Siracusa. "La crisi mi ha tolto tutto", la storia di un artigiano soffocato dalle tasse

La crisi, decine di migliaia di euro di debiti che non riesce a saldare, le cartelle esattoriali che continuano ad essergli recapitate, il rischio di perdere la propria casa ed anche quella dei suoi anziani genitori. La storia di Sebastiano non è rara in un periodo di difficoltà economiche come quello che molti attraversano. Il suo racconto assomiglia a quello di decine di altri cittadini che si sentono attanagliati in una situazione che non sembra avere via d’uscita e si arriva perfino ad ipotizzarne una, la peggiore, di soluzione: farla finita. A SiracusaOggi, Sebastiano, ex artigiano panettiere, 60 anni affida il suo sfogo e la sua richiesta di aiuto. Non sa nemmeno a chi chiederlo e non crede nemmeno troppo alla possibilità di riuscire nel suo, ormai disperato, tentativo di garantirsi la sopravvivenza. Gestiva un panificio. Per dieci anni la sua attività è andata bene. Poi cominciano i problemi. Le entrate non bastano a pagare le spese necessarie per mantenere aperto il suo esercizio. Chiude battenti nel 2011 e licenzia l’unico dipendente della sua attività. “Per garantire a quel lavoratore i suoi diritti: lo stipendio, i contributi Inps e Inail- racconta Sebastiano- ho tralasciato i miei. Ho pensato che avrei potuto farlo in seguito e, comunque, non avevo assolutamente la possibilità di pagare subito”. Da quel momento si mette in moto un meccanismo che l’ex panettiere definisce “micidiale. Una macchina fiscale oppressiva – sostiene –  Non ho potuto godere di nessuna agevolazione destinata ai disoccupati, perché io ero un artigiano, non un dipendente”. Le cose peggiorano, con il tempo. “L’Agenzia delle Entrate mi contestò una dichiarazione dei redditi errata, con delle incongruenze, per sanare la quale avrei dovuto pagare 16 mila euro. Non li avevo e, comunque, non avevo evaso il fisco. Avevo subito delle sofferenze di cassa notevoli per cui, in accordo con il mio commercialista, ho deciso di inserire nella dichiarazione a scarico dei costi, l’automobile. Sapevamo che, così facendo, avremmo avuto un paio di migliaia di euro da pagare negli anni successivi. Nulla di più”. Alla richiesta di ottenere uno sconto del 30 per cento, previsto per chi non contestava la cartelle, Sebastiano racconta di avere ricevuto un diniego. “Mi sono sentito trattato come uno straccio da pavimenti- ricorda l’ex artigiano- Anche il mio commercialista ne rimane deluso, si sentiva impotente di fronte a tutto questo”. Ancora oggi non riesce a pagare le rate del mutuo della sua casa, un bilocale di 50 metri quadrati. Rischio di vedere la mia casa all’asta e lo stesso rischio corrono  i miei anziani genitori, garanti. Ad 80 anni potrebbero restare senza casa per un mio debito di 25 mila euro”. Sebastiano racconta la sua paura. “Potrei ricorrere a gesti estremi- confessa- ma sono ancora convinto che il bene più prezioso di cui disponiamo è la vita. Cerco un aiuto, almeno morale”. Fino ad oggi spiega di non avere mai chiesto a nessuno una mano. “Ho sempre creduto di poter risolvere da solo i miei problemi. E’ sempre stato così. Questa volta, però, non ci sto riuscendo. Mi costa, ma ho un disperato bisogno che qualcuno mi indichi una via d’uscita”. Sebastiano si è rivolto all’associazione Italiani in Movimento di Giuseppe Giganti, che starebbe analizzando delle possibili soluzioni.




Floridia. Guerra tra farmacie "dirimpettaie", Zito (M5S): "Ombre sulla condotta dell'Asp"

Un caso unico in Italia, ma anche un paradosso che approda all’Ars e che ripropone una contrapposizione  tra il deputato regionale, Stefano Zito e l’Asp di Siracusa. Floridia al  centro dell’attenzione del “Movimento 5 Stelle”  per una singolarità che avrebbe, però, dei risvolti seri per i protagonisti di una vicenda di burocrazia, a volte tortuosa, e di diritti che ciascuna delle parti in causa rivendica. Il caso è quello di due farmacie. La prima ha lavorato in gestione provvisoria dal 2003, la seconda sarebbe stata autorizzata dopo il concorso pubblico per l’individuazione del gestore definitivo. Una nuova sede che apre, una vecchia sede che chiude. Il problema consisterebbe nelle modalità di questa operazione. Zito  nutre forti dubbi ed ha presentato per questo un’interrogazione al presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. “Il paradosso- spiega Zito- nasce quando l’Asp di Siracusa, lo scorso 30 luglio, rilascia l’autorizzazione per l’apertura della nuova farmacia, a pochi metri dalla vecchia,  al gestore definitivo, senza accertare il previo pagamento dell’indennità dovuta per legge al gestore provvisorio”. Indice puntato, quindi, contro l’Asp, che avrebbe dato il “via libera”, secondo il parlamentare dell’Ars, all’apertura di una nuova sede, senza che fosse ancora stata chiusa la partita con la precedente. La vicenda sarebbe anche oggetto di un ricorso al Tar di Catania, presentato dal vecchio gestore per ottenere la riapertura dell’esercizio. In attesa dell’esito, Zito chiede l’intervento del governo regionale, affinché accerti “la condotta dell’azienda sanitaria provinciale di Siracusa, prendendo seri provvedimenti nei confronti dei vertici dell’Asp qualore l’azienda venga condannata a risarcire il gestore provvisorio”.




Siracusa. Diciannove giorni ai domiciliari per furto

Diciannove giorni ai domiciliari. E’ la pena residua che deve scontare un minorenne siracusano in esecuzione di quanto stabilito  dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Catania. E’ stato condannato per furto.




Siracusa. L'agricoltura spiegata da Fabio Moschella agli studenti

L’assessore allo sviluppo economico del Comune di Siracusa, Fabio Moschella, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Insolera di Siracusa, dell’Ipa e dell’Ipc. Tema della discussione, una domanda: “Servono ancora i contadini?”. Un’analisi agraria, economica e turistica. Dopo l’introduzione del dirigente scolastico, Maria Ada Mangiafico, Moschella ha raccontato agli studenti la storia della azienda agricola di famiglia che oggi gestisce e le difficoltà che ha dovuto affrontare per restare sul mercato. In particolare si è parlato di limone “femminello” Igp, tipico di Siracusa.




Migliorano le condizioni del bimbo caduto dal balcone, il racconto della dirigente di Terapia intensiva del Policlinico di Messina

Sorride alla mamma e detesta i “camici bianchi”. Il  piccolo di 23 mesi precipitato dal balcone al primo piano del palazzo di via Teramo in cui vive con la sua famiglia, sta meglio. I medici dell’Unità operativa di Terapia intensiva pediatrica del Policlinico di Messina, dove è stato trasportato in elisoccorso dopo il terribile incidente, lo tengono sotto stretta osservazione ma fortunatamente hanno sciolto la prognosi e ieri pomeriggio hanno potuto interrompere il coma farmacologico ed estubarlo. Adesso respira da solo,  è sveglio e può stare insieme alla sua mamma per tutto il giorno. Motivo di enorme soddisfazione per l’équipe  guidata dalla dottoressa Eloisa Gitto.  Medici e infermieri ce l’hanno messa tutta in questi giorni per salvarlo. “Quando siamo stati certi che non ci fossero danni cerebrali, per i quali inizialmente si temeva- racconta la dirigente dell’Unità di terapia intensiva pediatrica dell’ospedale di Messina- ci siamo concentrati sugli altri organi vitali in cui erano stati riscontrati dei problemi e, in particolare, sul polmone destro. Fortunatamente le condizioni si sono stabilizzate. Abbiamo iniziato con dei piccoli tentativi, delle “finestre di risveglio” a cui il bambino ha risposto bene. Infine, la decisione di estubarlo”.Per il momento, il bimbo rimane in terapia intensiva, ma nei prossimi giorni sarà spostato in un ambiente più accogliente per lui e per la sua mamma. La dottoressa Gitto lascia trasparire le sue emozioni. “E’ inevitabile che si tenti in tutti i modi di essere vicini ai piccoli pazienti e ai loro familiari -racconta la dirigente – pur mantenendo il ruolo di medico, con quella parte di distacco che serve per garantire la lucidità necessaria per portare a buon fine le cure. E’ ovvio che tutto il personale sia felice del buon esito del lavoro svolto. Proviamo gioia, tutti e siamo anche contenti di vedere la normale ostilità del bimbo quando ci avviciniamo a lui. E’ smarrito, si ritrova circondato da persone in camice bianco dopo essere stato sedato per diversi giorni. Che abbia questo tipo di reazione – conclude la dottoressa Gitto  – è segno di benessere”.




Siracusa. "Fantassunzioni", Cavallaro: "Mai commesse scorrettezze e lo chiarirò presto"

“Smonteremo, uno per uno, tutti i capi d’accusa”. Riccardo Cavallaro, ex consigliere comunale di Siracusa, tra i destinatari degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito dell’operazione “Fantassuzioni” della Digos, non ha dubbi. “La fine delle indagini- racconta – rappresenta per me una buona notizia, perché adesso avrò la possibilità di difendermi, con assoluta serenità”. Cavallaro si dice pronto a fornire “documenti che provano l’assoluta correttezza del mio operato”, ma non nasconde la sua rabbia per il “clamore che questa vicenda sta suscitando. Una rabbia- spiega- motivata dalla consapevolezza di essere nel giusto. Produrremo tutti gli atti necessari, che sono già pronti. Non capisco a cosa ci si riferisca quando si parla di un sistema consolidato. Le presenze in commissione sono attestate ed il verbale riporta quanto viene detto durante la riunione”. A Cavallaro sarebbero contestate tre presenze fittizie negli anni che vanno dal 2008 al 2012. Un dato che l’ex consigliere sottolinea perché “la normativa prevedeva un tempo che ogni singola presenza al consiglio comunale o in commissione fosse retribuita. Successivamente- ricorda Cavallaro- la normativa è cambiata e anche accumulando presenze, c’è un tetto massimo oltre il quale le sedute non vengono comunque retribuite. Non avrebbe, quindi,nemmeno senso tentare azioni prive di risultato. Quello che sta accadendo mi dispiace- conclude Cavallaro- perché si inserisce in un clima generale di sfiducia nelle istituzioni e nella politica e rischia di alimentarlo senza alcun motivo.Mi consola la certezza che tutto questo  sarà presto chiarito”




Imprenditori siracusani alla manifestazione di Roma. Miceli (Cna): "Politica economica disastrosa"

“Un messaggio chiaro e unitario, almeno 80 mila imprenditori in piazza e, tra loro,una folta delegazione della provincia di Siracusa”.Gianpaolo Miceli  segretario locale della Cna Giovani descrive così la mobilitazione nazionale di oggi, indetta da Rete Impresa Italia e culminata nella manifestazione di Roma. I piccoli e medi imprenditori chiedono al Governo una serie di misure in grado di salvarli dal baratro. Casartigiani,Cna,Confcommercio e Confesercenti hanno voluto far sentire in questo modo la loro voce.Miceli ricorda alcuni dati. “Il 94 per cento del tessuto produttivo italiano è rappresentato dall’artigianato e dal terziario.L’incidenza della tassazione sui profitti ha raggiunto il 66 per cento, superando del 20 per cento la media europea.Basterebbe già questo per far comprendere le difficoltà a cui gli imprenditori vanno incontro”. Miceli parla di una burocrazia asfissiante e costosa, da 30 miliardi di euro l’anno. “La buona riuscita della manifestazione di oggi –  prosegue Miceli- è il sintomo di un malessere diffuso. Gli imprenditori di solito – fa notare – non scendono in piazza. Il fatto che questa volta lo abbiano fatto e con questa partecipazione è sintomatico di una situazione che, senza un’inversione di rotta, non potrà  che peggiorare”.




Siracusa. E' venuto a mancare Francesco Ficili

Non ce l’ha fatta Francesco Ficili. Un male incurabile lo ha stroncato in poche settimane, nonostante una battaglia condotta con coraggio e sopportazione. Quarant’anni, fisico statuario, figlio del professore Bruno (noto per il suo impegno per la pace, ndr) Francesco era molto conosciuto ed apprezzato a Siracusa. “Ciccio”, come lo chiamavano tutti, ha sempre coltivato una grande passione: quella per il Siracusa. Un ultras “vero” lo ricordano gli amici di quella generazione cresciuta in piazza Cuella e sui gradoni del De Simone. Una vita colorata d’azzurro, sin dai primi anni novanta. Con quegli occhialoni scuri a nascondere un animo generoso.
I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15, nella chiesa di Santa Rita a Siracusa. E per l’ultimo saluto arriveranno in città rappresentanti di molte tifoserie. Da Brindisi, da Latina, da Castellammare di Stabia, Castrovillari e persino Parigi. Ma intanto oggi cadono lacrime sulle guance. Per Ciccio sono lacrime tinte d’azzurro.




Siracusa. Gianluca Scrofani e il suo movimento verso l'Udc

Siracusa Democratica si avvicina all’Udc. Lo lascia chiaramente intendere il fondatore del movimento politico, Gianluca Scrofani. “Considero necessaria una nuova formula di partito caratterizzata da un’asse generazionale che diventi modello di un area democratica e liberale che non si riconosce più nei grandi partiti e rappresenta peraltro un elettorato corposo, e può legarsi attorno i valori fondanti dell’Udc, primo tra tutti quello della famiglia, della tutela degli ultimi e di chi vive condizioni di disagio”, scrive in una nota. Parole che non lascerebbero dubbi di sorta. Ma Scrofani non ha intenzione di abbandoanre il “percorso civico” avviato con Siracusa Democratica, peraltro premiata alle amministrative da un buon risultato. “Ho guardato con grandissima attenzione alle dinamiche del centro e ho maturato il mio convincimento. Nelle ultime settimane infatti ho infittito gli incontri con i dirigenti regionali e nazionali, oltre che locali, durane i quali è emersa una evidente armonia di intenti riguardo al rilancio del partito e della città. Credo che un’area moderata sia possibile, aperta a cantieri di pensiero del territorio, più popolare e meno populista, che impari ad ascoltare e sia umile e responsabile. Un partito federato di matrice laica e cattolica protagonista di un azione politica capace, volta allo sviluppo del nostro territorio”.




Siracusa. Piano Triennale delle opere pubbliche, via alla concertazione

Piano triennale delle opere pubbliche, l’amministrazione comunale ne discute con le organizzazioni di categoria, i sindacati, le parti sociali. L’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice, ha inaugurato questa mattina gli incontri convocando in via Brenta i vertici dell’Ance, Massimo Riili e Giuseppe Santoro, il direttore della Cassa edile, Elena Di Stefano, i rappresentanti dei sindacati, Domenico Bellia per la Fillea Cgil e  Paolo Sanzaro per la Cisl.  “Come Amministrazione vogliamo sostanziare il Piano privilegiando da un lato i bisogni essenziali della città, quali la manutenzione ordinaria, quella stradale, la regimentazione delle acque piovane; dall’altro puntiamo al miglioramento dell’edilizia scolastica, visto che le scelte governative dei prossimi anni privilegeranno la messa in sicurezza degli edifici e premieranno quegli interventi di efficienza e riqualificazione energetica utili al miglioramento dei loro standard qualitativi”.
Nel corso dell’incontro l’assessore Lo Giudice ha anche ricordato i finanziamenti delle opere inserite nel Piano strategico: i 3,5 milioni di euro per la riqualificazione dell’area umbertina e Sala Randone; i 2 milioni che permetteranno la realizzazione di un’ulteriore porzione di pista ciclabile, da via Agatocle fino a piazza Euripide; i due milioni di euro per lo sbarcadero di Santa Lucia, e gli interventi di rivitalizzazione del Feudo Santa Lucia per 500mila euro. “Interventi esecutivi per i quali- ha detto Lo Giudice- le procedure di gara sono già avviate e che potrebbero concludersi entro la prossima estate”. Infine Lo Giudice ha comunicato l’intenzione dell’Amministrazione di prevedere una riarticolazione dei capitolati d’appalto, individuando delle clausole che, nel rispetto della normativa vigente, impegnino le ditte aggiudicatarie di altre province a fare ricorso, percentualmente, a maestranze locali.