Siracusa. Controllo del territorio, tra i denunciati un giovane che bruciava cavi elettrici per ricavarne rame ed un sedicenne alla guida di un'auto

Cinque denunce per diversi reati e, tra questi, probabilmente, la “bravata” di un ragazzino. E’ il bilancio del servizio di controllo del territorio effettuato  ieri a Siracusa dalla Polizia. Ricettazione, falsità in scrittura privata, trasporto e smaltimento di materiale ferroso. Con queste accusa un giovane siracusano di 29 anni è stato denunciato dalla polizia. Gli agenti lo hanno sorpreso mentre bruciava 40 chili di cavi elettrici al fine di ricavarne rame, probabilmente da rivendere nel mercato illegale.  Denuncia anche per un ragazzino di 16 anni e per un altro minorenne di 19, entrambi siracusani, sorpresi alla guida di un’auto senza patente di guida. Uno di loro è anche stato segnalato all’autorità amministrativa perchè trovato in possesso di una modica quantità di droga. Avrebbero violato, invece, gli obblighi di sorveglianza speciale cui sono sottoposti due siracusani di 42 anni, denunciati dagli agenti delle Volanti.

 

 

 




Siracusa. Polizia Ugl, sondaggio nazionale: su 15 mila agenti l'80 per cento lamenta stipendio inadeguato

Ha toccato anche la provincia di Siracusa, che esprime il  consigliere nazionale dell’Ugl , Sebastiano Bongiovanni, il  sondaggio, condotto su scala nazionale, relativo alle condizioni di lavoro degli agenti di polizia. Su un campione composto da 15 mila operatori, l’80 per cento, secondo quanto spiega Bongiovanni, ritiene il proprio stipendio insufficiente e proprio l’aspetto economico sarebbe quello che, più degli altri, creerebbe malcontento tra i rappresentanti delle forze dell’ordine. I dipendenti del comparto sicurezza sono oltre mezzo milioni, 100 mila sono poliziotti, altrettanti carabinieri, 62 mila finanzieri, 40 mila poliziotti penitenziari, 32 mila vigili del fuoco e 19 mila appartenenti al corpo forestale. Rispetto al 2008, quando sono state stanziate risorse per la contrattazione collettiva del pubblico impiego, la percentuale di chi reputa la retribuzione il problema più serio è aumentata, passando dal 50 al 60 per cento. Il 90 per cento degli intervistati percepisce uno stipendio inferiore ai mille e 500 euro ed il 60 per cento del campione non raggiunge nemmeno i mille e 200 euro. Ragioni che, secondo Bongiovanni, dovrebbero spingere il Governo ad investire, anzichè tagliare, in questo settore, anche in considerazione del delicato ruolo che, nella società, gli uomini delle forze dell’ordine svolgono e per il quale è necessaria, ricorda l’Ugl, una percezione positiva del proprio lavoro ed una soddisfazione di base.

 




Siracusa. Maggiorazione Tares, Sorbello: "Sulle scadenze troppa confusione, ma la data giusta l'ha fornita il parlamento"

“L’amministrazione comunale di Siracusa continua a confondere i cittadini”. Con questa accusa il consigliere comunale Salvo Sorbello torna a parlare di maggiorazione Tares. Secondo quanto annunciato dall’assessore al Bilancio, Santi Pane, dopo le proteste dei cittadini, convinti che il termine del 16 dicembre non consentisse di pagare in tempo, lo 0, 30 per cento dovrà essere pagato entro la fine di questo mese. Sorbello, però, parla di “un’insistenza incomprensibile nell’alimentare una grande confusione. Secondo il regolamento comunale pubblicato sul sito ufficiale del Comune- ricorda il coordinatore provinciale di Art. 4 – la scadenza per la maggiorazione è quella del 28 febbraio 2014, insieme all’ultima rata Tares”. Questo accadeva, però, prima che dal Governo si disponesse l’incasso della maggiorazione entro il 16 dicembre. Poi, gli ulteriori passaggi, ormai ben noti. Ma anche questa spiegazione sarebbe superata, secondo Sorbello, che spiega che “ad ogni modo, il parlamento ha anche stabilito che, in casi come quello del Comune di Siracusa, dove non è stato inviato ai contribuenti il relativo bollettino, la scadenza debba essere quella del 24 gennaio”. L’esponente di opposizione sollecita, dunque, l’amministrazione comunale a fornire ai cittadini “una corretta informazione, anche sulle esenzioni ed agevolazioni votate dal consiglio”. E fa qualche esempio: “le persone che studiano o lavorano fuori dalla Sicilia almeno per sei mesi- dice- i nuclei familiari composti da piu’ di 4 persone con isee inferiore ai 15 mila euro, gli esercizi commerciali e artigianali con la sede operativa sulle strade precluse al traffico per via dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggono per oltre 6 mesi, i nuclei familiari con un minore in affido o un disabile”




Siracusa. "Progetto Siracusa" si federa con "Articolo 4". Leanza: "Il senso migliore della politica"

“Progetto Siracusa” unisce il suo percorso a quello di “Articolo 4” di Lino Leanza, con cui ha deciso di federarsi. L’alleanza è stata ufficializzata nel corso di un incontro all’hotel Alfeo. Il movimento di Leanza, in provincia di Siracusa, è coordinato dal consigliere comunale Salvo Sorbello. “Progetto Siracusa”, comunque, che si riferisce all’ex candidato a sindaco,  Ezechia Paolo Reale “mantiene le proprie indipendenza e autonomia”. “Riteniamo che la competenza e l’esperienza che abbiamo acquisito in occasione della campagna elettorale- spiega Ezechia Reale –  e che stiamo mettendo in atto in consiglio comunale, sia tale da andare a vivificare tutte le formazioni politiche che stanno agendo per il rinnovamento e in “Articolo 4″ ” abbiamo identificato questa possibilità”. Nulla dovrebbe cambiare in consiglio comunale, dove il gruppo di “Progetto Siracusa” rimarrà tale, aggiungendo, probabilmente, “Articolo 4” al nome.  Con questa alleanza, in realtà, “Progetto Siracusa” ha la possibilità di allargare il proprio raggio d’azione all’intera provincia e non più soltanto nel territorio comunale. Richieste di adesioni, secondo quanto spiega Ezechia Reale, ce ne sarebbero già diverse. Leanza ha riconosciuto al gruppo di Reale e Sorvello la “capacità di avere condotto una campagna elettorale competente, intelligente e libera. Persone- ha concluso che hanno saputo dimostrare di sapere interpretare il senso migliore della politica, arrivandoci attraverso la porta principale”.

 




Siracusa. Nonnari è accusato di omicidio volontario. "Rischia dai 20 ai 30 anni", ci spiega l'avvocato Michele Mauceri

L’accusa è di omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi. Un’accusa che potrebbe “valere una condanna tra i venti e i trent’anni”, ci spiega l’avvocato Michele Mauceri (foto nel riquadro). “Bisognerà valutare l’esistenza di eventuali attenuanti o scriminanti, i precedenti e se nel quadro accusatorio sarà anche inserita o meno la premeditazione”. Una differenza non da poco. “Partiamo dall’ovvia considerazione che un omicidio non è mai giustificabile”, dice il noto legale. “Esiste però una scala di condanna che tiene conto, ad esempio, dell’offesa dell’onore altrui come motivo scatenante di un delitto. O la legittima difesa. L’avere agito per futili motivi può portare ad una condanna all’ergastolo”. Quanto alla eventuale premeditazione dell’omicidio – il giovane sarebbe tornato a casa, si sarebbe armato e sarebbe tornato sul luogo del primo diverbio – “va provata in aula”,  spiega Mauceri. “Si stabilirà, immagino, che la sua condotta verrà qualificata come intesa alla difesa o all’offesa. Certo, un coltello è un mezzo atto ad offendere più che a difendersi. In ogni caso, tutto andrà discusso in fase processuale. Penso che saranno molto importanti le testimonianze. Non voglio anticipare il lavoro della magistratura, ma a domanda su quale condanna rischia il giovane, presunto assassino credo che vada da un minimo di 20 ad un massimo di 30 anni”.




Siracusa. Omicidio Miconi, fermato il presunto assassino. E' un ventenne: Niky Nonnari

Fermato dagli uomini della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Tito Cicero il presunto omicida di Salvo Miconi. il giovane di 20 anni assassinato ieri sera, poco prima che arrivasse in Ortigia la processione di Santa Lucia,  davanti al tempio d’Apollo, al culmine di una lite scaturita per futili motivi. Ad uccidere il ragazzo, una coltellata al cuore. Subito dopo l’episodio, che ha sconvolto la città, gli inquirenti hanno sentito diverse persone e condotto in questura, pare quasi subito, il giovane adesso fermato . Cicero ha convocato  una conferenza stampa in questura, nel corso della quale sono stati chiariti tutti i dettagli della vicenda. Il presunto omicida è Niky Nonnari, un giovane coetaneo della vittima. “L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi di una moltitudine di persone- ricostruisce il dirigente della Squadra Mobile – I due giovani, secondo quanto appurato, per pregresse acredini risalenti a circa 2 mesi fà, ogni qualvolta si incontravano, si offendevano e minacciavano. Si era venuta a creare una situazione in cui si erano composte  due fazioni tra amici e parenti dei ragazzi, che non perdevano occasione per provocarsi a vicenda. Questo è accaduto anche ieri. L’ennesimo incontro turbolento. Nonnari sembrava avere desistito, era tornato a casa e lì si sarebbe armato di coltello, tornando subito dopo sul posto in cui i due piccoli gruppi sono tornati a discutere. I due giovani si sono affrontati nuovamente. L’episodio è poi culminato nella tragedia. Un complesso di motivazioni alla base della forte antipatia che si era sviluppata- prosegue Cicero- ragioni che vanno dalla piccola diffamazione  all’atto di prepotenza, alla minaccia. Un crescendo fino ad arrivare a ieri sera”. Il dirigente della Mobile sottolinea un aspetto. “Probabilmente – dice – qualcuno, più grande dei due ragazzi, avrebbe potuto mettere una buona parola, per scongiurare quanto accaduto. Una responsabilità, quantomeno morale, credo possa essere attribuita agli adulti che sapevano di questa situazione e l’hanno alimentata anzichè sedarla”.
Nonnari è stato scovato dagli investigatori in casa di un amico, poco distante dal luogo della tragedia. Aveva cercato di fare perdere le sue tracce. Ma a mettere sulla giusta strada gli agenti la scoperta, in casa del giovane, di alcuni abiti macchiati di sangue, probabilmente della vittima. Il coltello era stato ritrovato conficcato nel terreno del vicino tempio di Apollo. Nonnari avrebbe confessato quasi subito, una volta condotto in Questura. Avrebbe detto di essersi armato per difendersi perchè era stato minacciato. Gli è stato comunque contestato il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. I funerali di Salvo Miconi saranno celebrati lunedi mattina, alle 11, nella chiesa della Sacra Famiglia di viale dei Comuni.

(Foto: il presunto omicida, Niky Nonnari e, in basso, l’arma del delitto)

Coltello




Siracusa. Sequestrati dalla Guardia di Finanza 70 chili di giochi pirotecnici illegali

“Botti” illegali per un peso complessivo di 70 chili. Li hanno sequestrati gli uomini della Guardia di Finanza di Siracusa che, nei giorni che precedono la notte dell’ultimo dell’anno, hanno intensificato i controlli del territorio, puntando  l’attenzione, in particolar modo, sui fuochi d’artificio non conformi alla legge posti in vendita in provincia. Le fiamme gialle hanno fermato un furgone che trasportava giochi pirotecnici illegali, prodotti in Cina e privi di  qualsiasi certificazione idonea per essere commercializzati sul mercato europeo. I 70 chili di merce illegale era composta da mille e 600 razzi esplodenti. Il proprietario del materiale esplodente è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Siracusa per omessa denuncia di detenzione materiale esplodente e detenzione abusiva di esplosivi distruttivi e pericolosi.




Siracusa, città dolente. "Un pensiero per Salvo", il dolore dopo la tragedia

Morire a 20 anni è assurdo. Morire in una piazza piena, davanti a decine e decine di persone è orribile. Morire forse per mano di un coetano, per una lite nata chissà perchè è agghiacciante. Morire in quello che doveva essere un giorno di festa e riconciliazione per tutti è orrendo e inconcepibile.
La cronaca ci racconterà ogni dettaglio di un sera di follia, di una gioventù in parte sbandata in una società che ha perso bussola e valori. Povera Lucia, che sguardo triste verso la sua città mentre attraversa il ponte Santa Lucia in silenzio, con una processione che diventa veglia di preghiera e dolore, forte segnale di condanna di una violenza figlia di chissà quale logica dell’orribile.
Salvo Miconi aveva 20 anni. A vedere le sue foto sui  social network colpisce il sorriso: solare, spensierato. Il sorriso di chi non pensa mai che l’orrore sia dietro casa, di chi ha la forza per credere che i progetti di un futuro “da grandi” possano sempre e comunque diventare “domani” realtà. Il lavoro, gli amici, l’amore, la famiglia. Una vita così normale e così bella. Perchè tutto questo? Perchè? La dolente domanda di una città cupa nel cielo e nei pensieri, svegliatasi piegata su se stessa sotto il peso di una tragedia che ha toccato tutti.
Il dolore trabocca nelle parole di chi conosceva Salvo Miconi. Parole di affetto, parole di dolore. C’è tutto nei messaggi che hanno inondato Facebook. C’è il “R.I.P e ciao Salvo” di Elena e di tanti amici senza parole e con ogni emozione spezzata. “Un pensiero per Salvo, ragazzo ucciso da una coltellata al cuore”, condividono Iano e quanti mai prima forse avevano incrociato quel ragazzo con gli occhiali da sole e il sorriso. “Siamo una città di m.”, scrive Siro. “Ragazzi che escono premeditati in un giorno di festa. Ma i valori umani dove sono finiti?”, si chiede ancora. “Mi vergogno di essere siracusano.Schifo, schifo, sdegnato di questa città e della società che ci vive”, lo sfogo. “Come si può rovinare una famiglia…in un giorno che doveva essere di festa?”, si chiede Ivan. C’è poi il pensiero gentile di Antonio, l’amico che a Salvo ancora si rivolge con un tenero “mio compare”.  E poi la rabbia di quelli che chiedono pene esemplari, invocando persino soluzioni “definitive”.
E intanto fuori piove. Piove anche sui fiori che qualcuno ha lasciato sul luogo della tragedia, piccolo lampo di umanità nel buio di un dramma disumano.




Siracusa. Teatro Comunale, altro colpo di scena: l'impianto antincendio non è quello giusto

Porte aperte al teatro comunale di Siracusa, ma solo per la stampa. Il sindaco Giancarlo Garozzo, l’assessore al centro storico, Francesco Italia e l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice hanno illustrato lo stato dei lavori. Il teatro si presenta quasi completato. Gli stucchi, gli arredi pittorici e murari sono tornati all’antico splendore. Risolto il problema con il sipario. Ma i tre esponenti della Giunta hanno soprattutto puntato l’indice contro l’impianto antincendio. Non sarebbe stato costruito rispettando i dettami del contratto. Una difformità aggravata anche dall’ammaloramento di alcuni tratti di tubatura, arrugginita. Filtra la profonda indignazione della nuova amministrazione comunale che ha annunciato di voler citare, probabilmente per danni, chi ha eseguito i lavori ed anche il direttore tecnico dei lavori all’epoca in cui questi vennero eseguiti.

 




Siracusa. Controllo del territorio, 4 denunce

Avrebbero rubato, all’interno di un terreno di traversa Dammusi, circa 100 chili di agrumi. Per questo gli uomini delle Volanti hanno denunciato due uomini, un sessantenne ed un giovane di 31 anni, sorpresi dagli agenti mentre, ancora nell’appezzamento di terra, riempivano diversi sacchi con gli agrumi appena raccolti. Durante lo stesso servizio di controllo del territorio, la polizia ha denunciato due giovani  di 33 e 29  anni per smaltimento non autorizzato di rifiuti ferrosi