Siracusa. Rc auto, i carrozzieri tirano un sospiro di sollievo. Calì (Cna): "Stralciato dal decreto "Destinazione Italia" l'articolo 8"

“Salve migliaia di piccole e medie imprese artigiane del settore carrozzeria e tutelati i diritti di automobilisti e vittime della strada”. Evidente la soddisfazione del presidente provinciale Cna Autoriparazione di Siracusa, Carmelo Calì dopo la decisione, questa mattina a palazzo Chigi, nel corso della riunione dei capigruppo di maggioranza e il Governo, di stralciare l’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia”, che l’associazione di categoria contestava fortemente. Se la norma fosse stata inserita nel decreto, secondo la Cna, le assicurazioni avrebbero ottenuto l’assoluto controllo del mercato della riparazione dei veicoli incidentati, paventando “una presunta automatica riduzione delle tariffe Rc auto. L’articolo- prosegue Calì – rendeva, nei fatti, obbligatoria la“forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime”. La conseguenza, per le associazioni che si sono opposte a questa norma, sarebbe stata una penalizzazione per tutte le officine non convenzionate e l’impossibilità, per gli automobilista, di fare in libertà le proprie scelte, non potendo rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia.  “Per fortuna- conclude Calì – si è evitato di penalizzare inutilmente un comparto produttivo, che assicura decine di migliaia di posti di lavoro senza nulla chiedere allo Stato”. La pensa diversamente Adiconsum. “A poche ore dalla conversione di normi importanti come quelle contenute nel Dl Destinazione Italia- protesta il presidente nazionale dell’associazione a tutela dei consumatori- le lobby riemergono e tentano di inserire i soliti emendamenti di poche riche che favoriscono i loro interessi, penalizzando i soggetti deboli, cioè i consumatori. Ci sono riuscite facendo stralciare l’art. 8 sull’Rc auto – prosegue Giordano – e ora stanno tentando, non più con un emendamento, ma con un ordine del giorno, di annullare il mercato tutelato. Se ciò gli riuscisse, i consumatori pagherebbero la bolletta elettrica ancora di più. Non si possono favorire solo le grandi aziende dell’energia, uccidendo anche la liberalizzazione del settore. Il mercato tutelato va migliorato, ma tutelato”.
 
 




Siracusa. Incendio all'ospedale "Umberto I", lo avrebbe appiccato una paziente ricoverata in Psichiatria

Ci sarebbe un gesto volontario alla base dell’incendio che si è sviluppato nel tardo pomeriggio di oggi nel reparto di Psichiatria dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa. Ad appiccarlo sarebbe stata una donna di 38 anni, ricoverata nella struttura sanitaria. La donna ha riportato un’ustione alla gamba. Il fuoco, secondo quanto verificato  dai pompieri, si è originato dal materasso del suo letto. E’ accaduto pochi minuti prima delle 18,30. Prima dell’arrivo dei soccorritori, il personale dell’ospedale ha parzialmente domato le fiamme e fatto uscire i pazienti dalla camera in cui si è verificato l’episodio. Panico all’interno dell’unità operativa, ma anche nell’atrio dell’ospedale, attiguo al reparto di Psichiatria. Un denso fumo nero ha invaso, infatti, i locali, tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto fare ricorso al motoventilatore. Le operazioni si sono concluse soltanto in serata. Sull’episodio indaga la polizia




Siracusa. Tares, la scadenza potrebbe slittare al 30 aprile. In Consiglio Comunale c'è l'accordo

Il pagamento dell’ultima rata della Tares, la più consistente, il cosiddetto saldo, potrebbe slittare al 30 aprile. Secondo il regolamento del poco amato balzello, il termine ultimo per il pagamento avrebbe dovuto essere il 28 febbraio. Ma in Consiglio Comunale sarà discusso alla prima seduta utile l’atto di indirizzo protocollo n. 275 del 03/02/2014, ovvero la proposta di proroga della scadenza. Una proroga senza alcun aggravio per il contribuente, si legge nel testo dell’atto di indirizzo che nasce su spinta dei consiglieri dell’opposizione, come vi abbiamo anticipato (leggi qui), ma che ha trovato il responsabile sostegno della maggioranza pronta a controfirmare e votare l’atto di proroga. Insomma, sulla sua approvazione a maggioranza pare non vi siano dubbi, il che rende altamente probabile che la scadenza Tares possa slittare al 30 aprile con tanto di sospiro di sollievo dei siracusani. Viene anche proposto lo spostamento in avanti dei dei termini per presentare le domande per agevolazioni ed esenzioni: 15 marzo.




Siracusa. Operazione "Tessa", tentava di lasciare l'Italia per sfuggire all'arresto, la Mobile lo rintraccia in un albergo di Milano

Era riuscito a fuggire e si nascondeva a Milano, in un albergo, pronto a lasciare l’Italia per rifugiarsi in Svizzera e sfuggire all’arresto. E’ stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa, con la collaborazione dei colleghi milanesi, Yohannes Ghebrezgihabiher, 39 anni, eritreo, destinatario di una misura di arresti domiciliari emessa dalla Procura Distrettuale di Catania  nell’ambito dell’operazione “Tessa” dello scorso 29 gennaio,  con cui la polizia ha scoperto una  rete parallela a quella dell’accoglienza dei migranti,  con degli “scafisti di terra” proprio a Siracusa (leggi qui). L’operazione ha portato all’emissione di 11 misure cautelari. Per il trentanovenne,  l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla permanenza irregolare di clandestini nel territorio italiano. Per rintracciare Ghebrezgihabiher, gli uomini della Mobile si sono avvalsi di strumentazioni tecnologiche, controllando le utenze cellulari in uso all’uomo. Attraverso questo tipo di indagini, gli agenti avrebbero appreso del tentativo dell’uomo, il 3 febbraio scorso, di fuggire dall’Italia a bordo di un treno diretto a Como. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di varcare il confine della Svizzera per sottrarsi all’arresto. Una volta rintracciato e bloccato,  Ghebrezgihabiher si sarebbe rifiutato di fornire un domicilio in cui scontare la misura cautelare. Un diniego che ha spinto il tribunale di Catania a disporre per lui l’arresto in carcere, a San Vittore.
 




Siracusa. Rateizzazione saldo Tares: l'opposizione chiede un Consiglio Comunale urgente

Saldo Tares. Nei giorni scorsi sono stati consegnati gran parte degli avvisi. I contribuenti siracusani si sono ritrovati tra le mani i modelli per pagare l’ultima delle quattro rate del tributo sui rifiuti, con scadenza il 28 febbraio. Un peso non indifferente per le famiglie del capoluogo che erano si preparate alla scadenza ma speravano in un impatto più soft. Centinaia di euro, 437 in media secondo uno studio Uil citato da Progetto Siracusa, che potrebbero mettere a rischio la “tenuta” economica nel breve periodo di diversi nuclei familiari già provati da una imposizione fiscale centrale a livelli record.
Nasce, allora, l’idea di rateizzare ulteriormente l’ultima rata Tares. Una richiesta insistente nelle ultime ore, che si è levata dai banchi della minoranza in Consiglio Comunale. Alota, Castagnino, Catera, Milazzo, Palestro, Rodante, Sorbello e Vinci hanno firmato una richiesta di convocazione urgente dell’assemblea per discutere – e mettere ai voti – la loro proposta. Pochi i dettagli, si sa solo che l’obiettivo finale è spezzettare ulteriormente la cifra da versare come saldo consentendo un pagamento in due o più tronconi.
La richiesta di convocazione urgente è stata protocollata lo scorso 3 febbraio. Secondo il regolamento, il presidente Antonio Sullo ha a disposizione dieci giorni di tempo per fissare la seduta che, quindi, dovrebbe tenersi entro il 13 febbraio cioè appena due settimane prima della scadenza della tassa. Corsa contro il tempo, per questo aumenta il pressing degli otto consiglieri di minoranza che – sottotraccia – accusano la maggioranza di atteggiamento troppo attendista. Sullo si sarebbe già attivato e si attende ad ore la convocazione in questione.
Nel documento, gli esponenti dell’opposizione “tornano a chiedere al Consiglio Comunale quantomeno di dilazionare i pagamenti e riaprire i termini per ottenere agevolazioni ed esenzioni previste dal regolamento comunale e scarsamente pubblicizzate dall’amministrazione”.




Siracusa. Arrestato presunto rapinatore residente a Roma

Collaborazione sull’asse Roma-Siracusa. Gli agenti del commissariato Primavalle, in collaborazione con la Mobile di  Siracusa, hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica aretusea. Arrestato Vittorio Di Luciano, 32enne residente a Roma. Deve espiare una pena residua di 3 anni, 5 mesi e 16 giorni per il reato di rapina, commesso a Siracusa nel dicembre scorso.




Siracusa. L'associazione delle imprese da ballo e di spettacolo incontra il sindaco, Garozzo

La neonata Silb di Confcommercio (associazione italiana imprese da ballo e di spettacolo) debutta ufficialmente incontrando il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. A lui il presidente provincialeVincenzo Terranova ha illustrato istanze e richieste insieme ai consiglieri Raffaele Di Grano, Giuseppe Terranova e Marco Siino. Uno dei primi punti riguarda la commissione di vigilanza che, per il Silb, deve essere  rivista per garantire la presenza di tutte le competenti nel territorio. “Noi investiamo nel territorio – ha dichiarato Terranova – perché crediamo in una imprenditoria sana e soprattutto che rispetti le regole, pertanto chiediamo alle istituzioni di metterci tutti sullo stesso piano. Non possiamo tollerare che vengono autorizzati locali non a norma  che improvvisamente diventano discoteche occasionali, mortificando, di fatto, il nostro mercato”. Anche Di Grano ha sottolineato l’importanza di una maggiore cooperazione: “propongo al comune, insieme alla prefettura, alla questura e a tutte le parti interessate di sottoscrivere un protocollo d’intesa che impegni tutti sul fronte della legalità”.
Il quadro dirigente del Silb insieme al Sindaco hanno concordato di organizzare un ulteriore incontro per discutere di sicurezza dei locali pubblici.




Siracusa. Consiglio Comunale: decade il vincolo del prezzo imposto agli alloggi di edilizia convenzionata

Con voto a maggioranza, il Consiglio Comunale di Siracusa ha approvato la proposta della maggioranza sul vincolo del prezzo imposto agli alloggi di edilizia convenzionata. Un vincolo che decade dopo il voto di ieri sera.  L’assise ha dato il via libera, senza dibattito, anche all’ultimo punto all’ordine del giorno: il piano delle misure contabili derivanti dai rilievi della Corte dei conti
Il provvedimento sul prezzo imposto delle case in cooperativa era stato illustrato dalla funzionaria dell’Ufficio urbanistica, Daniela Vallone, nel corso della seduta di lunedì, prima che venisse a mancare il numero legale. E’ una delle novità introdotte con il decreto “Salva Italia” del governo Monti, che porta ai prezzi di mercato il valore degli alloggi di edilizia convenzionata. I proprietari finora sono stati poco restii a vendere perché trovavano il valore poco conveniente; adesso potranno farlo senza vincoli sul valore dell’immobile.
La delibera approvata prevede novità anche per le case costruite su terreni non acquistati ma dati in concessione dal Comune, pratica  diffusa in passato. Per avere il pieno possesso dell’alloggio, i titolari dovranno trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà. Per tale operazione, come per la cancellazione del prezzo imposto, i proprietari dovranno versare un canone ma godendo di consistenti sgravi, a fronte di forte aumento del prezzo di vendita delle case. Sarebbero circa 200 le istanze giacenti in ufficio e altrettante sono state in attesa negli studi notarili. In ultimo, il consiglio comunale ha approvato, senza dibattito, il piano delle misure contabili e amministrative scaturito dai rilievi ai bilanci mossi dalla Corte dei conti per le gestioni che vanno dal 2007 al 2010. Il documento è stato illustrato dal dirigente del settore Fiscalità locale, Vincenzo Migliore. I debiti fuori bilancio e le società partecipate i punti critci. Si sta rispondendo con modifiche al regolamento di contabilità, con l’introduzione di nuovi criteri di trasparenza, con un’attenta attività di studio e con la costituzione di fondi prudenziali utili ad affrontare le passività rilevate, come i residui attivi di dubbia esigibilità e l’eventuale rischio di soccombenza del Comune nei contenziosi in corso.
Rispetto ai debiti fuori bilancio, oltre alla costituzione di un fondo prudenziale, l’Amministrazione avrebbe in mente di riformare il regolamento di contabilità nel senso auspicato dalla Corte dei conti, secondo la quale il debito, una volta quantificato, va pagato dopo il via libera del consiglio comunale; oggi il pagamento può avvenire, con determinazione dirigenziale, prima del passaggio in assise, la quale si limita a una semplice presa d’atto. Tutto questo, fermo restando l’accertamento delle responsabilità.
Una parte consistente del piano si sofferma sui servizi esternalizzati e sulla stabilizzazione del personale precario avvenuta alla fine del 2010.Nel primo caso, si evidenziano le iniziative del Comune sul fronte del controllo della spesa e l’avvio delle procedure di appalto per la gestione di una parte del servizio di Fiscalità locale. Per quel che concerne la gestione del sistema informatico, la gara si è conclusa alla fine del 2010; il servizio è stato appaltato fino al 2017 alla “I&T servizi mandataria” e di recente, grazie ai prepensionamenti, il costo è stato abbattuto di circa un milione di euro. Quanto agli altri due servizi esternalizzati: la bonifica dall’amianto è stata sospesa nel 2011 a causa dei vincoli di bilancio; la gestione dei parcheggi è ormai affidata a personale interno con risultati finanziari positivi.Sulle stabilizzazioni, l’Amministrazione ha respinto tutti i rilievi della Corte, rivendicando in maniera netta la bontà del suo operato sia in termini di rispetto delle norme che di sostenibilità finanziaria in una prospettiva che arriva fino al 2020.




Siracusa. "Veleni in Procura", chiesta la condanna per i tre pm

Quattordici mesi di reclusione per Maurizio Musco. Quattro per l’ex procuratore capo di Siracusa, Ugo Rossi. Cinque mesi per Roberto Campisi. I nomi “eccellenti” coinvolti nel caso dei veleni in Procura hanno ascoltato impassibili le richieste di condanna formulate ieri dal pm del Tribunale di Messina. Sono accusati a vario titolo di abuso d’ufficio per i noti fatti che hanno portato al loro trasferimento ed all’intervento del Csm sollecitato a gran voce dal ministro Cancellieri. Hanno chiesto di essere guidicati con il rito abbreviato. Con loro anche l’ispettore del Nictas, Giancarlo Chiara,  per il quale la pubblica accusa ha chiesto un anno di carcere. Per gli altri due imputati con il rito ordinario (Piero Amara, avvocato, e Alessandro Ferraro, imprenditore)  il pm si pronuncerà l’11 febbraio, nuovo giorno di udienza, sempre a Messina. Tutti gli imputati hanno confutato le accuse, reclamando la correttezza del loro operato in qualunque circostanza.
(foto: Tribunale di Messina)




Siracusa. Servizio scuolabus riattivato? Un lettore di SiracusaOggi: "Ho aspettato inutilmente per un'ora".Lo Giudice: "Verifiche in corso"

“Oltre un’ora di attesa, vana, aspettando l’autobus che avrebbe dovuto condurre i nostri bambini a scuola, come assicurato dal Comune di Siracusa. Inutile l’attesa, altrettanto il tentativo di avere informazioni dagli uffici dell’assessorato alla Pubblica istruzione”. La protesta è di  un residente dell’ Arenella. “Un avviso affisso nella bacheca dell’istituto scolastico frequentato dai miei bambini- racconta Antonio – annunciava,  senza possibilità di equivoci, che mercoledi 5 febbraio, oggi, sarebbe stato riattivato lo scuolabus per accompagnare nelle rispettive scuole gli alunni  residenti in aree periferiche della città”. Un annuncio particolarmente gradito, visto che si tratta di un servizio invocato a gran voce da parecchio tempo. “Sveglia alle 6 e, come è sempre stato, alle 6,45- spiega il lettore di SiracusaOggi – eravamo alla solita fermata, all’incrocio tra Fanusa ed Arenella. Abbiamo aspettato fino alle 7,30, poi siamo andati via, in auto”. Inutile, stando a quanto il cittadino racconta alla redazione, chiedere spiegazioni al numero telefonico indicato nella comunicazione affissa a scuola: “eternamente occupato”. Infine la decisione di rivolgersi all’Ufficio pubblica istruzione raggiungendolo fisicamente. “Mi è stato detto di ritelefonare domani mattina per avere qualche informazione- conclude Antonio- Onestamente, da ottobre, ogni 15 giorni, mi rivolgo agli uffici comunali per comprendere le ragioni del disservizio. Questa situazione mi ha proprio stancato”. La segnalazione di Antonio non è l’unica arrivata in giornata agli uffici dell’assessorato alla Pubblica Istruzione. Una volta informato, l’assessore Alessio Lo Giudice ha predisposto tutte le verifiche del caso, con una ricognizione che sarà completata domani. Secondo indiscrezioni, in alcune zone il servizio sarebbe stato effettivamente attivato, mentre altre aree sarebbero rimaste fuori. “Abbiamo emesso la circolare – precisa Lo Giudice – nel momento in cui, una volta perfezionato il contratto, la ditta ci ha comunicato la data di avvio dell’attività. Il rapporto con l’amministrazione comunale è in essere e abbiamo, quindi,  tutto l’interesse a chiarire subito cosa sia accaduto”.