Operazioni militari a poche miglia da Siracusa: niente panico, esercitazioni ordinarie

Operazioni militari a poche miglia dalle coste siracusane. Dal 15 al 16 novembre ci sarà anche un sommergibile in immersione impegnato nelle attività di esercitazione in acque in parte ricadenti nell’ambito del Compartimento Marittimo di Siracusa.
MariSicilia ha subito informato la Capitaneria di Porto di Siracusa che ha emesso un avviso con cui si rende noto che la zona di mare indicata con precise coordinate è “dichiarata pericolosa per la navigazione marittima e la sosta di unità in genere, nonché per l’esercizio della pesca e di tutte le attività connesse all’uso del mare. Le navi e i natanti in transito – si legge nel provvedimento – prestino massima attenzione”.
Alla luce del quadro internazionale e dei venti di guerra che soffiano in diverse aree del pianeta, la notizia dell’esercitazione militare potrebbe creare della preoccupazione. In realtà, si tratta di operazioni concordate ed indipendenti dalle attuali tensioni. Azioni periodiche e concordate che rientrano nei programmi di collaborazione anche internazionale, come ad esempio la nota esercitazione Mantra che annualmente – in ambito Nato – vede il coinvolgimento della base navale di Augusta come una delle principali sedi logistiche. Niente giochi di guerra, comunque. Sono attività che – in questa parte di Mediterraneo – sono sempre state condotte, tutte accompagnate da decine e decine di ordinanze simili. Niente panico, quindi.




L’Ipogeo di piazza Duomo in tv, su La7 in “Una giornata particolare”

C’è anche Siracusa tra le location scelte per la puntata di domani (6 novembre) di “Una giornata particolare”, la trasmissione de La7 condotta dal vice direttore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, che racconta ogni volta cosa accadde in una specifica giornata che ha segnato la storia italiana o mondiale. Caratteristica del programma è di ampliare lo sguardo al contesto storico e sociale-culturale che portò all’evento e alle conseguenze che ne scaturirono. In questo caso il titolo della puntata (inizio alle 21,15) è “Giugno 1944: arrivano gli americani” e la narrazione toccherà anche il tema degli sbarchi alleati in Europa, tra cui quello in Sicilia del luglio 1943.
«La nostra Città e il suo Patrimonio – dicono il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata – sono ancora una volta al centro delle attenzioni delle tv nazionali, grazie all’azione instancabile della nostra Film Commission. Stavolta sarà piazza Duomo con l’Ipogeo lo scenario originale di una trasmissione di divulgazione storica che racconterà alcuni passaggi talvolta poco indagati delle tragiche vicende belliche del ‘43».
La troupe de La7, guidata dall’inviato Raffaele Di Placido e composta da due filmmaker e un’assistente di produzione, ha raccontato le difficoltà incontrate dai soldati alleati all’interno di Siracusa mentre tentavano di raggiungere piazza Duomo e a arrivare fino ai palazzi delle istituzioni locali. Le immagini, con l’aiuto di un drone, sono state girate partendo dal ponte umbertino, proseguendo lungo le stradine che salgono verso via Cavour per poi arrivare alla Cattedrale. Altre location utilizzate sono state quelle attorno al santuario della Madonna delle lacrime e, alla Borgata, nella zona delle Catacombe di santa Lucia.
La riprese sono state realizzate lo scorso aprile, proprio quando piazza Duomo era in fase di allestimento per gli Stati generali del cinema. La produzione del programma ha apprezzato la professionalità della Film Commission per essere riuscita a far conciliare, senza intralci, le esigenze di quanti operavano nella piazza.




Comuni “ricicloni”, la Regione premia Sortino, Floridia e Ferla: differenziata oltre il 75%

Le percentuali di raccolta differenziata diventano “soldi” per i comuni che hanno superato nel 2022 la soglia del 75%. Solo tre comuni riceveranno il premio della Regione Siciliana per avere raggiunto risultati ragguardevoli in tema di gestione dei rifiuti: 118 in tutta l’isola. Sortino, Ferla e Floridia le uniche realtà virtuose nel territorio. Riceveranno risorse in base all’estensione ed alla densità demografia. Sortino riceverà 20 mila euro, Floridia ne avrà 36 mila e Ferla 12 mila euro. Secondo i dati raccolti da Legambiente e resi noti lo scorso marzo, la provincia di Siracusa non brilla quanto a differenziata, terzultima, con il 52,1% di raccolta differenziata, pari a 93 tonnellate. Se i tre comuni che saranno premiati hanno superato il 75% di rifiuti differenziati, altri si collocano sopra 70%, come Melilli ed Avola.Siracusa risulterebbe poco sopra il 50%. Nessun comnune del Siracusa ha, invece, avuto accesso alla speciale classifica di Legambiente “Rifiuti Free”.




Pochi i giorni di pioggia in ottobre in Sicilia, nel siracusano mancano all’appello 300 mm di precipitazioni

“Troppo pochi i giorni di pioggia in ottobre in Sicilia: registrati accumuli abbondanti, ma solo localmente, quindi, prevalgono le aree con precipitazioni inferiori alla norma”. A dirlo sono i dati del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), che sottolineano come tra il catanese e il siracusano manchino all’appello circa 300 mm di precipitazioni negli ultimi 12 mesi per poter ritornare a condizioni vicine alla normalità.
“Ottobre era atteso come il mese che in base al clima avrebbe potuto dare un contributo decisivo al ripristino di adeguate riserve idriche superficiali e sotterranee, ma “l’attesa è stata in buona parte delusa da un andamento che ha prodotto fenomeni piovosi importanti ma localizzati in prevalenza vicino alle coste e sostanzialmente isolati all’interno di un quadro di prevalente stabilità”, dice Sias.
“Uniche fasi con piogge significative sono state infatti il veloce passaggio tra i giorni 8 e 9 di una perturbazione atlantica, che ha però ignorato il settore ionico, mentre di notevole rilevanza è stata la circolazione che tra i giorni 18 e 22, a partire da una saccatura di origine nordatlantica, ha prodotto un’intensa circolazione depressionaria responsabile di fenomeni estremi sul settore ionico”, continuano. Tra gli eventi che hanno caratterizzato questa fase, ha avuto risalto l’impatto del nubifragio sul centro urbano di Catania, caratterizzato da un accumulo finale modesto (stimabile tra 45 e 60 mm), ma da un’intensità istantanea superiore a 80 mm/h per circa 15 minuti”, si legge.
Nel siracusano, giorno 19, intense piogge si sono abbattute sul territorio, dal capoluogo ai comuni limitrofi, così come nella zona montana. Un’ingente quantità di acqua si è riversata su strade e campi, con i conseguenti disagi, in termini di circolazione veicolare ma anche di qualche allagamento. Secondo i dati della rete regionale Sias, su Siracusa in 48 ore sono caduti 165,4mm di pioggia. Numerose stazioni SIAS nel periodo hanno registrato accumuli a tre cifre. Il massimo valore di precipitazione giornaliera sulla rete SIAS è stato registrato il giorno 21 dalla stazione Linguaglossa, nel catanese, con 200 mm, con un massimo accumulo nelle 24 ore di 286,4 mm. La stessa stazione ha fatto registrare anche il massimo accumulo mensile con 458,8 mm.
Il numero medio regionale di giorni piovosi è stato pari a 4, rispetto ad un valore normale di 7,5. Al termine del mese, si può osservare come la maggior parte del territorio regionale continui a restare in deficit pluviometrico rilevante sugli accumuli degli ultimi 12 mesi, circostanza che impedisce la ricostituzione delle riserve idriche superficiali. Anche in ottobre infatti, le piogge cadute sono andate principalmente a ricostituire il contenuto idrico dei suoli con rilasci molto modesti nel reticolo idrografico, ad eccezione delle aree costiere già citate.
Ci si può attendere invece un beneficio significativo per i corpi idrici sotterranei del’area etnea, grazie ai quantitativi abbondanti caduti su suoli e substrati permeabili connessi con acquiferi di grande importanza. Il beneficio ottenuto dall’agricoltura è sensibile ma temporaneo, e condizionato da ulteriori piogge che sono necessarie per la produzione dei foraggi autunnali e per poter programmare le semine dei cereali e delle leguminose con una adeguata dotazione idrica dei suoli.




“FAVOLA” di Giorgia Cerruti al Teatro Massimo di Siracusa

Lo spettacolo della Piccola Compagnia della Magnolia di Torino, FAVOLA, sarà in scena al Teatro Massimo di Siracusa i seguenti giorni: giovedì 14 novembre alle 21 e venerdì 15 novembre alle 20.
FAVOLA è il primo spettacolo del “Progetto Vulnerabili”, una trilogia a cura di Piccola Compagnia della Magnolia che vede lavorare insieme Fabrizio Sinisi alla drammaturgia e Giorgia Cerruti alla regia e in scena con Davide Giglio. Progetto che, dal 2022 al 2024, indagherà il tema dell’umana vulnerabilità rispetto ai ricordi, all’ingiustizia, alle apparenze.
Scritto nel 2020, FAVOLA viene definito dai suoi autori come “tragedia da camera contemporanea”, una storia che vede una coppia, G. e D., chiusa in una stanza. Sul palco – luogo del reale – i protagonisti ripercorrono ogni giorno le favole del proprio dolore, i racconti di ciò che li ha segnati, nell’arco esistenziale che sta tra il reale e il rimosso, tra il sonno e la veglia. Il soggetto è un libero richiamo al “Calderòn” di Pier Paolo Pasolini, cui lo spettacolo è infatti idealmente dedicato. Il ponte di accesso a questa via oscura è un grande schermo che invade lo spazio: siamo dentro al cranio di G., il luogo della trasformazione, il setaccio della memoria di sequenze perdute. La donna inscena tre racconti, tre sogni, ognuno dei quali si verifica in un diverso momento della storia umana: a Londra nel 1617, a Parigi nel 1793, nella contea di Boone nel 1856. In ogni episodio la coppia è protagonista di una violenza, una sopraffazione dell’uomo sulla donna, del potente sull’inerme. Ogni trasformazione è un punto di snodo della modernità occidentale, un momento chiave per capire la contraddittoria identità del presente. Ma ogni sogno è anche un enigma attraverso cui si nasconde la ferita della donna, che attraverso questi racconti prova a toccare il trauma del suo passato: una figlia, nata dall’amore della coppia, di cui fin dall’inizio viene annunciata la presenza, ma che misteriosamente non si vede mai. “Favola” restituisce l’attraversamento di territori a cavallo tra realtà e immaginazione, tra pubblico e privato, attraverso l’osmosi tra i linguaggi del teatro e del video. Fabrizio Sinisi ha scritto questo testo visionario, poetico e politico insieme a partire da elementi biografici di Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una danza a due, un rito laico attraverso cui una giovane coppia, nello specchio della propria relazione, mette radicalmente in discussione la giustizia della società attuale. Lo spettacolo sarà in tour fino a maggio 2023.




Patentino digitale per usare web e social in modo responsabile, progetto pilota a Siracusa

Un percorso di formazione in sette tappe per aiutare i più giovani a muoversi in rete e sui social con responsabilità e consapevolezza. Al via il primo progetto-pilota per il rilascio del patentino digitale che ha messo a punto il Corecom Sicilia, Comitato Regionale per le Comunicazioni e organo funzionale territoriale dell’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nonché organismo di consulenza della giunta e dell’Ars in materia di comunicazione.
Avrà una durata complessiva di 14 ore e si articolerà in sette incontri – in presenza e da remoto in video collegamento – di due ore ciascuno. Destinatari venti studenti del secondo anno del liceo TRED – Transizione Ecologica e Digitale – “Luigi Einaudi” di Siracusa.
Il primo incontro è in programma giovedì 7 novembre alle ore 11 all’istituto Einaudi.
Alla sessione inaugurale saranno presenti l’assessore all’Istruzione del comune di Siracusa, nonché dirigente del liceo Einaudi, Teresella Celesti, la dirigente dell’Ufficio scolastico ambito territoriale X, Luisa Giliberto e il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia, con il commissario Aldo Mantineo.
Il percorso di formazione prevede incontri con docenti, esperti informatici, avvocati, educatori digitali, giornalisti, investigatori e i rappresentanti dell’Agcom.
“E’sempre più evidente – ha osservato il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia – come la rapidissima diffusione di device elettronici capaci di svolgere attività e operazioni sempre più sofisticate in tempi brevi, unitamente al ruolo di crescente preminenza dell’intelligenza artificiale e alla straordinaria penetrazione che tali strumenti hanno nella quotidianità di tutti noi, e dei nostri ragazzi in particolare, renda necessario mettere in campo ogni utile azione finalizzata a rafforzare una nuova cultura digitale, che va intesa anche come conoscenza delle regole e dei limiti etici che consentano un equilibrato e consapevole utilizzo di questi straordinari strumenti. Ed è proprio per agevolare questa navigazione responsabile – continua Peria Giaconia – che il Corecom Sicilia, che tra le diverse funzioni ha quella relativa alla tutela dei minori riguardo attività di analisi ed educazione all’utilizzo dei media tradizionali e dei nuovi media, ha deciso di far partire da Siracusa questo progetto che progressivamente attraverserà l’intera Sicilia”.
Il progetto, che nei prossimi mesi toccherà altre province siciliane, si concluderà lunedì 9 dicembre con la cerimonia di consegna dei patentini digitali ai primi corsisti.




Bonus bebè, pubblicata la graduatoria per il primo semestre 2024: oltre 720 mila euro i fondi stanziati

Ammontano a oltre 720 mila euro i fondi che la Regione Siciliana metterà a breve a disposizione dei Comuni per il pagamento del bonus bebè relativo al primo semestre del 2024. L’elenco dei beneficiari, che percepiranno il contributo economico di mille euro, è stato pubblicato dall’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali. Le somme verranno erogate alle amministrazioni che avevano trasmesso le richieste e che dovranno, a loro volta, occuparsi di effettuare i pagamenti alle famiglie in graduatoria.
“Il tema della natalità è diventato cruciale – dichiara l’assessore Nuccia Albano – ed è doveroso che ogni amministrazione intraprenda iniziative e intervenga con misure efficaci, soprattutto per le fasce più deboli. Il bonus bebè, voluto dal governo regionale, è una misura a sostegno di chi si trova a vivere uno dei momenti più belli, ma anche tra i più impegnativi, della propria vita. Vogliamo far sentire la nostra vicinanza, in maniera concreta, alle famiglie in forti difficoltà economiche”.
Il bonus è destinato ai neo-genitori siciliani o a chi esercita la patria potestà a fronte di un Isee fino a tremila euro. Le richieste vanno presentate direttamente ai Comuni di residenza. Per quanto riguarda il secondo semestre, si procederà, successivamente, alla redazione di una seconda graduatoria in base all’esame della documentazione ricevuta.
La graduatoria del bonus bebè per la prima metà del 2024 è disponibile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo.




Siccità, 100 milioni per l’agricoltura danneggiata: stanziamento in due tranche della Regione

Altri 50 milioni di euro destinati agli agricoltori siciliani, alle prese con la siccità e la necessità di contrastarne i danni. La Regione Siciliana annuncia l’erogazione di 100 milioni in totale, la metà dei quali sono già stati stanziati e saranno erogati attraverso un bando, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2014-22, misura 5.1, dal titolo “Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”. Gli altri 50 milioni di euro saranno resi disponibili entro fine anno.

«Un aiuto concreto all’agricoltura siciliana – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – che sta pagando un prezzo altissimo in termini di perdita di raccolto a causa della grave emergenza idrica di quest’anno. Si tratta del secondo intervento rivolto al settore dopo quello congiunto Stato-Regione di fine agosto del valore di circa 40 milioni. Siamo al fianco degli agricoltori siciliani e stiamo lavorando senza sosta per affrontare l’emergenza, ma anche per prevenire in futuro le conseguenze legate a un fenomeno oramai endemico come la siccità. Il consistente sostegno si è concretizzato grazie alla interlocuzione con il commissario Ue Janusz Wojciechowskie sull’emergenza che sta vivendo la Sicilia e al lavoro degli uffici della direzione generale di Bruxelles che hanno operato in stretta collaborazione con il nostro dipartimento Agricoltura».

I finanziamenti consentiranno la realizzazione e il miglioramento dei sistemi di razionalizzazione delle acque per le finalità agricole e zootecniche (compresa la lotta agli incendi), la realizzazione di bacini di infiltrazione per la ricarica delle falde e lo stoccaggio sotterraneo delle acque, il recupero e il trattamento delle acque reflue e l’introduzione di sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione. E, ancora, la realizzazione di impianti di desalinizzazione a fini agricoli e di sistemi di gestione intelligente della risorsa idrica attraverso remote sensing e proximal sensing, ovvero sistemi di mappatura del suolo attraverso dei sensori a distanza o in prossimità.

«Il governo Schifani – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo – mette a disposizione degli imprenditori agricoli siciliani strumenti essenziali per la realizzazione di interventi di prevenzione. Serbatoi di accumulo, invasi aziendali, ricarica controllata delle falde e impianti di desalinizzazione sono mezzi indispensabili per giocare d’anticipo e non farsi trovare impreparati davanti agli eventi siccitosi che ciclicamente si abbattono sulla nostra isola».

I beneficiari dei finanziamenti sono i singoli agricoltori o associazioni di agricoltori e gli enti pubblici, tra cui Comuni (anche consorziati tra di loro), enti gestori, enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, a condizione che ci sia un collegamento tra l’investimento intrapreso e il potenziale produttivo agricolo.

La scadenza per l’esecuzione degli interventi finanziati è il 30 settembre 2025. I progetti possono avere un costo massimo di 300 mila euro, con un contributo pari all’80 per cento per interventi di prevenzione realizzati da singoli agricoltori e del 100 per cento per gli investimenti in infrastrutture relativi a interventi di prevenzione realizzati collettivamente da più beneficiari o da enti pubblici.




Industria e transizione. “Siamo interlocutori seri. Preoccupato da Goi più che da Eni”

“Serve calma, sapendo che siamo e saremo interlocutori seri. Lo sciopero? Non entro nel merito, i sindacati hanno loro strategia. Ma non serve litigare, anche perchè di solito chi alza la voce spesso ha un interesse suo personale da portare avanti. Preferisco lavorare in silenzio e lavorare bene per il territorio”. Così Giuseppe Carta, sindaco di Melilli e deputato regionale, interviene in queste giornate cariche di tensione ed incertezze sul futuro della zona industriale di Siracusa.
Nei giorni scorsi, lo scontro a distanza con i sindacati per le parole pronunciate durante un’assemblea dei lavoratori. “Mi è stato dato del terrorista, indicandomi come spazzatura perchè sarei contro la zona industriale. E’ un atteggiamento inquietante”, commenta Carta pacato. “Tutti conoscono peraltro la mia convinzione su un’industria che non deve scappare ma anzi rimanere una delle vocazioni del territorio, specie se capace di decarbonizzare. E, per esempio, Eni questo vuole fare. Come anche Sasol, Sonatrach e B2G. E’ chiaro che questo percorso di transizione non deve costare posti di lavoro o ridimensionamenti. Su questo aspetto, sono dalla parte dei lavoratori della zona industriale di questo territorio”. Ma guai ad alzare i toni oltre la soglia di tolleranza o a dare il via a crociate di opinione. “Bisogna anche stare anche dalla parte delle aziende, perchè – ricorda Carta – senza di loro non esisterebbe neanche la zona industriale. Ereditiamo questa scelta dal passato e oggi non possiamo pensare di azzerarla. Semmai, ragioniamo sulla sfida della transizione”.
Come farla funzionare senza produrre sconquassi? Giuseppe Carta non ha dubbi: bisogna anzitutto dimostrarsi interlocutori credibili. “Un bravo politico oggi deve essere capace di conciliare due interessi: il mantenimento dei livelli occupazionali e l’abbattimento delle emissioni in atmosfera”, spiega in diretta su FMITALIA. E sono, queste, le due principali paure che animano il dibattito sul futuro dell’industria siracusana, con l’opinione pubblica spaccata in due fazioni: chi teme la perdita di posti di lavoro e chi teme le conseguenze ambientali della forte industrializzazione. Con proprietà di sintesi, Carta evidenzia allora la necessità di “un atteggiamento corretto” di politica, industria, parti sociali.
Il primo passo intanto è stato compiuto da Eni con l’annuncio del nuovo piano industriale, un miliardo destinato a Priolo dove chiude l’impianto di cracking per fare spazio a due nuove produzioni: bio carburanti per aviazione e riciclo chimico della plastica. “Ed io sono contento dei progetti annunciati. Attenzione però, serve anche un atteggiamento corretto”, insiste Giuseppe Carta con riferimento ad Eni. “Convocheremo entro metà novembre il management Eni in Regione e ci faremo spiegare in dettaglio i loro piani ed i tempi di attuazione per la zona industriale di Siracusa. Stiamo parlando del più grande gruppo della chimica in Italia e sono sicuro che non ha come obiettivo quello di mettere in difficoltà i suoi dipendenti e le loro famiglie. Stanno investendo un miliardo a Priolo, somma che non si vedeva da tempo. Sino adesso hanno assicurato di mantenere tutti i dipendenti che, nell’attesa dell’avvio dei nuovi impianti, saranno formati e preparati per le nuove mansioni senza perdere lo stipendio. Se Eni non terrà un atteggiamento birichino – precisa il deputato regionale Autonomista – sono dalla parte di questo intervento. Altrimenti, come governo regionale potremmo bloccare i percorsi autorizzativi e concessori”. La guardia resta, insomma, alta ma non preventivamente aggressiva. Correttezza, moderazione, attenzione.
Ma sono tante le nuvole che in questi ultimi mesi si sono addensate sul futuro del grande polo petrolchimico che corre da Priolo ad Augusta, passando per Melilli e Siracusa. “Non dobbiamo però fare preoccupare le persone. Questo è il momento della riconversione e diverse aziende stanno decidendo in queste settimane di rilanciare i loro investimenti. Forse sul territorio non c’è ancora l’esatta percezione di questo fenomeno. Nessuno vuole una crisi – puntualizza Carta – però qualche disagio per la transizione è da mettere in conto”. Più realista del re. E suonano come parole pesate per la vicenda Ias. Invece Giuseppe Carta spiazza tutti. “Sono più preoccupato dal passaggio da Lukoil a Goi che dai piani di Eni. Con Goi, sino ad oggi, abbiamo avuto un’interlocuzione parziale. Non ho mai conosciuto il presidente, ad esempio. Il meccanismo del golden power, poi, non ha ancora preso forma compiuta. Per questo chiederemo all’assessore regionale Tamajo di convocare i vertici Isab Goi per rendicontare al governo regionale e capire qual è il loro atteggiamento e quali sono le loro intenzioni”.
Non una dichiarazione di guerra. “Macchè, serve anche un atteggiamento positivo attorno alle aziende. Vanno certo anche controllate, specie sotto l’aspetto ambientale, ma sappiamo che devono anche fare utili”.
E sul tema dei controlli ambientali, anche in Prefettura a Siracusa è emersa – nel corso di un recente vertice – la voglia di riorganizzare Arpa sul territorio attraverso una nuova rete di controllo e monitoraggio, “efficiente e capace di censire e catalogare i problemi”. La palla, anche su questo fronte, passa adesso alla Regione.




Gabriele, il giorno dell’ultimo saluto. “Morte assurda e ingiusta, la vita è ricca ma fragile”

E’ difficile, pressochè impossibile accettare una morte in giovane età. Gabriele aveva compiuto 18 anni da alcuni mesi, l’età della spensieratezza e dei progetti. Tutto brutalmente interrotto e spezzato da un destino imperscrutabile e senza cuore, all’alba del primo novembre, lungo traversa Milocca. L’incidente con la moto, la caduta, l’impatto. Una morte “assurda e ingiusta”, come ha ricordato don Massimo Di Natale, parroco del Pantheon e insegnante di Gabriele Scavone, studente al quinto anno del vicino istituto Rizza.
Questa mattina i funerali. La commozione è palpabile. Ci sono tanti ragazzi, gli amici e i compagni di scuola. Magliette e palloncini bianchi, diversi striscioni all’esterno. Sulla bara, la maglia del Siracusa. Il presidente della squadra di calcio, Alessandro Ricci, ne consegna una seconda alla famiglia: mamma, papà ed i due fratelli. “Le nostre parole, come la nostra vicinanza, per quanto cercata, sono incapaci di scaldare il cuore”, dice don Massimo.
“Noi oggi non ci rassegniamo a questo dolore ma chiediamo al Signore che sia alleviato e condiviso”, aggiunge facendo appello alla Fede. Poi, rivolto ai tanti giovani assiepati dentro e fuori la chiesa del Pantheon: “Non riusciamo e non riusciremo mai a spiegarci questa morte. Gabriele è nel cuore di tutti e rimarrà in ciascuno di noi per sempre. Un ragazzo eccezionale, un ragazzo modello, educatissimo. La nostra vita – ammonisce il sacerdote – è ricca ma anche estremamente fragile. Forza Gabriele, vola in alto”. E un lunghissimo applauso accompagna quelle parole.
Commovente, poi, la lettera degli amici. “Eri un ragazzo meraviglioso – leggono con un filo di voce – sei stato per tutti noi una fonte di allegria. Sarà tutto diverso, sappi che per noi sei e rimarrai nostro fratello”.
Anche il dirigente scolastico del Rizza, Pasquale Aloscari, non si dà pace. “Era un ragazzo modello, state sempre attenti per favore”, ripete in mezzo a quelle magliette bianche con su stampato “Per sempre con noi”.
All’esterno, un’altra distesa umana. Palloncini bianchi e colombe accolgono l’uscita del feretro. Gli applausi e le campane coprono a fatica i singhiozzi. C’è uno striscione che rimane, tra i tanti, sulle ringhiere del Pantheon. “Vivi sempre nei nostri cuori”.