Attivo il bypass, doppio senso su unica carreggiata tra Avola e Cassibile

Dalle 13 odierne è stato riaperto il tratto autostradale tra Avola e Cassibile, con un bypass sulla carreggiata in direzione sud per consentire il doppio senso di marcia. Note sono ormai le condizioni del viadotto Cassibile, con le ultime verifiche che hanno evidenziato criticità strutturali tali da limitarne la capacità portante.
In attesa di necessari lavori di consolidamento, si procede con il bypass per consentire il doppio senso. La decisione, dopo giorni di chiusura del tratto autostradale, è arrivata al termine di una riunione in prefettura a Siracusa del Comitato operativo per la Viabilità.
Per i mezzi pesanti che circolano in entrambe le direzioni, è rimasto l’obbligo di uscita sulla strada statale SS115 nel tratto Avola-Cassibile. Per gli autoveicoli e gli automezzi leggeri, è prevista la circolazione nel doppio senso di marcia sul tratto autostradale, in direzione Gela, che non è interessato dai lavori di manutenzione, tra il km 12+444 e il km 11+882.
Il personale del Cas ha provveduto a posizionare l’apposita segnaletica.




Ahi, ahi verde pubblico: esperimenti, lotti e affidamenti ma la qualità del servizio non cresce

Tempi duri per alberi e aiuole in città. Il verde pubblico, da almeno vent’anni, non pare godere di quelle attenzioni che pure meriterebbe. E mentre Siracusa arretra negli indicatori ambientali, non si intravede un cambio di rotta. Tra appalti e lotti, tentativi e ritorni all’antico, i cittadini assistono perplessi al ripetersi puntuale delle stesse problematiche. Ed è difficile per chiunque indicare uno spazio di bel verde pubblico curato, che sia aiuola, parco o giardino. Nella gestione degli spazi verdi urbani i passi avanti sono lenti, lentissimi. Nonostante l’impegno di varie associazioni e volontari che assicurano ciclicamente piantumazioni di alberi ed essenze.
Alcune evidenze vengono segnalate (a Palazzo Vermexio, ndr) con frequenza: arbusti quasi abbattuti da fortuiti colpi di decespugliatore; alberelli spezzati dal vento perchè non adeguatamente protetti nelle formelle; decespugliamento di siepi e rotatorie spesso in ritardo e con squadre di cinque o sei operai in cento metri di strada. Non “spuntano” nuovi spazi pubblici a verde e quelli che ci sono faticano a svilupparsi.
Ricorderete le denunce delle associazioni per gli aceri piantumati ma seccati sotto il caldo torrido di Siracusa e le altre piccole, grandi storie di buoni interventi poi però riusciti a metà. Insomma, non pare essere un problema di questa o quella aggiudicazione, questa o quella ditta. Forse bisognerebbe prestare maggiore attenzione ai dettami del capitolato speciale del verde pubblico. Ed anche ai principi contenuti nel Regolamento comunale del verde pubblico. Dove, per esempio, è fatto divieto di usare il decespugliatore vicino ad alberi ed arbusti, segnalando invece l’opportunità di intervenire con zeppettatura. Oppure, è previsto che per i nuovi arbusti piantumati siano anche utilizzati almeno 2 o 3 pali tutori e cordame idoneo, per assicurarne la crescita e lo sviluppo senza che – a prima folata di vento – finiscano piegati in due. Pensando alla nuova via Tisia, questa disposizione non pare essere stata seguita esattamente alla lettera. E poi, per le siepi si continua a fare uno sforzo immane, impiegando per ore operai sulla strada quando si potrebbe impiegare un tagliasiepi per facilitare il lavoro. Peraltro, tecnicamente è prevista nell’appalto.
A proposito, concentriamoci sul capitolato di appalto. Valore del servizio è di 2,4 milioni di euro e l’aggiudicatario dovrebbe sviluppare “una gestione completa ed integrata volta a conseguire la preservazione ed il miglioramento della qualità del patrimonio verde” attraverso servizi armonizzati e “costante aggiornamento tecnico e gestionale”.
Il gestore – sempre secondo le regole dettate dal Comune di Siracusa – dovrebbe avere a disposizione per tutta la durata dell’appalto (24 mesi +12) un automezzo pesante con tara superiore a 7 tonnellate, 1 piattaforma aerea, 12 mezzi di trasporto promiscuo con cassone ribaltabile, 6 macchine operatrici con sistema di guida per la manutenzione del verde (tagliasiepi), 1 autobotte e 34 attrezzi a motore, o preferibilmente a batteria, portabili.
Con una simile forza in campo, ci si attenderebbe un verde pubblico magari appena, appena in condizioni migliori tra parchi, aiuole, siepi e giardini. Delle due l’una, allora: è sottostimata la dotazione tecnica oppure non è correttamente tutta impiegata. E certamente il problema non è solo il presente. Perchè da anni il servizio è in forte sofferenza e venne indicato dallo stesso sindaco, appena rieletto, come servizio su cui intervenire per migliorare, dopo mesi di flop.
Da ricordare anche le traversie giuridiche-amministrative per il nuovo affidamento (clicca qui)




Emergenza sicurezza a Rosolini, il sindaco Spadola si affida alla vigilanza privata

Rosolini sceglie la vigilanza privata per il contrasto alla microcriminalità. Il sindaco Giovanni Spadola nelle scorse giornate ha disposto il prelevamento del fondo di riserva di cassa per affidare un servizio di vigilanza privata per una maggiore tutela e vigilanza a sostegno dei commercianti, aziende, imprenditori e cittadini privati del territorio di Rosolini. Il secondo atto è stato quelli di adottare un’apposita determina per l’affidamento del servizio.
“Il sindaco Giovanni Spadola e la Giunta Comunale congiuntamente a tutti i consiglieri dei gruppi di i maggioranza, hanno adottato importanti e decisive misure per affrontare e contrastare la microcriminalità che ha recentemente colpito la nostra cittadina”, si legge sui canali social del primo cittadino rosolinese.
Il servizio di vigilanza privata sarà operativo nelle ore notturne, dalle 21:00 alle 05:00, e avrà il compito di presidiare le aree più critiche della città, prevenendo atti criminosi e intervenendo prontamente in caso di necessità. “La presenza costante e visibile delle guardie private avrà un effetto deterrente significativo, rassicurando i cittadini e creando un ambiente più sicuro”, scrive Spadola.
“Non abbassiamo la guardia – afferma l’Amministrazione – Attraverso un’azione sinergica e una stretta collaborazione con le forze dell’ordine, continueremo a vigilare e proteggere i cittadini. Il nostro impegno è garantire la sicurezza e la serenità della nostra comunità. La decisione di istituire un servizio di vigilanza privata in aggiunta alla vigilanza privata predisposta già da tanti commercianti locali, dimostra la nostra determinazione a prendere misure concrete e immediate per affrontare le preoccupazioni dei cittadini e ridurre significativamente la microcriminalità.”




Raccolta del Farmaco, fino a lunedì si dona in farmacia: medicinali per chi non può acquistarli

Ultimo fine settimana dedicato alla solidarietà anche in provincia di Siracusa, con la raccolta del farmaco organizzata, come ogni anno da Banco Farmaceutico e FederFarma. Le donazioni possono essere effettuate presso le farmacie aderenti, fino a lunedì. Il meccanismo è quello consolidato: se l’intenzione è quella di effettuare la donazione, all’interno della farmacia scelta, i volontari indicheranno al cittadino quali sono le tipologie di medicinali richieste. Effettuata la scelta, il farmaco sarà poi destinato ad enti caritatevoli e di beneficienza indicati nelle locandine esposte dalle singole farmacie. In questo modo è possibile sapere fin da subito dove andrà a finire la donazione effettuata. La Giornata del Farmaco è un’occasione per dimostrare generosità nei confronti dei tanti che, in particolare modo nella nostra regione, sono costretti a rinunciare a curarsi. Spesso, specie gli over 75, devono addirittura scegliere tra il mangiare ed il curarsi.
In Italia 1,6 milioni di famiglie vivono in povertà sanitaria, ed oltre 100.800 in Sicilia (dati dello scorso anno) si trovano in Sicilia.
Nel 2024, nella regione, sono stati raccolti 30.870 farmaci, per un valore di 258.238 euro. L’aiuto ha raggiunto 114 enti, per un totale di 41.902 persone che ne hanno potuto usufruire.
“Anche quest’anno una trentina di farmacie aderiscono all’iniziativa- spiega il presidente di FederFarma Siracusa, Salvo Caruso- Con la Raccolta del Farmaco andiamo incontro a chi non è in condizioni economiche agiate e ha difficoltà anche per curare l’ordinario, non necessariamente in età avanzata. Le farmacie che aderiscono fanno una donazione importante come punto di partenza. Questo permette al Banco Farmaceutico di organizzarsi. La raccolta è partita giorno 4 e terminerà lunedì 10 febbraio. Sul sito del Banco Farmaceutico è indicata la farmacia più vicina. Ad ogni farmacia viene abbinato un ente, che indica il proprio fabbisogno. Non esiste, quindi, possibilità di spreco. Riusciamo, quindi, in molti casi, a coprire le necessità per l’intero anno. Siracusa ha sempre risposto bene. I cittadini sono più generosi di quanto si possa pensare, soprattutto quando, come in questo caso, ha la certezza sulla filiera, che in questo caso è molto corta e trasparente”.




“Ecogiustizia, in nome del popolo inquinato”, la campagna nazionale fa tappa a Priolo e Augusta

“Ecogiustizia: In nome del popolo inquinato”. La quarta tappa della campagna nazionale promossa da Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica, Legambiente e Libera tocca la provincia di Siracusa con Priolo e Augusta. L’appuntamento è per mercoledì 12 febbraio e ha lo scopo di “chiedere impegni concreti e tempi certi per la bonifica del SIN di Priolo”. Alle 12 si svolgerà a Priolo un flash mob sul tema “Ecogiustizia subito!” davanti al depuratore Ias. A seguire, visita guidata alla Riserva naturale orientata Saline di Priolo. Nel pomeriggio, alle 18:00, ad Augusta, i Assemblea pubblica per siglare un Patto di comunità per l’ecogiustizia, presso l’Oratorio Santa Maria Goretti.




Polo industriale siracusano, il Ministro Urso: “Diventi modello di riconversione sostenibile”

Definire soluzioni strategiche e condivise per rendere il Polo industriale di Siracusa un modello di riconversione sostenibile a partire dai settori della raffinazione, dell’energia e della petrolchimica. E’ questo l’obiettivo della riunione convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a Palazzo Piacentini con le aziende della zona industriale.
All’incontro hanno partecipato Confindustria, Confindustria Siracusa, Sonatrach, Isab, Versalis, B2G Sicily, Sasol Italy, Air Liquide Italia, Buzzi e The European House – Ambrosetti che ha presentato uno studio strategico sulla necessità di un approccio integrato per la trasformazione industriale dell’area.
“Vogliamo che il Polo industriale di Siracusa diventi un modello di riconversione sostenibile, pienamente competitivo in settori fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire da quello petrolchimico ed energetico. Siamo al lavoro per cambiare le politiche industriali e ambientali europee, affinché sia superata l’impostazione ideologica del Green Deal e si coniughino finalmente le esigenze produttive e sociali con quelle della decarbonizzazione. Nel nostro Mezzogiorno le crisi generate dal disaccoppiamento tra industria e ambiente dovranno rappresentare sempre più nuove opportunità di sviluppo”, ha dichiarato Urso menzionando casi simili nell’area pugliese e nel Sulcis.
Il ministro ha poi ha dettato una road map per arrivare entro la metà di marzo a un tavolo di sistema che coinvolga anche gli altri ministeri competenti, la Regione Siciliana, le Province di Siracusa e Ragusa, i Comuni, Confindustria, aziende dell’area e organizzazioni sindacali così da arrivare in tempi ragionevoli a un risultato positivo.
Il Polo Industriale di Siracusa, uno dei più grandi a livello europeo, rappresenta un asset fondamentale per il territorio e per l’intero sistema Paese contribuendo alla sicurezza energetica nazionale. L’area infatti comprende settori strategici come quelli della raffinazione, dell’energia, della petrolchimica, del cemento, dei gas industriali e vanta importanti infrastrutture come i porti di Augusta e Siracusa.
Al termine del vertice al Mimit il parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata è intervenuto sulla questione. “Il nostro Governo Meloni continua a mantenere alta l’attenzione sul Polo industriale di Siracusa, asset fondamentale per la sicurezza energetica e la competitività del Paese. L’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tra il ministro Adolfo Urso e le aziende e Confindustria è un ulteriore passo per garantire un futuro sostenibile e competitivo all’area industriale siracusana, coniugando esigenze produttive, ambientali e occupazionali”, ha sottolineato il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Il nostro Governo Meloni ha già dimostrato con i fatti di voler difendere e rilanciare il Polo industriale di Siracusa, intervenendo su dossier cruciali come la Golden Power su Isab, la riconversione di Versalis e la questione Ias – ha ricordato Cannata – Oggi proseguiamo su questa strada, lavorando affinché l’area industriale non solo resti competitiva, ma diventi un modello di sviluppo sostenibile energetico. È una conferma di quanto l’attenzione del Governo su questo territorio sia costante e concreta – ha concluso il parlamentare –. Lavoriamo per garantire certezze agli imprenditori, tutelare i posti di lavoro e trasformare il polo siracusano in una realtà produttiva sempre più efficiente e sostenibile”.




Decarbonizzazione e competitività, lo studio strategico sul polo industriale presentato al Mimit

Questa mattina, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Confindustria Siracusa in collaborazione con TEHA Group e sette aziende del Polo – Air Liquide,B2G Sicily, Buzzi Unicem, ISAB, Sasol, Sonatrach e Versalis – hanno presentato i risultati dello Studio Strategico sulla decarbonizzazione e la competitività del Polo Industriale di Siracusa. E’ stato infatti possibile analizzare lo scenario attuale e le prospettive future del più grande agglomerato industriale del Mezzogiorno, evidenziando le criticità strutturali che compromettono la sua sopravvivenza e delineando una roadmap strategica per garantirne la sostenibilità e la competitività. Tra i principali fattori di crisi evidenziati emergono: un costo dell’energia non competitivo; un alto costo delle emissioni; una crisi dei settori industriali chiave. “In mancanza di interventi tempestivi, la transizione ecologica potrebbe tradursi in una deindustrializzazione irreversibile, con gravi conseguenze per l’occupazione e la tenuta del tessuto economico e sociale”, scrive Confindustria Siracusa.
“Il Polo Industriale di Siracusa è una straordinaria risorsa del territorio e dell’intero paese Italia e contribuisce alla sicurezza energetica del Paese – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale.- È un sistema produttivo specializzato che comprende i settori della raffinazione, dell’energia, della petrolchimica, del cemento, dei gas industriali e non solo. Ha costruito negli anni un indotto consistente nel territorio con un consolidato know-how operativo ed impiantistico metalmeccanico e con importanti infrastrutture presenti, tra le quali i porti di Augusta e Siracusa.Le principali aziende insediate nel territorio ISAB, Sonatrach Raffineria Italiana, Versalis, Sasol Italy, B2G Sicily, Buzzi e Air Liquide Italia, consapevoli della necessità di intraprendere un nuovo virtuoso modello di sviluppo sostenibile, hanno chiesto a The European House Ambrosetti di sviluppare uno studio strategico che affronti il tema della trasformazione industriale del sito. Oggi le aziende dei settori cosiddetti “hard to abate” stanno vivendo un periodo di particolare criticità che rischia di comprometterne l’esistenza. È necessario che si faccia utilizzo di tutti gli strumenti di aiuto che le Istituzioni possono mettere in campo a livello nazionale ed europeo per accompagnare i grandi poli industriali. Auspichiamo quindi che questo studio diventi uno strumento utile alle necessarie interlocuzioni con i Governi Nazionale e Regionale e un documento di supporto a chi dovrà discutere dei necessari aggiustamenti del Green Deal con l’Unione Europea. La decarbonizzazione del Polo Industriale di Siracusa può essere realizzata con un intervento urgente e concreto, che auspichiamo, attivando un programma di finanziamenti per accompagnare la transizione verso un futuro più sostenibile”.
“Come molte realtà industriali nei settori hard-to-abate in Europa, il Polo Industriale di Siracusa si trova a un bivio: affrontare con determinazione la sfida del costo dell’energia, della decarbonizzazione competitiva e del riposizionamento industriale, oppure rischiare di perdere il suo ruolo strategico nell’industria italiana ed europea. Allo stesso tempo, Siracusa ha tutte le condizioni per diventare un modello di trasformazione industriale per l’Italia e l’Europa. Ma il tempo per agire è ora. Questo Studio Strategico offre una visione chiara e un piano concreto per abilitare una trasformazione industriale, energetica e sostenibile.” – ha dichiarato Alessandro Viviani, Associate Partner di The European House – Ambrosetti, che ha realizzato lo Studio, il quale prosegue “L’auspicio è che questo Studio non solo metta in luce le opportunità per supportare gli investimenti nel Polo di Siracusa, ma possa anche ispirare una riflessione pragmatica sul rapporto tra sostenibilità industriale e competitività a livello europeo.”




Ape Calessino in Ortigia, palazzo Vermexio rilascia 20 autorizzazioni

Il Comune di Siracusa ha autorizzato 34 tra motocarrozzette e velocipedi per il centro storico. Il Settore Mobilità, a seguito delle risultanze dell’Avviso pubblico di dicembre 2023, ha rilasciato le “autorizzazioni per l’attività di accompagnamento turistico mediante l’utilizzo di motocarrozzette e velocipedi”. Tali autorizzazioni, valide dal 1° aprile al 31 ottobre, riguardano 20 motocarrozzette e 14 velocipedi che potranno operare su percorsi predefiniti all’interno e verso le aree di interesse storico, ambientale e archeologico della città.
I percorsi autorizzati in cui potrà essere svolta l’attività sono i seguenti: Ortigia – Stazionamento Via Rodi (parcheggio Molo S. Antonio), Via Malta, Ponte S. Lucia, Via dei Mille, Viale Mazzini, Via Ruggero Settimo, Passeggio Aretusa; Zona fermata per Piazza Duomo e dintorni, Largo Aretusa, Via Castello Maniace, Via Gaetano Abela, Lungomare Ortigia, Largo della Gancia, Via Eolo, Via Nizza, Belvedere San Giacomo, Via dei Tolomei, Via Mastrarua, Lungomare di Levante Elio Vittorini, Riva Nazario Sauro – Zona sosta Tempio di Apollo e dintorni, Via del Forte Casanova, Riva della Posta, Ponte Umbertino, Corso Umberto, Via Perasso, Via Bengasi, Via Rodi.
Altre aree turistiche: Stazionamento Via Rodi (parcheggio Molo S. Antonio), Via Sen. G. Maieli, Corso Umberto, Viale Regina Margherita, Via Dell’Arsenale, Viale Armando Diaz, Largo Gilippo, Viale Luigi Cadorna incrocio Viale Teocrito con alternative: a sinistra direzione Parco Archeologico Neapolis, – Viale Teocrito, Viale Augusto, Via F. Saverio Cavallari, Viale Paolo Orsi, Corso Gelone, Viale Teocrito, Viale Luigi Cadorna, Piazza Euripide, Via Epicarmo, Via Re Ierone II, Largo Gilippo, Viale Armando Diaz, Via Vincenzo Gioberti, Via A. Rizza, Via G. B. Perasso, Via Bengasi, Via Rodi. A destra per Via Von Platen, Piazzale Carmelo Ganci, Via Maria Politi Laudien, Piazza Cappuccini, Via dell’Unità d’Italia, Via Bignami, Piazza S. Lucia, Via Ibla, Via dell’Unità d’Italia, Via dello Sbarcadero S. Lucia, Via dell’Arsenale, Viale Armando Diaz, Via V. Gioberti, Via A. Rizza, Via Perasso, Via Bengasi e Via Rodi.
Al fine di garantire il pieno rispetto delle normative vigenti, verranno effettuati controlli stringenti da parte della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine per verificare che l’attività si svolga nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari. In particolare: i conducenti dei mezzi autorizzati dovranno rispettare la stagionalità del servizio che va al 1° di aprile al 31 ottobre astenendosi dall’esercitarlo in altro periodo. I conducenti dovranno attenersi scrupolosamente ai percorsi stabiliti, evitando qualsiasi deviazione non autorizzata. È assolutamente vietato l’accesso alle zone pedonali e alle strade in cui non è concessa l’autorizzazione al transito. Saranno sanzionati eventuali comportamenti non conformi, inclusi stazionamenti non autorizzati o utilizzo improprio delle aree destinate all’attività. I conducenti non potranno fornire informazioni di natura culturale ai turisti, in quanto tale attività è di esclusiva competenza delle guide turistiche autorizzate.
Le sanzioni, in caso di mancata osservanza delle norme regolamentari Comunali, variano da 80 a 500 euro. Sarà applicata una sanzione pecuniaria pari a 500 euro qualora, in caso di verifica e controllo da parte degli organi di Polizia, fosse accertato il trasporto di bagagli a bordo durante il trasporto turistico dei passeggeri.
Saranno applicate sanzioni e penalità accessorie in caso di violazioni del Codice della Strada. Per le infrazioni più gravi, si può arrivare anche al ritiro dell’autorizzazione.
L’Amministrazione invita tutti i soggetti autorizzati a rispettare rigorosamente le disposizioni previste, al fine di garantire la sicurezza, il decoro urbano e il corretto svolgimento delle attività turistiche nel rispetto delle norme vigenti.




Smog in città, l’indagine: male Siracusa con le pm10, Catania la peggiore in Sicilia

Smog nelle città siciliane, la situazione continua a non essere delle migliori. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente “Mal’Aria di Città 2025”, Catania e Palermo risultano essere tra le più inquinate d’Italia per sforamenti di polveri sottili e livelli di biossido di azoto.
I dati di Legambiente evidenziano che nel 2024 la concentrazione media annuale di PM10 a Siracusa è stata di 26 µg/mc, mentre per il biossido di azoto (NO2) si attesta a 17 µg/mc. Oggi il limite medio annuale è di 40 μg/mc per le pm10 ma dal 2030 la soglia scenderà a 20, come disposto con nuova direttiva europea. Siracusa dovrà ridurre le concentrazioni del 22%, intervenendo in particolare sul traffico che rappresenta la maggiore fonte di polveri sottili.
Riportiamo di seguito la concentrazione media annuale nel 2024 di Polveri sottili (PM10) e di Biossido di azoto (NO2) nelle città capoluogo di provincia siciliane. La media annuale della città è stata calcolata a partire delle medie annuali delle singole centraline di monitoraggio ufficiale delle Arpa classificate come urbane (fondo o traffico).
La “riduzione delle concentrazioni necessaria” (valore negativo) indica, per ciascun parametro, di quanto dovrà diminuire la concentrazione attuale, in percentuale, per raggiungere i valori normativi che entreranno in vigore a partire dal 2030.

A livello nazionale nell’anno solare 2024 – si evince dal rapporto Mal’Aria di Città 2025 di Legambiente – sono stati 25 i capoluoghi di provincia, con ben 50 centraline di monitoraggio della qualità dell’aria che hanno superato il limite giornaliero di 35 giorni con una concentrazione media giornaliera superiore a 50 microgrammi per metro cubo (μg/mc).
Parlando della Sicilia, Catania è la più inquinata: nel 2024, nella centralina di viale Vittorio Veneto, sono stati registrati ben 46 sforamenti.
Per uscire dall’emergenza smog Legambiente invita a ridurre le emissioni da tutti i settori che sono corresponsabili dell’inquinamento atmosferico, coinvolgendo e responsabilizzando decisori politici e cittadini verso un cambio di paradigma ormai non più rinviabile: potenziare il trasporto pubblico locale, blocco immediato dei veicoli più inquinanti, stop progressivo alla circolazione delle auto nei centri delle città.




Trasporto pubblico extraurbano, assegnati i 4 lotti: a Siracusa il Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Est

La Regione Siciliana ha assegnato i quattro lotti del servizio di trasporto pubblico locale extraurbano. Stamattina, nella sede dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti sono state completate le procedure del bando europeo da 883 milioni di euro (iva compresa). La gara è stata aggiudicata per un importo di 663 milioni più iva, con un risparmio di 154 milioni per le casse pubbliche. Le aziende che si sono aggiudicate i lotti sono: Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in ATI con il Consorzio Stabile Siciliano Mobilità) per il primo lotto che riguarda il bacino Palermo e Trapani, per complessivi 13.794.400 chilometri; Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Est (in ATI con Consorzio Trasporti Siciliani Sud ) per il secondo lotto, che comprende i territori di Catania, Ragusa e Siracusa, per 10.259.863 chilometri; Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in ATI con Consorzio Siciliano Mobilità Nord) per il terzo lotto, che riguarda la provincia di Messina, per 9.877.015 chilometri; al Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Sud (in ATI con Consorzio Trasporti Siciliani Sud ) infine, il quarto lotto che interessa i territori delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, per 18.895.685 chilometri. La durata dell’affidamento è di nove anni. I quattro ambiti territoriali da coprire ammontano a oltre 53 milioni di chilometri. A questi si aggiungono gli 11.850.000 di chilometri assegnati “in house” all’Ast. Per un totale di quasi 65 milioni di chilometri, il 4,4 per cento in più delle percorrenze attuali. «Raggiungiamo un altro importante risultato – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – che garantirà ai siciliani un servizio di trasporto extraurbano efficiente e moderno. Con questo bando abbiamo fissato un orizzonte temporale che dà certezza di continuità ai passeggeri e alle stesse aziende che potranno pianificare gli investimenti per assicurare la qualità richiesta. L’assegnazione “in house” di una quota delle tratte all’Ast è un ulteriore contributo al rilancio di un’azienda che al momento del nostro insediamento era in una situazione di prefallimento. Adesso, grazie alle scelte del mio governo che ha provveduto al cambio della governance e immesso la necessaria liquidità, l’Ast procede verso la piena operatività. È la conferma della bontà di un metodo di governo che guarda all’impegno costante e silenzioso per ottenere risultati. Ringrazio l’assessore Aricò per il lavoro svolto». Secondo quanto stabilito dal bando, i pullman impiegati nel servizio di trasporto pubblico extraurbano dovranno avere: una livrea unica; quadranti a led per l’indicazione del percorso; un distributore di snack e bevande; il wc, in quelli impiegati nelle tratte a lunga percorrenza o interprovinciali; il wifi; tv e spinotti di ricarica per cellulari e apparecchi informatici; infine, dovranno prevedere l’accesso agevole a bordo per i passeggeri con disabilità.
«L’assegnazione dei quattro lotti del trasporto pubblico locale extraurbano è un grande risultato che coniuga efficienza, trasparenza, oltre a consentire il potenziamento del servizio con un aumento delle percorrenze». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, commentando l’esito della gara per l’assegnazione dei quattro ambiti in cui è suddiviso il territorio regionale per il trasporto pubblico locale extraurbano di passeggeri su pullman.
«Per la prima volta nella nostra regione – aggiunge Aricò – la gara si è svolta con una procedura a evidenza pubblica che ci ha consentito di scegliere le offerte migliori, non soltanto in termini economici, ma anche di qualità e affidabilità. Puntiamo a un sistema di trasporto pubblico locale extraurbano sempre più moderno, in grado di garantire sicurezza e comfort ai passeggeri. Stiamo compiendo un grande sforzo per modernizzare il sistema, guardando anche alla sostenibilità ambientale, con gli interventi a sostegno delle aziende per il rinnovo delle flotte con l’acquisto di mezzi green».