Siracusa. Presentata la Via Crucis cittadina. Guarda il video

Il mistero della morte è il tema scelto quest’anno per la  “Via Crucis cittadina”  che avrà luogo venerdì prossimo, 11 aprile, alle 19.45. L’iniziativa, promossa dalla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, in collaborazione con l’Istituto Nazionale del dramma antico, il  Servizio regionale Parco archeologico della Neapolis e il supporto della  società Kairos, è stata presentata questa mattina nella chiesa di San Nicolò, all’ingresso del parco archeologico della Neapolis. Presenti il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno; il commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti; il sovrintendente ai beni  culturali, Beatrice Basile; l’assessore comunale Alessio Lo Giudice e Irene Pisano per la Kairos.
La rappresentazione sacra, momento di preghiera e di meditazione, si svolgerà nel Parco Archeologico della Neapolis, ed particolare al Teatro Greco di Siracusa. Poco meno di 3 mila i posti a sedere disponibili. Solo dopo la decima stazione, i siracusani potranno accompagnare la croce nelle ultime due “fermate” fino al Santuario. Lettori d’eccezione saranno Elisabetta Pozzi e Massimo Venturiello,  attori impegnati quest’anno nelle rappresentazioni classiche.  La Via Crucis sarà presieduta dall’Arcivescovo Salvatore Pappalardo.




Siracusa. In via Piave distrutta una Mercedes

Auto in fiamme nella notte in via Piave. Un violento incendio ha distrutto una Mercedes classe B posteggiata lungo la strada. Coinvolta nel rogo anche una Opel Astra parcheggiata accanto. Potrebbe trattarsi di dolo, ipotesi non ancora confermata dagli investigatori.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: luci accese in via delle Vergini

Un lettore di SiracusaOggi ci ha inviato la foto che vedete in allegato. Luci accese in pieno giorno in via delle Vergini, stradina caratteristica di Ortigia, nei pressi di piazza Duomo.
Per inviare le vostre segnalazioni potete utilizzare l’indirizzo mail redazione@siracusaoggi.it o il form a disposizione cliccando “Segnalazioni” sulla barra menu in alto.




Siracusa. Furto di uno scooter, due denunce

Intervento dei poliziotti di quartiere che hanno denunciato due giovani di 19 e 23 anni perchè ritenuti autori del furto di uno scooter. I due sono entrambi siracusani e già conosciuti alle forze di polizia.




Omicidio Leone: conoscevano la donna, conoscevano la casa. Il criminologo: uccisa senza pietà

Gli investigatori torneranno nell’appartamento di piazza della Repubblica nel fine settimana. Un nuovo sopralluogo, altri riscontri e forse qualche nuovo dettaglio da verificare. E questo in attesa di confrontare i primi, eventuali sospetti con i risultati dei rilievi effettuati dai Ris di Messina e dall’unità Crimini Violenti del Ros di Rom, al lavoro peraltro anche per tracciare il “profilo” dell’assassino o degli assassini. Al momento, il fatto certo è la data dell’omicidio: sarebbe avvenuto nella mattina di domenica 30 marzo. Da qui si comincia per ogni tentativo di ricostruzione di quanto avvenuto al sesto piano di quel signorile stabile. Sarebbe stata la vittima, Elvira Leone, ad aprire la porta. Niente effrazione, con ogni probabilità conosceva quella figura o quelle figure comparse nello spioncino. Persona riservata, non avrebbe aperto a chiunque. Lo hanno confermato agli inquirenti le amiche della sfortunata insegnante in pensione. Poi succede qualcosa per cui quella che con ogni probabilità doveva essere una rapina sfocia in un barbaro omicidio.
Abbiamo chiesto un parere all’esperto in criminologia Gianni Murè, psicologo e psicoterapeuta consulente di parte in alcuni casi giudiziari degli ultimi anni. “E’ plausibile pensare che conoscessero la loro vittima ma soprattutto che conoscessero la casa. Sapevano cosa c’era dentro e dove trovarlo”, esordisce. Una eventualità che sarebbe confermata anche dalle modalità con cui è stato consumato l’omicidio. “Il sacchetto in plastica calato sulla testa della donna potrebbe essere letto come una forma di riverenza e rispetto. Come dire che chi ha materialmente commesso il delitto non ha voluto guardare la fine della sua vittima, perchè persona a lui nota. Non è raro in criminologia un simile modus operandi, con l’assassino che si piazza alle spalle e copre il volto della persona da eliminare per non dover vedere direttamente cosa sta facendo”, spiega ancora Murè. Uccidere Elvira Leone non sarebbe stato però nei piani di chi è entrato all’opera in quell’appartamento. “Sulla base degli elementi disponibili, è verosimile. Volevano rubare. Sapevano che c’era qualcosa da rubare. Ma non trasformarsi in assassini. Forse la donna si è rifiutata di consegnare denaro e preziosi, di aprire la cassaforte,  magari ha reagito. Cosa che avrebbe spiazzato i rapinatori. Che potrebbero essersi innervositi sino all’epilogo finale. Con quel filo elettrico stretto con forza al collo perchè devono fare in fretta e non possono agire diversamente”, ipotizza l’esperto in criminologia Gianni Murè. Omicidio senza “pietas” quindi. Opera, e anche questa è solo un’ipotesi, non di professionisti. “Potrebbe essere. In questo caso potrebbero aver commesso degli errori, seminando indizi che non saranno sfuggiti agli esperti investigatori”.
Ma chi ha ucciso Elvira Leone? “Non posso certo rispondere io. Basandomi sull’esperienza e sui miei studi, potrei spingermi a ritenere che si sia trattato di persone estranee al nucleo familiare ma non alla signora”. Che conoscevano la casa. Domestici? Pare che si servisse di questo tipo di servizi ma non aveva del personale fisso. Sarebbero stati diversi nell’ultimo periodo. Ed è una delle piste seguite dagli investigatori, che si stanno muovendo a tutto tondo senza lasciare niente indietro.




Siracusa. "Pronti a bonificare la fontana Aretusa". Il piano dei Ross per il luogo simbolo

Alghe, buste di plastica, bottigliette, papiri piegati su se stessi. La fontana di Aretusa non gode di buona salute e si vede. Quello che non si vede, ma problema è comunque, sono le grate di scambio con il mare quasi totalmente intasate. Insomma, così diventa a rischio anche la salute stessa del luogo simbolo di Siracusa.
Serve un’operazione di pulizia straordinaria, un’autentica bonifica dei fondali. Il problema è noto e l’assessore al centro storico, Francesco Italia, è pronto ad offrire la soluzione. Che passa dalla meritoria offerta dei volontari del Ross del presidente Carmelo Bianchini: “assessore, puliamo noi”. Aspettano solo il via libera ma loro sono già pronti.
Hanno studiato l’intervento nei dettagli. A pulire materialmente i fondali della fontana delle papere saranno i cinque sommozzatori dell’associazione di volontariato. Il livello dell’acqua non è alto ma dovendo lavorare con testa e mani in acqua e per un tempo lungo il loro intervento è necessario. Saranno affiancati da una leggera barca appoggio su cui conferire e dividere i rifiuti purtroppo presenti sul fondo. In particolare le alghe, che vanno subito smaltite utilizzando particolari contenitori, regole e sistemi. “Vogliamo restituire alle celebri acque della fonte la loro limpidezza cristallina. Oggi chi guarda dall’alto si fa un’idea cupa della fontana. Vede sul fondo rifiuti e persino qualche basola lanciata, o caduta, dall’alto”, racconta Carmelo Bianchini.
I sommozzatori dei Ross si occuperanno poi delle grate di scambio con il vicino mare, oggi tappate da alghe e buste di plastica. Si trovano sul fondo, mentre sul lato della costa bisogna verificare la condizione della griglia di superficie. “In meno di una settimana puliremo la fontana di Aretusa da cima a fondo. Così lo spettacolo è deprimente. Tra poco arriva il grosso del flusso turistico e non possiamo regalargli una simile immagine di questo splendido luogo”, insiste il presidente dell’associazione di volontariato. “Ma dopo questo intervento straordinario, ogni sei mesi occorrerà un intervento di verifica. Noi siamo pronti e disponibili. Il Comune lo sa. Appena ci danno il segnale, noi entriamo in acqua”.




Siracusa. "Pronti a bonificare la fontana Aretusa". Il piano dei Ross per il luogo simbolo

Alghe, buste di plastica, bottigliette, papiri piegati su se stessi. La fontana di Aretusa non gode di buona salute e si vede. Quello che non si vede, ma problema è comunque, sono le grate di scambio con il mare quasi totalmente intasate. Insomma, così diventa a rischio anche la salute stessa del luogo simbolo di Siracusa.
Serve un’operazione di pulizia straordinaria, un’autentica bonifica dei fondali. Il problema è noto e l’assessore al centro storico, Francesco Italia, è pronto ad offrire la soluzione. Che passa dalla meritoria offerta dei volontari del Ross del presidente Carmelo Bianchini: “assessore, puliamo noi”. Aspettano solo il via libera ma loro sono già pronti.
Hanno studiato l’intervento nei dettagli. A pulire materialmente i fondali della fontana delle papere saranno i cinque sommozzatori dell’associazione di volontariato. Il livello dell’acqua non è alto ma dovendo lavorare con testa e mani in acqua e per un tempo lungo il loro intervento è necessario. Saranno affiancati da una leggera barca appoggio su cui conferire e dividere i rifiuti purtroppo presenti sul fondo. In particolare le alghe, che vanno subito smaltite utilizzando particolari contenitori, regole e sistemi. “Vogliamo restituire alle celebri acque della fonte la loro limpidezza cristallina. Oggi chi guarda dall’alto si fa un’idea cupa della fontana. Vede sul fondo rifiuti e persino qualche basola lanciata, o caduta, dall’alto”, racconta Carmelo Bianchini.
I sommozzatori dei Ross si occuperanno poi delle grate di scambio con il vicino mare, oggi tappate da alghe e buste di plastica. Si trovano sul fondo, mentre sul lato della costa bisogna verificare la condizione della griglia di superficie. “In meno di una settimana puliremo la fontana di Aretusa da cima a fondo. Così lo spettacolo è deprimente. Tra poco arriva il grosso del flusso turistico e non possiamo regalargli una simile immagine di questo splendido luogo”, insiste il presidente dell’associazione di volontariato. “Ma dopo questo intervento straordinario, ogni sei mesi occorrerà un intervento di verifica. Noi siamo pronti e disponibili. Il Comune lo sa. Appena ci danno il segnale, noi entriamo in acqua”.




Siracusa. Richiesto un Consiglio Comunale urgente per la Cittadella dello Sport

Rilanciamo l’appello, come fatto qualche giorno fa con un articolo (leggi qui): salvate la Cittadella dello Sport dall’incuria. Non è il caso di rifare l’elenco dei guasti. Se non si vuole davvero arrivare a chiudere i cancelli per “impraticabilità” il tema deve essere tra le priorità del dibattito pubblico cittadino. Un dato è chiaro: per troppi anni, forse decenni, la manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria sul grande complesso voluto da Concetto Lo Bello non è mai stata fatta o almeno non a dovere. E inevitabilmente il tempo mostra tutti i suoi danni.
Una seduta di Consiglio Comunale sarà dedicata alla Cittadella dello Sport. Questa mattina, la consigliera Simona Princiotta (Pd) ha protocollato la richiesta di convocazione urgente, corredata dalla firme necessarie. L’ufficio di presidenza ha adesso venti giorni di tempo, da regolamento, per fissare la data. “L’assessore parla di project financing, vogliamo capire di cosa si tratta. Quali privati sono coinvolti, quanto peserà sulle casse pubbliche l’impegno del Comune per la sua parte, che idee hanno questi privati. Ovvero, vogliono aprire dentro anche negozi e paninerie? Alzeranno le tariffe imposte facendo diventare lo sport roba da ricchi? Senza dire che vorremo conoscere le condizioni reali degli impianti, con un gestore voluto dall’assessore Cavarra che a giugno vedrà  la convenzione scadere”.
Critico nei confronti dell’assessore è anche il consigliere Castagnino (Ncd) che ha co-firmato la richiesta di convocazione urgente. “Invece di fare passerella con lo sport o pubblicare a ripetizione selfie mentre corre, sarebbe carino che per l’occasione di questa seduta parlasse concretamente di impiantistica sportiva…”.




Siracusa. Elezioni Europee, Fabio Granata capolista di "Green Italia Verdi" nelle isole

Fabio Granata sarà il capolista di “Green Italia Verdi” alle prossime europee. La conferma ufficiale arriva dall’ex parlamentare, a pochi giorni dalla definizione della lista per l’importante competizione elettorale. Certi, oltre al nome di Granata, quelli di Paolo Guarnaccia, docente all’Università di Catania e di Simona Sanfilippo, portavoce regionale del movimento ambientalista. “Un Green New Deal per la Sicilia – spiega Granata – rappresenta il cuore del nostro programma, oltre alla piena condivisione delle battaglie contro il Muos, contro nuove trivellazioni, contro parchi eolici marini sganciati da ogni piano regionale dell’energia. Andare oltre la raffinazione e risarcire il popolo degli inquinati. La cultura,il turismo,l’agricoltura di qualità e l’innovazione le uniche industrie che vogliamo in Sicilia “. La lista di “Green Italia-Verdi Europei sarà resa pubblica in settimana.




Siracusa. Elezioni Europee, Fabio Granata capolista di "Green Italia Verdi" nelle isole

Fabio Granata sarà il capolista di “Green Italia Verdi” alle prossime europee. La conferma ufficiale arriva dall’ex parlamentare, a pochi giorni dalla definizione della lista per l’importante competizione elettorale. Certi, oltre al nome di Granata, quelli di Paolo Guarnaccia, docente all’Università di Catania e di Simona Sanfilippo, portavoce regionale del movimento ambientalista. “Un Green New Deal per la Sicilia – spiega Granata – rappresenta il cuore del nostro programma, oltre alla piena condivisione delle battaglie contro il Muos, contro nuove trivellazioni, contro parchi eolici marini sganciati da ogni piano regionale dell’energia. Andare oltre la raffinazione e risarcire il popolo degli inquinati. La cultura,il turismo,l’agricoltura di qualità e l’innovazione le uniche industrie che vogliamo in Sicilia “. La lista di “Green Italia-Verdi Europei sarà resa pubblica in settimana.