Siracusa. Chiuso per lavori il parcheggio del Tribunale, traffico in tilt in viale Santa Panagia

Caos in viale Santa Panagia, all’altezza del Tribunale. Sono partiti oggi i lavori per la costruzione di pensiline fotovoltaiche nel parcheggio del palazzo di giustizia e per consentirli è stato inibito l’accesso allo stesso parcheggio riservato a giudici, avvocati, dipendenti e autorizzati del Tribunale.
E’ stata allestita per loro una area di parcheggio alternativa davanti al geometra ma con la pioggia si è presto riempita di fanghiglia.
I disagi dovrebbero durare fino al 15 dicembre, data di conclusione prevista dei lavori il cui importo è di circa 2 milioni di euro. Protesta il consiglio dell’Ordine degli Avvocati, che definisce “gravissima la situazione che si è venuta a creare oggi con l’improvvisa chiusura dell’area destinata al parcheggio antistante il Palazzo di Giustizia”. Una chiusura non comunicata al consiglio dell’ordine “così come non sono state comunicate le soluzioni alternative.”. L’indice è puntato contro il Comune, accusato di “mancanza di considerazione, il segnale di un diffuso sentire dell’amministrazione comunale sul ruolo dell’Avvocatura”. Gli avvocati preannunciano la presentazione di un esposto.
Anche il consigliere comunale Fabio Rodante interviene sulla vicenda. “I lavori che interesseranno nei prossimi mesi l’area parcheggio del Palazzo di Giustizia si sono trasformati nel peggiore degli inconvenienti per gli operatori e gli utenti del tribunale e per la cittadinanza. Nessuna preventiva comunicazione, pochi nel numero e certamente nei mezzi gli agenti di polizia municipale mandati allo sbaraglio, con l’arduo compito di dirigere il traffico. Tutto il viale Santa Panagia paralizzato, insieme alla via Augusta e ai tratti più a nord del viale Scala greca. Una brutta figura”. Per questo annuncia “una interrogazione relativa ai termini e alle modalità di esecuzione dei lavori che interesseranno l’area parcheggio del tribunale e soprattutto i rimedi previsti per limitare i disagi alla popolazione. In questa situazione di particolare emergenza, non posso che sottolineare come il parcheggio di via Mazzanti, se completato, sarebbe stato una valvola di sfogo importantissima per l’intero asse viario della zona”, chiosa Rodante.




Siracusa. Eligia, la Rete Centri Antiviolenza e il Coordinamento Donne siciliane si costituiscono parte civile

La Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri e il Coordinamento Donne Siciliane si costituiscono parte civile nel processo sull’omicidio di  Eligia Ardita.  Per spiegarne le ragioni, le donne della rete dei centri antiviolenza e del coordinamento delle donne siciliane ricordano uno slogan degli anni ’70, che recitava “Per ogni donna violata e offesa siamo tutte parte lesa”. Un messaggio purtroppo ancora attuale. “Eligia- spiegano le volontarie pronte a costituirsi parte civile- custodiva dentro di sé una bimba che di lì a poco avrebbe visto la luce. Incarnava “la dea doppia”,  era due creature femminili in un corpo solo….entrambe barbaramente uccise. Noi donne, noi volontarie della Rete antiviolenza di Siracusa e del nostro grande Coordinamento siciliano, siamo profondamente offese da questo mostruoso delitto perché si è compiuto anche nei nostri cuori e in tutto il genere femminile. E pertanto ci costituiamo parte civile mettendo in campo due avvocate del nostro Ufficio Legale: l’avvocata Loredana Battaglia per la nostra Rete siracusana e l’avvocata Pilar Castiglia per il nostro Coordinamento regionale”.




Siracusa. Nuova Clinica Villa Rizza, le precisazioni dell'amministratore unico

“Sul destino della Nuova Clinica Villa Rizzo sono state dette alcune inesattezze, per questo voglio puntualizzare alcuni passaggi”. Rompe il silenzio l’amministratore unico della Nuova Clinica, Giuseppe Liuzza. “L’Autorità Giudiziaria, con provvedimento del luglio scorso, ha escluso il diritto della Clinica Villa Rizzo del dottor Rizzo alla restituzione del complesso aziendale non avendone questa provata la titolarità. A seguito di detto provvedimento, l’azienda sanitaria predetta risulta a tutt’oggi essere di proprietà esclusiva della Nuova Clinica Villa Rizzo ed è legittimamente esercito dalla curatela fallimentare. Il provvedimento – spiega ancora – è stato impugnato avanti il Tribunale di Siracusa che dovrà decidere in ordine alla titolarità del complesso aziendale. Ogni affermazione circa la titolarità è destituita di fondamento poiché solo l’autorità giudiziaria potrà dirimere la controversia. L’assessorato della salute della Regione Siciliana non può né risulta aver mai sino ad oggi assunto comportamenti atti a interferire con i provvedimenti giudiziali. Conseguentemente, non ha mai riconosciuto il diritto del dottor Rizzo alla restituzione del complesso aziendale, diritto che si ritiene inesistente e che tutt’ora oggetto di valutazione giudiziale”, puntualizza Liuzza.
“La Nuova Clinica Villa Rizzo ha svolto per 24 anni, e svolge attualmente con la gestione giudiziale, un servizio medico professionale con caratteristiche di eccellenza. Respingiamo ogni tentativo di spettacolarizzazione, strumentalizzazione e mistificazione della vicenda in attesa della definizione delle vicende giudiziarie”.




Siracusa su Vogue Italia, il mercato di Ortigia inserito nella "yum community" internazionale

Ancora una citazione “chic” per il mercato di Ortigia, quello storico di via De Benedictis. Anche Vogue Italia lo inserisce tra i luoghi da visitare in una esperienza di street food. Un viaggio da Helsinki a New Delhi dedicato a chi ama cibarsi in strada. “Un gesto liberatorio, socializzante che connette con il luogo. Una esperienza che oggi diventa anche bio e glamorous”, scrive la prestigiosa rivista. Dopo Berlino, New York, Singapore e Helsinki, San Francisco e Lisbona ecco spuntare su Vogue “l’affascinante Mercato di Ortigia, nel cuore del centro storico di Siracusa in Sicilia, dove delicatezze regionali freschissime, come una formidabile caponata, vengono servite su taglieri di legno sui tavoli della Salumeria dei Fratelli Burgio”.




Siracusa. La Polizia celebra il Patrono San Michele Arcangelo, consegnati riconoscimenti

Anche a Siracusa la Polizia di Stato ha celebrato oggi il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. La ricorrenza, che si è tenuta in un clima di sobrietà, ha avuto il suo momento cruciale con la celebrazione della Santa Messa, officiata, nei locali della Questura, da Don Aurelio Russo, alla presenza del prefetto, Armando Gradone e di un nutrito gruppo di poliziotti e impiegati civili. Al termine, come di consueto, sono stati premiati i poliziotti che si sono distinti in operazioni portate a termine negli ultimi mesi.
 
 




Siracusa e il maltempo: a metà settimana i fenomeni più intensi, possibili alluvioni lampo

Da metà settimana una severa ondata di maltempo toccherà la Sardegna e la Sicilia. Gli esperti meteo prevedono un alto rischio di nubifragi e precipitazioni molto abbondanti. Il maltempo non dovrebbe risparmiare nessuna provincia siciliana, specie tra mercoledì notte e giovedì, in particolare lungo la fascia orientale: Catania, Messina, Siracusa e Ragusa. Potrebbero verificarsi precipitazioni intense, anche oltre le 12 ore di pioggia, con il rischio di alluvioni lampo. La Protezione civile ha dichiarato uno stato di preallarme (arancione). Nei prossimi giorni attese nuove comunicazioni.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: Tromba d'aria sul mare, la foto

Lo scatto immortala una tromba d’aria nel mare di Siracusa, sullo sfondo di un tratto della pista ciclabile. Autore della foto è Gianni Modica che ha inviato la foto alla redazione di SiracusaOggi.it. Eloquente l’immagine per fenomeni ormai non inusuali anche alle nostre latitudini.




Siracusa. Stile di vita troppo occidentale e la famiglia la sequestra in Turchia. Disavventura a lieto fine

Con l’inganno l’avrebbero attirata in Turchia, il loro paese d’origine, infastiditi dallo stile occidentale che la loro figlia 19enne, Aysegul, aveva “assimilato” a Siracusa, la sua città natale. Provvedimento di fermo per Birol Durtuc e Yasemin Durucan, padre e madre di Aysegul, la cui unica colpa era quella di volere una vita normale.
I suoi genitori sono ora accusati di sequestro di persona, rapina aggravata e stato di incapacità procurato mediante violenza. Sarebbero stati aiutati da altre persone, ancora da identificare.
L’operazione è stata condotta dalla Mobile di Siracusa con il coordinamento della Procura di Siracusa e la collaborazione di Interpol, Consolato italiano di Izmir e la polizia turca. A fare scattare l’allarme, gli amici della giovane, allarmati dall’assenza di sue notizie dopo quello che doveva essere un breve viaggio nel paese natale dei suoi genitori. Da qui la segnalazione in Questura, ipotizzando che la ragazza fosse trattenuta in Turchia contro la sua volontà.
Le indagini internazionali permettevano di rintracciare la 19enne a Serinhisar. Avvicinata in modo discreto dai poliziotti, ha confermato loro di trovarsi in Turchia contro la sua volontà e di volere ritornare in Italia.
Le forze dell’ordine turche l’hanno allora condotta in una struttura privata, in attesa di consentire il suo rientro in Italia. Avvenuto poi nei primi giorni di settembre. Subito ascolta dagli investigatori della Mobile di Siracusa, ha confermato la ricostruzione dei fatti. Sono così scattate operazioni di intercettazione nei confronti dei genitori.
Le parole di Aysegul avrebbero inchiodato i genitori ed altri parenti alle loro “gravi responsabilità penali”, spiegano gli investigatori. La ragazza ha infatti raccontato di essere stata drogata attraverso farmaci inseriti a sua insaputa nella cena offertale a Serinhisar. Le venivano così sottratti i documenti e la sim card del telefonino. Percosse e una vigilanza continua ne impedivano la fuga dai suoi parenti aguzzini.
La Repubblica di Siracusa ha emesso a carico dei genitori di Aysegul, unici attualmente presenti in Italia, un decreto di fermo di indiziato di delitto. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nelle prime ore della mattinata. I due sono stati rintracciati in viale dei Lidi, in prossimità di un vivaio dove Birol Durtuc svolge la sua attività lavorativa. Lui è stato condotto a Cavadonna, la madre nel carcere di PIazza Lanza, a Catania. Entrambi sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. Il teatro greco la meta preferita dai turisti: 539.197 visitatori nel 2014. Oltre 3 milioni di incasso

L’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana ha reso pubblici i dati della fruizione dei Beni Culturali in Sicilia. I numeri riguardano il 2013 e il 2014 e sono suddivisi per provincia. A Siracusa, la “locomotiva” è il parco archeologico della Neapolis con il Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio. Nel 2013 i visitatori sono stati 480.059 per un incasso di 2.846.000 euro. A pagare il biglietto d’ingresso sono stati in 299.026 mentre 181.033 sono stati gli ingressi gratuiti. In salita i numeri relativi al 2014: 539.197 ingressi per un incasso di 3.426.000. I visitatori paganti sono stati 355.014, 184.183 i biglietti omaggio. Da considerare che la voce “non pagante” spesso riguarda le scolaresche che si recano in visita nell’area archeologica e i minori di 18 anni, europei e non, che hanno diritto all’ingresso di favore.
Numeri certamente importanti, ma che cozzano con quelli più limitati registrati dal pur vicino Museo Archeologico Paolo Orsi. Il primato nell’Isola spetta ancora al teatro antico di Taormina con 698.210 visitatori nel 2014 e 693.616 nel 2013.
(foto: dalla rete)




Siracusa. Quasi 400 armi sequestrate da gennaio, i numeri del contrasto alla detenzione illegale

E’ di oltre 390 armi da fuoco, tra fucili, pistole/rivoltelle, e quasi 4500 cartucce di vario calibro sequestrate o ricevute il bilancio dell’attività preventiva in tema di detenzione di armi condotta dai carabinieri in provincia nel corso del 2015. Servizi nell’ambito dei quali sono state arrestate 17 persone poiché responsabili a vario titolo di porto e detenzione illegale di armi comuni e da sparo, alterazione di armi, detenzione e porto di arma clandestina, con 16 tra fucili e pistole sequestrati, alcuni dei quali utilizzati in efferati delitti. Un lavoro che, spiegano dal comando provinciale di viale Tica, è stato svolto anche grazie alla sensibilità “dei cittadini verso la detenzione e il possesso di armi da fuoco”. Numerose, infatti, le armi consegnate dai privati presso i vari comandi dei carabinieri dislocati nel territorio, magari rinvenute in abitazioni abbandonate o avute in eredità.