Tumori, Don Prisutto dal prefetto: "Ancora commissioni e protocolli, mentre la gente muore"

Un colloquio di due ore, nel corso delle quali il prefetto, Armando Gradone ha assicurato a Don Palmiro Prisutto che le lettere inviate al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sono arrivate a destinazione e che sono state lette dal capo dello Stato, che avrebbe interessato “gli organi competenti”. L’incontro di ieri tra l’arciprete di Augusta e il rappresentante territoriale di governo è servito a puntare ancora una volta l’attenzione sull’emergenza tumori nel triangolo industriale della provincia, una battaglia che Don Prisutto conduce da anni e che, negli ultimi giorni, ha registrato anche un passo avanti, con la decisione, da parte dell’Arcidiocesi, di realizzare, attraverso tutti i parroci della provincia, un registro dei tumori parallelo a quello ufficiale, da sottoporre alla Procura della Repubblica perché possa utilizzare i dati raccolti nel territorio, dalle famiglie di chi muore per patologie tumorali, per compararli con i numeri forniti dagli altri enti e percorrere, magari, strade non ancora percorse. Dopo la convocazione dal parte del prefetto, Don Prisutto non sembra, comunque, farsi illusioni. Ha già ottenuto, negli anni, tante rassicurazioni e adesso preferisce attendere risultati concreti, riscontri “ufficiali” da parte della Presidenza della Repubblica, prima di esultare. Lo dice a chiare lettere quando scrive l’ennesima lettera a Napolitano, a cui chiede comunicazioni ufficiali “Per conoscere e interloquire con chi, nei citati “organi competenti”, seguirà la nostra vicenda”. Gradone ha annunciato la redazione di un protocollo che induca tutte le “componenti interessate al problema a sedere intorno allo stesso tavolo fissando modi e tempi per contrastare l’inquinamento, la vera priorità- ribadisce Don Prisutto- della nostra provincia”. Un programma che convince poco l’arciprete di Augusta, visto che non si tratta di nulla di nuovo rispetto a quanto già fatto anche in passato. “Sarà l’ennesima commissione- prevede Don Prisutto- e mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. In attesa che questa commissione discuta di centraline, di quali inquinanti monitorare e che la magistratura accerti colpe e responsabilità, ad Augusta si continuerà ad ammalarsi e morire.  Non si può aspettare”.La proposta di Don Prisutto è differente. “L’urgenza è un piano sanitario eccezionale, anche obbligatorio- dice l’arciprete di Augusta-  che miri alla precoce scoperta di questa patologia unitamente alla dotazione della città di tutte le strutture mediche occorrenti al caso. Fermare questa strage è un preciso dovere delle istituzioni preposte”.  Doverosa resta, per Don Prisutto, una visita di Napolitano nel territorio.




Siracusa. Si accendono le luci al parcheggio del Molo Sant'Antonio

Erano diversi anni che si attendeva l’accensione dell’impianto di illuminazione del parcheggio del Molo Sant’Antonio. E’ uno dei più frequentati e utilizzati, tanto grande quanto buio. Ma da ieri sera lo spettacolo è cambiato: luci accese e generale senso di maggiore sicurezza. Favorevolmente colpiti i tanti siracusani che aveva segnalato tane volte in passato la necessità di un simile intervento.
Il sindaco Garozzo lo aveva anticipato pochi giorni addietro: “stiamo per completare l’illuminazione pubblica del parcheggio”. E con una accelerazione improvvisa, ecco in foto il risultato. L’impianto e’ stato realizzato in tempi record: appena venti giorni.
Decisa anche la presenza di forze dell’ordine, carabinieri e polizia municipale soprattutto. Sono intervenuti a più riprese e con più pattuglie per combattere l’invadenza dei parcheggiatori abusivi.
Servirebbe adesso un secondo parcometro perchè la sola macchina che rilascia i ticket per il posteggio  genera “code” ed è troppo distante per chi lascia l’auto in sosta nell’ala del parcheggio che si affaccia su via del Porto Grande. Ma il problema verra’ risolto a breve, appena saranno installate le sbarre mobili all’ingresso ed entrera’ in funzione il nuovo sistema di accesso e pagamento, simile a quello in vigore nei parcheggi dell’areoporto.




Siracusa. Per la Chiesa del Collegio in arrivo 800 mila euro. "Si completi il restauro"

Sono stati firmati i provvedimenti con i quali vengono finanziati i lavori per il completamento del restauro e la messa in sicurezza della Chiesa del Collegio a Siracusa. Importo totale di 800 mila euro.
La Chiesa del Collegio di Siracusa venne colpita dal terremoto di Santa Lucia del 1990. Con la legge post sisma (433/91) venne avviato il restauro e la ricostruzione, programmato in due lotti.  “Il primo è già stato realizzato”, ricorda il deputato regionale Enzo Vinciullo all’epoca assessore alla Ricostruzione e vicesindaco.  “Poi i lavori si sono fermati per la mancanza dei fondi necessari al loro completamento”.
Nell’ultima rimodulazione dei fondi della legge 433/91, datata ottobre 2010 , “per il secondo lotto dai lavori  erano stati previsti 800 mila euro, dopodiché sul recupero della Chiesa era calato il silenzio, tant’è vero che nel settembre del 2013 avevo presentato all’Ars l’interrogazione parlamentare  per chiedere lo snellimento delle procedure amministrative e consentire, dunque, l’inizio del secondo lotto dei lavori”.
Ora il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, attingendo ai fondi della legge 433/91-Obiettivo C, ha messo a disposizione le somme necessarie. “Per cui si potrà dare inizio ai lavori di completamento della chiesa”, è certo Vinciullo.
La chiesa del Collegio è una delle più note di Ortigia, per il suo valore storico e artistico e per la funzione sociale e religiosa che i Gesuiti hanno svolto nell’Isola e a Siracusa.
(foto: dal web)




Siracusa. Incendio distrugge auto e moto di un 38enne: è doloso

Sarebbe di origine dolosa l’incendio che la notte scorsa ha danneggiato l’auto e la moto di un uomo di 38 anni, siracusano. I vigili del fuoco e gli uomini delle Volanti sono intervenuti alle 2,25 della scorsa notte in via Von Platen, dove erano parcheggiati i mezzi, una Kia Picanto e un motociclo Honda SH 125, entrambi in uso alla stessa persona. Le indagini sono affidate alla polizia.




Siracusa. Sparatoria in viale Santa Panagia, 38enne ferito alle parti intime

Potrebbe essere sottoposto ad un intervento chirurgico il 38enne, dipendente di un’impresa di pulizie, raggiunto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15, da alcuni colpi di pistola al basso ventre mentre si trovava in via Giarre,  nei pressi di viale Santa Panagia. L’uomo, che non è in pericolo di vita ed è cosciente, si trova ancora ricoverato all’ospedale “Umberto I” di Siracusa. Un proiettile, esploso da un uomo con il volto coperto da casco integrale a bordo di un ciclomotore, lo avrebbe raggiunto ad un testicolo. Tanti ancora gli aspetti da chiarire sull’accaduto. I carabinieri della Compagnia di Siracusa  stanno raccogliendo testimonianze e ricostruendo l’accaduto. Non si esclude, al momento, nessuna pista. La vittima della sparatoria non avrebbe fornito ancora agli inquirenti alcun dettaglio utile. Sul luogo della sparatoria non sono stati ritrovati bossoli. Potrebbe essere stata utilizzata una pistola a tamburo. Il 38enne, già noto alla giustizia per precedenti legati principalmente allo spaccio di stupefacenti, subito dopo essere stato colpito, avrebbe tentato di rifugiarsi in una delle abitazioni della zona. L’uomo che gli ha sparato, invece, ha fatto perdere le proprie tracce




Siracusa. Il prefetto convoca Don Prisutto, prete contro l'inquinamento industriale. E le associazioni scrivono al Procuratore

Potrebbe essere ad una svolta la battaglia avviata dalla Chiesa siracusana contro “le morti silenziose” nel triangolo industriale della provincia. Dopo la decisione dell’Arcidiocesi di sposare l’iniziativa di Don Palmiro Prisutto, parroco di frontiera di Augusta, con l’invito a tutti i sacerdoti del territorio di fornire dati sulla mortalità per tumore da inserire in un registro  parallelo a quello ufficiale, il prefetto, Armando Gradone ha convocato questa mattina il parroco di Brucoli per un incontro nella sede dell’ufficio territoriale di governo. Un passaggio importante, da cui potrebbero scaturire ulteriori decisioni. Don Prisutto avrebbe sottoposto al prefetto una lettera inviata anni fa all’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, con cui il sacerdote augustano, facendosi portavoce delle famiglie che hanno subito dei lutti a causa di tumori, stigmatizzava il mancato intervento del Governo in difesa del territorio.
E intanto alcuni gruppi e associazioni a difesa del territorio, in particolare “Popolo Inquinato” di Siracusa, Gela, Milazzo e molti altri, hanno inviato una lettera denuncia al procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano. Segnalate quelle che sembrerebbero omissioni di atti e interventi mai avvenuti a tutela dell’ambiente e della salute pubblica nelle 3 aree a rischio siciliane. In particolare, per quel che riguarda il siracusano, “oltre ad non esserci i dovuti controlli negli impianti, carenti e poco attendibili sono le centraline sulla qualità dell’aria”, lamentano i referenti delle associazioni. “Si evidenzia anche il grande conflitto di interessi esistente. Manca una normativa ad hoc riguardante l’inquinamento industriale dell’aria che si respira, ma i Comuni consentono ancora all’industria, attraverso il Cipa  di stare all’interno di una rete di rilevamento pubblica attraverso un protocollo di intesa istituito nel 2005 per contrastare tale inquinamento. Ci chiediamo: è normale che chi deve essere controllato diventi controllore di se stesso? E’ normale che l’industria attraverso il Cipa, il cui presidente è anche il coordinatore del registro tumori della Sicilia orientale, debba controllare la qualità dell’aria delle centraline della provincia alla stessa stregua di una Arpa, che è l’organo di controllo istituzionale? Ma allora è per questo motivo che l’Asp Siracusa non fa correlazioni tra il dato ambientale e patologie tumorali nonostante Arpa e provincia inviano loro i dati degli inquinanti petrolchimici non normati ma comunque rilevati?”. Interrogativi che attendono una risposta mentre la Procura mostra sempre più attenzione per il fenomeno.




Siracusa. Il Comune risarcirà con 480 mila euro la famiglia di un ragazzo morto dopo un incidente stradale

Il Comune di Siracusa dovrà risarcire con 480 mila euro la famiglia di Rosario Bocchieri. Il ragazzo, ancora minorenne, perse la vita nell’aprile del 2007 in seguito alle gravi lesioni riportate in un incidente stradale. Alla guida del suo scooter, cadde  in via Columba a causa di una buca non vista in tempo perchè coperta da un’auto che lo precedeva. Ne è partita una battaglia giudiziaria. A febbraio il pronunciamento del tribunale civile che ha riconosciuto la responsabilità dell’ente nella misura del 50%, condannandolo al pagamento di 520.988,74 euro. Il legale di Palazzo Vermexio ha proposto una composizione bonaria della lite proponendo 450 mila euro come risarcimento. Cifra poi salita a 480 mila su proposta della controparte. Il Comune “evita così i costi e il rischio di un ricorso” si legge nella determina dirigenziale dello scorso 26 agosto.
La somma, in quanto accordo transattivo, non avrà alcun riflesso sul bilancio pluriennale e non è necessaria – secondo i revisori dei conti – una variazione di bilancio o alienazione di beni.




Siracusa. Atteso Armani e il suo yacht verde. Intanto arriva l'esclusivo Hamsphire

E’ forse l’ospite vip più atteso della stagione. Un “affezionato” visto che con il suo yacht fa tappa fissa a Siracusa. E anche quest’anno Giorgio Armani non mancherà il suo appuntamento. E la sua lussuosa imbarcazione, il Main, non passerà inosservata. E’ un’isola galleggiante lunga 65 metri e colorata in verde scuro. Di ritorno dalle Eolie, il noto stilista si fermerà qualche giorno anche in riva allo Jonio. E’ atteso nella seconda metà della prossima settimana.
Prima di Armani metterà l’ancora in rada lo yacht Hamsphire. Si tratta di un 80 metri super-esclusivo, noleggiato a danarosi turisti americani in crociera. Pensate che una settimana di navigazione a bordo costa 700 mila euro. Sono 12 i ricchi passeggeri più i componenti l’equipaggio. Dopo qualche giorno in rada, l’Hamsphire attraccherà in banchina il 4 settembre e rimarrà fino all’8. Arriva da Capri e poi lascerà Siracusa alla volta di Malta.
(foto: dal web)




Siracusa. Dentro l'aiuola di viale Teocrito, marijuana. Una piantina nascosta: crescita spontanea o curata?

L’insolita scoperta è avvenuta in viale Teocrito. All’interno di un’aiuola pubblica c’era una piantina di canapa indiana, cresciuta vicino ad altre piante ma in posizione defilata. I carabinieri di passaggio non credevano ai loro occhi.
I militari si sono appostati in maniera discreta nei pressi e hanno verificato se qualcuno andasse ad innaffiarla. Controlli cone sito negativo. La piantina potrebbe essere cresciuta spontaneamente, per via di qualche seme portato dal vento. Ma la sua posizione particolarmente nascosta, al riparo di una palma, e apertamente ricercata lascia il sospetto che potrebbe trattarsi di una coltivazione “curata” da qualcuno in piena città “ma solo per avere della marijuana da destinare all’uso personale”, spiegano i carabinieri alla luce delle dimensioni della piantina. E’ stata comunque estirpata e distrutta.
(foto: dal web)




Siracusa. Chindemi, l'assessore Sgarlata: "Oggi la migliore risposta al raid. La Mazzarrona può rinascere"

“Un atto vile, da condannare, a cui la mobilitazione di associazioni, genitori e insegnanti fornisce la migliore risposta possibile”. Così l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata commenta l’iniziativa di questa mattina al plesso di via Algeri dell’istituto comprensivo “Chindemi” distrutto da alcuni raid vandalici nei giorni scorsi e letteralmente devastato. “Proprio sul recupero e la riqualificazione della Mazzarrona – spiega Sgarlata- ho puntato da assessori ai Beni Culturali, quando lo scorso mese marzo ho deciso  di coinvolgere Antonio Presti in un progetto che punta sulla bellezza per far rinascere il quartiere. Sono convinta che a Siracusa si possa ripetere la felice esperienza di Librino – prosegue Sgarlata -. Questo percorso di riqualificazione della Mazzarrona potrà però avere un esito felice solo se si coinvolgerà la gente che abita nel quartiere. Non sarà certamente un cammino semplice o senza ostacoli ma tutti quanti, istituzioni e cittadini, dobbiamo comprendere che ognuno deve fare la propria parte e contribuire a questa rinascita”. Per l’assessore regionale all’Ambiente, la pista ciclabile deve essere “maggiormente integrata con il resto del quartiere e non rimanerne estranea”.