Siracusa. Caravaggio: altre tele in arrivo nel 2015 per una grande mostra. Mentre il Seppellimento di Santa Lucia non può rientrare alla Borgata

La cosa che sembrerebbe più facile diventa la più difficile. E quello che è difficile, viceversa, diventa facile. Prendiamo ad esempio, a Siracusa, la discussione attorno al dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”. Deve tornare o no nella sua sede naturale, la basilica della Borgata? Nessuna obiezione particolare, un trasferimento che – con le opportune garanzie – non dovrebbe poi essere così complicato. Non fosse altro però che le condizioni della chiesa dedicata alla patrona siracusana destano sempre qualche preoccupazione. Da settimane, ad esempio, il portico che si affaccia sulla piazza è interdetto dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco. Colpa delle infiltrazioni dal terrazzino calpestabile che sovrasta proprio il colonnato e che avrebbe causato una situazione di potenziale pericolo di distacco di porzioni della volta. E dire che gli ultimi lavori risalgono al 2011. Il sospetto che non siano stati eseguiti a regola d’arte è legittimo. In queste condizioni, troppo rischioso dare lo sta bene al trasferimento della preziosa opera del Merisi che sarebbe così  soggetta a eccessivi rischi di umidità.  E mentre non si riesce a trovare la quadra per spostare con la giusta sicurezza un dipinto da una chiesa all’altra della città, a Siracusa arriverà nel 2015 “La crocifissione di Sant’Andrea”: uno dei dipinti più conosciuti del Caravaggio, custodita nel museo americano di Cleveland. E’ il pezzo pregiato della mostra “Caravaggio and his followers”, in questi giorni a Roma e presto a Siracusa. “Una mostra organizzata a costo zero”, sottolinea l’assessore regionale ai beni culturali, la siracusana Mariarita Sgarlata. Vale, quindi, il principio di reciprocità tra l’assessorato e il Cleveland Museum of Art. “Il direttore del museo americano, David Franklin, ha previsto come compensazione della disponibilità dei nostri reperti l’allestimento della mostra Caravaggio and his followers  in Sicilia con costi totalmente a carico del museo prestatore. Attorno all’opera più famosa, altre tele di grandissimo valore di artisti caravaggeschi come il San Paolo Eremita di Mattia Preti. Per Siracusa è una grande opportunità, considerando la capacità attrattiva del nome di Caravaggio”.
Quanto alla basilica della Borgata, la Sgarlata parte in pressing della Protezione Civile. “I lavori competono loro. Sollecito quasi quotidianamente sviluppi anche perchè senza il progetto che vuole il rientro del Caravaggio è improponibile. Sono molto legata alla basilica di piazza Santa Lucia, da siracusana perchè lì è stata seppellita la Santa e poi da archeologa e studiosa perchè lì ho svolto molte delle mie ricerche”, racconta ancora la Sgarlata. “I lavori devono essere fatti bene e in fretta. Questo è il mio auspicio. E’ una vicenda complessa tra appalti e subappalti. Il dato è che l’ultimo intervento non sembra esser stato eseguito bene”.




Siracusa.La denuncia di Foti: "al cimitero in atto una vera emergenza igienica"

“Le pessime condizioni del cimitero di Siracusa, un’onta per la comunità”. Il consigliere comunale Alfredo Foti denuncia il degrado in cui verserebbero soprattutto il complesso A e B. Foti parla di “un posto sacro che dovrebbe essere caro a molti e che invece si è trasformato in un luogo di incuria e sporcizia”. Il problema, oltre alla manutenzione delle strutture, lo stato generale di pulizia all’interno del campo santo. “Pavimenti sudici, mozziconi di sigarette e rifiuti di ogni genere lungo le scalinate”, annota sconsolato dopo un attento sopralluogo.
“Gli interventi al cimitero non sono più rinviabili. L’amministrazione trovi le risorse in bilancio. Mi rivolgo a dirigenti e all’assessore ai servizi cimiteriali, all’ecologia ed ai lavori pubblici”. Foti chiama quindi in causa la Gambuzza, Italia e Lo Giudice con un’azione sinergica per un progetto coordinato di intervento.
Già ai tempi dell’amministrazione precedente, Alfredo Foti aveva chiesto di avviare un censimento di cappelle e tombe in abbandono, con concessioni scadute così da invitare gli eredi a provvedere. “In assenza di risposte, l’amministrazione potrebbe metterle in vendita, soprattutto alla luce della forte richiesta di loculi che si registra a Siracusa: quelle inevase sarebbero circa seimila. Con i lavori di realizzazione dei nuovi loculi fermi al palo”, illustra ancora Foti.




Siracusa. Si è spento Antonino De Benedictis, fondò l'Ordine dei Dottori Commercialisti

La sua vita ha coinciso con quasi un secolo di storia italiana e ne è stato protagonista. A 93 anni si è spento Antonino De Benedictis, fondatore dell’Ordine professionale dei Dottori Commercialisti di Siracusa, di cui è stato presidente per vent’anni. De Benedictis, però, non si è distinto soltanto nel contesto locale. E’ stato in prima linea in momenti cruciali per l’Italia e che ne hanno segnato il percorso. Ha combattuto la Guerra d’Africa. Ad El Alamein lui c’era. Di quella battaglia conservava non soltanto il ricordo, ma anche un encomio solenne, che si guadagnò per il “valore dimostrato”. I funerali di Antonino De Benedictis saranno celebrati mercoledi pomeriggio alle 15,30 nella parrocchia di Santa Rita, a Siracusa. “Una figura forte- così lo ricorda il presidente dell’Ordine provinciale dei Dottori Commercialisti,Massimo Conigliaro- un professionista attento, capace, e maestro per generazioni di colleghi e per i suoi figli Salvatore, Massimo e Marcello che ne hanno seguito le orme e per Marco che, da avvocato, ne ha appreso la rettitudine professionale.Instancabile lavoratore, sin dalle primissime ore del mattino, quando ancora era buio, era alla sua scrivania dalla quale non si staccava sino a tarda sera. Svolgeva il proprio lavoro con grande passione e fermezza sia nei rapporti con gli uffici finanziari che in Commissione Tributaria. Componente di importanti collegi sindacali, fu a lungo consigliere d’amministrazione della Banca di Credito Popolare di Siracusa”.




Siracusa. Pappalardo pronto allo sciopero della fame. "Legge elettorale, ridateci le preferenze"

Sciopero della fame in piazza Duomo. Il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Siracusa, Francesco Pappalardo, annuncia la sua clamorosa protesta. L’esponente lettiano guarda a Roma ed alla riforma della legge elettorale: “se non sarà prevista l’introduzione delle preferenze dei candidati al Parlamento dalla direzione nazionale del Partito Democratico di oggi e se la proposta del segretario lascerà fuori le preferenze, comincerò subito lo sciopero della fame”. Pronti a seguirlo ci sarebbero altri colleghi.
Pappalardo ha già manifestato la sua contrarietà al modello spagnolo, quello senza le preferenze, lo ha fatto scrivendo a Letta ed a Renzi. E su Facebook ha lanciato una iniziativa: “non negateci ancora le preferenze. Abbiamo bisogno di deputati eletti dai cittadini. No alle liste bloccate! È una furto alla democrazia”.

 




Siracusa. A rilento i lavori di realizzazione del nuovo "Einaudi", Vinciullo: "E ci sono già parti ammalorate"

“Lavori che procedono eccessivamente a rilento nel cantiere aperto per la costruzione del nuovo liceo scientifico “Einaudi” di Siracusa”. E’ una vicenda che ha radici lontane quella che riguarda la realizzazione del nuovo edificio scolastico da destinare a studenti e docenti dell'”Einaudi”. Numerosi, nel tempo, i sopralluoghi da parte di amministratori ed esponenti politici. Numerosi anche gli intoppi burocratici incontrati, nel tempo, dalla Provincia regionale di Siracusa, che si occupa delle scuole superiori e quindi anche della relativa edilizia scolastica. A sollevare nuovamente la questione, questa mattina, è il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, al termine di una verifica “in loco”. “Ho dovuto constatare amaramente e dall’esterno- spiega il parlamentare dell’Ars- che gli interventi procedono con notevole lentezza. Un lucchetto ha impedito l’accesso all’interno dell’area in cui sono in corso i lavori di costruzione dell’istituto, ma è evidente che i tre operai impiegati non sono in grado di rispettare i tempi previsti per il completamento dell’opera pubblica”.  L’ex assessore comunale all’Edilizia scolastica parla di “squallore e totale abbandono del corpo fabbrica che dovrebbe essere la futura palestra della scuola: nessuna copertura, una parte superiore i cui pilastri sono privi di cemento ed una situazione che comprometterà la solidità dell’edificio”. Vinciullo chiede l’intervento immediato del commissario straordinario dell’ente di via Roma, Alessandro Giacchetti, affinchè la scadenza del 2015 possa essere rispettata, “ma senza pregiudicare il futuro stato dell’edificio”.




Siracusa. Crisi, Finocchiaro (Cna):"Le opportunità della provincia frenate da una politica litigiosa".

Ci sarà anche la Cna di Siracusa il 18 febbraio a Roma, insieme a Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti per protestare contro una crisi ormai intollerabile. “Crescita allarmante della disoccupazione, pressione fiscale, locale e nazionale, a livelli insopportabili provocheranno un ulteriore impoverimento delle famiglie- spiega il presidente provinciale dell’associazione di categoria, Antonino Finocchiaro- Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia chiederà un deciso cambio di rotta”. Le imprese artigiane presenteranno al Governo una piattaforma di richieste. “Artigianato e commercio- aggiunge Finocchiaro- sono in fortissima difficoltà perché scontano una politica recessiva e di forte calo dei consumi, con un vertiginoso aumento di tasse e balzelli di ogni tipo”. La provincia di Siracusa, secondo Finocchiaro, avrebbe “tantissime opportunità di rilancio, ma la litigiosità di una grossa fetta della politica pone un freno dannoso al territorio”. Al contrario, per la Cna, “servirebbe coesione, ascolto delle proposte che sono state sintetizzate negli anni”.




Siracusa. Pd, Turi Raiti presidente dell'assemblea provinciale. Lupo: "Dirigenza legittimata a lavorare"

E’ Turi Raiti il nuovo presidente dell’assemblea provinciale del Pd. La sua elezione ha avuto luogo oggi. Non una dirigenza ‘variegata’, dunque, al contrario di quanto auspicato dalla segretaria provinciale, Carmen Castelluccio. Non una gestione in cui tutte le aree del partito siano rappresentate. Ai “renziani” siracusani la proposta della segreteria non interessa. Lo hanno detto in maniera chiara subito dopo il congresso provinciale e lo hanno ribadito nei giorni scorsi, quando Carmen Castelluccio ha proposto a Liddo Schiavo la presidenza dell’assemblea. Comunicazioni “a distanza”, da leggere sui giornali. Nulla che faccia presagire una ricucitura degli strappi, sempre più profondi, che si sono venuti a creare all’interno della forza politica.  I sostenitori della candidatura a segretario di Schiavo attendono  gli sviluppi dei ricorsi ancora “in itinere”. Per loro l’attuale dirigenza non sarebbe legittimata a svolgere il ruolo di guida del partito provinciale.  Eppure, proprio da un “renziano” , il segretario regionale, Giuseppe Lupo, è arrivato , anche se per  ‘interposta’ persona, un incoraggiamento. Ha affidato il suo pensiero al responsabile organizzativo del partito, Enzo Napoli. “L’assemblea provinciale del Pd di Siracusa- per i vertici regionali della forza politica – è  stata costituita nel pieno rispetto delle regole e in quanto tale è legittimata ad eleggere tutti i componenti e a lavorare”. Improbabile l’ipotesi prospettata dal neo presidente, Raiti. Improbabile, quindi, anche l’eventuale conseguenza annunciata. L’ex presidente dell’Ias ha assicurato che, nel caso in cui Saggio accettasse di presiedere l’assemblea, sarebbe pronto a dimettersi immediatamente. Ecco perchè la dirigenza del partito parla di “presidente pro – tempore”. Carmen Castelluccio ha ribadito l’intenzione di lavorare su alcune priorità del territorio, “mettendo in campo passioni e competenze che contraddistinguono il Partito democratico”. Lo immagina unito. “Guardo- prosegue la segretaria provinciale- ad un Pd autorevole, più ricco di proposte per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità. Un territorio, il nostro, che non può più sopportare partiti che si guardano l’ombelico”. Le priorità indicate sono due: fare funzionare i nuovi organismi della forza politica, superando il correntismo interno e lavorare per un progetto per lo sviluppo del territorio, analizzando a fondo i problemi e confrontandoci con intensità con i cittadini, i movimenti, le associazioni, i sindacati, gli amministratori che, con noi, – conclude Castelluccio- vogliono determinare il rilancio sociale ed economico di questo territorio”. Prima della conferenza programmatica di aprile, il Pd organizzerà una serie di “focus”.




Siracusa. Acqua, la Cna spinge per la gestione mista. Gianninoto: "Un consorzio pubblico-privato con imprese e lavoratori"

“Una società mista pubblico-privata è l’unica soluzione possibile per la futura gestione del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa”. Gli artigiani della Cna della provincia di Siracusa ne sono convinti. I sindaci dei comuni che a suo tempo consegnarono gli impianti alla società hanno detto a chiare lettere di essere disponibili a valutare soltanto ipotesi che prevedano una gestione interamente pubblica dell’acqua. Si pensa ad un consorzio ma non si disdegna nemmeno la possibilità che ogni amministrazione comunale faccia da sè, singolarmente. Dopo il vertice di ieri in prefettura, “snobbato” da buona parte dei deputati regionali siracusani (erano presenti solo Vincenzo Vinciullo, Stefano Zito e Marika Cirone Di Marco), la Cna ricorda che “si sta giocando una partita fondamentale.La vicenda “Sai 8”- ricorda il presidente, Pippo Gianninoto- ci consegna un contesto differenziato tra i comuni. Il risultato sembra essere un irrigidimento, legato anche ad un vuoto normativo. Da una parte i sindaci “ribelli”, che non consegnarono gli impianti e che attendono gli sviluppi della norma regionale, dall’altra i comuni vincolati a “Sai 8″, con tempi più risicati in virtù del fallimento del gestore”. E’ certo, per la Cna, che non “bisogna disperdere le competenze sviluppate negli anni e che si debba formulare un ‘ipotesi di lavoro per una gestinoe efficiente del servizio, con tariffe calmierate, senza rinunciare ai necessari investimenti per la rete idrica, la depurazione”. L’alternativa, fa presente Gianninoto, “è una condanna ad occupare basse posizioni in tutte le classifiche sulla qualità della vita”. Sarebbero le esperienze del passato, per l’associazione degli artigiani, a dovere indicare la stada giusta per la futura gestione del servizio. Negativa, per Gianninoto, l’esperienza di Sogeas, “con tutti i limiti di una gestione societaria pubblica ed un non controllo dei costi, ai danni della collettività”. Negativa anche la gestione “traumatica di “Sai 8″, che non è stata condivisa dall’intero territorio ed ha avuto il ben noto epilogo”. Ed allora, Giannonoto non ha dubbi, serve “immaginare uno scenario nuovo, che non può essere gestito autonomamente dal pubblico, che ne è incapace. No anche ad una gestione interamente privata, ma una partecipazione pubblico-provata, magari con il protagonismo delle imprese che hanno costruito competenze e professionalità, in consorzio, facendo rete e dimostrando che si può stare insieme”. L’ipotesi della Cna è anche che i dipendenti possano essere soci di questo consorzio, “magari con minime quote”.  Qualunque sia la soluzione che sarà individuata, ad ogni modo, l’appello dell’associazione delle piccole e medie imprese del territorio è che si faccia presto.




Siracusa. Era ricercato in tutta Europa, lo hanno arrestato i Carabinieri

Eseguito un mandato di arresto europeo. Destinatario il rumeno Liviu Genu Stoica, ricercato  per truffa. In attesa dell’estradizione è stato condotto presso la casa circondariale di contrada Cavadonna.




Siracusa. Un sabato sera "fuori", ma era ai domiciliari. Ancora misura restrittiva per un 18enne

Dai domiciliari ai…domiciliari. Tutto in una notte per il giovane Gianclaudio Assenza, gravato di vari precedenti nonostante i suoi 18 anni. Ad un controllo operato dai carabinieri, non è stato trovato in casa nonostante fosse destinatario di di una misura restrittiva. I militari si sono messi alla ricerca del giovane, rintracciato alle prime luci dell’alba al rientro a casa. Dopo le formalità di rito, è stato nuovamente posto ai domiciliari.