Siracusa. "Parcheggiata" per sei giorni in camera mortuaria. "Al cimitero non c'è posto"

La sua bara è rimasta per sei  giorni “depositata” su un cavalletto nella camera mortuaria del cimitero di Siracusa. Nessuna possibilità di trovare un loculo per la sepoltura di una sfortunata donna, prematuramente scomparsa a causa di un tumore scoperto troppo tardi e che in dieci mesi se l’è portata via. Il marito, Gaetano, ha tentato per giorni di individuare una soluzione. Si è rivolto ad un avvocato, che gli avrebbe spiegato che la legge garantisce, in casi come il suo, che il Comune conceda uno spazio all’interno della struttura cimiteriale. Tutto inutile. Una cosa è la legge, altro è fare i conti con gli spazi ormai insufficienti al cimitero comunale del capoluogo.
Gaetano ha segnalato la sua vicenda a SiracusaOggi. “E’ assurdo- tanta rabbia nella sua voce- che i diritti non contino niente. Ad un dolore che non si può nemmeno spiegare, a mesi di sofferenza, di mia moglie in primo luogo, di noi familiari di conseguenza, si aggiunge una beffa che rende peggiore, se è possibile, il momento che stiamo vivendo e che mia moglie guarda dal paradiso”. Gaetano racconta di “non essere di certo facoltoso”. I funerali della moglie sono stati già celebrati, ma per la tumulazione ha dovuto attendere, e poi attendere ancora. Ai Servizi Cimiteriali – lamenta – non avrebbe trovato la comprensione  che si sarebbe aspettato. Un problema di toni e di spiegazioni forse un po’ troppo burocratiche.
Questa mattina sarebbe stata finalmente individuata una soluzione. Temporanea. Si utilizzerà il loculo che la suocera di Gaetano ha riservato per sé. Da domani sarà sua figlia ad occuparla. Un “prestito”, ovviamente. “Il problema si riproporrà, spero il più tardi possibile- conclude il lettore di SiracusaOggi- Rimane una grande amarezza e la consapevolezza che la legge, a volte, è perfettamente inutile”.




Siracusa. Il matrimonio dei due senzatetto, Francesco e Ivana: "Non separateci. Vogliamo una casa, ma insieme"

Non è stato certamente il matrimonio da favola che tanti sognano e che loro, comunque, non si aspettavano di certo. Una vita complessa, fatta di errori, ma anche di separazioni e di figli “strappati” dai servizi sociali. Francesco  e Ivana si sono detti “si” al Comune, all’interno del palazzo davanti al quale, proprio nei giorni precedenti, l’uomo ha tentato di riportare alta l’attenzione sul loro problema abitativo e di sopravvivenza attraverso un sit-in. Alla cerimonia hanno preso parte poche persone: la consigliera comunale Simona Princiotta, che da dicembre tenta di aiutarli, la presidente dell’associazione Astrea, Rossana Biondo, che li ospita in questi giorni in un bed and breakfas,  i testimoni degli sposi, un’amica. E c’erano anche le telecamere di Rai 3.  Una storia difficile quella di Limpido e di sua moglie, come tante. Una storia di quelle in cui è difficile perfino farsi un’idea precisa su ragioni e torti. “I servizi sociali – racconta Francesco- ritengono che il nostro stile di vita non sia mai cambiato. Diversi anni fà sono stato destinatario di uno sfratto esecutivo. Da quel momento in poi tutto è andato a rotoli. Hanno allontanato da me la mia compagna, adesso moglie, i nostri due figli, che all’epoca erano davvero piccoli”. Qualche anno dopo, lo scorso luglio, un’altra nascita. Anche in questo caso il piccolo è stato affidato ai servizi sociali. Francesco chiede un alloggio. Il Comune, secondo quanto ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo, avrebbe prospettato delle soluzioni. “Ma la soluzione di cui l’amministrazione comunale parla – protesta – prevede sempre la separazione da mia moglie, la distruzione della mia famiglia, come se non fosse già stata sbrandellata. Non posso accettarlo. Spero ancora in un aiuto concreto, definitivo. Non mi rassegnerò mai e sogno la mia famiglia un giorno riuinita”.




Siracusa. Inaugurato l'anno accademico dell'Istituto San Metodio. Zamagni "frusta" gli economisti

Si è conclusa con la consegna dei gradi accademici, biennio di base e triennio di specializzazione, da parte dell’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, l’inaugurazione dell’anno accademico all’Istituto Superiore di Scienze Religiose  “San Metodio”. Alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il  professore Stefano Zamagni, economista di fama mondiale, ha tenuto la prolusione
sul tema “Dio o il denaro” .
Il componente della Pontificia Accademia delle Scienze ha richiamato l’equilibrio tra economia e politica. La politica deve dettare il fine e l’economia deve essere a servizio della politica. Una politica che sia democratica dove ci sia la partecipazione del popolo. L’economia non aveva questa forza nel passato. Ed invece oggi assistiamo ad una supremazia dell’economia sulla politica. Siamo arrivati al punto che ci scandalizziamo se lo spread cala di due punti e non se un anziano muore per  strada. E’ l’economia che “detta” la vita. Dal prof. Zamagni anche un richiamo allo studio: non solo quello accademico, ma uno studio che serva a sviluppare un pensiero in favore dell’uomo.
Al termine, il direttore dell’ISSR San Metodio, don Nisi Candido, ha  presentato l’anno accademico, ricordando che il tema scelto quest’anno è la povertà. Quindi anche le azioni dell’Istituto San Metodio saranno pensate alla luce dei poveri per riflettere sul tema in chiave cristiana ed elaborare proposte.




Siracusa. Maggiorazione Tares, si paga entro il 24 gennaio. Modelli F24 in spedizione ai contribuenti

Prime scadenze fiscali del nuovo anno. Il 24 gennaio termine ultimo per il pagamento della maggiorazione Tares (0,30 per mq) . Stanno partendo in queste ore i modelli F24 prestampati per i contribuenti siracusani che non hanno provveduto in precedenza al pagamento. Se dovessero arrivare a domicilio oltre la data di scadenza prefissata, è già stato stabilito che i siracusani non dovranno pagare alchunchè a titolo di mora o interesse.
Storia complicata quella del pagamento della maggiorazione Tares. In un primo momento era stato agganciato all’ultima rata, quella del 28 febbraio. Poi, ai primi di dicembre, il pasticcio con una direttiva del ministero dell’Economia che ne richiedeva il saldo entro il 16 dicembre. Grande confusione, con i siracusani chiamati a una corsa contro il tempo agli sportelli dell’ufficio tributi di via De Caprio. Poi il nuovo cambio di rotta, con la legge di stabilità nazionale che spostava il termine al 31 dicembre fino all’ultima novità: si paga entro il 24 gennaio.
Comunicazioni e competenze che si accavallano, con i contribuenti trattati con un “rispetto” tutto italiano.  Come nel caso della mini Imu, anche in questo caso scadenza il 24 gennaio. Non per i siracusani però. Qui il temuto aumento Imu non c’è stato, aliquota rimasta bloccata e allora niente mini Imu. Per una volta, problema di altri duemila e rotti Comuni ma non il nostro. Paga lo Stato. Da ora in avanti, ci pensa invece lo Iuc con Tasi, Tari e Imu case di lusso.




Siracusa. "Cinquant'anni di atletica", mostra per il Pippo Di Natale

Sarà inaugurata domani alle 18, a Siracusa, la mostra fotografica “Cinquant’anni di atletica”. E’ dedicata alle attività del campo scuola Pippo Di Natale”. Potrà essere visitata fino al 31 gennaio, nella sede dell’associazione Alexandria, in via Cavour 57. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune.




Esclusiva di Siracusaoggi.it: ecco il documento che i sindaci hanno consegnato a Buceti per accelerare il ritorno in mano pubblica degli impianti idrici

In esclusiva su SiracusaOggi.it il documento originale con cui dieci Comuni della provincia di Siracusa chiedono di poter dare vita, da soli o in forma associata, ad una società pubblica per gestire il servizio idrico integrato dopo il fallimento di Sai 8. Il “foglio” è stato consegnato ieri a Palermo al commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Tramite lui, si attendono ora le risposte della Regione.
In calce, le firme degli amministratori. Il vicesindaco Francesco Italia per il Comune di Siracusa. Uno dei commissari per Augusta. Il vice sindaco di Pachino, poi Mangiameli (Lentini), Scalorino (Floridia), Rizza (Priolo), Scorpo (Solarino), Caiazzo (Buccheri), Bonfanti (Noto) e il delegato del sindaco di Portopalo.
Come si legge nel documento, gli amministratori “chiedono la restituzione degli impianti (…) per garantire ai relativi Comuni proprietari l’avvio della gestione, in forma singola o associata, del servizio sino a quando non sarà emanata la legge regionale di riordino del servizio idrico integrato”.  Viene quindi ufficializzata la richiesta di un incontro con il presidente della Regione, l’assessore Marino, i capigruppo all’Ars e i componenti la IV Commissione “per condividere soluzioni politiche”.
Questo esclusivo documento segna, di fatto, un’accelerazione  in questa vicenda. E segue le conclamate difficoltà gestionali che sta incontrando la curatela fallimentare di Sai 8. Che potrebbe decidere di chiudere i battenti anche prima dei sei mesi stabiliti nella sentenza di fallimento dal Tribunale di Siracusa, che prevede per l’appunto la possibilità di una “cessazione anticipata”.

(clicca per ingrandire, anche nella finestra seguente)
Documento sindaci Ato idrico




Siracusa. Si inerpicano per i monti Climiti e smarriscono la strada. Salvati in elicottero tre giovani "avventurieri"

Una bravata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ma fortunatamente è una storia a lieto fine. Ne sono protagonisti tre giovani, amici, poco più che diciottenni. Questa mattina hanno voluto provare l’ebbrezza di una piccola avventura, pericolosa, però, molto. Tanto che, dopo essersi inerpicati sulle rocce dei Monti Climiti partendo da contrada Biggemi, hanno perso l’orientamento e non sono più stati capaci di ritrovare la via del ritorno. Fortunatamente la tecnologia consente di uscire da situazioni particolarmente problematiche. Uno dei giovani, intorno alle 14, ha lanciato l’ “sos” attraverso il suo telefonino, allertando la sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Da via Von Platen è partita una squadra, ma vista la difficoltà ad individuare il punto in cui i ragazzi si trovavano, si è reso necessario anche l’utilizzo di un elicottero arrivato da Catania. Dura scarpinata anche per i pompieri che, da terra, tentavano di rintracciare i giovani “avventurieri”. Pochi istanti fà, i malcapitati sono stati tratti in salvo, caricati sull’elicottero e riportati nel punto di partenza di quella che certamente non sarà un’avventura da ripetere.




Siracusa. Pd: Liddo Schiavo dice no alla Castelluccio. "Non accetto la carica di presidente dell'assemblea provinciale"

Il Partito Democratico di Siracusa ha un rapporto complesso con il telefono. O forse, tra dirigenti, si sono smarriti qualche numero visto che ormai le due anime principali (renziani ed ex dem) si parlano solo tramite comunicati stampa. All’invito di ieri della segretaria Carmen Castelluccio (leggi qui), oggi risponde – stesso mezzo – Liddo Schiavo. “Apprendo dagli organi di informazione che sono stato invitato ricoprire la carica di presidente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico. Una soluzione certamente etica che prova a riproporre il modello nazionale Renzi-Cuperlo, purtroppo in questo caso non applicabile”. Non c’è, dunque, nessun gesto distensivo all’interno del Pd che prosegue con le sue contrapposizioni tra una segreteria ufficiale ed una “ombra”.
“Ringrazio quanti hanno voluto accordarmi la loro fiducia e indicarmi a tale prestigiosa carica – scrive Schiavo, contrapposto alla Castelluccio nella corsa alla segreteria – purtroppo mi vedo costretto a rifiutare in quanto non saprei spiegare alle persone a me vicine, che vivono da anni l’esperienza del Pd per quale motivo non è stato consentito loro di potersi esprimere per la scelta del segretario provinciale pur essendo tesserati da anni”.
Quindi la stoccata. “Ritengo che le elezioni per la scelta del vertice provinciale siano state viziate e che le opportunità di partecipazione non sono state pari per me e la Castelluccio. In virtù di ciò ricordo di aver avanzato diversi ricorsi agli organismi competenti dei quali rimango ancora in attesa delle opportune e dovute risposte”.




Siracusa. Zona industriale: pennacchi di fumo? Solo vapore

Zona industriale di Siracusa. Ore 9.10 di questa mattina. Due pennacchi di fumo si levano da alcuni impianti. Uno, in particolare, si staglia con prepotenza sullo sfondo. Le colonne di fumo rimangono visibili per diversi minuti poi si disperdono nell’aria. Qualcuno, passando nella zona, lamenta al centralino di SiracusaOggi.it di avere accusato bruciore agli occhi. Ma il collegamento tra i due fatti è ancora tutto da provare.
Nessun allarme, comunque. Si tratta infatti di vapore acqueo, reso particolarmente evidente dalle condizioni meteo. Il vapore proviene dagli impianti di raffreddamento che utilizzano per il processo dell’acqua.




Siracusa. Cartelle Ici 2011, segnalazione a SiracusaOggi.it: "Ore di attesa per dimostrare di essere in regola. Chi rimborsa la giornata di lavoro persa?"

In coda per ore all’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa per dimostrare, bollettini alla mano, di essere in regola con i pagamenti dell’Ici  2011, una giornata di lavoro (e spesso la relativa retribuzione) persa ed un chiarimento che non sarebbe così celere come preannunciato. Una lettrice di SiracusaOggi affida alla nostra redazione il proprio sfogo. Gli avvisi di accertamento che l’amministrazione comunale ha recapitato nei giorni scorsi a circa cinquemila cittadini, secondo quanto garantito dall’assessore Santi Pane, non sono “cartelle pazze”. Sarebbero il risultato di alcune incongruenze riscontrate durante specifiche verifiche. In alcuni casi si tratterebbe di  importi inferiori a quelli dovuti, in altri, addirittura, si sarebbe in presenza di evasione totale del tributo.  Lisa C. non la pensa così . Non è questa la sua esperienza. Non rientra in nessuno dei due casi citati e, come lei, tanti altri.  La lettrice racconta dei disagi suoi e degli altri contribuenti chiamati ad esibire fotocopie di bollettini, ad attendere per ore il proprio turno, a fare i conti con la propria organizzazione familiare e lavorativa, essendo nel giusto, non avendo alcuna colpa; solo la sfortuna di essere destinatari di una comunicazione che non corrisponde, poi, ai fatti. La lettrice pone una domanda ben precisa, che contiene, tra le righe, anche la risposta. “Chi rimborserà la giornata di lavoro persa per rimediare agli errori del Comune?”. Poi un secondo interrogativo, che ha il sapore di un preciso giudizio. “Chi chiederà- domanda Lisa- scusa alle persone anziane obbligate ad affrontare questo disagio?”. Disagio che, secondo la segnalazione giunta in redazione, è accresciuto anche dal fatto che il tabellone che, con lo scorrere dei numeri, indica l’arrivo del proprio turno, non funziona. Un ulteriore elemento di confusione per i già tesi cittadini in fila. Il percorso burocratico che i  destinatari degli avvisi devono compiere sarebbe un pò tortuoso. A chi chiede informazioni, il personale degli uffici comunali spiegherebbe di dover tornare con la fotocopia dei bollettini dei versamenti effettuati ed erroneamente contestati. Una volta consegnate le “prove” della propria buona fede, non rimane che attendere. A quanto pare la chiusura della pratica non sarebbe, infatti,  immediata. Occorrerebbero ulteriori verifiche, al termine delle quali il contribuente dovrebbe poter ottenere un riscontro. “Tasse esagerate- è il commento conclusivo della nostra lettrice- ma servizi scadenti”.