Via Teti: “ok” all’impianto di illuminazione pubblica, iter difficile per l’allargamento

Via Teti, a Fontane Bianche, sarà illuminata. La stradina che collega Cassibile e Fontane Bianche è stata di recente oggetto di una decisione adottata dal consiglio comunale di Siracusa che, approvando un ordine del giorno proposto da Paolo Romano, ha dato il “via libera” all’unanimità all’allargamento della strada, la cui ridotta larghezza rappresenta, soprattutto in estate, motivo di forte disagio per gli automobilisti che da Fontane Bianche si muovono verso Cassibile e viceversa. Nonostante la volontà sia stata espressa, perché diventi fatti concreto dovrà ancora trascorrere del tempo. Non pochi gli ostacoli, soprattutto burocratici, da superare, a partire dalla questione espropri.
Nelle more che si possa mettere mano all’iniziativa, il Comune ha intanto preparato un progetto che preveda quantomeno un impianto di illuminazione pubblica, di cui attualmente la via non dispone. In questo caso, le previsioni parlano di tempi brevi, tanto che una determina dirigenziale apre la strada alla procedura di affidamento dei necessari interventi. La somma da stanziare ammonta a poco meno di 150 mila euro, 149.964,84 euro per l’esattezza. Sono questi 35 euro circa di differenza a consentire all’amministrazione comunale di non dover indire una gara d’appalto, che – appunto- prevede un investimento al di sotto dei 150 mila euro fissati come soglia. L’intervento rientra nell’ambito dell’attività di transizione energetica.
Via Teti, dal 2014, è inserita tra quelle soggette a pubblico transito ma non sarebbe mai stata acquisita al patrimonio comunale. Questo aspetto, tutt’altro che ininfluente, potrebbe rendere molto difficile l’avvio di lavori per l’allargamento della carreggiata, prevedendo costi altissimi, proprio per la necessità di provvedere a cospicui espropri. Si cercano, quindi, al momento, soluzioni-tampone che possano migliorare le condizioni di sicurezza stradale. Oltre all’installazione di un impianto di illuminazione pubblica non è escluso, come paventato dal dirigente del settore Mobilità e Trasporti, Jose Amato, che si possa decidere di facilitare la circolazione installando un semaforo che regoli il transito alternato dei veicoli.




Metalmeccanici senza contratto: sciopero anche a Siracusa

Riconquistare il contratto e difendere l’industria italiana. È l’obiettivo della mobilitazione dei metalmeccanici che chiedono certezze sul futuro. “Oggi 13 gennaio il 90% dei metalmeccanici siracusani ha scioperato perché senza il contratto nazionale e senza il lavoro industriale la struttura democratica e la loro dignità è sotto attacco”, scrivono le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.
“Dopo 7 mesi le trattative si sono interrotte per responsabilità di Federmeccanica, che ha rigettato la maggior parte delle richieste contenute nella piattaforma rivendicativa, presentando una contro-piattaforma, che ha messo in discussione la struttura stessa del contratto nazionale e ha portato alla rottura del confronto. Una decisione grave quella di Federmeccanica, che mantenendo una rigida posizione pregiudiziale, mette a rischio le relazioni industriali ed apre una contrapposizione che i lavoratori metalmeccanici sono intenzionati a vincere. La piattaforma presentata restituisce dignità a chi in questi anni ha creato valore in imprese che pur avendo realizzato profitti, non intendono ridistribuire niente ai lavoratori.”
“La contro-piattaforma proposta da Confindustria è palesemente sbilanciata a favore delle imprese, ignora le esigenze dei lavoratori e le difficoltà economiche che stanno affrontando molte famiglie. Federmeccanica cerca di modificare sostanzialmente il modello della contrattazione, negando non solo un giusto adeguamento dei salari, ma sfuggendo temi fondamentali come la precarietà, il divario salariale di genere e la transizione ecologica, tema molto sentito in una provincia dove il Petrolchimico rappresenta l’insieme del tessuto industriale. I metalmeccanici, quindi, hanno scioperato anche per chiedere un progetto di risanamento e riconversione del polo industriale, e affermare un nuovo modello industriale sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e occupazionale“.




Lavori di riqualificazione per la stazione ferroviaria di Avola, il sindaco: “Passo significativo”

La Stazione ferroviaria di Avola al centro di un’importante opera di riqualificazione e potenziamento, grazie agli interventi programmati da Ferrovie dello Stato, in sinergia con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rossana Cannata. “I lavori in corso stanno trasformando la nostra stazione in una struttura moderna, accogliente e funzionale, capace di rispondere alle esigenze sia dei residenti sia dei turisti – commenta il sindaco Cannata –. È un passo significativo verso un futuro orientato alla sostenibilità e alla qualità della vita, in linea con la visione di una città sempre più connessa e attenta al benessere dei suoi cittadini”. Tra le priorità dei lavori, oltre alla riqualificazione degli spazi e al miglioramento dei servizi, spicca anche la valorizzazione dei locali che ospitano il museo della Ferrovia “Avola trip”, un progetto che ha visto l’impegno e la collaborazione di Silvia Coniglione, che condivide con l’Amministrazione comunale l’obiettivo di custodire e promuovere il patrimonio storico legato alla tradizione ferroviaria della città. Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana che sta interessando diverse aree di Avola. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di costruire una città sempre più bella, funzionale e sostenibile, dove la tutela del patrimonio naturale e storico si integra con il miglioramento dei servizi per cittadini e visitatori. “Proseguiremo con determinazione questo percorso – aggiunge Cannata –. Grazie ai recenti finanziamenti ottenuti, sono in programma ulteriori opere di riqualificazione, come quelle che riguarderanno la Villa Comunale e il Parco delle Rimembranze, luoghi di grande valore storico e culturale per la nostra comunità”.




Sebastiano Campisi confermato presidente dell’Unione Sportiva Acli

Sebastiano Campisi è stato confermato presidente dell’associazione Unione Sportiva Acli. Lo ha deciso il congresso US Acli di Siracusa che si è riunito sabato 11 gennaio ad Avola.
Durante l’assemblea, il Presidente riconfermato ha espresso la propria gratitudine per il sostegno ricevuto, dichiarando: “Sono onorato di poter continuare a servire questa comunità e di lavorare insieme a tutti voi per promuovere i valori dello sport, dell’inclusione e della solidarietà. Il nostro obiettivo resta quello di valorizzare le potenzialità di ogni individuo, favorendo la crescita personale e collettiva.”
Anche il Presidente delle ACLI di Siracusa Antonino Bianca, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per la riconferma e per il lavoro svolto da US ACLI Siracusa: “La riconferma di Sebastiano Campisi è una scelta che premia competenza, passione e dedizione. L’Unione Sportiva delle ACLI rappresenta un pilastro fondamentale per il nostro territorio, promuovendo lo sport come strumento di coesione sociale e crescita personale. Sono certo che il lavoro congiunto delle nostre realtà associative continuerà a produrre frutti importanti per tutta la comunità.”
Tra le priorità per il nuovo mandato figurano il potenziamento delle attività sportive e ricreative, l’organizzazione di eventi culturali e sociali, e la promozione di progetti che incentivino la partecipazione attiva dei cittadini di tutte le età.




Investita sulle strisce pedonali a Scala Greca, muore 75enne

Una 75enne siracusana ha perso la vita in seguito ad un drammatico incidente stradale. La donna, nel pomeriggio di ieri, è stata investita mentre attraversava a piedi, sulle strisce pedonali, lungo viale Scala Greca, nei pressi della rotatoria di via Caduti di Nassiriya. Un furgone ha urtato la donna che, nell’impatto, ha sbattuto contro il parabrezza per poi rovinare sul marciapiede.
Le sue condizioni sono subito apparse critiche. Alcuni passanti si sono prodotti in manovre di primo soccorso e rianimazione sul posto, in particolare una donna, volontaria dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato. Una volta in ospedale, trasportata dal 118, i medici hanno tentato disperatamente una nuova rianimazione. Ma i traumi si sono rivelati troppo gravi.
La dinamica del sinistro e le sue cause sono in fase di ricostruzione da parte della Polizia Municipale. Il conducente del mezzo, seppur in evidente stato di shock, si è mostrato collaborativo ed è risultato negativo alle prove preliminari dell’alcoltest.
Il mezzo é stato sottoposto a sequestro e messo a dispozione dell’Autorita Giudiziaria competente, mentre l’uomo è stato denunciato per omicidio stradale.




Con la minicar finisce oltre la sede stradale alle Mura Dionigiane

Se l’è cavata con qualche leggera contusione e un bello spavento il ragazzo che, questa mattina, è finito fuori strada nei pressi delle Mura Dionigiane. Era alla guida della sua minicar lungo viale Epipoli proveniendo da Belvedere quando, per cause al vaglio della Polizia Municipale di Siracusa, ha perduto il controllo del veicolo, finendo oltre la sede stradale, con il mezzo ribaltato su di un fianco. È stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso.
Dai primi rilievi, non sembrerebbero coinvolti altri veicoli nel sinistro.




Dedicazione della Chiesa Cattedrale e Giubileo dei laici

“Oggi, più che mai, occorre presentare alle nuove generazioni il cristianesimo nella sua profonda realtà, cioè come un rapporto mistico con Cristo, come un incontro personale con Dio. Esso, infatti, non è essenzialmente un ordinamento morale o un sistema etico, un insieme di prescrizioni e di divieti, ma una vita mistica, ossia di relazione personale con il Signore, dal quale scaturisce anche la vita buona del credente”. Così l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto, che ha presieduto la celebrazione per la Dedicazione della chiesa Cattedrale. Una ricorrenza che rappresenta un momento particolarmente significativo per la vita della Diocesi: è la festa della comunità diocesana che riconosce nella chiesa Cattedrale il segno dell’unità e della comunione col Vescovo.
La chiesa era gremita di fedeli che, nella stessa giornata, hanno preso parte anche all’inizio della Scuola di formazione teologica di Base Giovanni XXIII e hanno vissuto il Giubileo Diocesano dei laici.
Prima della celebrazione è stato fra’ Gaetano La Speme ofm capp a tenere la prolusione per l’inaugurazione del nuovo percorso della Scuola di Formazione Teologica guidata da don Alessandro Genovese. “L’uomo cammina e può camminare verso Dio perchè Dio sì è messo in cammino verso l’umanità prima del tempo… ha fatto il primo passo e non si è mai fermato, non ha più smesso di venirci incontro – ha detto fra’ Gaetano La Speme -. I cristiani sono per antonomasia pellegrini, pellegrini di speranza. La Speranza è quella forma di intelligenza che sa riconoscere il bene potenziale e attiva la corresponsabilità per coltivarlo. La speranza non è ottimismo. La speranza è la capacità di riconoscere un cammino dove nessuno lo vede. Possiamo osservare la speranza da molteplici punti di vita: essa è una forma di conoscenza, di contemplazione del bene anche quando il bene non è in superficie, come il seme è nella terra pronto a germogliare. Osservata da un’altra prospettiva la speranza è anche esperienza di amore”.
La scuola di teologia di base propone un accompagnamento didattico e un metodo che è comunitario, partecipativo, semplice.
“Perché studiamo il testo biblico? Per amore al testo stesso mediante il quale Dio ci parla come ad amici. Nella meditazione della parola sperimentiamo che l’educazione, la catechesi, non è questione di nozioni o di imperativi che vengono dall’esterno: è una questione del cuore, amore per il bello. La Bibbia è scritta come un testo di speranza per l’oggi. E’ un testo che vuole essere significativo oggi, per questo popolo; non è cronaca e non è indicazioni senza tempo e senza luogo. E’ un testo per il presente, un testo per dare speranza oggi. Un testo che annuncia che la speranza cristiana ha ricevuto una risposta: il dono del regno di Dio: un dono, grande e bello”.
Nel corso della sua omelia l’arcivescovo Lomanto ha invece sottolineato come la Dedicazione della Chiesa è “il segno della nostra consacrazione a Dio: il vero tempio di Dio è l’uomo. Il mistero della Dedicazione del Tempio è l’offerta del nostro essere, del nostro spirito umano a Dio, affinché Egli ne faccia la sua dimora. La nostra vita è proprio questa dedicazione, questa consacrazione a Dio, questo sentirci presi, posseduti e abitati dal Signore. Essere cristiano vuol dire essere trasferito nel Regno di Dio, vivere già al di fuori dei condizionamenti terrestri”. E sulla Scuola di Formazione Teologica di Base: “Ha lo scopo di offrire una formazione cristiana come educazione al rapporto con Dio, per consentire di incontrare realmente il Signore, lasciarsi abitare da Lui e vivere alla sua presenza”. Ma è stato anche il momento per celebrare il Giubileo Diocesano dei laici: “Occorre anzitutto garantire alcune disposizioni affinché la grazia sia efficace in noi: la prima disposizione immediata è la nostra fede, cioè credere che Dio è particolarmente pronto, in questo tempo, a concederci la grazia; la seconda è il bisogno del perdono divino, il senso del nostro peccato, cioè sentire il bisogno di questa grazia; e infine il senso della nostra corresponsabilità per la grandezza della nostra santificazione e della nostra missione, perciò l’implorazione a Dio, perché questa grazia discenda, perché Dio ci perdoni, perché Dio ci rinnovi, perché Dio veramente ci faccia santi”.




Più vigili in strada? Idea servizi esternalizzati per ‘liberare’ gli agenti oggi in ufficio

L’idea è quella di impiegare sul territorio tutti gli agenti di Polizia Municipale disponibili ed esternalizzare servizi d’ufficio come la lettura delle targhe per la Ztl e per le corsie preferenziali o come la notifica dei verbali. Così, l’assessore Giuseppe Gibilisco lavora, insieme ai funzionari del settore, alla soluzione ad uno dei principali problemi che la città sconta: la carenza di vigili urbani, il cui organico è notoriamente sottodimensionato rispetto alle necessità di una città con la densità abitativa di Siracusa. “Dovremmo disporre di 250 agenti- fa notare l’assessore- ma stiamo lavorando per poter arrivare progressivamente almeno a 150”. Anche in questo caso sono numeri ancora ben lontani dai 119 attuali. Entro febbraio entreranno in servizio i 14 nuovi agenti individuati tra quanti inseriti in graduatorie già esistenti. Quando saranno nella disponibilità del Comando, la città potrà contare su 7 pattuglie per la mattina e 7 pattuglie per il turno pomeridiano. “Sarà un notevole passo avanti- prosegue Gibilisco- e nel frattempo lavoriamo all’affidamento esterno di quelle attività che attualmente sottraggono risorse umane al territorio e, pertanto, agenti da destinare ai servizi su strada”. Il piano di assunzione ne prevede altre oltre a quelle che saranno formalizzate nei prossimi giorni. “Sono in corso ed in previsione dei pensionamenti che consentiranno di liberare delle posizioni- prosegue l’assessore- e di poter contare su un organico più giovane. L’idea è anche quella di bandire un concorso, molto simile a quelli militari, con test psicoattitudinali e tutto quello che serve per poter contare su una selezione adeguate alle necessità della città”.
Intanto si continua a lavorare sul fronte della sensibilizzazione all’utilizzo di bici in città. Il Comune partecipa al bando Bici in Comune con alcuni progetti che saranno presentati lunedì al Dipartimento allo Sport. Parte dei fondi sarebbe utilizzata per la manutenzione di tratti di piste ciclabili che non versano in condizioni ottimali.




Gemellaggio Siracusa-Würzburg, gli albergatori esultano: “Ora un ufficio speciale per gestire i rapporti”

«Ci sono voluti otto lunghi anni ma finalmente, dopo una snervante burocrazia, è arrivata, con l’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale, a cui va indirizzato un nobile plauso, l’ufficialità del gemellaggio tra Siracusa e Würzburg». Lo annuncia Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che spiega: «Le due realtà sono per molti aspetti accomunate da modelli di antropologia culturale e sociale, in primo luogo l’appartenenza ai siti mondiali dell’Unesco. Molti i tedeschi del distretto della Franconia che, nel corso degli anni, hanno soggiornato a Siracusa per conoscere il patrimonio storico, archeologico e culturale della nostra città. E per il 2025 molti alberghi cittadini hanno già in prenotazione diversi pernottamenti che rafforzeranno i flussi di viaggiatori germanici e genereranno economia. Nutrite e numerose, negli anni, sono state pure le delegazioni comunali, capitanate da sindaco, assessori e consiglieri e da diverse associazioni culturali della cittadina del Nord della Baviera, in visita nella nostra città, a cui Noi Albergatori ha puntualmente offerto l’abituale e calorosa accoglienza».
Rosano con una proposta. “Tenuto conto dello stringente partenariato-sostiene- è auspicabile l’istituzione di un ufficio speciale comunale per gestire i rapporti di collaborazione tra le due città e soprattutto sviluppare le potenzialità socioeconomiche delle due città. Così come sarà bene accetto dal sindaco Christian Schuchardt che la solennità della firma avvenga a Würzburg, prima della scadenza del suo mandato a giugno 2025. Confidiamo quindi nel sindaco Italia che ciò si realizzi presto”.




Il ponte dei mugugni, Italia: “Presto molti cambieranno idea, ma quanta malafede…”

Il ponte ciclopedonale di Ortigia non è ancora inaugurato ma già divide e accende gli animi. Tra giudizi ed opinioni, spiccano le prese di posizione del Pd e del Comitato Ortigia Resistente che lo hanno bollato come inutile, lamentando peraltro una spesa eccessiva. “Sull’utilità del ponte, ne riparleremo fra dieci anni”, replica secco il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Questa realizzazione è un tassello di un progetto più ampio e che riguarderà tutta l’area. Sono certo che tra qualche anno, quando ne riparleremo, sarà cambiata la percezione e l’opinione sul ponte. Oggi è normale che non si vada oltre il mi piace-non mi piace. L’uso permetterà di valutarlo in maniera più obiettiva”, spiega il primo cittadino.
Quanto alle critiche, Italia si toglie un sassolino dalla scarpa. “Molti di quelli che criticano, ruotano da anni nel mondo della politica. Mi spiace manipolino tante persone perbene e solo per finire sui giornali. Tra me e me, mi chiedo cosa abbiano mai realizzato i professionisti della critica. Comprendo, però, che le polemiche sono normali quando fai qualcosa. E allora le accetto”.
Di sicuro non in silenzio. A partire dall’attacco sulla procedura seguita per aggiudicare i lavori di costruzione. Secondo Ortigia Resistente, l’affidamento dell’opera sarebbe stato diretto e senza gara. “L’affidamento è stato eseguito a termini di legge, seguendo le norme del Codice degli appalti, attraverso una procedura negoziata”, risponde il sindaco. “Al Comune di Siracusa si rispettano le leggi e non è difficile trovare online tutti i documenti della procedura di affidamento. Ho letto una cosa sgradevole, che tira in ballo eventuali commistioni tra la mia attività politica e quelle della mia famiglia. Invito chiunque a fare ogni tipo di accertamento per valutare che gli interessi della mia famiglia non hanno a che fare con società coinvolte in appalti pubblici. Alla malafede ed alle calunnie bisognerà prima o poi mettere un freno”, dice piccato Francesco Italia.
C’è poi il capitolo costi. Quanto è costato il ponte ciclopedonale? Dall’importo a base di gara di poco inferiore ai 700mila euro si sarebbe arrivati – secondo alcune fonti – ad un totale superiore al milione di euro. “E questo può sorprendere ma fino ad un certo punto. Purtroppo i costi sono aumentati per tantissimi progetti. Faccio un esempio: il progettista del ponte ciclopedonale aveva presentato un progetto di fattibilità, quindi primo livello di progettazione, in cui il costo del ferro era di 4 euro/kg. Quando lo stesso progettista si è reso conto che in Sicilia si applica un prezziario diverso, quello regionale, il costo del ferro è passato a 11 euro/kg. E questo è solo uno degli aumenti che hanno impattato sul progetto. Una cosa che, purtroppo, specie di questi tempi, accade nel 60% dei progetti pubblici. Invito chi abbia voglia a presentare accesso agli atti e vedere quanto e come sono aumentati i costi, dal preliminare al cantierabile. Tutto quello che dico è documentato e dimostrabile”, spiega Italia. Quanto alle risorse impiegate per la costruzione, “non sono stati impiegati fondi comunali. Le risorse provengono per il 60% dal Mit e con vincolo di uso per interventi di mobilità dolce. Il resto proviene dall’imposta di soggiorno versata dai turisti e dalle risorse speciali per Ortigia con cui stiamo rifacendo piazze e strade nel centro storico”.
Altro punto critico: non si poteva realizzare il ponte per unire Sbarcadero e Ortigia? “No. Sarebbe stato troppo complicato, un’opera quasi faraonica”, risponde secco il sindaco di Siracusa. “Basti pensare alla distanza da coprire ed alla gestione della navigabilità nel porto Piccolo. Noi abbiamo ora l’ambizione di riqualificare Piazza delle Poste, attualmente orrendo parcheggio. E poi toccherà all’area dei Calafatari. Nel frattempo sono stati avviati i lavori di riqualificazione dello Sbarcadero. Il ponte ciclopedonale presto sarà apprezzato, integrato in queste novità. Anche chi critica, cambierà idea. Nel frattempo, aspetto che dal Pd di Siracusa mi mostrino cosa hanno fatto loro. Qualcosa però che si vede e che si tocca, non i soliti girotondo, caminetti e simili…”.

foto di Dario Ponzo