Siracusa. Nella sede di Cna confronto sui controlli agli impianti termici, stabiliti i ruoli di Comune ed ex Provincia

Un incontro sui controlli agli impianti termici del territorio. E’ quello che si è tenuto nella sede della Cna alla presenza del presidente dell’unione impianti della confederazione, Franco Rattizzato, dell’assessore comunale alle Politiche Ambientali Pietro Coppa, del project manager Riccardo Messina, del rappresentante dell’ex Provincia, Paolo Trigilio e del rappresentante dell’Enea Domenico Prisinzano. Al centro del dibattito le novità legislative del comparto che stabiliscono le incombenze nell’ambito delle manutenzioni e delle verifiche su caldaie, pompe di calore e impianti di riscaldamento-refrigerazione in genere. E alla luce di queste novità, è stata affrontata la delicata questione dei controlli e dei ruoli di Comune ed ex Provincia con cui è stata condivisa la necessità di intraprendere una strada comune per programmare questa attività. L’assessore Coppa e il project manager Messina hanno manifestato l’impegno a redigere un apposito regolamento da sottoporre alle commissioni e al Consiglio comunale entro 15 giorni, mentre l’ex Provincia, così come dichiarato da Trigilio, ha già approvato il proprio e deve solo procedere a un’integrazione. L’idea è dunque di armonizzare i due regolamenti condividendo con le rappresentanze delle imprese e dei consumatori azioni di controllo e comunicazione. “Abbiamo apprezzato molto gli impegni presi dai nostri interlocutori – commenta Franco Rattizzato presidente provinciale di Cna Siracusa, Installazione impianti – rispetto a un tema trascurato negli ultimi anni. E questa condizione aveva determinato un crollo delle manutenzioni con la conseguente riduzione dei livelli di sicurezza di decine di migliaia di impianti termici nel territorio. Adesso puntiamo a condividere un percorso che in qualche mese ci porti a mettere un punto su
questa vicenda con l’auspicio che anche la regione faccia la sua parte migliorando l’attuale portale dove sono censiti gli impianti siciliani e coordinando i territori così come si sta facendo a Siracusa”.




Siracusa. Deflusso delle acque al Villaggio Miano, Fratelli D'Italia: L'Amministrazione ignora i problemi reali"

La situazione in cui versa il Villaggio Miano dal punto di vista della gestione del deflusso delle acque. E’ stato questo l’argomento al centro del primo incontro pubblico del movimento politico cittadino “Fratelli D’Italia” in merito ai problemi irrisolti della città. All’incontro hanno partecipato la consigliere comunale Cetty Vinci e molti dirigenti della costituente provinciale e cittadina. La discussione è stata aperta da Michele Mangiafico, il quale ha fornito un breve excursus storico, relativo all’edificazione dell’area avvenuta senza un preciso piano regolatore (poi in seguito sanata) e ai disservizi che, a partire dagli anni Sessanta, hanno accompagnato la progettazione del sistema di deflusso delle acque bianche. E mentre Alessandro Spadaro, portavoce della costituente provinciale, ha rilevato la mancanza di collettori al canale di gronda che permetterebbero al sistema di funzionare in maniera adeguata, Cetty Vinci ha sottolineato: “Qui stiamo parlando della sicurezza dei cittadini, della loro vivibilità. Come al solito l’Amministrazione comunale ignora i problemi reali con la tracotanza tipica del modo di fare renziano”. L’incontro si è concluso con la speranza che quest’opera sia portata a compimento e che il quartiere diventi un luogo sicuro.




Siracusa. Diritti umani e negazione della libertà, gli studenti dell’Einaudi incontrano Ales Bialiatski

Studenti dell’Einaudi a confronto con Ales Bialiatski, in città per la consegna della cittadinanza onoraria. Un’occasione straordinaria per i ragazzi che hanno potuto ascoltare dalla viva voce di Ales l’esperienza drammatica che ha vissuto nelle carceri bielorusse come prigioniero di coscienza. Tante le curiosità degli studenti. Uno di loro ha per esempio chiesto quale valore avesse per lui questa cittadinanza onoraria. E Ales ha risposto che, in un Paese dove le violazioni del diritto alla libertà di espressione, di riunione pacifica e di associazione sono così evidenti, la cittadinanza onoraria ricevuta da Siracusa gli darà la forza e l’energia per continuare le sue battaglie per la libertà non solo nel suo Paese ma in tutto l’Est Europa. Un altro ragazzo ha invece voluto sapere perché ha continuato a svolgere le sue attività di scrittore e di difensore dei diritti umani pur sapendo di rischiare il carcere e le privazioni, unitamente ai danni arrecati alla sua famiglia. Ales ha spiegato che vale la pena soffrire e affrontare privazioni per una società dove la libertà dovrebbe essere considerata come l’aria che respiriamo e senza la quale ci sentiremmo soffocare.




Siracusa. Neonato muore dopo due trasferimenti in ospedali siciliani, tra questi anche l'Umberto I

Lo hanno definito un nuovo “caso Nicole”. Si tratta di un’altra tragedia con un neonato siciliano come vittima. Un bimbo, Mattia, che in un mese sarebbe stato ricoverato in diverse strutture ospedaliere siciliane, perdendo, infine, la vita. Tra gli ospedali citati figura anche quello di Siracusa, oltre a quelli di Bronte – città di cui sono originari i genitori – e Messina.
La famiglia, seguita dall’avvocato Dario Pastore, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, sospettando un caso di malasanità. Stando al racconto del legale che segue la coppia, il bambino sarebbe nato prematuro. Vista la mancanza di posti letto a Catania, la madre sarebbe stata trasferita, proprio per il parto, all’Umberto I. Il piccolo sarebbe rimasto ricoverato in terapia intensiva fino allo scorso mercoledì quando i sanitari siracusani si sarebbero resi conto della necessità di una terapia ossidonitrica, disponendone il trasferimemto a Messina, al Policlinico.
Le condizioni del piccolo si sarebbero aggravate, tanto che per lui, probabilmente a causa di un’acidosi metabolica, non c’è stato nulla da fare. La famiglia, distrutta da trenta giorni di calvario, chiede di conoscere la verità e di accertare eventuali responsabilità.




Siracusa. Cani avvelenati, l'autopsia fornisce un indizio. "Si arriverà al responsabile"

Ci sono nuovi sviluppi nelle indagini sui barbari avvelenamenti di cani di quartiere affidati a volontari a Serramendola prima e Plemmirio poi. L’autopsia disposta dall’Asp sulla carcassa di uno degli animali uccisi nel primo episodio ha permesso di rivelare con esattezza quale sostanza sia stata utilizzata. E si tratterebbe di uno di quei veleni che richiedono il possesso del patentino per l’acquisto di fito-farmaci. Cosa che potrebbe permettere di restringere il cerchio delle indagini avviate dopo la denuncia dei responsabili dell’Oipa, l’associazione di volontari che si prende cura di una cinquantina di cani – vaccinati e microchippati – ospitati in varie parti del territorio cittadino. Anche il sindaco di Siracusa ha presentato una denuncia, costituendosi parte civile al momento contro ignoti.
Il tipo di veleno utilizzato sarebbe del genere altamente tossico, tale da richiedere a chi lo maneggia l’obbligo dell’uso di guanti e mascherina per evitare controindicazioni come nausea e bruciore agli occhi. Insomma, chi lo ha messo nei bocconcini esca voleva uccidere quanti più cani possibile.
Laura Merlino è la presidentessa dell’Oipa, associazione che conta 25 volontari presente a Siracusa da poco meno di tre anni. “A me l’hanno fatto apposta. L’Oipa era il bersaglio”, confida. “Mi auguro che arrivino ad individuare il responsabile e i suoi eventuali complici. Dovrebbero dargli il massimo della pena per quello che hanno fatto”. Vale a dire 18 mesi di carcere e 12 mila euro di multa. Una condanna esemplare, ancora senza precedenti in Italia per il reato di maltrattamento di animali: la norma prevede da 6 a 18 mesi di carcere e la multa da mille a 12 mila euro. “Io sono sicura che si arriverà al responsabile”, dice Laura Merlino, che non nasconde di avere qualche sospetto. “Chi ha agito a Serramendola sapeva dove e come colpire, conosceva le abitudini dei cani e i quattro distinti punti in cui mangiano”.




Siracusa. Rattoppate le buche più pericolose, "ora via al rifacimento delle strade"

Strade e buche, si rattoppa. Le “ferite” sull’asfalto cittadino, amplificate dalle piogge dei giorni scorsi, stavano diventando anche un problema di sicurezza. Le squadre del settore manutenzione hanno fatto quello che hanno potuto, mettendo una pezza su alcune delle situazioni più critiche, come da segnalazioni giunte al centralino dei vigili urbani.
Ma i rattoppi – soluzione chiaramente temporanea – finiscono per riportare d’attualità interventi non più rinviabili per il rifacimento integrale del manto stradale di alcune delle principali strade del capoluogo. “Il problema c’è, ma nache la risposta”, spiega il consigliere comunale Alfredo Foti. “Il Consiglio Comunale ha dato il via libera ad un mutuo di 5,5 milioni di euro per il rifacimento delle strade. La toppa, chiaramente, non è la soluzione ma solo una risposta in termini di sicurezza in breve tempo”, aggiunge Foti.
I lavori – attesi – attendono materialmente il finanziamento. “I progetti esecutivi sono pronti, appena arrivano i soldi si va in appalto e aprono i cantieri”. Da via Crispi a Piazzale Marconi, da via Costanza Bruno a viale Necropoli Grotticelle, passando per via Pitia, via Diodoro Siculo, via Mozia, via Tucidide, viale Epipoli, via Mazzanti, via Dell’Olimpiade, viale Regina Margherita, via Augusta e poi anche altre arterie cittadine anche in quel di Cassibile e Belvedere.
“Nel frattempo – dice Foti – non si è rimasti con le mani in mano, si è riqualificata via Grotte, sono stati completati i lavori di via Puglia. A giorni verranno consegnati dopo anni di attesa i lavori di via Monte Renna. E si sta lavorando sulla realizzazione della seconda bretella di Targia già finanziata, che ci consentirà di garantire una migliore circolazione sulla zona nord, in attesa che la regione finanzi ed appalti i lavori di rifacimento del viadotto”.
Nell’attesa che partano i cantieri – sperando che si tratti di poche settimane – si mette intanto mano ad una manutenzione ordinaria per un totale di 110 mila euro. Il Consiglio Comunale darà il suo ok in una delle prime sedute di marzo. Ancora rattoppi, ma sempre meglio che finir dentro una voragine e forare lo pneumatico.
E una volta sistemate – finalmente – le strade, guai a chi le deturpa con scavi e lavori non a regola d’arte. “Abbiamo predisposto un regolamento chiaro. Prima di iniziare il rifacimento di una strada avviseremmo le ditte interessate a lavori di sottoservizi che siano di telefonia, rete elettrica o altro. Se devono fare scassi, li facciamo prima dei lavori di rifacimento altrimenti la strada rifatta non si tocca”.




Siracusa. Rotatorie sulla 115: da lunedì cambia la viabilità

Proseguono a ritmo serrato i lavori di sistemazione e ammodernamento degli svincoli a raso sulla strada statale 115. Gli interventi in corso comporteranno, per 18 giorni, dei cambiamenti al sistema di viabilità. Da lunedì mattina (2 marzo), dunque, e fino al pomeriggio del 20 marzo sarà istituito in divieto di transito in via Lido Sacramento, tra il civico 4 e l’intersezione con la statale. A darne notizia, una nota del Comune.




Siracusa. Carenza di personale portalettere, posta a singhiozzo da Scala Greca alle zone balneari

Carenza di personale portalettere registrata nell’intera provincia. La denuncia è del segretario della Slc Cgil, Alessandro Plumeri il quale spiega: “Questa carenza strutturale fa registrare un ritardo nella consegna di lettere e quant’altro in diverse zone della città: in viale Scala Greca e alla Pizzuta per citarne alcuni, ma anche in provincia: da Francofonte a Pachino, passando attraverso Avola e Noto”. La Slc Cgil ha cercato in ogni modo di far comprendere ai vertici di Poste Italiane la necessità di invertire la tendenza, organizzando scioperi e interpellando la Federconsumatori. “Ma finora – chiarisce Plumeri – non si è mosso nulla. Adesso aspettiamo la riunione nazionale in programma il prossimo 5 marzo a Roma, a cui parteciperò anch’io, dopodiché vedremo quali azioni intraprendere per risolvere questa situazione in cui la parte più debole è, ancora una volta, il cittadino”.




Siracusa. Sorpresi a scassinare un distributore di fototessere, arrestati un minorenne e un 19enne

Arrestati dai Carabinieri, in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso, un minorenne e Concetto Magnano, di 19 anni, entrambi siracusani con precedenti di polizia. Nel corso della notte, infatti, sono stati notati tre soggetti intenti a scassinare un distributore automatico di fototessere posizionato in una via del centro cittadino. Grazie al tempestivo intervento della pattuglia dell’Arma impegnata proprio in quelle ore in un servizio di perlustrazione del territorio finalizzato alla repressione di reati contro il patrimonio, è stato possibile cogliere in flagranza i tre soggetti che, con numerosi attrezzi atti allo scasso, tentavano di portare via il contenuto in denaro custodito all’interno del distributore automatico. Una volta scoperti, i tre hanno tentato di dileguarsi a piedi, il minorenne è stato raggiunto immediatamente, Magnano è invece stato bloccato poco dopo mentre tentava di nascondersi dietro alcune autovetture in sosta. Il terzo individuo è riuscito a far perdere le proprie tracce. Nel corso del controllo è stata recuperata la somma di denaro rubata e sequestrati numerosi arnesi utilizzati per il reato. Una volta condotti in caserma per le formalità di rito, sono stati entrambi dichiarati in stato di arresto e uno è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari mentre l’altro è stato portato al Centro di Accoglienza per Minori di Catania, entrambi in attesa di giudizio.




Siracusa. Sorpresi a rubare 120 foglie di palmeti da una villetta, ai domiciliari un 27enne e un 34enne

Sorpresi all’interno di una villetta mentre recidevano 120 foglie di palmeti che avrebbero poi utilizzato per realizzare le classiche composizioni vendute nelle imminenti festività pasquali. Arrestati dai Carabinieri, in flagranza per il reato di furto aggravato, Paolo Giuga di 27 anni e Salvatore Di Paola di 34 anni, entrambi pregiudicati per reato specifico. I due soggetti sono stati trovati in possesso di un coltello a serramanico e di altri arnesi atti allo scasso, utilizzati per introdursi all’interno della proprietà. E mentre questi oggetti sono stati posti sotto sequestro, Giuga e Di Paola sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto. Dopo le formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa di giudizio.