Siracusa. "Carlo Maria Martini. Il silenzio della parola", presentazione del libro di Don Damiano Modena

Sabato 15 febbraio, al salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio,  presentazione del libro di Damiano Modena dal titolo “Carlo Maria Martini. Il silenzio della parola”. L’evento, promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio con il patrocinio della Fondazione Carlo Maria Martini, si celebrerà in concomitanza con altri  analoghi soprattutto a Milano (dove Martini è stato Arcivescovo) e Torino (città della sua famiglia: dove vivono la sorella e due nipoti). Alle 18, don Nisi Candido, direttore dell’Istituto San Metodio, introdurrà  il dibattito sul libro  e subito dopo interverrà l’autore. Don Damiano Modena è un sacerdote di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. “Il libro racconta soprattutto gli ultimi anni della vita di Martini, da quando l’autore lo ha conosciuto a quando il cardinale è morto il 31 agosto 2012”, spiega don Nisi. “Il titolo del libro deriva dalla parabola del Parkinson, che ha costretto il cardinale a perdere progressivamente l’uso della parola. Ma il libro racconta soprattutto la testimonianza di chi ha potuto conoscere da vicino la fede  di Martini sino agli ultimi istanti. Si intrecciano storie di vita quotidiana e grandi  episodi, come gli incontri di Martini con Benedetto XVI”.




Siracusa. Mai più pubblico in piedi al consiglio comunale.Sullo: "Divieto necessario per l'ordine e la sicurezza"

Una decisione radicale quella annunciata dal presidente del consiglio comunale di Siracusa. Dalla prossima seduta, il numero di cittadini che potranno assistere alle discussioni dell’assise cittadina sarà limitato al numero di posti a sedere disponibili. Divieto assoluto, invece, per il pubblico in piedi. La bagarre in aula di ieri sera, durante la discussione sulla proroga della scadenza dell’ultima rata Tares, rappresenta una pagina nera per Leone Sullo, che esprime tutto il suo rammarico per quanto accaduto. “L’assise cittadina- commenta- ha esitato un importante ordine del giorno che aiuta le famiglie in un momento di difficoltà economica, ma la decisione, che va a merito di tutti, è stata messa a rischio da comportamenti poco consoni all’istituzione che rappresentiamo. Così facendo- prosegue Sullo – si consegna alla città l’immagine di un consiglio comunale più impegnato a litigare che a risolvere i problemi”. Al monito rivolto ai consiglieri protagonisti dell’animato confronto, Sullo fa seguire delle scuse rivolte ai cittadini.  “Mi scuso- dice il presidente del consiglio comunale –  con tutti i siracusani per quanto hanno visto ieri sera e invito tutti ad un maggiore senso di responsabilità e a mantenere calmi gli animi, affinché in futuro non si assista più a scene del genere. Il consiglio – ricorda ancora Sullo – rappresenta la città e deve essere un luogo di confronto serio e sereno”. Detta, poi, delle linee comportamentali a cui i consiglieri sarebbero chiamati ad attenersi. “Le normali divergenze di vedute- esorta Sullo- siano composte nelle commissioni, non in aula. Dobbiamo assumere delle decisioni ponderate, che non possono essere adottate sotto la pressione delle proteste”. Ecco perché Sullo chiude le porte dell’aula Vittorini al pubblico in piedi. Un divieto tassativo, “anche perché – conclude Sullo- ci sono motivi di ordine pubblico e di sicurezza legate all’agibilità”. 
 




Dopo l'assoluzione, parla Ugo Rossi: "Siracusa non mi è stata vicina. Ma da lì mi hanno cacciato e lì devo tornare"

“Questa vicenda è ancora lunga da raccontare”. Esordisce così l’ex procuratore capo di Siracusa, Ugo Rossi. Accetta di buon grado l’invito di Fm Italia e SiracusaOggi.it e commenta la recente sentenza del Tribunale di Messina con cui è stato assolto nella vicenda dei cosiddetti veleni in Procura. Ma prima di dare voce alla sua soddisfazione, spiega subito che “ci saranno sviluppi lunghi”. Primo sassolino tolto dalla scarpa.
“Ho dimostrato in maniera inconfutabile che io sono una persona senza ombre nella sua attività di magistrato. Ho sempre operato con il massimo delle garanzie e della trasparenza. Questo emerge dalla sentenza di assoluzione con la formula più ampia. Ed è l’aspetto positivo di questa vicenda”. Quanto al resto, Ugo Rossi – trasferito ad Enna con funzioni da sostituto – ha le idee chiare. “In altre sedi avrò le giuste soddisfazioni”. Quali che siano è facile capirlo seguendo il suo racconto. “Ho subito una vera persecuzione da parte degli organi istituzionali,a cominciare dal ministro (Cancellieri, ndr) con provvedimenti che sono sconosciuti al Csm. Un capo di un ufficio può essere trasferito  ma mai a fare il sostituto ad Enna. Pensate che sono stato trasferito con un fax nel giro di 5 giorni”. Senza entrare troppo nel dettaglio, Rossi è convinto che vi siano state “una serie di condotte che denotano la volontà di distruggermi. Per quali motivi? Saranno presto chiari”, si limita a far sapere.
Di certo c’è che non finisce qui. Anzi, Ugo Rossi è pronto a passare all’attacco. “Le amarezza che mi sono state riservate richiedono riparazione. Ci vorranno mesi, forse un anno. Ma questa strada la percorrerò interamente compiendo tutti i passi legali per la piena soddisfazione che merito”. Compreso anche il ritorno a capo della Procura di Siracusa. “Tornerei, certamente. Rifiuterei  la presidenza della prima corte di Cassazione per tornare. Ma non per un amore particolare verso una città che non mi è stata mai vicina in questa vicenda. Da lì sono stato cacciato e lì devo tornare”.




Siracusa. Nuove norme per il campo scuola Di Natale. "Fare in fretta", dice la Salvo. Ma per Princiotta "sono tutte da riscrivere"

La commissione consiliare Statuto e Regolamenti  prende tempo. “Al momento non è possibile esprimere un parere perchè sono emerse delle criticità che vanno prima risolte”, spiega Stefania Salvo – che della commissione è presidente – parlando della proposta di regolamento del campo scuola Pippo Di Natale. “Abbiamo esaminato tutta la documentazione ed abbiamo effettuato un sopralluogo nella struttura  ed al vicino campo di calcio”, ma non c’è ancora accordo. La discussione, anche in commissione, è accesa.  “Io sono dell’idea che si debba procedere in fretta, per stabilire regole certe per potere finalmente disciplinare l’uso del campo scuola, del campo di calcio e della palestra”, spiega ancora la Salvo. Regole per società sportive e fruitori occasionali che possano aiutare a rispettare la struttura nel cuore della città. E quanto al possibile ticket d’ingresso da 1,50 euro al mese, la presidente della commissione Regolamenti propone di esentare dal pagamento “chi utilizza l’anello largo esterno alla pista di atletica. Ma il ricorso a tessere d’ingresso per monitorare gli accessi non è un’idea da scartare”.
Particolarmente critica sulla proposta di regolamento in discussione è invece Simona Princiotta. La consigliera di area Pd ne ha chiesto “il ritiro perchè presenta delle irregolarità gravissime. E’ inammissibile che si sia inserito il nome di due sole società, di cui si tutelerebbe l’attività a discapito di tutte le altre.  Capisco il prezzo delle larghe intese ma a tutto c’è un limite”, dichiara decisa la Princiotta. Che chiede anche maggiore rispetto per le commissioni consiliari.




Siracusa. Consiglio Comunale turbolento. "Imboscata politica, salta ogni altra occasione di collaborazione tra maggioranza e minoranza"

Il pagamento della quarta rata della Tares a Siracusa, il famigerato saldo, slitta al 30 aprile. La proroga, annunciata da giorni con un’intesa tra maggioranza e minoranza, è stata votata dal Consiglio Comunale in una delle più turbolente sedute degli ultimi tempi. Succede di tutto compresa una interruzione  per le eccessive tensioni createsi tra consiglieri e i circa cento “spettatori”, organizzati con tanto di striscioni. In particolare M5S, che aveva annunciato la sua presenza in aula e l’orientamento, e Progetto Siracusa a sorpresa. E’ dovuta intervenire anche la polizia municipale per evitare che la situazione degenerasse. Sintomo di un disagio crescente tra i cittadini e di una tensione con le istituzioni quasi a livello di guardia.
E dire che doveva essere una seduta quasi interlocutoria e dal risultato scontato. E invece dopo l’intervento di Salvo Sorbello gli animi si sono scaldati. Lui si smarca e non ci sta per passare come quello che ha dato fuoco alle polveri. “Non sono un artificiere”, racconta al telefono su Fm Italia.
Mostra più di un sospetto invece la consigliera del Pd, Simona Princiotta. “Mi è quasi sembrata una imboscata politica…”, spiega alla redazione di Siracusaoggi.it. Secondo l’esponente di maggioranza, i suoi ex colleghi di opposizione avrebbero sfruttato l’occasione e l’ingenuità politica di qualche consigliere democratico per “passare ancora una volta come i paladini della cittadinanza”. Le parole della Princiotta sembrano quasi dirette al capogruppo Pd, Francesco Pappalardo. “Lo stimo, è una persona perbene. E in questo vicenda lo è stato anche troppo. E’ caduto nella trappola della minoranza”, aggiunge ancora decisa con riferimento alla scelta di firmare l’intesa con l’opposizione sulla proroga Tares anzichè puntare su un ordine del giorno proprio dei democratici. Pappalardo sorride prima di commentare. “Non voglio generalizzare sulla minoranza, sarebbe un errore. Castagnino, che era garante dell’accordo raggiunto con me, è stato un galantuomo. Non altrettanto altri pezzi di opposizione”. Ed inevitabilmente si torna a parlare di Salvo Sorbello. “Il suo è stato un intervento da fariseo. Io mi sono sentito tradito nell’accordo raggiunto. E come me, credo, anche Castagnino. Eravamo entrati in aula sereni dopo l’intesa raggiunta nell’interesse della gente di Siracusa. E invece si è voluta sfruttare diversamente la situazione. Non si fa così. Per me adesso non c’è più chance di collaborare con l’opposizione”, spiega il capogruppo Pd evidentemente deluso da una contestazione “premeditata da Progetto Siracusa a dispetto di ogni accordo. E questa volta sono loro che hanno tradito i cittadini. Non accusino noi”.
Deluso come Pappalardo è anche Salvo Castagnino, ma per motivi in parte differenti. “L’opposizione in aula ha svolto il suo ruolo. Erano stati concordati due interventi e invece Burti (Megafono, ndr) ha aperto una parentesi non prevista con tanto di ritorno verso temi e polemiche di mesi fa. Così chiunque altro si è sentito autorizzato a prendere la parola in Consiglio. La verità è che purtroppo non si riesce a trovare un accordo, neanche su un solo atto che peraltro risponde a un problema serio dei cittadini. Mi dispiace”. Poi difende Sorbello: “ha fatto quello che un consigliere di opposizione deve fare”. Quanto alle proteste e ai disordini in aula, una smorfia di grande disappunto. Come quando in aula ha visto comparire quello striscione di Progetto Siracusa. Forse quello è stato il vero scivolone politico della serata.
(foto: dal web)




Siracusa. Caos e proteste in Consiglio Comunale: la galleria fotografica

Nervi tesi in Consiglio Comunale a Siracusa, ecco le foto. Una galleria di scatti inviati alla redazione di SiracusaOggi.it che documentato i momenti di protesta organizzata e civile contro la Tares e i seguenti disordini al quarto piano di Palazzo Vermexio quando tra spettatori e consiglieri si sfiora persino la rissa. Al di là di motivazioni e giustificazioni varie, nessuno esce bene da questa vicenda. Non l’istituzione (si attende un commento del presidente, Sullo) e neanche quanti hanno volutamente o meno dato la stura a una bagarre con troppi striscioni presenti per poter escludere del tutto l’assenza di premeditazione.




Siracusa. Pescatore di frodo multato per 4.000 euro. Aveva con se 350 esemplari di ricci

Pesca illegale, sequestrati 350 esemplari di ricci di mare in località Isola, a Siracusa. La Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa ha anche elevato una sanzione di 4 mila euro al pescatore di frodo, atteso a terra dalla pattuglia, al rientro dalla sua “attività”. Sequestrata l’attrezzatura subacquea utilizzata. Gli esemplari, ancora vivi, sono stati rigettati in mare. La Capitaneria di porto ricorda che le norme impongono  un limite massimo giornaliero di 50 esemplari per i pescatori sportivi e 1000 esemplari per i professionisti, senza l’ausilio di autorespiratori e nei periodi dell’anno in cui ciò non è vietato.




Siracusa. Tute e borsoni per gli studenti dell'Accademia Inda. Li ha donati il Rotary Monti Climiti

Un gesto di generosità in un momento di generale crisi e tagli di risorse. Il Club Rotary Monti Climiti ha donato tute e borsoni agli studenti di primo e secondo anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. La consegna questa mattina, nel salone del palazzo Inda di corso Matteotti. Il commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti, ha accolto il presidente del Club Rotary Monti Climiti, Nino Portoghese, ed alcuni membri del direttivo (Natale Bordonali, Paola Di Vita, Giovanni Vinci) che hanno materialmente consegnato tute e borsoni. “Un gesto di  generosità che riempie di orgoglio l’Inda, che vive anche di questi momenti di attenzione da parte della collettività del territorio”, ha detto Giacchetti.




Siracusa. Impianti di telefonia mobile, un piano per mettere ordine al sistema

Un piano per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile. Lo ha varato nei giorni scorsi il settore Pianificazione urbanistica di Siracusa e trasmesso al consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Il Programma individua le stazioni dei vari gestori –  H3G, Telecom, Vodafone e Wind – che operano in città, mettendo ordine al sistema della telefonia mobile e garantendo una buona ricezione in tutti i settori del comprensorio urbano. “La proposta- spiega l’assessore, Paolo Giansiracusa- è il frutto di una lunga interlocuzione tra i tecnici comunali e i gestori di telefonia mobile”. Il piano attuativo può essere consultato sul sito del Comune o nella sede dell’Ufficio del Decoro Urbano.




Siracusa. Borse di studio 2009-2011 in pagamento da martedì

Saranno pagate a partire da martedì 18 febbraio le borse di studio relative agli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011 erogate dal Comune di Siracusa. Le somme saranno erogate in tutte le filiali Unicredit della città. Ne sono beneficiarie le famiglie indigenti che ne hanno fatto richiesta. Per ritirare la borsa di studio occorrerà presentarsi agli sportelli bancari muniti di documento di identità e codice fiscale. “Una boccata d’ossigeno – commenta il sindaco, Giancarlo Garozzo – per tutte quelle famiglie che si trovano in condizioni di maggiore svantaggio economico. Un segnale di vicinanza alle fasce deboli ed un sostegno in più per le spese sostenute per l’istruzione dei propri figli”.