La comicità siciliana vola a Milano con i “Falsi D’Autore”: finale sul palco di Zelig Lab

I “Falsi D’Autore”, gruppo comico noto in tutta la Sicilia, hanno trionfato allo Zelig Open Mic di Reggio Calabria. Si tratta di una competizione che ha visto sfidarsi i migliori talenti della comicità nazionale. Dopo una performance esilarante, Paolo Guarino e Salvo Spadafora hanno conquistato il cuore del pubblico guadagnandosi così il diritto di accedere alla finalissima nazionale di Zelig, che si svolgerà a Milano.
“Adesso è lecito sognare, – dichiara Paolo Guarino, fondatore del gruppo, – ma per gente comune come noi è già un successo essere arrivati a tanto. Tutto quello che facciamo è sempre spinto dall’affetto del nostro pubblico, che ci ama e ci segue, facendoci sentire la loro presenza. Avevamo scelto di partecipare in Calabria perché non volevamo condizionamenti e perché volevamo veramente misurare il nostro valore lontano da chi ci avrebbe votato per simpatia.”
I Falsi D’Autore porteranno con orgoglio la Sicilia sul palco di Zelig Lab. Il laboratorio di comici più importante d’Italia, condotto da Davide Paniate e in onda su Mediaset Infinity, presenta i migliori talenti emergenti pronti a “sfidarsi” per un posto nella trasmissione televisiva di Canale 5.




Parcheggio Damone da chiudere, è scontro. Si aprono nuovi fronti per l’ipotesi di abuso

L’imminente chiusura del parcheggio di via Damone è il tema del giorno. Tema caldo, caldissimo per la politica siracusana ma non solo. Anche la Procura di Siracusa avrebbe acceso le sue attenzioni sul caso. Nota è la difformità urbanistica dell’area di sosta (S4) realizzata in una zona che, per il Piano Regolatore, era destinata a verde e parco giochi (S3). Possibile che nel Palazzo di viale Santa Panagia si stia valutando se ricorrano gli estremi per la contestazione di un presunto abuso edilizio. Alcuni dei protagonisti recenti dell’intricata vicenda politico-amministrativa potrebbe essere ascoltati come persone informate, nelle prossime ore.
Nessuna dichiarazione ufficiale da Palazzo Vermexio e neanche da parte dei consiglieri di opposizione che hanno scoperto la difformità, Ferdinando Messina (FI) e Ivan Scimonelli (Insieme). Da una parte e dall’altra, sono in corso approfondimenti ed analisi, in previsione anche della “battaglia” in Consiglio comunale. Il 28 gennaio, infatti, l’assise cittadina si riunirà alle 17.30 e all’ordine del giorno ci sono ancora i lavori di riqualificazione Tisia/Pitia con l’annesso parcheggio di via Damone.
La maggioranza fa quadrato attorno all’amministrazione comunale, valutando l’eventuale forzatura come atto compiuto nel superiore interesse della comunità locale (cittadini e commercianti della zona, ndr). Ma un errore – ribattono fonti di opposizione – non può mai essere alla base di un atto o di una realizzazione pubblica. Su un aspetto sono tutti d’accordo: serve un’alternativa a quel parcheggio. Difficile, specie in tempi brevi.
Il consigliere comunale di FdI, Paolo Cavallaro, torna intanto a chiedere l’istituzione di una commissione di indagine sul delicato caso. Pronti a supportare la sua richiesta sarebbero diversi esponenti della minoranza. “Trovo paradossale che l’opinione pubblica si sia scagliata contro chi ha fatto emergere un abuso e non verso chi ha commesso l’eventuale abuso”, spiega. “Mi chiedo, a questo punto, se qualcuno sperava che la cosa sarebbe rimasta segreta?!? Ora bisogna capire come uscire da questa situazione. Io sarei disponibile anche per votare subito la variazione urbanistica ma, visto il vincolo legato al finanziamenti, credo non ci siano alternative all’apertura di una mediazione con il soggetto finanziatore”. Qualora fosse possibile, anche in questa ipotesi i tempi non sarebbero comunque brevi.
Esistono allora altre opzioni, per evitare che vada in crisi l’importante zona commerciale a causa dell’assenza di spazi di sosta? Una prima è stata trovata dagli stessi commercianti che, a loro spese e grazie alla collaborazione della dirigenza scolastica e della ex Provincia, mantengono aperto il parcheggio del liceo Quintiliano nelle ore esxtrascolastiche (72 preziosi posti auto, per soste di max un’ora). Una seconda potrebbe passare da navette di collegamento, magari da piazzale Sgarlata.
E mentre passano le ore, i toni si scaldano e le problematiche aumentano.




Parcheggio Damone, Scimonelli e Messina: “Nessuna lotta di potere, ma solo rispetto della legalità”

La chiusura del parcheggio di via Damone continua a tenere banco e ad alimentare polemiche. “Leggiamo con stupore il comunicato del Consorzio Cenaco in merito alla ordinanza di chiusura del parcheggio di Via Damone. Comunicato con il quale veniamo accusati di aver agito solo per “cattiveria dettata da una sconfitta politica che non si è mai sopita” e non per il “benessere della collettività”. Respingiamo al mittente tali affermazioni calunniose per le quali stiamo valutando se il consorzio dovrà rispondere nelle sedi opportune”. A dirlo sono i consiglieri comunali Ivan Scimonelli e Ferdinando Messina che replicano alla nota del Cenaco.
“I sottoscritti svolgono il proprio ruolo di consiglieri comunali richiedendo il totale rispetto della legalità e non certo per una “lotta di potere volta a minare l’amministrazione comunale” così come affermato dal Cenaco. Proprio per tale principio abbiamo rilevato il mancato rispetto delle norme del Piano Regolatore Generale ribadite nelle prescrizioni formulate dalla commissione edilizia sin dal 2010 che prevedevano lo stralcio del parcheggio dal progetto e la non realizzazione dello spartitraffico in Via Tisia. – spiegano Scimonelli e Messina – In pratica destinando l’area di cui si parla a parcheggio, sono stati alterati e modificati tutti i parametri con i quali vengono dimensionate le zone a servizio nel P.R.G. diminuendo così le aree destinate a parco, gioco e sport, in una zona priva di tali servizi. In pratica trattasi di un’opera abusiva per la cui realizzazione sono stati spesi soldi della collettività che non potevano essere destinati a tale scopo, difatti il parcheggio doveva essere stralciato dal progetto di riqualificazione di Via Tisia e formare oggetto di altro intervento (per il quale doveva essere richiesta la preliminare variante urbanistica) e di distinto appalto”. L’opposizione nei mesi scorsi, con una interrogazione a firma di Fernando Messina ed Ivan Scimonelli, ha fatto emergere come il parcheggio sia stato realizzato in una zona in cui il Prg prevedeva invece area a verde e giochi. E i consiglieri comunali attaccano l’Amministrazione: “È del tutto evidente che il comportamento dell’Amministrazione è in totale dispregio delle norme urbanistiche, che per la stessa amministrazione rappresentano solo un inutile orpello così come è avvenuto anche per altre opere (vedi ponte ciclopedonale non previsto sia nel P.R.G e sia nel Piano Particolareggiato di Ortigia e Palaindoor) con la scusa che trattasi di opere pubbliche. Vogliamo, infine, solo ricordare che la prima a rispettare le leggi e le norme deve essere proprio un’amministrazione e che tutti i cittadini dovrebbero condannare comportamenti contrari a tale principio, anche al fine di evitare situazioni paradossali analoghe a quelle del film “L’ora legale”. Solo in questo modo si persegue il bene comune, diversamente si persegue solo il bene di pochi a scapito di quello collettivo”, concludono i consiglieri comunali.
Anche il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa è chiaro sulla vicenda del parcheggio a servizio di via Tisia. “Il sindaco ammetta di averla combinata grossa e abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di fronte alla città della catastrofe in cui ha cacciato la sua zona commercialmente più vivace oltre che un intero quartiere densamente abitato. Abbia il buon senso di chiedere scusa per la superficialità e la scarsa preparazione amministrative dimostrate, dimostri quanto meno l’onestà di spiegare a cittadini e commercianti i nuovi disagi che li aspettano con la chiusura del parcheggio di via Damone da poco inaugurato e subito chiuso perché costruito su un’area destinata a verde nel piano regolatore generale. Il Sindaco si dia una smossa e porti in consiglio un provvedimento che motivi l’apertura provvisoria del parcheggio per ragioni di sicurezza e di salvaguardia dell’interesse generale, nelle more di una variante del PRG non più rinviabile. – sottolineano Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco -Il Sindaco diceva che per via Damone sarebbero bastati gli alberelli e che tutta la polemica non era altro che una tempesta in un bicchiere d’acqua. Probabilmente non si è accorto che il bicchiere è caduto e la tempesta lo sta travolgendo, speriamo non travolga la città”, conclude il Pd.




Chiusura del parcheggio Damone, insorgono i negozianti: “Così si uccide il commercio”

“Fermo disappunto per la chiusura del parcheggio di via Damone”. Lo esprime il Cenaco, l’associazione dei commercianti della zona, dopo l’ordinanza con cui il settore Mobilità e Trasporti dispone l’interdizione dell’area alle auto, viste le irregolarità riscontrate nella realizzazione del posteggio, area destinata dal piano regolatore a verde.
“Il parcheggio di via Damone- contesta il Cenaco- rappresenta un’infrastruttura fondamentale per il regolare svolgimento delle attività commerciali e la vivibilità della zona Tisia, recentemente riqualificata. Questo parcheggio è vitale per l’area, che rappresenta oggi una delle zone commerciali più importanti di Siracusa, grazie all’impegno e al lavoro degli operatori locali”. L’associazione dei commercianti dell’area Tisia-Pitia ritiene incomprensibile la scelta compiuta, che non terrebbe conto “delle gravi conseguenze che sta causando a cittadini e commercianti, messi in questo modo in difficoltà”. I negozianti temono che il funzionamento dell’area di sosta possa risultare compromesso. “La chiusura del parcheggio- dicono i commercianti della zona- accelererà il rallentamento delle attività commerciali e rischia di vanificare gli sforzi compiuti per rendere questa zona più vivibile e attrattiva”. Infine una richiesta rivolta alle istituzioni, affinché “si trovi urgentemente una soluzione che permetta la riapertura e la valorizzazione del parcheggio evitando di pregiudicare il futuro commerciale e sociale di una zona fondamentale per Siracusa”.




Siracusa ancora lontana dai comuni ricicloni, la differenziata non cresce più: 50,3%

Da un’analisi condotta da Legambiente Sicilia, Siracusa resta lontana dai risultati dei Comuni virtuosi in Sicilia, con una raccolta differenziata ferma al 50,3%. Il grande balzo verso l’obiettivo del 65% rimane un miraggio, tra vecchi e nuovi problemi legati al servizio, ai comportamenti dell’utenza, ai controlli e a una comunicazione nulla. La città infatti è ferma da più di un anno a una percentuale di poco superiore al 50%.
Confortanti, invece, sono i dati di alcune cittadine siracusane. Sortino detiene il primato per raccolta differenziata: 83%. Bene anche Ferla (76%), Solarino (71,4%), Melilli (70,9%) e Floridia (70,5%). Non si registrano grandi numeri invece nella città di Noto (42,6%), Priolo Gargallo (38,8%) e Augusta (33,9%). A livello regionale, invece, la Sicilia risulta sempre più “Riciclona”. Di anno in anno, grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani, la Sicilia sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani. Il dato medio regionale del 65% va centrato entro il 2028 altrimenti non saranno sufficienti neanche i due prossimi termovalorizzatori per gestire la valanga di rifiuti indifferenziati prodotti dalle città dell’isola.
A livello regionale, nella classifica dei Comuni Ricicloni stilata da Legambiente, svettano quest’anno Mirto con il 93,8%, che si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata, e Santa Cristina di Gela con il 90,5%. Cresce complessivamente nella regione la raccolta differenziata, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra) e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.
Ancora nessun comune capoluogo di provincia figura quest’anno tra i Comuni Rifiuti Free, con Ragusa che si conferma comunque il più virtuoso per la percentuale di raccolta differenziata, raggiungendo il 70,8%.
Continuano invece a segnare il passo Palermo e Catania, rispettivamente al 16,5% e al 36%, che, con la loro produzione di rifiuti indifferenziati, rimangono i principali responsabili delle crisi delle discariche.
“Assistiamo ormai da diversi anni a un incremento costante del numero dei Comuni Ricicloni e dei Comuni Rifiuti Free – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che ci consentirà, nel giro dei prossimi anni, di liberarci finalmente dai rifiuti. Ma qualcuno vuole fermare questo percorso virtuoso, proponendo scelte che guardano al passato e che peseranno sulle tasche dei cittadini. È velleitario proporre gli inceneritori come soluzione delle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti ed è falso sostenere che grazie agli inceneritori le nostre città saranno più pulite. Occorre invece sostenere l’impegno dei tanti cittadini e comuni che in questi anni hanno abbracciato l’economia circolare, migliorando e potenziando i servizi di raccolta e realizzando numerosi centri comunali di raccolta e centri del riuso per favorire la gestione di tutti quei rifiuti non serviti dal porta a porta (RAEE, legno, tessili, ecc.), riducendo così la produzione di rifiuti indifferenziati e gli abbandoni illegali. È prioritario realizzare impianti realmente utili per superare le criticità della gestione dei rifiuti urbani, a partire dagli impianti di biodigestione anaerobica, ma anche quelli per il trattamento e la valorizzazione dei RAEE, del legno, dei prodotti assorbenti e dei tessili, impianti del tutto inesistenti. Purtroppo, mentre per realizzare inceneritori il presidente Schifani si è fatto nominare commissario straordinario, ha distratto 800 milioni di euro dal FSC e intende bruciare anche i tempi, per gli impianti dedicati all’economia circolare non è previsto nulla di nuovo, e quelli finanziati dal PNRR rischiano di perdersi definitivamente tra i ritardi della burocrazia. Continuiamo a opporci a queste scelte industriali insostenibili, sia dal punto di vista ambientale sia economico, che ci allontanano dagli obiettivi europei sull’economia circolare”.




Camera Penale “Pier Luigi Romano” di Siracusa, il nuovo presidente è Giuseppe Gurrieri

L’avvocato Giuseppe Gurrieri è il nuovo presidente della Camera Penale “Pier Luigi Romano” di Siracusa per il biennio 2025/2027. Il consiglio direttivo è composto da Giuseppe Lantieri (vicepresidente), Mariagiulia Ferlito (segretario), Antonella Tindara Schepis (tesoriere) e Luca Ruaro (consigliere).
“Esprimiamo un sentito ringraziamento a tutti i Colleghi della Camera Penale di Siracusa – scrive Gurrieri – che in ogni forma hanno partecipato al rinnovo dell’organo direttivo dell’associazione, mettendosi in gioco in prima persona o in altro modo, ma sempre sostenendo, nella inevitabilità delle contrapposizioni, con forza le proprie idee. Faremo di tutto affinché ogni iscritto si senta pienamente rappresentato e tutelato perché la Camera Penale di Siracusa non appartiene a chi è chiamato a rappresentarlo, ma a tutti i colleghi che giornalmente fanno valere nelle aule di giustizia i diritti dei propri assistiti, siano essi imputati o persone offese dal reato, dando così concreta attuazione ai principi del giusto processo in maniera libera ed orgogliosa. Nel nostro mandato, ci impegniamo a difendere i valori del Manifesto del diritto penale liberale, garantendo legalità, proporzionalità, garantismo, minima offensività e umanità in ogni nostro intervento”.
Abbiamo in progetto di occuparci sin da subito delle molteplici problematiche legate al Processo Penale Telematico, senza preclusioni di sorta verso le nuove risorse che la tecnologia ci offre, purché questo non costituisca ostacolo al diritto di difesa che è principio insostituibile e costituzionalmente tutelato”, conclude il neo presidente.




Rifiuti per strada, interviene il Codacons: “A rischio salute e decoro”

“L’immediata rimozione dei rifiuti abbandonati a Siracusa e l’installazione di telecamere di sorveglianza, con un ulteriore incremento dei controlli per individuare e sanzionare i responsabili”.
Il Codacons prende posizione sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti a Siracusa e nella sua provincia, alla luce di numerose segnalazioni ricevute e corredate da “eloquenti foto”. L’associazione a tutela dei consumatori sollecita, inoltre, il Comune ed il Libero Consorzio Comunale (Ex Provincia) a potenziare la raccolta differenziata, con l’incremento del numero di carrellati da porre in posizioni strategiche per evitare che i cittadini “si sentano incentivati ad abbandonare i rifiuti”.
“Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ai bordi delle strade è una di quelle problematiche di difficile soluzione-riconosce il presidente del Codacons di Siracusa, Bruno Messina- che oltre a danneggiare il paesaggio e l’immagine di una città, comporta una serie di conseguenze ambientali, sanitarie ed economiche che non possono essere trascurate”. Tra le zone che il Codacons indica come maggiormente colpite dal fenomeno figurano: Contrada Fusco, Pantanelli, Via Ascari, Stentinello. “Condotte intollerabili -osserva Messina- anche perché alcuni rifiuti abbandonati, soprattutto quelli contenenti sostanze chimiche pericolose, possono contaminare il terreno e le falde acquifere. Mi riferisco ad esempio a batterie e a scarti industriali, che rilasciano sostanze tossiche che si diffondono nell’ambiente. La spazzatura, inoltre, può ostruire la viabilità, costituendo un pericolo per gli automobilisti e può anche diventare terreno fertile per la proliferazione di insetti e roditori, portatori di malattie pericolose per l’uomo. Oltretutto, non va trascurato il degrado estetico, dato che in questo modo Siracusa rischia di vedere compromessa la sua attrattività turistica”. Il Codacons ritiene urgente l’adozione di contromisure. Messina invita, inoltre, i cittadini ad inviare all’associazione eventuali segnalazioni così da avere un quadro sempre più chiaro e aggiornato della situazione.




Maltempo, il bilancio della Prefettura: 155 interventi dei Vigili del Fuoco in 48 ore nel siracusano

Sono stati 155 gli interventi in occasione delle condizioni meteorologiche avverse della scorsa settimana con la conseguente allerta rossa diramata dalla Protezione Civile: un incremento straordinario di circa il 500% rispetto alla media quotidiana di interventi. Si tratta del bilancio emerso durante la riunione presieduta dal Prefetto Signer e allargata alla partecipazione di tutti gli attori del sistema di protezione civile provinciale.
La struttura di soccorso locale, coordinata dal Prefetto, nell’ambito del centro coordinamento soccorsi ha puntato – sin dalla diramazione dello stato di allerta da parte del Dipartimento regionale – al potenziamento della circolarità informativa, in funzione della migliore risposta alle criticità da affrontare: disagi alla viabilità, danni alle strutture, incendi di condutture elettriche, alberi pericolanti, suscettibili di mettere a repentaglio la pubblica incolumità. Nel periodo di 48 ore compreso tra la mezzanotte del 17 gennaio e la mezzanotte del 19 gennaio, i Vigili del Fuoco hanno effettuato un totale di 155 interventi, 135 dei quali direttamente correlati alle avverse condizioni meteorologiche. Le operazioni hanno incluso diverse attività, dalle rimozioni di alberi caduti, agli interventi su allagamenti, ai danni strutturali, agli incendi di natura elettrica. Il potenziamento del dispositivo di soccorso predisposto e la gestione efficace delle risorse hanno permesso di rispondere prontamente alle esigenze della popolazione durante la fase emergenziale.




Verde Pubblico, il Tar “congela” l’affidamento: verifiche in corso ma servizio garantito”

Dubbi sull’affidamento dell’appalto di manutenzione del verde pubblico in città ( e parchi e giardini comunali). Il Tar di Catania ha accolto il ricorso presentato dalla ditta arrivava Nella seconda nella graduatoria stilata dal Comune dopo la gara. Il Tribunale Amministrativo ha richiesto all’amministrazione comunale degli approfondimenti per verificare l’eventualità, sostenuta dall’impresa ricorrente- di anomalia nell’offerta. L’affidamento risale alla scorsa estate, con un ribasso del 43,87 per cento. Nella sentenza emessa, il giudice del Tar di Catania ha accolto il ricorso e ha disposto che i provvedimenti impugnati vengano annullati “in quanto il raggruppamento controinteressato aggiudicatario della gara avrebbe dovuto essere escluso in sede di verifica della congruità dell’offerta, con rinvio alla Stazione Appaltante affinché rinnovi la verifica di anomalia osservando quanto indicato nella decisione. La domanda
risarcitoria non può essere accolta, in quanto il danno lamentato potrà considerarsi verificato solo se, a seguito della rinnovazione del sub-procedimento, la ricorrente risulterà aggiudicataria”. Il Comune di Siracusa dovrà attenersi, ovviamente, a quanto disposto. Il servizio, tuttavia, non sarà sospeso, trattandosi di “servizio pubblico essenziale per la cittadinanza,pertanto non differibile, anche in considerazione della formazione di squadre di emergenza in caso di eventi calamitosi”. Il Rup, responsabile unico del procedimento avvierà le attività necessarie per l’ulteriore verifica della documentazione, che riguarda in ogni caso anche la seconda classificata.




Siracusa ricorda Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso dalla mafia

La figura di Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo, saranno ricordati lunedì prossimo, 27 gennaio, nel 46esimo anniversario della sua morte, dall’Assostampa di Siracusa in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ed il presidio di Libera Siracusa intitolato proprio al cronista assassinato nel 1979.
Come ogni anno, la commemorazione si terrà al giardino a lui dedicato all’interno del Parco Archeologico (ex Casina Cuti), intitolato dal Comune al cronista assassinato.
Alle 9.30, i giornalisti siracusani deporranno un mazzo di fiori davanti alla lapide commemorativa. Saranno presenti: il prefetto, Giovanni Signer, il sindaco, Francesco Italia, i vertici provinciali di Questura, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, i nipoti del giornalista ucciso.
Il prossimo 6 febbraio ricorrono i 100 anni dalla nascita di Mario Francese. Una serie di iniziative sono state organizzate per celebrare un uomo che ha sacrificato la sua vita svolgendo il proprio mestiere.
Mario Francese, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, fu ucciso da Cosa nostra il 26 gennaio del 1979 sotto la sua abitazione, alla fine di una giornata di lavoro. I processi hanno condannato mandanti ed esecutori materiali dell’agguato e hanno fatto chiarezza sul movente. Francese fu ucciso per le sue inchiesta giornalistiche con le quali aveva denunciato gli interessi economici sempre più ramificati nella attività lecite dei corleonesi di Salvatore Riina, come nel caso della costruzione della diga Garcia. Il cronista siracusano fu il primo a descrivere l’organizzazione di Cosa nostra, anticipando circostanze poi accertate nei grandi processi di mafia.
A Siracusa, il laboratorio sartoriale nato in un locale confiscato alla mafia, porta i nomi di Mario e del figlio Giuseppe che spese tutte le sue forze per far riaprire il fascicolo d’inchiesta sull’assassinio del padre permettendo la condanna degli autori.