Siracusa. La Cisl sul 118 Ortigia: "Vinciullo fa confusione, postazione già attiva. La si avvicini ad Ortigia"

Non nascondono la loro sorpresa dalla Cisl siracusana alla lettura dell’intervento del deputato regionale Vinciullo sulla postazione 118 in Ortigia. “Non capisco perchè si chiami in causa la Regione”, esordisce il segretario provinciale del settore sanità privata del sindacato, Nuccio Miceli.  “L’onorevole Vinciullo cita dei locali nella zona umbertina che però sono stati bocciati mesi addietro perchè richiedono interventi di restauro per poco meno di 30 mila euro. La soluzione vera è già stata trovata dal direttore generale dell’Asp che ha risposto in poco tempo alle nostre sollecitazioni”, dice ancora Miceli. In effetti, la cosiddetta postazione Ortigia si trova in un nuovo locale presso l’ospedale Rizza, in quella che una volta era la stanza del guardiano. Soddisfatti della soluzione i dipendenti, una decina, e il sindacato.
Ma la postazione Ortigia in zona Epipoli può far sorridere.  “Se si vuole la postazione dentro il centro storico, deve intervenire la politica locale. E’ una decisione che spetta eventualmente al sindaco, al direttore generale dell’asp non certo a Palermo. Alla Regione e alla Seus sanno che la postazione Ortigia è attiva ed ha una sua sede”. Il resto, a quanto pare, non sarebbe affar loro.
“L’azienda sanitaria provinciale avrebbe la disponibilità di un locale più vicino, nei pressi della stazione ferroviaria. Anche qui, però, serve un leggero restauro. Questa potrebbe essere la soluzione definitiva. So che l’azienda sanitaria sta studiando la situazione. Per noi, come Cisl, nulla osterebbe al nuovo cambio di sede che avvicinerebbe la postazione Ortigia ad…Ortigia”, chiosa ancora Miceli.




Siracusa. Proseguono i controlli amministrativi nei locali pubblici

E’ un mese di agosto segnato dai serrati controlli amministrativi nei locali pubblici. Come disposto dal Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto Armando Gradone, occhi puntati sui locali in cui vengono organizzate feste con musica dal vivo o con dj.
Gli accertamenti sono finalizzati a verificare il possesso da parte degli organizzatori delle autorizzazioni di pubblica sicurezza, il rispetto delle prescrizioni a tutela della pubblica incolumità, della salute pubblica, della quiete pubblica e del rispetto delle norme in materia di lavoro e regolarità contributiva.
In due esercizi commerciali di Siracusa sono state impartite ai titolari delle prescrizioni riguardanti alcuni punti del manuale di autocontrollo (HACCP) e richiesta documentazione amministrativa da esibire presso gli Uffici di Polizia.
In un altro locale, 440 euro di multa perchè il titolare non aveva esposto nella sala avventori la cartellonistica riguardante il divieto di fumo. Sanzioni per oltre 1.100 euro sono state elevate sia per l’occupazione del suolo pubblico non autorizzato e sia per pubblicità abusiva. Per altri due locali in zona Ognina e per un altro locale l’esito dei controlli è al vaglio delle Autorità competenti.




In bici per i "Fantasmi di Portopalo": dalla Puglia a Siracusa, arriva Gaia Ferrara

Fa tappa giovedì a Siracusa Gaia Ferrara, nota per i suoi viaggi e pellegrinaggi in bici. Una ventina di giorni fa è partita dalle coste pugliesi per poi toccare la Basilicata, la Calabria e la Sicilia. Meta finale, Portopalo. A 17 anni dal naufragio della nave F-174, su cui viaggiavano circa 300 migranti, uno dei più gravi dal secondo dopoguerra nel Mar Mediterraneo, vuole riportare alta l’attenzione su quella vicenda e chiedere il recupero e il carico del relitto.  E’ questa la finalità di “1.200 km in bici per i Fantasmi di Portopalo”, il nome  scelto per il progetto di sensibilizzazione lungo coste che ben conoscono il fenomeno dell’immigrazione.  Con Gaia Ferrara ci sono l’associazione “ViAndando” e “Libera”.
A Siracusa c’è anche l’appoggio di Amnesty Interntional, con il locale gruppo Italia 85. L’arrivo in bici di Gaia Ferrara è previsto per le 18 in largo XXV luglio, accanto al tempio di Apollo.  “Vogliamo mobilitare quante più forze possibili- spiega Gaia Ferrara -per far si che i corpi ancora in fondo al mare siano recuperati. Le firme saranno indirizzate alle istituzioni europee affinché agiscano direttamente”. Previste iniziative che “possano stimolare la sensibilità e il dialogo sul tema dell’integrazione e delle migrazioni”. Dopo Siracusa sarà la volta di Avola, il 22 agosto per poi raggiungere Portopalo.




Siracusa. Al Pronto Soccorso come in una casbah: niente privacy, attese e "pericoli"

“I controlli e le ispezioni dovrebbero farle in giorni così, non la notte quando tutto è tranquillo…”. Si lascia andare ad uno sfogo amaro uno o una (per tutelarne la privacy, ndr) degli uomini e delle donne in servizio al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Nel week end di ferragosto sono ore di super lavoro e nonostante gli sforzi professionali ed umani di medici, paramedici, infermieri e impiegati emergono senza pietà i limiti organizzativi di un reparto dove l’emergenza è pane quotidiano.
In ore di attesa, si raccolgono decine e decine di segnalazioni. A partire dall’assenza di privacy in accettazione, una stanza dove tutti possono ascoltare i problemi di salute – di qualunque natura – di chiunque abbia necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso. Prima di entrare in reparto, si aspetta. Lo si fa all’impiedi, chi può – chi sta male – trova posto in una delle mai sufficienti sedie. Alcune sono in condizioni pessime e rischiano di rivelarsi pericolose. Lo si vede nella foto d’apertura dell’articolo, con una sedia ormai staccata dai supporti in primo piano ed accanto un anziano, con i cerotti di una flebo che però non c’è.
C’è la storia di una turista inglese che mostra a tutti delle macchie sul braccio senza che nessuno riesca a capirla. C’è la storia della ragazzina “costretta” a due prelievi di sangue perchè, come spiega cortesemente un addetto, quasi mortificato, “la prima fialetta è stata persa”. C’è un signore a cui i parenti da casa portano una sdraio e un cuscino perchè “non ci sono barelle”.
I due medici di turno lavorano al meglio delle loro possibilità, assistiti da circa quattro infermieri. Alle volte provano a parlare al telefono con reparti che difficilmente rispondono al primo tentativo. Non si scompongono, restano calmi e raccolgono la rabbia di decine di utenti frustrati. Non sono certo loro il problema del Pronto Soccorso di Siracusa. Che forse meriterebbe nuova attenzione e una perfezionata organizzazione.




Siracusa. Asili nido, la seconda commissione chiede notizie sul bando a poche settimane dall'avvio del servizio

Dalla Seconda Commissione Consiliare parte la richiesta  di inserimento urgente all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Siracusa di chiarimenti sul servizio degli asili nido. La presidente della Commissione, Carmen Castelluccio, chiede che sull’argomento intervenga in aula l’assessore alle politiche sociali. “Siamo in ritardo sulla pubblicazione del bando, vorremo capire come procedere adesso. E poi chiediamo informazioni sui contenuti dello stesso bando. Inoltre vorremmo conoscere novità sulla proposta di regolamento per la gestione degli asili nido comunali preso atto che le commissioni competenti ad oggi non hanno ricevuto alcuna proposta da discutere per essere sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale”, spiega la Castelluccio. Chieste anche notizie sugli interventi a tutela dei lavoratori dell’asilo di via Specchi in relazione ai gravi ritardi nel pagamento del personale.




Siracusa. Per vedere la figlia data in affido minaccia di sfondare la porta, arrestata

Voleva a tutti i costi vedere sua figlia, data in affido dal tribunale alla nonna. E non avrebbe esitato a tentarle tutte per entrare in casa della donna, in via Algeri. Compreso usare metodi violenti contro la porta d’ingresso. E quando sono intervenuti i carabinieri, Claudia Ferrare – 38enne con alcuni precedenti  ha dato in escandescenze. Si sarebbe scagliata contro i militari, provocando ad uno di loro ferite all’avambraccio giudicate guaribili in tre giorni. Ad allertare i carabinieri, la nonna della piccola preoccupata per la crescente tensione.
Contenuta e bloccata a fatica, la 38enne è stata posta ai domiciliari.
(foto: dal web)




Siracusa. "Sto andando a dormire", ma i Carabinieri lo sorprendono fuori casa al secondo controllo

Vestito di tutto pronto, era pronto a raggiungere qualche posto dove trascorrere la nottata in compagnia. Ma il suo progetto è stato vanificato dall’intervento dei Carabinieri. Due controlli, a distanza di quindici minuti uno dall’altro, per sorprendere in flagranza di reato il 19enne Gianclaudio Assenza, siracusano ai domiciliari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Ad un primo controllo il giovane era regolarmente presente in casa, in Ortigia, ed ai militari dell’Aliquota Radiomobile ha riferito che si sarebbe messo di lì a poco a letto; al successivo controllo, effettuato circa quindici minuti dopo, è stato sorpreso fuori casa, certamente non in pigiama. E’ stato arrestato per evasione e posto nuovamente ai domiciliari.




Siracusa. Notte di fuoco: distrutti due chioschi e un'auto

E’ con ogni probabilità di origine dolosa il doppio rogo che in via Ignazio Immordini, a Siracusa, ha quasi del tutto distrutto due chioschi per la vendita di prodotti alimentari, di proprietà di due commercianti tra loro parenti. Le fiamme sono state spente dai Vigili del Fuoco, ingenti i danni.  I carabinieri hanno avviato indagini volte all’identificazione degli autori del gesto incendiario.
Nella vicina via Santi Amato è andata invece bruciata una vettura, una Renault Clio, di proprietà di una giovane, casalinga ed incensurata Le fiamme hanno avvolto il vano motore e parte dell’abitacolo, arrecando danni stimati in circa tremila euro, non coperti da assicurazione per tali eventi. Al momento, nonostante la vicinanza di luogo ed orario, sembra che i due episodi – vettura e chioschi – siano del tutto indipendenti.




In carcere a Siracusa il "boss poeta" del clan Gionta di Torre Annunziata

E’ in carcere a Siracusa il boss campano Aldo Gionta, figlio del capoclan Valentino Gionta di Torre Annunziata, destinatario di un provvedimento di fermo emesso dalla Dda della Procura di Napoli per associazione mafiosa e arrestato nelle scorse ore in Sicilia.
Il boss – come racconta il quotidiano La Repubblica – è stato fermato dai militari del comando provinciale di Ragusa e della compagnia di Torre Annunziata. Secondo gli investigatori stava cercando di fuggire all’estero, direzione Malta con partenza dal porto di Pozzallo. Dopo la notifica del provvedimento di fermo Gionta è stato trasferito nel carcere di Siracusa. Era in possesso di una carta d’identità falsa e di 1.000 euro in denaro contante. Dalle indagini è emerso che, durante i suoi spostamenti, si camuffava con occhiali da vista e parrucche, arrivando anche a travestirsi da donna, per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Gionta, 42 anni, reggente della cosca torrese, è figlio del più noto Valentino Gionta, storico boss e fondatore del clan, attualmente detenuto al 41-bis. E’ chiamato il “boss poeta” ma i suoi pizzini non contenevano parole d’amore quanto ordini su come mantenere la leadership criminale.
(foto: Carcere di Cavadonna)




Siracusa. Spaccio di cocaina, arrestato un trentenne

Agenti delle Volanti della Questura di Siracusa hanno arrestato Dario Caldarella, siracusano, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.