Siracusa. Fermato presunto scafista

favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con questa accusa l’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, insieme al Gruppo Interforze per il Contrasto all’Immigrazione Clandestina della Procura della Repubblica di Siracusa hanno fermato Mostafa Hamza, 32 anni, tunisino, ritenuto lo scafista di uno degli ultimi sbarchi di migranti sulle coste della provincia.  Denunciati anche un libico e un algerino.




Siracusa. Al via le visite alla Torre di Bosco Minniti, viaggio tra le "Torri d'Aretusa"

Sarà aperta al pubblico a partire da lunedì  5 maggio la Torre di Bosco Minniti, una costruzione del XIV secolo pressoché sconosciuta alla città perché inglobata all’interno di un condominio. La torre  ospiterà una mostra. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, frutto di una collaborazione tra la circoscrizione Akradina e il liceo artistico “Antonello Gagini”, con il coinvolgimento dell’istituto comprensivo “Elio Vittorini”, è stata illustrata stamani in conferenza stampa, presenti tra gli altri il vice sindaco, Francesco Italia, lo storico dell’arte, Michele Romano ed il consigliere di Akradina, Luigi Cavarra.  La torre si trova in via Alessandro Specchi e mostra tutte le caratteristiche di una torre di avvistamento. Il suo volume è semplice, quasi un cubo di m.6,70 x 5,80 per lato e m. 6 di altezza, con un bellissimo portale ogivale (un pò distrutto) a conci radiali e una cornice con volute terminali. Sopra il portale una piccola apertura circolare con cinque fori a forma di croce, mentre nelle pareti laterali si trovano delle feritoie e finestre che danno luce all’interno costituito da un solo vano con volta a botte semicilindrica e una apertura laterale che conduce alla terrazza di avvistamento, rafforzata da merlature angolari. L’apertura della torre di Bosco Minniti al pubblico rientra nell’ambito di un progetto più ampio, “Le Torri di Aretusa”, itinerario turistico culturale attraverso dei luoghi simbolo della Siracusa medievale. Lungo l’elenco dei siti inseriti nell’itinerario: dal Castello Maniace , attraverso le torri di Ortigia, fino ai siti di Neapolis, Tiche, con la torre di Villa Modica; dalla torre della Pizzuta a quella di Targia.




Siracusa. Al via le visite alla Torre di Bosco Minniti, viaggio tra le "Torri d'Aretusa"

Sarà aperta al pubblico a partire da lunedì  5 maggio la Torre di Bosco Minniti, una costruzione del XIV secolo pressoché sconosciuta alla città perché inglobata all’interno di un condominio. La torre  ospiterà una mostra. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, frutto di una collaborazione tra la circoscrizione Akradina e il liceo artistico “Antonello Gagini”, con il coinvolgimento dell’istituto comprensivo “Elio Vittorini”, è stata illustrata stamani in conferenza stampa, presenti tra gli altri il vice sindaco, Francesco Italia, lo storico dell’arte, Michele Romano ed il consigliere di Akradina, Luigi Cavarra.  La torre si trova in via Alessandro Specchi e mostra tutte le caratteristiche di una torre di avvistamento. Il suo volume è semplice, quasi un cubo di m.6,70 x 5,80 per lato e m. 6 di altezza, con un bellissimo portale ogivale (un pò distrutto) a conci radiali e una cornice con volute terminali. Sopra il portale una piccola apertura circolare con cinque fori a forma di croce, mentre nelle pareti laterali si trovano delle feritoie e finestre che danno luce all’interno costituito da un solo vano con volta a botte semicilindrica e una apertura laterale che conduce alla terrazza di avvistamento, rafforzata da merlature angolari. L’apertura della torre di Bosco Minniti al pubblico rientra nell’ambito di un progetto più ampio, “Le Torri di Aretusa”, itinerario turistico culturale attraverso dei luoghi simbolo della Siracusa medievale. Lungo l’elenco dei siti inseriti nell’itinerario: dal Castello Maniace , attraverso le torri di Ortigia, fino ai siti di Neapolis, Tiche, con la torre di Villa Modica; dalla torre della Pizzuta a quella di Targia.




Siracusa. Sfida a colpi di libri, è Bookmatch

Sabato 3 maggio prima edizione di “Bookmatch” il quiz a premi legato al mondo dei libri riservato agli studenti dei licei di Siracusa. A sfidarsi saranno squadre composte da venti elementi, scelti a rappresentare l’Istituto di appartenenza. I giocatori dovranno dimostrare di conoscere a fondo le opere elencate e parteciperanno a giochi di abilità e di memoria che verteranno esclusivamente sui titoli indicati. Il gioco si terrà nella piazzetta antistante la Biblioteca comunale, in via dei Santi Coronati. Bookmatch è organizzato da “VerbaVolant edizioni”, dall’Associazione Biblios ed ha  il patrocinio dell’assessorato alle Politiche culturali del Comune e la collaborazione della Biblioteca comunale e delle librerie della città.
Per l’assessore alle Politiche culturali, Alessio Lo Giudice “l’iniziativa corrisponde alla politica di formazione culturale che la nostra Amministrazione intende proporre, costruendo occasioni di crescita rivolte soprattutto alle nuove generazioni. Sul libro e sulla lettura, anche attraverso l’attività della Biblioteca comunale, intendiamo infatti investire in misura sempre maggior per fare in modo che il potenziale dei nostri giovani concittadini venga del tutto attivato a beneficio della comunità siracusana e della sua crescita come centro di produzione culturale”.




Siracusa. Posti di blocco e controllo degli obiettivi sensibili, la polizia "setaccia" il territorio

Controllo del territorio da parte degli uomini delle Volanti della questura di Siracusa. Ieri, gli agenti ai comandi del dirigente Francesco Bandiera hanno effettuato tre posti di blocco e vigilato 8 obiettivi sensibili. Identificate 24 persone e  controllati 15 veicoli. Denunciate tre persone. Due di queste, un giovane di 26 anni e uno di 22 devono rispondere di violazione dei domiciliari, mentre un 33enne è stato sorpreso alla guida di un’auto senza patente.




Siracusa. Posti di blocco e controllo degli obiettivi sensibili, la polizia "setaccia" il territorio

Controllo del territorio da parte degli uomini delle Volanti della questura di Siracusa. Ieri, gli agenti ai comandi del dirigente Francesco Bandiera hanno effettuato tre posti di blocco e vigilato 8 obiettivi sensibili. Identificate 24 persone e  controllati 15 veicoli. Denunciate tre persone. Due di queste, un giovane di 26 anni e uno di 22 devono rispondere di violazione dei domiciliari, mentre un 33enne è stato sorpreso alla guida di un’auto senza patente.




Siracusa. La storia di Seby e Domenico. Ieri sul cornicione, oggi a lavoro

Domenico e Seby oggi sono a lavoro. E’ il primo maggio, per tanti un giorno festivo. Ma loro sono ben felici di essere lì, “a guadagnarci il pane”, raccontano. Domenico e Seby si occupano del facchinaggio ai piani dell’hotel Des Etrangers. Ieri mattina erano lassù, sul cornicione. Pochi centimetri sotto i piedi e poi il vuoto. Aggrappati a un qualche spigolo, a gridare la disperazione per un posto di lavoro che stavano perdendo insieme ad altri sette colleghi. Ma loro, gli altri, sono rimasti sotto, nel piazzale. Doveva svolgersi così lo sciopero proclamato con la Fisascat Cisl. Appuntamento nelle prime ore del mattino. L’assemblea all’aperto, i volantini. Ma la protesta non sembrava incidere. Con la paura di ritrovarsi senza un posto di lavoro che faceva salire la rabbia fino a suggerire un’idea folle: arrampichiamoci lassù e gridiamo la nostra rabbia.
Domenico e Seby, che lunedì avevano ricevuto il telegramma che anticipava il licenziamento proprio a partire da oggi, si sono guardati. Hanno preso lo striscione che avevano preparato e si sono “intrufolati” all’interno. Fino al roof, la terrazza panoramica. Hanno scavalcato la ringhiera e legati con una corda rimediata chissà come si sono piazzati lassù.
Ed è cominciata la paura. Di quanti hanno assistito col cuore in gola a quanto accadeva, dei soccorritori e di Domenico e Seby. “Dopo un’ora sul cornicione hanno iniziato a tremarmi le gambe”, confessa Domenico, una moglie e due figlie di 5 e 12 anni. “Troppa tensione, lo spazio per i piedi era stretto e mi mancava un appiglio sicuro. Ho avuto paura di cadere, di perdere i sensi da un momento all’altro. Seby mi chiamava di continuo, per tenermi su”. E quando sua moglie lo ha chiamato al cellulare perchè online era stata lanciata  la notizia, ha  trovato la forza di rassicurarla. “Le ho detto si stava sbagliando, che era tutto tranquillo. Piangeva e mi domandava ‘cosa fai?’ Ho cercato di calmarla”, una mano al telefono l’altra ad un angolo tra un fregio e l’altro dell’artistico cornicione del Des Etrangers. Tornato a casa ha dovuto fornire un pò di spiegazioni. Anche alle figlie. “Le avevo accarezzate con lo sguardo quando verso le quattro del mattino ero uscito da casa per andare allo sciopero. Mi sono detto: devo portare a casa una buona notizia”. Non pensava ancora che la  paura di ritrovarsi senza un lavoro lo avrebbe portato ad un gesto clamoroso.
Come il suo collega Seby. “Dovevamo fare qualcosa che parlasse della nostra disperazione”, racconta dopo la felice conclusione della vicenda. “Volevamo ottenere un risultato, dopo oltre dieci anni di lavoro non poteva finire così”. E, forse con incoscienza, sono saliti sul cornicione. “Abbiamo sbagliato, mi spiace per tutte le persone che abbiamo fatto preoccupare. Lo abbiamo promesso anche alla Digos, non lo rifaremo più. Ma quando uno è disperato non è tanto lucido…”, si giustifica dopo il clamore suscitato dalla loro azione eclatante. “Grazie a Dio oggi lavoro”, quasi sussurra Seby.  Che insieme a Domenico ci tiene a ringraziare due persone. “La prima è Vera Carasi (segretaria della Fisascat Cisl, ndr) perchè in queste difficili settimane ci ha guidato, ci ha informato si è battuta con grande forza ed è stata dalla nostra parte, sempre. La seconda è il sindaco, Giancarlo Garozzo. Avevamo chiesto che facesse da garante di un eventuale accordo con la società e lui, insieme al vicesindaco, si è precipitato per parlare con noi e conoscere da vicino il problema. Lo abbiamo apprezzato”.
Se per i nove addetti ai servizi ai piani, al facchinaggio e alla lavanderia il problema è stato risolto dopo la protesta di Seby e Domenico, continua la vertenza per gli altri nove lavoratori addetti alla ristorazione. Per loro l’offerta dell’azienda prevede la trasformazione del contratto da tempo indeterminato a part time stagionale. Una proposta messa in discussione dal sindacato e dai lavoratori che vedrebbero decurtati i loro stipendi di quattro mensilità. “Non faremo altre sciocchezze, ma se c’è da protestare anche per i nostri colleghi noi saremo là con loro”, anticipa Seby.




Siracusa. Uffici comunali acquistati con un mutuo, è polemica. L'assessore Pane spiega i vantaggi dell'iniziativa

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, Santi Pane. L’assessore spiega come l’acquisto di immobili da destinare ad uffici, con ricorso ad un mutuo ipotecario, rappresenti una operazione vantaggiosa per le casse comunali, permettendo di abbattere i costi sostenuti attualmente dal Comune per i locali in affitto. Di seguito la nota integrale.
“Uno degli obiettivi l’ Amministrazione Comunale ha posto al centro dei suoi programmi è quello di addivenire, in tempi ragionevolmente veloci, ad una sensibile abbattimento degli ingenti costi attualmente sostenuti – oltre 1,4 milioni di euro! – per l’affitto di locali adibiti ad uffici pubblici. Si tratta di una cifra elevata, peraltro destinata ad incrementarsi annualmente per effetto dell’adeguamento del canone, oltre che per gli interventi di manutenzione ordinaria ed oneri condominiali, che rende necessaria ed improcrastinabile l’individuazione di valide alternative finalizzate ad un contenimento degli attuali costi, in parallelo con l’obiettivo di conseguire un sensibile miglioramento anche sotto il profilo organizzativo e, di conseguenza, sul piano dei servizi offerti alla cittadinanza (gran parte delle unità in locazione, infatti, non soddisfa, per caratteristiche tecniche, vetustà e dislocazione, le esigenze organizzative e funzionali dell’Ente).
La scelta di acquistare direttamente degli immobili è sicuramente vantaggiosa sia sotto il profilo finanziario che per l’economicità della operazione: ricorrendo ad un mutuo per l’acquisto, calcoli alla mano, sosterremmo infatti un costo di ammortamento annuo che è sensibilmente inferiore a quanto paghiamo per i fitti passivi, con consistenti risparmi di risorse che possono essere destinate ad altri investimenti ed altri interventi prioritari. Soprattutto, in questa ipotesi, il Comune diventa proprietario degli immobili e, decorso il periodo di ammortamento, si affrancherebbe in via definitiva da qualsiasi onere.
In questa direzione, abbiamo già valutato la possibilità, sulla base di offerte pervenuteci autonomamente da potenziali venditori, di procedere all’acquisto di unità immobiliari, per complessivi 12.000 metri quadrati circa di superfici, nelle quali dislocare gran parte degli uffici comunali attualmente in locazione ed il cui costo supera attualmente il milione di euro. E’ chiaro, anzitutto, che procederemo con la massima trasparenza e pubblicità: tra alcuni giorni sarà pubblicato l’avviso di ‘manifestazione di interesse’, come da deliberazione della Giunta del mese di aprile scorso, allo scopo di valutare compiutamente ogni immobile confacente allo scopo.
Ciò che mi preme di più rimarcare in questa sede è però, alla luce di qualche perplessità manifestata da alcuni Consiglieri della opposizione, la indubbia convenienza della operazione: il progetto prevede infatti una spesa di acquisto per circa 8,5-9 mln di euro, da coprire in massima parte col ricorso ad un mutuo ipotecario e, per la differenza, con la cessione di immobili di proprietà comunale inidonei ad allocarvi uffici e già inclusi nel piano annuale di dismissione del patrimonio del Comune. Tale approvvigionamento finanziario, come detto, comporterebbe per il nostro Ente un costo annuale per rate di ammortamento di gran lunga inferiore a quello oggi sostenuto per i relativi fitti passivi: per intenderci, un risparmio annuale nell’ordine di 400/500 mila euro, dipendente dalla durata del mutuo (15 o 20 anni) e dai tassi che riusciremo a spuntare.
L’operazione in discorso ha subìto un rallentamento alla fine dell’anno trascorso per presunte limitazioni imposteci dalla vecchia legge di stabilità, che però adesso sono venute meno.
Intendiamo muoverci speditamente. Da parte mia sono pienamente disponibile ad un confronto in commissione o nelle adatte sedi istituzionali, per dettagliare e supportare la validità della scelta intrapresa, nell’ottica di qual dialogo costruttivo più volte invocato”.
Santi Pane
Assessore al Bilancio
Comune di Siracusa




Siracusa. "Desdemona e le altre", convegno sul femminicidio attraverso la letteratura e l'arte

“Desdemona  e le altre” è il tema di un convegno organizzato per sabato pomeriggio, alle 17, nella sala Borsellino di palazzo Veremexio dalla Fildis Siracusa. L’obiettivo è quello di affrontare il tema del femminicidio e della violenza di genere attraverso l’arte, il diritto, la letteratura. L’incontro ha il patrocinio dell’Isisc, l’istituto internazionale di Scienze criminali e del  Comune di Siracusa. “L’appuntamento rientra nell’ambito delle attività socio-culturali promosse dalla Fildis, che opera nel territorio da oltre un trentennio e che dal 2012 agisce in stretta collaborazione con il Centro antiviolenza “La Nereide” di Adriana Prazio in forza di un protocollo d’intesa- spiega la presidente Fildis , Maria Vittoria Fagotto Berlinghieri – “Abbiamo sentito il dovere di dedicare un convegno al ‘femminicidio’,  partendo dalla considerazione che la violenza non si configura come un fenomeno occasionale ma come espressione gravissima del potere di genere esasperato fino alla sua estrema conseguenza”. Il convegno sarà introdotto dalla rappresentazione teatrale dell’atto V dell’Otello di Shakespeare, che è l’atto cruciale in cui Otello, travolto dalla gelosia,  uccide stoicamente Desdemona nel letto nuziale. Ad interpretarlo, gliattori Marco Scuotto e Giulia Acquasana dell’associazione Extramoenia, per la regia di Agostino De Angelis. Previsti gli interventi del Sostituto Procuratore, Antonio Nicastro, della scrittrice Simona Lo Iacono, dell’avvocato matrimonialista, Oriana Ortisi , dell’ex presidente dell’Isisc, Ezechia Paolo Reale.Alla riflessione giuridica e socio-antropologica seguirà la presentazione dell’antologia “Noi siamo Desdemona” (2014, Algra editore), una raccolta di racconti sul femminicidio, testimonianza narrativa del fenomeno con la partecipazione delle scrittrici Maria Attanasio, Angela Bonanno, Marinella Fiume, Lia Levi, Simona Lo Iacono, Mavie Parisi, Anna Pavone, Maria Rita Pennisi, Tea Ranno, Maria Lucia Riccioli, Maria Grazia Sclafani, Elvira Seminara. I racconti verranno a mescolarsi a scene di tango argentino.




Siracusa. "Desdemona e le altre", convegno sul femminicidio attraverso la letteratura e l'arte

“Desdemona  e le altre” è il tema di un convegno organizzato per sabato pomeriggio, alle 17, nella sala Borsellino di palazzo Veremexio dalla Fildis Siracusa. L’obiettivo è quello di affrontare il tema del femminicidio e della violenza di genere attraverso l’arte, il diritto, la letteratura. L’incontro ha il patrocinio dell’Isisc, l’istituto internazionale di Scienze criminali e del  Comune di Siracusa. “L’appuntamento rientra nell’ambito delle attività socio-culturali promosse dalla Fildis, che opera nel territorio da oltre un trentennio e che dal 2012 agisce in stretta collaborazione con il Centro antiviolenza “La Nereide” di Adriana Prazio in forza di un protocollo d’intesa- spiega la presidente Fildis , Maria Vittoria Fagotto Berlinghieri – “Abbiamo sentito il dovere di dedicare un convegno al ‘femminicidio’,  partendo dalla considerazione che la violenza non si configura come un fenomeno occasionale ma come espressione gravissima del potere di genere esasperato fino alla sua estrema conseguenza”. Il convegno sarà introdotto dalla rappresentazione teatrale dell’atto V dell’Otello di Shakespeare, che è l’atto cruciale in cui Otello, travolto dalla gelosia,  uccide stoicamente Desdemona nel letto nuziale. Ad interpretarlo, gliattori Marco Scuotto e Giulia Acquasana dell’associazione Extramoenia, per la regia di Agostino De Angelis. Previsti gli interventi del Sostituto Procuratore, Antonio Nicastro, della scrittrice Simona Lo Iacono, dell’avvocato matrimonialista, Oriana Ortisi , dell’ex presidente dell’Isisc, Ezechia Paolo Reale.Alla riflessione giuridica e socio-antropologica seguirà la presentazione dell’antologia “Noi siamo Desdemona” (2014, Algra editore), una raccolta di racconti sul femminicidio, testimonianza narrativa del fenomeno con la partecipazione delle scrittrici Maria Attanasio, Angela Bonanno, Marinella Fiume, Lia Levi, Simona Lo Iacono, Mavie Parisi, Anna Pavone, Maria Rita Pennisi, Tea Ranno, Maria Lucia Riccioli, Maria Grazia Sclafani, Elvira Seminara. I racconti verranno a mescolarsi a scene di tango argentino.