Siracusa.Garozzo riceve il direttore dell'Asp: "Subito manutenzioni. Si riapre il dialogo sul nuovo ospedale"

“Subito interventi strutturali, con la manutenzione delle strutture sanitarie e sul fronte dell’adeguamento dell’organico, a partire dal personale infermieristico, oggi inadeguato” . Sono le richieste avanzate al nuovo direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta dal sindaco, Giancarlo Garozzo questa mattina, nel corso di un incontro nello studio verde di palazzo Vermexio in occasione della prima visita istituzionale del general manager a palazzo Vermexio. Un rapporto che nasce all’insegna della massima collaborazione. “So di avere un compito importante e avverto tutta la responsabilità di dare risposte alle giuste attese della cittadinanza – ha detto Brugaletta. Nel settore della sanità ci sono condizioni che vanno migliorate. Chiedo l’alleanza con il sindaco per perseguire obiettivi comuni nell’interesse del territorio”. Il primo cittadino ha garantito il proprio sostegno.
Tra le questioni immediate, il sindaco Garozzo ha chiesto di affrontare quelle della riabilitazione cardiologica e del servizio di anestesia epidurale. Garozzo e Brugaletta hanno anche deciso di riprendere il dialogo sulla realizzazione del nuovo ospedale.
Brugaletta ha incontrato, sempre in mattinata, il comandante della Guardia di Finanza, Antonino Spampinato. Domani previsti altri incontri istituzionali. Il general manager sarà al comando provinciale dei Carabinieri per incontrare il colonnello Mauro Perdichizzi, mentre lunedì sarà la volta del questore, Mario Cageggi.  Successivamente il direttore generale dell’Asp  si confronterà con i sindacati e con i dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale con assemblee che si svolgeranno nei cinque ospedali della provincia. “Ritengo di fondamentale importanza – sottolinea il direttore generale – utilizzare questi primi giorni per costruire una modalità di gestione condivisa della salute pubblica”.




Siracusa. Esclusivo: Aida, le prime immagini della scenografia kolossal

Uno scatto “rubato” durante le prove dell’Aida di Verdi. A grandi passi ci si avvicina alla “prima” di sabato. Il teatro greco di Siracusa si apre alla lirica con un allestimento kolossal firmato da Enrico Castiglione che cura anche la regia. Nella foto lo si vede di spalle mentre verifica e corregge alcuni movimenti scenici con le comparse schierate sul palcoscenico allestito nell’antica cavea, rialzato per creare la “buca” dell’orchestra.
Alle spalle degli attori, si intravedono le scenografie: una sontuosa porta, giganteschi obelischi e statue di divinità egizie.




Siracusa. Un pony a passeggio per viale Ermocrate

Passeggiava nella notte in viale Ermocrate. Nulla di strano se solo non si trattasse di un pony. Una telefonata al centralino della Questura segnalava l’insolita presenza sulla carreggiata. Sul posto, poco prima delle 3 del mattino, sono intervenuti gli agenti delle Volanti. Un insolito servizio per gli increduli poliziotti. Si sono avvicinati e lo hanno accompagnato a bordo carreggiata.
E’ stato contattato il veterinario di turno che ha verificato il buono stato di salute dell’animale, evidentemente fuggito da un vicino maneggio o da un terreno privato nei pressi del viale. In attesa che si facciano vivi i suoi proprietari, il pony è stato affidato ad un metronotte che ha ospitato nella notte  l’animale in un posto idoneo a custodirlo.
(foto: dal web)




Siracusa. Consiglio Comunale, veloci polemiche e rinvio. Stasera in aula alle 19

Debiti fuori bilancio, questa sera se ne occupa in seconda convocazione il Consiglio comunale. Ieri è venuto a mancare il numero legale al momento della votazione del primo punto all’ordine del giorno. Prima della votazione, da parte dei consiglieri Princiotta, Sorbello e Castagnino erano stati sollevati dubbi procedurali sull’iter di approvazione del punto, cui aveva risposto il segretario generale. “Non abbiamo approvato in un anno un solo verbale del Consiglio”, hanno fatto presente i consiglieri chiedendo se la prassi risponda a criteri di legge. Il segretario generale ha spiegato che per consuetudine vengono approvati tutti in una volta. Perplessità espresse in particolare da Simona Princiotta. “Approviamo atti senza neanche leggerli così…”, si è lasciata sfuggire l’esponente del Pd.
Stasera, alle 19.00,  si riparte dalla votazione della presa visione del primo debito fuori bilancio: 441.924 euro per l’espropriazione dei terreni per la realizzazione della scuola media “Vittorini” in viale Tica. Il consigliere Burti ha chiesto di individuare i responsabili e le cause dell’enorme crescita degli interessi maturati per la mancata transazione.
In apertura dei lavori, intanto, saluti ed auguri per i nuovi assessori. Ma erano presenti solo due su quattro: Gianluca Scrofani e Antonio Grasso.




Siracusa. Fondi Pac e Distretto Socio Sanitario. L'assessore Schiavo: "Nessun allarme, chiesta solo una rimodulazione"

I comuni del Distretto Socio Sanitario 48, e Siracusa tra questi, non sono fuori dalla graduatoria per l’accesso ai fondi Pac. L’assessore ai Servizi Sociali, Liddo Schiavo, interviene così sull’allarme lanciato dal consigliere comunale Salvo Castagnino sul mancato inserimento in graduatoria del piano di zona D48.  “Non rispondono a verità le voci di mancati finanziamenti che possono mettere a rischio l’erogazione dei servizi di cura ad anziani e minori”, precisa sereno Schiavo.  “Non siamo stati esclusi. Dal ministero hanno chiesto solo una rimodulazione di alcuni conteggi sui quali, da qualche giorno, gli uffici sono già al lavoro. A breve dovrebbe esserci una comunicazione in tal senso da parte dell’autorità prefettizia. La prossima settimana sarò a Roma per chiudere l’iter amministrativo: questo permetterà al Distretto 48 di essere inserito in graduatoria e poter quindi accedere al finanziamento previsto nel Piano Pac per anziani e minori”.
 




Siracusa. Distretto Socio Sanitario 48 fuori dai finanziamenti. "A rischio servizi ai minori e agli anziani non autosufficienti"

I comuni del Distretto Socio Sanitario 48 fuori dalla graduatoria per l’accesso ai fondi Pac (Piano d’azione Coesione). Il ministero dell’Interno ha pubblicato la lista e per il Distretto D48 non c’è menzione. Vengono così a mancare all’appello i preventivati finanziamenti pari a tre milioni di euro.
Una brutta notizia in particolare per il comune capofila, che è Siracusa, a cui sarebbe stato destinato il grosso della somma. A fine giugno era stato presentato il piano di zona del distretto socio sanitario 48 per il triennio 2013/2015.
A rischio, adesso, in particolare l’erogazione dei servizi di cura ad anziani e minori non autosufficienti. A lanciare l’allarme è stato il consigliere comunale Salvo Castagnino, durante la seduta della principale assemblea cittadina di questa sera. “O si trovano i fondi in bilancio oppure l’assessorato alle politiche sociali si troverà costretto a bloccare il grosso dei servizi erogati”, il preoccupato scenario descritto dall’esponente di opposizione.




Siracusa. Il Cga ha deciso: le elezioni regionali si ripeteranno in nove sezioni

Saranno  ripetute entro il 5 ottobre prossimo le votazioni relative alle elezioni regionali del 2012 in 9 sezioni della provincia di Siracusa. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha stabilito che il presidente della Regione, Rosario Crocetta dovrà indire, entro i prossimi 10 giorni, le elezioni chieste da tempo dal deputato regionale, Pippo Gennuso per via della vicenda dei presunti brogli elettorali. Il Cga ha respinto il ricorso per revocazione presentato dai deputati in carica all’Ars  e ha stabilito che il prefetto, Armando Gradone sarà il commissario ad acta che condurrà il percorso verso la ripetizione del voto nelle tre sezioni di Rosolini e nelle sei di Pachino precedentemente individuate. Le nuove mini elezioni non riguarderanno soltanto Gennuso e Pippo Gianni, con cui è nata la disputa subito dopo la tornata elettorale del 2012. Rimettono in discussione anche lo scranno degli altri deputati regionali siracusani. Le nuove votazioni dovranno svolgersi entro i prossimi tre mesi. 

 




Siracusa. Nuove imprese, pubblicato l'elenco delle start up che avranno i 10 mila euro dal Comune

Pubblicata la graduatoria definitiva dei 18 progetti che otterranno un contributo a fondo perduto di 10 mila euro dal Comune . L’elenco delle start up che godranno del beneficio è stato pubblicato sulla home page del sito istituzionale dell’amministrazione di palazzo Vermexio.  La commissione nominata dal sindaco, Giancarlo Garozzo, ha terminato il suo lavoro ed è stato redatto il verbale con l’elenco dei vincitori. A giudicare i progetti proposti sono stati il dirigente del settore Attività Produttive,  Salvo Correnti, Giacomo Alia e Gaetano Azzia (segretaria Daniela Di Stefano), affiancati dal direttore della Confcommercio, Francesco Alifieri, nella veste di osservatore esterno. Confcommercio ha supportato i partecipanti nella redazione del business plan. Il bando era rivolto a tre diverse categorie: gli under  35 anni, per i quali erano previsti 9 contributi, gli aspiranti imprenditori over 35 (6 contributi); gli ex detenuti (3 contributi), categoria da cui non è, però, arrivata alcuna proposta, tanto che il Comune ha deciso di riformulare la ripartizione, assegnando 12 contributi ai giovani e i restanti 6 agli over 35.
La maggior parte delle idee vincenti riguarda il settore dei servizi al turismo, anche culturale, e la valorizzazione del patrimonio artistico. In tutto erano state presentate 68 domande, di cui 18  escluse per carenza di documentazione, alcune semplicemente perché mancava la firma.
“Sono soddisfatto per l’esito dell’iniziativa – commenta il sindaco Garozzo – che viene realizzata per la prima volta a Siracusa ed era prevista nel mio programma elettorale. Mi resta una punta di rammarico per la mancanza di richieste da parte di ex detenuti, ma confido che si possa recuperare quando pubblicheremo il nuovo bando nel corso di quest’anno. Era importante lanciare un messaggio di fiducia ai giovani e a quanti erano in cerca di un’opportunità. Auguro ai 18 selezionati la migliore fortuna – conclude il sindaco Garozzo; un in bocca al lupo anche a tutti gli altri affinché possano realizzare la loro idea, magari partecipando al prossimo bando”.
I vincitori hanno 60 giorni di tempo per completare, anche con l’aiuto degli uffici comunali, tutti i passaggi amministrativi propedeutici all’avvio delle attività, al termine dei quali verranno accreditati i primi 5 mila euro.




Dobbiamo aspettare che succeda anche a Targia?

Viadotti a confronto. Nell’agrigentino, sulla strada statale 626 ne crolla uno all’altezza di Ravanusa. Diverse vetture coinvolte nel successivo tamponamento a catena, sei feriti e fortunatamente tragedia solo sfiorata. Il ministro dell’Interno, Alfano, che è di Agrigento, ha subito chiamato il capo della Protezione Civile e sollecitato l’Anas, responsabile di quel tratto di strada. Subito nominata una commissione tecnica e – c’è da giurarci – presto pronti anche i fondi statali per ricostruirlo.
Inevitabile a Siracusa pensare al viadotto di Targia. Nessun crollo, sia ben chiaro. Solo un generico rischio evidenziato da quella perizia tecnica che nel 2013, a febbraio, ne suggerì la chiusura in attesa di una manutenzione straordinaria. Ma tra la gente monta la preoccupazione: “se non succede qualcosa come nell’agrigentino, qua non lo faranno mai”. Come dire che nessuno crede possibile che si riesca a metter mano ai lavori se prima non succederà “un dramma”. Tutti li scongiuri sono autorizzati. Nel disincanto dei siracusani, ormai rassegnati alla chiusura del viadotto da 18 mesi, “noi non abbiamo neanche un ministro che si muova veloce come Alfano per Agrigento”.
Per la verità, più che un ministro basterebbe anche una deputazione regionale unita, almeno su quest’opera (i deputati regionali agrigentini stanno per essere ricevuti dal ministro Lupi, ndr). L’assessore regionale Maria Rita Sgarlata, siracusana, aveva annunciato la disponibilità dei fondi europei. Vero per metà. I soldi ci sono, venti milioni di euro. Ma vanno distribuiti tra tutti quei progetti inserito nell’elenco regionale delle vie di fuga principali. Il viadotto di Targia è in posizione 346. Potrebbe “scalare” la classifica ora che è stato indicato come via di fuga dalla zona industriale. In precedenza, era erroneamente stata presentata a Palermo come via di fuga da Siracusa, quando invece il piano di protezione civile prevede proprio lì i cosiddetti cancelli mobili di chiusura. Insomma, da là non si scappa. Semmai, si entra. “E così la realizzazione dell’opera diventa ancora più importante”, assicura il deputato regionale Enzo Vinciullo che quell’errore originale ha corretto. Oggi nuova riunione in Programmazione, all’Ars. Si attendono potenziali buone nuove.
Ma a risaltare oggi è anche quella che, alla prova dei fatti, pare essere stata una mossa strategica errata. In estrema sintesi, nei primi anni duemila l’Anas “regalò” il tratto da Targia al Mercato Ortofrutticolo agli enti locali: l’allora Provincia Regionale e il Comune. Risultato? Oggi sul viadotto dovrebbe intervenire il Comune. Che non ha i soldi necessari. Allora si chiede l’intervento della Regione. Che a sua volta guarda ai fondi della programmazione europea.
Se la proprietà fosse stata ancora dell’Anas, si sarebbe potuto pianificare un bando di gara con fondi statali o con somme Ue già disponibili. Magari l’appalto sarebbe già stato assegnato, diciotto mesi dopo la chiusura. Quando invece oggi di certo c’è solo un progetto  – che magari da qui all’avvio dei lavori andrà rivisto e rielaborato -e poi null’altro.
Facciamo una scommessa? Il viadotto agrigentino verrà ricostruito in breve tempo. Certamente prima di quello siracusano. “Si, però quello è crollato”, si dirà. Ok, ma che dobbiamo fare: aspettare che si sbricioli anche quello di Targia?




Siracusa. Via Puglia, ci siamo: il 14 luglio si asfalta

Partiranno il 14 luglio i lavori di rifacimento del manto stradale in via Puglia e Largo Campania. E saranno conclusi in quattro/cinque giorni. Terminati gli interventi affidati ad alcune ditte private, la strada sarà finalmente riasfaltata. Via Puglia dovrebbe rimanere chiusa per una settimana. La circolazione veicolare subirà delle modifiche, proprio per consentire agli operati della ditta che sta svolgendo i lavori di completarli e liberare dal cantiere la strada.