Lotta agli “sporcaccioni”, telecamere sulle strade provinciali: esperimento pubblico-privato

Telecamere di videosorveglianza contro l’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali. Si concretizza la decisione assunta nelle scorse settimane, frutto della collaborazione tra i residenti di alcune aree particolarmente “martoriate” da chi abbandona immondizia e crea discariche abusive a cielo aperto e il Libero Consorzio Comunale, proprietario delle strade provinciale che collegano i comuni del territorio tra loro. Un protocollo è stato sottoscritto nei giorni scorsi. Il Libero Consorzio Comunale e i soggetti privati firmatari hanno, quindi, dato ufficialmente il via a questa collaborazione, per certi versi un esperimento che prevede l’installazione di telecamere collegate alla centrale operativa della Polizia Provinciale. In particolar modo l’occhio elettronico sarà puntato sulla Belfronte-Taverna, nei pressi di Floridia, in passato oggetto di abbandono di rifiuti urbani e di iniziative di singoli cittadini, che si sono prodigati a ripulire l’area, anche per alzare l’attenzione su un fenomeno che rappresenta sempre un grosso problema per la provincia di Siracusa e, più in generale, per la Sicilia. Due telecamere sono state posizionate lungo il tratto, hanno copertura a 360 gradi, come proposto dai residenti e, appunto, condiviso dall’ente. In programma un’ulteriore fornitura di telecamere che riguarderà le strade provinciali maggiormente “gettonate” da chi sporca senza porsi alcun problema.
Il contrasto all’odioso fenomeno dovrebbe, in questo modo, trovare una strada alternativa a quelle fin qui percorse. Un paio di anni fa una questione si pose in particolare per Contrada Spinagallo, disseminata da discariche ai margini e oggetto di continui rimpalli tra i Comuni e l’ex Provincia Regionale. Quell’area riguarda in parte Siracusa e in parte Floridia, si tratta, tuttavia, di strada provinciale. L’ente chiedeva all’epoca, in sostanza, contributi economici da parte dei comuni interessati, per poter avviare le bonifiche necessarie. Stessa richiesta, in realtà, sembrava fosse avanzata dalle amministrazioni comunali all’ex Provincia.




Sisma ’90, Cannata (FdI): “Al lavoro per garantire i rimborsi a chi non ha presentato istanza”

E’ stato approvato alla Camera l’Ordine del giorno presentato dal deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, per garantire il riconoscimento dei rimborsi fiscali anche ai contribuenti colpiti dal sisma del 1990 nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa che non avevano presentato istanza entro la scadenza del 1° marzo 2010. “È un altro passo importante per restituire equità e giustizia a quei cittadini che, pur essendo stati colpiti dal terremoto, sono rimasti esclusi dalla possibilità di accedere ai rimborsi – dice Cannata –. Il mio impegno è stato quello di portare all’attenzione del Governo la necessità di individuare risorse ed erogare come fatto alle persone che avevano fatto regolare istanza e che già a dicembre dopo 34 anni hanno avuto il rimborso . Adesso sto cercando di capire con il governo per ampliare il beneficio anche a coloro che non avevano presentato richiesta nei termini stabiliti, valutando anche la possibilità della compensazione fiscale per chi ha debiti con l’erario”. Con questo Odg si impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere le risorse necessarie per corrispondere i rimborsi anche nei confronti di quei contribuenti che non hanno fatto istanza entro il 1° marzo 2010 e, laddove possibile, provvedere anche mediante compensazione delle imposte all’erario, se dovute. “Continuerò a monitorare la situazione. La nostra attenzione sul tema resta alta, e con il nostro governo stiamo facendo il possibile con i fatti”, conclude il parlamentare di Fratelli d’Italia.




Ancora un incidente sul lavoro a Siracusa, 56enne in elisoccorso a Catania

Ancora un incidente sul lavoro a Siracusa. È accaduto nel primo pomeriggio di lunedì, all’interno di un’azienda agricola alle porte sud del capoluogo. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto: un 56enne è rimasto coinvolto in un incidente con un muletto.
Dopo i primi soccorsi sul posto, l’uomo – originario di Avola – è stato trasferito con l’elicottero del 118 al Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni sono definite serie.
La Procura di Siracusa ha avviato un’inchiesta. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato, intervenuta sul posto.
È il terzo incidente sul lavoro in meno di un mese, a Siracusa. L’ultimo la scorsa settimana, in via Piave, con un operaio 26enne sbalzato dal cestello su cui stava lavorando in quota. Lo scorso venerdì il decesso, dopo tre giorni di agonia in ospedale.




Sbarcadero, accesso anche da Regina Margherita. E inizia la fase 2 dei lavori di riqualificazione

Procedono spediti i lavori di riqualificazione dello Sbarcadero Santa Lucia, a Siracusa. Divisi in tre fasi, sono iniziati a fine ottobre 2024 e tra pochi giorni entreranno nella fase 2 (di 3, ndr). I tempi sono serrati: l’intervento dovrà essere completato entro gennaio/febbraio 2026. La “scadenza” originaria era stata indicata in fine ottobre 2025 ma è stata concessa una proroga per consentire dei lavori migliorativi emersi a cantiere aperto.
La prima fase di intervento sta interessando l’area che dall’ingresso del porto piccolo si allunga a destra verso la Lega Navale. Interessante l’avvenuta collegamento con viale Regina Margherita da dove sarà, quindi, possibile raggiungere il nuovo waterfront. Abbattuti alcuni muretti, si vede già tracciata la nuova strada.
Il 28 febbraio scatterà la fase 2, con lavori che interessano il tratto opposto, verso la diga foranea e la spiaggetta dello Sbarcadero. Da quest’oggi saranno piazzate le transenne che delimitano la nuova area di cantiere, con lavori al via il 28 febbraio. Ultima area da riqualificare sarà poi quella oggi asfaltata ed utilizzata come parcheggio, in particolare, per le attività esistenti (ristoranti e hotel) e gli approdi.
Il progettista e direttore dei lavori, Ivan Minioto, si divide tra il cantiere e gli uffici competenti di volta in volta per la risoluzione di piccole criticità che inevitabilmente contraddistinguono un intervento complesso.
Con i lavori di riqualificazione in corso, lo Sbarcadero punta a diventare una seconda “Marina”. Gli spazi vengono ridisegnati con previsione di spazi aperti, alberi e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Poi un’area per futuri chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare, dove oggi un muretto cinge lo sguardo. Nuove anche la pavimentazione (pietra bianca) e il sistema di illuminazione (led). Per le alberature, la scelta è ricaduta su essenze tipo Lagunaria patersonii o simili (Jaracanda mimosifolia o Metrosideros excelsa) per ragioni di compatibilità ambientale ed effetto decorativo.
Lo Sbarcadero avrà vocazione principalmente pedonale, con una corsia carrabile a traffico limitato e parcheggi laterali. Per finanziare ai lavori si attinge a Fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020. Ad occuparsi dei lavori è la Tixe srl, esecutrice per conto del Consorzio Stabile Da Vinci.




Artisti non pagati, le difficoltà di Ortigia Sound. “Ci scusiamo, a lavoro per onorare il debito”

“Ci scusiamo pubblicamente con gli artisti che attendono ancora il pagamento. Sappiamo bene di essere in torto e ci assumiamo la responsabilità di questa spiacevole situazione. Affronteremo questa crisi senza scappare, adottando tutte quelle misure necessari per tutelare il lavoro di quanti sono intervenuti all’Ortigia Sound. Garantiamo una soluzione positiva nel minor tempo possibile”. Enrico Gambadoro, fondatore dell’associazione Ortigia Sound, ci mette la faccia e non nasconde i problemi economici che hanno spinto in una crisi mai vista l’organizzazione del festival di musica elettronica che, negli ultimi anni, aveva portato Siracusa tra gli appuntamenti più “cool” e frequentati del settore.
Lo scorso 12 febbraio – come riportato da La Sicilia – un post social pubblicato da una nota agenzia di Amsterdam, la Minor Am, ha portato alla luce il momento difficile dalla manifestazione siracusana. Lamentati i mancati pagamenti con annesse rimostranze di decine di artisti, alcuni anche molto noti nell’ambiente. Ad amplificare il caso ci ha poi pensato Resident Advisor con un articolo online.
“Da diversi giorni siamo impegnati nella finalizzazione di misure di salvaguardia economico-finanziaria per riuscire ad onorare tutti i pagamenti. Da oltre dieci anni lavoriamo in tutta la Sicilia, con progetti di grande credibilità internazionale”, risponde Gambadoro. “Purtroppo stiamo subendo il contraccolpo di problemi gestionali nati a causa del covid, con perdite pesanti. Siamo ripartiti nel 2021 grazie all’aiuto di un piccolo fondo di investimenti. Purtroppo il biennio 2023-2024 non è stato dei più fortunati, tra sfide logistiche inattese a causa dalla chiusura dell’aeroporto di Catania e l’emergenza incendi (2023, ndr) e il cambio di location all’ultimo minuto per l’edizione 2024”, dice ancora a SiracusaOggi.it. “Abbiamo anche subito alcune intimidazioni e certo non hanno aiutato una crisi già in corso…”.
Presto per dire se sia a rischio l’edizione 2025 di Ortigia Sound. Per ora, la priorità è riallineare tutto il sospeso. “Sappiamo di dover onorare il debito. E’ nostra responsabilità. Ci scusiamo ancora, anche pubblicamente, con gli artisti e con quanti hanno collaborato con il festival ed ancora attendono. Garantisco che risolveremo con soddisfazione di tutti nel minor tempo possibile”.




Mazzarrona e il ccr, attesa per conferenza dei servizi: senza ok, salta il finanziamento

Chi lo vorrebbe più lontano dalle case, chi non lo vorrebbe per nulla; chi vede solo problemi e chi solo vantaggi. Mentre la politica rinuncia alla funzione educativa e quasi pedagogica verso i cittadini – cavalcando per partito preso chi il favore, chi la contrarietà – si ingarbuglia la vicenda centro comunale di Mazzarrona.
In un clima che si fà sempre più arroventato, domattina arriverà il parere sull’opera in Conferenza dei Servizi. Appuntamento riprogrammato dopo che, a gennaio, la seduta si sciolse quasi senza iniziare. A meno di soprese, dovrebbe arrivare il via libera per l’opera così come progettata dal Comune di Siracusa con fondi del Pnnr. Oltre a Mazzarrona, previsti entro il 2026 altri due centri di raccolta dentro la città: uno alla Pizzuta e l’altro ad Epipoli.
Uno dei motivi dello “scontro” è proprio il fatto che siano pensati per essere costruiti dentro il perimetro urbano. Spiegano fonti tecniche che questa è proprio la caratteristica di questi ccr, creati per aiutare il cittadino nella differenziata, quasi sotto casa. In Consiglio comunale, poi, si è anche detto che il centro di raccolta sarebbe una “punizione” per una periferia già sacrificata come Mazzarrona.
Dagli assessorati competenti (Lavori Pubblici, Urbanistica, Igiene Urbana), però, rispondono proprio il contrario: “è un servizio in più per i cittadini, lì come in tutti i luoghi in cui ci sarà un ccr”, il mantra. In dettaglio, anche se il dato viene quasi sussurrato, c’è anche quella percentuale di differenziata che nel rione di Mazzarrona fà registrare il punto cittadino più basso in assoluto. Non è un mistero che la partecipazione al sistema della differenziata da parte dei grandi complessi popolari non sia in linea con il resto di Siracusa (comunque non brillante nel complesso, ndr). Un problema che, probabilmente, meriterebbe anche un altro approccio per essere risolto e non solo un ccr che, però, potrebbe almeno essere strumento in più per tutti quelli (tanti) che rispettano le regole.
Spostandolo a maggiore distanza dalle abitazioni o, addirittura, in altra zona di Siracusa, si risolverebbe la contrapposizione in atto? Inutile provare ad argomentare la risposta perchè, semplicemente, non ci sono più i tempi tecnici. Brutalmente: o i tre ccr si realizzano laddove sono stati pensati, oppure si perde il finanziamento (quasi 2 milioni di euro).
La percentuale di differenziata cittadina, intanto, arranca. Dopo anni di crescita, pare bloccata su di uno statico 50%. Isole ecologiche e ccr, nei piani di Palazzo Vermexio, dovrebbero permettere una nuova crescita del sistema.




Collegamento ferroviario con il porto di Augusta, gara aggiudicata per un valore di oltre 69 mln

È stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori del collegamento ferroviario con il porto di Augusta, sulla tratta Catania – Siracusa. A comunicarlo è la Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS). La gara ha un valore di oltre 69 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR. L’aggiudicazione è andata all’impresa Cosedil S.p.A.
L’intervento prevede la realizzazione di un binario per la presa e consegna dei carri merci che dalla stazione di Augusta arriverà fino al cancello di accesso all’area gestita dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. È inoltre prevista la realizzazione di un ulteriore binario di lunghezza pari a 250 metri affiancato da un piazzale di carico/scarico dei container, la realizzazione di una galleria artificiale per uno sviluppo complessivo di circa 175 metri nonché di opere di sostegno per la nuova infrastruttura. L’intervento si completa con la realizzazione del collegamento stradale tra la banchina portuale ed il piazzale, per le fasi di movimentazione su gomma dei container.
L’infrastruttura consentirà di realizzare la connettività multimodale del terminal con la linea ferroviaria, in modo da garantire importanti ricadute sull’economia del territorio, oltre che una nuova mobilità integrata e sostenibile. Un ulteriore tassello dopo l’aggiudicazione, nelle scorse settimane, del bypass ferroviario di Augusta, per il miglioramento della connessione della Sicilia orientale.
Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo l’ingegnere Filippo Palazzo.




Inaugurata l’opera di street art “Le strade da seguire” ad Avola

Questa mattina, in piazza San Sebastiano ad Avola, è stata inaugurata l’opera di street art “Le strade da seguire”. L’evento ha visto la partecipazione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno e della Fondazione Federico II, dell’artista Salvo Muscarà, del sindaco di Avola Rossana Cannata, delle forze dell’Ordine e delle autorità militari, del Consiglio comunale dei ragazzi, degli studenti e dei docenti. Presente anche don Fortunato di Noto, fondatore di Meter, che ha impartito la benedizione dei luoghi. L’opera, realizzata nell’ambito del progetto “Le strade da seguire” ideato dalla Fondazione Federico II, raffigura una piramide umana che, attraverso il sostegno reciproco, forma una bilancia della giustizia. Al vertice, una figura femminile sostiene la bilancia illuminata da due fiammelle, simbolo di speranza e verità. “L’inaugurazione di oggi arricchisce ulteriormente il patrimonio artistico e culturale di Avola – sottolinea il primo cittadino, che da deputato regionale è stata vicepresidente della commissione Antimafia all’Ars – confermando l’attenzione dell’amministrazione comunale verso tematiche sociali importanti come la lotta alla mafia e la necessità di coinvolgere attivamente i giovani in iniziative educative e formative”.
Il presidente Galvagno ha espresso apprezzamento per l’impegno della città di Avola nel diffondere valori fondamentali attraverso progetti artistici e culturali, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, scuole e cittadini per costruire una società più giusta e inclusiva.
Durante l’evento è stata anche presentata una panchina Gialla, simbolo della lotta al bullismo e al cyberbullismo. Quest’ultima è stata posizionata di fronte al murale ed offre un luogo di riflessione sull’importanza di contrastare il bullismo in tutte le sue forme. “Questa iniziativa – aggiunge il sindaco Cannata – rappresenta un passo significativo nella promozione della legalità e nella sensibilizzazione contro il bullismo. L’arte diventa così strumento di rigenerazione urbana e crescita culturale per la nostra comunità. Una testimonianza concreta del nostro impegno per diffondere la legalità e valorizzare ogni quartiere”. Durante l’evento è stata anche presentata una panchina Gialla, simbolo della lotta al bullismo e al cyberbullismo.




Talentis 2025, i Giovani Imprenditori di Confindustria Siracusa partecipano al progetto nazionale

Anche i Giovani Imprenditori di Confindustria Siracusa parteciperanno al progetto dei Giovani Imprenditori di Confindustria nazionale, che consiste in una serie di eventi, incontri e contest dedicati ad idee d’impresa, start-up e alle scale-up italiane. Le migliori startup candidate correttamente saranno selezionate da una Commissione di esperti per partecipare alle Tappe Preselettive sul territorio nazionale e avranno la possibilità di presentare la propria idea di business davanti a una Giuria composta da imprenditori, investitori, accademici.
“Riteniamo che sia importante per le start-up della Provincia di Siracusa misurarsi a livello nazionale con una competizione che può far risaltare la qualità delle nostre imprese esistenti nel territorio” – ha commentato il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale. “Le opportunità offerte da Confindustria per la crescita delle imprese rispondono perfettamente all’esigenza di un territorio come il nostro che vuole affermarsi nel panorama anche internazionale con attività realizzate dai giovani”.
“Si tratta di una grande opportunità. – dice il Presidente regionale dei Giovani imprenditori di Confindustria Sicilia, Edoardo La Ferla – Talentis è un progetto di grande valore per il nostro territorio regionale e nazionale, poiché le numerose e promettenti start-up partecipanti, il più delle volte guidate da giovani imprenditori o aspiranti tali, hanno la possibilità di confrontarsi e sfidarsi su un palco che offre grande visibilità nazionale rispetto a potenziali investitori per accelerare il processo di crescita e sviluppo della loro idea”.
“Questo progetto ” – secondo Silvia Sessa, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Siracusa – aiuta a crescere, contribuisce a mettere insieme sempre più imprese di giovani e start up che fanno ben sperare per il futuro e per lo sviluppo imprenditoriale locale”.
Le startup vincitrici di ogni Tappa Preselettiva e le migliori “runner-up”, saranno poi convocate per partecipare a una delle due Finali del progetto in occasione dei Convegni Nazionali dei Giovani Imprenditori, rispettivamente a Rapallo e Capri.




Al Gagini avviato il progetto di diagnosi della qualità dell’aria nella nuova biblioteca

Si è svolto questa mattina, lunedi17 febbraio, presso la sede del Gagini in via piazza Armerina a Siracusa, l’avvio del progetto ideato dall’Istituto di Bioarchitettura e Ricerca, insieme ai presidenti degli Ordini professionali che hanno patrocinato l’iniziativa, che interesserà il nuovo padiglione biblioteca del Gagini oggetto di diagnosi della qualità dell’aria indoor.
Si tratta di un’attività che vedrà coinvolti gli studenti di Biotecnologie e di Architettura con i professionisti dell’IBAR in un percorso di PCTO.
Per la raccolta fondi destinati al progetto l’IBAR promuove un’attività rivolta ai professionisti grazie all’organizzazione del 1° torneo di Padel di Bioarchitettura che lega sport e salute.
L’iniziativa è patrocinata dal Collegio dei Geometri di Siracusa e dagli Ordini professionali di: Agronomi, Architetti Avvocati, Chimici e Fisici, Commercialisti, Medici, e Biologi, Geologi e Giornalisti di Sicilia.
Hanno illustrato il progetto il Presidente dell’IBAR la PhD Francesca Pedalino, l’Architetto Massimo Gozzo, la Dirigente scolastica Prof.ssa Giovanna Strano, alla presenza del Presidente dell’ordine dei Commercialisti Salvatore Geraci.