Siracusa. Due bimbi travolti in via Carrozziere, "strada del pericolo"

Per il consigliere della Circoscrizione Neapolis, Daniele Ciurcina, non ci sono dubbi: “quella è la strada del pericolo”. Traversa Carrozziere, una lingua di asfalto che taglia via lido Sacramento in direzione della statale 115, in uno slaloom tra traverse e villette. “E un ennesimo incidente ha visto coinvolti due fratellini di 8 e 10 anni circa che sono stati sbalzati, uscendo da una via ad angolo con le proprie biciclette, da un’autovettura  sbucata dal nulla. Al buio,  non ha potuto evitare i due piccoli”. Secondo le prime informazioni, i bambini sarebbero ricoverati in serie condizioni all’ospedale di Siracusa.
Ciurcina raccoglie l’allarme dei residenti. “La strada è pericolosissima per chiunque voglia farsi una passeggiata o quanto meno poter uscire dalle proprie abitazioni in macchina senza rischiare un brutto incidente. Nessun dosso rallentatore, nessuna illuminazione per almeno tre quarti della via e scarsa pulizia dei bordi della strada con flora più disparata”. Il consiglio di quartiere Neapolis, ricorda, si è più volte speso con l’assessore Gambuzza affinchè delle telecamere venissero piazzate nei punti nevralgici  e quindi usate come deterrente. “A nome del Consiglio Neapolis chiedo ancora all’amministrazione  comunale, che so essere attenta a questi problemi, di porre rimedio immediato a questa situazione complessa”.




Siracusa. Cittadella, l'assessore Cavarra: "Sento un peso che non mi lascia serena"

Da settimane seguiamo da vicino il caso Cittadella dello Sport. Il vasto impianto sportivo, una volta fiore all’occhiello, è oggi un’autentica croce. Calcinacci che si distaccano, crolli negli spogliatoi, tribune chiuse, chiusa anche la vasca piccola e tutta una serie di prescrizioni varie. A giugno dovrebbe essere pronto l’avviso pubblico per il project financing.
L’assessore allo sport, Maria Grazia Cavarra, affida a Facebook il suo pensiero sulla vicenda. “Non vi nego che gli ultimi accadimenti relativi all’impianto Cittadella dello Sport, turbano la mia desiderata serenità pasquale e non solo. Dopo mesi di intenso lavoro, aspettavo questi giorni per ritagliarmi qualche attimo di svago e relax, invece inevitabilmente, abituata a vivere di pancia, oltre che di testa, qualunque attività e quindi anche il ruolo amministrativo, sento un peso che certo serena non mi lascia”, scrive di getto.
“Nonostante la consapevolezza della non responsabilità di ciò che é accaduto, del corretto e costante lavoro svolto con instancabile impegno per recuperare l’abbandono della città perpetrato negli ultimi 20 anni, da sportiva inevitabilmente soffro nel vedere certe cose. Mi fa rabbia pensare – attacca la Cavarra – che i responsabili di tale scempio siano oggi magari comodamente a casa a leggere sui giornali la cronaca di ciò di cui sono stati responsabili, mi fa rabbia pensare che in tanti, per fortuna non tutti, abbiano dimenticato la loro assenza quando occupavano ruoli di responsabilità e oggi additano chi, avendo purtroppo ricevuto una eredità penosa, pur lavorando a pieno ritmo, potrà dare risposte concrete ma non di immediata realizzazione”.
Ma la crisi della Cittadella dovrebbe avere presto termine, spiega poi l’assessore. Perchè dopo i 12/14 mesi di chiusura per la realizzazione dei necessari lavori, dovrebbe tornare ad essere un gioiellino “Mi rincuora conoscere il lavoro di squadra che si sta facendo in tale direzione che porterà, nei tempi minimi necessari, risultati di recupero della città”.




Siracusa. Cittadella, l'assessore Cavarra: "Sento un peso che non mi lascia serena"

Da settimane seguiamo da vicino il caso Cittadella dello Sport. Il vasto impianto sportivo, una volta fiore all’occhiello, è oggi un’autentica croce. Calcinacci che si distaccano, crolli negli spogliatoi, tribune chiuse, chiusa anche la vasca piccola e tutta una serie di prescrizioni varie. A giugno dovrebbe essere pronto l’avviso pubblico per il project financing.
L’assessore allo sport, Maria Grazia Cavarra, affida a Facebook il suo pensiero sulla vicenda. “Non vi nego che gli ultimi accadimenti relativi all’impianto Cittadella dello Sport, turbano la mia desiderata serenità pasquale e non solo. Dopo mesi di intenso lavoro, aspettavo questi giorni per ritagliarmi qualche attimo di svago e relax, invece inevitabilmente, abituata a vivere di pancia, oltre che di testa, qualunque attività e quindi anche il ruolo amministrativo, sento un peso che certo serena non mi lascia”, scrive di getto.
“Nonostante la consapevolezza della non responsabilità di ciò che é accaduto, del corretto e costante lavoro svolto con instancabile impegno per recuperare l’abbandono della città perpetrato negli ultimi 20 anni, da sportiva inevitabilmente soffro nel vedere certe cose. Mi fa rabbia pensare – attacca la Cavarra – che i responsabili di tale scempio siano oggi magari comodamente a casa a leggere sui giornali la cronaca di ciò di cui sono stati responsabili, mi fa rabbia pensare che in tanti, per fortuna non tutti, abbiano dimenticato la loro assenza quando occupavano ruoli di responsabilità e oggi additano chi, avendo purtroppo ricevuto una eredità penosa, pur lavorando a pieno ritmo, potrà dare risposte concrete ma non di immediata realizzazione”.
Ma la crisi della Cittadella dovrebbe avere presto termine, spiega poi l’assessore. Perchè dopo i 12/14 mesi di chiusura per la realizzazione dei necessari lavori, dovrebbe tornare ad essere un gioiellino “Mi rincuora conoscere il lavoro di squadra che si sta facendo in tale direzione che porterà, nei tempi minimi necessari, risultati di recupero della città”.




Siracusa. Arriva la runner Di Martino, corre per i migranti in fuga dalla guerra

Ivana Di Martino corre per i piccoli migranti in fuga dalla guerra. Un giro d’Italia in 21 tappe per sensibilizzare l’opinione pubblica. Martedì 22 aprile, attorno alle 11,30, l’arrivo a Siracusa.
L’iniziativa, che parte da Catania per concludersi a Milano, è organizzata dall’associazione “Terre des hommes”, che da 50 anni opera per la protezione dei bambini da sfruttamento, abuso e violenza.
Ad accogliere Ivana Di Martino al Campo scuola Di Natale  saranno il sindaco, Giancarlo Garozzo, l’assessore allo Sport, Maria Grazia Cavarra, i rappresentanti di associazioni locali, sportivi e volontari della protezione civile.




Siracusa. Mrcoledì chiude per lavori un tratto via Perasso

Mercoledì 23 aprile, dalle 6 alle 20, sarà chiuso al traffico il tratto di via Giovanbattista Perasso, interposto tra corso Umberto I e via Malta. Il divieto, esteso anche alla sosta in ambo i lati, è necessario per consentire il montaggio di una gru per l’esecuzione dei lavori dei adeguamento sismico, ammodernamento, adeguamento impianti e sicurezza antincendio del Palazzo della Provincia.
Durante la giornata sarà comunque consentito il transito dei mezzi di soccorso.
A seguito della chiusura del tratto di strada, i mezzi provenienti da via Alessandro Rizza, che dovranno recarsi in Ortigia, sono autorizzati a svoltare a sinistra e percorrere la corsia preferenziale di corso Umberto I, fino all’incrocio con via dei Mille.




Pasqua, gli auguri dell'arcivescovo Pappalardo

“In questo momento il mio pensiero va ai tanti immigrati sbarcati ad Augusta con tutte le problematiche connesse a questo fenomeno. E ai tanti volontari che offrono il loro servizio riuscendo a coprire tante situazioni di emergenza e di  mancanza di risorse necessarie”.
Perchè sia una Pasqua di speranza bisogna partire  dalle situazioni che ci circondano. L’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, ha voluto dare il suo significato alla Pasqua come “passaggio dalla morte alla vita di Nostro  Signore. Nella liturgia – ha continuato mons. Pappalardo – è la Vita nuova che Dio dona al Figlio ed in lui a tutti gli uomini. La Pasqua è la festa della vita nuova e della speranza. Ma deve esserlo veramente per tutti!”.
Il Pastore della chiesa siracusana ha ricordato le parole di Papa Francesco: “Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza”. Ed ha sottolineato: “Questo pensiero ci deve accompagnare. Il Papa ci ricorda la gioia del Vangelo. Si parla di gioia quando l’uomo trova una pienezza di senso nella propria vita. E’ Cristo che da speranza. Per questo ci deve essere un’apertura  in maniera nuova alla vita. Per questo il mio pensiero va ai tanti immigrati sbarcati  ad Augusta. Le autorità civili preposte a questo servizio si stanno spendendo per dare la migliore accoglienza in assenza totale delle strutture e di una normativa che preveda come meglio potere accogliere queste persone che chiedono aiuto. Ci si sta scommettendo al meglio di fronte al fenomeno. Il prefetto, che coordina, e le autorità militari. Io sono rimasto bene impressionato da come stanno affrontando il fenomeno delle migrazioni con tutte le problematiche. Penso ai tanti volontari che offrono il loro servizio, e la loro opera riesce a coprire le situazioni di emergenza. E la speranza cristiana che ci deve accompagnare. E se c’è questa apertura alla vita, c’è anche il rispetto della dignità della persona. E’ un modo per far crescere il bene nel cuore di ogni uomo”.




Siracusa. Scambio di idee tra assessori regionali. Sgarlata e Reale: "Forestali per pulire parco Neapolis"

Ezechia Paolo Reale inizia il suo lavoro da assessore regionale all’Agricoltura e Pesca con una serie di incontri sul territorio. Inizia dalla “sua” Siracusa e dagli agricoltori. Appuntamenti nel tardo pomeriggio in un hotel cittadino. Una riunione a cui ne seguiranno altre, con esponenti del settore pesca, intanto. Poi incontri nelle altre province.
In questa prima fase, attenzioni puntate proprio su Siracusa da dove arrivano decine di segnalazioni e richieste di intervento dirette al neo assessore regionale. Una di queste, curiosamente, è stata lanciata dalla collega di giunta – e anche lei siracusana – Mariarita Sgarlata. Da assessore al territorio ha chiesto a Reale di voler riproporre la felice esperienza di pulizia del parco della Neapolis con il coinvolgimento dei forestali, di cui dispone proprio l’assessorato all’agricoltura. “Alla Sgarlata mi lega una grande amicizia che affonda negli anni passati”, spiega Ezechia Paolo Reale. “Tra il mio e il suo assessorato ci sono diversi punti di contatto. L’idea di utilizzare nuovamente i forestali per questo tipo di operazioni merita attenzione. Mi sembra positiva. Però servono convenzioni e accordi” a cui si lavorerà a Palermo nelle prossime settimane. La linea però è chiara: “Agricoltura, pesca e Beni Culturali: sono il futuro della nostra terra”.




Siracusa. Scambio di idee tra assessori regionali. Sgarlata e Reale: "Forestali per pulire parco Neapolis"

Ezechia Paolo Reale inizia il suo lavoro da assessore regionale all’Agricoltura e Pesca con una serie di incontri sul territorio. Inizia dalla “sua” Siracusa e dagli agricoltori. Appuntamenti nel tardo pomeriggio in un hotel cittadino. Una riunione a cui ne seguiranno altre, con esponenti del settore pesca, intanto. Poi incontri nelle altre province.
In questa prima fase, attenzioni puntate proprio su Siracusa da dove arrivano decine di segnalazioni e richieste di intervento dirette al neo assessore regionale. Una di queste, curiosamente, è stata lanciata dalla collega di giunta – e anche lei siracusana – Mariarita Sgarlata. Da assessore al territorio ha chiesto a Reale di voler riproporre la felice esperienza di pulizia del parco della Neapolis con il coinvolgimento dei forestali, di cui dispone proprio l’assessorato all’agricoltura. “Alla Sgarlata mi lega una grande amicizia che affonda negli anni passati”, spiega Ezechia Paolo Reale. “Tra il mio e il suo assessorato ci sono diversi punti di contatto. L’idea di utilizzare nuovamente i forestali per questo tipo di operazioni merita attenzione. Mi sembra positiva. Però servono convenzioni e accordi” a cui si lavorerà a Palermo nelle prossime settimane. La linea però è chiara: “Agricoltura, pesca e Beni Culturali: sono il futuro della nostra terra”.




Siracusa. Cittadella a pezzi. "Un anno di lavori ma col project financing tornerà un gioiello"

“La Cittadella dello Sport ha problemi strutturali molto seri”. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non usa giri di parole e all’indomani della chiusura della piscina piccola – che segue di qualche settimana la chiusura della tribuna e degli spogliatoi della Caldarella – spiega il piano dell’amministrazione per salvare l’impianto voluto con forza da Concetto Lo Bello. “Non appena insediati abbiamo preso coscienza del problema”, esordisce Garozzo. “Da consigliere comunale sapevo già che le casse pubbliche non disponevano di fondi per quel tipo di interventi necessari alla Cittadella. Cercare finanziamenti avrebbe potuto richiedere del tempo, anche troppo per le condizioni della struttura. Per cui abbiamo iniziato a lavorare al progetto di finanza. E in questa ottica abbiamo affidato la gestione solo per dieci mesi. Alla scadenza, il bando per il project financing sarà pronto e pubblico”, annuncia Garozzo.
I lavori radicali richiederanno almeno un anno. Dodici mesi – è la previsione – senza Cittadella dello Sport. “Dovremo chiudere per forza di cose. Ma alla fine riavremo l’impianto come un gioiello, come lo pensò Lo Bello. Un’altra strada non c’era”, dice ancora il sindaco. “Pensare che la Cittadella possa avere un futuro senza il project financing è utopia. La struttura è complessa e renderla funzionale con una struttura totalmente pubblica è difficile. Gli ultimi anni lo testimoniano. Le associazioni sportive litigano per pagare e per gli spazi. In mezzo il Comune che non incassa praticamente nulla”. Solo costi. “Ecco perchè serve una parte terza, come il privato coinvolto nel progetto di finanza”. Ma il Comune non si tirerà fuori del tutto dalla gestione della Cittadella dello Sport. “No, il pubblico non sarà fatto fuori. Ci saranno quindi garanzie per le scuole e le loro necessità e spazi negli impianti per manifestazioni in cui è coinvolta l’amministrazione”, assicura Giancarlo Garozzo.
L’occasione dei massicci lavori potrebbe rivelarsi ideale anche per la tanto reclamata copertura della piscina grande, la Caldarella. Dove ancora si gioca esposti alle intemperie. “Nel bando stiamo prevedendo anche questo. Bisogna vedere se questa parte del progetto reggerà economicamente alla presentazione delle offerte che riceveremo”.




Siracusa. Cittadella a pezzi. "Un anno di lavori ma col project financing tornerà un gioiello"

“La Cittadella dello Sport ha problemi strutturali molto seri”. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non usa giri di parole e all’indomani della chiusura della piscina piccola – che segue di qualche settimana la chiusura della tribuna e degli spogliatoi della Caldarella – spiega il piano dell’amministrazione per salvare l’impianto voluto con forza da Concetto Lo Bello. “Non appena insediati abbiamo preso coscienza del problema”, esordisce Garozzo. “Da consigliere comunale sapevo già che le casse pubbliche non disponevano di fondi per quel tipo di interventi necessari alla Cittadella. Cercare finanziamenti avrebbe potuto richiedere del tempo, anche troppo per le condizioni della struttura. Per cui abbiamo iniziato a lavorare al progetto di finanza. E in questa ottica abbiamo affidato la gestione solo per dieci mesi. Alla scadenza, il bando per il project financing sarà pronto e pubblico”, annuncia Garozzo.
I lavori radicali richiederanno almeno un anno. Dodici mesi – è la previsione – senza Cittadella dello Sport. “Dovremo chiudere per forza di cose. Ma alla fine riavremo l’impianto come un gioiello, come lo pensò Lo Bello. Un’altra strada non c’era”, dice ancora il sindaco. “Pensare che la Cittadella possa avere un futuro senza il project financing è utopia. La struttura è complessa e renderla funzionale con una struttura totalmente pubblica è difficile. Gli ultimi anni lo testimoniano. Le associazioni sportive litigano per pagare e per gli spazi. In mezzo il Comune che non incassa praticamente nulla”. Solo costi. “Ecco perchè serve una parte terza, come il privato coinvolto nel progetto di finanza”. Ma il Comune non si tirerà fuori del tutto dalla gestione della Cittadella dello Sport. “No, il pubblico non sarà fatto fuori. Ci saranno quindi garanzie per le scuole e le loro necessità e spazi negli impianti per manifestazioni in cui è coinvolta l’amministrazione”, assicura Giancarlo Garozzo.
L’occasione dei massicci lavori potrebbe rivelarsi ideale anche per la tanto reclamata copertura della piscina grande, la Caldarella. Dove ancora si gioca esposti alle intemperie. “Nel bando stiamo prevedendo anche questo. Bisogna vedere se questa parte del progetto reggerà economicamente alla presentazione delle offerte che riceveremo”.