Siracusa. Delitto La Porta: il gip convalida il fermo dei sospettati

L’hanno ribattezzata “Efesto”, come il dio greco del fuoco. E’ la brillante operazione con cui i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono riusciti a chiudere il cerchio nelle indagini sull’omicidio di Nicola La Porta. Ieri il fermo di quattro sospettati (clicca qui). Un provvedimento convalidato oggi dal Gip. Nessuna confessione, nessuna dichiarazione. Giuseppe Genesio (26), Leonardo Maggiore (19) anni di Siracusa, Osvaldo Lopes (38) e Salvatore Mollica (31) si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono tutti accusati, a vario titolo, di omicidio. In attesa del Riesame, rimangono quindi a Cavadonna.
I quattro, una sorta di commando punitivo, avrebbero avuto diversi ruoli nella pianificazione e nella realizzazione del delitto. Il piano avrebbe preso le mosse da una telefonata civetta, per attirare nella loro trappola La Porta. Un appuntamento fatale, probabilmente subito dopo il suo allontanamento da casa, nella tarda serata da sabato uno marzo.  Il corpo senza vita venne rinvenuto nelle campagne poco fuori Floridia solo nel pomeriggio del lunedì seguente.
Un giallo, su cui i Carabinieri sono riusciti a fare luce anche grazie ad elementi “rilevatori” forniti dall’autopsia, da alcune telecamere di videosorveglianza di Floridia e da una intensa attività d’indagine.
Autore materiale dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato Osvaldo Lopes. Un nome non nuovo alle cronache. A giugno dello scorso anno era stato coinvolto in una vicenda di estorsioni ed arrestato dalla mobile di Siracusa. Secondo la procura distrettuale di Catania sarebbe stato organico al clan Bottaro-Attanasio. Venne comunque scarcerato. Poco prima si era candidato in Consiglio Comunale, a Siracusa, ottenendo 23 preferenze.
(foto: il luogo dove è stato ritrovato il cadavere)




Siracusa. "Sindaco, revoca il mandato a quell'assessore". Il consigliere Castagnino punge sull'edilizia scolastica

Tra l’assessore Lo Giudice e il consigliere comunale Salvo Castagnino (Ncd) non corre – politicamente – buon sangue. Su più temi si sono confrontati prima, scontrati e beccati poi. Normale tra un esponente dell’amministrazione con rubriche “importanti” e un rappresentante tra i più attivi dell’opposizione. Per tre volte Castagnino ha chiesto le dimissioni di Lo Giudice, che alle “stoccate” del consigliere ha cercato di rispondere sempre senza uscire dalle righe. Oggi il cambio di strategia perchè nel piazzare il suo nuovo attacco, il consigliere area Nuovo Centrodestra si rivolge direttamente al sindaco Garozzo. “Prima chiedevo le dimissioni di Lo Giudice, ora chiedo a te revocargli il mandato”. Scusi Castagnino, ma perchè? “Siracusa è stata penalizzata. Ha ottenuto lo 0% di 16.000.000 di euro stanziati dal Governo nazionale e ripartiti da quello regionale tra le scuole siciliane”. Colpa dell’assessore sarebbe  “una carenza nella sua attività amministrativa. Questo ultimo dato mostra una totale incapacità di attrarre somme necessarie all’edilizia scolastica. Mi chiedo se l’assessore è a conoscenza di quanto ha fatto la Regione, colpevole di  aver riconosciuto a Siracusa lo 0% degli stanziamenti per l’edilizia  scolastica. Nessun precedente simile a mia memoria”.




Siracusa. Sgominata rete criminale egiziana. Accoglieva migranti e proteggeva scafisti

Smantellata dalle squadre Mobili di Siracusa, Catania e dal Servizio Centrale Operativo una rete criminale che avrebbe fornito assistenza logistica irregolare a diversi migranti giunti sulle coste siracusane.  Nelle prime ore di questa mattina eseguite 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Catania nei confronti di  altrettanti egiziani, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata a favorire l’ingresso e la permanenza irregolare sul territorio italiano ed europeo di stranieri. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.
Un’indagine complessa,  che ha permesso di individuare l’operatività a Siracusa, Catania, Milano, Como, Anzio (RM) e Andria (BA) di questa organizzazione criminale. Per l’accusa, accoglievano i migranti irregolari, una volta fuggiti da strutture di accoglienza o “spariti” subito dopo lo sbarco, in abitazioni o strutture fatiscenti provvedendo, dopo aver ricevuto somme di denaro, al loro trasferimento verso le destinazioni finali, solitamente individuate in paesi del Nord Europa. Si sarebbero anche occupati di proteggere gli scafisti, di cui in alcuni casi avrebbero agevolato la fuga.
Gli otto sono ritenuti responsabili, a diverso titolo, di reati attinenti ad 8 sbarchi avvenuti tra la scorsa estate ed autunno che hanno consentito l’ingresso illegale in questo territorio di ben 1.186 persone.




Cassibile. Ottocento grammi di marijuana in casa, arrestato un incensurato

Ottocento grammi di marijuana suddivisi in diversi sacchetti di plastica trasparente. Li hanno rinvenuti e sequestrati a Cassibile, in casa di un incensurato, i Carabinieri. E’ finito in arresto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il 21enne Francesco Buffa. Poco prima, era stato sorpreso ad un controllo  con circa venti grammi di marijuana occultati all’interno della vettura. La seguente perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire il grosso del quantitativo.  Sequestrati anche tre bilancini di precisione e diverse banconote in tagli differenti per un totale di circa 260 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato posto ai arresti domiciliari.




Siracusa. Piano Paesaggistico, la giunta Garozzo rinuncia al ricorso. Lo Giudice: "Scelta significativa"

Piano Paesaggistico, il Comune di Siracusa rinuncia al ricorso. Non ci sarà alcuna discussione al Tar di Catania come invece aveva scelto l’amministrazione Visentin nel 2012, presentando al tribunale amministrativo un ricorso avverso ad alcuni punti del decreto dell’assessorato regionale. Cambia completamente l’atteggiamento, cadono le “ostilità” e la giunta Garozzo approva  un atto di indirizzo con cui di fatto rinuncia al ricorso. “Una scelta significativa che attesta l’impegno concreto a tutela del patrimonio ambientale e culturale della nostra città”, commenta l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice. Per arrivare alla piena attuazione del piano paesaggistico bisognerà comunque attendere nuove indicazioni da Palermo. Soddisfatti Alessandro Acquaviva e Marina Zappulla,  firmatari dell’interrogazione consiliare con cui si chiedeva,  lo scorso novembre, al Comune di rinunciare al ricorso. “La conferma di quanto preannunciato in quella sede – commentano i due consiglieri di maggioranza- apre una nuova stagione della politica di  gestione del territorio in cui il paesaggio non sarà più considerato come un problema ma come una ricchezza collettiva, un bene da difendere e valorizzare anche ai fini economici e turistici”.
“Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per la decisione  di revocare la delibera n. 146 del 21/04/2012 con cui la Giunta Visentin aveva dato mandato all’ufficio legale di promuovere un ricorso al Tar”, commentano i consiglieri comunali Acquaviva e Zappulla. “Questa scelta apre una nuova stagione della politica di  gestione del territorio in cui il paesaggio non sarà più considerato come un problema ma come una ricchezza collettiva”.
 




Siracusa. Attenzioni "particolari" verso una donna, denunciato un marocchino irregolare

Ha vissuto settimane di paura. Negli ultimi cinque mesi, anche andare al bar per una semplice colazione prima di raggiungere il posto di lavoro era diventato fonte di angoscia. Tutto per colpa di quell’uomo, un marocchino, che con fare troppo intraprendente avrebbe “puntato” la 40enne siracusana. Brevi pedinamenti, una presenza fissa nei luoghi frequentati dalla donna e persino “accompagnamenti” non richiesti fino all’auto.
Una persecuzione che non accennava a diminuire, come invece sperava. Anzi, l’intraprendenza del marocchino era diventata quasi aggressiva visto che avrebbe anche cercato un approccio fisico, tirando la signora per un braccio verso un vicolo nei pressi di via Catania, a Siracusa. L’intervento di alcuni passanti ha evitato che la situazione degenerasse.
Un ultimo episodio che ha convinto la donna, spaventata,a rivolgersi alle forze dell’ordine. Immediato l’intervento degli agenti delle volanti che hanno denunciato in stato di libertà per atti persecutori il marocchino, risultato peraltro senza permesso di soggiorno e con qualche precedente.   E’ stato condotto al Cie dove rimarrà adesso in attesa dell’espulsione.




Siracusa. Giornate Fai tra Tomba d'Archimede e Anfiteatro Romano, proposta la gestione privata del sito

Un percorso ideale che unisce grecità e periodo romano, dalla Tomba d’Archimede all’Anfiteatro Romano. Sono i luoghi scelti per le Giornate Fai di Primavera di sabato e domenica prossimi. La delegazione di Siracusa del Fondo per l’Ambiente, guidata da Gaetano Bordone, ha presentato questa mattina, insieme alla Soprintendente, Beatrice Basile e al sindaco, Giancarlo Garozzo, l’iniziativa, quest’anno alla sua ventiduesima edizione, che apre al pubblico luoghi che solitamente non  sono accessibili. Per due giorni, dalla mattina al tramonto, i siracusani potranno visitare un “luogo chiuso per troppi anni, un percorso sensoriale unico- spiega Bordone – dove storia e natura si fondono e raccontano la storia di questa città”. Il percorso sarà accessibile sabato e domenica, dalle 10 alle 16,30. La presentazione dell’iniziativa è stata  anche l’occasione per parlare di tutela e valorizzazione dei beni culturali del territorio. Bordone ha lanciato una proposta alla soprintendente. “Si potrebbe valutare l’idea- ha detto il capo delegazione Fai  -di affidare il percorso selezionato per le giornate di Primavera ad un’associazione privata, così da renderlo sempre fruibile e, soprattutto, creare marketing turistico, magari anche prevedendo una caffetteria e book shop per i visitatori”. Sull’idea di rendere accessibili luoghi spesso sconosciuti e fuori dagli itinerari tradizionali ha detto la sua anche il sindaco, Garozzo, convinto che “questi siti debbano essere aperti perché possono rappresentare il completamento di un’offerta turistico-culturali di primo livello e non ancora sfruttata al meglio. Il recupero di queste aree deve essere una priorità strategica”. Una strada che anche per la soprintendente Basile può essere percorsa, a patto che “si individui una soluzione per garantire il necessario personale ed una maggiore sinergia tra i diversi soggetti che, a vario titolo, hanno competenza in materia. “Quello che restituiamo alla città grazie alla due giorni del Fai- ha detto Basile- è uno dei luoghi più suggestivi d’Italia”. L’area è stata ripulita dall’azienda regionale Foreste Demaniali, mentre i volontari di 7 associazioni di volontariato garantiranno la sicurezza lungo i percorsi aperti. Giornate di Primavera anche a Buscemi, dove sabato e domenica si potrà visitare la chiesa monumentale di San Sebastiano, monumento tardo-barocco, ricco di stucchi, affreschi e tele preziose. 




Siracusa. Fondazione di Comunità Val di Noto, partono i primi progetti

Tre progetti per avviare l’attività della Fondazione di Comunità Val di Noto, presentata ieri nella sala conferenze della Camera di Commercio di Siracusa dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo, dal vescovo di Noto, Antonio Staglianò, e dal  presidente della Fondazione “Con il Sud”, Carlo Borgomeo, alla presenza del vice direttore nazionale di Caritas Italiana, Francesco Marsico e del segretario generale della Fondazione di Comunità “Distretto sociale evoluto” di Messina, Gaetano Giunta. La nuova Fondazione lavorerà alla promozione di percorsi di presa in carico dei più deboli con il progetto “Fratello Maggiore”, “ripartenze” per uscire dalla crisi; coesione sociale l’obiettivo, invece, di  “Tessuto inclusivo”, progetto che prevede cantieri educativi, centri sociali ed educativi, iniziative di cittadinanza attiva, cammini di inclusione sociale. Terzo progetto all’insegna della valorizzazione dei prodotti degli iblei, per generale opportunità lavorative nell’ottica cooperativistica e di consolidamento degli scambi solidali. A questo servirà “Telaio creativo”. La Fondazione di Comunità Val di Noto nasce dalla collaborazione tra le diocesi di Siracusa e Noto e il terzo settore, per ideare programmi di “policy permanenti” e una “progettualità diffusa nell’ottica dei territori socialmente responsabili”. E’ entrato nei dettagli il presidente, Maurilio Assenza, “Abbiamo l’obiettivo- ha spiegato Assenza- di  tenere viva l’anima delle persone e dei giovani. Sarà una sfida,  ma se saremo insieme faremo tanto in questa terra”.  Nella fase di avvio, un contributo ai progetti viene dato da Caritas Italiana. Gaetano Giunta ha parlato dell’esperienza di Messina. “In tre anni la Fondazione di Comunità ha accompagnato start up di nuove 27 imprese civili – ha rilevato – con la creazione di circa 200 posti di lavoro. La nascita di una Fondazione di Comunità permette la costruzione di un paradigma dove gli esclusi trovano una nuova cittadinanza e dove le persone ritrovano la pienezza della relazione. Un nuovo umanesimo e una nuova fraternità attraverso cui ricostruiamo testimonianza civile. È un lavoro che richiede fatica ma insieme è possibile”. “La diocesi di Siracusa – ha spiegato Mons.Pappalardo – ha accolto con convinzione fin dal primo momento la proposta di partecipare alla costituzione della Fondazione di Comunità Val di Noto per un efficace impegno di contrasto delle povertà, soprattutto per i programmi di inclusione sociale che racchiudono un progetto globale comprendente l’inserimento lavorativo e il recupero della dignità personale dei soggetti coinvolti”.“La Fondazione di Comunità dà ‘scientificità’ all’impegno di carità solidale che viviamo in diocesi. Fare la carità richiede pensiero, intelligenza, coscienza – ha aggiunto Staglianò – Si tratta di una ‘fondazione di comunità’: ovvero al centro vi sarà la cura della coesione sociale, che viene prima, per il nostro Sud, di tutto il resto. L’impegno per la coesione sociale permetterà di unire le grandi consegne del passato alla responsabilità per le sfide dell’oggi”.




Siracusa. Capoluogo cordiale, numero 1 per accoglienza alberghiera

A Siracusa siamo imbattibili in fatto di cordialità e competenza alberghiera. Un primo posto in Italia certificato dall’indagine di Hotel.info, portale di prenotazione online per aziende e privati con oltre 250.000 hotel in tutto il mondo. La classifica è stata redatta elaborando i giudizi degli ospti degli alberghi di tutta Italia che, interpellati, hanno valutato il loro soggiorno. Un voto da 0 a 10 basato sulla cordialità e la professionalità del personale alberghiero. Risultato? La provincia di Siracusa è la migliore. “Questo dato testimonia la qualità dell’offerta ricettiva della nostra provincia, che è il frutto del lavoro e della professionalità degli imprenditori del settore alberghiero”, commenta visibilmente soddisfatto Seby Bongiovanni. “Complimenti ai titolari delle strutture ricettive e soprattutto a tutti i dipendenti che con il loro impegno hanno contribuito a questo risultato. Questi dati, come altre notizie positive sul nostro territorio, contribuiscono all’immagine positiva e quindi all’incremento del livello di competitività della destinazione”.

La classifica di hotels.info
La classifica di hotels.info




Siracusa. "Arma Christi", in Cattedrale l'esposizione dei simboli della Passione di Cristo

Il calice e la patena d’ambra del  XVI secoli con scene e simboli della Passione  attribuibili ad una bottega di area napoletana,  la Patena istoriata in oro del  XVII secolo con sul retro nove scene della Passione di Cristo, il Reliquiario della Sacra Spina. Sono alcuni dei pezzi unici in esposizione nella Cappella Sveva del Palazzo Arcivescovile di piazza Duomo, a Siracusa,fino all’11 maggio prossimo. “Arma Christi” è “un’occasione unica, attraverso cui facciamo conoscere- spiega mons. Sebastiano Amenta, amministratore della Cattedrale-il nostro patrimonio storico e artistico. Sono i segni della Passione di Cristo nell’arte e nella devozione popolare”. La mostra, realizzata in collaborazione con la società Kairos, può essere visitata,  con ingresso libero,dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 18; il sabato dalle ore 11 alle ore 22; e la domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 21. La curatrice è la professoressa Loredana Pitruzzello,mentre il progetto espositivo è di Luciano Magnano. “La croce e il Crocifisso sono il fulcro della fede cristiana, il dramma di Gesù Crocifisso ha stimolato per secoli il pensiero filosofico, teologico ed artistico dell’uomo – spiega Loredana Pitruzzello –. All’inizio del cristianesimo il crocifisso non era adattato tra i simboli cristiani, come patibolo degli schiavi, crudelissimo, era evocativo di una morte atroce e infamante. Tra le prime rappresentazioni di Cristo crocifisso, sono il rilievo di una cassetta eburnea del 420-430, ora al British Museum e il pannello della porta lignea di Santa Sabina a Roma, 432 circa. Da Costantino in poi la croce diventa simbolo di culto e si inizia non solo a trovarne come ornamento nelle chiese ma, in breve tempo gli antichi sentimenti di ripugnanza si trasformano in eclatante devozione”.