Siracusa. Le preoccupazioni di Sorbello sulla cementificazione

“A parole la maggioranza al Comune di Siracusa proclama di essere contro la cementificazione. Nei fatti, l’assessore all’urbanistica pro-tempore propone, in maniera ufficiale, di destinare nuove aree all’edilizia residenziale libera, sottraendole a quelle per l’edilizia sovvenzionata e agevolata: cooperative e alloggi di proprietà pubblica per i nuclei familiari più deboli”. Lo afferma il consigliere comunale Salvo Sorbello,il continua: “Con la proposta n. 37 del 4 luglio scorso, che ha ricevuto anche il via libera della commissione urbanistica a settembre, la maggioranza del Vermexio avrebbe voluto introdurre una quota addirittura del 30% delle vaste aree adesso destinate all’edilizia sovvenzionata e agevolata, per “piani di lottizzazione di iniziativa privata, secondo i parametri urbanistici previsti per l’insediamento di edilizia residenziale libera”. Questo vuol dire che dove dovrebbero sorgere alloggi per famiglie in situazioni di disagio sociale, avrebbero potuto invece essere costruite enormi ville per ricconi di casa nostra, come se già di aree destinate per costruzioni private non ce ne fossero a sufficienza e di alloggi invenduti la città non fosse piena”. Non solo.A detta di Sorbello, infatti, se per effetto di questa decurtazione del 30%, nei prossimi anni, non bastassero le aree per l’edilizia sovvenzionata e agevolata, si dovrebbe individuarne di nuove in quelle oggi agricole. “All’ultimo momento, proprio quando la proposta veniva trattata in consiglio e abbiamo evidenziato i danni gravissimi che avrebbe provocato, il sindaco è intervenuto e l’ha fatta ritirare. Restiamo però preoccupati per il fatto stesso che un’idea così penalizzante per il territorio e per il risparmio delle famiglie siracusane sia stata tradotta in una proposta di delibera ufficiale”.




Siracusa. Domani al Largo XXV Luglio la "protesta dei gazebo"

La “protesta dei gazebo” domani farà tappa anche a Siracusa. L’appuntamento è al tempio di Apollo, al Largo XXV Luglio, dalle 10 alle 13, con gli operatori del welfare gratuito che protesteranno “contro la tassa occulta ai danni dei più deboli prevista nella legge nazionale di stabilità”. Sit-in, volantinaggi, raccolta di firme in calce, una petizione popolare e distribuzione agli angoli delle strade di materiale informativo le iniziative in programma in tutti i capoluoghi, compreso quello aretuseo, della Sicilia. “Il documento di programmazione finanziaria in discussione in Parlamento ipotizza all’articolo 26 (comma 10) un taglio di 150 milioni al fondo patronati, pari al 35% del totale. Un colpo di scure che finirebbe per abbattersi, soprattutto, su pensionati, donne in maternità, disoccupati, infortunati sul lavoro, extracomunitari, che si avvalgono senza alcun costo dei nostri servizi”, denunciano Inas Cisl, Inca Cgil, Acli e Ital Uil riuniti nel coordinamento Cepa i cui vertici incontreranno la stampa e i cittadini domani a Palermo alle 10 nell’isola pedonale di via Magliocco. “Inas, Inca, Acli e Ital assieme, in Sicilia esitano il 55% delle pratiche di tipo previdenziale e socio-assistenziale – aggiungono – il restante 45% è curato dalla rete dei piccoli patronati. In pratica, sono 650 mila pratiche che i quattro istituti elaborano e trasmettono, obbligatoriamente per via telematica, a Inps, Inail, questure. Gli sportelli che fanno capo ai quattro enti sono un migliaio e sono sparsi per tutto il territorio dell’Isola. Insomma un servizio sociale, tanto più che l’obbligo di trasmissione telematica richiede un livello di alfabetizzazione informatica che non tutti possiedono e che gli sportelli dei patronati invece garantiscono. Quanto al fondo patronati – spiegano Inas, Inca, Acli e Ital, si è fin qui alimentato del contributo dello 0,226 per cento del salario di tutti i lavoratori dipendenti. Ha consentito, così, le prestazioni gratuite. Ma il colpo di scure disposto dal governo, non solo non permetterebbe più di offrire questi servizi, metterebbe in ginocchio anche l’Inps e l’Inail non in grado di gestire nei propri sportelli i due milioni di persone che complessivamente, ogni anno, transitano per i patronati siciliani. E metterebbe a rischio, solo in Sicilia, centinaia di posti di lavoro”.




Siracusa. Domani incontro formativo di Forza Italia

“Il principio di sussidiarietà e l’importanza del decentramento comunale”. E’ il titolo dell’incontro formativo che si terrà domani, alle 18.30, al primo piano di corso Gelone 148. L’appuntamento è rivolto ai giovani di Siracusa che, con la loro recente adesione al partito, hanno intrapreso un percorso di formazione politico-amministrativa e di partecipazione attiva alla vita socio-politica della città ed è aperto a quanti desiderano approfondire tale tematica. Introdurrà il vicepresidente di Forza Italia, Edy Bandiera e relazionerà il vicepresidente del Consiglio di Circoscrizione Santa Lucia, Francesco Candelari. Interverranno inoltre: Francesco Iacono, vicepresidente della circoscrizione Ortigia e già presidente, Salvatore Gibilisco, consigliere della circoscrizione Ortigia e già presidente, Lino Magnano, consigliere della circoscrizione Belvedere, Salvo Ciccio, consigliere della circoscrizione Belvedere e già presidente, Francesca La Runa, consigliera della circoscrizione Cassibile, Mary Sessa, consigliera della circoscrizione Epipoli, Luigi Cavarra, consigliere della circoscrizione Acradina, Gino Calcinella, consigliere della circoscrizione Santa Lucia e già presidente e Andrea Rustico, consigliere della circoscrizione Grottasanta. Seguirà un dibattito.




Siracusa. Accoltellamento a Cassibile, indagano i carabinieri. La prima ricostruzione

Accoltellamento questa mattina a Cassibile. Una donna di 70 anni è stata ferita lievemente ai fianchi con un’arma da taglio poco prima delle 8. Necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Sull’episodio stanno cercando di fare chiarezza carabinieri della stazione della frazione di Siracusa, guidata dal maresciallo Corrado Lupo. Bocche cucite, al momento, viste le delicate fasi di indagine in corso.
Secondo le prime indiscrezioni, autore del gesto sarebbe stato un uomo sulla cinquantina sulle cui tracce sarebbero al momento gli investigatori. Voci non confermate parlano di un incontro avvenuto al termine di una conoscenza “virtuale” con la giovane nipote della donna. L’uomo si sarebbe spacciato per un coetaneo. Questa mattina sarebbe avvenuto l’incontro: la ragazza, impaurita, avrebbe chiesto l’aiuto della nonna settantenne ferita mentre avrebbe tentato di allontanare quell’uomo maturo dalla nipote.




Augusta. Anziano morto dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale, la posizione dell'Asp

Arriva nel primo pomeriggio la dichiarazione ufficiale del direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta in merito alla morte di un pensionato di 70 anni, Ivan Mingozzi poco dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale nello studio del suo medico di famiglia. Una vicenda su cui alcuni aspetti devono ancora essere chiariti e per i quali si attende l’esito dell’autopsia disposta dal Tribunale di Siracusa, che ha anche emesso un provvedimento di sequestro, a titolo cautelativo, di un centinaio di dosi di vaccino di una azienda farmaceutica. “È opportuno non procurare allarme sul caso del decesso dell’anziano signore di Augusta verificatosi dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale-commenta il direttore generale dell’Asp, Brugaletta- Dai primi riscontri anamnestici il decesso potrebbe essere riconducibile con alta probabilità ad un evento cardiaco indipendente dalla somministrazione del vaccino.E’ necessario attendere l’esito dell’autopsia per conoscere con assoluta certezza le vere cause del decesso – aggiunge –. Secondo la letteratura scientifica eventi avversi di questo tipo sarebbero, comunque, estremamente improbabili. Non è irrilevante precisare che la mortalità stagionale per complicanze influenzali che non sono state sottoposte a campagna vaccinale è di gran lunga superiore alla probabilità di eventi avversi e proprio per questo il Ministero della Salute raccomanda il massimo impegno nel promuovere la suddetta campagna. L’Azienda sanitaria di Siracusa, oltre a fornire massima collaborazione agli organi inquirenti della magistratura restando in attesa delle successive determinazioni, ha anche prontamente segnalato l’evento avverso al Ministero della Salute ed ha avviato una propria indagine interna al fine di approfondire il caso”.




Siracusa-Catania, la galleria delle tenebre. La Filippella rimane al buio: nessun intervento programmato

Ormai non si contano più i mesi: sei, forse addirittura otto. Comunque sia, da troppo tempo la galleria Filippella della Siracusa-Catania è al buio. Zero illuminazione e traffico ridotto su di una sola corsia per ragioni di sicurezza. La colpa originale è dei ladri di rame che tagliuzzando di qua e di là hanno messo ko l’impianto.
Anas, che gestisce il tratto, non ha ancora fatto partire i lavori di manutenzione straordinaria. E ad oggi non c’è nessun intervento programmato con data certa. Si farà, ma quando ancora non è dato saperlo. Intanto le auto sfrecciano al buio.
E dire che nel 2009, quando venne inaugurata, l’autostrada era considerata una delle più moderne e tecnologicamente avanzate della Sicilia.




Spaccio tra Sicilia e Toscana, l'operazione di Grosseto tocca anche Siracusa

Tocca anche Siracusa l’operazione condotta dalla polizia di Grosseto e che ha condotto all’esecuzione di 13 ordinanze di misura cautelare nei confronti di soggetti appartenenti ad un gruppo criminale composto da cittadini di origine slava e nordafricana, dediti allo spaccio di cocaina, marijuana ed eroina. Le indagini della squadra mobile della città toscana sono state svolte in collaborazione con i colleghi di Roma, Arezzo, Siracusa e Firenze che, tassello dopo tassello, sono riusciti a ricostruire ogni tassello di un sistema ben organizzato. I canali di approvvigionamento sarebbero stati in Sicilia, ma anche nelle province di Roma e Arezzo. Anche un minore tra i componenti del gruppo, un 14enne albanese legato al clan mafioso “Stidda” della provincia di Ragusa. Numerose le perquisizioni domiciliari eseguite, con il conseguente sequestro della droga rinvenuta.
(foto: repertorio)




Siracusa. "Si" alla realizzazione di nuove cappelle al cimitero: ecco cosa cambia

Nuove cappelle private al cimitero. Il consiglio comunale ha detto “si” alla norma, inserita nel nuovo regolamento di polizia mortuaria, varato ieri sera e con cui palazzo Vermexio aggiorna anche l’entità delle cauzioni da versare in caso di lavori all’interno del camposanto e delle sanzioni da pagare in caso di difformità rispetto al progetto approvato. Il nuovo regolamento è immediatamente esecutivo. La seduta di ieri sera si è svolta in seconda convocazione, dopo che, martedì sera, era venuto meno il numero legale, mentre si votata un emendamento che rimandava, anche per le cappelle private, alla legge urbanistica. La proposta ha ottenuto il “via libera”, con l’aggiunta di ulteriori modifiche introdotte con tre documenti della commissione Sanità, presieduta da Gianluca Romeo. Secondo le decisioni adottate, in caso di lavori, la quota versata al Comune va a coprire anche le spese per i consumi elettrici ed idrici. Scompare la parola “abuso” (edilizio), sostituita da “difformità”. In termini concreti, con il nuovo regolamento si concede la possibilità di realizzare dei loculi aggiuntivi all’interno delle sepolture private, sempre che le condizioni strutturali lo consentono. I loculi possono essere ottenuti anche sotto il piano del pavimento, con apertura dall’alto. Nuovo regime anche per depositi cauzionali e sanzioni in caso di difformità edilizie. Le cauzioni ammontano a duemila euro per le nuove costruzioni e a 500 euro per le manutenzioni; inoltre è previsto il versamento di 1 euro al giorno per i consumi idrici ed elettrici. Le sanzioni saranno di mille euro, per le piccole difformità, e da 2 a 3 mila euro per quelle più gravi; potranno essere pagate in 4 rate trimestrali.
A margine della seduta Rabbito ha annunciato le sue dimissioni da presidente della commissione Servizi.




Siracusa. Riili da voce alla rabbia degli edili: "Basta, non siamo cementificatori selvaggi"

“Basta etichettarci come cementificatori selvaggi”. Massimo Riili non ci sta e dopo qualche giorno di riflessione sbotta sul dibattito nato dopo l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera sul “caso” Siracusa. Un pezzo con alcune informazioni “fantasiose”, secondo il presidente dell’Ance, l’associazione degli edili di Siracusa. “I costruttori non hanno alcuna intenzione, né interesse, ad una espansione edilizia sconsiderata in nessuna parte della città, e ancora meno nelle aree di pregio che danno valore alla città ed al patrimonio immobiliare esistente e futuro. L’assioma ‘cemento zero’ è un simpatico slogan elettorale, ma deve essere coniugato in termini realistici che potrebbero essere ‘cemento nuovo solo di qualità e senza occupazione di nuovo suolo in periferia’, sintesi che ci vede sicuramente d’acccordo”, spiega Riili che prende di mira anche le istituzioni locali.”Agiscono ormai come meteore impazzite e così, tanto per fare un esempio, il nuovo Sindaco di Pachino poche settimane fa scopre che il Piano Paesaggistico impedisce qualsiasi sviluppo urbanistico e perfino agricolo della sua città. Siracusa ha provato a presentare le proprie osservazioni quando la Sovrintendenza ha partorito il piano paesaggistico senza tenere in alcun conto le previsioni degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati. Nessuno ci ha risposto. Ad oggi, quel piano paesaggistico impedisce molte iniziative, spesso tutt’altro che invasive”. C’è poi la vicenda Parco Archeologico. “Sceneggiata. Il progetto – attacca il presidente di Ance Siracusa – è stato abbozzato su planimetrie superate da non meglio precisati esperti della Sovrintendenza, in aperto dispregio delle raccomandazioni fatte dal Consiglio Comunale di Siracusa nel dicembre dello scorso anno, ingenerando ancora una volta confusioni e creando opposti schieramenti sicuramente non utili ad uno sviluppo ordinato della città”.
Frecciatina anche per “quei politici che prendono le informazioni da internet”. A loro, Massimo Riili ricorda che il Tar ha sancito che “il Parco Archeologico attualmente risulta tamquam non esset, essendo solo una mera proposta di perimetrazione del Parco pensata dall’ufficio in assoluta autarchia, che non esplica alcun effetto sulla edificabilità dei suoli colorati in tinte pastello più o meno gradevoli, in quanto il Parco sarà istituito ed avrà efficacia solo dopo innumerevoli e lunghissimi ulteriori verifiche, modifiche e passaggi di competenza palermitana”.
Gli edili siracusani confermano il loro rispetto per i patrimoni archeologici e paesaggistici della città, ma solo quelli veri. “Basta lezioni, men che meno da gruppuscoli più o meno autoreferenziali che urlano a gran voce le loro personalissime convinzioni, rappresentando una residuale minoranza dell’opinione pubblica”, abbozza senza citare direttamente gli ambientalisti.
“E poi sarebbe il caso di smettere di parlare di poteri forti. Noi come Ance abbiamo chiesto sempre regole certe e nessun arbitrio nel rilascio di pareri e autorizzazioni”, commenta rigettando alcune delle tante accuse piovute nelle ultime settimane.
“Siamo sicuri che il nuovo Assessore Regionale ai Beni Culturali, con la novità di un economista a gestire il nostro patrimonio storico, saprà valutare senza pregiudizi la realtà produttiva della nostra città per attuare quello che lui stesso ha definito una scommessa epocale per la nostra intera Regione”.




Siracusa. "Città Educative", Presentato a Barcellona il progetto di rinascita della Mazzarrona

Siracusa fa ufficialmente parte della rete delle Città Educative. Questa mattina la nomina, nel corso dell’assemblea generale tenuta in occasione del tredicesimo Convegno Internazionale delle Città educative, a Barcellona. A rappresentare il Comune c’era l’assessore alle Politiche scolastiche, Valeria Troia. All’assemblea hanno preso parte 383 delegazioni di città di tutto il mondo; 22 le italiane, guidate da Torino, dove ha sede la segreteria nazionale dell’Aice. Una “due giorni” organizzata in sessioni plenarie e workshop, incentrati sul tema del biennio 2013-2014: “La città educativa come città inclusiva – L’inclusione attraverso la partecipazione e l’impegno”. Le città, attraverso lo scambio di buone prassi, prendono l’impegno di migliorare la qualità di vita dei cittadini in una logica in cui l’educazione diventa trasversale in tutti i settori dell’amministrazione, per raggiungere obbiettivi a lungo termine all’interno dei contesti territoriali. Tra i lavori presentati anche il progetto siracusano “Urbact Genius”, rivolto al rilancio del quartiere Mazzarrona e all’inclusione dei suoi abitanti, mediante la sperimentazione di una strategia di governance innovativa e l’open innovation, un processo di coinvolgimento dal basso nella programmazione delle azioni di cambiamento. “Siamo fermamente convinti come Amministrazione – ha detto l’assessore alle Politiche educative, Valeria Troia – che la programmazione educativa giochi un ruolo strategico nel buon esito degli interventi messi in atto nei più svariati settori. Investire sull’educazione significa oggi per la nostra città investire sul futuro delle nuove generazioni, innestarsi nei processi di crescita favorendo una maggiore responsabilizzazione e un più alto livello culturale e, di conseguenza, un maggiore sviluppo del territorio.