Siracusa. Pile scariche, trenta contenitori in città per migliorarne la raccolta e il recupero

E la pila scarica dove la butto? Se rispondete “nella spazzatura” commettete un grosso errore. Le batterie sono un rifiuto altamente inquinante, da trattare con sistemi differenti rispetto alla spazzatura “comune”. A Siracusa esistono delle aree ad hoc all’interno dei due centri comunali di raccolta, Arenaura e Targia. Ma siccome non è esattamente semplice raggiungerli magari solo per conferire decine di pile scariche, ecco che spuntano in strada nuovi contenitori.
In tutto saranno trenta, per il momento ne sono stati piazzati sei. Il primo, nel piazzale antistante la Capitaneria di Porto. Poi al parco giochi di piazza Adda, al parco Ozanam, in piazza Bonanno, in via Caltanissetta 47 e in via Barresi 2. Prossimamente ne verranno installati altri tre, uno nella sede della Questura, un secondo al commissariato Ortigia e il terzo alla Polstrada. Si tratta di amministrazioni che hanno sposato il progetto delle buone pratiche lanciato dal settore ambiente del Comune di Siracusa.
Le pile vengono raccolte una volta al mese o su chiamata dei presidenti di circoscrizione che stanno collaborando all’iniziativa. I contenitori rispondono a tutte le richieste di sicurezza in caso di perdita di acidi da una o più delle pile scariche. Una volta raccolte, vengono avviate al recupero. Si regalano così una seconda vita. Come prevede la cosiddetta economia circolare.




Siracusa. L'ariete del Maniace all'Expo: "Diamogli la copia"

Dare in prestito, al padiglione Sicilia dell’Expo, la replica dell’ariete del castello Maniace fatta realizzare, tempo fa, dal Rotary Siracusa e donata alla città. E’ la proposta che l’avvocato Enrico Di Luciano, all’epoca presidente del Rotary, sottopone all’attenzione della Sovrintendenza e dell’Amministrazione Comunale. Il motivo è semplice: “Il diniego delle Soprintendenze alle richieste di prestito da parte di vari enti, anche stranieri, è senz’altro condivisibile, tenuto conto del valore e delle delicatezza delle opere originali. Ma quando si tratta di repliche, peraltro realizzate con grande maestria, come nel caso dell’ariete di castello Maniace – aggiunge Enrico di Luciano – il prestito non può che divenire una straordinaria occasione di valorizzazione per il territorio di provenienza dell’opera. Per questo – conclude Enrico Di Luciano – mi auguro che Sovrintendenza e Amministrazione Comunale possano valutare l’opportunità del prestito dell’ariete”.




Siracusa. Cani avvelenati, utilizzato l'insetticida Methomyl (Lannate). "Chi sa, parli"

Sono condotte con scrupolo massimo le indagini sui due casi di avvelenamento di cani nel breve volgere di pochi giorni. Prima in contrada Serramendola, poi al Plemmirio. In totale, undici cani deceduti e altri quattro salvati appena in tempo. A guidare le operazioni è il comandante del nucleo Ambientale di Polizia Municipale, Romualdo Trionfante. Nei giorni è arrivata sul suo tavolo anche la scheda relativa all’autopsia effettuata su di uno dei cani. E’ stata eseguita a Palermo, dai tecnici dell’Istituto di Zooprofilassi ed ha evidenziato la presenza di Methomyl (Lannate), un potente insetticida per il controllo dei parassiti dello zucchino e delle altre colture orticole. A differenza di quanto supposto in un primo momento, è un fito-farmaco di libera vendita. Tutto lascia presumere che sia stato utilizzato in entrambi i casi di avvelenamento di cani di quartiere.
Riuscire a trovare elementi utili per la soluzione del caso appare operazione complessa. E il comandante Trionfante non lo nasconde. Nei prossimi giorni tornerà sui due luoghi accompagnato da un veterinario dell’Asp. Intanto lancia un appello a chi risiede nei pressi delle due aree che ospitavano i cani di quartiere assisti dai volontari dell’associazione Oipa: “chi ha visto qualcosa di sospetto, parli. Ci contatti anche in forma anonima”.




Siracusa. Restaurato l'organo della Cattedrale: è nel laboratorio allestito all'interno della Curia

Da poco più di un anno è in restauro l’organo della Cattedrale di Siracusa. E’ stato attentamente smontato e trasferito nel laboratorio allestito nei locali interni della Curia. Qui i singoli pezzi dell’organo realizzato nel 1913 ai maestri artigiani Michele e Agostino Polizzi sono stati oggetto di restauro.
L’organo è stato rimontato e venerdì verrà mostrato in via eccezionale alla stampa siracusana prima del suo trasferimento all’interno del Duomo.
Interverranno il vicario generale dell’Arcidiocesi, monsignor Sebastiano Amenta, il parroco della Cattedrale, Salvatore Marino e Antonio Bovelacci, organaro restauratore.




Siracusa. Prevenzione dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto, corso di formazione per i medici di famiglia

Un corso di formazione per medici di medicina generale sulla campagna di screening per la prevenzione dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. L’iniziativa, coordinata dalla responsabile del Centro screening dell’Asp di Siracusa Sabina Malignaggi, è in programma sabato prossimo, alle 8.30, nella sala riunioni dell’Ordine dei Medici. Aprirà i lavori, moderati da Sebastiano Romano e Paolo Tralongo, il direttore sanitario dell’Asp, nonché presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Anselmo Madeddu che relazionerà sulla epidemiologia oncologica. Quindi Paolo Tralongo, direttore dell’Oncologia medica dell’Asp, interverrà sulla prevenzione primaria e secondaria, mentre Sabina Malignaggi parlerà dell’importanza del ruolo degli screening. Carmelo Marchese, responsabile Materno Infantile, interverrà sul ruolo dei Consultori familiari negli screening, quindi Giovanni Barone, segretario provinciale Fimmg, parlerà del ruolo dei medici di medicina generale nella prevenzione. Katjusa Messina, ginecologa del Centro screening, interverrà sulla prevenzione del cervicocarcinoma, seguirà la relazione di Antonio Bucolo, direttore della Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Umberto primo, sulla gestione del paptest anomalo e sugli interventi ginecologici. Mariangela Adamo, responsabile del Centro di Senologia di Siracusa, affronterà la prevenzione del tumore della mammella, mentre il responsabile della Gastroenterologia dell’Umberto primo, Guido Passanisi, parlerà di prevenzione del tumore del colonretto. I lavori saranno conclusi da Giovanni Trombatore, direttore della Chirurgia dell’ospedale di Lentini, che affronterà la gestione del terzo livello negli screening.




Siracusa. Striscia, la Petyx mette a nudo le magagne del Consiglio Comunale. E i 5 Stelle svelano i loro dati

Striscia La Notizia ha ormai un occhio “particolare” per Siracusa. Ed ecco, allora, che tornano in città le telecamere del popolare tg satirico di Canale 5. E con bassotto e impermeabile anche Stefania Petyx. A chiedere a gran voce la presenza in città dell’inviata di Striscia sono stati i grillini siracusani che nei giorni scorsi hanno contattato la redazione del programma Mediaset sottoponendo loro i dati raccolti al termine della loro inchiesta sul Consiglio Comunale di Siracusa. Le sorprese emerse sarebbero diverse.
Gli attivisti 5 stelle attaccano un Consiglio Comunale che, tra i primi atti dopo l’insediamento, “ha approvato una delibera con la quale ha esteso la possibilità di percepire il gettone di presenza anche ai capigruppo, o loro delegati, che avrebbero partecipato alle attività delle commissioni consiliari, aumentando del 16% i costi del
gettone di presenza nel solo periodo che va da agosto 2013 a dicembre 2014”.
La delibera in questione è la 109 del 2013 (“Interpretazione autentica ai sensi dell’art.3 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari permanenti e di studio”). Partendo da una “difficoltà interpretativa” del Regolamento – tra l’art.8 che stabilisce le regole di partecipazione e funzionamento delle commissioni, e l’art.9 che prevede una forma di “indennità di presenza” per i capigruppo o delegati – il Consiglio Comunale di Siracusa avrebbe “sfruttato” la presunta falla per rendere effettivo il gettone di presenza anche ai capigruppo (o delegati) che partecipano alle commissioni. E secondo i grillini l’effetto di questa “idea” sarebbe evidente da subito: di fatto sono raddoppiati i componenti delle Commissioni Consiliari (e il gettone di presenza). Con 9 capigruppo, così, ogni commissione sarebbe passata da 9 fino a 18 componenti qualora si fossero presentati tutti i capigruppo. “Da settembre 2013 in poi la presenza dei capigruppo, o loro delegati, alle attività delle commissioni è diventata una costante”, attaccano dal M5S.
Così, i contribuenti siracusani avrebbero “pagato” da settembre 2013 a dicembre 2014 per le 16.835 presenze tra commissioni e Consigli Comunali, qualcosa come 955.314,1 euro. I capigruppo, o loro delegati, hanno accumulato 4.010 presenze nelle commissioni consiliari.
Ma l’interpretazione data a Siracusa era in linea con lo spirito della norma? I grillini lo hanno chiesto all’assessorato alle Autonomie Locali della Regione Sicilia. La risposta è netta: “i Capigruppo che partecipano alle sedute delle commissioni consiliari dello stesso ente, senza esserne componenti, ancor di più senza diritto di voto, non maturano il diritto alla percezione del gettone di presenza, che non può, conseguentemente, estendersi ad un eventuale delegato, né possano usufruire di eventuali permessi”.
Il Movimento 5 Stelle chiede con forza la revoca della famigerata delibera 109 del 2013. Quanto ai consiglieri, “dovrebbero restituire le somme percepite dopo l’approvazione di quell’atto”, dicono con rabbia.
Tra loro in prima linea c’è Stefano Zito, deputato regionale, che ha presentato pochi giorni fa in Assemblea Regionale il disegno di legge “Revisione della normativa regionale sui consiglieri comunali” e con una interrogazione ha chiesto “chiarimenti sull’operato del Consiglio Comunale di Siracusa in riferimento alla disciplina dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e ai rimborsi alle aziende private di cui gli stessi siano dipendenti”.
A dare un rapido sguardo ai numeri raccolti dai 5 Stelle, l’analisi sui costi di funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari siracusane è presto fatta. Nel 2013 sono stati spesi 760.000 euro per i gettoni di presenza e 1.200.000 per i rimborsi alle società. L’anno seguente, il 2014, i gettoni di presenza sono passati “approssimativamente” a 811.000 con una spesa prevista di 760.000 euro per i rimborsi.
Nel 2014 i consiglieri hanno raccolto 12.611 presenze tra commissioni e consigli comunali; le riunioni di commissione sono state 1.201, 56 i Consigli Comunali. “Per produrre cosa di fronte a questa messe di riunioni e incontri?”. Se lo domanda il M5S siracusano. E forse non solo.




Siracusa. La tragedia del piccolo Mattia, Asp e Policlinico: "Tutto svolto con celerità"

A pochi giorni dalla tragedia del piccolo Mattia, il neonato morto al Policlinico di Messina, dove era stato trasferito dall’ospedale “Umberto I” di Siracusa, l’Asp provinciale, l’azienda sanitaria di Catania e la struttura ospedaliera di Messina affidano ad una nota congiunta le considerazioni dei dirigenti Salvatore Brugaletta, Ida Grossi e Marco Restuccia. “Nel caso del piccolo Mattia- si legge nella nota diffusa nel primo pomeriggio- il sistema d’emergenza per la ricerca di un posto di terapia intensiva neonatale per il nascituro, per il trasferimento in utero susseguente verso l’ospedale Umberto I di Siracusa nella cui UTIN è stato individuato il posto disponibile e, infine, al Policlinico di Messina si è svolto con la più assoluta efficienza e celerità”.I dirigenti puntualizzano, inoltre, “come il sistema di emergenza 118 con l’attivazione del servizio di telefonia dedicato per comunicare con i reparti di emergenza, abbia perfezionato e reso ulteriormente efficace e sicuro il sistema.Al di là delle valutazioni di ordine clinico che si lasciano agli specialisti e agli addetti ai lavori- proseguono Brugaletta, Grossi Restuccia- unitamente al cordoglio che manifestiamo alla famiglia del piccolo Mattia, merita rilevare, in questo caso, l’efficienza che hanno dimostrato gli aspetti organizzativi in perfetta sincronia tra tutte le realtà sanitarie coinvolte – sottolineano i direttori generali – a partire dall’ospedale di Bronte, dove è stata eseguita la profilassi farmacologica per le complicanze della prematurità ed è stata attivata tempestivamente la procedura di trasferimento protetto della signora verso l’ospedale di Siracusa, alla permanenza all’UTIN del nosocomio aretuseo del piccolo Mattia nei confronti del quale sono state adottate tutte le misure assistenziali dopo la nascita in prematurità estrema ed in gravissime condizioni sin dal primo momento. Sincronia che si è registrata sino al trasferimento, per l’aggravarsi delle sue condizioni, al Policlinico di Messina dove il servizio 118, su richiesta del medico del reparto di Siracusa, ha individuato un posto UTIN con possibilità di ventilazione meccanica oscillometrica ed ossido nitrico nell’estremo tentativo di fare sopravvivere il piccolo”. I direttori delle tre Aziende sanitarie siciliane assicurano, infine, la propria “collaborazione nei confronti della magistratura verso la quale esprimono piena fiducia, convinti dell’ottimo lavoro svolto ad oggi dall’assessorato regionale alla Salute nell’ottica del miglioramento continuo dell’assistenza a favore dei cittadini”.




Siracusa. Frode fiscale da oltre 3 milioni di euro: un'azienda del nord "figurava" siracusana con benefit

Una frode fiscale da milioni di euro. L’ha smascherata la Guardia di Finanza di Siracusa al termine di una verifica fiscale nei confronti di una società siracusana che opera nel settore dei lavori sottomarini con l’indagine denominata “L’industria che non cè”. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente per oltre 3 milioni di euro. Sigilli ad un immobile di lusso e ad un garage; sequestrate anche partecipazioni in quattro società e oltre 1,5 milioni di euro.
L’azienda opera, in particolare, in alti fondali per la manutenzione di strutture off-shore, ispezioni subacquee con l’uso di avanzati sistemi televisivi e veicoli subacquei filoguidati.
L’indagine è cominciata circa un anno fa quando, nel corso di una verifica fiscale, i finanzieri hanno rilevato che la società avrebbe indebitamente beneficiato, dal 2010 al 2012, di un credito d’imposta per oltre 3 milioni di euro, destinato alle imprese che effettuano investimenti nelle aree svantaggiate del Sud per creare nuovi posti di lavoro.
Ma secondo le fiamme gialle, tutti gli investimenti agevolati della società non avrebbero avuto alcun impatto positivo sull’economia locale. La società, infatti, nel
capoluogo siracusano non aveva alcuna struttura produttiva ma semplicemente la sede legale,
presso lo studio del consulente fiscale. Inoltre nessuno dei dipendenti, anche se
formalmente assunto a Siracusa, era residente nella provincia e lo stesso amministratore era
stabilmente residente nel nord Italia.
La dichiarata struttura produttiva siracusana consisteva in realtà in un armadio custodito in un immobile, condiviso da più società, mentre le indagini hanno permesso di individuare l’unica “operation base” dell’impresa sita in una ricca città del nord Italia che, di certo, non può considerarsi “area svantaggiata”.
Il titolare della società è stato denunciato in Procura. E’ accusato di indebita compensazione di credito d’imposta.
Il sequestro preventivo per equivalente è stato disposto dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, al termine di ulteriori indagini.




Siracusa. Fonte Aretusa e la sporcizia crescente: si era tappata la grata di uscita dell'acqua. Le foto

Individuato e risolto il problema alla base della sporcizia crescente all’interno della storica fonte Aretusa. Il maltempo delle settimane scorse, e le forti mareggiate collegate, avevano finito col depositare una quantità di detriti tale da “tappare” la grata che permette un normale deflusso delle acque dolci verso il mare. E così si è alzato il livello della fonte, finendo per causare una sorta di effetto stagno che ha aggravato il problema igienico all’interno di uno dei monumenti più noti di Siracusa, tra papere e papiro.
L’assessore al centro storico, Francesco Italia, ha allora chiesto l’intervento di una squadra tecnica dei Ross, associazione di protezione civile. Subito intervenuti sul posto, diretti dal presidente Carmelo Bianchini, hanno subito individuato il problema, ponendovi rimedio. Una operazione che ha richiesto diverso ore di intervento per assicurarsi della sua riuscita e del perfetto – e ritrovato – funzionamento dello scambio d’acqua tra la fonte e il vicino mare. Domani, invece, i sommozzatori dei Ross entreranno all’interno della fonte per ripulire il pelo dell’acqua ed eliminare eventuali rifiuti presenti sul fondale.




Il futuro di Siracusa Risorse si conoscerà venerdì: incontro in Provincia dopo il sit-in dei lavoratori

Alla fine l’incontro si farà. Il sit-in dei lavoratori di Siracusa Risorse ha prodotto il risultato sperato dal sindacato. I dirigenti della società in house della ex Provincia Regionale hanno infatti aperto al dialogo e venerdì alle 12 le parti si troveranno sedute attorno allo stesso tavolo. All’incontro dovrebbe partecipare anche il commissario della ex Provincia, Rosaria Barresi.
I lavoratori chiedono notizie certe sul futuro della società. Lo scorso anno venne infatti rinnovato il contratto fino a giugno 2015 ma con risorse sufficienti per arrivare fino alla fine di marzo. Da qui la preoccupazione e la richiesta di un incontro con la dirigenza rimasta, però, senza risposta fino ad oggi. Motivo per cui la Filcams Cgil aveva proclamato l’agitazione e il sit-in con volantinaggio, sotto la sede della società, in corso Gelone.
Dopo poco più di un’ora e trenta di protesta è arrivata la notizia della convocazione all’incontro. I lavoratori di Siracusa Risorse, una sessantina su 104 totali quelli che hanno aderito, hanno allora tolto il presidio.