abusati subito dopo la nascita”, rivelano i responsabili dell’associazione attivi nella sede di Avola.
Nuovo e Vecchio Continente restano i principali centri di diffusione di materiale pedopornografico online. Nel Report Meter 2024 sono stati individuati 4.977 link ospitati su server americani e 1.475 su server europei, confermando il predominio dei continenti più ricchi e tecnologicamente avanzati che si rivelano essere i principali “padroni del web”.
Nel 2024 il Centro Ascolto Meter ha seguito 490 casi, con una predominanza di situazioni di rischio online e abusi sessuali sui minori. Su 365 casi relativi ai rischi online, 350 riguardano dipendenze, mentre gli abusi su minori continuano a rappresentare una piaga sociale, con 38 casi seguiti durante l’anno. Quindici vittime hanno subito abusi sessuali recenti e nove casi riguardano abusi avvenuti nel passato, tra cui abusi sessuali da parte di sacerdoti. A dimostrazione che i traumi subiti possono avere conseguenze a lungo termine sulla vita delle vittime.




Marciapiedi a Scala Greca ed Epipoli: “Si al completamento, lavori nel 2026”

I marciapiedi di viale Scala Greca e di viale Epipoli saranno completati. La metà del viale a nord di Siracusa che è rimasto privo dei marciapiedi, dopo la realizzazione della prima tranche, dovrebbe essere oggetto di tali interventi nel medio termine, almeno nelle intenzioni. Stessa sorte dovrebbe toccare alla via di collegamento con Villaggio Miano. Entrambe le opere pubbliche, infatti, sono state inserite nella proposta del nuovo Piano Triennale delle Opere Pubbliche, l’elenco degli interventi che l’amministrazione comunale intende attuare, suddivisi per annualità, con l’approvazione di un emendamento a firma di Paolo Romano e Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia. L’inserimento, in realtà, non significa necessariamente che l’intenzione sarà concretizzata. Spesso, al contrario, i Piani Triennali delle Opere Pubbliche si traducono in “libri dei sogni” in cui scrivere cosa si dovrebbe fare, senza che poi tutto questo avvenga, per svariate ragioni, di solito principalmente di natura finanziaria, legate, cioè, al reperimento dei fondi necessari.Non dovrebbe essere questo il caso. L’inserimento del completamento dei marciapiedi di Scala Greca e Viale Epipoli nel nuovo Piano Triennale, tuttavia, è motivo di soddisfazione per Cavallaro, che ricorda l’impegno di FdI su questo tema anche attraverso la presentazione, nei mesi scorsi, di specifiche mozioni. Secondo l’emendamento approvato, i lavori dovrebbero essere realizzati nel 2026 per un importo di circa 200 mila euro, probabilmente con fondi regionali. “A gennaio dell’anno scorso -ricorda Cavallaro- avevo presentato due mozioni, approvate dal consiglio comunale, che quindi hanno impegnato l’amministrazione a realizzare le due opere. E’ importante -ribadisce il consigliere di Fratelli d’Italia- che l’amministrazione abbia recepito questa volontà espressa dall’assise cittadina. Mi auguro -conclude- che si cominci a lavorare fin da subito”




Consiglio comunale, approvati i primi di cinque “atti propedeutici” al bilancio

Approvate ieri sera dal consiglio comunale le proposte di “Aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e costo di costruzione 2024 secondo gli indici Istat” e quella sulla “Verifica delle aree e dei fabbricati da alienare o cedere per il 2025”. Si tratta dei primi di cinque atti propedeutici al bilancio di previsione 2025-27, che arriverà in aula la prossima settimana, ai quali la conferenza dei capigruppo ha deciso di dedicare due adunanze (la seconda si terrà domani alle 16).
La seduta, presieduta da Alessandro Di Mauro, però è iniziata con un minuto di raccoglimento, chiesto da Paolo Romano, per commemorare i morti del bombardamento sulla città avvenuto il 27 febbraio del ‘43. All’avvenimento, nel 2010, il consiglio comunale decise di dedicare una giornata del ricordo chiamata “Siracusa non dimentica”.
Nel merito dei punti all’ordine del giorno, la proposta sugli oneri di urbanizzazione è stata illustrata dall’assessore all’Urbanistica, Salvatore Consiglio, e dal dirigente Marcello Dimartino. Gli oneri, è stato detto, non vengono adeguati dal 2016 e l’aumento previsto è del 23,40 per cento per le costruzioni industriali e del 20,50 per quelle residenziali. L’assessore e il dirigente hanno inoltre presentato un emendamento, poi approvato dall’aula, che interviene su due punti: il primo, riprendendo una sentenza del Corte dei conti Molise, prevede che l’aggiornamento debba avvenire ogni anno (e non più ogni 5); il secondo cancella la scontistica sulla bioedilizia, visto che tale tecnica costruttiva è ormai obbligatoria.
Il dibattito è stato animato dagli interventi di Paolo Romano, Burti, Cavallaro Milazzo, Firenze, De Simone, Vaccaro, Bonafede, Garro e Greco.
Il provvedimento è passato con 18 voti favorevoli e 12 contrari; stesso risultato anche sull’immediata esecutività della delibero.
Il Consiglio ha successivamente approvato la delibera avente ad oggetto la “Verifica delle aree e dei fabbricati da alienare o cedere per il 2025”. Con esso si verificano la quantità e la qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza economica e popolare; alle attività produttive e terziarie, che potranno essere cedute in diritto di superficie, stabilendo il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato.
La delibera, votata senza dibattito, è passata con 16 sì e 12 no. L’immediata esecutività è stata approvata con 17 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astensioni.




L’arbitro siracusano Antonio Carpinteri a Cipro per partecipare a un torneo internazionale

La sezione AIA di Siracusa torna ad essere protagonista in campo internazionale con Antonio Carpinteri. Grazie al “Progetto Erasmus”, infatti, la Sezione AIA di Siracusa “Concetto Lo Bello” potrà vantare la partecipazione di un proprio associato a un Torneo internazionale riservato agli arbitri appartenenti all’organo tecnico regionale. L’arbitro Antonio Carpinteri, in forza al Comitato regionale arbitri Sicilia, insieme ad altri tre giovani fischietti, parteciperà alla ‘Elite Neon Cup Cyprus’ che si terrà ad Ayia Napa, a Cipro, dal 28 febbraio al 2 marzo.
“Una scelta fortemente voluta sia da me sia dall’intero consiglio direttivo – dichiara il nuovo presidente AIA Alessio Boscarino – dettata dai requisiti di Carpinteri sia per i risultati conseguiti sia per la padronanza della lingua inglese. Abbiamo puntato molto su di lui che è stato successivamente scelto, dopo la proposta, dalla commissione preposta”. “Carpinteri – sottolinea Boscarino – proviene da un doppio tesseramento in quanto fino allo scorso anno ricopriva il doppio ruolo sia di arbitro sia di calciatore. Da questo anno ha scelto di intraprendere solo la strada dell’arbitraggio portando a casa degli ottimi risultati tecnici”.
“Non posso che esprimere massima soddisfazione – dichiara Alessio Boscarino – a nome di tutta l’associazione per una sempre maggiore crescita che servirà sia ad Antonio sia a tutti gli associati che vorranno richiedere di partecipare agli Erasmus”.
Ma il presidente Boscarino, come aveva promesso, non si ferma: “Il corso arbitri appena concluso ha visto diventare direttori di gara ben diciassette giovani (cinque dei quali provenienti da doppio tesseramento). Non potevo che sperare in un inizio come questo con l’obiettivo di incentivare sempre di più la voglia di fare sport portando in ogni contesto le regole”.




Si rinnova il gemellaggio tra Siracusa e Alessandria attraverso Confcommercio

Rinnovato il gemellaggio tra Siracusa e Alessandria, per la promozione di scambi culturali ed enogastronomici con Confcommercio. Un’alleanza che era stata avviata alcuni anni fa. Il rafforzamento della collaborazione è stata oggetto di un incontro che si è tenuto ieri mattina tra il sindaco Francesco Italia ed il collega di Alessandria, Giorgio Abonante, insieme alle delegazioni delle rispettive associazioni locali di Confcommercio composte dal Presidente di Siracusa Francesco Diana e dalla Direttrice Virginia Zaccaria e dalla Direttrice Provinciale di Alessandria Alice Pedrazzi e dal Direttore dei territori alessandrini Francesco Alfieri. Il gemellaggio è stato avviato per la prima volta nel 2016. Durante la riunione, i Sindaci hanno discusso delle opportunità offerte da questo legame, sottolineando l’importanza di eventi come il “Laboratorio Urbano di Aperto per Cultura”, che hanno già dimostrato di essere un ponte tra le comunità e le tradizioni locali.
Le due città sono pronte a progettare un programma ricco di eventi e scambi, con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione e attrarre visitatori, rinnovando così un dialogo culturale che si auspica duraturo e fruttuoso; un’impronta per il turismo e l’economia locale.
“Il gemellaggio tra Siracusa e Alessandria è un legame che va oltre la geografia, un’opportunità per condividere esperienze e culture” sostiene il Presidente Diana. “Siamo entusiasti di riprendere questa collaborazione e di lavorare insieme a nuovi progetti che arricchiranno entrambe le nostre città.”
La Direttrice Pedrazzi ha aggiunto: “La cultura è un motore fondamentale per lo sviluppo delle nostre comunità. Con il gemellaggio, dopo quasi nove anni dalla sua sottoscrizione, vogliamo rafforzare i legami tra i cittadini di Alessandria e Siracusa, promuovendo la nostra storia e le nostre tradizioni attraverso eventi significativi.”




Siracusa in preghiera per Papa Francesco, venerdì rosario in Santuario e nella parrocchie

Anche la Diocesi di Siracusa si raccoglie in preghiera per papa Francesco. Venerdì 28 febbraio, alle 19, nella basilica del Santuario della Madonna delle Lacrime, sarà l’arcivescovo Lomanto a guidare la recita del rosario, “per invocare il dono della salute per il Santo Padre Francesco”. La Chiesa aretusea ha rivolto un invito a tutte le parrocchie, affinchè in ognuna si ripeta il medesimo momento di raccoglimento e preghiera.
Il Pontefice è ricoverato da dodici al Gemelli di Roma. “E’ vigile, in poltrona e segue le terapie”, hanno spiegato i medici in occasione dell’ultimo bollettino. Si attende l’esito di una nuova tac per monitorare la delicata polmonite bilaterale. La prognosi resta sempre riservata, in quado stazionario ma severo.




Servizi sociali, cresce la spesa pro-capite: Siracusa 130 euro, la provincia ferma a 115

Welfare e servizi sociali, restano ancora forti gli squilibri nella spesa tra le regioni italiane. Ed emerge anche come una spesa elevata non sempre corrisponda a servizi migliori. Sono alcuni degli elementi che emergono dal18esimo rapporto sulla Sussidiarietà (2023-2024) a cura della Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Istat. Tra le criticità, l’eterogeneità delle norme e la policentricità eccessiva dei centri di governance, insieme ad una tendenza a standardizzare e irrigidire l’offerta. Il tutto in un contesto in cui crescono le diseguaglianze.
In Sicilia, si evince dal rapporto, cresce la spesa sociale dei Comuni, attestatasi su 128 euro procapite (2023). La media nazionale è di 117 euro. Un dato positivo limitato però dalla frammentazione e dall’accesso limitato alle prestazioni sociali, con un’alta percentuale di cittadini che segnalano difficoltà nell’ottenere servizi essenziali ed in particolare per quel che riguarda l’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità.
Interessante, al riguardo, soffermarsi sui dati provinciali di spesa pro-capite media per i servizi sociali: guida Palermo con 145 euro; Catania 138; Messina 130 euro; Siracusa 115; Ragusa 110; Trapani 105; Agrigento 100; Enna e Caltanissetta 95 euro pro-capite.
Ma se ci sofferma sulla spesa dei singoli Comuni capoluogo siciliani, emerge una capacità di spesa più elevata rispetto alle medie provinciali. Palermo, per esempio, fa segnare 165 euro pro-capite contro i 145 della provincia; Catania 150 euro (138); Messina 145 (130) e Siracusa 130 euro pro-capite (115). Come spesso accade in occasione di classifiche “provinciali”, il dato di un capoluogo risente di un certo rallentamento dovuto alla “velocità” diversa dei centri in provincia, appunto.
Se poi si considera come Catania e Palermo possano contare anche su cospicui trasferimenti nazionali e regionali, il dato di Siracusa comune capoluogo assume ulteriore peso specifico nel quadro della spesa in servizi sociali.




Riqualificazione dello Sbarcadero? “Distrazione di massa, il sindaco non parla dei problemi”

Sceglie la via dell’ironia, quella corrosiva e tagliente. Il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI) si “complimenta” con il sindaco e gli assessori della giunta di Siracusa perchè con la conferenza stampa sui lavori in corso allo Sbarcadero hanno attuato, a suo dire, la perfetta strategia di “distrazione di massa”. Cavallaro spiega subito il senso dell’accusa: “riaprono improvvisamente il sipario sui lavori allo Sbarcadero, mostrando render in computer grafica dai belli colori per distrarre i cittadini e convincerli della bontà del loro operato”.
Insomma, per il consigliere di opposizione i veri problemi sarebbero finiti sullo sfondo, spinti da suggestivi video. “Devono invece spiegare ai cittadini perché insistono nel costruire i centri di raccolta comunale sopra i balconi delle abitazioni, incuranti delle legittime proteste dei cittadini; perché non hanno ancora realizzato un progetto serio di rigenerazione delle periferie; perché è ancora chiuso il parcheggio di via Damone; perchè sono fermi i lavori nel parcheggio di via Mazzanti, ridotto ad una discarica; perché le strade sono ancora piene di voragini dopo le ultime intense piogge; perché non è stata ancora avviata la progettazione del PEBA; perché non sia stata data attuazione ad oltre il 50% delle mozioni approvate in consiglio comunale”, elenca Cavallaro.
Una lista che, l’esponente di FdI allunga ancora soffermandosi sulla mancate spiegazioni sui lamentati ritardi – da parte di assessori e dirigenti – nel rispondere nei termini alle interrogazioni consiliari.
“Il sindaco, infine, ci dovrebbe spiegare perchè è ancora chiuso il CCR dell’Arenaura; quale siano le conclusioni delle indagini interne sui grandiosi lavori di rigenerazione di via Tisia e via Pitia; quali iniziative siano state assunte per evitare gli allagamenti dei negozi; per riaprire il parcheggio di via Damone o per realizzarne un altro in zona; per conciliare i percorsi ciclabili con le esigenze dei commercianti”, pressa ancora Cavallaro toccando temi caldi verso i quali la posizione dell’amministrazione è sin qui stata di basso profilo.
“Potrei continuare con le domande – conclude ancora nel segno del sarcasmo Cavallaro – ma aspetto invece le prime risposte, augurandomi che chi ha l’onore di amministrare la città di Archimede comprenda in pieno l’importanza di ascoltare i cittadini e di rispondere alle loro legittime proteste”.