Siracusa. Nasce l'elenco dei siracusani illustri grazie alle Benemerenze Civiche

Approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Siracusa l’atto di indirizzo con cui nasce, di fatto, il regolamento per la concessione di Civiche Benemerenze. Soddisfatto il consigliere Alberto Palestro, primo firmatario della proposta che porterà alla creazione di un elenco di siracusani illustri, distintisi in opere meritevoli e di particolare rilevanza. “Viene colmata così una lacuna del nostro Statuto Comunale”, esulta Palestro. “Attraverso queste forme di riconoscimento manifesteremo grande bisogno di ottimismo e di speranza di cui oggi se ne rende particolarmente necessità. All’atto di indirizzo abbiamo allegato una proposta di Regolamento che dopo gli adeguati pareri di regolarità tecnica e contabile da parte dell’Amministrazione, potrà essere posta al vaglio delle Commissioni competenti”.
Le civiche benemerenze riporteranno anche un riferimento alla patrona Santa Lucia, altro segno distintivo della siracusanità. Potranno ricevere medaglia e pergamena sia persone fisiche sia enti, associazioni, società e aziende. “Sono previste varie classificazioni di benemerenze in vari campi e, riteniamo, di non aver dimenticato alcun indirizzo. Ringrazio poi il sindaco Garozzo – conclude Palestro – per aver accolto favorevolmente la segnalazione di premiare il poliziotto della Questura di Siracusa che la sera del 30 dicembre scorso, libero dal servizio, all’interno di un ristorante siracusano, impediva la consumazione di una rapina a mano armata, dimostrando nella circostanza non comune coraggio, senso del dovere e sprezzo del pericolo. Un riconoscimento dovuto che ci auguriamo possa avvenire tra breve a Palazzo Vermexio”.




Siracusa. Ortopedia all'Umberto I, Denaro sostituisce Varsalona in aspettativa con polemica

Corrado Denaro è il nuovo direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa Ortopedia e Traumatologia del presidio ospedaliero Umberto I di Siracusa. Il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta, ha quindi deciso il nome del sostituto di Roberto Varsalona che dal primo febbraio ha chiesto un periodo di aspettativa. Una scelta del primario che ha scatenato polemiche perchè, secondo alcune lettura, Varsalona avrebbe così polemicamente segnalato il suo contrasto alle linee e alla politica dell’attuale dirigenza.
Denaro, nominato con procedura comparativa ai sensi dell’articolo 18 del contratto collettivo nazionale per l’area della dirigenza medica, sostituirà per sei mesi Varsalona.




Siracusa. A scuola con la lingua dei segni: "Su le mani" al Vittorini

I giovani studenti dell’istituto comprensivo Vittorini anche quest’anno si sono avvicinati alla lingua dei segni italiana. Un appuntamento rinnovato dopo il successo dello scorso anno con una felice collaborazione tra la dirigente della scuola, Rosanna Olindo, e il presidente della sezione provinciale dell’Ente Nazionale Sordi di Siracusa, Salvatore Risuglia.
E’ nata così la seconda edizione del progetto “Su le mani”.
L’iniziativa, destinata agli alunni di una classe della primaria in cui è presente anche un bambino sordo, prevede la realizzazione di attività formative in lingua dei segni. L’obiettivo è di consentire ai piccoli alunni di approfondire e ampliare quanto appreso l’anno scorso e poter sempre meglio interagire con il loro compagno di classe.
Il progetto si è reso possibile grazie al contributo di Esso Italiana, raffineria di Augusta e Sb Setec di Siracusa.
Prosegue così il progetto che mira ad abbattere le barriere comunicative partendo dai bambini.




Siracusa. Arrestato un 36enne per furto

Marco Scariolo, siracusano di 36 anni, è stato arrestato da Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, in ottemperanza a un ordine di esecuzione di misura cautelare degli arresti domiciliari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa lo scorso 11 febbraio. L’uomo è accusato del reato di furto commesso a Siracusa il 26 marzo del 2014. Dopo le formalità di rito, Scariolo è stato accompagnato nella propria abitazione.




Avola. Auto in fiamme in via Locatelli

Auto in fiamme in via Locatelli. L’incendio del mezzo, si tratta di una Fiat 128, ha reso necessario l’intervento della Polizia. Sul posto anche i Vigili del Fuoco. Ancora in corso le indagini per accertare le cause del rogo.




Siracusa. "Cafeo sindaco ombra?", i dubbi di Zappulla e Princiotta

“Siamo in presenza di una sorta di sindaco ombra o, come alcuni maliziosi osservano, l’ombra del sindaco?” E’ la domanda che si pone il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla e della consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta che affermano: “Da tempo, e sempre più, Cafeo pare accreditarsi come il vero Capo del Comune e non solo di Gabinetto. Circolano, infatti, notizie che abbia avuto un ruolo improprio ma decisivo nella sfornata di delibere e determine di fine anno con contributi. Lo stesso si muove in città, e non solo, come il leader occulto dei renziani-innovatori. Epiche le sue dichiarazioni sulle vicende politiche e amministrative di Carlentini e Canicattini. E come non ricordare le voci che lo vedono interessato a ruoli apicali nell’operazione Smart City con l’utilizzo dei locali dell’ex Lazzaretto”. Zappulla e Princiotta aggiungono: “Che Cafeo possa essere nominato coordinatore o quant’altro della nuova società per il progetto Smart City lo consideriamo certamente una notizia priva di alcun fondamento, il tentativo dei soliti noti di denigrare e di porre delle ombre sulla trasparenza degli atti, della gestione e dei comportamenti politici e amministrativi. La riteniamo indiscrezione infondata poiché in caso contrario, altro che rottamazione, questa si chiamerebbe occupazione arrogante e militare del potere, da ascrivere alla preistoria della peggiore politica siracusana. Siamo certi – concludono – e ci aspettiamo, pertanto, un pubblica e sdegnosa smentita.”.




Siracusa, Noto e Avola, grande successo a Bruxelles per la Fiera internazionale del Turismo

Noto capofila con Siracusa e Avola a Bruxelles per la Fiera internazionale del Turismo. Unico stand siciliano, che ha proposto il territorio del sud est isolano, a fronte di un’offerta di caratura internazionale con dei riscontri importanti, non soltanto dei tour operator ma anche dei turisti in cerca di proposte accattivanti. Presenti il sindaco Garozzo e l’assessore Italia per Siracusa, l’assessore Morale per Avola e l’assessore Terranova con il coordinatore dell’ufficio Turismo Rizza e gli imprenditori della filiera per Noto.
“Questa prima tappa ha dato buoni risultati – afferma il sindaco di Noto e presidente del Distretto Turistico Corrado Bonfanti – e adesso è nostra intenzione estendere ad altri centri, come Pachino e Rosolini, l’idea di proporsi insieme per promuovere il territorio”. Aggiunge il vicesindaco di Noto Frankie Terranova: “Quello che tracciamo di ritorno dal Belgio. “È un bilancio estremamente positivo – Una soddisfazione che nasce principalmente dal metodo adottato e cioè quello di andare insieme tre Città. Sintomo che insieme si vince”. E adesso le tre amministrazioni si preparano alla prossima Fiera in programma, quella di Berlino dal 18 al 22 di febbraio.




Siracusa. "Amico Buono": estorsione aggravata dal metodo mafioso. Due clan uniti "nell'interesse"

Un accordo tra clan nel segno dell’estorsione. Nella geografia “criminale” siracusana il clan Santa Panagia sta da una parte e il Bottaro-Attanasio dall’altra, ma almeno in un caso si sarebbero mossi uniti e con un interesse comune. E’ quanto emerso al termine di una nuova operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Siracusa che ha portato ad un arresto e ad un fermo.
Il reato contestato è di estorsione aggravata dal metodo mafioso. In manette è finito Maurizio Bianchini, 51 anni, considerato legato al clan Bottaro-Attanasio. Posto in stato di fermo il 42enne Davide Pincio, per gli investigatori organico al clan Santa Panagia. Le indagini hanno preso le mosse dalle denunce della vittima, proprietario di un panificio. Il 23 dicembre la prima, dopo avere trovato un biglietto e una bottiglia incendiaria nei pressi della sua attività. La seconda sette giorni dopo, sempre per segnalare gli stessi inquietanti messaggi (“cercati un amico…”).E “l’amico buono” sarebbe stato Bianchini, che così si sarebbe presentato al titolare del panificio.
In un primo momento gli erano stati “chiesti” 10 mila euro per evitare noie, poi dopo una trattativa la somma è scesa a “soli” 800 euro validi per una prima tranche del pagamento. Gli investigatori si mettono in moto dopo le denunce. Microspie, telecamere nascoste, intercettazioni. Fino al momento dell’appuntamento, ieri mattina, e della consegna dei soldi, in banconote da 50 euro. Ma a riprendere tutta la scena ci sono anche i carabinieri che intervengono subito dopo con l’arresto in flagranza per Bianchini, mentre Pincio – ritenuto il regista dell’operazione – viene posto in stato di fermo in quanto indiziato di delitto.
Ad illustrare i dettagli dell’operazione sono stati il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, il sostituto Nicastro e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Mauro Perdichizzi.




Siracusa. Le cosche si alleano per rilanciarsi. Il procuratore Giordano: "Non meravigli"

L’elemento “nuovo” emerso con l’operazione “Amico Buono” è l’alleanza tra due clan storicamente ritenuti nemici. Magari non hanno fatto proprio la pace, di certo non si fanno più la guerra. Ed ecco allora che esponenti del clan Santa Panagia si muovano insieme a quelli del Bottaro-Attanasio. “Non deve meravigliare”, spiega il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano. “Alleanze di questo tipo le si riscontrano dappertutto, in questo momento. Probabilmente – analizza il capo della Procura siracusana – è il risultato di difficoltà di gestione delle cosche, che ad un certo punto decidono di allearsi per aumentare la loro forza che è stata assottigliata negli anni dagli arresti. Hanno compreso che non conviene farsi la guerra ma darsi una mano”, dice ancora Giordano.
La presenza mafiosa in città, insomma, rimarrebbe sempre ingombrante. “Una particolarità delle cosche siracusane è che mostrano una apparente indifferenza, mentre nel sottosuolo delle dinamiche ci sono realtà che covano e che hanno grosse potenzialità offensive”, rivela il procuratore capo.
Convinto, però, che la denuncia rimanga la migliore delle armi per debellare fenomeni di natura mafioso-estorsiva. “La denuncia paga sempre. E questa operazione odierna lo conferma”, dice secco Giordano.




Crocetta ancora sul caso Siracusa: "Piscina della Sgarlata inopportuna, comunque non sono esente da errori"

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, torna a parlare delle convulse vicende che portarono a “dimissionare” l’allora assessore Maria Rita Sgarlata e alla sospensione della sovrintendente di Siracusa, Beatrice Basile. Nei giorni scorsi, la prima è stata scagionata da ogni accusa dalla Procura con tanto di archiviazione, mentre la seconda è stata reintegrata nel ruolo.
“La Regione è un mostro enorme, non posso controllare tutto”, mette le mani avanti Crocetta. “Guardi – dice poi il governatore – per me la scelta dell’assessore Sgarlata di farsi una piscina nella sua villa è stata inopportuna, per quanto legittima. Quanto alla Basile, io l’ho sempre difesa”.
E quando gli chiedono della famigerata relazione che ha scatenato il caso Siracusa, Crocetta piazza il colpo a sorpresa. “Nessun dubbio sulla relazione. E non credo ai complotti. Semplicemente, a mio parere, sulla base di quel rapporto è stato un errore, da parte del dirigente Giglione, rimuovere la sovrintendente Basile, che si è basata su pareri di altri funzionari. La verità è che il governo è stato trascinato in uno scontro burocratico. Sappia che io la vicenda Siracusa l’ho vissuta drammaticamente”, dice Crocetta. Che conclude: “Viviamo insidie quotidiane, insite al sistema Regione. E non sono esente da errori. L’importante è intervenire, cercare di riparare. Mi si riconosca di averlo sempre fatto”.