Siracusa. Pescava ricci a Punta del Pero, pagherà 4 mila euro

Diverse centinaia di ricci di mare sequestrati e 4 mila euro di multa per un diportista. E’ il bilancio dell’attività di controllo portata avanti dalla Guardia Costiera per prevenire e reprimere gli illeciti in materia di pesca. Questa mattina, il personale a bordo della motovedetta Cp323 ha sorpreso un uomo mentre era intento a prelevare ricci di mare nelle acque antistanti Punta del Pero, a bordo di un natante. Gli esemplari, ancora vivi, sono stati rigettati in mare. La pesca dei ricci è vietata dal primo maggio scorso e fino al prossimo 30 giugno. Il fermo è stato disposto per garantirne la riproduzione e compensare le perdite dovute al prelievo, spesso indiscriminato, praticato durante il periodo consentito, che comunque è limitato ad un massimo di 50 esemplari al giorno per i pescatori sportivi e a mille per i pescatori professionisti.




Siracusa. Progetto "In Vitro": entro maggio la consegna di 150 scaffali di libri alle scuole

Si avvia verso la fase conclusiva il progetto “In vitro”, per la promozione della lettura fin dai primi mesi di età. L’ex Provincia, che ha aderito all’iniziativa, ha distribuito durante la prima fase, 2 mila 190 kit, con 60 luoghi raggiunti.
Nella seconda fase, rivolta alla fascia d’età 3-6 anni, sono stati consegnati 150 scaffali alle scuole dell’infanzia. Non sono ancora stati materialmente recapitati agli istituti comprensivi statali e alle scuole dell’infanzia non statali, nonché alle biblioteche destinatarie. Passaggio che sarà completato entro maggio. Il progetto, adesso alla sua terza fase, si indirizza ai ragazzi fino ai 14 anni, con il coinvolgimento diretto delle scuole per il premio “Trecento in bando – vinci uno scaffale pieno di libri”, a cui partecipano le scuole primarie e secondarie di primo grado dei territori di “In vitro”.




Siracusa. Giornate dello Scompenso Cardiaco, iniziative fino al 9 maggio

Si concluderanno il 9 maggio le iniziative legate alle Giornate europee dello Scompenso Cardiaco, partite ieri. Oggi, nella sala riunioni dell’ospedale Umberto I, l’Associazione italiana scompensati cardiaci, ha presentato le iniziative in corso nel territorio, con la finalità di fornire un’informazione adeguata. “E’ fondamentale mettere in campo tutte quelle azioni – ha detto il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – che servano ad evitare le patologie che risultano poi essere responsabili dello scompenso cardiaco. E’ evidente che se oggi parliamo di scompenso, lo facciamo in maniera differente rispetto al passato, a causa della crescita della popolazione anziana con un progressivo aumento di nuovi casi di scompenso ed oltre 15 mila ricoveri l’anno in Sicilia. Stile di vita, alimentazione, prevenzione dell’ipertensione arteriosa, del diabete, della gestione degli infarti in maniera ottimale, sono tutte azioni che vanno affrontate adeguatamente affinché non si arrivi allo scompenso. Ma quando ciò avviene dobbiamo garantire qualità di vita ai cittadini che affrontano la patologia assicurando tutte le forme più appropriate di trattamento e di cura. In tutto ciò ritengo fondamentale il supporto delle Associazioni dei pazienti cui va il nostro ringraziamento”.Il direttore della Cardiologia e Utic dell’ospedale Umberto I di Siracusa Eugenio Vinci, nel suo ruolo di referente aziendale per lo scompenso cardiaco, ha parlato della Rete regionale per lo scompenso, con riferimento al dato problematico della riospedalizzazione, che segue il paziente dal momento della dimissione dell’ospedale in un’ottica di integrazione ospedale-territorio, con il coinvolgimento dei medici di base e degli ambulatori specialistici territoriali, secondo le linee guida regionali. Enrico Valvo, responsabile della Medicina di Emergenza, ha illustrato, infine, gli aspetti clinici della patologia, la possibilità di cura e i nuovi farmaci, con la testimonianza diretta, a conclusione della conferenza, di un paziente 85enne.




Siracusa. Paolo Brosio al Santuario della Madonna delle Lacrime: rosario e nuovo libro

Diventato famoso per i suoi collegamenti da Milano durante Tangentopoli, Paolo Brosio è diventato uno dei giornalisti più popolari d’Italia. Poi una svolta radicale, una vita dedicata alla fede ed ai pellegrinaggi. Lo racconterà a Siracusa, il 7 e l’8 maggio.
Giovedì alle 21 reciterà la preghiera del Rosario nei viali del Santuario della Madonna delle Lacrime. Venerdì alle 19 presenterà in anteprima nazionale “ilteatrolibro – I Misteri di Maria” a cui seguirà una cena solidale per raccogliere fondi da destinare al progetto di un primo ospedale di pronto soccorso a Medjugorie.




Siracusa. Alessia Caruso: effettuata l'autopsia, la Procura indaga sull'incidente

E’ stata effettuata nella tarda mattinata l’autopsia per chiarire le cause del decesso di Alessia Caruso. A disporla, la Procura di Siracusa che ha affidato l’incarico al medico legale Francesco Coco.
La 30enne, madre di due figli, ha perso la vita nella notte tra sabato e domenica in seguito ad un incidente stradale in viale Paolo Orsi. Era a bordo di una moto, guidata da un amico.
L’uomo alla guida avrebbe perso il controllo del mezzo. La giovane, sbalzata, avrebbe violentemente battuto il capo contro il marciapiede. A chiamare i soccorsi è stato proprio l’amico della sfortunata giovane. Ma la corsa in ospedale si è rivelata, purtroppo, inutile.
L’esame autoptico ha confermato che il decesso è sopraggiunto per le gravi lesioni politraumatiche al capo e al torace.




Siracusa. Delitto Miconi, il pm chiede 18 anni per Nicky Nonnari

Il pm Palmieri ha chiesto una pena di 18 anni di reclusione per Nicky Nonnari, unico imputato per l’omicidio di Salvo Miconi. La richiesta è arrivata questa mattina, al termine della nuova udienza sull’omicidio avvenuto la sera del 20 dicembre del 2013.
A seguire la requisitoria del pubblico ministero c’era la famiglia della giovane vittima, peraltro costituitasi parte civile. Prossima udienza martedì 26 maggio 2015.




Siracusa. "Frasi violente e minacciose contro alcuni consiglieri": interrotta la seduta

Frasi violente e minacciose, pronunciate da una persona, questa mattina, nei pressi di uno degli ingressi dell’aula consiliare, all’indirizzo Salvo Cavarra e Luciano Aloschi. Le stesse frasi già scritte anche in passato su Facebook. Momenti di tensione, oggi, al quarto piano di palazzo Vermexio. Tanto che la seduta consiliare di oggi, convocata per discutere di patrocini onerosi, piano regolatore generale e verde pubblico, è stata interrotta e spostata a domattina. I consiglieri si riuniranno alle 9,30. A rendere noto l’accaduto ai componenti dell’assise cittadina è stato proprio Salvo Cavarra, dopo essersi allontanato, per qualche minuto, dall’aula “Vittorini”. Il consigliere ha chiesto al vice presidente, Pippo Impallomeni , che presiedeva i lavori, di fare identificare la persona che aveva usato parole violente nei suoi confronti e di Aloschi dagli agenti della polizia municipale in servizio. La seduta è stata interrotta per 15 minuti. Poi la richiesta di Alberto Palestro di aggiornare tutto a domani, visto che erano venute meno le condizioni di serenità necessarie. Chiesta anche la presenza della Digos in aula, mentre gli atti della seduta dovrebbero essere trasmessi alle autorità competenti. Il rinvio è stato deciso all’unanimità. “Necessario – ha detto Impallomeni– perché non c’erano più le condizioni per andare avanti con il regolare svolgimento dei lavori. A questo punto la vicenda sarà approfondita nelle sedi opportune”.
La seduta si era aperta con i consiglieri di minoranza critici per l’assenza degli assessori e dei dirigenti che avrebbero dovuto riferire sui patrocini onerosi e sul piano regolatore generale. Non è stata affrontata nemmeno la questione appalto per il verde pubblico. Un rinvio proposto da Cetty Vinci, che aveva chiesto che il punto fosse inserito tra quelli di cui discutere. Anche in questo caso la ragione sarebbe legata all’assenza di dirigenti la cui presenza sarebbe stata fondamentale per chiarire alcuni aspetti della vicenda.




Siracusa. Barcone dell'Arenella bye bye, comincia la demolizione

Con l’ausilio di una gru sono cominciati i alvori di demolizione del barcone arenato all’Arenella dallo scorso novembre. La Guardia ai Fuochi di Porto Empedocle ha materialmente avviato le operazioni dalla parte emersa. Un alleggerimento dello scafo, eliminando tutta la parte sopraelevata per poi tentare di condurre fuori dall’acqua lo scafo e completare le operazioni. Entro la metà di maggio del barcone non dovrebbe più restare traccia.




Siracusa. Caccia all'uomo: chi ha abbandonato l'arredamento di casa in strada?

In via Vanvitelli è caccia all’uomo. Dal primo pomeriggio di oggi, i vigili urbani stanno cercando di risalire all’identità dell’uomo che ha abbandonato accanto ai cassonetti della spazzatura un salotto completo ed una cucina. Arredamento di un appartamento di cui si è disfatto scegliendo la via più comoda ma meno civile. Una infrazione che può costare un verbale fino a 600 euro e sanzioni accessorie, oltre a contestazione di eventuali reati di natura ambientale. Chiunque possa fornire informazioni utili per risalire all’identità del furbetto può contattare, anche in forma anonima, la sala radio del comando della Municipale.
I rifiuti ingombranti non vanno abbandonati in strada, men che meno accanto ai cassonetti. Vanno conferiti, gratuitamente, nei centri comunali di raccolta. Oppure si può prenotare il servizio di ritiro a domicilio, sempre gratuito.




Sciopero nazionale, la scuola siracusana sfila e protesta a Catania

Anche la scuola siracusana sfila a Catania. E’ il giorno dello sciopero nazionale e le varie componenti dell’universo scolastico partecipano alla mobilitazione nazionale. In Sicilia doppio appuntamento, uno a Palermo e l’altro a Catania. I sindacati unitari Cgil-Cisl e Uil hanno chiamato a raccolta docenti e dirigenti, studenti e personale ata.
Nelle prime ore del mattino diversi pullman hanno fatto il giro della provincia. Per i sindacati siracusani sono tra gli 800 e i 1.000 i partecipanti aretusei. Sfilano in corteo con i loro striscioni e slogan contro il ddl “Buona Scuola”.
Uno degli striscioni ad aprire il corteo dei siracusani recita “Abbasso la morte della democrazia a scuola”, riferimento ad alcune delle novità in discussione a Roma e che, temono i sindacati, potrebbero incidere negativamente sulla libertà della scuola pubblica.
Momento di protesta anche a Siracusa, con i comitati di base che hanno indetto un presidio in piazza del Pantheon.
Impreparati, questa mattina, diversi genitori sorpresi dall’impossibilità – in alcuni istituti – di lasciare i loro figli a lezione proprio per lo sciopero e l’assenza di insegnanti e dirigenti. “Capiscano che stiamo protestando anche per il futuro dei loro figli”, spiegano all’unisono i sindacati.
La Cisl Scuola Ragusa Siracusa ha partecipato alla manifestazione di Catania con circa 500 persone, guidate dal segretario generale Antonio Palermo e dal segretario aggiunto Patrizia Epaminonda. C’era anche il segretario generale, Paolo Sanzaro. «Questa non è la nostra buona scuola – hanno sottolineato Palermo ed Epaminonda – Qui si rischia di trasformare la scuola in una giungla dove poteri impropri possono delegittimare il ruolo dell’istituzione stessa. Non chiediamo solo rivendicazioni contrattuali, vogliamo un progetto chiaro che non si fondi sull’illusione di una stabilizzazione solo annunciata.» «La scuola è la base del nostro Paese e del nostro futuro – ha aggiunto Paolo Sanzaro -; non può essere occasione di propaganda. Oggi siamo tutti in piazza per difendere la storia della nostra scuola. Al Governo e al Parlamento chiediamo di affrontare con obiettività, serietà e concretezza questo tema. Chiediamo, innanzitutto, il dialogo perché serve la piena condivisione politica e sociale”. A commentare la manifestazione di questa mattina a Catania sono anche i rappresentanti della Uil locale. “Da sette anni non si vedeva una partecipazione così massiccia – ha sottolineato il segretario generale Uil Scuola Siracusa-Ragusa-Gela, Mario Rubino – per uno sciopero unitario che ha fatto pervenire al Governo un messaggio preciso: la scuola non può essere trattata con superficialità. E’ stato dimostrato, infatti, che la scuola è fondamentale, educa le future classi dirigenti, per cui i docenti e il personale Ata devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene e con strumenti adeguati”. Opinione ribadita anche dal segretario generale della Uil territoriale, Stefano Munafò. “Dovevamo far sentire la nostra voce – ha detto – e lo abbiamo fatto. Ma il nostro impegno prosegue. Il premier Renzi dovrà tenere conto di quanto il mondo della scuola ha fatto presente. Ora è il tempo delle risposte”.