Siracusa. Per l'Agenzia delle Entrate "Non siamo Angeli"

Pericolosità fiscale: 3. Pericolosità sociale: 3. Tenore di vita: 2. A Siracusa “Non siamo Angeli”. E’ la categoria in cui viene inserita la provincia aretusea nello studio dell’Agenzia delle Entrate, presentato in Parlamento. Ad ogni “tipologia” di provincia viene attribuito un nome di fantasia: Rischio totale; Metropolis; Niente da dichiarare?; Rischiose abitudini; Non siamo angeli, Gli Equilibristi; L’Industriale; Stanno tutti bene.  Otto Italie, una diversa dall’altra per indice di rischiosità fiscale, per indicatori sulla criminalità, ma anche per tenore di vita, densità di popolazione, presenza industriale, servizi dei trasporti. La scala va da un minimo di 1 ad un massimo di 5. Nella categoria “Non siamo Angeli”, insieme a Siracusa anche le siciliane Catania, Messina e Palermo oltre a Bari, Cagliari, Sassari, Taranto, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Olbia-Tempio. In totale, 6.5 milioni di cittadini in condizioni simili di pericolosità fiscale (evasione), sociale (crimine) e qualità della vita.




Siracusa. Per l'Agenzia delle Entrate "Non siamo Angeli"

Pericolosità fiscale: 3. Pericolosità sociale: 3. Tenore di vita: 2. A Siracusa “Non siamo Angeli”. E’ la categoria in cui viene inserita la provincia aretusea nello studio dell’Agenzia delle Entrate, presentato in Parlamento. Ad ogni “tipologia” di provincia viene attribuito un nome di fantasia: Rischio totale; Metropolis; Niente da dichiarare?; Rischiose abitudini; Non siamo angeli, Gli Equilibristi; L’Industriale; Stanno tutti bene.  Otto Italie, una diversa dall’altra per indice di rischiosità fiscale, per indicatori sulla criminalità, ma anche per tenore di vita, densità di popolazione, presenza industriale, servizi dei trasporti. La scala va da un minimo di 1 ad un massimo di 5. Nella categoria “Non siamo Angeli”, insieme a Siracusa anche le siciliane Catania, Messina e Palermo oltre a Bari, Cagliari, Sassari, Taranto, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Olbia-Tempio. In totale, 6.5 milioni di cittadini in condizioni simili di pericolosità fiscale (evasione), sociale (crimine) e qualità della vita.




Siracusa. Elvira Leone sarebbe stata uccisa domenica scorsa. Acquisite le immagini di videosorveglianza

Elvira Leone forse conosceva il suo o i suoi assassini. Avrebbe aperto lei stessa la porta perchè si fidava di chi le era apparso dallo spioncino. I segni di effrazione rilevati risalirebbero, infatti, ad un tentativo di furto antecedente. La tranquilla pensionata non avrebbe mai aperto a sconosciuti, lo ripetono le amiche e i conoscenti. Cosa possa aver mai scatenato tanta rabbia da sfociare in un barbaro omicidio, anomalo per il contesto criminale locale, rimane un mistero. La donna non ha voluto dire dove nascondeva soldi e preziosi? Ha reagito di fronte al tentativo di rapina? Sono solo alcuni degli interrogativi in cerca di risposte.
Intanto è stato possibile stabilire quasi con certezza che il dramma di Elvira Leone risale a domenica scorsa. Lo avrebbe indicato l’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale, Francesco Coco. La donna sarebbe morta per soffocamento, con un sacco in plastica legatole al collo con un filo elettrico strappato ad un’abat-jour. Era stretto così forte da essersi conficcato nella pelle. Si cercano adesso riscontri sull’eventuale utilizzo di un corpo contundente utilizzato per colpirla. Sul corpo della 72enne sono state infatti rilevate vistose ferite ed ecchimosi varie.
Le indagini proseguono a tutto campo. In attesa dei risultati dei rilievi effettuati dai Ris di Messina e dal reparto Crimini Violenti del Ros di Roma gli investigatori stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita di Elvira Leone, le sue abitudini, il suo giro di conoscenze e la rete di relazione. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza dei negozi di piazza della Repubblica. Potrebbe aver ripreso gli assassini o l’assassino al suo ingresso o all’uscita dal palazzo in cui abitava al sesto piano la sfortunata donna.




Siracusa. Banconote false, nuovo caso. Denunciato un 44enne

Ancora un caso di banconote false. Gli agenti del commissariato di Ortigia hanno denunciato in stato di libertà un 44enne siracusano accusato proprio di aver detenuto e speso banconote contraffatte.Le segnalazioni sono esponenzialmente aumentate nel corso degli ultimi mesi. Ed anche le operazioni di contrasto al fenomeno che a Siracusa non ha risparmiato neanche la beneficenza, come accadde un anno fa ai volontari dell’Ail “truffati” con una banconota da cento euro falsa.




Siracusa. Droga addosso e botte ai carabinieri, due giovani in manette

I principali luoghi di ritrovo per i giovani nel mirino dei carabinieri.  Ieri sera i militari  dell’aliquota radiomobile di Siracusa e della stazione di Cassibile sono stati impegnati in un’attività di monitoraggio mirata. Nell’ambito di questo servizio sono stati arrestati due giovani, Francesco Michael Mauceri e Gianclaudio Assenza, di 22 e 19 anni, entrambi di Siracusa e già noti alla giustizia. Dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri avrebbero notato Mauceri mentre cedeva della sostanza stupefacente ad alcuni assuntori e lo hanno raggiunto in viale Paolo Orsi, perquisendolo subito dopo. Addosso, diverse dosi di cocaina già confezionate e pronte per lo smercio, per un peso complessivo di tre grammi. Meno “disponibile” Assenza, che di essere sottoposto a perquisizione sembrava non volerne proprio sapere, tanto che per sottrarsi al controllo avrebbe aggredito i carabinieri colpendoli e causando a uno di loro traumi contusivi giudicati guaribili in 10 giorni. E’ stato comunque bloccato. Mauceri è stato condotto a Cavadonna, mentre ad Assenza sono stati concessi i domiciliari.




Siracusa. La Castelluccio (Pd) in difesa di Lo Giudice e Moschella

Il Pd “ufficiale” in soccorso degli assessori Alessio Lo Giudice e Fabio Moschella. Nei giorni scorsi, otto consiglieri dell’area di maggioranza (come i democratici, ndr) ma vicini al sindaco Garozzo, hanno chiesto un’accelerazione sul rimpasto con la rimozione dei rappresentanti del “vecchio establishment del Pd”, rei di ostacolare – secondo gli otto – l’azione amministrativa. Facile individuare i bersagli in Lo Giudice e Moschella che non hanno commentato ufficialmente la vicenda.  “Ridicole le prese di posizione che invitano ad eventuali rimpasti per cacciar via gli assessori che, secondo alcuni saggi analisti politici, sarebbero espressione di una cosiddetta fantomatica nomenclatura del Pd”, scrive il segretario provinciale del partito, Carmen Castelluccio, su Facebook. “Il sindaco, interessato al bene della città e gli assessori dotati di spirito di squadra, dovrebbero saltare dalla sedia nel sentir dire a consiglieri componenti della maggioranza una simile corbelleria e invitarli ad occuparsi dei problemi concreti della città, attraverso un più significativo contributo in aula e nelle commissioni”.
Insomma, la frattura interna al Pd siracusano si allarga. Tra l’altro, il sindaco Giancarlo Garozzo e alcuni consiglieri comunali tra cui il capogruppo (Pappalardo) non hanno partecipato all’incontro promosso venerdì dalla direzione provinciale. Un comportamento stigmatizzato dal segretario provinciale. “L’aver contestato le modalità di svolgimento del Congresso non attribuisce il diritto di non riconoscere gli organismi provinciali del partito, producendo un grave danno d’immagine al Partito Democratico. La Direzione Provinciale si farà carico nella prossima seduta di istituire un organo provvisorio di coordinamento del Partito Democratico a Siracusa, incaricato di rappresentare il partito a Siracusa e di promuoverne l’iniziativa politica”. Per la cronaca, i due assessori Lo Giudice e Moschella hanno partecipato all’incontro.
 




Siracusa. Smontano impianti idrici di aziende agricole per rubare ottone e ferro, 4 arresti a Cassibile

Valvole di ottone ” a saracinesca” e tubature di ferro per un peso complessivo di circa mezza tonnellata caricate a bordo di un autocarro e di un’utilitaria. I carabinieri di Cassibile hano intercettato i due mezzi , su cui viaggiavano Angelo Vittorio, 52 anni e Concetto Coco, 49 anni, pluripregiudicati di Catania e una coppia di romeni, marito e moglie, Vasile e Anisoara Memetel, di 33 e 28 anni, incensurati, residenti a Rosolini. Il materiale, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era stato asportato da aziende agricole del territorio e costituiva componenti del sistema di irrigazione delle colture, ulteriore danno economico per le vittime dei furti. I due catanesi sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Cavadonna, mentre i coniugi romeni sono stati posti ai domiciliari. La refurtiva è stata restituita ai proprietari.




Siracusa. Ordine di carcerazione per rapina e lesioni personali

Ordine di carcerazione per Roberto Piazzesi, 43enne di Siracusa. Gli agenti della squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica. L’uomo deve scontare una pena per i reati di rapina e lesioni personali aggravate commessi nel 1999.




Siracusa. Ancora una scossa di terremoto alle 12.26

Ancora una scossa di terremoto nel sud Italia. Pochi minuti fa, alle 12.26, la terra ha tremato ancora. Una scossa particolarmente lunga, quasi 45 secondi, è stata avvertita tra la Calabria e la Sicilia. Sisma avvertito dalla popolazione anche a Siracusa e in diversi centri della provincia. Secondo le prime informazioni, il terremoto avrebbe avuto epicentro nel crotonese e intensità vicina a magnitudo 5.




Siracusa. "Niente psicosi, non c'è una banda che prende di mira gli anziani soli in casa"

“Non c’è nessun riscontro che porti a credere che ci troviamo di fronte ad un crimine di natura seriale e che possa ripetersi”. Sono parole del comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Mauro Perdichizzi, che per la prima volta parla delle indagini sul delitto di piazza della Repubblica. “Niente psicosi, non c’è un’organizzazione che prende di mira gli anziani e agisce con queste modalità violente”, aggiunge.
L’omicidio della placida pensionata ha la “massima priorità” per gli investigatori. Che non stanno lesinando sforzi e risorse per venire a capo di un caso complesso e anomalo. “Ci siamo avvalsi del supporto tecnico dei Ris e del reparto Crimini Violenti del Ros di Roma. I rilievi sulla scena del crimine sono durati due giorni perchè tutto avviene con la massima scrupolosità”, spiega su Fm Italia il colonnello Perdichizzi. Ancora niente ipotesi (“è prematuro”) si attendono gli esiti delle analisi, compresa l’autopsia che sarà svolta oggi. “E a mio avviso tutti questi esami risulteranno decisivi per le indagini”, ammette il comandante provinciale dei Carabinieri.
Non solo scienza, si prosegue ad investigare con tecniche tradizionali. In queste ore vengono, ad esempio, ricostruiti gli ultimi giorni della vittima, la sua rete di rapporti e relazioni. “Confido anche nella sensibilità dei siracusani”, dice il colonnello Perdichizzi in una sorta di appello: chi ha visto qualcosa, ogni piccolo dettaglio, contatti i Carabinieri. “Si rivolgano a noi con serenità”.