Siracusa. Denunciato un 42enne per atti persecutori nei confronti di una donna

Si trovava all’interno di un locale pubblico e osservava con insistente molestia una donna. Un siracusano di 42 anni, nella nottata, è stato denunciato in stato di libertà, da agenti delle Volanti, per il reato di atti persecutori perpetrati nei confronti di una donna. L’uomo era già stato denunciato per lo stesso reato.




Siracusa. Ponte dei Calafatari, tutti i dubbi del Movimento 5 Stelle

La Procura di Siracusa, poco più di due mesi fa, ha aperto un’inchiesta sull’opportunità di abbattere il ponte dei Calafatari. Aspettando le conclusioni dell’indagine in corso da parte della Procura, il Movimento 5 Stelle invita la cittadinanza a riflettere su alcuni punti. “Ci si chiede se prima di procedere alla repentina decisione di abbattere il ponte, qualcuno dell’ufficio tecnico comunale ha considerato che tutto il traffico in uscita da Ortigia si sarebbe poi scaricato sul Ponte Umbertino? Qualcuno ha considerato che l’eccesso di vibrazioni, provocato dall’incremento del traffico veicolare, pone dei seri problemi di manutenzione su un’opera dei primi del ‘900? In condizioni di emergenza, qualcuno si è chiesto in quanto tempo un mezzo di soccorso o delle forze dell’ordine impiegherà per uscire da Ortigia?”. Questi gli interrogativi del Movimento 5 Stelle che ripercorre le diverse tappe della vicenda partita con l’ordinanza del 29 luglio 2014 con cui il sindaco ordinava la chiusura immediata al transito veicolare e pedonale del ponte dei Calafatari per le generalizzate condizioni di pericolo.
Il Movimento 5 Stelle ha inviato agli uffici competenti numerose richieste di accesso agli atti “per tentare di fare luce su una vicenda che di chiaro e trasparente – a detta del movimento – ha davvero poco”
Tra le varie istanze inoltrate vi sono quelle tendenti a comprendere se vi fossero eventuali segnalazioni di pericolo pervenute all’amministrazione relative alle condizioni del ponte. “L’unico atto che ci è stato trasmesso – dicono dal Movimento – è stato un fax che la Capitaneria aveva inviato al Comune il 28 luglio in cui segnalava la caduta di calcinacci dalla struttura del ponte dei Calafatari e chiedeva una ispezione per assicurare l’incolumità pubblica interdicendo, eventualmente, la navigazione in prossimità del ponte”.
Il Movimento 5 Stelle continua: “Lo stesso giorno il responsabile Ufficio Ricostruzione Michele Dell’Aira effettuava un sopralluogo e redigeva una relazione sulle condizioni del ponte e sulla sua conservazione strutturale descrivendone uno stato di degrado generalizzato condizione che appare ovvia in quanto, senza alcun intervento di manutenzione ordinaria, nessun manufatto è in grado di resistere all’azione corrosiva del tempo e dell’uomo ma questo non è sufficiente a determinarne un stato di dissesto”.
Quindi a fine settembre si sarebbe riscontrato “un ulteriore aggravio della condizione tanto da far pensare ad un imminente crollo. “Ma di tale sopralluogo – continua il Movimento 5 Stelle – non è stato fornito alcun verbale mentre, nella stessa determina, si giustifica la demolizione del ponte in quanto, un suo crollo improvviso, avrebbe causato lo sbarramento delle correnti tra il Porto Grande e il Porto Piccolo. Inoltre, il crollo avrebbe potuto causare un grave problema di inquinamento per via dell’affondamento in mare dei materiali del ponte stesso”.
IL Movimento 5 Stelle punta l’attenzione anche sui costi e spiega: “La demolizione del ponte sarebbe dovuta costare 174.000 euro, in base all’offerta presentata dalla ditta di Comiso che ha vinto la gara con quasi il 50% di ribasso. Ma alla fine questa somma è lievitata a 210.000 euro per imprecisate opere non previste e non prevedibili”.
Infine, per il Movimento 5 Stelle, quella che risulta anomala è l’accelerazione improvvisa dell’iter di demolizione del ponte. “Basti pensare che, appena un anno prima, era il 2 ottobre 2013, si era tenuta una conferenza speciale dei servizi sul progetto definitivo dei lavori di bonifica, riqualificazione e valorizzazione del porto piccolo e del suo patrimonio archeologico, incluse le aree ex Orto e Calafatari in Siracusa, per un importo complessivo dei lavori di euro 9.411.556,45. Nel verbale conclusivo dei lavori si legge che la demolizione del Ponte dei Calafatari venne esclusa dal progetto, riducendo la cifra da 9 a 7 milioni di euro, con il parere favorevole del rappresentante del Dipartimento della Protezione Civile Servizio di Siracusa, che ribadì la necessità di collegamento viario tra Ortigia e la terra ferma tramite il ponte dei Calafatari, e il Responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Siracusa, che rilasciò il parere favorevole di conformità urbanistica al nuovo progetto. Sempre dal verbale si legge che il responsabile unico del procedimento, Puccio dell’assessorato regionale, aveva inviato una nota al sindaco di Siracusa, il 18 Settembre 2013, con la quale si comunicava lo stralcio delle opere relative ai Calafatari, sollecitando invece la necessità ed urgenza di procedere alla manutenzione del Ponte stesso, data la vetustà e l’oggettiva precarietà statica del detto Ponte, quale intervento coerente con le finalità di riqualificazione ivi previste”.




Cassibile. Trovato in possesso di 6 dosi di cocaina, 56enne ai domiciliari

Roberto Di Luciano, 56enne di Cassibile con precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio. Al termine di una perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di sei dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa un grammo e mezzo, occultate in un barattolo di plastica, nonché della somma contante di 100 euro in banconote da venti euro di taglio, verosimile provento dello spaccio. Per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari.




Siracusa. Truffa on line, denunciato un 38enne

Agenti della Polizia Postale di Siracusa hanno denunciato in stato di libertà un siracusano di 38 anni. L’uomo è accusato del reato di truffa perpetrata attraverso una vendita online di accessori per autovetture.




Siracusa. Ordine di carcerazione per un 37enne: deve scontare oltre 2 anni

Agenti della Mobile hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, nei confronti di Marco Fazzino, 37enne siracusano, già ammesso al beneficio della detenzione domiciliare. L’arrestato dovrà scontare in carcere una pena residua di 2 anni, 1 mesi 1 e 22 giorni di reclusione, oltre a 14.000 euro di pena pecuniaria.




Siracusa. Tari 2015, prima rata il 30 settembre. Saldo entro il 16 dicembre

La Tari, la tassa sui rifiuti, si pagherà a partire dal 30 settembre. Lo ha deciso stamattina il Consiglio comunale approvando due emendamenti al regolamento presentati dai gruppi di “Siracusa protagonista – Fratelli d’Italia” e da “Siracusa democratica – Popolari per l’Italia”. Parzialmente modificata la proposta presentata dal settore Fiscalità locale e illustrata in aula dall’assessore Gianluca Scrofani
La Tari 2015 sarà versata in quattro rate, quindi. A partire dal 30 settembre. Le altre scadenze sono il 31 ottobre, il 30 novembre e il 16 dicembre, termine ultimo previsto per legge. Le prime rate saranno di acconto e avranno lo stesso importo di quelle del 2014; l’ultima sarà di saldo e conguaglio poiché intanto l’Amministrazione provvederà ad adeguare le tariffe.
Sotto questo particolare aspetto, il Consiglio ha accolto la proposta dell’Amministrazione, motivata in aula dall’assessore Scrofani con la necessità di “assicurare gli equilibri di bilancio” in attesa che vengano definiti il piano finanziario e le tariffe del 2015. “Così facendo – ha detto il responsabile della rubrica del Bilancio – non solo rispetteremo la legge ma eviteremo di dovere ricorrere ad anticipazioni di cassa che si tramutano in costi per la collettività a causa degli interessi maturati dalla Tesoreria”.
Scrofani ha anche ricordato che le difficoltà sono dettate dal fatto che sono ancora in corso le procedure per l’assegnazione del nuovo appalto, procedure costantemente monitorate per avere, alla fine, una previsione quanto più aderente possibile alla realtà.
Nel dibattito, Salvatore Castagnino ha parlato di procedura anomala da parte di un’Amministrazione che non rispetta né i tempi del bilancio consuntivo né di quello di previsione “ma che è puntuale quando deve chiedere il pagamento delle tasse”
Il regolamento emendato ha ottenuto 16 sì, 2 astensioni e 1 no; stesso esito anche per l’immediata esecutività.




Siracusa. Il Comune pronto a chiedere i danni ad Ast. Possibile una risoluzione anticipata del rapporto

Nervi tesi tra il Comune di Siracusa e l’Azienda Siciliana Trasporti. Motivo del nuovo scontro l’atteggiamento di Ast che, per problemi vari ma senza darne comunicazione, ha di fatto bloccato il servizio di trasporto urbano mantenendo su strada solo due pullman (uno verso Belvedere e uno verso la zona balneare). La situazione è lentamente tornata alla normalità anche se non tutti gli 11 autobus in servizio a Siracusa sono tornati su strada. Ma dopo l’ondata di indignazione degli utenti abbandonati alle fermate adesso scatta anche la reazione di palazzo Vermexio che ha deciso di dare mandato all’ufficio legale di muoversi contro l’Azienda Siciliana per ottenere un risarcimento.
Nelle prossime ore l’avvocato comunale Salvatore Bianca dovrebbe ricevere tutti gli incartamenti relativi. Escluso che si decida di procedere penalmente per interruzione di pubblico servizio, l’azione del sindaco Garozzo mira ad ottenere un risarcimento per il danno prodotto a fronte di determinati impegni previsti dalla convenzione siglata tra il Comune e l’Ast.
Non è escluso che palazzo Vermexio possa chiedere anche la risoluzione unilaterale della stessa convenzione, alla luce anche della conclamata volontà di disimpegno di Ast che da ottobre potrebbe occuparsi delle sole corse extraurbane. Il che comporterebbe, però, la necessità – nell’immediato – di mettere in piedi una nuova gara per procedere ad un nuovo affidamento. Operazione che richiederebbe non meno di due mesi di tempo.
Intanto, però, la frattura tra Ast e Comune di Siracusa si allarga. Un anno fa fu l’azienda palermitana ad alzare la voce per la presenza su strada delle navette elettriche, ritenute una sorta di violazione all’esclusività del servizio. Adesso, di disagio in disagio, è palazzo Vermexio a far sentire la sua rabbia.




Siracusa. Tesori perduti, la Porta di Ligny ricostruita in grafica 3d. Venne abbattuta nel 1893

Ecco come doveva presentarsi l’ingresso di Ortigia nel XVII secolo. Alla fine del ponte Umbertino si ergeva la porta di Ligny (o di Ligne) e si diramavano le mura fortificate a protezione dell’isolotto. La foto è comparsa nei giorni scorsi sulla pagina Facebook della comunità di Instagramers siracusani. A realizzare la ricostruzione – suggestiva – in 3d l’utente andraiworld. Nickname di Andrea Raimondo dello studio di progettazione “T.A.M. – Topografie ed Architetture Multimediali”.
L’immagine è stata pubblicata sui social network con l’hashtag #igerssiracusa. La community di Instagram @igers.siracusa nota la preziosissima immagine e sfrutta la sua forza mediatica per diffonderla. In poche ore l’immagine viene vista da circa 50 mila persone.
“Ho cercato di dar voce al lato nascosto di Siracusa riportando in vita scenari perduti”, racconta Andrea Raimondo. “Grazie alla commissione e soprattutto al supporto logistico dell’ingegnere siracusano Umberto Di Marco, oggi disponiamo dell’unica ricostruzione dell’intera opera di fortificazione Rinascimentale di Siracusa. Un’opera maestosa che si addentrava anche sulla terraferma, con canali, ponti, bastioni e porte d’accesso”.
Di quella monumentale porta oggi non resta che qualche foto d’epoca e il ricordo. Come riporta nei suoi studi Antonio Randazzo, venne fatta costruire probabilmente nel 1673, da Claudio Lamoral Principe di Ligne (francese Ligny), “viceré del sovrano spagnolo Carlo II, che incaricò per la progettazione e la direzione dei lavori, comprendenti anche le poderose mura della cittadella di Ortigia, uno dei più validi ingegneri del tempo, Carlos De Grunemberg, olandese delle Fiandre, esperto in architettura militare, che aveva già progettato e costruito le fortificazioni della città di Messina”.
Considerata una porta “monumentale e superba” anzi, la più grande delle “superbe porte di Ortigia” venne abbattuta per volontà degli amministratori dell’epoca nel 1893.
Legato alla porta di Ligny c’era anche un vecchio adagio siracusano: “a na cetta ura cu era rintra era rintra e l’autri ristavunu fora”. Si narra, infatti, che dopo un certo orario la porta venisse chiusa e chi restava fuori non aveva modo di entrare.
(per la foto si ringrazia Instagramers Siracusa)




Siracusa. Bollette idriche: niente commissione comunale d'inchiesta

Niente commissione di controllo e vigilanza sulla gestione del servizio idrico e sulle bollette recentemente recapitate ai siracusani. La proposta di Salvatore Castagnino è stata bocciata dal Consiglio Comunale. La commissione doveva essere composta da un rappresentante di ciascun gruppo consiliare, senza riconoscimento del gettone di presenza, e doveva operare secondo gli stessi criteri previsti per le commissioni di studio.
“La proposta scaturisce dalle bollette per consumi presunti superiori alle precedenti bollette e alla media nazionale per abitante”, ha spiegato Castagnino. Che rilevava altre due anomalie: “le tariffe applicate dovrebbero comportare bollette meno care rispetto al passato; l’attuale gestore, la Siam, non è autorizzato a riscuotere per conto del suo predecessore”.
Secondo i dati forniti in Consiglio, sono state emesse circa 16 mila bollette e di queste solo 300 superano l’importo di 250 euro, quasi tutte per conguagli su consumi accertati.




Siracusa. Dal fine settimana le temperature tornano a salire, caldo e afa anche di notte

Nuova ondata di calore e temperature su a partire dal fine settimana. La colonnina di mercurio tornerà a sfiorare i 40 gradi con previsioni sui 36-37°. Le temperature torneranno rapidamente su valori sopra le medie con l’afa che tornerà a farsi sentire da Nord a Sud.
Come spiegano gli esperti di 3bmeteo.com, non si raggiungeranno valori record di temperatura ma il caldo non darà respiro neanche la notte a causa della persistenza e dell’estensione di temperature continuamente sopra le medie.
La notte scorsa, ad esempio, Siracusa è stata la seconda città più calda d’Italia con una media registrata di 26°. La più calda Genova con 27°.