L’architetto che ha disegnato il ciclopedonale: “Polemiche? Dovute alla storia del luogo”

Lorenzo Attolico è l’architetto padovano che ha “disegnato” il ponte ciclopedonale di Ortigia. Struttura leggera e lineare, ad arco teso, che collega via Eritrea con piazza delle Poste, quasi pronta ad essere inaugurata a Siracusa. Nei giorni scorsi, ha seguito personalmente le delicate fasi di varo. “E sono molto contento del risultato”, confida raggiunto al telefono da SiracusaOggi.it. “Devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità del lavoro dell’impresa che ha realizzato il ponte. Raramente ho trovato tanta efficienza e predisposizione al lavoro. Per di più con una trascinante partecipazione emotiva”. Parole che faranno piacere a tecnici e maestranze della Solesi, la ditta che si è aggiudicata i lavori finanziati con poco meno di 700 mila euro del Pnrr.
Lorenzo Attolico ha già firmato diversi ponti in Italia: il Flaiano a Pescara, il ciclopedonale Rari Nantes a Padova, il ponte Pelosa sempre a Padova, il ponte sul fiume Taglio a Mirano. E ora il ponte siracusano. “Visto sul posto, appare proporzionato al luogo. Gli spazi sulla passarella sono generosi per pedoni e bici che possono passarvi senza sfiorarsi. Vedo solo note positive. Forse il versante lato Borgata è ancora penalizzato: la zona Calafatari meriterebbe maggiore attenzione”, racconta l’architetto veneto.
A lui abbiamo chiesto qual è il valore aggiunto di questo terzo ponte. “Si inserisce in un sistema di mobilità dolce, allontanandosi dal caos veicolare dell’Umbertino e del Santa Lucia. La vostra, poi, è una città bellissima – analizza l’architetto Attolico – dotata di molti chilometri di piste ciclabili: mancava però una linea sicura per spostarsi, in bici o a piedi, da e per Ortigia. Il ciclopedonale crea così un’ulteriore possibilità di transito, aumentando la sicurezza di chi decide di spostarsi senza usare l’auto”. Questo suo ruolo, con il prossimo allargamento della Ztl all’area umbertina (piazzale Marconi, ndr) potrebbe essere presto più evidente.
Intanto, sono arrivate sino a Padova – dove ha sede lo studio Attolico – le diatribe siracusane sul nuovo ponte: bello, brutto, utili, inutile…”Non sono solitamente molto preso dalle polemiche”, prova a dribblare l’architetto. “Credo che molto dipenda dalla storia recente del luogo. Poco distante c’era un altro ponte, poi è stato demolito e ora arriva il ciclopedonale. E poi ho anche l’impressione che alcune posizioni siano determinate dalla divisione in fazioni politiche che si riverberano in certi giudizi. Dal canto mio, posso solo dire che l’ubicazione del ponte è stata indicata dalla politica. Avevo pensato a due, tre soluzioni alternative. Poi è la politica che decide ed ha scelto per quella direttrice…”.




I ponti di Ortigia: il Calafatari abbattuto e il progetto di collegamento Talete-Sbarcadero

Esattamente dieci anni fà, veniva completato l’abbattimento del ponte Calafatari. Una vicenda che sembrava consegnata ai libri di storia ma che – complice la realizzazione del ponte ciclopedonale – è tornata improvvisamente di attualità. Nonostante siano passati appena due lustri, però, la memoria collettiva appare offuscata sulle ragioni che portano a demolire quel ponte realizzato negli anni ’60 del secolo scorso.
Ricordiamo i fatti. A fine luglio 2014, il Calafatari venne chiuso definitivamente al traffico perchè non considerato più sicuro. A dirlo furono due professori di Tecnica delle costruzioni, gli ingegneri Badalà e Bevilacqua, rispettivamente dell’Università di Catania e di Palermo. Nelle relazioni tecniche, vennero evidenziate le condizioni critiche delle spalle lato Darsena e lato Riva della Posta, il calcestruzzo sgretolato per carbonatizzazione, l’assenza di giunti di dilazione. Ma soprattutto le condizioni critiche dei pali di fondazione. Insomma, il Calafatari era a rischio crollo. Poteva essere riqualificato? Secondo quanto scrisse il prof. Bevilacqua, qualunque somma per ristrutturare quel ponte sarebbe risultata sempre più elevata di quanto necessario invece per demolire e ricostruire. Un’opzione, quest’ultima, che non venne mai presa in considerazione. Anche perchè, nel 2010, il Consiglio Regionale dei Beni Culturali aveva indicato come sufficienti due ponti per Ortigia (nel frattempo era stato costruito il Santa Lucia, ndr). A causa della curva a gomito con strettoia, il Calafatari non è mai stato considerato opzione valida per ragioni di protezione civile. In ogni caso, poco dopo la demolizione la Procura di Siracusa aprì un’indagine conoscitiva sui fatti, poi chiusa senza scossoni.
E’ vero poi che, nel tempo, erano stati elaborati diversi progetti per un nuovo ponte, in particolare dalla diga foranea del Talete allo Sbarcadero Santa Lucia. Ma di quelle idee, in ipotesi anche piuttosto utili, si è poi persa traccia nel tempo.




Capodanno sicuro, scatta il piano interforze. In Ortigia niente fuochi, regole ferree sugli alcolici

Un piano di controlli interforze, in tutta la provincia, con particolare attenzione ai festeggiamenti in piazza Duomo, a Siracusa e nei centri in cui è stata organizzato un evento pubblico di fine anno, come Augusta. La questura ha predisposto servizi potenziati in tutto il territorio, alla stregua di quanto avvenuto nelle giornate di Natale e Santo Stefano. Non solo controlli mirati, rivolti alle persone, ai mezzi, ai locali pubblici ed ai luoghi di spettacolo, ma anche controlli relative ai divieti ed alle norme relative alla somministrazione di alcolici, maggiormente restrittive secondo il nuovo Codice della Strada, specialmente per i più giovani. Massima attenzione riguarderà il divieto assoluto di somministrazione e vendita di alcolici ai minorenni. Rafforzati, inoltre, i controlli preventivi per evitare la vendita e l’utilizzo di materiale pirotecnico non autorizzato. Alle 14 di oggi scatteranno le misure predisposte per garantire un Capodanno sicuro all’interno di Ortigia, dove si concentrerà la maggior parte dei festeggiamenti, con in testa il concerto di Piazza Duomo. Un’ordinanza del sindaco, Francesco Italia segue le indicazioni ricevute dalla Questura. Prima misura: il divieto di vendita e uso di fuochi d’artificio in tutto l’isolotto, dalle 14:00 di oggi alle 8:00 di domani.
Dalle 20,inoltre, sempre in Ortigia, sarà possibile vendere e somministrare alcolici e superalcolici esclusivamente all’interno degli esercizi pubblici; dalle 23 all’una di giorno 1 saranno proibite la vendita e la consumazione in aree pubbliche di ogni tipo di bevanda all’esterno in contenitori di vetro e lattine. Agli stessi divieti dovranno adeguarsi anche i titolari di esercizi di somministrazione automatica.
Inoltre, sarà vietato introdurre spray al peperoncino in piazza Duomo,che dovrà essere liberata dai titolari di bar, ristoranti e attività di vendita di alimentari, da ogni ingombro o, comunque, limitare al massimo gli spazi occupati dagli arredi dei dehors. Stessa regola riguarderà le vie: Landolina, Cavour, delle Carceri vecchie, Pompeo Picherali, Roma e Capodieci.
Infine, un’ordinanza del settore Mobilità e trasporti introduce la Ztl, zona a traffico limitato, in Ortigia dalla mezzanotte di oggi alle 5 di domani e nuovamente, dalle 11 alle 24 del primo gennaio.




Tartaruga caretta caretta con amo in bocca soccorsa e salvata dalla Guardia Costiera

Questa mattina, a circa 4 miglia nautiche fuori il porto Grande di Siracusa, un diportista ha recuperato una tartaruga marina della specie “caretta-caretta” in condizioni di difficoltà a causa della presenza di un amo da pesca nel cavo orale. La sala operativa della Capitaneria di porto di Siracusa, ricevuta la segnalazione, ha così attivato le procedure per la presa in custodia dell’esemplare in attesa del personale veterinario dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo a cui sarà affidato per le cure del caso ed il successivo reintegro nel proprio habitat naturale.




Il corpo di Santa Lucia ritorna a Venezia, l’arcivescovo Lomanto: “Illuminaci sempre con la tua luce”

“Buon rientro Santa Lucia, illuminaci sempre con la tua luce e sappi che Siracusa, la Chiesa, la città sempre ti attende”. E’ questo il particolare saluto che ha rivolto l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto durante la sua ultima omelia presso la cappella della base dell’Aeronautica Militare di Sigonella per il congedo del corpo di Santa Lucia. Nella giornata di ieri, lunedì 30 dicembre, si è infatti conclusa la peregrinazione delle sacre spoglie della martire siracusana che ha visitato la terra siciliana, in particolare le diocesi di Siracusa, di Catania, di Acireale e dell’Ordinariato Militare. L’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto ha accompagnato dal 14 al 30 dicembre la reliquia, consegnando un magistero sulla santità di Santa Lucia e la vita cristiana.
Di seguito, il discorso integrale dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, pronunciato dalla cappella della base di Sigonella per il congedo del corpo di Santa Lucia.

Non c’è atto più bello, più grande, per salutare Santa Lucia che la celebrazione della Santa Messa, per ringraziare il Signore, per ringraziare tutti coloro che si sono prodigati nell’aiutarci a vivere questi giorni di grazia: innanzitutto ringraziamo il Patriarca di Venezia, il Rettore del Santuario di Santa Lucia in Venezia, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, in modo speciale, l’Aeronautica Militare che con l’utilizzo dei propri mezzi, ha consentito la traslazione in sicurezza, ordine e prontezza. Ciascuno ha dato il proprio contributo in modo semplice, speciale, bello, solenne ed elegante per onorare questo grande e solenne evento della peregrinazione del Corpo di Santa Lucia nella nostra terra e nelle Chiese di Siracusa, di Catania e di Acireale.
La Parola di Dio, che abbiamo ascoltato, ci invita a cercare il Signore, ad adorare il Signore e a compiere la sua volontà per rimanere sempre nel Signore. A conclusione della visita del Corpo di Santa Lucia, desidero consegnare la Parola di Dio proclamata, oggi, a voi tutti componenti dell’Aeronautica Militare, al Comandante Spreafico, a tutti e a ciascuno, condividendo tre atti significativi legati anche al servizio della vostra professione.
Innanzitutto l’atto dell’accompagnamento del Corpo di Santa Lucia e il dono che avete esercitato nel vostro servizio. Accompagnare il Corpo di Santa Lucia significa stare vicino alla Santa, stare vicino ai Santi, stare vicino per capire, per vedere, per scorgere come vivono, come ci amano e comprendere come anche noi dobbiamo vivere, come anche noi dobbiamo corrispondere a Dio. Attraverso i santi possiamo comprendere anche il segno vivo della presenza dei fratelli: nel volto di un fratello scopriamo sempre qualcosa del volto e dell’amore di Dio. Lasciamoci allora illuminare da Santa Lucia – il suo nome è luce – camminiamo sempre di più verso Santa Lucia, verso i Santi, per avvicinarci e godere del mistero di grazia che ha attraversato la loro vita.
Il secondo atto che l’Aeronautica compie è descritto nel proprio motto che fa guardare e volare in alto: “Virtute Siderum Tenus” (“Con valore verso le stelle”). Il vostro motto proietta lo sguardo con virtù e con valore verso le stelle, verso l’alto, verso i cieli. In queste parole si può anche cogliere il messaggio profondo della vita cristiana, del tendere verso l’alto. Lo diciamo sempre anche durante ogni Celebrazione Eucaristica, all’inizio del prefazio, “In alto i nostri cuori” (“sursum corda”). In maniera straordinaria ce lo ricordava San Giovanni Paolo II: “duc in altum!”. Aspirare alla misura alta della vita cristiana è la meta di ogni cristiano. Non ci sono mezze misure. La misura autentica è la pienezza, è la totalità, è la perfezione. Santa Lucia ci insegna a guardare oltre, a guardare in alto, per corrispondere pienamente alla chiamata e al dono di Dio.
C’è un terzo atto, che è quello di discendere, del tornare alla vita ordinaria, perché anche dalla Base bisogna garantire, l’ordine, il servizio, la pace, la giustizia. Così anche nella vita cristiana bisogna discendere dal monte dal Tabor, per tornare nella propria vita giornaliera e costruire con pazienza, con forza, con prudenza il nostro avvenire, per tendere sempre più nella originalità della nostra vita, nella concretezza e nell’ordinarietà e costruire il di più al quale siamo chiamati.
Siamo giunti alla conclusione di questi giorni. Nel nostro cuore permane il desiderio di custodire questa luce interiore, questa luce grande e profonda che promana dalla vita di Santa Lucia: una luce in fondo al cuore che non si spegne mai che è il desiderio di ciascuno di noi di accogliere e di avere sempre con sé Santa Lucia. Ma noi, oggi, le diamo il nostro saluto e il nostro arrivederci. Custodire nel proprio cuore la luce è un impegno che ci deve avvicinare sempre di più ai santi, a Santa Lucia, perché con lei possiamo mettere in pratica quanto ci ricorda la Parola di Dio e che cioè siamo concittadini di Dio e familiari dei santi. Tutto questo noi possiamo viverlo nella fede e nella vita di ogni giorno. Per questo, allora, diamo il nostro saluto a Santa Lucia che è venuta a visitarci con la Reliquia del Suo Corpo. Nel nostro cuore e nella nostra vita, però, viviamo sempre l’attesa di rincontrarla. L’attesa per noi cristiani è avvento non solo liturgico ma è anche avvento della nostra vita di ogni giorno, che ci porta sempre all’attenzione verso quella pienezza, quella totalità, quella perfezione che ci ha indicato il Signore Gesù, di essere perfetti com’è perfetto il Padre nostro che è nei cieli.
Grazie di cuore a tutti! Buon rientro Santa Lucia, illuminaci sempre con la tua luce e sappi che Siracusa, la Chiesa, la città sempre ti attende.




Il Natale della Terrazza degli Iblei, 15 mila visitatori per i presepi: stasera il concerto di fine anno

Proseguono questa sera con il tradizionale concerto di fine anno del Corpo Bandistico Comunale “Città di Melilli 1840” gli appuntamenti del Natale della Terrazza degli Iblei. Le note di “Inglesina”, “Orfeo all’Inferno” di Offenbach, “Sheherazade”, “Benitenor”, “Tapas de Cocina”, Modugno Forever, e “Sul bel Danubio Blu” di Johann Strauss creeranno l’atmosfera all’interno della Sala Consiliare del Palazzo Municipale,mentre il concerto “A Christmas Night”,  l’1 Gennaio,a cura de La Patanè Band, nel suggestivo Sagrato del Santuario Basilica “San Sebastiano” dell’omonima Piazza, saluterà il 2024 per accogliere il nuovo anno.
Un 2025 ricco di avvenimenti, che comincerà con la terza tappa del Tour dei Presepi, nella giornata di Capodanno e proseguirà con le “Tombole”.  Poi le serate “amarcord”, come “Calcio: tra Storia e Futuro” per rivivere momenti di sport che hanno caratterizzato la frazione di Città Giardino, con l’esposizione delle maglie dell’epoca delle compagini maschili e femminili, sino agli eventi itineranti con musicisti folk, intrattenimento per i più piccoli senza dimenticare le “attrazioni” fisse quali la Pista di Ghiaccio, la Casa di Babbo Natale, la Mostra Fotografica dei Presepi all’Auditorium in Via Iblea, così come il Museo delle Moto d’Epoca in Via Dante Alighieri.Il bilancio delle giornate dedicate alle festività a Melilli parla di un grande successo e di un approccio che da anni restituisce risultati ottimi in termini di riscontro e attrattiva per migliaia di visitatori. Nelle giornate del 28 e 29 dicembre, il Tour dei Presepi ed il trenino Melilli Express che ha attraversato i vicoli del centro storico, fino ad arrivare al Presepe Vivente del Chiostro dei Cappuccini hanno portato nella Terrazza degli Iblei 15 mila presenze. Nota a parte per Villasmungo, che con la magica location della Sugheria ha garantito una rivisitazione scenica di alto livello.




Bilancio di fine anno, la relazione del sindaco di Siracusa

Con la giunta comunale schierata al suo fianco (mancava solo Coppa, impegnato in Consiglio comunale), il sindaco di Siracusa ha tracciato il bilancio del 2024 visto da Palazzo Vermexio. “Non solo un resoconto formale ma un quadro chiaro del lavoro svolto, delle sfide affrontate e dei risultati raggiunti, frutto di un lavoro condiviso”, ha detto in premessa Francesco Italia.

Il sindaco ha parlato di un anno caratterizzato da un “diffuso senso di responsabilità istituzionale, pur nelle naturali dinamiche di confronto politico”. Ha posto in rilievo i grandi eventi che nel 2024 si sono svolti nel capoluogo, con in copertina il G7 Agricoltura e l’Expo Divinazione, passando per il Congresso Mondiale delle Guide Turistiche, arrivando agli Stati Generali del Cinema e, in chiusura d’anno, all’arrivo delle spoglie di Santa Lucia. “Eventi possibili -ha puntualizzato- grazie ad una macchina amministrativa capace di funzionare con agilità e flessibilità. I tempi in cui siamo stati in grado di realizzare le opere infrastrutturali collegate a questi appuntamenti rappresentano un evidente segnale di salute. Impossibile sarebbe stato, in altri anni, riuscirci”.
Italia ha raccontato dell’approvazione tempestiva del Bilancio di Previsione, “per garantire pagamenti puntuali ai fornitori. Sono, dunque, stati ridotti i tempi dei pagamenti del Comune a terzi, con accrediti entro 30 giorni e soltanto il 9% di ritardo oltre quel termine”. Il Comune ha adottato, negli ultimi 12 mesi, strumenti digitali avanzati, semplificando le procedure. “Spesso sfugge – spiega Italia – ma abbiamo fatto passi da gigante in tema di digitalizzazione e nuovi strumenti che consentono il controllo dei processi anche da parte dei cittadini: online possono accedere a molti servizi ed effettuare pagamenti. Stiamo dimostrando di poter innalzare il livello della qualità”.
Sempre centrale il tema della viabilità e dei trasporti. Il primo cittadino ha parlato delle nuove rotatorie, del trasporto pubblico – su cui si continuerà ad investire – e del sistema dei parcheggi per ridurre il flusso veicolare. Non è sfuggito anche l’auspicio di vedere, nel 2025, giornate a mobilità dolce come evoluzione delle domeniche ecologiche di un tempo.
Sul fronte della cultura, il 2024 è stato l’anno della collaborazione con l’Università di Catania, che ha consentito l’avvio di due nuovi corsi di laurea: Infermieristica e Progettazione e gestione del turismo culturale. L’intenzione espressa è quella di accelerare sulle politiche universitarie. “Ricordo a tal proposito il recente bando per la concessione degli spazi su via Minerva”, ha rimarcato il primo cittadino.
E poi l’inaugurazione del nuovo mercato ittico, dopo vent’anni di chiusura, con il bando per la gestione di fresca pubblicazione. Quindi, per le strutture sportive pubbliche, l’avvio dei lavori di costruzione del campo da rugby e del Palaindoor previsto nella prima parte del nuovo anno, insieme agli interventi di riqualificazione del pattinodromo e della copertura del PalaLoBello.
In tema di viabilità, nel 2024 del sindaco spicca – oltre alla rotatoria di nuova realizzazione – la riapertura di via Lido Sacramento, grazie a un intervento finanziato dalla Regione che ha permesso di consolidare le scarpate soggette a dissesto. Il
progetto, costato oltre 400.000 euro, ha previsto la realizzazione di paratie di contenimento, sistemi drenanti per convogliare le acque piovane e un nuovo manto stradale, restituendo alla cittadinanza un tratto sicuro
e percorribile. Sul versante del trasporto pubblico, Italia ha parlato dei nuovi bus elettrici, che coprono h24 Ortigia.
Tra le altre novità, l’avvio del servizio di vigilanza al Cimitero comunale, in passato spesso oggetto di atti vandalici e furti.
Il 2025 sarà anche l’anno dell’estensione della Ztl, con il coinvolgimento della zona Umbertina. In quest’ottica si inserisce il ponte ciclopedonale che in queste giornate viene varato.
A Cassibile, previsto l’ampliamento dell’Ostello per i migranti stagionali, con un nuovo finanziamento ministeriale. Nello stesso quartiere, sarà l’anno dei lavori per il Centro Anziani, con la consegna dei lavori poco prima di Natale. Resta una spina nel fianco il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Continua a lievitare il costo dello smaltimento dell’indifferenziato e questa – ha detto Italia – è una zavorra per il servizio e per i contribuenti. “Senza la collaborazione degli utenti- ha aggiunto Italia – rimarrà complicato recuperare”.
In tema di Politiche Sociali il tema chiave rimane Housing First, per affrontare un problema serissimo, che vede Siracusa sull’orlo della povertà abitativa. Il Comune ha triplicato le risorse per la misura che conduce insieme alla Caritas, nell’ambito della quale entrambi i soggetti si fanno garanti per il pagamento dell’affitto di un’abitazione, a beneficio di una famiglia avente diritto della misura di sostegno.
Questione Imu. L’aliquota, che è stata confermata al massimo, dovrebbe poter essere ridotta solo nel caso in cui si chiuda positivamente il tentativo di composizione bonaria da parte del Comune del contenzioso aperto da tempo con la Regione sull’utilizzo dei fondi impiegati negli anni ’90 dall’amministrazione comunale per costruire il “mostro di cemento”, in maniera difforme rispetto al progetto finanziato.
Interessante il dato che ha visto triplicato numero di famiglie che utilizzano il servizio di mensa scolastica, con 2000 pasti giornalieri come picco. “Consenso cresce – dice Italia – perché servizio funziona, con il tempo pieno a scuola che è valore sociale”.
Nuove assunzioni in vista nel 2025: “due nuovi dirigenti Intanto ma arriveranno diversi nuovi agenti di Polizia Municipale”. Dovrebbero essere otto i nuovi Vigili, a scorrimento della graduatorie di concorso di un Comune della provincia. Oggi sono 119 gli agenti in servizio, inclusi sette ausiliari. Ne servirebbero a decine in pianta organica.
L’anno nuovo sarà anche quello del ventennale del riconoscimento UNESCO, che sarà celebrato con una serie di iniziative a tema. Altro riconoscimento da inseguire, e il Comune di Siracusa vuole provarci, è quello della Bandiera blu per alcune spiagge del capoluogo.




Area di sosta di via Damone, “tempesta in un bicchiere d’acqua”

“Tempesta in un bicchiere d’acqua”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, liquida la querelle sull’area di sosta realizzata in via Damone. L’opposizione, con una interrogazione a firma di Fernando Messina ed Ivan Scimonelli, ha fatto emergere come il parcheggio sia stato realizzato in una zona in cui il Prg prevedeva invece area a verde e giochi. Da qui il timore di dover chiudere l’area di sosta – come esplicitamente consigliato dal Rup – per scongiurare un procedimento per abuso edilizio.
“In questa storia, per mettere me in cattiva luce c’è chi ha deciso di fare del male ai siracusani”, ha detto in conferenza stampa Italia. “La difformità urbanistica? Sono sorpreso che un Rup non sapesse del progetto che ha più di 12 anni. Proveremo comunque a dipanare la matassa, a partire dal fatto che aree destinate a verde possono essere utilizzate per simili attività. Chiudere? Al momento giudico l’interesse dei cittadini e dei commercianti preminente, rispetto a quello che sembra apparentemente cavillo burocratico. Se dirigente responsabile e tecnico hanno compiuto abusi, ne risponderanno. Io non sono esperto di urbanistica ma c’è del verde in quell’area di sosta dove abbiamo piantumato alberi. E non abbiamo asfaltato.. Se ci sono cose da affrontare urbanisticamente, lo faremo. Per noi, quell’area a verde può essere impiegata anche per la sosta delle auto”.




Il corpo di Santa Lucia lascia la Sicilia: “Emozione e immenso amore. Sarausana Jé!”

Tanta emozione e amore profondo per Santa Lucia. È quello che si legge negli occhi di coloro che hanno accompagnato il corpo della Patrona siracusana sino al velivolo dell’Aeronautica Militare all’aeroporto della base di Sigonella. Il P-72A del 41° stormo A/S di Sigonella riporterà Santa Lucia a Venezia. Don Matteo Caputo, rettore del Santuario di Santa Lucia a Venezia, ha parlato di “un’esperienza profonda, importante e di grande comunione che si è realizzata tra le diverse diocesi attorno a Santa Lucia”. L’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto ha sottolineato che “la visita di Santa Lucia ci indica di vivere la piena comunione con Dio. Adesso si tratta di continuare ad incarnare nella nostra vita quanto abbiamo ricevuto in emozione, suggestione e pensieri. Il modo più bello per poter ringraziare Santa Lucia per la sua presenza tra noi è quello di mettere in pratica nella nostra vita quanto abbiamo ricevuto”.
Il corpo sta per lasciare la Sicilia, ma già ci si interroga sulla possibilità di un suo ritorno tra dieci anni, come successo dal 2004 ad oggi. Gli elementi ad oggi disponibili autorizzano ad un certo ottimismo. I rapporti tra l’Arcidiocesi di Siracusa ed il Patriarcato di Venezia sono e restano ottimi, in un clima sereno e disteso che non lascia presagire alcuno scossone. Lungo l’asse Siracusa-Venezia regna la solita armonia, forse ancora più marcata. Per farla breve quindi, ci sono tutte le condizioni per iniziare a pensare all’appuntamento del 2034.
“Non c’è motivo per pensare che debbano cambiare gli accordi con Venezia”, ha sottolineato nei giorni scorsi Pucci Piccione, presidente della Deputazione di Santa Lucia. I rapporti tra le due Chiese, quella di Siracusa e quella di Venezia, sono molto belli. Sono nati anche nuovi progetti, per una collaborazione sempre più stretta. Non vedo condizioni ostative per un ritorno tra dieci anni del corpo di Santa Lucia a Siracusa”, ha ulteriormente confermato Pucci Piccione.
Sono stati giorni di gioia e di luce e questa visita, come sottolineato da don Matteo Caputo, può “lasciare a tutti noi, anche alla chiesa veneziana che ora riaccoglie il corpo, la possibilità di vivere profondamente la propria fede nella testimonianza di coloro che ci hanno preceduto nella fede”.
È stata una visita storica quella di Santa Lucia, che ha visto la straordinaria peregrinatio nei centri siciliani: dal 14 dicembre al 26 a Siracusa, poi Carlentini, il 27 a Belpasso, ad Acicatena ed infine il corpo è stato traslato nella Cattedrale di Catania dove è rimasto il 28 e il 29 dicembre. Oggi, 30 dicembre, le spoglie ripartono per Venezia, ma la gioia e l’amore rimarranno per sempre: “Sarausana Jé!”.




Dipendente comunale non rimborsa finanziamenti, deve pagare Palazzo Vermexio: conto da oltre 280mila euro

Terzo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Siracusa, oggi, è un debito fuori bilancio da oltre 286 mila euro, scaturito da una sentenza della Corte d’Appello di Catania. Può sembrare una vicenda come molte altre ma qui, in verità, si è davanti ad un caso particolare. Una questione certamente complessa e su cui l’ultima parola spetterà alla Cassazione ma che, intanto, crea un mix di imbarazzo e rabbia in Consiglio come anche dentro la macchina dell’amministrazione comunale.
Proviamo a ricostruire come nasce questo debito fuori bilancio. Una nota finanziaria ha citato in giudizio Palazzo Vermexio per il mancato pagamento di due finanziamenti concessi a due coniugi, lui dipendente comunale, e per i quali vi era stato l’atto di assenso dell’ente (anche se su questo aspetto il Comune ha citato il dipendente).
In primo grado, sono state riconosciute le ragioni di Palazzo Vermexio che contestava l’obbligo in solido al pagamento, “non avendo mai sottoscritto i richiamati contratti di finanziamento, formalmente disconosciuti come riconducibili legalmente all’ente”. Il Tribunale di Siracusa, nel 2021, escluse in effetti la responsabilità solidale del Comune di Siracusa, condannando il dipendente e la moglie al pagamento degli importi contestati. In Corte d’Appello a Catania, però, la sentenza è stata riformata con la condanna del Comune di Siracusa, considerato coobbligato al pagamento, in solido, in favore della finanziaria. Quest’ultima, sulla base della sentenza di appello, ha avanzato richiesta di pagamento interamente a carico di Palazzo Vermexio: conto da 282.621,74 euro. Il Settore Risorse Umane ed Organizzazione ha diffidato i due a provvedere tempestivamente al pagamento di quanto disposto in sentenza direttamente al creditore; ad oggi, però, in virtù della sentenza della Corte d’appello, e della richiesta avanzata dalla finanziaria, il Comune di Siracusa è comunque tenuto a dare corso al pagamento del credito erogato e non rimborsato e per il mancato guadagno della società di credito finanziario, nella speranza di una futura rivalsa nei confronti dei co-obbligati in solido. Tra accuse, documenti disconosciuti e perizie anche psichiatriche, il caso giuridico si presenta realmente complesso e – per certi aspetti – curioso. La vicenda crea anche un certo fastidio, comprensibile, nell’opinione pubblica.
Il pagamento di un debito fuori bilancio riveniente da una sentenza esecutiva deve essere preceduto dall’approvazione da parte del Consiglio comunale. Un atto formale che non esclude l’ammissibilità dell’impugnazione, tant’è che questa storia conoscerà un nuovo capitolo in Cassazione. Nel frattempo, però, le casse pubbliche devono pagare per dei finanziamenti richiesti e concessi al dipendente dell’ente ed alla moglie per loro personali finalità, con cessione del quinto e con delega al pagamento.