Siracusa. Droga, in manette presunto pusher: coca e hashish nella sua abitazione

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. E’ l’accusa di cui dovrà rispondere Corrado Russo, 31 anni, residente a Siracusa, sorpreso ieri in flagranza di reato dagli uomini della Squadra Mobile, insieme al personale del Compartimento della Polizia Stradale della Sicilia Orientale. Nella sua abitazione i poliziotti hanno rinvenuto hashish per un peso complessivo di circa 11 grammi e dieci dosi di cocaina per 5, 28 grammi in tutto , oltre a poco meno di 278 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. All’uomo sono stati concessi i domiciliari.




Siracusa. Rissa in via Catania, denunciati due giovani marocchini

Rissa, ieri sera, nei pressi di via Catania. La segnalazione è partita intorno alle 20,00. Una volta giunti sul posto, gli agenti delle Volanti hanno individuato un gruppo di persone che litigavano fra di loro. Due dei presunti partecipanti alla rissa si sono subito dileguati, una volta notata la presenza degli agenti. Gli altri avrebbero, invece, continuato a litigare, nonostante l’arrivo della polizia. Identificati, sono stati denunciati, si tratta di due marocchini di 38 e 29 anni.




Isisc, da Siracusa l'appello del Sottosegretario delle Nazioni Unite: "La comunità internazionale protegga le minoranze"

Siracusa, capitale mondiale dei diritti per 4 giorni. Si è concluso l’High Level Meeting of Experts organizzato dall’Isisc, l’istituto internazionale di scienze criminali. Oltre 90 gli esperti, provenienti da tutto il mondo, che hanno preso parte al seminario. Tra i nomi illustri, il principe di Giordania, Hassan Bin Talal, l’ex presidente della Repubblica Slovena, Danilo Turk, il ministro della Giustizia del Bahrain, Khaled Bin Ali Al Khalifa e, per l’Italia, il vice segretario generale della Farnesina, Antonio Bernardini. Il tema affrontato è stato “l’impatto della globalizzazione sul futuro dei diritti umani e della giustizia penale internazionale”, allo scopo di tracciare delle linee guida per una concreta azione finalizzata a sensibilizzare “l’opinione pubblica internazionale alla tutela e al rispetto dei diritti umani, alla luce delle drammatiche vicende che stanno interessando parecchie zone del pianeta”.  “Quelli che erano ormai considerati come diritti umani acquisiti- commenta il presidente Isisc, Cherif Bassiouni-  sono ora messi in discussione da esigenze economiche e politiche che evidenziano sempre di più l’”eccezionalità” rappresentata da quei Paesi più potenti nei confronti di quelli più deboli, ciò mentre le grandi multinazionali sono oramai al di sopra di un controllo efficace sia da parte del diritto internazionale che del diritto nazionale”. La grave situazione è stata sottolineata anche dal Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, Adama Dieng. “A circa tre anni e mezzo delle dimostrazioni contro il regime di Assad, in Siria- ha detto Dieng- si contano oltre 200 mila morti, abbiamo visto oltre 6,5 milioni di sfollati interni, e quasi 3 milioni di rifugiati. E’ responsabilità della comunità internazionale e di ogni leader politico proteggere le minoranze nel mirino dello Stato Islamico in Iraq”. Un riferimento anche alla  crisi ucraina “La situazione-riconosce il Sottosegretario delle Nazioni Unite-  sta diventando molto difficile ma confidiamo ancora nella speranza che i presidenti di Ucraina e Russia capiscano che alla fine non vi e’ altra soluzione che non sia quella della pace”.




Siracusa. L'idea di un lettore: trasformare le bitte della Marina in panchine per turisti

In termini del gergo nautico si chiama bitta. E’ quella bassa e robusta colonna – in metallo, pietra o legno – che si trova sulle banchine dei porti ed a cui vengono legati o avvolti i cavi d’ormeggio. Le bitte, in metallo, fanno da sempre parte del paesaggio della Marina a Siracusa: passeggiando lato mare le si incrocia, ci si siede sopra, le si utilizza per una foto artistica.
Nel nuovo progetto di porto – i lavori di riqualificazione sono in corso – non sarebbero previste e le attuali, tanto care ai siracusani, andrebbero rimosse.
Un lettore di SiracusaOggi.it allora lancia la sua idea. “Sarebbe bello lasciarle dove sono e farle diventare panchine per turisti”, scrive alla nostra redazione. “Sullo stile  potrebbe essere indetto un concorso di idee, con un premio al miglior progetto che gli studenti di architettura o degli istituti tecnici potrebbero presentare”, ipotizza il nostro lettore.  E voi, cosa fareste delle “vecchie” bitte della Marina?
Per le vostre segnalazioni potete inviare una mail a redazione@siracusaoggi.it o utilizzare il form disponibile cliccando su “Segnalazioni” nella barra menu in alto.




Lutto nel giornalismo. E' morto Nuccio Schillirò

Dopo una lunga battaglia, è scomparso il giornalista Nuccio Schillirò. Catanese, ha diretto per sette anni la redazione siracusana del quotidiano La Sicilia. Volto noto per migliaia di siciliani, ha condotto i telegiornali di Teletna e Telecolor. Appassionato di sport, pallavolo soprattutto ma anche calcio, ha guidato per due mandati il sindacato dei giornalisti sportivi di Sicilia. Lascia la moglie Linda e i figli Ambra, giornalista pubblicista, e Andrea.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: per non spostare un muretto si elimina un albero "secolare"

Movimento in viale Acradina quest’oggi. Strada aperta per qualche ora al traffico locale per consentire di abbattere e sradicare un albero. Minacciava la staticità di un muretto e pertanto si è deciso di “eliminarlo”. Un’operazione che non passa inosservata, specie per le dimensioni e l’età dell’albero prossimo ad essere secolare. A segnalare l’accaduto, un lettore di SiracusaOggi.it che grida la sua rabbia di fronte all’accaduto. ” Questo e’ quello che accade nella nostra citta’ quando un albero va’ oltre i… suoi confini! A Siracusa tutto e’ fermo, statico, direi quasi morto, ma se qualcuno tenta di muoversi allora ecco che i siracusani si risvegliano per bloccarlo o…..segarlo. Questo accade anche se e’ un albero secolare!”.
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Siracusa. Turbativa di gare d'appalto, il sindaco presenta un esposto in Procura

“Polverone mediatico” attorno alla gara indetta dal Comune per la gestione degli asili nido. Utilizzando la sua pagina Facebook, il sindaco, Giancarlo Garozzo, annuncia la presentazione di un esposto denuncia alla Procura chiedendo l’apertura di un fascicolo per possibile turbativa degli incanti. Termine tecnico per indicare come – è il sospetto di palazzo Vermexio – dietro ultime dichiarazioni, comunicati e conferenze stampa possa nascondersi qualche interesse “terzo” verso la gara.
Dal 1995 il servizio è in regime di accredito, “senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica”, ricorda Garozzo. Che mette nel calderone anche la gara per la gestione del servizio idrico. “Per queste due si è sollevato un polverone mediatico non indifferente, siamo costretti a tutela del Comune che rappresentiamo, a formulare un esposto denuncia alla Procura”, scrive il primo cittadino.
Che per maggiore chiarezza allega anche la definizione dell’ipotesi di reato in discussione: “Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche Amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti, e’ punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da lire duecentomila a due milioni. Se il colpevole e’ persona preposta dalla legge o dalla Autorita’ o agli incanti o alle licitazioni suddette, la reclusione e’ da uno a cinque anni e la multa da lire un milione a quattro milioni. Le pene stabilite in questo articolo si applicano anche nel caso di licitazioni private per conto di privati, dirette da un pubblico ufficiale o da persona legalmente autorizzata; ma sono ridotte alla meta”.




Siracusa. Ancora auto in fiamme tra sabato e domenica. E' allarme sicurezza in città?

Si allunga la striscia di auto date alle fiamme notte tempo nel capoluogo. Le ultime due tra sabato e domenica. Il primo caso in via Monte Bianco, dove alle 2.54 polizia e vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio di una Mercedes. Danneggiata anche una Suzuki parcheggiata nei pressi. Alle 4.50, altro rogo di auto in via Algeri dove le fiamme hanno attaccato una Ford Fiesta. Danneggiata anche in questo caso una vettura posteggiata accanto, una Punto.
Una sequenza che inizia a farsi inquietante e che collegata agli ultimi fatti di cronaca – sparatorie e ritrovamenti di armi – potrebbe significare che la criminalità – piccola o grande, organizzata o meno – stia tentando di rialzare la testa a Siracusa dopo anni di relativa tranquillità. E chissà che non tutto non sia da collegare a quel rapporto della Dia recentemente illustrato in Parlamento in cui si parla di una mafia siracusana che si rifà battagliera, alla ricerca di nuovi equilibri.
(foto archivio)




Siracusa. Ticket di ingresso al Maniace, Scarso: "Il 30 per cento al centro storico"

“Il 30 per cento degli introiti provenienti dai biglietti di ingresso al Castello Maniace destinati a iniziative che migliorino la fruizione dei siti del centro storico”. La proposta parte dal presidente del consiglio di circoscrizione Ortigia, Salvo Scarso, che commenta con soddisfazione la prevista reintroduzione del ticket per accedere alla storica fortezza dell’isolotto. La proposta di utilizzare parte degli incassi per interventi a favore di Ortigia sarà formalizzata nei prossimi giorni, nel corso di un incontro con il nuovo soprintendente ai Beni Culturali, Calogero Rizzuto e con l’assessore comunale al Turismo, Francesco Italia. “Lo scorso giugno- spiega Scarso- in occasione della riapertura del sito Federiciano, nonostante fosse attivo il servizio di custodia, più di 65 mila visitatori hanno potuto visitare l’area gratuitamente, a discapito delle casse regionali e comunali”.
 




Siracusa. Furto di bici con fuga in Ortigia: arrestato un 43enne

Quella bici incustodita dentro il cortile di una abitazione di Ortigia faceva al caso suo. Così Marco Giudice non ci ha pensato su due volte, ha forzato il cancelletto e preso quella bici, a bordo della quale si è avviato per le vie del centro storico.  Il 43enne,  con precedenti penali specifici a proprio carico, è stato notato subito dopo dai Carabinieri che hanno riconosciuto in quella bicicletta il provento di un furto. Così lo hanno bloccato e arrestato per i reati di furto aggravato in abitazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il primo alt i militari lo hanno intimato in Largo XXV luglio. Nel tentativo di sfuggire all’arresto, Giudice si è dato alla fuga approfittando anche della confusione: in quel momento molte persone affollavano le vie del centro.
I carabinieri allora, avendolo riconosciuto, si sono appostati nei pressi della sua abitazione. E quando si è ritirato, convinto di averla fatta franca,  lo hanno arrestato. E’ stato posto ai domiciliari.