Partorire senza dolore, operativo il servizio di partoanalgesia all’ospedale di Lentini

E’ operativo dal 15 novembre nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Lentini, diretto da Francesco Cannone, il servizio di partoanalgesia, la terapia del dolore durante il travaglio ed il parto della quale le donne che lo desiderano potranno usufruire previo colloquio con l’anestesista.
“E’ una importante risposta – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone – che l’Azienda sanitaria di Siracusa,grazie all’impegno della Direzione sanitaria e degli operatori sanitari dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione,vuole dare ai bisogni assistenziali, in particolar modo delle donne, che vedranno finalmente realizzatoanche nella zona nord della provincia di Siracusaun servizio di grande rilevanza sociale oltre che sanitaria poiché indice di tutela deiloro diritti e della loro dignità nonché della sensibilità civile a cui deve sempre essere improntata l’azione di governo del servizio sanitario. Work in progress anche per la zona sud dove a breve, all’ospedale Di Maria di Avola, sarà avviato analogo servizio che, assieme a quello dell’ospedale di Siracusain cui la partoanalgesia si pratica da tempo, coprirà l’intero territorio provinciale”.
“La parto analgesia – spiega il direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia – può essere beneficiata dalla maggioranza delle donne, previo colloquio con l’anestesista. Una donna consapevole e ben informata affronta con maggiore sicurezza il travaglio di parto. Siamo lieti di potere offrire un ulteriore servizio dedicato alle donne nel rispetto delle stesse e dell’attenzione che riserviamo alla medicina di genere”.
A spiegarne le modalità è il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia Francesco Cannone: “Il dolore del travaglio di parto, malgrado sia fisiologicamente presentepuò rappresentare unostacolo difficile tale da indisporre la donna a vivere in maniera serena e tranquilla il momento del parto– spiega Francesco Cannone -. In questo caso può essere utile l’analgesia epidurale che consiste nell’introduzione di farmaci nello spazio peridurale, eseguita da un medico anestesista, che produce un blocco reversibile della conduzione nervosa impedendo agli stimoli dolorosi di raggiungere il sistema nervoso centralebloccandone la percezione. Una volta raggiunto lo spazio peridurale viene introdotto un tubicino di plastica che rimane in sede per tutta la durata del travaglio e del parto. I farmaci utilizzati e le loro concentrazioni non alterano la forza dei muscoli, viene conservata la mobilità, rendendo possibile alla donna in travaglio il movimento. La partoanalgesia può essere beneficata dalla maggioranza delle donne, previo colloquio con anestesista”.
Per informazioni è possibile contattare l’ambulatorio al numero telefonico 095 909195.




Ortigia, le richieste dei residenti: nuove regole per affitti brevi, dehors e musica

Una stretta alle autorizzazioni di dehors, più parcheggi per i residenti, maggiore pulizia, volumi più bassi della musica nei locali. Sono queste le principali richieste dei residenti di Ortigia, secondo un sondaggio condotto dal comitato “Ortigia Cittadinanza Resistente”.
I risultati saranno al centro dell’iniziativa “Question Time”, in programma lunedì 18 novembre alle ore 19:00 presso l’associazione Il Cerchio. L’iniziativa, organizzata per dare voce ai cittadini, vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali che hanno aderito, dichiarandosi pronti a raccogliere le istanze dei residenti e a sollecitare risposte concrete dall’amministrazione.
Per i residenti è urgente anche mettere mano al tema degli affitti brevi, con l’esplosione di case vacanze e b&b nel centro storico, con le relative keybox ovunque.
“I risultati del sondaggio dimostrano che i residenti di Ortigia sono stanchi di subire scelte che penalizzano la loro qualità della vita. Ci aspettiamo risposte concrete e un impegno reale per risolvere le problematiche che abbiamo sollevato”, spiega il presidente del comitato Davide Biondini.




Guasto alle condotte idrica del serbatoio Teracati,possibili disagi alla Borgata e in Ortigia

Perdita idrica nelle condotte di adduzione del serbatoio Teracati.

Siam, la società che gestisce il servizio a Siracusa comunica possibili effetti sulla riduzione della pressione idrica nelle aree della Borgata e di Ortigia. In corso interventi per la riparazione del guasto, che ha causato l’abbassamento del livello del  serbatoio. La situazione dovrebbe poter tornare alla normalità entro la tarda serata di oggi.




Priolo. Rete idrica di San Focà, quasi ultimati i lavori in via Ticino: “Ora le altre strade”

In via di ultimazione gli interventi di rifacimento della rete idrica di via Ticino, nell’ambito dei lavori che riguardano la zona di San Focà, a Priolo. Terminato il rifacimento in via Ticino, i cantieri si sposteranno nelle vie adiacenti, fino al completamento di un’opera pubblica attesa da 25 anni. Soddisfatto il sindaco, Pippo Gianni. “Dopo tantissimi anni di abbandono – commenta il primo cittadino – la nostra amministrazione raggiunge questo importante risultato che andrà a risolvere l’annoso problema della carenza idrica nei quartieri di San Focà alto e San Focà basso. I lavori sono il frutto di un cofinanziamento. Il Comune ha ricevuto per questo fondi per 3 milioni e 800 mila euro, cifra integrata con fondi comunali”.



La lunga notte della Borgata: “case allagate, i mobili galleggiavano. Mai successo prima”

E’ stata una notte difficile per i residenti della Borgata, a Siracusa. Via Premuda, via Fratelli Sollecito, Riviera Dionisio il Grande, via Cuma, piazza Euripide e l’elenco potrebbe continuare. Il maltempo ha colpito case, scantinati, giardini e terrazze delle abitazioni. Le strade, sotto le eccezionali precipitazione, sono diventate fiumi trascinando nella loro corsa fogliame e detriti.
Antonio Belfiore non ha chiuso occhio stanotte. “Chiediamo nell’immediato al sindaco di provvedere. Le nostre case, i cortili, sono allagati. Abbiamo raccolto litri di acqua”, racconta. “Da ex vigile del fuoco non ho mai visto niente del genere in questa zona: la mancanza di pulizia legata alla raccolta del fogliame ha tappato le grondaie e i canali di scolo. Il risultato? Nelle nostre case stiamo vivendo scene da film catastrofici con armadi finiti per terra, mura prese dall’umidità, porte rovinate, e mobili da buttare. Quello che è accaduto è una calamità naturale e le istituzioni, dal Comune alla Regione, senza tralasciare il ministero devono assolutamente provvedere per aiutare e sostenere i cittadini”.
Un altro residente della Borgata si è distinto per un soccorso ad un’anziana. “Toglievo l’acqua dalla sua abitazione a secchiate. Non si può rimanere inermi dinanzi a chi ha più bisogno, i soccorsi sono interminabili, ma una cosa è certa non si può restare a guardare”.
Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità. Ma colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi peggiori di quelli del passato. C’è chi punta l’indice sulla scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non valutato. I tecnici suggeriscono adesso il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione per convogliarvi le acque piovane, alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da considerare, dai costi e dall’impatto limitati.




Riqualificazione sott’acqua, il Codacons si rivolge alla Corte dei Conti: “Lavori dannosi”

Il Codacons, associazione dei consumatori, torna all’attacco dell’amministrazione comunale di Siracusa. “Le intense precipitazioni di stanotte su Siracusa e i gravi allagamenti in molte zone della città hanno mostrato ancora una volta le criticità legate al deflusso delle acque piovane. Pronti a presentare un esposto alla magistratura contabile per verificare l’eventuale danno erariale causato dagli amministratori pubblici”, dice l’avvocato Bruno Messina, presidente della sezione siracusana dell’associazione.
Ancora una volta, la riqualificazione di piazza Euripide e largo Gilippo finisce al centro delle polemiche. “Sembra che le opere appena realizzate abbiano acuito un problema che affligge la città da tempo e che non ha mai trovato soluzione. Oltre all’insufficienza dei sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche, possono esserci difetti di manutenzione ordinaria, come la pulizia di caditoie e griglie di scarico, ma di certo quanto accaduto oggi non è legato a questo. Purtroppo – continua Bruno Messina – le condizioni climatiche stanno rendendo episodi di questo tipo sempre più frequenti e intensi e proprio la mancanza di interventi strutturali per potenziare il deflusso e migliorare il sistema di drenaggio amplifica i danni e i disagi per i cittadini. Siracusa, come molte altre città italiane, si trova a fare i conti con una rete obsoleta e inadeguata, non adatta a fronteggiare fenomeni meteorologici sempre più estremi e improvvisi. Per questo, prima di realizzare qualsiasi opera di riqualificazione urbana, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere attente valutazioni in merito ai sistemi di raccolta e di scarico delle acque bianche. Adesso, si potrà cercare solo di correre ai ripari, incidendo sulle nostre tasche. Infatti, qualsiasi nuovo intervento comporterà enormi esborsi di danaro pubblico. Chiederemo alla magistratura contabile di indagare su quanto si sta verificando a Siracusa, perché la pianificazione urbana avrebbe dovuto comportare l’adozione di soluzioni sostenibili, come la creazione di superfici permeabili e la piantumazione di alberi, che aiutano a trattenere l’acqua piovana e a ridurre il carico sulla rete di drenaggio, mentre sembra che si sia preferita la cementificazione”.




Come difendere Siracusa dagli allagamenti? Vasche di laminazione e nuovi collettori

Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità per Siracusa. Ma indubbiamente colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi forse anche peggiori di quelli del passato.
C’è allora chi punta l’indice su alcuni aspetti dei lavori eseguiti come la scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. Riferimento, in particolare alla situazione di piazza Euripide e via Agatocle. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non adeguatamente valutato in fase di progettazione ed esecuzione.
Come risolvere il sempre più avvertito problema? I tecnici oggi suggeriscono il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Le vasche di laminazione sono dei particolari serbatoi in polietilene la cui funzione è quella di regolare la portata di pioggia scaricata nel corpo recettore (fognatura, corso idrico, ecc.) a seguito di un evento meteorico.
Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione, per convogliarvi le acque piovane alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da tenere in considerazione. Se funzionale, è quella che presenta costi e impatto limitati.




Precipitazioni record su Siracusa, Floridia e Melilli: allagamenti nella notte

La pioggia non ha dato tregua per tutta la notte. Un autentico fortunale si è abbattuto su Siracusa e parte della provincia. Caduta una quantità di acqua impressionante. Il dato cumulato delle ultime 24 ore parla chiaro: 60mmm sul capoluogo, 75mm su Cassibile, 100.4 mm su Melilli e ben 135,5 tra Floridia e Solarino. In un breve lasso di tempo, precipitazioni di un’intera stagione o quasi.

Inevitabili i disagi su strada, con automobilisti in panne e bassi allagati. Gran lavoro per Protezione Civile e Vigili del Fuoco che sono intervenuti anche con il gommone per prestare soccorso a persone. Le situazioni peggiori alla Borgata di Siracusa, finita letteralmente sotto diversi centimetri d’acqua, nella notte. Evidente sulle auto in sosta il livello raggiunto.

Ancora una volta fanno il giro del web le immagini di piazza Euripide e Largo Gilippo riqualificati ma inghiottiti dalle acque. E ripartono le polemiche sui lavori eseguiti e la necessità di soluzioni tecniche come le (difficilmente realizzabili) vasche di laminazione.

Soffrono anche viale Paolo Orsi e Teocrito. Al mattino situazione in netto miglioramento, tranne per il parcheggio Talete, in Ortigia, completamente invaso dalle acque. E’ stato necessario chiudere anche la strada, con traffico deviato su via Vittorio Veneto, per cercare di favorire il complicato deflusso delle acque nonostante l’esistenza di un canale apposito, realizzato negli anni scorsi proprio sotto l’ingresso del parcheggio che si trova ad un livello più basso del mare.

Oggi scuole chiuse in tutta la provincia. Le previsioni meteo indicano un leggero miglioramento.




Gli studenti tornano in piazza il 14 novembre contro le condizioni precarie delle scuole

Un corteo dal Campo Scuola “Pippo Di Natale” fino a Piazza Archimede. Gli studenti scenderanno in piazza domani 14 novembre dalle ore 9 per protestare contro le condizioni precarie delle scuole siracusane.
“Un tavolo permanente per poter evitare questi disagi che noi viviamo ogni giorno”. È l’obiettivo della mobilitazione studentesca, come spiegato questa mattina ai microfoni di FMITALIA da Sandro Drago, rappresentante d’istituto dell’alberghiero Federico II di Svevia di Siracusa.
Al termine della protesta, una delegazione dei rappresentati d’istituto e di consulta delle varie scuole andrà a parlare negli uffici del Libero Consorzio. Ormai è noto: piove a Siracusa, con precipitazioni abbondanti e i soliti disagi. A soffrire, oltre alle strade, che si riempiono d’acqua per i noti problemi che riguardano in particolare la capacità ridotta e sottostimata del sistema cittadino di raccolta e deflusso delle acque piovane, sono le scuole. Nei giorni scorsi decine le segnalazioni arrivate dal liceo Corbino di Siracusa. “Entra acqua dentro la scuola”, lamentavano al telefono con la redazione di SiracusaOggi.it. Nelle chat sono diventate virali le immagini dell’acqua che scende giù per le scale dell’istituto scolastico cittadino o di alcuni studenti a piedi scalzi tra le pozzanghere in alcuni tratti di corridoio.




Vertice a Roma sulla zona industriale, Reale: “Pronti ad affrontare il tema della decorbonizzazione”

“Apprezziamo la convocazione il prossimo 21 novembre del tavolo sul futuro della zona industriale di Priolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy”. A dirlo è Gian Piero Reale Presidente di Confindustria Siracusa. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Siciliana, nella giornata di ieri, ha convocato per giovedì 21 novembre a Palazzo Piacentini un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali sul futuro dell’area industriale di Priolo Gargallo. La decisone di convocare un vertice a Roma arriva dopo le decisioni del Tribunale del Riesame di Roma in merito all’ordinanza del Tribunale Siracusa, che hanno così bloccato la prosecuzione delle attività del depuratore Ias di Priolo Gargallo, compromettendo le operazioni di aziende di primaria importanza come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol.
“Siamo pronti ad affrontare il tema del percorso di decarbonizzazione del Polo Industriale di Priolo. Ci confronteremo con MIMIT, MASE e Regione Siciliana come Governo Nazionale e Governo Regionale potranno contribuire sia nella fase di investimento che in quella operativa”.
“Le aziende sono anche pronte – continua il Presidente di Confindustria Siracusa – a fare il punto della situazione in merito alla qualità dell’aria, in linea con le norme e in costante miglioramento da diversi anni, e sullo stato dei progetti per il totale distacco dal depuratore IAS così come imposto dall’Autorità Giudiziaria e previsto nelle AIA (Autorizzazioni Integrate Ambientali) rilasciate negli scorsi mesi dal MASE di concerto con gli Enti di controllo e con gli Enti Locali e Regionali”, progetti che prevedono altresì il riutilizzo delle acque reflue all’interno dei processi produttivi.
“A tal proposito – dice Gian Piero Reale – si darà evidenza del rispetto dei cronoprogrammi stabiliti e di come già i cantieri siano aperti ed in fase pienamente esecutiva. Gli investimenti ambientali quindi procedono attendendo al tempo stesso l’esito dell’incidente probatorio, disposto dal GIP di Siracusa e avviato oltre un anno fa, che darà un primo contributo a fare luce su un’ipotesi di disastro ambientale sempre rigettata dalle imprese”.
“In presenza della convocazione del Tavolo Ministeriale – afferma il Presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale – si ritiene doverosa la sospensione da parte dei sindacati dello stato di agitazione e blocco degli straordinari che mette a rischio, in un difficile contesto economico per l’industria, investimenti delle nostre imprese in manutenzioni e decarbonizzazione per oltre 200 milioni di euro nel 2025, auspicando invece un percorso condiviso che possa sensibilizzare interventi per la valorizzazione della competitività del Polo Industriale, per la sua sostenibilità e per la sua strategicità a garanzia della sicurezza energetica del Paese”.