Nasce Casa Zaccheo ad Augusta, sarà uno spazio per i detenuti in permesso premio

Nasce Casa Zaccheo ad Augusta. Si tratta di un luogo destinato ad accogliere i detenuti in permesso premio con le loro famiglie.
Un’iniziativa dell’Ufficio diocesano di Pastorale Penitenziaria e della Caritas cittadina di Augusta che sarà presentata domani, mercoledì 29 gennaio, alle ore 10, presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù. La cerimonia sarà presieduta dall’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto, e vedrà la partecipazione di don Helenio Schettini, referente della Caritas cittadina di Augusta, e don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di Pastorale Penitenziaria, del sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare, del direttore del carcere di Augusta, Angela Lantieri, del comandante della polizia penitenziaria della casa di reclusione di Augusta Dario Maugeri, e dei rappresentanti di polizia e carabinieri. La Casa Zaccheo sarà gestita dai volontari che accoglieranno i detenuti in permesso premio (solitamente dai tre agli otto giorni) per buona condotta o per il percorso rieducativo intrapreso.




Cresce il turismo di qualità, Confindustria: “Operiamo per valorizzare Siracusa e la sua provincia”

I dati Istat di novembre 2024 (fonte Federturismo – Confindustria) rivelano un notevole incremento del turismo in Italia che registra un +11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento si concretizza in 17,5 milioni di presenze, il che consolida il ruolo del settore turistico come il più dinamico tra i servizi e come un fattore cruciale per l’aumento del reddito della nazione. Tale risultato dimostra l’ottima salute del comparto. Le attività economiche più direttamente legate al turismo hanno dato occupazione a 385mila unità (+8,7% rispetto al 2022). Considerando l’intero settore turistico allargato, l’aumento degli occupati è pari a quasi 111,5mila unità (+5,8% rispetto al 2022).
“Anche la città di Siracusa e la sua provincia – dice Patrizia Candela, Presidente della Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa- vedono un momento di crescita di presenze turistiche, legate allo sviluppo della destinazione a livello internazionale, essendo sicura tappa dei sempre più numerosi giri di Sicilia che vedono anche Taormina e Palermo come destinazioni “classiche”.
“Nel 2023 e nel 2024 – continua la Presidente Candela – si è assistito a un fenomeno di “timida destagionalizzazione” con italiani e stranieri che hanno scelto Siracusa per eventi sia business che leisure, ma anche per un soggiorno legato alla scoperta delle meraviglie artistiche e naturalistiche del territorio. “Senza dubbio, la presenza sempre maggiore di brand dell’ospitalità e le rappresentazioni classiche dell’INDA, hanno reso possibile che Siracusa venisse scelta soprattutto dai mercati stranieri di medio-alto livello, alla pari di destinazioni ben più famose in Italia e in Europa”.
“Siamo assolutamente convinti – conclude Patrizia Candela – che il trend verrà confermato anche nel 2025, continuando ad operare di concerto con le Istituzioni per offrire ai visitatori un territorio ospitale e organizzato, ricco di arte, cultura e natura”.




Pergamene a 13 nuovi specializzati della Scuola di archeologia di Siracusa

Sono stati consegnati ieri i diplomi agli allievi e alle allieve della Scuola di specializzazione in beni archeologici dell’università di Catania, con sede a Siracusa.
La cerimonia delle pergamene si è svolta nel salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio e vi hanno partecipato, tra gli altri, il rettore, Francesco Priolo, l’assessore all’Università, Fabio Granata, il direttore della Scuola, Daniele Malfitana, la direttrice del Dipartimento di scienze umanistiche, Marina Paino, e il presidente della Struttura didattica speciale in Architettura di Siracusa, Fausto Carmelo Nigrelli.
“Come bene intuirono i fondatori oltre un secolo fa – afferma l’assessore Granata – Siracusa è la sede ideale per una Scuola di specializzazione dedicata alla storia antica della Sicilia. Essa si connette direttamente alle nostre radici e alla nostra storia, rafforza la nostra identità di città antica, ricca e capitale della Magna Grecia o, come molti preferiscono dire, della Grecia d’Occidente. L’idea da noi caldeggiata, e che ha trovato l’attenzione del rettore Priolo, di rilanciane l’attività sta producendo i suoi frutti offrendo interessanti prospettive ai giovani che vogliono intraprendere questa professione. È fondamentale che la Regione Siciliana e il Parco archeologico prestino l’attenzione dovuta e strategica a queste nuove professionalità indispensabili nella ricerca e nella valorizzazione e tutela del nostro patrimonio”.
Seconda solo a quella di Atene, la Ssba di Siracusa fu fondata nel 1923 dall’università di Catania sotto la direzione di Paolo Orsi. La prestigiosa sede di Palazzo Chiaramonte, a due passi da piazza Duomo, ospita l’intero ciclo di lezioni (della durata di due anni accademici) che si avvalgono di attrezzature informatiche, aule multimediali e di riproduzioni in gesso di opere dell’arte classica per le esercitazioni degli studenti.
I nuovi specializzati in Archeologia sono tredici: Rosa Maria Giuseppina Barbagallo, Sandra Antonina Battiato, Mattia Catalano, Francesco Celano, Paola Dantoni, Annabella Falcone, Vito Gabriele Gamiddo, Margherita Increta, Gaia La Causa, Alessandra Irene Marchese, Tatiana Piccione, Emanuela Scalisi ed Emanuele Torrisi. Con il diploma in tasca, si accingono a entrare nel mondo del lavoro, non solo nel campo della ricerca ma anche in quello delle professioni e persino dell’impresa.




Furia Carta: “Le imprese del Petrolchimico non possono fare come vogliono: subito un tavolo con le istituzioni”

“Questo territorio deve tornare a dialogare, a discutere delle questioni importanti e ad affrontarle, a partire da quelle che riguardano il futuro della zona industriale”. Il deputato regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta torna a lanciare un appello che nei giorni scorsi è stato raccolto e condiviso dai sindaci di Siracusa, Francesco Italia e Augusta, Giuseppe Di Mare come dalla senatrice Daniela Ternullo e che starebbe incontrando anche il favore di altri primi cittadini ed esponenti politici. Un fronte che quindi si starebbe componendo intorno agli interrogativi legati principalmente, ma non soltanto, alle intenzioni di Sasol.
“Ho annunciato di essere pronto a “presidiare” il Canale di Augusta perfino in pedalò. .Ritengo un atto dovuto che un’azienda che decide di mandare a casa 65 padri di famiglia trovi un territorio forte, che avvia un’azione altrettanto determinata. E’ arrivato il momento di dire basta- tuona Carta- Intollerabile che Confindustria se la veda dal balcone”. Il deputato regionale e sindaco di Melilli sollecita l’immediata costituzione di un tavolo intorno al quale istituzioni e tutte le parti coinvolte, a qualunque titolo, siedano”. Carta sottolinea un aspetto che ritiene fondamentale. “Da una parte c’è la prospettiva di cassa integrazione per decine di lavoratori- osserva- dall’altra ci sono diverse aziende che, invece, in altre raffinerie, hanno posti vacanti, che potrebbero essere subito occupati dai lavoratori in questione, già perfettamente formati. In questo modo si eviterebbe un danno enorme, alle famiglie e all’economia del territorio”. Carta non ci sta e definisce “impossibile che non ci sia un Patto per l’Industria Siracusana” e non nasconde il profondo rammarico per un percorso che, a suo dire, “ci sta trasformando nella provincia di Gela. Assistiamo alla celebrazione di una gara ogni due anni, sempre nuove imprese e quindi nessuna interessata ad investire sul territorio. Non si può accettare che si debba riscontrare ogni giorno un nuovo elemento di tensione, non vorrei che si trattasse di strategie speculative”. Il parlamentare dell’Ars sostiene che lo Stato debba assumersi la sua parte di responsabilità per avere sottovalutato il problema. “Il ministro Urso dovrà inserire il polo petrolchimico di Siracusa tra le priorità dell’agenda nazionale, al contempo- aggiunge- il problema è anche di contesto sociale. Rimanendo sulle parti non siamo stati incisivi nei confronti delle aziende che operano sul territorio, dicendo loro che occorre necessariamente sedersi intorno ad un tavolo e capire quali sono le questioni e come affrontarle. Le strategie ambientali e industriali vanno condivise”. Carta lancia un allarme. “Il territorio si sta svuotando- spiega- Basta notare l’alto numero di capannoni all’asta, di Imu che viene meno. Vediamo sempre più lotti con impianti di fotovoltaico e sempre meno, quindi, necessità di manodopera. E’ questo il futuro che stiamo creando? E come si permette un’azienda di agire in questo modo? Peraltro in un territorio martoriato-conclude Carta- e che ha pagato anche con un alto numero di vite l’ignoranza che su alcune tematiche ambientali e di tutela della salute regnava sovrana fino a svariati decenni fa”.




Siracusa-Catania, riaperta l’autostrada dopo un pomeriggio da incubo per incidente

Pomeriggio da incubo per chi doveva spostarsi sulla Siracusa-Catania. Il tratto autostradale, nei presi dello svincolo di Augusta, è stato riaperto poco dopo le 18.30. La chiusura è stata disposta dopo un incidente avvenuto nel primo pomeriggio, attorno alle 15, all’interno della galleria Maganuco. Per raggiungere Catania è stato infatti necessario uscire allo svincolo di Augusta e rientrare a quello di Lentini. Il conducente del mezzo pesante è stato trasportato in ospedale, illeso invece il conducente dell’autocarro. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso e la Polizia Stradale per i necessari rilievi. Lunghe code si sono registrate nei pressi del tratto autostradale interessato.




Avola-Cassibile, tratto chiuso: 3km di coda sulla Statale 115. Ecco cosa sta succedendo

Tre chilometri di coda questa mattina sulla Statale 115, da Avola in direzione Siracusa. Automobilisti sorpresi e spazientiti, tutta colpa della chiusura del tratto autostradale tra Avola e Cassibile, con uscita obbligatoria proprio allo svincolo nei pressi della città dell’esagono e chiuso alle auto in ingresso.
Da sabato scorso, il Consorzio delle Autostrade Siciliane ha disposto delle ispezioni urgenti sul viadotto Cassibile, lungo la Siracusa-Gela, in direzione nord. I sopralluoghi hanno portato alla segnalazione di alcune problematiche che hanno reso indifferibili i controlli su tutta la struttura. Al momento, è chiuso solo il tratto Avola-Cassibile ma, nelle prossime ore, potrebbe addirittura maturare un provvedimento di chiusura in entrambe le direzioni. Atteso l’esito delle verifiche, avviate questa mattina.
Ma se le condizioni del viadotto dovessero, invece, superare l’esame, il tratto Cassibile-Avola potrebbe essere utilizzato a doppio senso di marcia, per alleviare i disagi degli automobilisti e le lunghe code sulla Statale 115.




Tratto chiuso sulla Avola-Cassibile, il sindaco Cannata: “Adottare misure per ridurre i disagi”

Adottare misure alternative per ridurre i disagi e portare nel più breve tempo possibile al ripristino completo della viabilità nel territorio, senza ulteriori problematiche per la circolazione stradale. E’ questa la richiesta del sindaco di Avola, Rossana Cannata, al direttore del Cas (Consorzio autostrade siciliane) Franco Fazio a seguito delle verifiche in corso da parte del consorzio, che ha predisposto delle limitazioni al traffico veicolare tali da comportare lunghe code in autostrada allo svincolo di Avola per chi percorre l’arteria in direzione nord. In particolare, infatti, la chiusura del tratto autostradale interessa il viadotto Cassibile, con conseguente uscita obbligatoria ad Avola per i veicoli in transito in direzione Siracusa e rientro in autostrada dallo svincolo di Cassibile. Da sabato scorso, il Consorzio delle Autostrade Siciliane ha disposto delle ispezioni urgenti sul viadotto Cassibile, lungo la Siracusa-Gela, in direzione nord. I sopralluoghi hanno portato alla segnalazione di alcune problematiche che hanno reso indifferibili i controlli su tutta la struttura. Al momento, è chiuso solo il tratto Avola-Cassibile ma, nelle prossime ore, potrebbe addirittura maturare un provvedimento di chiusura in entrambe le direzioni. “Il Cas mi ha assicurato che si sta procedendo all’attivazione di un Cov (Comitato Operativo Viabilità), da convocarsi in Prefettura – sottolinea il sindaco Cannata – al fine di monitorare costantemente la situazione e adottare misure concrete per mitigare i disagi arrecati agli automobilisti e alle comunità locali. Resto in costante contatto con gli enti preposti per garantire che la sicurezza stradale sia tutelata, riducendo al minimo l’impatto delle limitazioni al traffico e avere al più presto io regolare ripristino viario”.




Avola-Cassibile, chiusura e lunghe code, Gennuso (F.I): “Gestione indecente da parte del Cas”

“La gestione della chiusura del tratto autostradale Avola-Cassibile da parte del Consorzio Autostrade Siciliane rappresenta l’ennesimo fallimento di un’istituzione che dimostra totale inefficienza e insensibilità verso i cittadini. Mentre migliaia di automobilisti sono rimasti intrappolati in un ingorgo mostruoso all’ingresso di Avola, con code di chilometri sulla Statale 115, il CAS ha pensato bene di limitarsi a chiudere l’autostrada senza fornire il minimo supporto o assistenza. Questa non è gestione, è abbandono.”
Dura l’accusa che parte da Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia.
“Non è accettabile – prosegue Gennuso – che il Consorzio scarichi sulle spalle dei Comuni e della Polizia Stradale le proprie responsabilità. La chiusura di un tratto autostradale così cruciale richiede un’organizzazione tempestiva e un supporto adeguato, con mezzi e operatori dedicati per gestire la viabilità in uscita dall’autostrada. Invece, i cittadini si sono ritrovati soli, bloccati nel traffico, senza alcuna informazione o aiuto concreto.
È scandaloso che il CAS non abbia previsto un piano di emergenza per mitigare i disagi. La chiusura del viadotto Cassibile, per quanto necessaria per motivi di sicurezza, non può trasformarsi in un incubo per chi deve semplicemente raggiungere casa o il luogo di lavoro.
Chiedo con urgenza al CAS di attivarsi immediatamente per garantire un supporto adeguato, lavorando h24 per velocizzare i controlli e ripristinare la viabilità. Non è più tollerabile che i cittadini siciliani paghino il prezzo di una gestione fallimentare. Si agisca subito-la sollecitazione- prima che questa situazione degeneri ulteriormente.”




Posizionamento di un mezzo speciale, martedì 28 gennaio senso unico alternato in viale Epipoli

“La società Siam informa la cittadinanza che nella giornata di domani, martedì 28 gennaio, dalle ore 8:30 e per circa un’ora, sarà istituito il senso unico alternato nell’area semaforica di viale Epipoli, direzione Siracusa”. A scriverlo è Siam. La restrizione della carreggiata è dovuta al posizionamento di un mezzo speciale, utilizzato per attività urgenti di manutenzione straordinaria e pulizia di sollevamento fognario.
“In base al luogo di destinazione, ciascun utente è invitato a voler percorrere strade alternative, con la finalità di evitare eventuali disagi creati da probabili incolonnamenti dei mezzi in circolazione”, consiglia Siam.




Siracusa, allarme differenziata: la percentuale di raccolta non cresce più (-0,10%)

La raccolta differenziata si è fermata a Siracusa. I dati ufficiali disponibili (Ispra) e relativi al 2023 dicono che, per la prima volta dal 2015 ad oggi, non solo la percentuale del capoluogo non è cresciuta ma anzi, rispetto all’anno precedente, fa registrare un -0,10%. Il dato è sintomatico delle difficoltà incontrate dal sistema nel corso degli ultimi anni, tra resistenze varie e discariche abusive. Un andazzo che pare aver scoraggiato anche i più virtuosi, generando una frenata complessiva della raccolta differenziata a Siracusa. Se nel 2022 la percentuale era cresciuta dello 0,75% (50,42%), nel 2023 si è fermata quella flebile crescita con un dato complessivo che arretra al 50,32%. L’ultimo grande balzo in avanti (+8,77%) risale al 2021. Dal 2015 la percentuale è comunque sempre andata in crescendo, adesso per la prima volta il dato torna in territorio negativo. Tra i capoluoghi siciliani, Siracusa è terz’ultima. Solo Catania e Palermo (partite in ritardo con la differenziata) fanno peggio.
Il ritardo dei quartieri popolari, il disordine nel conferimento dei condomini ed i frequenti abbandoni in strada sono le tre voci che maggiormente gravano sul risultato complessivo. L’apertura del Ccr di Cassibile ma soprattutto le 9 isole ecologiche che a giorni saranno attive a Siracusa potrebbero aiutare ad invertire il trend, favorendo migliori occasioni di conferimento a chi è già abituato a seguire i dettami del sistema di raccolta differenziata e che – soprattutto – paga la Tari.
Per recuperare il gap dei quartieri popolari, sono partiti nei giorni scorsi centinaia di accertamenti. Ma senza vere operazioni di controllo e contrasto – anche in insospettabili ed eleganti condomini – difficilmente si riuscirà ad invertire quel trend. I contenitori per strada rappresentano una comoda occasione per molti.
Va meglio in provincia con Sortino che detiene il primato della raccolta differenziata: 83%. Bene anche Ferla (76%), Solarino (71,4%), Melilli (70,9%) e Floridia (70,5%). Attardate, invece, Noto (42,6%), Priolo Gargallo (38,8%) e Augusta (33,9%).
A livello regionale, invece, crescono le realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani (dati Legambiente/Comuni Ricicloni).