Siracusa. Una strada non democratica: "Da una parte perfetta, dall'altra di serie B"

Una strada comunale con due volti differenti: da una parte curata , dall’altra sterpaglie, rifiuti ed un blocco di cemento in mezzo per separare i due lati. Un paradosso, segnalato dal vice presidente del quartiere Tiche, Santi Denaro. La strada dello scandalo si chiama via Alfonso Failla, traversa di piazza Cosenza, alla Pizzuta. “I cittadini devono sapere quale assurda storia ci sia dietro- spiega il consigliere di circoscrizione- La parte “di serie B” della via è stata realizzata circa 15 anni prima dell’altro lato, in cui di recente sono sorte cooperative e belle villette, che godono di strada asfaltata, illuminazione pubblica, marciapiedi e perfino delle strisce pedonali”. Chi abita lungo il lato sinistro, invece, secondo il racconto del vice presidente del quartiere, “per entrare in casa ha dovuto pagare personalmente l’asfalto di metà corsia per arrivare al cancello automatico”.




Calcio, D. Il Noto perde con il Due Torri. "Arbitraggio pessimo"

Una rete per il Noto, due per il Due Torri. Questo il risultato di oggi sul neutro di Palazzolo. Una sconfitta che ha come conseguenza una serie di recriminazioni da parte della squadra di casa. Innanzitutto per l’arbitraggio, considerato non all’altezza della situazione, “tanto che l’incontro si è concluso in 8 contro 10 ed è durato 105 minuti – osservano dalla società- Nel miglior momento del Noto seppur in dieci, il Due Torri passa in vantaggio, al 73’ cross dalla sinistra di Cicciarelli, Scaffidi in tuffo riporta avanti il Due Torri. Passa in vantaggio al 11’ il Due Torri con Puntorieri che lanciato da Puntorieri segna con un rasoterra preciso. Al 14’ il Noto segna, Colasante crossa dal fondo e Rabbeni appoggia in rete, l’arbitro annulla per fuorigioco, ma il cross dal fondo rende palese l’impossibilità di un fuorigioco e pertanto l’errore che penalizza il Noto. Al 30’ arriva il pareggio del Noto, Rizza per Sako che crossa di prima intenzione in area l’accorrente Caci, salta più in alto di tutti e di testa segna il primo gol stagionale per il Noto. Un minuto dopo il Noto perde Rizza per infortunio sostituito da Butera. Al 57’ Salese va vicino al gol su punizione e al 60’ l’urlo del gol ai tifosi del Noto rimane strozzato in gola, Butera calcia una parabola diretta verso l’incrocio dei pali, Ingrassia in tuffo si supera e mette in angolo. Al 62’ fallo a centrocampo di Caci e l’autore del gol del pareggio rimedia il secondo giallo e l’espulsione. Nel miglior momento del Noto seppur in dieci, il Due Torri passa in vantaggio, al 73’ cross dalla sinistra di Cicciarelli, Scaffidi in tuffo riporta avanti il Due Torri. Al 74’ la direzione di gara per il polso della situazione, scaramucce a centrocampo e viene espulso Puntoriere del Due Torri. Un minuto più tardi viene espulso anche Saani. Al 96’, nel pieno dei dieci minuti di recupero per un fallo a centrocampo viene espulso anche il nuovo entrato Leone. Queste le dichiarazioni dei vice presidenti Bruno Zani e Salvatore Guarino a fine gara. <>. Gli fa eco Guarino. <>.




Siracusa. La breve latitanza di una 47enne: la cercano a Belvedere, l'arrestano a Belpasso

A suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Messina. I carabinieri si sono allora messi sulle tracce della 47enne Giovanna Resizzi Scalora, di origini palermitane ma residente a Siracusa. Non era nella sua abitazione di Belvedere. I militari sono comunque riusciti a ricostruire in breve tempo i suoi spostamemti, mettendo fine alla sua latitanza. La donna, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio e condannata ad espiare la pena di quasi due anni di reclusione per furto, è stata sorpresa a Belpasso, in provincia di Catania, presso parenti. Al termine delle formalità di rito la donna è stata associata presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.




L'Aids e Siracusa: i numeri e la nuova sensibilità promossa da Arcigay

Nutrita la partecipazione al convegno ed al corteo organizzati da Arcigay Siracusa. “Noi vs Hiv” il titolo dell’incontro-dibattito, animato da diverse personalità dell’associazionismo e del mondo politico, locale e nazionale. Ad aprire i lavori, nella chiesa dei Cavalieri di Malta, è stato il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini. “Questa è una occasione per scambiare informazioni e per sensibilizzazione tutti, curando gli aspetti puramente scientifici della malattia e per diffondere i principi che consentono di proteggersi dall’Hiv, ma anche per curarsi come prescrive la medicina”.
Antonietta Franco, del reparto Malattie Infettive dell’Asp, ha illustrato i numeri delle persone affette da Hiv nella provincia: dal 1993 a oggi sono 430, mentre nell’ultimo anno sono stati diagnosticati 20 nuovi casi, la maggior di questi a persone di sesso maschile e di età inferiore ai 35.
Toccante il racconto di un sieropositivo.”La malattia – ha spiegato – è stata la mia rinascita. Ogni giorno trovo nuovo coraggio per lottare e per andare avanti, sia nel lavoro sia per i normali aspetti quotidiani”.
Alla fine del convegno, ha preso il via il Memorial Candlelight, manifestazione nata nel 1983 quando la malattia, ancora misconosciuta, spazzava via la comunità gay di San Francisco negli Stati Uniti. Un corteo con candele che ha attraversato il centro storico per arrivare in piazza Minerva.




Siracusa. Debuttano i Vigili in bicicletta per controlli veloci in Ortigia e sulla ciclabile

Il Consiglio Comunale aveva dato il suo via libera ai primi di aprile. In quella seduta, di fatto, sono nati per Siracusa i Vigili Urbani in bicicletta. Dalla prossima settimana debutteranno lungo le strade del centro storico e in operazioni di controllo della pista ciclabile. Sarà il comandante del corpo, Salvo Correnti, a illustrare lunedì mattina alle 10.30 tutti i dettagli della nuova attività della municipale siracusana e a dare simbolicamente il via alla novità.
Le bici le ha messe a disposizione il Cnr. Al momento sono quattro, ma si partirà utilizzandone due. In ogni caso, è già partita la richiesta al Consiglio Nazionale di Ricerca per averne altre.
Le due ruote su cui pedaleranno i vigili urbani con tanto di caschetto – per rispettare le norme – non passano inosservate: sono di colore arancione ed hanno sul bauletto, sopra il vano batteria, il “funghetto” del Cnr. La stessa scatoletta rossa è stata montata anche su alcune auto della Municipale. Da questo punto di vista, strettamente ambientale, auto e bici “lavoreranno” quindi in un sistema integrato che interagisce anche con i totem già installati in città. Dialogano tra loro in tempo reale e rilevano quello che gli specialisti del Cnr definiscono il “metabolismo urbano”, ovvero il rapporto tra energia e materia – acqua, nutrienti, materiali e rifiuti – che costituisce l’ecosistema della città. I dati vengono visualizzati sui totem digitali in tempo reale e possono essere utilizzati in sede di prevenzione e analisi.




La Procura punta le sue attenzioni verso l'area industriale. Richiesti dati e documenti

Sarebbero 5 le aziende dell’area industriale siracusana verso cui la Procura starebbe concentrando le sue attenzioni nell’ambito delle inchieste sull’inquinamento. I cinque impianti sarebbe tutti concentrati nell’area attorno Priolo.
I magistrati – come rivela il Giornale di Sicilia – avrebbero richiesto l’invio di documenti e autorizzazioni e sarebbero anche stati avviati i primi interrogatori. Non ci sarebbero al momento persone iscritte nel registro degli indagati. Emissioni e autorizzazioni ministeriali al centro delle indagini.




Siracusa. Il parcheggio del Molo quasi pronto per il nuovo sistema di sosta e pagamento. Ecco come funzionerà

Pochi giorni ancora e anche al parcheggio del Molo Sant’Antonio entrerà in funzione il nuovo sistema di sosta. Sono state montate e testate le sbarre automatiche, le telecamere per la lettura delle targhe, il parcometro ad hoc e il tabellone elettronico che indica il numero di posti disponibili in tempo reale.
Le sbarre sono state piazzate in due ingressi su tre: quello di via del Molo e il primo lungo via Bengasi. Il secondo, accanto al bar, diventa solo pedonale. Dovrebbe venire chiuso con paletti per rendere possibile il passaggio esclusivamente a pedoni ed a persone con disabilità costrette su sedia a rotelle. Da lì, insomma, non si entra e non si esce più con l’auto.
Questi lavori debbono essere ancora completati insieme a quelli necessari per realizzare una nuova strada d’accesso ai locali della Polizia di Frontiera. Completati questi interventi, si accenderanno gli occhi elettronici e si abbasseranno le sbarre.
E per posteggiare l’auto al posteggio del Molo si farà come al Talete. Ci si avvicina alle sbarre, che si alzano in automatico e permettono l’accesso per poi abbassarsi. Si lascia l’auto in sosta e senza fare nessun ticket ci si sposta per sbrigare le proprie faccende. Al ritorno, si digita il numero di targa della propria vettura sul tastierino dell’apposito nuovo parcometro. In automatico, il sistema computa le ore di sosta e indica quanto pagare. Rilascia quindi un ticket da conservare fino all’uscita. Per uscire, ci si avvicina alle sbarre consentendo alle telecamere di leggere la targa e verificare l’avvenuto pagamento. Questione di secondi e la sbarra si alza, liberando il passaggio. In caso di problemi, basta premere il pulsante “Sos” sulla colonnina. Risponde la centrale della Municipale che con gli estremi della targa può intervenire manualmente sul sistema e sollevare a distanza le sbarre.




Siracusa. Cavo telefonico tranciato e arrotolato. Ladri di rame in azione?

Cavo telefonico lasciato alla mercé di malintenzionati. Le foto che accompagnano questo articolo sono state scattate nel tardo pomeriggio in zona ippodromo. Dal palo telefonico inclinato si vede pendere un tratto del cavo del servizio di telecomunicazione. Arrotolato sul ciglio della strada, tranciato ad una estremità. Non è difficile ipotizzare che alcuni metri siano stati già asportati a causa del prezioso rame. Abbandonato così, potrebbe invitare ad un secondo raid. Il furto di cavi legato al prezioso oro rosso continua ad essere una voce pesante per servizi ed aziende prese di mira.




Siracusa. I mal di testa a scuola e l'antenna rimossa: "Non sono io il responsabile"

Lui si chiama Daniele. E’ l’uomo che ha rimosso la sua antenna ricetrasmittente su richiesta dei tecnici inviati dalla Procura di Siracusa presso la scuola di via Madre Teresa di Calcutta. Alcune mamme si erano lamentate nel finale dello scorso anno scolastico di frequenti mal di testa dei loro figli e hanno subito pensato ad un caso di “inquinamento” elettromagnetico.
Daniele ha smontato l’antenna del suo baracchino (“potenza 4W”) ma non ci sta a passare per il responsabile di quei mal di testa. “Quell’antenna era libera, non era cioè collegata a nessun apparato ricetrasmittente. E i tecnici che sono venuti a giugno a casa mia a controllare lo sanno e lo hanno anche scritto”, ci racconta dopo il clamore suscitato dal caso. “Io ho un’esperienza di 22 anni nel settore e posso assicurare che quand’anche fosse stata attiva quella mia antenna, avrebbe ‘sparato’ il segnale verso l’alto e non verso il basso e i bambini. Era una piccola verticale che comunque ho provveduto a rimuovere per rispetto e sensibilità verso la richiesta che mi era stata fatta. Ma non ero certo io a causare quei mal di testa”, racconta ancora Daniele che poi ci mostra la presenza di diverse antenne per baracchini nella zona, alcune di potenza superiore alla sua, le cosiddette direttive. “Ma sullo stesso palo della mia antenna ce ne erano anche altre, credo dell’Enel, mi pare servissero per il telecontrollo. Poi le hanno smontate perchè dicevano che non funzionavano”.




Siracusa. Nascondeva la pistola tra frutta e verdura, arrestato un 54enne

Una pistola a tamburo e 5 cartucce calibro 38. Un’arma potenzialmente pronta a far fuoco, occultata nella sua rivendita ambulante di frutta e verdura. L’hanno trovata, durante un controllo, gli agenti della Mobile di Siracusa. Con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni è stato arrestato Salvatore Montalto, 54 anni. Il Montalto, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.