Siracusa. Alternanza Scuola-Lavoro: il progetto di Confcommercio e Istituto Insolera

Confcommercio Siracusa e l’Istituto Principe di Napoli-Insolera insieme per il progetto “Alternanza scuola-lavoro”.  Una collaborazione sinergica per realizzare un percorso di formazione alternativo che ha preso il via questa mattina. Una formula di integrazione tra scuola e mondo del lavoro per un percorso personalizzato regolamentato da normativa ministeriale. Coinvolti gli studenti della quinta classe sezione “A-Mercurio” dell’Istituto Insolera. Seguiranno sessanta ore di lezione in materia di consulenza fiscale e del lavoro, di comunicazione e marketing e di formazione interprofessionale più altrettante di tirocinio in aziende in cui osservare le dinamiche lavorative aziendali.
Come primo momento del progetto, i diciotto studenti hanno visitato la sede di Confcommercio. Ad accoglierli, il presidente  Sandro Romano.  La dirigente,  Maria Ada Mangiafico, ha parlato di “una nuova sperimentazione per consentire ai nostri ragazzi di sviluppare processi di formazione alternativi e coinvolgenti”.




"Cari deputati regionali siracusani, trovate i soldi per il viadotto di Targia…"

Non ci sono dubbi di sorta. Se chiedete ai siracusani quale intervento è prioritario vi sentirete rispondere il viadotto di Targia. E’ bene ripeterlo perchè a Palermo poco paiono saperlo e meno ancora curarsene. Per carità c’è stata la conferenza dei servizi, l’ok al progetto e probabilmente anche una gara da qui a maggio per affidare i lavori. Tutto bene, tutto bello. Formalmente. Perchè poi -praticamente – mancano ancora i soldi. E senza quelli non si canta messa, figurarsi rimettere mano ad un viadotto.
Quello che il Comune doveva fare, l’ha fatto. Da settimane la palla è passata al Dipartimento di Protezione civile regionale e, di rimando, alla stessa Regione.
Crocetta, che a Siracusa ha “sbattuto” contro il casello dell’autostrada fantasma fino a Gela e visto di presenza lo stato del viadotto attraversato per raggiungere Renzi a Palazzo Vermexio, aveva prima dato certe assicurazioni al deputato siracusano Vinciullo (“spostiamo l’intervento nell’allegato A sulle vie di fuga, dove i soldi ci sono”) per poi non darvi seguito. Reazione indignata di Vinciullo: occupo i locali della Commissione Bilancio se entro la prossima settimana non escono i soldi per il viadotto di Targia.
Ora, un’idea che sa di provocazione la lancia anche il consigliere comunale Alfredo Foti (Pd). Scrive su Facebook:  “Cari deputati regionali siracusani vi do una dritta, mi permetto immodestamente e presuntuosamente. Presentate migliaia di emendamenti in commissione bilancio e in aula alla finanziaria bis di Crocetta e Bianchi, tutti sul viadotto di Targia”. Poi aggiunge: “Poche chiacchiere e più fatti! State per autorizzare anche l’accensione di un mutuo per un miliardo di euro. È un obbligo morale e politico trovare i fondi. Altrimenti andatevene a casa! Qui non si tratta di finanziare una nuova opera, ma di ripristinare la più importante via di fuga in caso di calamità: l’incendio all’Eni di Gela dovrebbe servire da campanello d’allarme”. Se si lavorasse uniti per l’obiettivo, senza voler fare corsa solitaria per meriti improbabili, forse converrebbe parlarne. In fondo, in sei sono riusciti a fare una cosa tutti insieme, oltre ogni colore politico: un esposto in Procura sui presunti brogli alle regionali 2012. Magari un bis non guasterebbe, questa volta però per portare qualcosa di leggermente più utile per la città: i soldi per intervenire sul viadotto di Targia.
 




Siracusa. Trova 43 milioni di lire in una damigiana, per Bankitalia non valgono più niente

Non sempre ritrovare, dopo tanti anni, del denaro, magari una somma cospicua, messa da parte da un’anziana parente, rappresenta un colpo di fortuna. Capita, al contrario, che sia motivo di contenziosi, arrabbiature, delusione. E’ quanto sarebbe accaduto ad una donna di Lentini, vedova che vive insieme alla madre e che, secondo il racconto del  quotidiano “Repubblica”, due anni fa ha ritrovato 43 milioni di vecchie lire  in una damigiana in cui la mamma li aveva nascosti, per poi dimenticarsene. La donna, 67 anni, pensava che, rivolgendosi ad un’agenzia per il cambio in euro, avrebbe ottenuto quasi 22 mila euro in contanti. Poco male, soprattutto perché si trattava di un’ entrata “a sorpresa”. E invece la sorpresa è stata di ben altro tenore non di certo gradevole. “Sono trascorsi più di 10 anni dall’entrata in vigore dell’euro- si sarebbe sentita rispondere Antonina, questo il nome della pensionata – ed è quindi scaduto il termine entro cui sarebbe stato possibile rivendicare l’equivalente”. Non è difficile immaginare l’amarezza della donna. Quel gruzzoletto, che avrebbe potuto aiutarla ad affrontare meglio le spese quotidiane, non varrebbe assolutamente nulla. Una spiegazione che non è bastata alla per digerire il diniego senza batter ciglio. E’ convinta che si tratti di un’ingiustizia e, per non subirla,  ha deciso di rivolgersi all’associazione “Agitalia”,nella speranza che possa aiutarla ad individuare una soluzione per avere quei soldi. Il termine entro il quale avrebbe potuto scambiare lire in euro sarebbe scaduto a febbraio del 2012. Potrebbe, tuttavia, esserci qualche spiraglio per la pensionata dalla provincia di Siracusa. Teoricamente, infatti, ci sarebbe la possibilità di far valere il principio secondo cui, i dieci anni per effettuare il cambio, possano partire dal momento in cui il cittadino ritrova il denaro ed è quindi “in grado di far valere il proprio diritto”.




Siracusa. Morosità e distacchi del servizio idrico. Castagnino chiede un incontro ai curatori Sai 8

Il distacco forzoso del servizio idrico ai morosi rimane argomento caldo. Dopo una seduta di Consiglio Comunale in cui si è molto dibattuto del problema – che interesserebbe circa mille famiglie – parte ora il pressing sulla curatela fallimentare di Sai 8. Il consigliere Salvo Castagnino (Ncd) ha chiesto formalmente un incontro   “per discutere sulla procedura di attestazione del reale consumo piuttosto che di quello presunto oltre che della necessità di notificare ai  consumatori lo stato presunto di morosità, al fine di garantire agli stessi il Diritto di Difesa”, anzichè procedere al distacco dopo aver accertato il mancato pagamento delle bollette. “Resto ora in attesa di una risposta da parte della società”,  spiega Castagnino che sul problema vuole andare fino in fondo.




Siracusa. Scuola, 34 nuove assunzioni in provincia

Saranno 34, in provincia di Siracusa, le nuove assunzioni a tempo indeterminato riservate al personale Ata. La direzione generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione ha autorizzato l’assunzione di 3 mila 730 unità, con decorrenza dall’anno scolastico 2013/2014, a cui fanno riferimento le graduatorie da cui si attingerà. Per la Sicilia, si tratterà di 220 tra assistenti, amministrativi, collaboratori scolastici , cuochi e assistenti tecnici. Nelle scuole della provincia di Siracusa, invece, troveranno impiego a tempo indeterminato 16 assistenti amministrativi, 15 assistenti tecnici e 3 collaboratori scolastici, pari al 16 per cento degli aventi diritto. Un tema su cui interviene il deputato regionale, Vincenzo Vinciullo. “Ancora una volta- commenta il parlamentare dell’Ars –  una boccata di ossigeno, che non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno della scuola italiana, ma che ci spinge a sperare e a continuare a lottare stabilizzare quanti sono ancora precari,  sia docenti che non docenti.
 




Siracusa.Droga, domiciliari per un giovane pusher

Ancora tre mesi ai domiciliari. E’ la pena residua che dovrà scontare un giovane siracusano, Riccardo Di Falco, 32 anni, per spaccio di droga. Gli agenti della squadra Mobile ha eseguito ieri l’ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Siracusa a suo carico.




Siracusa. Alla Fanusa i residenti si danno da fare. Lezioni civiche da esportare

Niente contributi pubblici, ma tanta passione per il proprio territorio. Alle volte è più che sufficiente per cambiare volto ad un’area considerata periferica e quasi abbandonata. Le lezioni di educazione civica del comitato Terrauzza, Fanusa, Milocca aggiungono un altro capitolo. Cominciano una serie di interventi che dovrebbero concludersi entro maggio per migliorare la “vivibilità” dell’area. Residenti ancora una volta con le maniche tirare su e pronti a darsi da fare. Per l’allargamento del parchetto Oasi Fanusa e la prossima collocazione  di tre  attrezzature da gioco Comunali, oltre alla piantumazione di diversi arbusti. Per lo sbancamento di un’area incolta, con creazione di due terrazzamenti, che prenderanno il  nome di “Balconcini Fanusa”. E poi ancora pulizia del tratto di costa, rimozione differenziata dei rifiuti presenti, realizzazione di un’aiuola mediterranea rocciosa, rudimentali panchine in legno e zona relax.  “Tutto frutto della passione per il territorio che viviamo, vista anche  la condizione di abbandono e l’incapacità delle istituzioni a fare questi piccoli lavori che ,invece, diventano fondamentali per migliorare la qualità  della vita”, commenta il responsabile del comitato, Santuccio.




Siracusa. Nasce la Fondazione di Comunità Val Di Noto, così si promuove la cultura del dono

Una Fondazione di Comunità nel “Val di Noto”. Sarà presentata domani pomeriggio alle 16 nella sala convegni della Camera di Commercio di Siracusa. Si tratta di un’iniziativa realizzata con il sostegno di Fondazione Con il Sud, che sarà rappresentata dal suo presidente, Carlo Borgomeo. Tra gli interventi in programma, quello del vice direttore nazionale di Caritas, Francesco Marsico e del segretario generale della Fondazione di Comunità “Distretto sociale evoluto” di Messina. Tra i relatori anche l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo e il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò. Le Fondazioni di Comunità sono enti no profit di diritto privato, che aggregano soggetti rappresentativi di una comunità locale con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita, promuovendo la cultura della solidarietà, del dono e della responsabilità sociale, con progetti per il proprio territorio.
 




Violenza sessuale a Solarino, fermato a Siracusa il sospettato. E' un nigeriano di 30 anni

Avrebbe attirato a Solarino con l’inganno una ragazza ospite del centro di prima accoglienza di Mineo (Ct). Le avrebbe promesso un lavoro ma anzichè un’occupazione, la giovane ha trovato  un aguzzino, un connazionale di 30 anni. I Carabinieri di Solarino lo hanno posto in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale. A suo carico sarebbero stati raccolti gravi indizi di colpevolezza.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’extracomunitario avrebbe contattato telefonicamente la ragazza diversi giorni fa. A lei, in attesa dello status di rifugiata, avrebbe prospettato un’occasione di lavoro come badante per un’anziana. Ieri la giovane ha allora raggiunto Solarino, incontrandosi con il connazionale. Facendole credere che l’avrebbe accompagnata lui stesso a casa dell’anziana, l’avrebbe invece condotta in una zona di campagna. Qui, all’interno di un casolare fatiscente e disabitato, si sarebbe consumata la violenza.
La ventenne avrebbe provato a scappare ma i suoi tentativi pare siano stati bloccati con la forza dal suo aggressore, che avrebbe anche percosso  la ragazza. Solo a fatica è riuscita a sfuggire al suo aguzzino e raggiungere la strada, dove in quel momento transitava per caso  un cittadino ghanese  a bordo di un ciclomotore. Il ghanese, notando i due nigeriani che litigavano animatamente, si è avvicinato ed ha domandato cosa stesse succedendo, frapponendosi fra l’aggressore e la giovane donna. Un fattore che avrebbe spiazzato il presunto violentatore che ha preferito darsi alla fuga. Dopo aver raccolto la denuncia della giovane extracomunitaria, i Carabinieri hanno avviato un’intensa attività d’indagine che ha consentito di individuare il sospetto questa mattina a Siracusa, dove chiedeva l’elemosina come tanti connazionali. Posto in stato di fermo, è stato condotto nel pomeriggio a Cavadonna. Ad aggravare la sua posizione anche i rilievi effettuati nel luogo dove si sarebbe consumata la violenza. Materiale organico e lembi di tessuto (forse brandelli di vestiti della vittima, ndr) da analizzare scientificamente per ottenere ulteriori riscontri.




Siracusa. Marito violento in manette. "Torna con me o sparo", la minaccia che spaventa il vicinato

Quella donna non doveva stare lontana da lui. Era sua moglie e, nonostante anni di alti e bassi, litigi e ricongiungimenti, loro erano una coppia. Per questo non aveva per nulla digerito la scelta della consorte di lasciarlo per trasferirsi in casa di un’amica. Lui, un 35enne siracusano con diversi precedenti, ha allora deciso di andare a riprenderla. A tutti i costi, fino ad usare la forza. L’avrebbe picchiata e tentato di trascinarla via di peso, mentre l’amica tentava di difenderla. Un primo tentativo non andato a buon fine ma che ha costretto la giovane moglie a ricorrere alle cure del pronto soccorso dove sarebbe stata refertata la violenza. Al ritorno dall’ospedale, la sgradita sorpresa: un nuovo, insistito assalto per convincerla a tornare con lui. E’ sera e tutto quel trambusto non passa inosservato. Qualcuno nel vicinato sente urlata la minaccia: “prendo la pistola e ti ammazzo”. Chiama trafelato il 113 e sul posto arrivano gli agenti delle Volanti. Della pistola, fortunatamente, nessuna traccia. Ma il 35enne finisce in manette lo stesso, con l’accusa di violenza e lesioni legati ad una condotta persecutoria nei confronti dell’ex moglie.