Siracusa. Inchiesta 5 Stelle sui gettoni: "Errori di calcolo, ma le accuse a Zito restano immotivate"

“L’inchiesta sui costi del consiglio comunale sono un’operazione di trasparenza”. Parte da questa puntualizzazione il documento diffuso in mattinata dai Meetup 5 Stelle, alla luce dell’acceso dibattito che si è scatenato dopo la pubblicazione dei dati sulle presenze in commissione, in consiglio e sui relativi costi. “Molte delle reazioni di questi giorni- spiegano i Meetup- si sono tradotte in accuse per il deputato regionale Stefano Zito, invitato ad occuparsi del suo lavoro, a Palermo, e di impegnarsi a modificare la legge 30 del 2000, non sapendo che tra i primi atti, dopo l’insediamento, Zito annovera proprio una proposta di modifica a quella legge regionale e soprattutto nella parte che consente ai datori di lavoro dei consiglieri di ricevere un indennizzo quando questi si assentano per motivi istituzionali”. Modifiche che riguarderebbero l’abbattimento delle somme rimborsabili, l’istituzione di controlli costanti, la possibilità, di ottenere i rimborsi, solo per le aziende in regola con il Durc, il documento di regolarità contributiva, iscritte alla Camera di Commercio e il divieto di elargizione di rimborsi ai consiglieri che avessero ricoperto il ruolo di titolare o amministratore unico nell’azienda nei cinque anni precedenti all’assunzione o a coloro che non avessero fatto improvvise progressioni in carriera.”Proposta sempre bocciata in questi anni, dal Governo Crocetta- proseguono i pentastellati- e dalla maggioranza del Pd”. Più recente la presentazione, a fine febbraio, del Ddl “Revisione della normativa regionale sui consiglieri comunali”. Ma i Meetup del Movimento 5 Stelle spiegano anche di avere commesso un errore nella tabella sui rimborsi alle società private. Corretto il totale, ma non la divisione dei rimborsi elargiti . Errori di cui i 5 Stelle “si scusano con i diretti interessati”.




Siracusa. Gettonopoli, querelle tra cinque presidenti di commissione e l'ex assessore regionale Reale

Si accendono ulteriormente i toni della polemica relativa ai gettoni di presenza in consiglio comunale, che sarà oggi oggetto di dibattito su Rai 1, nel corso della trasmissione “L’Arena”, condotta da Massimo Giletti. “Infuocata” la nota di cinque presidenti di altrettante commissioni consiliari: Stefania Salvo, Sonia D’Amico, Cosimo Burti, Carmen Castelluccio e Gianluca Romeo, convinti che l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Paolo Reale abbia tentato, su Facebook, di differenziare il comportamento dei tre consiglieri comunali che si riferiscono a “Progetto Siracusa” rispetto a quello tenuto da altri nella vicenda che riguarda l’approvazione della delibera “della discordia”, con cui si concede ai capigruppo o a loro delegati la possibilità di partecipare alle commissioni consiliari. “Una delibera- sottolineano Castelluccio, Salvo, Burti, D’Amico e Romeo- la cui illegittimità è ancora tutta da dimostrare”. I quattro consiglieri comunali ricordano che “dovere dell’eletto consigliere è partecipare all’attività politica che si estrinseca nei lavori delle commissioni e del consiglio comunale e “rispediscono al mittente” le accuse secondo cui le commissioni consiliari sarebbero convocate anche su argomenti improbabili e per inutili sopralluoghi. I presidenti di commissione muovono anche precise accuse all’ex assessore regionale, sostenendo che la sua “brevissima esperienza sia stata sufficiente per consentirgli di conferire consulenze a persone a lui vicine. Pronta la replica di Reale, che ironizza su quello che definisce “l’editto dei presidenti”. L’ex assessore regionale puntualizza che la “delibera di cui parlano i consiglieri è assurta “agli onori della cronaca” non per la sua, più che probabile illegittimità, ma per la sua evidentissima inopportunità. A non comprendere che oggi è profondamente sbagliato aumentare, o mantenere ad un livello eccessivo, i costi della politica- aggiunge- anche ove fosse perfettamente legale, quando la gente muore di fame e perde il lavoro, mi
pare che siano rimasti in pochissimi, e tra questi coloro che difendono quella delibera e la propria scelta di votarla o utilizzarla”. Reale ribadisce che i consiglieri che si riferiscono a lui “non hanno votato quella delibera”. Per Reale rimane “arduo comprendere come “i presidenti non percepiscano che questi sono fatti politicamente importanti”. Dura la risposta alle altre accuse. “Sono sfoghi-conclude l’ex assessore- di personale nervosismo, provinciale invidia e piccola frustrazione”.




Siracusa. Largo Scibilia delle polemiche. Algilà annuncia: "Troppi no, pronti a ritirare il contributo"

Sulla polemica esplosa sulla riqualificazione di largo Scibilia, interviene Algilà srl la società privata che ha messo a disposizione le somme per i lavori. “Da quando abbiamo scelto Siracusa come una delle sedi della nostra attività, più volte abbiamo avuto contatti con le amministrazioni comunali che si sono succedute per fare da sponsor per l’abbellimento degli spazi antistanti la nostra struttura alberghiera”, spiegano nella nota inviata alle redazioni. “Una consuetudine – chiariscono poi – che, come avviene in tutto il mondo, permette al privato di sponsorizzare un restyling di un’area degradata o dismessa a netto favore della città”.
Avendo un albergo che si affaccia proprio su largo Scibilia, hanno subito risposto positivamente al bando emanato dall’amministrazione. “Il progetto, che ha un costo preventivo di circa 300mila euro, mira ad abbellire con una ripavimentazione, del verde e delle panchine, una delle più belle terrazze sul mare di Siracusa e a renderla fruibile alla comunità.  Ovviamente questo è stato fatto nel rispetto delle norme, con tutti i passaggi e iter burocratici relativi e senza contropartita alcuna se non con la sola apposizione di una piccola targa col nome dello sponsor, come avviene con le aiuole. In prospettiva, e a lavori ultimati – spiegano ancora da Algilà – vorremmo presentare una domanda per occupare in concessione uno spazio antistante l’albergo per tavolini seguendo le stesse regole cui sottostanno tutti gli altri pubblici esercizi. Tale concessione non è contenuta nella convenzione siglata con l’amministrazione e non è nemmeno stata da noi presentata la richiesta per ottenerla”, viene precisato per prevenire nuove polemiche su di una vicenda che è diventata un caso.
“Se ora l’Amministrazione, la Soprintendenza e la cittadinanza di Siracusa ritengono che sia meglio mantenere lo status quo, alla nostra società ovviamente non costa nulla ritirare la disponibilità a finanziare il progetto”, si legge nella nota conclusa con una nota amara: “una volta di più prevale il partito del no, ma dato che noi siamo solo sponsor economici e che un’accoglienza tanto negativa è stata riservata a un contributo volontario, ritirarlo non costa nulla, anzi per noi sarebbe un grosso risparmio. Per la città di Siracusa riteniamo una grave perdita”.




Siracusa. 8 Marzo, iniziative per celebrare la Giornata della Donna

Iniziative, in provincia, per celebrare la giornata dedicata alla donna, con importanti spunti di riflessione e con l’obiettivo di far comprendere meglio, per combatterli, fenomeni purtroppo molto radicati. Nel capoluogo, a Cassibile, è prevista per questa sera la “Via Crucis al femminile” . Un’idea del parroco, Don Salvatore Arnone, sposata da un folto gruppo di donne e culminata dell’organizzazione dell’appuntamento che avrà inizio alle 19. Una mostra di dieci foto e un video dal forte impatto emotivo, per “rompere il silenzio omertoso” sulla violenza sulle donne, in ogni sua forma. Nel quartiere di Siracusa sarà aperto un nuovo sportello d’ascolto affiliato alla Rete Centri Antiviolenza. Sarà gestito dalla presidente dell’Associazione Donna, Patrizia Casella e dall’avvocata Selenia Saragozza. A Noto, questa sera, si inaugura, nell’ambito di “Semaforo Rosa”, manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale, che quest’anno ha come titolo “Io sono Eva”, la mostra fotografica nei bassi del Convitto Ragusa sul tema della mutilazione genitale femminile. Rimarrà allestita fino al 31 marzo prossimo. In serata, alle 19,30, concerto “DameinCanto” a palazzo Nicolaci.




Siracusa. Elezioni Rsu: "Uil in crescita. Le amministrazioni ne tengano conto"

“Cresce la Uil nel pubblico impiego in provincia”. Il segretario generale Carmelo Barbagallo esprime soddisfazione per i risultati ottenuti nell’ambito delle elezioni Rsu , con cui i lavoratori scelgono i loro rappresentanti sindacali. “Un lavoratore su quattro- secondo le stime della Uil- ha scelto L’Unione Italiana del Lavoro”. Si tratta di “proiezioni, ma molto attendibili”. Numeri che, per il segretario generale Fpl Siracusa, Gesualda Altamore rappresentano “un grande e importante segnale per la nostra organizzazione sindacale. Siamo legittimamente in grado di rappresentare i lavorator. Le amministrazioni dovranno tenerne conto”. Antonio Setola della Uilpa territoriale parla di elezioni con “numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno per la Uil- Dalla Marina, alla Difesa alle Agenzie fiscali, questi numeri sono lo specchio dell’operato della categoria, è un segnale che si sta lavorando bene e che ci incoraggia a proseguire su questa strada”. Per il settore Scuola, in attesa dei verbali delle commissioni elettorali, la Uil parla di crescita a Siracusa e Ragusa e di radicamento a Gela.




Siracusa. Le scuole perdono finanziamenti. Vinciullo: "Occupiamole con gli studenti. Il caso è paradossale"

Sono andati perduti alcuni dei finanziamenti concessi da Governo e Regione per la riqualificazione di alcune scuole della provincia di Siracusa. Sono state ritirate le risorse messe a disposizione per interventi al Quintiliano di Siracusa, al Moncada di Lentini, al Majorana di Avola, all’Archimede di Rosolini. Tutti finanziamenti da 750 mila euro ciascuno.
“Risorse che non ci sono più, adesso”, lamenta a gran voce il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Il Ministero, su richiesta dei presidi, ha revocato diversi finanziamenti”, racconta. “E’ una situazione surreale. Le scuole siracusane cadono a pezzi e i presidi dicono di non essere in grado di spendere i soldi. Ma la colpa non è solo loro, anche i Comuni e la ex Provincia hanno le loro responsabilità”, attacca Vinciullo.
Lunedì mattina incontrerà il prefetto Armando Gradone per lamentare la situazione di paradosso che si sarebbe venuta a creare. Nel frattempo, Vinciullo lancia la sua provocazione: “chiedo agli studenti ed ai loro genitori, io per primo, di occupare le scuole fin quando presidi, Comuni ed ex Provincia non predisporranno i progetti pronti per essere appaltati”.
Il parlamentare regionale si dice certo che dalle famiglie può arrivare un contributo deciso per risolvere il problema. “Tra i genitori ci sono architetti, ingegneri, dirigenti, avvocati e tanta gente pratica di lavori e progetti. Possono aiutare i presidi a completare i progetti”. La Regione, da parte sua, pare intenzionata a mettere a disposizione l’ufficio del Genio Civile e l’Urega. “E dal ministero delle Infrastrutture mi hanno garantito che il loro ufficio territoriale è a disposizione per risolvere il problema”, dice ancora Vinciullo.




Siracusa. Consiglieri nella bufera, arriva un ispettore. L'Anci contro la riforma regionale e il taglio di privilegi

Dopo il servizio di Striscia, tocca adesso a L’Arena di Giletti. Domenica pomeriggio la trasmissione di Rai Uno si occuperà di “Gettonopoli”, l’inchiesta sui numeri del Consiglio Comunale di Siracusa. Dallo studio di Roma, Massimo Giletti si collegherà anche con la sala Vittorini di palazzo Vermexio, dove si riunisce abitualmente il Consiglio. E ci saranno tutti e 40 i consiglieri. Alcuni sono stati intervistati nei giorni scorsi e i vari contributi realizzati saranno trasmessi durante il programma.
Ma intanto Ettore Leotta, ex commissario della Provincia Regionale di Siracusa, oggi assessore regionale agli Enti Locali ha deciso. Invierà un ispettore al Comune di Siracusa per verificare i numeri relativi alle presenze ed alle riunioni delle commissioni. “Ho dato disposizioni al direttore generale dell’assessorato di inviare a Siracusa e Agrigento gli ispettori anche alla luce delle notizie di stampa delle scorse settimane”, anticipa a La Sicilia. E anticipa il prossimo invio di una circolare a tutti i Comuni per mettere un tetto al numero di riunioni di commissione. L’ispettore è Francesco Riela.
Intanto oggi si riuniscono nel palermitano presidenti e vicepresidenti di quasi tutti i 390 Consigli comunali siciliani. Sono stati chiamati a raccolta dall’Anci per preparare una reazione alla stretta che il governo regionale vuole dare ai costi della politica. La bozza di riforma, inserita nella Finanziaria, è chiara: riduzione del numero dei consiglieri comunali; un limite massimo di riunioni per Consigli Comunali e Commissioni (60 in un anno, 5 in un mese). E’ il progetto di riforma elaborato dall’assessore Baccei. Ma proprio il passaggio che prevede come “le sedute retribuite non potranno superare per la classe più alta 60 per anni tra Consigli e commissioni”, è già a rischio stralcio.
Oltre al tetto di sedute, Baccei vorrebbe porre un limite allo stipendio degli eletti. Non solo, come già succede nel resto d’Italia, verrebbero cancellati alcuni “privilegi” locali. Per esempio quello di ottenere un’intera giornata di assenza giustificata dal lavoro per un impegno di qualche ora in commissione o in aula. Nelle altre città italiane si è giustificati solo per l’effettiva durata delle sedute, poi si deve tornare in ufficio. Entro un’ora.




Siracusa. Garozzo dopo il servizio di "Striscia": "Il mio intervento tagliato. Messaggio incompleto"

Il sindaco, Giancarlo Garozzo non ci sta.Dopo la messa in onda del servizio realizzato dall’inviata di “Striscia la notizia”, Stefania Petyx sui gettoni di presenza ai consiglieri comunali, il primo cittadino fa le sue puntualizzazioni e parla di un montaggio nonfedele alle dichiarazioni rese durante l’intervista realizzata nella sala “verde” di palazzo Vermexio. “Quando ho saputo dell’arrivo di Striscia e della Petix -premette Garozzo- ho immediatamente pensato che fossero venuti a constatare che gli impegni assunti nei primissimi mesi del 2014, riguardanti le go bike ed i bus navetta, fossero effettivamente stati mantenuti come abbiamo fatto.Quando ho compreso che si trattava di altro ho comunque dato la mia disponibilità a rispondere, argomentando su ogni questione con assoluta sincerità e trasparenza. Dopo la messa in onda del servizio, mi spiace constatare che il montaggio non ha reso onore né ai contenuti delle mie risposte né alla chiarezza e completezza dell’informazione”. Quello che il sindaco dichiara di avere spiegato riguarderebbe due questioni differenti. “La prima, i rimborsi dei datori di lavoro, in cui la situazione siracusana dipende essenzialmente dalla legge regionale 30 del 2000. Un’anomalia siciliana che deve essere rivista-osserva il primo cittadino del capoluogo- come il Pd siciliano sostiene nella Riforma Baccei. La seconda riguarda i gettoni di presenza dei consiglieri. C’è un tetto massimo di 26 presenze mensili e ciò indipendentemente che si partecipi a 100 o 1000 riunioni di commissioni”. In altre parole, secondo quanto spiega Garozzo, “da un punto di vista economico la delibera oggetto di contestazione non ha prodotto alcun aggravio di costi per il Comune di Siracusa. Anche questo dato non è emerso e mi dispiace che su questa vicenda si cerchi di confondere le idee per fare emergere una tesi – conclude il primo cittadino- che punti solamente alla delegittimazione della politica e del consiglio comunale”.




Siracusa. "Riqualificare largo Scibilia senza toccare la Mastrarua", consiglieri di Ortigia raccolgono firme

I consiglieri della circoscrizione Ortigia si sono dati appuntamento questa mattina alle 10 in largo Scibilia. Hanno indossato le magliette preparate per l’occasione (“Giù le mani dalla Mastrarua”) e allestito il banchetto per raccogliere firme. Una petizione da inviare all’amministrazione con cui sperano di ottenere il loro risultato: si alla riqualificazione di largo Scibilia ma no alla modifica dell’asse di via Vittorio Veneto, l’antica Mastrarua.
“Noi siamo d’accordo sulla necessità di riqualificare la zona ma non si possono modificare 57 metri lineari di via Vittorio Veneto creando una curva che finirà per strozzare il traffico nell’area”, spiega il presidente della Circoscrizione, Salvo Scarso. Accanto a lui i consiglieri Grienti, Gibilisco, Miceli, Carpinteri e Bianca.




Siracusa e Messina. Secondo L'Espresso le due ex Province più indebitate in Sicilia

Le Province Regionali sono state abolite per legge, anche se la riforma siciliana è rimasta ancora a metà. Le amministrazioni provinciali, però, esistono ancora. E come svela il settimanale L’Espresso, quella di Siracusa è la seconda nell’Isola per entità di debiti accumulati. Prima c’è Messina e proprio le due siciliane chiudono la “Top 25” italiana delle Province più indebitate.
Siracusa – secondo L’Espresso – avrebbe uno squilibrio pari a 10.279.618 euro. Debiti fuori bilancio, secondo la Corte dei Conti. “Il debito – scrive il settimanale – costa 26 euro circa ai cittadini della provincia di Siracusa”. I debiti fuori bilancio “sono da addebitare, soprattutto, ad imprevisti e cioè – ipotizza L’Espresso – a sentenze di condanna, liti nell’acquisizione di beni, disavanzi delle aziende controllate”.
Si tratta comunque di “una massa debitoria che rende i bilanci non veritieri perché non compare nelle scritture contabili”, spiega la Corte dei Conti parlando in generale della situazione delle amministrazioni provinciali e non del solo caso Siracusa.
Bisogna, però, tenere anche conto della pesante scure dei tagli operati con la spending review che ha colpito negli anni proprio le Province che hanno così dovuto far fronte a tutta una serie di situazioni impreviste.
(foto: la Sala degli Stemmi del palazzo della Provincia di via Roma)