La forza della Fede, Salvo si risveglia dal coma: “Ho sognato San Sebastiano, mi diceva di pregare”

La storia di Salvo Bisicchia è una di quelle che sposta il tuo sguardo sulle cose importanti, sul senso della vita . Per certi versi è uno schiaffo morale di cui si può far tesoro, testimonianza della forza incredibile della Fede . Qualcuno arriva a parlare di “miracolo” ma quello che per tutti, credenti e non, emerge in maniera chiara, inequivocabile è l’amore per la vita di un uomo, della moglie, della madre e la missione che si sono dati trasformando un evento tragico in una spinta alla preghiera.
Salvo ha 43 anni, è sempre stato un convinto devoto di San Sebastiano. E’ stato portatore, componente del comitato per il Giubileo , più di recente campanellaio, quando le sue forze venivano già meno.
Oggi la sua vita trascorre su un letto, respira grazie ad un macchinario. Comunica attraverso un computer. Non può parlare. Eppure il suo sorriso è pieno e il suo desiderio più grande è diffondere la Parola di Dio. Nel 2013 inizia ad avvertire i primi problemi alla schiena. Il percorso è quello previsto in questi casi: gli accertamenti, le visite, infine la diagnosi, spietata: si trattava di SLA. La situazione precipita nel 2024, quando subisce un attacco respiratorio gravissimo che lo conduce al coma. Era inverno e secondo lui non è un caso che tra il 20 ed il 27 Gennaio, Ottavario di San Sebastiano, sia successo qualcosa che Salvo ritiene incredibile e che chi lo conosce non stenta a credere. Le sue condizioni erano disperate. I medici le avevano giudicate “non compatibili con la vita”. Insomma, per tutti era morto. Il 27 Gennaio, però, Salvo si è risvegliato e ha iniziato a raccontare a tutti un sogno che secondo lui ha cambiato tutto, che lo ha riportato alla vita. Ha raccontato di aver sognato San Sebastiano, di averne sentito la voce, che lo incitava a pregare, a non smettere, perché questo lo avrebbe salvato. “Porta a tutti, ogni giorno, la Parola di Dio- l’incitazione che Salvo ricordava e racconta- Se preghi, non muori”. Così, dal momento in cui ha riaperto gli occhi, porta la Parola a tutti i conoscenti, a chiunque possa ascoltarla. I suoi tanti amici vanno ogni giorno a trovarlo, accolti dall’amorevole moglie, Delia e dalla mamma, entrambe impegnate come lui in questa piccola, grande missione. Ieri la Reliquia di San Sebastiano ha fatto tappa in casa sua, motivo di enorme gioia per Salvo, che ha scritto una lettera a Gaetano Romano ringraziandolo per aver assecondato il suo desiderio. “I Santi- dice Salvo- sono il nostro tramite per arrivare al Padre. San Sebastiano è il più venerato in Sicilia. E’ il nostro ‘avvocato’”.
Gaetano Romano, che lo conosce da decenni, non nasconde la sua commozione. “Ieri sono uscito da casa di Salvo Bisicchia con un senso della vita diverso. I componenti di quella famiglia sono tutti una forza della natura. Hanno sicuramente un grande dolore dentro ma lo trasformano in amore per la vita ed ogni giorno regalano agli amici, alle persone che incontrano, qualcosa di preziosissimo”. E’ il senso vero dello stare al mondo, la grande forza della Fede, che già da sola fa miracoli.




Aree riqualificate allagate, Merlino (M5S): “Il sindaco cerca altri colpevoli, ma la toppa è peggio del buco”

“Quando la toppa è peggio del buco. Il sindaco di Siracusa vuole avviare un’indagine intera su progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione in piazza Euripide e nell’area urbana di via Tisia, Pitia e Damone; il che è quasi come ammettere che i controlli previsti sono stati, ad essere buoni, carenti se non addirittura assenti quando servivano sui progetti approvati e sullo stato avanzamento lavori che veniva regolarmente liquidato”. A dirlo è Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa. Il riferimento è all’annunciata indagine aperta dal sindaco Francesco Italia sui lavori svolti, e costati svariati milioni di euro, nelle zone riqualificate di via Tisia/Pitia o l’area di piazza Euripide. Sono state diverse le polemiche e le proteste in merito ai problemi della riqualificata area Tisia/Pitia: il collettore, la rotonda rialzata, i marciapiedi. In questi giorni di maltempo le zone interessate sono finite sotto centimetri di acqua che non riesce a defluire correttamente, salendo persino sui marciapiedi per poi allagare i negozi.
Allora la referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa solleva alcune domande: “C’è qualcuno che controlla la qualità di progetti e lavori che vengono svolti a Siracusa? Oppure dobbiamo prepararci sempre al peggio, se pure le riqualificazioni si rivelano peggiorative? Anziché assumersi una minima responsabilità, il sindaco cerca altri colpevoli all’interno della macchina comunale di cui, glielo ricordiamo in caso sfuggisse, lui è al vertice. Mai una colpa, il primo cittadino sembra gradire solo meriti. Gli diamo allora il merito di stare attivamente contribuendo a peggiorare le condizioni di Siracusa con la complicità di un Consiglio comunale in cui non si capisce più chi sia in maggioranza e chi pure…”, conclude Cristina Merlino.




La fotografia, la multa e il maxi accertamento Tari: cosa succede a chi abbandona rifiuti

Tra i casi più ricorrenti di abbondono di spazzatura in strada ci sono quelli riconducibili alle case vacanze in Ortigia e Borgata. Più o meno in regola, ma spesso carenti nelle informazioni fornite agli ospiti su come smaltire la spazzatura o nelle attenzioni verso il conferimento da parte di chi si occupa delle pulizie o degli stessi proprietari. Una fattispecie nota e considerata tra quelle maggiormente impattanti nella creazione di micro-discariche urbane.
L’azione di contrasto è partita ad ottobre, come ha spiegato l’assessore Salvo Cavarra. Nei mesi precedenti, due ispettori della Municipale hanno preso nota di B&B e case vacanze presenti su internet. In questi giorni vengono convocati al comando i proprietari, per valutare la loro posizione sul fronte Tari. Nel frattempo, le fototrappole piazzate in città continuano a immortalare episodi di abbandoni di rifiuti tra i vicoli di Ortigia e le strade della Borgata. L’ultimo caso pochi giorni addietro, nei pressi della Graziella. Cosa succede in questi casi? I successivi accertamenti conducono all’identificazione dei responsabili che vengono anzitutto multati. Ma non finisce qui, perchè come lo stesso assessore aveva anticipato, il nuovo sistema di contrasto studiato dagli uffici prevede la segnalazione dei multati alla sezione Tributi. Qui viene verificata la loro posizione Tari: pagano o non pagano la tassa sui rifiuti? Dovessero risultare “sconosciuti” ai Tributi, si vedrebbero recapitata la richiesta di pagamento di cinque anni arretrati di Tari, il massimo della sanzione possibile.




Progetto “Autonomia in armonia”, il 21 novembre la presentazione del bilancio delle prime attività

Si accendono nuovamente i riflettori sul progetto “Autonomia in Armonia”, promosso dall’AIPD – Associazione Italiana Persone Down – sezione di Siracusa in partnership con l’Associazione culturale Zuimama e in collaborazione con il gruppo TMA – Terapia Multisistemica in acqua / per l’autismo – Sicilia, metodo Caputo e Ippolito. L’appuntamento è per giovedì 21 novembre alle 16 alle all’Urban Center di Siracusa in via Nino Bixio.
Il progetto si avvale, tra gli altri, della collaborazione del Comune di Siracusa, di Siracusa Città educativa, del Comune di Ferla, dell’Unita operativa complessa Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ASP di Siracusa e della Lega navale italiana sezione di Siracusa. AIPD sezione di Siracusa è tra le 70 associazioni che in tutta la Sicilia si sono aggiudicate le risorse messe a bando dalla Regione Siciliana, per lo svolgimento di iniziative e la realizzazione di progetti di promozione sociale.
“Per tutti noi, e speriamo che sia così non soltanto per noi, quella di giovedì 21 sarà un giorno davvero speciale – ha affermato Simona Corsico, presidente della sezione aretusea dell’AIPD -: sarà infatti il momento per tracciare un primo bilancio, più che positivo, del progetto sulle autonomie dei nostri ragazzi, ma anche l’occasione per evidenziare il proficuo lavoro che stiamo svolgendo partecipando, insieme a Siracusa Città educativa, alla settimana dell’educazione, una bellissima iniziativa che mette in rete tante realtà del territorio sulle orme di chi ha ideato tutto questo ma ci ha lasciati troppo presto e cioè il nostro Pino Pennisi”.
“Lo scorso mese di maggio – ha proseguito Simona Corsico – durante la presentazione del progetto, abbiamo trascorso un pomeriggio piacevolissimo alla presenza di tutte le massime autorità istituzionali del nostro territorio, fatto questo nulla scontato e che dá ancora maggiore spessore a questa iniziativa, illustrando cosa avremmo svolto. Adesso è l’ora di un primo e sia pur parziale rendiconto del lavoro svolto e ci piacerebbe davvero che sentissimo ancora l’attenzione, ripeto per nulla scontata, delle Istituzioni: sarebbe il miglior modo per premiare l’impegno dei nostri ragazzi e la professionalità dei volontari e dei tanti amici che abbiamo coinvolto. Tu turno o quanto abbiamo realizzato abbiamo potuto farlo solo perché tutti assieme abbiamo messo in piedi un vero e proprio sistema virtuoso nel quale le professionalità dei singoli, gli sforzi dei nostri ragazzi, l’attenzione delle Istituzioni si sono fuse in un tutt’uno”.




Caro voli, Schifani: “Dalla giunta ulteriori 10 milioni per uno sconto del 50% ai siciliani”

“La mia giunta regionale ha stanziato in questi giorni ulteriori 10 milioni per fare in modo che, durante le festività natalizie, chi parte o chi arriva in Sicilia ottenga lo sconto del 50% sul prezzo del volo. Vale anche per i siciliani non residenti nell’Isola per ragioni di lavoro. È evidente che si tratta di un provvedimento forte, tampone, che consentirà di non essere surclassati sulla logica del caro voli”. Afferma questo il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ieri mattina parlando in diretta a Tgcom 24 del caro voli.
Lo scorso ottobre, la Regione aveva annunciato l’aumento dello sconto sui biglietti aerei dal 25 al 30 per cento per i residenti in Sicilia, dopo l’aumento delle risorse per la misura del caro voli per 7,2 milioni della Regione Siciliana.
“Purtroppo la Regione siciliana – prosegue – non ha poteri di controllo sui prezzi dei voli. Anzi, su nostra sollecitazione, è stato adottato il decreto Urso che consente all’Antitrust di poter intervenire in casi anomali. Servirà un provvedimento più forte e spero che il governo nazionale ne studi uno ancor più rigoroso, dando all’Antitrust più poteri. Ci ritroviamo, come ogni anno, dinanzi a uno scandalo”, conclude Schifani.




Presentato a Siracusa il libro di Sergio Distefano: “Il grande esperimento, Sicilia 1943 i primi giorni dell’Amgot”

Un’interessante conferenza, riguardante la vicenda storica del governo militare alleato in Sicilia, durante la calda estate del 1943, quando gli alleati lanciarono l’invasione dell’isola con
l’operazione Husky, si è tenuta venerdì 8 novembre, a Siracusa, presso il Distaccamento Aeronautico di Via Elorina.
L’occasione per trattare temi così rilevanti si è avuta grazie alla presentazione del libro “Il grande esperimento, Sicilia 1943 i primi giorni dell’Amgot” di Sergio Distefano. La conferenza è stata organizzata dall’Associazione Lamba Doria, dall’Associazione Arma Aeronautica, con il supporto e il patrocinio del Distaccamento Aeronautico di Siracusa. A moderare i lavori è stata Vitanza Tiziana, guidando la conferenza ed i vari momenti, dopo gli interventi introduttivi del presidente regionale dell’Associazione Arma Aeronautica, Giovanni Girmena, del vice presidente dell’Associazione Lamba Doria, Benedetto Brandino, e del comandante del Distaccamento Aeronautico, Roberto Tabarroni. A conclusione degli interventi, il dibattito di confronto si è aperto proprio con un dialogo sul libro, intercorso tra il prof. Luigi Amato, ordinario di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, e l’autore stesso, i quali hanno condotto la narrazione costruendo un percorso di conoscenza della vicenda dell’AMGOT. In particolare, lo studio è stato focalizzato su tre ambiti, soccorso alla popolazione e viveri, sanità e pubblica sicurezza per presentare gli effetti di quella parentesi di occupazione con forti carenze di approvvigionamento, con problemi di ordine pubblico e di trasporti, di fascisti in fuga e di mafiosi in ascesa.




Maltempo, martedì 12 novembre scuole chiuse per allerta meteo

Il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo arancione per la giornata di domani, martedì 12 novembre. Si intensifica il maltempo, con una prevista generica diminuzione delle temperature e la possibilità di precipitazioni, anche intense.
“Domani, martedì 12 novembre, le scuole di ogni ordine e grado, le attività mercatali, gli impianti sportivi pubblici, i parchi pubblici – compresi il Parco Archeologico della Neapolis e del Castello Maniace, il cimitero comunale, e gli asili Comunali saranno chiusi”, ha scritto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sui canali social.
Non solo Siracusa, ma anche Floridia, Noto, Priolo Gargallo, Melilli, Canicattini Bagni, Augusta e Palazzolo Acreide, Pachino hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il perdurare delle cattive condizioni meteo, con livello di allerta arancione (preallarme), emanato dalla Protezione Civile Regionale.




Peggiorano le condizioni meteo, l’allerta sale ad arancione per la provincia di Siracusa

Sale da giallo ad arancione il livello di allerta meteo sulla provincia di Siracusa. Piogge da moderate a intense e, occasionalmente, a carattere persistente. Si consiglia prudenza negli spostamenti, da evitare stazionamenti nei pressi della costa, di fiumi o altri corsi d’acqua dove spesso ci si spinge anche solo per una foto.
Le previsioni indicano un peggioramento delle condizioni meteo dalla serata odierna e per le successive 18 ore. Prudenza ha consigliato ai sindaci del siracusano – ma non è l’unica provincia – a disporre con ordinanza la chiusura delle scuole (clicca qui). La situazione peggiore lunga la fascia ionico-etnea e basso messinese (allerta rossa) dove le piogge avranno carattere prevalentemente temporalesco”.




Lavori pubblici sott’acqua, il sindaco apre un’indagine interna: “accertare responsabilità”

Proteste e polemiche fitte come la pioggia caduta in questi giorni su Siracusa. Vedere aree appena riqualificate, come quella Tisia/Pitia o la zona di piazza Euripide, finire sotto centimetri di acqua che non riesce a defluire, salendo persino sui marciapiedi per poi allagare i negozi è troppo per provare qualunque difesa d’ufficio. E così il sindaco di Siracusa annuncia un’indagine sui lavori svolti e costati svariati milioni di euro.
“Non è accettabile – dice il primo cittadino – che la recente riqualificazione di aree pubbliche abbia accentuato, anziché risolto, l’annoso problema del deflusso delle acque bianche. Sebbene tale criticità, in presenza di eventi climatici rilevanti, sia comune a molte altre città italiane, ciò non può costituire una giustificazione. In particolare, per quanto riguarda le vie Pitia e Tisia e piazza Euripide, aree oggetto di interventi di riqualificazione che avrebbero dovuto prevedere non solo migliorie architettoniche, ma anche adeguati interventi strutturali”, deve ammettere Francesco Italia.
Il sindaco ha inviato una nota al Segretario Generale e al Direttore Generale di Palazzo Vermexio, chiedendo ai vertici burocratici di ottenere una relazione dettagliata sulla progettazione, esecuzione e verifica dei lavori pubblici eseguiti negli ultimi anni.
“Nei luoghi in cui siamo intervenuti di recente con mirati investimenti economici, laddove risulta evidente che la situazione sia addirittura peggiorata rispetto agli anni precedenti ai lavori, è doverosa una accurata verifica interna volta ad accertare le responsabilità”, aggiunge il sindaco Italia determinato ad andare a fondo della vicenda-




Mobilitazione per la zona industriale, Forza Italia esprime solidarietà ai lavoratori del petrolchimico

Anche Forza Italia esprime solidarietà ai lavoratori del polo petrolchimico siracusano,”che sono mobilitati per la difesa del posto di lavoro ed impegno contro i progetti in atto di desertificazione del territorio”.
La posizione della segreteria provinciale siracusana di Forza Italia è chiara: “la crisi dell’industria causata dal cambiamento delle condizioni di mercato e dall’ impellenza dell’innovazione tecnologica, non si affronta smobilitando, ma con nuovi ed importanti investimenti. – si legge nella nota – L’annuncio di Eni Versalis di fermare gli impianti deve essere, quindi, contrastato con tutte le forze ed i mezzi in campo”.
“Non è, infatti, accettabile una strategia di fuga dagli impegni presi da parte delle industrie: Eni Versalis si ferma per programmare una trasformazione aziendale e la costruzione di impianti alternativi; è necessario però conoscere i progetti di riconversione e i tempi certi di realizzazione. Isab disattende gli impegni presi sul mantenimento degli assetti produttivi, ferma gli impianti meno remunerativi e non dà alcun segnale circa i nuovi investimenti annunciati. Sasol continua ad andare avanti con gli impianti al minimo tecnico. Sonatrach non porta avanti i progetti d’investimento programmati”, continua.
“Un territorio devastato dalle industrie in decenni di sfruttamento intensivo non può essere impunemente abbandonato al proprio destino. Anche perché l’impatto sociale sarebbe devastante, ben oltre i numeri dettati dall’occupazione dei lavoratori direttamente impegnati nelle industrie”. “Se il disegno di Eni Versalis va in porto, e tutte le altre aziende non recedono dall’attuale atteggiamento, anche l’intero indotto si paralizzerebbe, determinando un micidiale contraccolpo occupazionale sulle nostre comunità”, avvisa la segreteria provinciale siracusana di Forza Italia.
Da mercoledì 30 ottobre ha preso il via il calendario di assemblee dei lavoratori della zona industriale di Siracusa, in preparazione dello sciopero del 12 novembre proclamato da Cgil e Uil. Domani, quindi, lo sciopero proclamato da Cgil e Uil. Il segretario regionale Uiltec, Andrea Bottaro, questa mattina ai microfoni di FMITALIA, ha spiegato che si tratta di una mobilitazione “non ‘contro’ ma ‘per’ l’industria siracusana”.