Siracusa. Federica Buda corre a The Voice of Italy: "Punto ai live, grazie per l'affetto"

“Sto benissimo. Sto vivendo un sogno”. E mentre al telefono ti racconta le sue sensazioni, la immagini solare e sorridente come si è fatta conoscere in tv. Federica Buda è una delle due siracusane in gara a The Voice of Italy, il seguito  talent di Rai Due. L’altra è Angela Nobile che mercoledì sera si giocherà l’accesso ai KnockOut nel suo giro di Battle. Federica ha già dato, con successo. “Ma mercoledì sarò davanti alla televisione con le dita incrociate per Angela”, racconta. Si sono conosciute proprio negli studi milanesi della trasmissione tv. E hanno legato. “Lei fa il tifo per me e io per lei. Ci mancherebbe altro…”, sottolinea divertita Federica Buda.
In attesa dei KnockOut a suon di musica, si concede qualche giorno di vacanza a casa, a Siracusa. E racconta volentieri la sua esperienza. Nel giro di due apparizioni televisive si è già imposta all’attenzione, non sono della sua coach Raffaella Carrà. Piovono giudizi lusinghieri, con lodi sperticate su Panorama. “Mi hanno dato 8 in pagella. Non me lo sarei mai aspettato. E dire che la volta prima mi avevano detto che la mia performance era stata misteriosa”. Ora l’hanno evidentemente decifrata. “E dire che io sono sempre pessimista. Poveri i miei genitori che mi devono sopportare. Ogni volta, prima della prova, la scena è la stessa. Io che inizio a ripetere ‘ora perdo, ora perdo’ e loro che con pazienza mi sostengono”. Ma poi sale sul palco e tira fuori una voce e una presenza scenica che sanno di professionista navigata. “Tutto merito della botta di adrenalina. Pensate che non ricordo nemmeno esattamente quello che combino. Debbo rivedermi in tv (per ora il programma è registrato in attesa dei live, ndr)”. E chissà che cosa pensa di sè Federica Buda. “Sinceramente? Mi commuovo. Rivedendomi sembra tutto così diverso. Però sono anche molto critica e ho sempre la sensazione che possa far meglio”.
L’obiettivo adesso sono i live, da conquistare attraverso nuove sfide televisive a The Voice of Italy. “Se ci arrivo, per me è il massimo. Confrontarsi con il televoto sarebbe una novità assoluta”. Sa già di poter contare, nell’eventualità, su di una buona base di supporter. Sono gli amici di sempre e quei siracusani che l’hanno scoperta – e ammirata – in tv. “Tantissimo affetto, grazie a tutti”,  dice la Buda quasi intimidita.
Per coronare il suo sogno (“voglio fare questo lavoro”) punterà sull’interpretazione oltre che sulla qualità vocale. “Raffaella (Carrà, la sua coach, ndr) me lo dice sempre. Ci tiene tanto”. Proprio la popolare Raffa le ha dato il pass per la fase dei KnockOut, al termine della sfida con Francesca. “Io la sentivo cantare e pensavo ‘ma che brava questa’. E quando la Carrà, poco prima del verdetto, ha abbassato lo sguardo ho temuto: ora esco”. E invece la storia da raccontare è tutta un’altra.  Forza Federica, adesso piazza un altro acuto.




Siracusa. Federica Buda corre a The Voice of Italy: "Punto ai live, grazie per l'affetto"

“Sto benissimo. Sto vivendo un sogno”. E mentre al telefono ti racconta le sue sensazioni, la immagini solare e sorridente come si è fatta conoscere in tv. Federica Buda è una delle due siracusane in gara a The Voice of Italy, il seguito  talent di Rai Due. L’altra è Angela Nobile che mercoledì sera si giocherà l’accesso ai KnockOut nel suo giro di Battle. Federica ha già dato, con successo. “Ma mercoledì sarò davanti alla televisione con le dita incrociate per Angela”, racconta. Si sono conosciute proprio negli studi milanesi della trasmissione tv. E hanno legato. “Lei fa il tifo per me e io per lei. Ci mancherebbe altro…”, sottolinea divertita Federica Buda.
In attesa dei KnockOut a suon di musica, si concede qualche giorno di vacanza a casa, a Siracusa. E racconta volentieri la sua esperienza. Nel giro di due apparizioni televisive si è già imposta all’attenzione, non sono della sua coach Raffaella Carrà. Piovono giudizi lusinghieri, con lodi sperticate su Panorama. “Mi hanno dato 8 in pagella. Non me lo sarei mai aspettato. E dire che la volta prima mi avevano detto che la mia performance era stata misteriosa”. Ora l’hanno evidentemente decifrata. “E dire che io sono sempre pessimista. Poveri i miei genitori che mi devono sopportare. Ogni volta, prima della prova, la scena è la stessa. Io che inizio a ripetere ‘ora perdo, ora perdo’ e loro che con pazienza mi sostengono”. Ma poi sale sul palco e tira fuori una voce e una presenza scenica che sanno di professionista navigata. “Tutto merito della botta di adrenalina. Pensate che non ricordo nemmeno esattamente quello che combino. Debbo rivedermi in tv (per ora il programma è registrato in attesa dei live, ndr)”. E chissà che cosa pensa di sè Federica Buda. “Sinceramente? Mi commuovo. Rivedendomi sembra tutto così diverso. Però sono anche molto critica e ho sempre la sensazione che possa far meglio”.
L’obiettivo adesso sono i live, da conquistare attraverso nuove sfide televisive a The Voice of Italy. “Se ci arrivo, per me è il massimo. Confrontarsi con il televoto sarebbe una novità assoluta”. Sa già di poter contare, nell’eventualità, su di una buona base di supporter. Sono gli amici di sempre e quei siracusani che l’hanno scoperta – e ammirata – in tv. “Tantissimo affetto, grazie a tutti”,  dice la Buda quasi intimidita.
Per coronare il suo sogno (“voglio fare questo lavoro”) punterà sull’interpretazione oltre che sulla qualità vocale. “Raffaella (Carrà, la sua coach, ndr) me lo dice sempre. Ci tiene tanto”. Proprio la popolare Raffa le ha dato il pass per la fase dei KnockOut, al termine della sfida con Francesca. “Io la sentivo cantare e pensavo ‘ma che brava questa’. E quando la Carrà, poco prima del verdetto, ha abbassato lo sguardo ho temuto: ora esco”. E invece la storia da raccontare è tutta un’altra.  Forza Federica, adesso piazza un altro acuto.




Siracusa. Rotonda di via Lido Sacramento, a giugno l'aggiudicazione dei lavori

Saranno aggiudicati alla fine di giugno i lavori per la rotonda tra via Lido Sacramento e la statale 115 per Cassibile. A dettare i tempi è l’Anas che, da Roma, precisa quello che in sintesi sarà il cronoprogramma che condurrà entro l’anno all’avvio delle operazioni per allargare la sede stradale e costruire la rotonda su cui si punta per snellire il traffico intenso della zona, specie in estate, e aumentare gli standard di sicurezza di un incrocio che negli anni ha purtroppo mietuto diverse vittime.
Secondo le ultime informazioni fornite da Anas, entro la fine di aprile sarà pubblicata la gara per i lavori. Prima del 31 maggio verranno poi aperte le buste e quindi a giugno si arriverà all’aggiudicazione della gara ultimo atto prima dell’apertura del cantiere. Informazioni specifiche sul tipo di lavori e la loro durata saranno fornite nel corso di un apposito incontro che l’Anas organizzerà subito dopo l’aggiudicazione a Siracusa, insieme al Comune.




Siracusa. Ambulanti e venditori stanziali, lo strano caso del cimitero

E’ Pasqua e al cimitero di Siracusa aumenta il numero dei visitatori, come da tradizione. E aumentano anche i venditori di fiori: quelli con chiosco nei pressi dei tre varchi di ingresso, aperti tutto l’anno, e gli ambulanti che arrivano per l’occasione. Questi ultimi ricevono autorizzazioni particolari dagli uffici del settore commercio del Comune in occasione di ricorrenze religiose. Sin qui, quindi tutto normale. Almeno fino a quando non si creano casi particolari. Come quello testimoniato dalla foto pubblicata. Nei pressi del terzo cancello d’ingresso si è piazzato con la sua struttura un venditore di fiori ambulante. L’autorizzazione glielo consente, tutto in regola, tutto bene. Ma la posizione scelta – o assegnatagli – finirebbe per creare due ordini di problemi. Il primo di sicurezza, in caso di incidente è difficoltoso l’accesso per i mezzi di soccorso. Come ieri mattina quando un’ambulanza intervenuta per un incidente  avrebbe faticato non poco, secondo alcune testimonianze, per riuscire a districarsi nello spazio a disposizione. Crea anche un problema di concorrenza verso i venditori stabili che confidavano nelle giornate di Pasqua per qualche incasso meno magro del solito e si troverebbero invece così “tagliati” fuori dai giri dei visitatori. Un problema prettamente organizzativo, che non coinvolge nè l’ambulante nè i venditori stanziali, verso cui è forse necessario prestare maggiore attenzione pur nella tutela dei principi della liberalizzazione d’impresa.




Belvedere. Auto contromano, frontale alla rotonda

Scontro frontale ieri all’altezza della rotonda d’ingresso di Belvedere, subito dopo lo svincolo autostradale. Due le auto coinvolte, una Honda Civic blu notte e una Fiat Idea grigia. Secondo la prima ricostruzione, proprio quest’ultima vettura avrebbe causato l’incidente imboccando contromano la rotonda. Inevitabile l’impatto. Molta paura ma fortunatamente lo scontro non avrebbe causato gravi danni agli occupanti i due veicoli.




Siracusa. Cimitero off limits per i disabili, niente scivoli e rampe di accesso

Cimitero inaccessibile ai disabili. Un’impresa impossibile, per chi ha difficoltà di deambulazione, l’ ingresso alla palazzina B. Per raggiungere il piano superiore, infatti,  è necessario utilizzare le scale, prive di scivoli che abbattano le barriere architettoniche. “Soltanto chi è accompagnato da gente volenterosa- protesta un lettore di SiracusaOggi.it – ha la possibilità di fare visita ai propri defunti. Inaccettabile, soprattutto se si considera che si tratta di edifici di recente costruzione. I cittadini meno fortunati si trovano costretti a subire un’umiliazione e spesso preferiscono rinunciare e tornare a casa con un comprensibile senso di frustrazione”.




Siracusa. Postazioni Go Bike rimosse a metà, dalla strada fuoriescono barre filettate

Via le postazioni Go Bike da piazza San Giovanni, ma l’impresa “dimentica” le piastre e i tirafondi costituiti da barre filettate che fuoriescono per almeno 10 centimetri dal piano stradale. Un pericolo per gli automobilisti , i conducenti di mezzi a due ruote, ma anche per i pedoni, che potrebbero incorrere in qualche spiacevole incidente. Secondo alcune segnalazioni, ieri pomeriggio, intorno alle 18,30, chi gestisce il servizio avrebbe rimosso le postazioni, con i supporti e i cavidotti elettrici, lasciando il resto sul posto.Nulla che potesse indicare l’area “di cantiere”, che fossero “funghi” o un qualsiasi altro tipo di delimitazione della zona, per garantire la sicurezza stradale.




Siracusa. Donna si incatena nei pressi del Tribunale. "Giustizia per mio figlio". Il video

Ha scelto il venerdì Santo per portare in piazza il suo dolore di madre. Questo pomeriggio si è incatenata in viale Santa Panagia, a pochi passi dal Tribunale. Iose D’Angelo è la mamma di Francesco Garofalo, il ragazzo di 26 anni morto due anni fa dopo un grave incidente stradale. Un incidente su cui – secondo la signora D’Angelo – non sarebbe ancora stata fatta piena luce. Per questo è tornata a chiedere pubblicamente giustizia per suo figlio, sollecitando un’inchiesta. Ad inizio aprile era stato suo marito, Nuccio Garofalo, ad incatenarsi nella stessa area. I due, insieme alla figlia, si dicono pronti ad andare anche a Roma se le loro proteste a Siracusa non sortiranno alcun effetto.




Siracusa. Donna si incatena nei pressi del Tribunale. "Giustizia per mio figlio". Il video

Ha scelto il venerdì Santo per portare in piazza il suo dolore di madre. Questo pomeriggio si è incatenata in viale Santa Panagia, a pochi passi dal Tribunale. Iose D’Angelo è la mamma di Francesco Garofalo, il ragazzo di 26 anni morto due anni fa dopo un grave incidente stradale. Un incidente su cui – secondo la signora D’Angelo – non sarebbe ancora stata fatta piena luce. Per questo è tornata a chiedere pubblicamente giustizia per suo figlio, sollecitando un’inchiesta. Ad inizio aprile era stato suo marito, Nuccio Garofalo, ad incatenarsi nella stessa area. I due, insieme alla figlia, si dicono pronti ad andare anche a Roma se le loro proteste a Siracusa non sortiranno alcun effetto.




Siracusa. Ricatti sessuali su Fb: la testimonianza di una vittima mancata

Quella che vi proponiamo è la testimonianza di una vittima fortunatamente mancata delle adescatrici che girano su Facebook. Adoperano la loro bellezza e alcune parti del loro corpo per attirare nella trappola uomini imprudenti, attirati dall’ebrezza della trasgressione via webcam. Ma il primo contatto avviene via Facebook. Queste donne, straniere, studiano i profili delle loro vittime e poi entrano in azione.
Marco – il nome è di fantasia – ci racconta come. Sulla sua bacheca trova la richiesta di amicizia di una certa Sabrina Boudreault. Non la conosce ma accetta comunque. Bella, chiaramente straniera. “Non ho nessun problema a parlare con gente nuova e spesso accetto le amicizie di persone che non conosco”, ci spiega Marco. Iniziano a conversare con la chat del social network. Un paio di battute, poi Sabrina entra in azione: “voglio fare la camma con te che hai provato?”. Un messaggio sgrammaticato, probabilmente perchè dall’altro lato del monitor c’è una straniera che utilizza un traduttore online per le frasi. Marco intuisce, ma cerca conferma. “Non capisco, cosa vuoi dire?”, le scrive. E lei diretta: “hai skype?”. E’ il tranello. Se Marco accettasse, si ritroverebbe di fronte la bella Sabrina disposta a spogliarsi in cam. Poi chiederebbe a lui di fare lo stesso. E dopo poche ore Marco dovrebbe fare i conti con una richiesta estorsiva: “dammi soldi altrimenti pubblico qui e su youtube quello che hai fatto con me”. Perchè la sedicente Sabrina registrerebbe la sua ignara vittima proprio per poi ricattarla chiedendo soldi, parecchi soldi. Uno schema ripetuto decine e decine di volte a danno di siracusani e su cui indaga la Procura con il Nit. Ma Marco non si fida, giustamente. E declina l’invito. “Magari un’altra volta”, scrive. Sabrina non demorde: “Facciamo una conoscenza migliore, se non vi disturba. Lieto di incontrarmi?”, tenta ancora la truffatrice con una traduzione approssimativa. Marco resiste. “Non posso farlo”. E’ il secondo rifiuto. Ma Sabrina non cede. “Non si può fare la cam?”. “Non posso. Se vuoi puoi parlare”. Ma lei: “Hai Skype?”. Di parlare non le interessa, deve sfruttare al meglio il tempo online provando a incastrare quella che potrebbe essere la sua ennesima vittima. Questa volta non le va bene. Marco chiude il collegamento. Legge su SiracusaOggi.it la storia dei ricatti sessuali e invia la sua storia. Verificata dalla redazione. Il profilo corrisponde a quello che avrebbe già ingannato altri siracusani. E’ molto probabile che il nome scelto sia falso, un alias piuttosto popolare nei paesi francofoni. E non è da escludere che nel frattempo la truffatrice abbia cambiato profilo e identità. L’invito è sempre lo stesso: massima attenzione alle impostazioni privacy e diffidare da chi chiede di andare in cam.