Siracusa. Villa Rizzo da "salvare", la vicenda approda all'Ars

Approda all’Ars la vicenda legata al destino della clinica Villa Rizzo, dopo il fallimento della società che gestiva la struttura sanitaria privata del capoluogo. Il 18 febbrai prossimo potrebbe essere una data importante per i dipendenti della clinica. La commissione Sanità del parlamento regionale, infatti, si occuperà della questione, nel tentativo di individuare una soluzione in tempi brevi, come richiesto dal deputato regionale Salvatore Cascio di Sicilia Democratica. Dalla società auspicano certezze sui tempi per l’annunciato trasferimento della struttura a Noto, che salverebbe i posti di lavoro in bilico, i servizi e amplierebbe, in base a quanto spiegato, l’offerta sanitaria nella zona sud della provincia.




Prodotti orgogliosamente siracusani, diventa realtà il marchio DeCo

Si chiama “Deco” ed è un acronimo che sta per Denominazione Comune di Siracusa. Il Consiglio comunale di Siracusa ha espresso il suo “si” unanime alla istituzione del marchio e del relativo regolamento. Una indicazione di qualità riservata alle eccellenze del territorio. In particolare possono ambire al “Deco” prodotti come i trasformati della pasticceria, dell’artigianato, della cucina. Requisito essenziale: una forte identità territoriale.
“E’ chiaro che il cannolo è siciliano e non può diventare prodotto a marchio Deco. Ma la pasta alla siracusana, piuttosto che i pupi della scuola Vaccaro-Maugeri, o quella particolare torta con cioccolato e pistacchio, la lavorazione della carta papiro possono tutti essere prodotti Deco”, spiega il consigliere Cosimo Burti, primo firmatario della proposta che ha condotto alla nascita della novità che potrebbe debuttare già ad Expo 2015.
A “benedire” la nascita del marchio, l’assessore alle Attività Produttive, Teresa Gasbarro, con un intervento in aula applaudito anche dall’opposizione.
Adesso verrà istituito un elenco apposito. Vi saranno inserite le eccellenze “siracusane” valutate e validate da una commissione mista, composta da esperti del Comune e tecnici dei vari settori di produzione. “E quell’elenco potrebbe in futuro trasformarsi anche in un itinerario turistico”, è la previsione di Cosimo Burti.




Siracusa. Nuovo piano regolatore, Milazzo: "Coinvolgere Architettura"

“In alto mare il rinnovo del piano regolatore generale del capoluogo. Tanti proclami, ma nulla di concreto”. Lo sostiene il consigliere di “Progetto Siracusa” Massimo Milazzo, convinto che il nuovo strumento urbanistico difficilmente sarà redatto nell’arco della consiliatura in corso. Pur pensando che i tempi debbano essere particolarmente lunghi, l’esponente di minoranza avanza una proposta: il coinvolgimento della scuola di Architettura nella fase preparatoria del nuovo Prg. Non è questa, però, l’unica idea suggerita. Milazzo auspica che il “dibattito venga condotto senza barricate e ostracismi aprioristici e coinvolga tutte le energie scientifiche, culturali e politiche della città”. Milazzo sollecita l’amministrazione Garozzo ad avviare subito un dialogo con la facoltà di Architettura, ma anche con il Darc, il dipartimento interdisciplinare di ricerca e alta formazione.




Siracusa. Auto data alle fiamme nella notte in via Cannizzo

Ancora un’auto data alle fiamme a Siracusa. Poco dopo la mezzanotte, Vigili del Fuoco impegnati in via Cannizzo. In pochi minuti hanno avuto ragione del rogo che aveva aggredito una Citroen Saxò posteggiata lungo la strada. Pochi i dubbi sull’origine dolosa. Indagini in corso da parte della Polizia.




Pubblico impiego, anche a Siracusa parte la mobilitazione: assemblee in tutti gli uffici

Febbraio di agitazioni e proteste nel settore del pubblico impiego siciliano e Siracusa non fa eccezione. Da lunedì convocate assemblee dei dipendenti degli uffici pubblici secondo un preciso calendario. Nella città di Archimede l’agitazione è prevista per il 18 febbraio in attesa della manifestazione regionale del 27 febbraio.
Per cercare di scongiurare la protesta, il governatore Rosario Crocetta ha convocato i sindacati confederali a palazzo d’Orleans per il prossimo 17 febbraio. “Proposte concrete e soluzioni reali, basta spot”, ripetono Cgil, Cisl e Uil.
I sindacati chiedono di porre un freno allo spoil system sfrenato, il riordino della dirigenza, lo stop al ricorso degli consulenti esterni e la definizione chiara delle dotazioni organiche.
Sigle sindacali del pubblico impiego critiche anche verso alcune norme contenute in finanziaria: prepensionamenti, tagli al salario accessorio, riduzione dell’organico, blocco dei contratti e del turn over.




La verità di Isab sul caso di Ivan Baio: "fatto sempre il possibile. Taciamo sui problemi personali"

Storia di difficile lettura quella dell’operaio Isab, Ivan Baio. Autore di proteste clamorose, di accuse pesanti all’indirizzo dell’azienda, di accordi per una buonuscita veri o presunti. In mezzo a tutto questo, la sensazione di una vicenda con pezzi mancanti e silenzi di difficile lettura. Come quello di Isab, dopo le parole piovute sull’azienda dall’alto di una torretta antincendio del pontile di Santa Panagia prima a novembre e poi lo scorso 28 gennaio.
Oggi l’azienda ha rotto quel silenzio con un comunicato inviato alle redazioni. Isab “si vede costretta a tutelare il proprio operato e la propria reputazione” dopo le “gravi dichiarazioni diffamatorie” rese da Ivan Baio attraverso i social network. Arriva così la conferma dell’avvenuta adozione “di iniziative dolorose e tuttavia ineludibili, ovvero, la contestazione e il conseguente provvedimento disciplinare determinati dalla pericolosità dell’azione e dalla sua reiterabilità”.
La salvaguardia della privacy “ma soprattutto il buon senso ed il rispetto per la dignità della persona e del lavoratore, impongono all’azienda il doveroso silenzio sui problemi personali e familiari che hanno determinato i comportamenti” sfociati poi nelle clamorose azioni dei giorni scorsi. Ma Baio, secondo Isab, non avrebbe dimostrato “altrettanta sensibilità quando reputa di insultare e diffamare l’azienda e la sua dirigenza utilizzando i social network”.
Le proteste messe in atto dal 36enne sarebbero “il risultato finale di una condizione di malessere determinata da problemi di carattere personale che non hanno nessuna correlazione ed attinenza con l’ambiente di lavoro”. Problemi personali che avrebbero influito sulla sua resa in azienda e nel rapporto con i colleghi. “Nonostante ciò la dirigenza Isab, di concerto con i diretti superiori del signor Baio, ha fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità e prerogative per favorire il pieno recupero della capacità lavorativa del collega”. Un primo spostamento dal pontile nord al sud senza demansionamento o decurtazione della retribuzione: un trasferimento “richiesto dallo stesso Baio a causa del deteriorarsi del rapporto con un collega coinvolto, a suo dire, nei problemi personali che costituiscono l’origine scatenante della vicenda”. Ma già in precedenza era stato spostato da altro reparto al pontile Nord “sempre per supposti problemi personali con alcuni colleghi”.
A complicare ulteriormente i rapporti, i lunghi periodi di assenza per malattia alternati a poche giornate lavorative al pontile sud – sempre secondo il racconto dell’azienda – “fino a quando inevitabilmente è stato dichiarato non idoneo alla mansione specifica da parte del Medico di fabbrica”. Una non idoneità che sarebbe stata confermata anche dalla commissione medica provinciale, anticamera della procedura di risoluzione del rapporto di lavoro. “Nel periodo di inidoneità la società ha comunque messo in condizioni il signor Baio di formarsi ed addestrarsi per ricoprire la nuova posizione in ufficio evitando di andare presso gli impianti”.
Poi un capoverso che suona sibillino. “Per assicurare la prevenzione nell’ambito di un sito a rischio di incidente rilevante, era stato proibito al signor Baio di avvicinarsi alla zona impianti, ma lo stesso, il 10 novembre scorso è salito in cima ad una torretta antincendio del reparto pontile, nei pressi dell’impianto di recupero vapori, mettendo a repentaglio la propria vita, la sicurezza dei colleghi e dello stabilimento. Imprudente e pericolosa azione purtroppo ripetuta il 28 gennaio”.




Siracusa. Influenza: 4 casi sotto osservazione in ospedale. "Nessuna psicosi aviaria"

Febbraio, come previsto dagli esperti, è il mese del picco del contagio influenzale (H3N2 il nuovo ceppo). Ma un ceppo particolarmente virulento (H1N1) ha costretto al ricovero in ospedale a Siracusa quattro pazienti. Casi finiti al centro dell’attenzione dei sanitari dell’Umberto I. “Ma non abbiamo registrato alcun caso di aviaria”, precisa subito il direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Salvatore Brugaletta. “Si tratta di normalissima H1N1”, aggiunge ancora. Un ceppo responsabile, nella forma virulenta, della cosiddetta suina. “Abbiamo effettuato indagini specifiche su 4 pazienti ricoverati in ospedale in condizioni critiche e i risultati sono stati chiari. Dei 4 pazienti, uno è stato trasferito all’Ismett di Palermo, mentre gli altri 3 sono ricoverati all’ospedale Umberto I di Siracusa: due in Malattie Infettive e uno in Rianimazione. Ma si tratta di 4 soggetti fragili, con patologie croniche – sottolinea Brugaletta – che con la normalissima influenza di stagione sono andati incontro a complicanze. E tutto ciò è successo anche per la contrazione che si è verificata nella campagna vaccinale. Per questo – conclude il direttore generale dell’Asp – intendo rassicurare tutti i cittadini: l’aviaria al momento è confinata in Asia e nessun caso è stato registrato in tutta Europa”.




Siracusa. Barcone incagliato all'Arenella, via alla rimozione

Parte l’iter verso la rimozione del barcone arenato all’Arenella dallo scorso novembre. Il presidente del consiglio di circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti annuncia che “l’Agenzia delle Dogane sta valutando l’offerta di 5 imprese, chiamate a stimare i costi dell’operazione. La ditta che formulerà l’offerta migliore, rientrante al contempo nel budget predisposto – prosegue il presidente del quartiere- risulterà aggiudicataria dei lavori e potrà immediatamente intervenire per liberare finalmente il litorale”. L’aggiudicazione è prevista per il 13 febbraio prossimo. Nel caso in cui nessuna delle imprese dovesse risultare in possesso dei requisiti richiesti, l’Agenzia delle Dogane predisporrebbe un apposito bando. Culotti sottolinea l’impegno del consiglio di quartiere e soprattutto la “valida attività di raccordo della Capitaneria di Porto di Siracusa, fondamentale per la soluzione definitiva del problema”. Una volta incaricata, la ditta a cui saranno affidati gli interventi dovrà concluderli in 10 giorni. “Il litorale- conclude Culotti- sarà quindi libero a partire dalla primavera, a vantaggio dei suoi fruitori”.




Siracusa. Restauro della Tonnara di Santa Panagia, la Regione conferma l'impegno di 6,5 milioni

Torna d’attualità il restauro della Tonnara di Santa Panagia. Il dipartimento regionale dei Beni Culturali ha impegnato oltre 6,5 milioni di euro per i lavori necessari alla realizzazione del sito museale. Già trasmesso alla Ragioneria il relativo documento, come è stato illustrato rispondendo all’interrogazione del deputato siracusano, Enzo Vinciullo.
Allontanato così il sospetto di una presunta revoca del finanziamento. “Le somme impegnate permetteranno di ripristinare un luogo di grande valore storico per la città di Siracusa”, ricorda Vinciullo. Che non abbassa la guardia: “vigilerò affinché quanto di buono fatto fin’ora non venga vanificato nei mesi a venire”. I fondi vennero sbloccati più o meno un anno fa (all’epoca assessore regionale ai Beni Culturali era Mariarita Sgarlata) con un decreto regionale dell’Assessorato al Bilancio, che dava mandato al Dipartimento Beni Culturali di “sbloccare i fondi destinati alla riqualificazione del sito”. Un finanziamento riattivato dopo il nulla-osta alla variazione di bilancio del Dipartimento Programmazione- Autorità di Gestione. Le somme, reperite nell’ambito degli “Interventi per la gestione delle risorse liberate dalla misura 2.01 “Recupero e fruizione del patrimonio culturale e ambientale (Fesr), sono destinate alle realizzazione dei servizi (luce, fognatura, impiantistica) al restauro dell’edificio e alla sistemazione museale.




Siracusa. Slitta il dibattito sull'Igm in Consiglio Comunale, lavoratori in aula anche stasera

Si ritroveranno questa sera alle 19, al quarto piano di palazzo Vermexio, i consiglieri comunali di Siracusa. Seconda convocazione, prolungamento della seduta interrotta ieri prima di trattare uno dei temi “caldi”, la vicenda legata al nuovo bando per il servizio di igiene urbana e – di conseguenza – l’Igm. E’ venuto a mancare il numero legale, dopo un lungo confronto di carattere politico. Stasera si ricomincia dalla proposta di regolamento sul marchio Denominazione comunale (Deco) per i prodotti locali.
Dovrebbero tornare tra il pubblico anche i lavoratori dell’Igm, ieri rappresentati da un nutrito gruppo. Tra i punti da trattare c’è anche un ordine del giorno dell’opposizione sulla nuova gara d’appalto e il futuro occupazionale di quanti attualmente in servizio.
Prima di toccare gli argomenti all’ordine del giorno, sono intervenuti Gaetano Firenze e Salvo Sorbello per presentare due interpellanze. Il primo ha sollevato il problema dei criteri che stanno alla base della concessione di contributi e patrocini onerosi, che per legge – ha sostenuto – devono essere resi noti; il secondo ha prima lamentato la mancata risposta, da parte dell’Amministrazione, alle interrogazioni presentate dai consiglieri, poi ha invitato la presidenza a riconsiderare la composizione delle commissioni permanenti alla luce del nuovo assetto dell’assise e del voto espresso dai cittadini.
Poi ha preso la parola Giuseppe Casella per chiedere di dare precedenza nella discussione, chiedendone il prelievo, ai 3 regolamenti all’ordine del giorno relativi: al marchio Deco, ai murales e agli artisti di strada. Dibattito acceso tra favorevoli e contrari, a tratti molto teso e durato oltre un’ora. Al termine è intervenuto il sindaco, Giancarlo Garozzo, per ribadire che il posto di lavoro dei dipendenti Igm non è in discussione. “Tutt’al più – ha aggiunto il sindaco – per qualcuno potranno cambiare le mansioni visto che col nuovo appalto sarà introdotto un sistema basato sulla raccolta porta a porta e si tenterà di raggiungere i livelli di differenziata previsti dalle nuove norme”.
Con 19 si e 2 no alla fine è passata la proposta di Casella e il presidente della seduta, Impallomeni, ha messo in discussione il regolamento sulla Deco. Dopo l’introduzione del consigliere Burti, però, la presidenza ha preso atto della mancanza di numero legale e ha aggiornato i lavori alle 19 di oggi.